CRONACA- Pagina 676

C’è bisogno di medici nelle carceri

Investire maggiori risorse per il personale medico e sanitario, in particolare psichiatri e psicologi, e rendere più attrattive tali occupazioni all’interno del carcere. Queste le richieste degli addetti ai lavori, ieri mattina, nel corso del sopralluogo della Commissione Sanità, presieduta dai vicepresidenti Andrea Cane e Domenico Rossi, all’interno della Casa circondariale Lorusso e Cutugno di Torino.

Accompagnati dal garante regionale per i detenuti Bruno Mellano, alla presenza dell’assessore alle Pari opportunità Chiara Caucino, i commissari sono stati accolti dalla direttrice e dalla vicedirettrice della struttura Elena Lombardi Vallauri e Assuntina Di Rienzo e hanno avuto modo di confrontarsi – tra gli altri – con il provveditore dell’Amministrazione penitenziaria Rita Russo e con il responsabile del presidio medico dell’Asl Città di Torino nella Casa circondariale Alessandro Franchello.

Le strutture sanitarie visitate sono state quelle del Padiglione A: l’Articolazione tutela salute mentale (Atsm) – ex sestante – per l’osservazione e il trattamento dei malati con problemi psichiatrici, il Servizo assistenziale intensivo e l’ex sezione “filtro” per i sospetti ovulatori, chiusa per inadeguatezza.

A proposito del primo è stata denunciata la cronica carenza di personale, che renderebbe necessario l’impiego di almeno due psichiatri in più a tempo pieno. A proposito del secondo, la possibilità di qualche letto in più rispetto ai diciannove attuali. Comune a entrambi, il bisogno di rendere più attrattivo il servizio dei medici all’interno del carcere, eliminando almeno alcune delle incompatibilità che limitano chi svolge tale attività, dal momento che i concorsi vengono banditi ma spesso vanno deserti, e l’adeguamento degli appalti per quanto riguarda personale infermieristico e ospedaliero, soggetto a massiccio turn over.

Hanno preso parte al sopralluogo i consiglieri Sara Zambaia (Lega), Raffaele GalloDaniele ValleMonica Canalis (Pd), Sarah Disabato (M5s), Giorgio Bertola (Ev), Francesca Frediani (M40-Up), Mario Giaccone (Monviso) e Silvana Accossato (Luv).

Festa del Piemonte a Chieri

“Festa del Piemonte. Ma che bella storia!”

A Chieri, serata di festa, per celebrare la prima “Festa del Piemonte 2023”

Mercoledì, 19 luglio, dalle ore 21

Chieri (Torino)

La Città di Chieri rivendica, in certo senso, il “primato” rispetto alla richiesta di istituzionalizzazione della prima “Festa del Piemonte” (19 luglio), a ricordo della “Battaglia dell’Assietta” (19 luglio, 1747) quando i soldati piemontesi difesero, con successo e forte atto di eroismo, il confine dalle truppe francesi intenzionate ad invadere la Val Chisone e la Val di Susa.

Affermano infatti il sindaco e l’assessore alla Cultura chieresi, Alessandro Sicchiero e Antonella Giordano“Il 25 marzo del 2021 il Consiglio comunale di Chieri approvava all’unanimità un ‘Ordine del Giorno’ con cui si chiedeva alla Regione Piemonte di istituire una ‘Giornata della Lingua e della Letteratura Piemontese’, in quanto il patrimonio culturale, linguistico e letterario del nostro Piemonte deve essere tutelato, valorizzato e trasmesso alle nuove generazioni. In un certo senso siamo stati quindi anticipatori della decisione della Regione Piemonte, che un anno dopo con apposita legge (15/2022) ha reintrodotto la ‘Festa del Piemonte’ allo scopo di favorire la conoscenza della storia del Piemonte, la conservazione, la salvaguardia e la valorizzazione dell’originale patrimonio culturale regionale e di diffondere la conoscenza dello Statuto e dei simboli della Regione. Siamo orgogliosi di poter celebrare questa prima ‘Festa del Piemonte’ organizzando nel cortile del Municipio un momento di approfondimento e di intrattenimento aperto a tutta la cittadinanza chierese”.

L’appuntamento è, dunque, per mercoledì 19 luglioa partire dalle 21, presso il Cortile del Municipio, in via Palazzo di Città 10.

Ricco il programma. Si inizia con un intervento del sindaco Alessandro Sicchiero che presenterà gli “Statuti di San Giorgio”, il più antico documento in lingua piemontese risalente al 1327, a cura di Vincenzo Tedesco e Bruno Masera. A seguire, la proiezione di alcuni brani tratti dal film “Paròle a piemontéis” di Cesare Matta e la lettura di poesie a cura di Franca Aiassa.

La serata di festa proseguirà, quindi, con un omaggio al poeta chierese Beppe Barberis (1931-1998), a cura di Bruno Masera e con interventi musicali del chitarrista Roberto Marrone e della cantante Franca Cecchin.

L’evento è organizzato con il sostegno del “Consiglio Regionale” del Piemonte.

g.m.

Nelle foto:

–       Bandiera del Piemonte

–       Alessandro Sicchiero, sindaco di Chieri

Da Fondazione Crt nuove ambulanze per Anpas

 

Sono in arrivo otto nuove ambulanze per Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) grazie al bando Missione Soccorso di Fondazione Crt. Il bando Missione Soccorso è operativo nel campo dell’emergenza sanitaria e assegna contributi alle associazioni di volontariato convenzionate con il Sistema 118 della Regione Piemonte e della Regione Autonoma Valle d’Aosta per l’acquisto di autoambulanze da destinare al servizio di soccorso di emergenza.

Le otto ambulanze andranno a Croce Verde di Montemagno Odv (At); Croce Verde Felizzano (Al); Croce Verde None Odv (To); Croce Verde Torino Odv (To); Croce di Collegno Odv (To); Croce Verde di Porte (To); Croce Verde Gravellona Toce e Dintorni (Vb); Corpo Volontari Soccorso Villadossola Odv (Vb) e saranno presto al servizio della collettività e del territorio.

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 80 associazioni di volontariato con 10 sezioni distaccate, 10.310 volontari (di cui 4.122 donne), 5.245 soci, 670 dipendenti, di cui 76 amministrativi che, con 436 autoambulanze, 230 automezzi per il trasporto disabili, 264 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 2 imbarcazioni, svolgono annualmente 570.082 servizi con una percorrenza complessiva di 18.784.626 chilometri.

 

Tentato omicidio nel Torinese: ferisce la moglie a colpi di mannaia

A Settimo Torinese un italiano di 83 anni, affetto da demenza senile, ha colpito più volte con una mannaia la moglie  di 78 anni. La donna ha riportato ferite guaribili in 30 giorni ed è stata trasportata in ambulanza al Giovanni Bosco di Torino. L’anziano è stato denunciato dai carabinieri di Settimo.

Auto contro tram in centro a Torino

Nel pomeriggio di oggi si è verificato un incidente in Corso Vittorio Emanuele angolo corso Inghilterra tra un tram e una Fiat Panda. Sul posto i soccorsi e la polizia Municipale per i rilievi del caso. Qualche disagio al traffico.

Monsignor Bettazzi, simbolo del dialogo con i non credenti

Con la morte di Monsignor Luigi Bettazzi, che avrebbe compiuto cento anni il 26 novembre prossimo, scompare l’ultimo testimone del Concilio Vaticano II, vescovo di Ivrea per un terzo di secolo, fondatore e presidente di Pax Christi, autore di importanti studi e fautore del dialogo anche con i non credenti. Luigi Bettazzi era una delle più autorevoli voci fuori dal coro in un paese che tende sempre più a diventare conformista. Impegnato sul fronte pacifista con iniziative dirompenti come fu certamente la marcia per i diritti umani che si tenne a Sarajevo nel 1992, un evento che offre l’idea di quanto credesse nell’efficacia della nonviolenza. Tra le tante iniziative che intraprese va ricordato il gesto inusuale e coraggioso ( una lettera aperta..) che suscitò reazioni contrastanti, speranze ma anche critiche a Bettazzi quando scrisse all’allora segretario del Pci, Enrico Berlinguer. Era il luglio del 1976. Due anni dopo il referendum sul divorzio. La lettera iniziava così: “Onorevole, Le sembrerà forse singolare, tanto più dopo le ripetute dichiarazioni di vescovi italiani, che uno di loro scriva una lettera, sia pure aperta, al Segretario di un partito, come il suo, che professa esplicitamente l’ideologia marxista, evidentemente inconciliabile con la fede cristiana. Eppure mi sembra che anche questa lettera non si discosti dalla comune preoccupazione per un avvenire dell’Italia più cristiano e più umano”. Berlinguer rispose subito con un biglietto privato e pubblicamente, dopo un anno, nel 1977, dalle colonne di Rinascita , con delle puntualizzazioni e dei riconoscimenti importanti verso l’esperienza religiosa. In tredici fitte cartelle dattiloscritte Berlinguer scriveva : “Le posizioni assunte e i comportamenti seguiti dal Pci lungo diversi decenni fino ad oggi, penso dovrebbero portarLa a riconoscere, Signor Vescovo, che l’insieme di essi costituisce la valida garanzia che nel Partito comunista italiano esiste ed opera la volontà non solo di costruire e di far vivere qui in Italia un partito laico e democratico, come tale non teista, non ateista e non antiteista; ma di volere anche, per diretta conseguenza, uno Stato laico e democratico, anch’esso dunque non teista, non ateista, non antiteista”. Berlinguer presentò il suo partito come laico e aperto a tutti i valori, non indifferente al fatto religioso. Riconobbe che l’essere ispirati da una fede religiosa è “una condizione che può stimolare il credente a proseguire il rinnovamento in senso socialista della società“. Un’apertura concreta. Allora si ruppe, anche grazie a Monsignor Bettazzi, un muro di incomprensioni e di preconcetti e si chiarì quale poteva essere il percorso comune di credenti e non credenti di fronte alle sfide poste all’umanità. Un carteggio importante, segno di una volontà di dialogo vero, rispettoso delle diversità, ma anche attento a ciò che poteva unire. Oggi quel “terreno comune” è nelle emergenze nuove: i problemi posti dalla globalizzazione selvaggia, il modello di sviluppo, la questione ambientale, le nuove ingiustizie, i conflitti e la pace sempre minacciata, l’immigrazione, i problemi legati alla bioetica. Grandi questioni sulle quali è impossibile che non ci possa essere un terreno di impegno comune per tutti “gli uomini di buona volontà”.

Marco Travaglini

Uomo su monopattino finisce in ospedale dopo lo scontro con una Jeep

In un incidente stradale che si è verificato nella mattinata a Torino in corso Verona angolo via Cagliari una Jeep Renegade e un monopattino si sono scontrati. Il conducente quest’ultimo è finito a terra. È stati trasportato in ospedale  ma le sue condizioni non sarebbero gravi. Sul posto la polizia municipale.

Dopo vent’anni stop al commercio nella tettoia di piazza Crispi

[RT] Come riqualificare Piazza Crispi? Guardare alle ex Officine Grandi Motori che si affacciano dalla parte opposta della piazza dove i ponteggi di Esselunga stanno salendo e le bonifiche stanno proseguendo potrebbe essere la visuale adatta.
Quattro Commissioni comunali coordinate da Toni Ledda (Pd) – Urbanistica e Lavoro del Consiglio comunale con le omologhe circoscrizionali e gli assessori Mazzoleni e Chiavarino – si sono recate in sopralluogo ritrovandosi sotto il simbolo delle difficoltà della piazza all’entrata di Barriera di Milano arrivando da Aurora: la tettoia. Cosa fare della struttura costruita a inizio secolo è un rebus ma dal sopralluogo è emersa un’intenzione della Giunta: “Ci stiamo accingendo a predisporre l’atto di restituzione del manufatto al Patrimonio” ha spiegato l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino ricordando la fase sperimentale del mercato pomeridiano iniziata nel 2016 e gli esiti infausti se pensiamo che oggi sono trentatré le presenze annuali degli operatori nelle due giornate di apertura settimanale; tramonta la destinazione commerciale della tettoia e da qui bisognerà ripartire.
Si diceva in apertura delle ex Ogm; l’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni accarezza l’idea di un fondo destinato alla progettazione a lungo termine per alcune specifiche aree della città formato dagli oneri di urbanizzazione: “Non sappiamo come usare gli oneri nell’immediato e disporre di una dotazione finanziaria per il futuro è un’idea già applicata dalla Regione Emilia Romagna ” ha spiegato.
La tettoia ha finito per ospitare un dibattito tra consiglieri che hanno prospettato diverse ipotesi partendo da un comune riconoscimento di individuare soluzioni per le difficoltà nelle quali versa il tessuto socioeconomico intorno a piazza Crispi; nelle prossime settimane una proposta di mozione del consigliere Giuseppe Catizone (Lega) cofirmata da Toni Ledda (Pd) sarà discussa e messa ai voti in Consiglio comunale per invitare la giunta a valutare la progettualità di riqualificazione dell’area e a finanziarla con parte delle risorse derivanti dagli oneri di urbanizzazione incassati dalla trasformazione dell’area ex Ogm o da altre trasformazioni urbane.

CittAgora’

Al via le celebrazioni dei 90 anni del Museo dell’Auto di Torino

Oggi, lunedì 17 luglio alle ore 11 in piazzetta reale a Torino si inaugurano le celebrazioni di MAUTO90, l’unico momento in cui sono riuniti tutti insieme per una foto celebrativa i rappresentanti degli enti e delle istituzioni che organizzano iniziative ed eventi in occasione dell’importante anniversario.

Davanti alla splendida ITALA 35/45 HP “Palombella” del 1907: una delle favorite dalla Real Casa Savoia, in particolare della regina Margherita, per la quale fu costruita e da lei battezzata la Palombella. Raffinata nella sua carrozzeria, sono da notare in questo lussuoso “limousine landaulet” le maniglie d’argento foggiate ad aquila e la scaletta di accesso ribaltabile sotto lo sportello. Il telaio è identico a quello della famosa “Itala” vincitrice della Pechino-Parigi del 1907.