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Mobilità elettrica, linee guida per le infrastrutture di ricarica

Colonnine più potenti e stazioni di ricarica facilmente accessibili anche alle persone con disabilità, ben illuminate e sorvegliate da telecamere: sono alcuni degli elementi che verranno valutati nella procedura per l’autorizzazione alla realizzazione di punti di ricarica per le auto elettriche sul territorio comunale.

La Giunta Comunale, su proposta dell’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta, ha approvato  la delibera con le linee guida per il posizionamento e l’installazione su suolo pubblico delle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici.

Tra gli aspetti che potranno far preferire un operatore rispetto agli altri anche la possibilità di prenotare lo stallo di ricarica come quella di individuare velocemente quelli già prenotati e non disponibili. Premiati altresì l’uso di energia proveniente da fonti rinnovabili e la disponibilità dei dati di ricarica per la Città in tempo reale, al fine di migliorare il monitoraggio del territorio.

Qualora la valutazione secondo i predetti criteri vedesse due o più operatori alla pari si procederà al sorteggio per ogni sito, e se nell’ambito dello stesso procedimento questa situazione dovesse ripetersi più volte non potranno essere assegnati a un singolo operatore più della metà dei siti sottoposti a sorteggio.

Attualmente sono 300 le stazioni di ricarica con doppia presa (che permettono di caricare 2 veicoli contemporaneamente) attive, 240 ‘quick’ con potenza fino a 44 kW per colonnina e 60 ‘fast’, con potenze di 75 o 100 kW.  Altre 39, di cui 23 ‘quick’ e 16 ‘fast’, sono in via di completamento e non ancora allacciate. Per ulteriori 13, su istanza presentata dal Fastwat, Ecelcra Italia e A2A,  si procederà all’esame del progetto esecutivo che deve essere oggetto di valutazione da parte di Enti e Servizi. Sei di queste sono stazioni di ricarica ad alta potenza, solitamente costituite da 3 colonnine di 300 o 400 kW accompagnate da una ‘quick’ da 44 kW.

A tutte queste colonnine occorre poi aggiungere le 560 di Drivalia, provviste di una sola presa per la ricarica e con una potenza massima di 11kW.

TORINO CLICK

Maltempo, la situazione nel Torinese e in Piemonte

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MALTEMPO PIEMONTE: AGGIORNAMENTO DELLE ORE 21.30

A San Sebastiano Po si sono verificate inondazioni provocate dal rio Bellavalle e dal torrente Leona, diverse frane hanno isolato alcune frazioni, un’altra frana ha interrotto la linea dell’acquedotto.

A Castagneto Po una frana rende impossibile la viabilità da e verso Chivasso.

A Lauriano una frana ha bloccato la statale 590 della Valcerrina.

A Casale Monferrato è stato allestito nella palestra Leardi un centro di accoglienza per le 50 persone evacuate dalla frazione Terranova.

A Castellamonte sono state evacuate 15 persone dalle frazioni Case Ponzetti e Preparetto.

Domani alle ore 9 si terrà nel Grattacielo Piemonte una riunione straordinaria della Giunta regionale convocata dal presidente Alberto Cirio per un aggiornamento della situazione meteo ed una prima dei stima dei danni.

Per domani è stata disposta da Arpa Piemonte allerta arancione per pericolo valanghe sulle zone di montagna nord-occidentali, allerta gialla su pianura settentrionale e torinese e valli Tanaro, Belbo e Bormida, nessuna allerta su pianura cuneese e valle Scrivia.

Foto di copertina Loredana Frisoli
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MALTEMPO IN PIEMONTE: AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15,30

Questo è l’aggiornamento alle 15,30delle principali criticità sulla viabilità di competenza della Città metropolitana di Torino.

Sono stati chiusi i seguenti ponti:

– il ponte di cantiere sul Ceronda a Venaria Reale

– sulla Provinciale 94 ponte sul Po tra Verolengo e San Sebastiano

– sulla Provinciale 13 ponte sul Malone al km 12+500 a Front Canavese

– sulla Provinciale 40 a San Benigno Canavese il ponte sul torrente Malone

– sulla Provinciale 56 ponte sulla Dora Baltea a Strambino

– sulla Provinciale 724 ponte sullo Stura a Villanova Canavese

– sulla Provinciale 107 a Verrua Savoia chiuso il ponte sul Po al km 5

– sulla Provinciale 149 ponte sul Po a Pancalieri al km 3+500 chiuso per precauzione.

Le chiusure di tratti stradali riguardano al momento:

– Strada Provinciale 167 a San Pietro Val Lemina dal km 4+400 al km 6+500, per una frana al km 3+800 e per allagamenti in diversi tratti della carreggiata

– Strada Provinciale 168 chiusa nel Comune di Pramollo per frana, con isolamento delle frazioni Tornini, Ruata, Pellenchi, Bocciardi e Bocchiardoni

– guado sul Pellice a Cavour lungo la Provinciale 152 tra il km 6+100 e il km 6+300, chiuso in via precauzionale

– Strada Provinciale 158 a Bricherasio chiusa per allagamento tra il km 8 e il km 10+542

– Strada Provinciale 165 a San Secondo di Pinerolo chiusa al km 4+300, per un frana da monte

– Strada Provinciale 174 a Rivalta, chiusa dal km 0+500 al km 2 per allagamenti

– tratto terminale della Strada Provinciale 64 della Val Chiusella, chiusa a partire dal km 19+200

– Strada Provinciale 69 di Quincinetto al km 13, chiusa in corrispondenza del sottopasso autostradale, che è allagato

– Strada Provinciale 46 a Cuorgnè e Pont Canavese, chiusa tra il km 0+192 e il km 1+900 per un allagamento al km 0+600

-Strada Provinciale 419 chiusa dal km 7+10 al km 8+500 per frana nel territorio della Provincia di Biella

– Strada Provinciale 69 e 69 Variante 01, chiusa per allagamenti tra il km 1+300 e il km 3+300 nei Comuni di Salerano, Banchette, Salone, Fiorano e Lessolo

– Strada Provinciale 13 chiusa al km 11+600 nel territorio del Comune di Front per la caduta di un albero sulla carreggiata

– Strada Provinciale 39 chiusa per allagamenti a Volpiano tra il km 7+200 e il km 9

– Strada Provinciale 243 a Vauda Canavese chiusa per frana tra il km 0 e il km 1+100

– Strada Provinciale 82 a Foglizzo chiusa dal km 7+500 al km 10 per straripamento di una roggia laterale

– Strada Provinciale 52 a San Giorgio Canavese e Agliè interamente chiusa per allagamento

– Strada Provinciale 45-diramazioni 01 Borgiallo-Chiesanuova e 03 Borgiallo Colleretto Castelnuovo chiuse per frane

– Strada Provinciale 40 a San Benigno e San Giusto Canavese chiusa dal km 14 al km 15 per esondazione del fiume Orco

– Strada Provinciale 37 a Rivarolo Canavese chiusa al km 3+950 e dal km dal km 5 al km 9per esondazioni di rogge a lato della carreggiata

– Strada Provinciale 92 a Castiglione Torinese chiusa per allagamenti tra il km 0+925 e il km 2+963

– Strada Provinciale 590 nel Comune di Castagneto Po chiusa al km 19+800 per caduta alberi e chiusa per frana al km 24+900

– Strada Provinciale 59 chiusa per frane al km 6 nel territorio di Castellamonte e nel Comune di Cintano al km 7

– Strada Provinciale 32 della Valle di Viù chiusa per frana al km 30+500 in località Crot di Usseglio

– Strada Provinciale 19 e 19 variante 1 chiusa fino all’incrocio con la Provinciale 242 a San Carlo Canavese

– Strada Provinciale 198 diramazione 01 chiusa per allagamenti tra Caselette e Grangiotto tra il km 0 e il km 2+230

– Strada Provinciale 198 nel Comune di Villardora chiusa per allagamenti tra il km 5+090 e il km 6 e dal km 6+400 al km 7+430

– Strada Provinciale 24 chiusa per allagamento a Caselette tra il km 17+600 e il km 22+700

– Strada Provinciale 199 nel Comune di Caprie la strada è chiusa per allagamento al km 1+200 e dal km 3 al km 3+750

– Strada Provinciale 211 a Giaglione chiusa per smottamenti e crollo di una scogliera tra il km 1+300 e il km 1+900

– Strada Provinciale 185 a Buttigliera Alta chiusa per allagamenti tra il km 4+400 al km 4+700

– Strada Provinciale 209 a Mompantero chiusa per allagamento tra il km 0+500 e il km 3.

– Strada Provinciale 200 chiusa dal km 7 nel Comune di Condove diramazione 1 per Lajetto chiusa dal km 0+100

– Strada Provinciale 197 del Colle del Lys chiusa al km 6+800

– Strada Provinciale 235 a Bardonecchia chiusa per caduta di alberi chiusa dal km 1 al km 7+500

È stata riaperta con sorveglianza assicurata dalla Protezione Civile comunale la Provinciale 160 a Buriasco tra il km 0 e il km 3+800, precedentemente chiusa per allagamenti causati dall’esondazione del torrente Lemina. È percorribile con senso alternato a vista la Provinciale 212 di Moncenisio, interessata da smottamenti. Sensi unici alternati a vista sono in vigore anche sulla SP 254 a Gravere in frazione La Losa per smottamento al km 6+050e al Frais di Chiomonte per il crollo di un muro di valle al km 8+950. Al km 3 la Provinciale 254 è chiusa per uno smottamento ma è in corso di riapertura. A causa di una frana, è percorribile solo una metà della carreggiata sulla Provinciale 34 a Rocca Canavese. Si transita a senso unico alternato sulla Provinciale 188 ad Avigliana per smottamenti in frazione Mortera. Il transito è difficoltoso sulla Provinciale 24 del Monginevro a Caselette per un allagamento al km 21+150. Per allagamenti il transito è difficoltoso anche sulla Provinciale 198 a Villar Dora tra il km 0 e il km 7+800.

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Ore 10.30
Il presidente Cirio nella Sala operativa della Protezione civile regionale per fare il punto della situazione
La Sala operativa della Protezione civile della Regione continua a monitorare con attenzione la situazione del maltempo previsto sul Piemonte e predisporre gli interventi eventualmente necessari.
ll bollettino emesso da Arpa Piemonte dispone per oggi allerta rossa sulle valli Sesia, Cervo, Chiusella, Orco, Lanzo, Sangone e bassa Valsusa e ancora arancione su alta Valsusa, valli Chisone, Pellice, Po e Tanaro, pianura settentrionale, torinese e cuneese.
L’allerta è invece gialla sulle valli Varaita, Belbo, Bormida e Scrivia.
Nella serata di ieri la Protezione civile regionale ha fornito al Comune di Borgosesia le brandine necessarie per ospitare in palestra le 150 persone della frazione Isola per la quali era stata disposta l’evacuazione preventiva per la potenziale criticità del fiume Sesia. Altre 40 sono state sfollate a Villadossola (VB).
Al momento risultano isolati nel Canavese i Comuni di Pont, Valprato, Ronco e Frassinetto, ma si sta lavorando per ripristinare i collegamenti.
Nelle ultime ore si sono registrate piogge localmente molto forti che hanno interessato principalmente il Verbano, l’alto Vercellese, il Biellese e il Torinese. I quantitativi pluviometrici maggiori sono stati osservati nelle stazioni di Domodossola (VB) con 105 mm, Larecchio (VB) con 96 mm, Boccioleto (VC) con 80mm, Camparient (BI) con 76 mm, Ala di Stura (TO) con 72 mm, Piano Audi (TO) con 110 mm, Niquidetto (TO) con 100 mm, Varisella (TO) con 91 mm e Balme (TO) con 90 mm. Le intense precipitazioni hanno determinato l’innalzamento del Toce e del Sesia.
I livelli del fiume Po sono in crescita e a San Sebastiano (TO) ha superato il livello di pericolo. Livello superato anche dai torrenti Malone a Front Canavese e Brandizzo, Orco a Castellamonte e San Benigno Canavese, Soana a Pont Canavese, Cervo a Quinto Vercellese.
Il presidente della Regione Alberto Cirio ha partecipato questa mattina nella sede della Protezione civile alla riunione che ha fatto il punto sulla nottata e osservato le previsioni per le prossime ore: “Sono stati attivati 4 centri di controllo provinciali, 180 comunali e sono oltre 1000 in questo momento i volontari della nostra Protezione civile, del coordinamento Aib e della Croce rossa italiana, che insieme a tutte le realtà coinvolte stanno lavorando per la nostra sicurezza. Abbiamo alcune situazioni di criticità, soprattutto per frane e allagamenti. A Borgosesia sono state sfollate per precauzione 150 persone e altre 40 a Villadossola e sono assistite dai nostri volontari. Pioverà ancora per alcune ore, e quindi il nostro invito è a fare attenzione e tenersi aggiornati. Alla Protezione civile va il mio personale ringraziamento per il grande lavoro che, ancora una volta, sta facendo per la sicurezza delle nostre comunità. Abbiamo una Protezione civile tra le migliori d’Italia e d’Europa, e questo ci fa sentire più sicuri”.
Secondo le previsioni, l’approfondimento di una saccatura atlantica sul Mediterraneo centro-occidentale continua a convogliare venti di scirocco in quota e orientali nei bassi strati sul Piemonte, mantenendo tempo perturbato. Un’attenuazione dei fenomeni è attesa dal pomeriggio di oggi, con il progressivo colmamento del minimo depressionario e il suo definitivo allontanamento nella giornata di domani, che riporterà condizioni più stabili e soleggiate.
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Nella serata di mercoledì 16 aprile l’esondazione del torrente Chiusella in località Cappia a Traversella ha reso necessaria la chiusura del tratto terminale della Strada Provinciale 64 della Val Chiusella, a partire dal km 19+200. Intervenuto su segnalazione del Sindaco di Traversella e constatato l’allagamento delle sede stradale, il personale della Direzione Viabilità 1 della Città metropolitana di Torino ha provveduto a posizionare la segnaletica che indica la chiusura dell’arteria.

In serata nel Canavese si sono rese necessarieanche le seguenti chiusure:

Strada Provinciale 69 di Quincinetto al km 13 in corrispondenza del sottopasso autostradale, che è allagato

StradaProvinciale 46 a Cuorgnè e Pont Canavese, tra il km 0+192 e il km 1+900, per un allagamento al km 0+600.

Nel Pinerolese le chiusure interessano le seguenti arterie di competenza della Città metropolitana di Torino:

Strada Provinciale 167 a San Pietro Val Lemina dal km 4+400 al km 6+500 per una frana al km 3+800 e per allagamenti in diversi tratti della carreggiata

Strada Provinciale 165 a San Secondo di Pinerolo al km 4+300, per un frana da monte

Strada Provinciale 158 a Bricherasio per allagamento tra il km 8 e il km 10+542

guado sul Pellice a Cavour lungo la Provinciale 152 tra il km 6+100 e il km 6+300 in via precauzionale

Provinciale 160 a Buriasco tra il km 0 e il km 3+800, per allagamenti causati dall’esondazione del torrente Lemina.

Anas in forma inoltre che:

In Piemonte, a causa dell’innalzamento del fiume Sesia sono state chiuse la statale 142 “Biellese” dal km 30,380 al km 30,600, in località Romagnano Sesia, in provincia di Novara e la statale 299 “Di Alagna” dal km 33,000 al km 35,000 a Serravalle Sesia in provincia di Verbano-Cusio Ossola, dove si registrano le principali chiusure e criticità per maltempo.

Nel Verbano-Cusio Ossola sono chiuse altre strade. A causa dell’innalzamento del fiume Strona, è chiusa infatti la statale 229 “Del Lago D’Orta”, dal km 55,000 al km 58,000 a Omegna.

La SS549 “Di Macugnaga” è chiusa invece a causa della presenza di materiale in carreggiata per esondazione del torrente Anza al km 10,000 a Calasca-Castiglione.

Per una frana, chiusa anche la SS549 “Di Macugnaga”, dal km 11,600 al km 13,000, a Bannio Anzino.

In modalità preventiva, a causa dell’allerta idrogeologica, non si transita lungo la SS659 “Delle Valli Antigorio e Formazza” a Cascate Toce, nel territorio comunale di Formazza.

Chiusa poi la statale 589 “Dei Laghi di Avigliana”, dal km 11,800 al km 13,550, in località Bruino, nella città metropolitana di Torino, a causa di un allagamento.

Sempre a causa dell’esondazione del fiume Sesia, al confine fra Piemonte e Lombardia è chiusa la statale 596dir “Dei Cairoli”, dal km 9,500 al km 12,561, in località Candia Lomellina, in provincia di Pavia.

Maltempo, fiume Stura al livello di pericolo. Chiusi i ponti Ferdinando di Savoia, Amedeo VIII, Bologna e Carpanini

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Dalla Protezione Civile il monito a evitare i parchi cittadini

 

Non accennano a diminuire le forti piogge che da ieri stanno flagellando la nostra regione e il volume dei fiumi continua a crescere.

Particolarmente problematica appare la situazione del fiume Stura che all’altezza del  ponte Ferdinando di Savoia sulla Stura, in corrispondenza di corso Giulio Cesare, ha superato la soglia di guardia e ha raggiunto il livello di pericolo. In via precauzionale è stata disposta la chiusura dell’infrastruttura. Chiusi anche il ponte Amedeo VIII di strada Settimo e i ponti Carpanini e Bologna, tra corso IX Febbraio e via Bologna, sulla Dora.

Limitazioni e deviazioni su percorsi alternativi per le linee 8 – 27 – 49 – 93  del trasporto pubblico. La linea 4 è limitata in piazza Derna. La Falchera è collegata con bus da piazza Derna e transito su corso Vercelli . Settimo Torinese rimane collegata a Torino con transiti da viale Puglia – lungo Stura Lazio – viale Ivrea – corso Vercelli. Maggiori informazioni sul sito di Gtt .

Dal  Centro operativo comunale della Protezione Civile, dove si continuano a monitorare attentamente le evoluzioni delle condizioni meteo e il livello dei fiumi, arriva il monito a tutti i cittadini di evitare di addentrarsi nei parchi cittadini, in particolare quello della Pellerina, e l’invito agli automobilisti a guidare con estrema prudenza e a limitare gli spostamenti allo stretto necessario.

TORINO CLICK

“25 aprile, una festa di democrazia che parla a tutti”

“A pochi giorni dall’80° anniversario della Liberazione abbiamo scelto, insieme al Presidente Alberto Cirio e al Presidente del Comitato Resistenza e Costituzione Domenico Ravetti, di aprire i lavori odierni con un gesto simbolico, ma carico di significato: dare voce a una giovane studentessa delle nostre scuole”, ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Davide Nicco, aprendo i lavori dell’Aula. “La Resistenza fu un moto collettivo di dignità e speranza. Un movimento dove tutti, cattolici, liberali, socialisti, comunisti e repubblicani combatterono insieme per ripristinare all’Italia la libertà. Il 25 aprile è per questo una festa che parla a tutti, senza distinzioni. È la festa dell’identità democratica di un popolo che ha scelto di essere sovrano, libero e consapevole”.

Anche il vicepresidente Domenico Ravetti, nel citare la fondazione, nel 1976, del Comitato Resistenza e Costituzione, ha sottolineato l’importanza del lavoro di questo organismo che “si occupa delle atrocità del ‘900 non per mero gusto di ricostruzione storica ma per evitare che la nostra società riviva inerme quella ferocia e perché non si pieghi all’oblio dei nostri tempi. Chi ama la libertà festeggia il 25 aprile e con Cirio e Nicco abbiamo scelto la via istituzionale che non prevede strumentalizzazioni di parte e respinge le polemiche”. Ravetti ha inoltre ricordato che Consiglio e Giunta hanno scritto nei giorni scorsi a tutti i sindaci del Piemonte per invitarli ad aprire le porte dei Palazzi comunali ai cittadini domenica 27 aprile. Con l’obiettivo di far conoscere a tutti la storia di quelle sedi e il presidio di democrazia e libertà che queste istituzioni rappresentano.

È quindi intervenuto il presidente della Regione Alberto Cirio: “Abbiamo la responsabilità – ha affermato –  di mettere in pratica il dovere della memoria con la nostra condotta e con il nostro impegno per tramandarla ai nostri figli e alle nuove generazioni. E per offrire una testimonianza, anche scritta di questo importante patrimonio, la prossima settimana presenteremo, insieme con il Consiglio regionale, il Museo diffuso e gli istituti storici della Resistenza, una pubblicazione sul 25 aprile che individua 80 luoghi di memoria del Piemonte. In questa festa prevalga uno spirito di condivisione per ciò che ci unisce e che ci permette oggi di essere qui: i valori di libertà, democrazia, rispetto delle persone”.

C’è stato anche l’intervento della giovane Sara Bonaparte, studentessa della 5 B del liceo Regina Margherita di Torino: “Il 25 aprile per noi giovani è ancora una data attuale e si porta dietro significati importanti, valori quali pace, libertà, uguaglianza, solidarietà, integrazione”. Sara è stata scelta fra i giovani vincitori del concorso di storia contemporanea che Palazzo Lascaris indice annualmente e nel suo discorso è emersa anche la gratitudine verso il Consiglio regionale per l’opportunità data a lei e ad altri studenti di partecipare a un viaggio d’istruzione a Berlino e al campo di concentramento di Ravensbruck.
“Qual è l’attualità del 25 aprile?  – ha chiesto la studentessa – Oggi per me questa ricorrenza significa ovviamente la nostra Carta costituzionale e vorrei in particolare ricordare l’articolo 11 (quello che sancisce l’impegno dell’Italia a ripudiare la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali e a promuovere un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni ndr), ci auguriamo che la politica possa risolvere le tensioni e i conflitti che segnano il mondo di oggi anche grazie all’apporto delle nuove generazioni”.

Maltempo, impegnati uomini e mezzi Anas

L’ondata di eccezionale maltempo che sta colpendo il Nord-Ovest dell’Italia ha determinato la chiusura al transito di diverse strade statali interessate da locali esondazioni dei corsi d’acqua, frane e, in quota, dalla caduta di alberi in carreggiata a causa della neve. Le squadre di intervento e il personale tecnico di Anas sono al lavoro senza sosta per garantire la sicurezza e ripristinare la viabilità laddove interrotta.

 

In Piemonte, nell’ambito della Città Metropolitana di Torino, è stata riaperta al traffico la statale 589 “dei Laghi di Avigliana”, precedentemente chiusa dal km 11,800 al km 13,550, in località Bruino a causa di un allagamento.

In Liguria sono state riaperte al traffico la statale 29 “del Colle di Cadibona”, a Dego, e la statale 334 “del Sassello” a Stella, in provincia di Savona.

 

In Piemonte, per l’innalzamento del fiume Sesia restano provvisoriamente chiusi i ponti lungo la statale 142 “Biellese” tra Romagnano Sesia e Gattinara, nelle province di Novara e Vercelli, e la statale 299 “Di Alagna” a Serravalle Sesia in provincia di Vercelli.

 

Nel Verbano-Cusio Ossola sono chiuse altre strade. A causa dell’innalzamento del fiume Strona, permane in vigore la chiusura della statale 229 “del Lago D’Orta” a Omegna. La SS549 “di Macugnaga” è chiusa invece a causa della presenza di materiale in carreggiata per l’esondazione del torrente Anza al km 10, a Calasca-Castiglione. Sempre sulla statale sulla SS549 è in vigore la chiusura di un tratto di 2,5 km all’altezza di Bannio Anzino a causa di una frana. In modalità preventiva, a causa dell’allerta idrogeologica, non si transita lungo la SS659 “delle Valli Antigorio e Formazza” a Cascate Toce, nel territorio comunale di Formazza e più a valle, al km 32, sempre nel territorio comunale di Formazza, dove si è verificato un movimento franoso.

 

Nell’ambito della Città Metropolitana di Torino è chiusa per allagamento la statale 460 “di Ceresole” a Leinì con deviazione della circolazione sulla viabilità locale. Chiusa al traffico anche la statale 25 “del Moncenisio” a Giaglione per l’innalzamento dei corsi d’acqua in prossimità del tracciato stradale e a Chiusa San Michele a causa di un allagamento.

 

Al confine tra Piemonte e Lombardia a causa dell’esondazione del fiume Sesia è chiusa la statale 596dir “Dei Cairoli” in località Candia Lomellina, in provincia di Pavia.

 

In provincia di Alessandria si registra infine la chiusura della statale 494 “Vigevanese” per un tratto di circa 3 km tra Alessandria e Valenza per la presenza di fango in carreggiata.

 

In Valle d’Aosta a causa di una frana è chiusa al traffico la statale 26 “della Valle d’Aosta” a Montjovet. Inoltre, permane temporaneamente chiusa al traffico la statale 27 “del Gran San Bernardo” all’altezza di Etroubles a causa della presenza di alberi e rami in carreggiata sollecitati dall’intensa nevicata. Statale chiusa anche a Saint-Rhèmy-en-Bosses per un movimento franoso e la presenza di un albero in carreggiata.

 

Esondano i fiumi del Torinese, Coldiretti:  già perso un migliaio di ettari di coltivazioni

Primi danni per oltre 2 milioni

Le esondazioni in corso stanno colpendo soprattutto le coltivazioni del Canavese, il Ciriacese, la Bassa Valle di Susa, la val Sangone e il Pinerolese. Al momento risultano circa un migliaio di ettari di coltivazioni andate perse in tutto il Torinese. La Dora Baltea è esondata allagando, secondo una prima stima, oltre 500 ettari di campi appena seminati a mais. Gli agricoltori riferiscono anche di stalle evacuate per l’arrivo della piena di Dora Baltea e Chiusella a Strambino. La sommersione sotto 3 metri di acqua sta portando anche u na grande quantità di sedimento: fanghiglia che coprirà i campi per molti giorni anche quando le acque si saranno ritirate. I territori più colpiti risultano, al momento, nei comuni di Strambino, Vestignè, Vische, Fiorano, Pavone e in generale tutta la piana del nodo idraulico di Ivrea.
Esondato anche il Malone che non si sta limitando ad allagare i campi ma li sta erodendo portando via la terra e i semi appena sotterrati.
Esondazioni anche lungo l’asta dell’Orco e i suoi affluenti come la Malesina e lungo il basso corso della Dora Riparia dove risultano sommersi i campi della piana agricola tra Caselette e Alpignano. Altri campi allagati si registrano a Caselette e Druento.
Nel Pinerolese esondato il Lemina che ha invaso i campi seminati a mais.
«È ancora presto per fare delle stime dei danni – precisa il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – Ma da una prima stima, in difetto, possiamo ipotizzare oltre 2 milioni di euro solo di coltivazioni andate perse, ma tenendo conto dei costi delle risemine, del ripristino dei terreni, delle nuove lavorazioni dei campi, delle nuove fertilizzazioni e anche del ripristino della viabilità interpoderale i danni potrebbero triplicare. Il problema è che i campi erano stato appena seminati a mais, mentre stavano crescendo grano e orzo. Dove il seme è appena stato posato la terra è soffice e viene dilavata facilmente e dove l’acqua ristagna i semi marciscono. Sulle coltivazioni in crescita, le radici delle piante ancora giovani vengono asfissiate dalla permanenza dell’acqua e i fusti sommersi dalla fanghiglia. Inoltre le piene stanno erodendo i terreni, stanno facendo franare versanti e portano via le stradine dei campi. Un altro grave danno è causato dall’allettamento delle giovani piante che appesantite dall’acqua e piegate dal vento in buona parte porteranno marciumi».

Sedicenne e diciottenne tentano rapina in Metro

Due giovani italiani, di 16 e 18 anni, sono stati sottoposti dalla Polizia di Stato, su disposizione della Procura della Repubblica di Torino, alla misura della custodia cautelare in carcere, uno, e degli arresti domiciliari l’altro, per una tentata rapina.

I due indagati, mentre viaggiavano all’interno di un vagone della metropolitana, si avvicinavano a due coetanei e, con tono minaccioso, chiedevano di consegnare i soldi e tutto ciò che avevano nelle proprie tasche.

Alla opposizione delle vittime, i due erano costretti a desistere dal consumare la rapina, anche se, prima di scendere dal vagone, colpivano con schiaffi e pugni una delle vittime.

I successivi accertamenti effettuati dai poliziotti del Comm.to di P.S. Centro hanno permesso di individuare i due ragazzi e di eseguire nei loro confronti l’ordinanza applicativa delle misure cautelari.

Alessandro Rubini nuovo direttore del Polo del ‘900

Il Polo del ‘900 ha un nuovo direttore, scelto all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione, Alessandro Rubini, milanese,  classe 1980

Alessandro Rubini è il nuovo direttore del Polo del ‘900, scelto all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione, in sostituzione di Emiliano Paoletti, che si è dimesso per assumere un incarico in altra città.
La commissione nazionale è stata presieduta dal professor Stefano Baia Curioni ed era composta da esperti come Valentina Bondesan, Linda Di Pietro, Rosa Tarantino  e Francesca Velani.
Su una rosa di cinque candidati al Consiglio di Amministrazione è stata decisa la nomina di Rubini. Parole di elogio sono giunte anche da Alberto Sinigaglia, presidente del Polo, che ha ribadito che Rubini ha una notevole profondità di pensiero e una visione innovativa e internazionale. Per Sinigaglia non si poteva fare scelta migliore.

Rubini, classe 1980, milanese, laureato in Economia Aziendale per l’Arte, la Cultura e la Comunicazione  presso l’Università Bocconi di Milano nel 2004, fino al 2019 ha ricoperto il ruolo di project manager presso la Fondazione Cariplo dove ha condotto e coordinato programmi di valorizzazione e governance  del patrimonio culturale. Il suo ultimo ruolo ricoperto tra il 2023 e il 2024 è stato quello di coordinatore generale del MEET, Centro di Cultura digitale.

Mara Martellotta

Nuovi arredi scelti dai piccoli pazienti del Regina Margherita

“È con i piccoli gesti di ognuno di noi che il mondo può cambiare in meglio o in peggio “.
Queste parole riassumono molto bene le finalità di Neuroland ETS, Associazione che proprio in questi giorni festeggia i 10 anni di attività.
Si vuole condividere la realizzazione di un sogno: grazie all’aiuto di tanti e preziosi sostenitori si è riusciti a portare a termine la riqualificazione del reparto di Alta Intensità Chirurgica dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino.
Sono stati donati gli arredi di tutti i locali, non solo delle stanze di degenza, e sono state decorate le pareti con soggetti scelti dai piccoli pazienti. Lo scopo è stato quello di rendere più funzionale e di umanizzare ogni spazio sia per i bambini, i loro genitori de il personale, che ogni giorno si prende cura dei piccoli pazienti ricoverati.
La spesa è stata significativa: circa 120.000 euro.
Un ringraziamento va alla Direzione dell’ospedale, con la quale si è lavorato in perfetta sinergia in ogni fase dei lavori.
Neuroland ETS e i suoi tre soci fondatori, Paola Peretta, Marco Guglielminotti e Giorgina Negro, si propongono di contribuire ad aumentare il benessere di tutte la persone che, a vario titolo, afferiscono alla Neurochirurgia Pediatrica e non solo.
Vengono acquistate apparecchiature per le sale operatorie e per il reparto, si finanziano percorsi di aggiornamento per il personale sanitario, si pagano buoni pasto per famiglie in comprovate difficoltà economiche.
Per un progetto  che si conclude altri si affacciano: entro la fine del 2025 Neuroland ETS si propone di implementare l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale e di riqualificare altri locali all’interno dell’ospedale.
Tecnologia e umanizzazione rappresentano la sua missione!

Chiusa voragine sulla provinciale a Villar Perosa

Si sono concluse le operazioni per risolvere la situazione di emergenza creatasi a Villar Perosa al km 48+350 della Strada Provinciale 23, dove la settimana scorsa si era formata una voragine sulla corsia di marcia in direzione di Sestriere. La sede stradale è stata risistemata ed è stato eseguito il rappezzo del manto stradale. La ditta appaltatrice degli interventi di manutenzione ordinaria per i Circoli di Perosa e Pinerolo, con l’assistenza dei tecnici e del personale operativo della Direzione Viabilità 2 della Città Metropolitana, era prontamente intervenuta per eseguire gli scavi indispensabili per indagare l’origine del dissesto.

Nonostante la presenza di numerosi sottoservizi, era stata raggiunta la quota del canale che sottopassa la Provinciale a circa 4 metri di profondità e si era constatato che il crollo era dovuto allo svuotamento del terreno dietro un pozzetto di raccordo tra la tubazione che raccoglie le acque della Roggia della Roul proveniente da monte e il canale che passa sotto la SP 23. In parallelo si era proceduto ad una videoispezione dell’interno dei manufatti, che aveva rassicurato circa la loro integrità, pur evidenziando la necessità di una pulizia, con la rimozione del materiale depositatosi nel corso dei decenni.

Venerdì 11 aprile era iniziato il riempimento dello svuotamento con calcestruzzo e dello scavo con materiale misto stabilizzato. Il ripristino della pavimentazione stradale ha richiesto qualche giorno di pausa per consentire l’assestamento del materiale. Verranno successivamente programmate la pulizia e la manutenzione del canale.