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Investita da un’auto: grave ragazza di 19 anni

Si trova in prognosi riservata all’ospedale Maggiore di Novara una giovane di 19 anni gravemente ferita in un incidente stradale avvenuto  a Cameriano di Casalino, nel Novarese. È stata investita da un’auto nel tratto della strada statale 11 Padana Superiore che attraversa il paese. È stata soccorsa dal l’automobilista e dal 118.

“C’è un Parco in Biblioteca”: Rivoli, il 30 serata conclusiva

Dopo mesi di incontri, dialoghi e idee condivise, si conclude il percorso partecipativo “C’è un Parco in Biblioteca”, un progetto che ha visto cittadine e cittadini coinvolti in prima persona nello studio di una nuova veste per due luoghi simbolici della nostra città: il Parco Salvemini e la Biblioteca Civica.

Un’esperienza corale, costruita passo dopo passo grazie all’ascolto attento dei bisogni, dei desideri e dei sogni di chi vive quotidianamente questi spazi. Un percorso di coprogettazione che ha messo al centro la comunità, l’incontro e il futuro, nella convinzione che la città sia davvero educativa quando offre occasioni di partecipazione concreta e consapevole.

Promosso dall’Amministrazione Comunale di Rivoli e dall’Assessora alla Cultura e all’Istruzione Lidia Zanette, “C’è un Parco in Biblioteca” si inserisce nel più ampio impegno della città per valorizzare i beni comuni attraverso processi inclusivi e condivisi.

Al link www.unparcoinbiblioteca.it sono disponibili i materiali che raccontano le tappe salienti del progetto:

  • Il report sintetico della Charette del 17 maggio
  • La sintesi trasversale delle attività emerse
  • Il report dell’Action Planning del 16 giugno

Lunedì 30 giugno, dalle ore 20.00 è in programma la serata conclusiva aperta a tutta la cittadinanza con restituzione finale del progetto. 

60° Anniversario del Gruppo A.N.M.I. “Alberto Banfi” di Cuorgnè

Una cerimonia di valori, memoria e orgoglio italiano. Il saluto istituzionale del Consigliere regionale Bartoli 

Nella mattinata di domenica 29 giugno ho partecipato con grande emozione alla cerimonia per il 60° anniversario di fondazione del Gruppo A.N.M.I. di Cuorgnè, intitolato alla Medaglia d’Oro al Valor Militare Alberto Banfi.
Una ricorrenza importante, organizzata con profonda cura e spirito di comunità dall’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, che da sessant’anni rappresenta sul territorio un presidio di valori, solidarietà e memoria.

Ho portato il mio saluto istituzionale, ringraziando i soci, gli organizzatori, le autorità civili e militari presenti, e tutti coloro che ogni giorno mantengono vivo il legame con la nostra Marina Militare.

Un ringraziamento particolare va alla Presidente del Gruppo A.N.M.I. di Cuorgnè, all’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Giovanna Cresto, e alla Stazione dei Carabinieri di Cuorgnè, rappresentata dal Comandante Gian Marco Altieri, per la presenza, la collaborazione e il costante impegno a favore del territorio.

In un tempo in cui le radici rischiano di perdersi, iniziative come questa ci ricordano chi siamo e da dove veniamo.
Sessant’anni di storia che guardano al futuro, con l’onore di chi ha servito il Paese in mare.

Grazie Cuorgnè.
Viva la Marina Militare, viva l’A.N.M.I., viva l’Italia.

Sergio Bartoli – Consigliere Regionale del Piemonte Presidente V Commissione – Ambiente

Torino verso i 40 gradi: ondata di calore record

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In questi giorni i torinesi dovranno fare i conti con una forte ondata di caldo. Le previsioni meteo annunciano un rapido aumento delle temperature:  sabato 28 giugno raggiungeranno picchi di 37 gradi. Un leggero calo termico potrebbe verificarsi tra domenica 29 e lunedì 30 giugno, dovuto a un breve peggioramento del tempo. Sarà però solo una breve pausa.

Il mese prossimo porterà un nuovo peggioramento della situazione. Infatti mercoledì 1° luglio le temperature potrebbero toccare i 39 gradi, mentre giovedì 2 luglio si sfioreranno i 40 gradi, segnando uno dei picchi più alti dell’estate.

 Arpa Piemonte prevede che  l’ondata di calore non si esaurirà in pochi giorni: proseguirà anche nelle settimane successive, con un’estate che si prospetta più calda della norma. La stagione sarà caratterizzata da temperature costantemente elevate e piogge scarse. Luglio sarà il mese più critico, con un caldo umido e persistente che aumenterà il rischio di disagio per le persone, in particolare per chi lavora all’aperto.

I sindacati hanno lanciato un appello per l’introduzione di fasce orarie lavorative più sicure (come avvenuto in Sicilia) e per la distribuzione gratuita di acqua ai lavoratori esposti alla calura estrema. Le condizioni attuali rendono difficile e pericoloso svolgere attività fisica prolungata all’esterno.

Torino accoglie il Disability Pride, ecco la galleria fotografica

A Torino oggi sfila il Disability Pride. L’evento mette al centro le persone con disabilità chiedendo una società realmente accessibile e libera dall’abilismo. Il Disability Pride Torino valorizza le diversità contro gli stereotipi.

Un Pride è,  prima di tutto, un momento di rottura simbolica dello stigma, è  l’affermazione  della propria identità  in uno spazio condiviso, politico, gioioso, in cui la disabilità smette di essere qualcosa da nascondere o sopportare, diventando parte legittima del tessuto sociale.

Promosso dal Coordinamento Disability Pride Torino, rete di associazioni, fondazioni, start up del territorio,  la manifestazione gode del patrocinio  della Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Città di Torino, Politecnico di Torino e Università degli Studi di Torino. Si tratta si un importante riconoscimento istituzionale  che testimonia l’interesse crescente  verso i diritti delle persone con disabilità,  non solo come destinatari di servizi, ma soprattutto come cittadine e cittadini attive,portatrici di competenze, desideri, progettualità.
Il Disability Pride, nato negli Stati Uniti negli anni Novanta, è  approdato in Italia nel 2015 grazie all’attività di Carmelo Comisi, pioniere del movimento nel nostro Paese, che ha dato vita a una rete di eventi che pongono al centro l’orgoglio della propria identità  e la visibilità pubblica delle persone con disabilità.  In dieci anni il movimento ha toccato molte città italiane e dal 2023 Torino.
Oggi il Disability Pride  rappresenta una delle principali piattaforme di attivismo e confronto sui diritti, i bisogni, le aspirazioni  delle persone con disabilità.
Attraverso parate, manifestazioni artistiche e momenti di riflessione politica, il Pride promuove una cultura alternativa a quella dell’assistenzialismo e della compassione e nasce per superare la discriminazione di chi non rientra negli standard fisici, sensoriali o mentali dominanti .
Il corteo torinese propone uno sguardo intersezionale sulla disabilità e  i fatti, attraversa e incontra temi complessi più che mai attuali, come l’identità di genere, gli orientamenti di sessualità,  le origini etniche, le condizioni socio-economiche, venendo soggetta a multiple oppressioni che vanno riconosciute e combattute collettivamente.

Una visione sostenuta anche dal crescente interesse verso i Disability Studies, ambito accademico multidisciplinare che analizza la disabilità non solo in chiave medica, ma soprattutto come costruzione sociale e politica. Il Disability Pride Torino si pone come spazio di rivendicazione, ma anche di educazione collettiva, per contribuire ad arginare stereotipi, paternalismi e narrazioni di abilità ancora troppo diffuse. Insomma una normalità che ancora troppo spesso discrimina.

Le foto di Lori Barozzino

Al cimitero Parco inaugurata la prima sala del Commiato pubblica di Torino

È stata inaugurata la nuova Sala del Commiato realizzata all’interno del Cimitero Parco da AFC, la società partecipata della Città di Torino che gestisce i cimiteri cittadini. Al taglio del nastro erano presenti il sindaco Stefano Lo Russo, l’assessora ai Servizi Cimiteriali Chiara Foglietta, Andrea Araldi e Carlo Tango, rispettivamente presidente e amministratore delegato di AFC.

“I cimiteri sono luoghi del commiato e del ricordo, fondamentali per la comunità cittadina e accolgono ogni giorno centinaia di persone che rendono omaggio ai propri cari. Per questo siamo convinti che meritino grande attenzione e, d’intesa con AFC, stiamo lavorando ad un programma di riqualificazione generale, con l’obiettivo di un migliorarne fruibilità e accoglienza. L’inaugurazione della sala del commiato rappresenta un importante tassello di questa strategia” commenta il sindaco Stefano Lo Russo.

“L’apertura della nuova sala offre la possibilità di un ultimo saluto al proprio caro defunto e di un momento di raccoglimento in un passaggio molto doloroso che è quello del distacco con cerimonie per le quali occorrono spazi dedicati come quello inaugurato oggi. In questa sala ognuno può sentirsi a casa e portare i propri elementi distintivi” sottolinea l’assessora ai Servizi Cimiteriali Chiara Foglietta.

“È la prima sala di commiato pubblica in Città rivolta a tutti coloro che desiderano dare un ultimo saluto a chi non c’è più, rivolgendosi sia a chi crede, di ogni fede religiosa, sia a quanti vogliono dedicare un commiato laico. Un segnale importante per il rispetto della pluralità di convinzioni”  ricorda il presidente di AFC Andrea Araldi.

“A seguito di attente valutazioni – spiega l’amministratore delegato di AFC Carlo Tango –  si è scelto di ristrutturare un edificio già esistente all’interno del cimitero che aveva funzione di camera mortuaria per tre ragioni: velocizzare i tempi, ridurre i costi e non utilizzare spazio verde per nuove costruzioni”

Il nuovo spazio è stato realizzato grazie alla ristrutturazione dell’edificio in passato adibito a camera mortuaria dove è stata allestita una sala di circa 90 mq con una trentina di posti a sedere, arredi e un leggio. La sala è dotata di impianto di riproduzione audio e video, di impianto di condizionamento e riscaldamento e nell’edificio sono stati ricavati locali per servizi igienici. L’accesso è stato adeguato anche per persone con disabilità, l’area esterna è stata delimitata con barriere in legno e una siepe alta 3 metri.

La spesa per i lavori, iniziati a novembre dello scorso e terminati a marzo, è stata di circa 110mila euro.

Segnalazione Youpol, arresto per droga

Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato ha tratto in arresto un giovane cittadino senegalese per  la detenzione, ai fini di spaccio, di sostanza stupefacente e false dichiarazioni sull’identità personale.

A seguito di diverse segnalazioni giunte sull’applicazione della Polizia di Stato “YOUPOL”, inerenti alla  presenza, nella zona compresa fra Corso Gamba, Corso Rosai, via Costaguta e via Crosato, di soggetti dediti all’attività di spaccio, i poliziotti del del Commissariato di P.S. San Donato hanno effettuto un’attenta perlustrazione dell’area: la loro attenzione veniva attirata da un ragazzo che giungeva, a bordo di monopattino, da Corso Principe Oddone.

Qui il giovane, dopo essersi guardato intorno, occultava velocemente un sacchetto all’interno di una fessura di un new jersey. Il tempestivo intervento dei poliziotti permetteva di ritrovare, all’interno proprio del sacchetto citato, 25 frammenti e 2 involucri contenenti cocaina.

Il giovane, che all’atto del controllo dichiarava di essere minorenne, veniva inoltre trovato in possesso di tre smartphone, verosimilmente utilizzati per essere contattato dagli acquirenti dello stupefacente.

Negli uffici di Polizia, a seguito di vari accertamenti, è emerso che il ragazzo era in realtà maggiorenne; pertanto, gli opertori di polizia lo hanno  arrestato sia per la detenzione della sostanza stupefacente che per aver dichiarato false generalità. L’arresto è stato successivamente convalidato.

Il giorno del Disability Pride

Torino abbraccia orgoglio e diritti e sabato 28 giugno tornerà ad ospitare la sua terza edizione del Disability Pride, la terza parata cittadina di persone con disabilità.

Dopo il successo delle prime due edizioni, sabato 28 giugno Torino ospiterà il suo terzo Disability Pride, l’evento che pone al centro le persone con disabilità,  chiedendo una società realmente accessibile, inclusiva e libera dall’abilismo. Il ritrovo sarà alle 15.30 davanti al castello del Valentino, rotatoria Nikola Tesla) e partenza del corteo intorno alle ore 16 da corso Massimo D’Azeglio. Il Politecnico di Torino rinnova il suo patrocinio a questa importante manifestazione  cittadina per i diritti, la dignità e la visibilità delle persone con disabilità.

Il Disability  Pride Torino nasce dal desiderio di rivendicare dignità,  visibilità,  piena partecipazione alla vita sociale,  culturale, economica e politica.  In quest’ottica la parola orgoglio non significa autocelebrazione, ma riconoscimento pubblico  di sé contro ogni tentativo di invisibilizzazione, medicalizzazione o pietismo.

Un Pride è,  prima di tutto, un momento di rottura simbolica dello stigma, è  l’affermazione  della propria identità  in uno spazio condiviso, politico, gioioso, in cui la disabilità smette di essere qualcosa da nascondere o sopportare, diventando parte legittima del tessuto sociale.

Promosso dal Coordinamento Disability Pride Torino, rete di associazioni, fondazioni, start up del territorio,  la manifestazione gode del patrocinio  della Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Città di Torino, Politecnico di Torino e Università degli Studi di Torino. Si tratta si un importante riconoscimento istituzionale  che testimonia l’interesse crescente  verso i diritti delle persone con disabilità,  non solo come destinatari di servizi, ma soprattutto come cittadine e cittadini attive,portatrici di competenze, desideri, progettualità.
Il Disability Pride, nato negli Stati Uniti negli anni Novanta, è  approdato in Italia nel 2015 grazie all’attività di Carmelo Comisi, pioniere del movimento nel nostro Paese, che ha dato vita a una rete di eventi che pongono al centro l’orgoglio della propria identità  e la visibilità pubblica delle persone con disabilità.  In dieci anni il movimento ha toccato molte città italiane e dal 2023 Torino.
Oggi il Disability Pride  rappresenta una delle principali piattaforme di attivismo e confronto sui diritti, i bisogni, le aspirazioni  delle persone con disabilità.
Attraverso parate, manifestazioni artistiche e momenti di riflessione politica, il Pride promuove una cultura alternativa a quella dell’assistenzialismo e della compassione e nasce per superare la discriminazione di chi non rientra negli standard fisici, sensoriali o mentali dominanti .
Il corteo torinese propone uno sguardo intersezionale sulla disabilità e  i fatti, attraversa e incontra temi complessi più che mai attuali, come l’identità di genere, gli orientamenti di sessualità,  le origini etniche, le condizioni socio-economiche, venendo soggetta a multiple oppressioni che vanno riconosciute e combattute collettivamente.

Una visione sostenuta anche dal crescente interesse verso i Disability Studies, ambito accademico multidisciplinare che analizza la disabilità non solo in chiave medica, ma soprattutto come costruzione sociale e politica. Il Disability Pride Torino si pone come spazio di rivendicazione, ma anche di educazione collettiva, per contribuire ad arginare stereotipi, paternalismi e narrazioni di abilità ancora troppo diffuse. Insomma una normalità che ancora troppo spesso discrimina.

Tra le voci che animeranno palco e corteo la coordinatrice del Disability Pride di Torino, Alessia Volpin, il content creator ipovedente, Marco Andriano, Alexa Pantarella, ricercatrice sul linguaggio e podcaster Diversi Speaking, e rappresentanti di Disability Pride Network, coordinamento Torino Pride e istituzioni patrocinanti.

In occasione della terza edizione,  il Coordinamento del Disability Pride Torino ha aggiornato il proprio manifesto , documento politico culturale  elaborato da persona con disabilità,  persone neurodivergenti, caregiver, alleati e alleate su tre pilastri: attuazione della convenzione ONU sui diritti delle persone con  disabilità, ratificata in Italia nel 2009, piena implementazione della legge delega 227/2021, lotta all’abilismo e all’idea di normalità.

Mara Martellotta

Chieri, nuova centrale operativa della polizia locale

I lavori sono iniziati nel mese di febbraio del 2025. Un investimento di circa 60mila euro per trasferire la Centrale radio-operativa dal piano superiore a quello terreno della sede del Comando, in modo tale da renderla contigua agli altri uffici. Sono stati realizzati interventi strutturali, tra cui un pavimento “galleggiante”, e si è attrezzata la Centrale con le tecnologie più moderne.

Spiega il Comandante Marcello Portogallo: «La Centrale non è più composta solo dall’operatore con una radio e un telefono: oltre al sistema radio per comunicare con il personale esterno e alla centralina telefonica dove arrivano le varie segnalazioni, ora sono attivi dei grandi monitor su cui vengono visualizzate le immagini delle telecamere del sistema di videosorveglianza, attualmente composto da 90 “occhi”, che consentono di controllare da remoto tutti gli accessi sul territorio. Undici di questi non sono telecamere di contesto ma Targa System, ovvero dispositivi di lettura delle targhe in entrata e in uscita, che tramite degli “alert” consentono di individuare veicoli segnalati, ad esempio perché rubati, oppure quelli privi di copertura assicurativa, che costituiscono un rischio per la circolazione stradale».

Commenta l’assessore alla Sicurezza Biagio Fabrizio Carillo: «La nuova Centrale Operativa è un vero e proprio fiore all’occhiello, in quanto dotata delle tecnologie più evolute. Renderà Chieri una città ancora più sicura, supportando al meglio le pattuglie impegnate sul territorio. Non solo contribuirà a rendere più efficace l’attività di prevenzione e di contrasto delle condotte illecite e dei reati predatori, ma sarà a disposizione delle attività di indagine di tutte le forze di polizia, dai carabinieri alla guardia finanza alla polizia di Stato. Inoltre, al verificarsi di situazioni di emergenza potrà ospitare un’unità di crisi e, quindi, operare anche come centrale di Protezione Civile. Il sistema di videosorveglianza verrà ulteriormente implementato: entro fine anno è prevista la copertura di alcune zone sensibili (San Silvestro, l’area Caselli, il parco Pa.T.Ch.) e l’installazione di telecamere in ulteriori punti di accesso della città»

Si gioca “Sotto i portici del Risorgimento”

Dopo il successo della scorsa prima edizione, in piazza Carlo Alberto, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano torna da oggi a proporre anche per l’estate 2025 la rassegna di giochi estivi, iniziative culturali e didattiche “Sotto i portici del Risorgimento”, sino al 21 settembre.


Ecco allora che il portico di Palazzo Carignano, luogo aulico tradizionalmente di passaggio e di accesso al museo, si trasforma in estate in punto di aggregazione con attività ludiche, dal divertentissimo Gioco dell’oca in formato gigante, dato in prestito d’uso da “Xké?ZeroTredici” ai giochi di memoria, fino agli scacchi giganti e con appuntamenti culturali, pensati per avvicinare il pubblico più giovane alla storia e all’arte, anche attraverso la musica, il teatro, la lettura.

Ogni mercoledì e ogni sabato, alle ore 16, è previsto “Il Risorgimento in gioco”, un laboratorio gratuito ideato dai Servizi Educativi del Museo per bambini e ragazzi fino ai 12 anni.

 

Quiz, disegni, puzzle e attività ludiche coinvolgenti accompagneranno i partecipanti alla scoperta del Risorgimento, in modo divertente e creativo. Un’occasione perfetta per imparare divertendosi, tra curiosità storiche e momenti di incontro, apprendimento e condivisione.

Igino Macagno