Ieri a Cormano nel Milanese un bus con a bordo 44 bambini della scuola primaria Fiorana di Ivrea sull’autostrada A4 si è scontrato con un camion. Due bimbe sono state ricoverate in codice giallo all’ospedale San Raffaele di Milano. Grave l’autista, ferite anche due insegnanti.
La Polizia di Stato in piazza con Just the Woman I am
Da venerdì 7 a domenica 9 marzo, la Polizia di Stato sarà presente in Piazzetta Reale con i propri stand partecipando all’evento denominato “Just the woman I am”, organizzato dal Centro Universitario Sportivo Torinese in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino e il Politecnico di Torino.
In Piazza Castello e nell’attigua Piazzetta Reale verrà allestito “Il Villaggio della Prevenzione e del Benessere” per offrire ai cittadini visite gratuite, consulti, convegni e webinar divulgativi.
La Polizia di Stato parteciperà con i propri stand promuovendo le diverse campagne dipartimentali in materia di prevenzione, e con l’esposizione di mezzi e di tecnologie in uso nelle diverse articolazioni.
In particolare:
- Venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 marzola Polizia Ferroviaria illustrerà il progetto educativo per le scuole superiori denominato “Train to be cool” volto a sensibilizzare i più giovani sui pericoli e sul comportamento corretto da tenere in abito ferroviario.
- Venerdì 7 marzo, il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica – Polizia Postalee delle Comunicazioni “Piemonte e Valle d’Aosta” esporrà le regole di comportamento per l’uso delle nuove tecnologie;
- Per tutte e tre le giornate personale del Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica illustrerà la propria attività, con incontri su tematiche di settore. Nello specifico: venerdì 7 marzo p.v. sarà dedicato alle tecniche di sopralluogo, mentre sabato 8 e domenica 9 marzo saranno illustrate le attività dei laboratori di chimica e biologia. Sarà inoltre presente il veicolo Fiat “FullBack”, un pick-up appositamente allestito per il supporto tecnico scientifico in occasione degli interventi sulla scena del crimine.
- Sabato 8 marzo la Polizia Stradalemostrerà i contenuti della campagna di sicurezza stradale “Progetto Icaro”. Inoltre, saranno illustrate le peculiarità di due autoveicoli in dotazione alla specialità, Citroen “Jumper” e Alfa Romeo Stelvio;
- Venerdì 7 e domenica 9 marzo, la Divisione Polizia Anticrimine svolgerà attività informative sulla violenza di genere, con focus sull’uso dell’app Youpol e sulla campagna “Questo non è amore”.
- Venerdì 7 e domenica 9 marzo, personale dell’Ufficio Sanitario Provinciale terrà dimostrazioni sulle manovre di primo soccorso con l’impiego del defibrillatore (blsd) e sulla disostruzione delle vie aeree, attraverso esercitazioni pratiche con l’utilizzo del manichino. Domenica 9 marzo p.v., il Commissario Capo Tecnico Psicologo, dott. Baudino fornirà consulenza psicologica gratuita a chiunque volesse usufruire del servizio; inoltre, nella medesima giornata, saranno svolti interventi di prevenzione per la salute con rilevazione dei parametri vitali (misurazione della pressione arteriosa, della glicemia basale e della saturazione).
Il programma messo a punto dall’amministrazione comunale, in collaborazione con enti e associazioni, prevede come momento centrale l’incontro pubblico “Gli stessi diritti e i medesimi doveri. Le famiglie e l’uguaglianza 50 anni dopo la riforma”.
L’evento si terrà il 7 marzo, alle ore 9.30, nella Sala Conferenze della Biblioteca Civica Centrale, situata in via della Cittadella 5. Interverranno la vicesindaca Michela Favaro e l’assessore alle Pari opportunità Jacopo Rosatelli. L’incontro, a ingresso libero fino ad esaurimento dei posti, sarà occasione per approfondire circa il ruolo delle donne all’interno delle famiglie e le prospettive del diritto di famiglia nella realtà contemporanea, con particolare attenzione all’approccio di genere.
«Una delle più grandi sfide a cui le nostre società devono far fronte è senza dubbio quella dell’inverno demografico – dichiara la vicesindaca Michela Favaro -. Tuttavia non è possibile parlare di natalità e ruolo delle famiglie nella società senza prima affrontare con coraggio e risolutezza il tema dell’uguaglianza tra uomo e donna. Questo vale nelle famiglie per i carichi di cura e sul lavoro nell’accesso a uguali cariche e livelli retributivi».
«Quest’anno le celebrazioni dell’8 Marzo si affiancano a quelle per i 50 anni del diritto di famiglia, che nel 1975 introdusse “pari diritti e medesimi doveri” tra marito e moglie – afferma l’assessore alle Pari opportunità Jacopo Rosatelli –. Nonostante i cambiamenti introdotti grazie a quella importantissima riforma, esistono ancora forme di disuguaglianza, ad esempio di disuguale distribuzione dei carichi di cura e di lavoro per le donne. Anche i modelli di famiglia non sono tutti uguali tra loro e non godono degli stessi diritti. Per questo credo sia importante riflettere sulle sfide che le donne affrontano ogni giorno e di cui la nostra società deve essere consapevole, affinché tutte le persone siano egualmente libere e riconosciute nella loro dignità e nei loro diritti».
A questo appuntamento si affiancherà la campagna di comunicazione istituzionale dell’amministrazione per informare la cittadinanza sul tema della giornata e sulle attività ad essa legate, partita in questi giorni con l’affissione di manifesti in tutta la città e con la diffusione di locandine nelle biblioteche, nei punti informativi aperti al pubblico, nonché sui mezzi di trasporto di superficie gestiti da GTT.
Il programma completo con tutte le proposte, tra incontri, proiezioni cinematografiche, mostre e momenti di approfondimento, organizzate dalla Città insieme alle numerose associazioni e componenti della Rete cittadina del Coordinamento Contro la Violenza sulle donne, è molto ampio e consultabile sul sito istituzionale del Comune di Torino, sui suoi canali social e sul portale delle Pari Opportunità “I.R.M.A.”.
Tra queste è al via proprio in questi giorni “Lei è”, una campagna di informazione e sensibilizzazione, adottata dalla Città, per portare l’attenzione su leggi e diritti faticosamente conquistati dalle donne nel corso degli anni, con l’obiettivo di promuoverne una consapevolezza utile a tutelarli e farli rispettare.
Dal diritto di scelta sulla gravidanza alla parità salariale, dalla denuncia della violenza maschile alla pubblicità basata su stereotipi di genere, l’iniziativa consisterà in 12 soggetti pensati per scardinare luoghi comuni sul ruolo delle donne, nel mondo del lavoro come in politica e nelle relazioni intime, che ne limitano la libertà e alimentano la violenza di genere.
Attualmente sono già visibili 4 dei 12 soggetti sulle locandine elettroniche dei mezzi di superficie di GTT e sulle cartoline distribuite attraverso punti informativi, biblioteche e Case del Quartiere, mentre 2 video saranno i protagonisti sugli schermi delle stazioni della metropolitana di Torino. La campagna, tuttavia, è concepita per svilupparsi nel corso dell’intero anno, con l’introduzione di altri 4 soggetti nel mese di giugno e degli ultimi 4 a fare la loro comparsa a novembre, in concomitanza con le iniziative legate alla Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. La Campagna verrà ufficialmente presentata lunedì 10 marzo, alle ore 10.30, negli spazi di Off Topic.
Ha il volto di Antigone, personaggio delle opere di Sofocle e simbolo della donna che sfidò il tiranno, l’iniziativa portata invece avanti dai tassisti torinesi che, nella mattinata di sabato 8 marzo, renderà omaggio al coraggio delle donne, offrendo alle passanti in piazza Palazzo di Città mimose e buoni sconto per future corse in taxi. Promossa dalla Cooperativa Taxi Torino e patrocinata dalla Città, l’iniziativa mira a sensibilizzare l’opinione pubblica, in particolare sulle discriminazioni e sulle violenze di genere.
TORINO CLICK
Uomo ucciso a coltellate a Torino
Questa mattina un uomo di origine cinese e’ stato trovato senza vita dal suo coinquilino in un appartamento di via Lauro Rossi in Barriera di Milano. Sul corpo i segni di diverse coltellate. Indagano i carabinieri.
Nei giorni scorsi i carabinieri e i vigili del fuoco in un bosco della valle di Susa avevano trovato ossa umane.
La conferma che sono di Mara Favro, la donna scomparsa da Chiomonte lo scorso anno, è arrivata dal test del Dna sui reperti.
Nel registro degli indagati erano stati iscritti l’ex datore di lavoro e l’ex pizzaiolo del locale dove la donna di 51 anni lavorava. I due hanno sempre negato ogni coinvolgimento.
Una delle ipotesi è che il corpo della donna sia stato gettato nel dirupo, nei boschi di Gravere nelle vicinanze della Dora, dopo la morte.
Scontro tra auto e moto: bimbo di 8 anni ferito
In un incidente avvenuto a Vercelli tra un’auto e uno scooter un bambino di 8 anni, che era sul secondo mezzo guidato dal padre è rimasto ferito. Il bambino è stato soccorso e poi trasportato con l’elicottero, in codice giallo, all’ospedale “Regina Margherita” di Torino.
Il 7 marzo l’IC di Chivasso Cosola ospiterà il centro mobile del MOIGE
Parte da Chivasso e, più precisamente dall’IC Chivasso Cosola, il tour del progetto “Educyber Generations” l’iniziativa promossa dal MOIGE – Movimento Italiano Genitori, realizzata nell’ambito del Progetto Diderot di Fondazione CRT, per contrastare il bullismo e i pericoli della rete, un fenomeno che sta assumendo dimensioni sempre più preoccupanti nella società e nelle scuole italiane.
Durante la mattinata si terranno tre sessioni formative, condotte da Martina Zanocco ed Elisa Mancini, psicologhe della task force anti bullismo del MOIGE per formare i ragazzi sui rischi e le opportunità del mondo digitale. Nel pomeriggio, il Centro Mobile Moige sarà presente nel cortile della scuola per accogliere la cittadinanza, seguito da un intervento rivolto a genitori e insegnanti.
Il tour proseguirà fino a maggio 2025 raggiungendo oltre 6mila studenti appartenenti ad oltre 70 scuole in Piemonte e Valle D’Aosta.
“È sui banchi di scuola che si formano le cittadine e i cittadini di domani – dichiara la Presidente di Fondazione CRT Anna Maria Poggi – Il progetto Diderot di Fondazione CRT, che quest’anno porta in aula nuove ‘sfide’ della contemporaneità che vanno dalla prevenzione del cyber risk alla bioingegneria dell’alimentazione, intende allenare le nuove generazioni al critical thinking, ad acquisire quello sguardo nuovo e creativo necessario per comprendere e orientarsi nel mondo”.
Secondo lo studio del MOIGE, condotto in collaborazione con l’Istituto Piepoli nel 2023, emergono dati allarmanti: l’8% dei ragazzi usa foto o video per prendere in giro qualcuno, un dato in costante aumento. Il 45% ha dichiarato di essere stato vittima di prepotenze, con il 34% di casi legati a violenza verbale. Preoccupante è anche la percentuale di minori che navigano senza alcun filtro anti-porno (49%) e la scarsissima comunicazione con le famiglie riguardo a strumenti di protezione durante la navigazione online.
Dallo studio emerge inoltre una generale fiducia nei confronti di quanto viene letto su internet. Il 42% crede che ciò che si legge online sia attendibile ma il 52% ammette di aver creduto almeno una volta ad una notizia che poi si è rivelata una fake news. Solo il 17% verifica sempre ciò che legge, dato in leggera crescita.
Un altro dato significativo è quello relativo al tipo di presenza sui social. Oltre 1 su 4 ha un proprio canale attraverso il quale condivide con gli utenti contenuti come video, tutorial, foto, dove racconta la propria vita, anche facendo live streaming. Questo fenomeno risente con ogni probabilità del ruolo sempre più importante che rivestono gli influencer agli occhi degli adolescenti, che aspirano a diventare come loro.
In aumento anche il numero di minori che ha condiviso online foto personali: 9%. Preoccupa particolarmente il dato relativo all’età: il 6% di chi ha ammesso di averlo fatto ha meno di 15 anni.
“Educyber Generations” si propone di affrontare in modo diretto e mirato i rischi del mondo digitale, che colpiscono in particolare bambini e adolescenti. Con oltre 30 milioni di account social attivi in Italia, l’intervento risulta urgente e necessario per garantire a tutti i giovani una navigazione sicura e consapevole.
“Il nostro progetto nasce da un’esigenza sociale imprescindibile“, dichiara Antonio Affinita, Direttore Generale del MOIGE. “La società italiana sta diventando sempre più digitalizzata. Occorre valorizzare le opportunità della rete, comprendere i rischi e gli ostacoli nel percorso di crescita digitale, soprattutto per i minori. Educyber Generations significa formazione, prevenzione e, soprattutto, azioni concrete a supporto dei giovani“.
L’obiettivo di “Educyber Generations” è di promuovere la cultura della cittadinanza digitale. A questo scopo, infatti, verranno formati gruppi di studenti che opereranno nelle scuole in collaborazione con docenti, famiglie e forze dell’ordine, per garantire un supporto tra pari e una maggiore consapevolezza dei rischi online. Attraverso questi strumenti, Educyber Generations mira a fornire competenze digitali e supporto qualificato, prevenendo e contrastando episodi di cyberbullismo e rischi della rete.
Un progetto che si pone come obiettivo non solo di proteggere, ma di costruire una generazione di cittadini digitali consapevoli e responsabili.
Leumann, Atm Postamat di ultima generazione
L’ATM Postamat è dotato di monitor digitale ad elevata luminosità e dispensatore innovativo, con moderni dispositivi di sicurezza, tra cui un sistema di macchiatura delle banconote e una soluzione anti-skimming capace di prevenire la clonazione delle carte di credito. L’ATM Postamat è inoltre dotato di un lettore barcode per rendere più semplice il pagamento dei bollettini prestampati tramite QR code.
Disponibile tutti i giorni della settimana e in funzione 24 ore su 24, l’ATM Postamat consente di effettuare operazioni di prelievo di denaro contante, interrogazioni su saldo e lista movimenti, ricariche telefoniche e di carte Postepay, oltre al pagamento delle principali utenze.
Si è svolto ieri a Courmayeur, presso la sala conferenze di Skyway Monte Bianco, l’evento dal titolo “Il trattato del Quirinale e la cooperazione sanitaria transfrontaliera”, organizzato per divulgare i primi risultati dei progetti “ProSATIF-Go – Pro salute alpina transfrontaliera Italia Francia” e “Alcotraité”, finanziati dal Programma Interreg Italia-Francia Alcotra 2021-2027.
Per l’Assessore agli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la montagna, Luciano Caveri, l’occasione è stata preziosa e “anche grazie al Trattato del Quirinale firmato nel 2021 tra Francia e Italia, constatiamo che è possibile, promuovendo la negoziazione a livello statale, creare le opportune condizioni giuridiche mediante la firma di un accordo bilaterale specifico in materia sanitaria tra i due Stati, superando così quegli ostacoli che oggi impediscono ai cittadini di curarsi dove possono ricevere risposte ai loro problemi di salute a prescindere dallo Stato di residenza”. “E’ un compito politico delle Regioni – prosegue l’Assessore Caveri – sollevare la questione ai propri livelli ministeriale e, oggi, abbiamo sancito una comunioni di intenti in tal senso”.
“Il ruolo delle piccole comunità del territorio italo-francese è cruciale nell’unire culture diverse ma accomunate dagli stessi problemi che sono essenzialmente collegati all’accesso ai servizi” ha proseguito l’Assessore alla Sanità, salute e politiche sociali, Carlo Marzi, “il diritto alla salute deve essere primario e in tal senso, grazie ai progetti Interreg come Alcotraité e Prosatif-Go, riusciamo a trovare soluzioni comuni per mettere al centro le persone”.
Al progetto ProSATIF-Go, oltre alla Regione autonoma Valle d’Aosta, partecipano la Regione Piemonte, capofila di progetto, e con il suo intervento l’Assessore allo Sviluppo e promozione della montagna, aree interne e Gal, Sistema neve, Tutela delle aree protette, Marco Gallo, ha sottolineato che “Progetti come Alcotritè e Prosetif non sono solo strumenti amministrativi, ma rappresentano una risposta ai bisogni delle comunità transfrontaliere. Da oggi avviamo un percorso per stimolare la proposta di una normativa chiara ed efficace sui diritti dei pazienti e di tutti gli aspetti amministrativi, giuridici, economici e sanitari connessi alla mobilità transfrontaliera. È un impegno concreto affinché la cooperazione non sia solo un principio, ma una realtà capace di garantire servizi essenziali e di migliorare la qualità della vita di chi vive e lavora in queste terre di frontiera.”
Inoltre, l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi, ha aggiunto “Regione Piemonte e Asl To 3 hanno presentato un progetto in partnership con la Regione Valle d’Aosta e l’ospedale di Briançon. Il progetto di cooperazione transfrontaliera rientra nell’ambito del Trattato del Quirinale sottoscritto tra Italia e Francia. Lavoriamo per offrire una migliore programmazione dell’offerta sanitaria su entrambi i versanti dei territori montani. La nuova sfida sarà favorire lo scambio e la cooperazione tra professionisti, grazie all’adozione di modalità snelle di riconoscimento reciproco delle qualifiche professionali. Sono convinto che la collaborazione e la cooperazione tra Stati siano fondamentali per migliorare la nostra sanità”.
Concordi nel voler pervenire a un Accordo quadro bilaterale tra Francia e Italia anche la Consigliera regionale delegata alle relazioni transfrontaliere della Regione francese SUD-PACA, Laurence Boetti-Forestier, e Valérie Rossi, Deputata dell’Assemblea nazionale francese per Dipartimento delle Alte Alpi, per cui “forti dello spirito di cooperazione che ci accomuna, i problemi amministrativi che impediscono di fornire servizi a tutti devono essere affrontati dai politici, tanto più che il contesto ci chiede di accelerare su meccanismi nuovi di semplificazione”.
Gli interventi dei rappresentanti delle Aziende Sanitarie italiane, ASL VDA, ASL TO3 e ASL CN, e delle due Aziende ospedaliere francesi presenti, Briançon e Pays du Mont-Blanc, hanno evidenziato, sulla base dell’esperienza e di studi e analisi condotti nell’ambito dei due progetti, una situazione dei livelli ottimali di assistenza a livello singolo ma di frammentarietà globale dei servizi sanitari lungo la frontiera, con particolare riferimento agli ostacoli per l’erogazione di prestazioni sanitarie ai cittadini UE ma non residenti nel paese di accesso, come ad esempio l’accoglienza nel Centre Hospitalier des Escartons di Briançon per i residenti della Valle di Susa (CN) e viceversa. Seppur sia un diritto garantito dall’Unione europea attraverso regolamenti e direttive specifiche, come illustrato dai rappresentanti della Commissione europea collegati in videoconferenza, la realtà si scontra con aspetti organizzativi, di riconoscimento delle strutture e delle prestazioni, ostacoli normativi generali ma, soprattutto, con i problemi dei rimborsi da parte dei rispettivi sistemi sanitari.
Fibromialgia, una campagna per saperne di più
“Tu sei più forte della fibromialgia” è la campagna di comunicazione che la Regione Piemonte dedica ad una patologia cronica ancora poco conosciuta ma che colpisce circa due milioni di persone in Italia, prevalentemente donne. Il messaggio grafico e testuale sottolinea il bisogno di riconoscimento sociale e di un percorso di presa in carico adeguato.
L’obiettivo dell’iniziativa è sensibilizzare la popolazione sull’esistenza e l’impatto della malattia, fornendo al contempo informazioni sul Percorso di salute diagnostico terapeutico assistenziale (PSDTA) regionale, approvato nell’ottobre 2024.
«La fibromialgia – ricorda l’assessore alla Sanità Federico Riboldi – esiste e ha un impatto significativo sulla qualità della vita di chi ne soffre. Con questa campagna vogliamo non solo informare, ma anche dare un segnale concreto di attenzione e supporto, promuovendo il Percorso come strumento per garantire una presa in carico adeguata e multidisciplinare».
Attiva per tutto il 2025 la campagna coinvolge le 19 aziende sanitarie regionali, che settimanalmente condividono contenuti informativi sui propri canali social ufficiali. Parallelamente, materiali cartacei, tra cui locandine e opuscoli, sono distribuiti nei principali ospedali piemontesi e negli studi dei medici di medicina generale per garantire una diffusione capillare del messaggio.
Curata dall’azienda ospedaliero universitaria di Alessandria nell’ambito dei compiti del Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione, la campagna è realizzata in collaborazione con le associazioni di pazienti AFI Odv, AISF, CFU-Italia e AAPRA Odv-ETS, il cui contributo è stato fondamentale per definire i contenuti e l’approccio comunicativo.
Il Percorso di salute diagnostico terapeutico assistenziale
Nel marzo 2023 è stata trasmessa la prima versione del Percorso “Fibromialgia” per la condivisione con i clinici individuati dalle aziende sanitarie e per la definizione del documento finale.
Successivamente, sono stati organizzati incontri tecnici che hanno portato allo sviluppo di un percorso formativo rivolto ai referenti aziendali per la fibromialgia, tenutosi nel luglio 2023 al Mauriziano di Torino. Il Percorso è stato poi completato e condiviso con le associazioni dei pazienti maggiormente rappresentative sul territorio e si basa su un modello metodologico che garantisce una presa in carico multidisciplinare. La persona con sospetto di fibromialgia viene seguita da specialisti, tra cui reumatologi, antalgici e psicologi, presso ambulatori facenti parte di reti clinico-assistenziali regionali dedicate anche ad altre patologie.
Una patologia complessa
La fibromialgia è una patologia complessa e ancora controversa, caratterizzata da un quadro clinico multiforme. I sintomi variano per tipologia e gravità nel corso del tempo e spesso si sovrappongono con altre sindromi.
La diagnosi è esclusivamente clinica, con esami di laboratorio e strumentali utili a escludere patologie dai sintomi simili. Tuttavia, non esiste ancora un consenso unanime sui criteri diagnostici e sull’approccio terapeutico, il che porta a un ritardo medio di oltre due anni per la diagnosi, dopo almeno tre differenti visite specialistiche e numerosi esami.
Le cause esatte della fibromialgia non sono note, ma si ipotizza l’intervento di fattori genetici, infettivi, ormonali e traumi fisici o psicologici. Tra i principali fattori di rischio si annoverano il genere femminile, la familiarità con la malattia, disturbi del sonno, storia di depressione o ansia, sedentarietà e condizioni infiammatorie preesistenti.
I sintomi più comuni includono dolore cronico diffuso, affaticamento, disturbi del sonno e difficoltà cognitive. Il dolore, spesso intenso, peggiora con la stanchezza e lo sforzo e può manifestarsi con rigidità muscolare e ipersensibilità alla pressione in specifiche aree corporee. La fibromialgia può inoltre associarsi a sintomi sistemici, tra cui disturbi gastrointestinali e alterazioni della sensibilità.
Riferimenti normativi e fondi stanziati
La Regione Piemonte ha riconosciuto la fibromialgia come patologia cronica e invalidante con la l.r 34 del 19 dicembre 2023.
A livello nazionale, la legge 234 del 30 dicembre 2021 ha istituito un fondo per lo studio, la diagnosi e la cura, assegnando oltre 370.000 euro alla Regione Piemonte. Il decreto ministeriale 8 luglio 2022 ha stabilito poi la ripartizione del fondo tra le Regioni, che devono individuare centri specializzati per la diagnosi e la cura della fibromialgia. La delibera della Giunta regionale n.33-6237 del 16 dicembre 2022 ha individuato le aziende sanitarie di riferimento per il coordinamento dei percorsi diagnostici e terapeutici e la determinazione dirigenziale n.2622 del 27 dicembre 2022 ha permesso l’assegnazione e il trasferimento dei fondi alle aziende sanitarie sulla base delle azioni messe in atto.
Approfondimenti
Per maggiori informazioni sulla fibromialgia e sulle iniziative regionali, è possibile consultare la pagina dedicata www.regione.piemonte.it/fibromialgia