La Giornata Mondiale del Parkinson – World Parkinson’s Day (WPD) ricorre l’11 aprile, giorno della nascita del dott. James Parkinson, primo al mondo a individuare, studiare e dettagliare nel 1817 la condizione medica che porta il suo nome.
La malattia di Parkinson, oggi, è la malattia neurodegenerativa più diffusa dopo l’Alzheimer, con circa dieci milioni di persone in tutto il mondo che attualmente convivono con questa malattia. Solo nel nostro Paese sono circa 230 mila le persone affette dal Parkinson, in maggioranza uomini (sei su dieci): una cifra purtroppo destinata a raddoppiare entro il 2030, a causa del progressivo invecchiamento della popolazione. (Fonte: ISS)
A oggi non si conosce una cura per la malattia di Parkinson, tuttavia esistono diversi trattamenti che possono controllarne i sintomi e aiutare i pazienti a convivere al meglio con la malattia.
Il Presidio Sanitario San Camillo di Torino è da sempre all’avanguardia nel trattamento e nella riabilitazione dei pazienti affetti da Parkinson, e prosegue con un approccio riabilitativo sempre più innovativo, con l’introduzione di nuovi percorsi di rieducazione e riabilitazione studiati da un’équipe di specialisti, fisioterapisti, logopedisti, psicologi, neuropsicologi, terapisti occupazionali e infermieri altamente specializzata sul tema.
Il riconoscimento del Presidio Sanitario San Camillo come punto di riferimento per il trattamento della malattia di Parkinson è confermato anche dalla partecipazione del dottor Pietro Bottino, autorevole medico del Presidio (a questo link una sua intervista sul tema: https://www.sancamillotorino.net/-/la-malattia-di-parkinson-una-problematica-affrontata-al-san-camillo-con-un-lavoro-di-equipe) al Convegno annuale sulla Malattia di Parkinson organizzato dall”Associazione Amici Parkinsoniani Piemonte e dall’Associazione Italiana Parkinsoniani – Sez. G.Cavallari di Torino in occasione della Giornata mondiale per la Malattia di Parkinson.
La chiave dei progetti di riabilitazione dedicati al Parkinson attivati dal Presidio Sanitario San Camillo è, come da filosofia della struttura, quella della massima attenzione al benessere del paziente, obiettivo che si raggiunge non solo con le cure ma anche con la costruzione di un ambiente sereno, positivo e, nel caso di alcuni percorsi dedicati al Parkinson, perfino divertente.
“L’équipe multidisciplinare del San Camillo da anni si occupa della presa in carico del paziente con malattia di Parkinson“, spiega la dottoressa Cristina Destefanis (fisiatra del Presidio Sanitario San Camillo). “Il Presidio ha in atto una collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino per progetti di ricerca all’avanguardia. Grazie agli investimenti sulla formazione dei professionisti siamo in grado di proporre approcci fortemente innovativi“.
Il programma Power Moves!
Il programma Power Moves! È uno specifico percorso fisioterapico, volto a contrastare gli effetti del Parkinson che rendono i movimenti più lenti, rigidi e difficoltosi. Si tratta di una specifica attività di attivazione muscolare, seguita da terapisti professionisti, che può essere effettuata in coppia o in piccoli gruppi, allenando la mobilità in maniera divertente.
Danzaterapia
Lo stesso principio – la serenità e il divertimento del paziente nel trattamento della malattia – è quello che muove il percorso di Danzaterapia del Presidio Sanitario San Camillo: un’attività che stimola il piacere psicofisico e l’iniziativa motoria della persona in un contesto ludico e relazionale con proposte di allenamento sul ritmo, su schemi dinamici e sul movimento, così da tornare a sentire il controllo sul proprio corpo.
Teleriabilitazione
Il Presidio Sanitario San Camillo introduce anche un programma innovativo per il mantenimento delle abilità acquisite: si tratta di un percorso di dieci sedute online con il fisioterapista presente in collegamento a guida delle proposte terapeutiche. Un modo per proseguire il dialogo con il paziente anche mentre è nella comodità della sua abitazione, rendendolo sempre più autonomo nell’allenamento utile a mantenere le funzioni di movimento.
Il percorso di rieducazione (anche per i caregiver)
Una delle attenzioni che il Presidio Sanitario San Camillo ha introdotto per la rieducazione dei pazienti affetti da Parkinson è la possibilità di includere nel percorso le figure dei familiari e del caregiver, che sono fondamentali per il benessere del paziente. Per questo, all’interno del progetto, il San Camillo propone specifici incontri formativi e psicologici destinati a loro.
Nell’incidente avvenuto alla centrale idroelettrica di Bargi, nell’Appennino emiliano, hanno perso la vita tre persone e si registrano 4 dispersi e vari feriti. Una delle vittime è un cittadino settimese, Pavel Petronel Tanase, 45 anni.
“La comunitá intera, sconvolta da questo devastante incidente dove piangiamo nuovamente persone cadute sul luogo di lavoro, si stringe nel cordoglio ai familiari e agli amici delle vittime, in particolare ai cari del nostro concittadino”, scrive sui social il Comune di Settimo.
Sciopero giovedì 11: ecco le fasce orarie
Giovedì 11 aprile 2024 è previsto uno sciopero nazionale della durata di 4 ore a cui aderiscono le Organizzazioni Sindacali territoriali FILT CGIL e UIL relativo a tematiche economico – sociali.
LO SCIOPERO SI SVOLGERA’ SECONDO LE SEGUENTI MODALITÀ:
- Servizio URBANO–SUBURBANO, METROPOLITANA: dalle ore 18.00 alle ore 22.00
- Servizio EXTRAURBANO, Servizio bus cooperativo Linea 3971 (tratta Ciriè – Ceres): dalle ore 17.30 alle ore 21.30
- CENTRI DI SERVIZI AL CLIENTE: dalle ore 15.00 alle ore 19.00
Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro l’orario di inizio dello sciopero.
Maggiori dettagli sulle motivazioni dello sciopero e le percentuali di adesione a quelli precedenti sono consultabili al sito www.gtt.to.it.
Tragico incidente sulla strada provinciale 9 di Valle Mastallone, in Valsesia. Ieri un uomo di 52 anni è morto all’interno di una automobile caduta in un dirupo per parecchi metri. La vettura è finita fuori strada, ma sono ancora da appurare le cause.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
Un lungo percorso durante il quale la Polizia di Stato è cambiata, si è evoluta insieme alla società, è cresciuta senza perdere mai di vista il suo obiettivo più profondo: essere al servizio delle istituzioni democratiche e dei cittadini.
Questo importante traguardo è dunque l’occasione per mettere in primo piano, nuovamente, l’impegno e la dedizione profusi dalle poliziotte e dai poliziotti nella tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, nella salvaguardia del pieno esercizio dei diritti e delle libertà fondamentali dei cittadini e nel soccorso pubblico, come ben sintetizzato dal claim #essercisempre.
Un motto ormai consolidato che, pur nella sua sinteticità, intende confermare il rinnovato impegno, la costante presenza, la concreta vicinanza alla cittadinanza da parte della Polizia di Stato.
Le celebrazioni nella capitale avranno inizio alle ore 9.00, presso la Scuola Superiore di Polizia, con la deposizione, presso il Sacrario dei Caduti, di una corona da parte del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza – Prefetto Vittorio Pisani.
Seguirà alle ore 11.00, nella suggestiva cornice di Piazza del Popolo, alla presenza del Presidente del Senato Ignazio La Russa, la solenne cerimonia nazionale, durante la quale sarà conferita dal Presidente della Repubblica la medaglia d’oro al valor civile alla Bandiera della Polizia di Stato per le attività svolte dal personale del Gruppo Sportivo Fiamme Oro.
A Torino, le cerimonie avranno inizio alle ore 08.30 di mercoledì 10 aprile 2024, nel cortile d’onore della Questura, dove alla presenza del Prefetto, Dr. Donato Giovanni CAFAGNA, del Questore della Provincia di Torino, dei Sigg. Dirigenti e dei Funzionari di tutte le articolazioni della Polizia di Stato, sarà deposta una corona d’alloro al cippo dei Caduti nella lotta contro la criminalità e il terrorismo della Polizia di Stato.
Successivamente, alle ore 10.30, alla presenza delle massime Autorità locali civili, militari e religiose,all’interno del complesso delle OGR, Corso Castelfidardo 22, presso la sala “Binario 3” avrà luogo la cerimonia solenne.
Dalle ore 8.00 di mercoledì, nell’area antistante l’ingresso delle OGR, saranno posizionati autovetture e motocicli con colori d’istituto, storici e moderni, a rappresentare la continuità tra passato e presente; i mezzi e le tecnologie presenti rimarranno, per la durata della cerimonia, a disposizione di chi vorrà ….
All’evento parteciperanno tutte le rappresentanze della Polizia di Stato e verranno letti i messaggi di saluto del Presidente della Repubblica, del Ministro dell’Interno e del Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza.
L’inno nazionale sarà eseguito da parte di un quartetto di sassofonisti del Conservatorio di Torino, Mariagrazia MASSANOVA, Domenico GUGLIOTTA, Alberto CAVAZZINI ed Eugenio ENRIA, i quali successivamente intoneranno la marcia d’ordinanza della Polizia di Stato “Giocondità”, di Giulio Andrea Marchesini, e infine un estratto dalla colonna sonora del film “Cinema Paradiso”, del maestro Ennio Morricone.
Come di consueto, durante la cerimonia il Questore, Vincenzo Ciarambino, interverrà con un proprio discorso e consegnerà insieme al Prefetto della Provincia di Torino Cafagna, i premi conferiti agli operatori di Polizia che si sono distinti in particolari e significative attività di servizio.
La Caserma dei Carabinieri di Rivoli informa la cittadinanza su un nuovo tipo di truffa
La truffa si chiama “spoofing”.Una sofisticata truffa telematica ha recentemente preso di mira un cittadino di 50 anni della provincia di Torino, portandolo a perdere la considerevole somma di 20 mila euro.
Il raggiro è stato orchestrato da individui che si sono finti addetti delle poste e carabinieri, dimostrando un’inquietante abilità nell’arte della manipolazione.
Fortunatamente, l’intervento tempestivo dei carabinieri veri ha permesso di recuperare gran parte della somma sottratta.
Il modus operandi dei truffatori, noto in gergo tecnico come “spoofing”, ha consentito loro di impersonare figure di autorità all’interno di una rete, permettendo così di intercettare informazioni riservate.
Nel caso in questione, il malcapitato è stato contattato via telefono da un falso addetto delle poste e successivamente da un falso carabiniere.
Sorprendentemente, entrambi hanno utilizzato numeri di telefono che, una volta verificati, corrispondevano effettivamente a un ufficio postale e a una caserma dei carabinieri.
La truffa si è concretizzata quando i finti addetti hanno manipolato il display del telefono cellulare della vittima, facendo comparire numeri autentici di uffici postali e caserme, al fine di evitare sospetti.
Convinto dalla credibilità delle chiamate, l’uomo è stato persuaso a effettuare quattro bonifici da 5 mila euro ciascuno su una carta presumibilmente protetta.
Il sospetto è scattato quando i falsi impiegati hanno chiesto alla vittima di mantenere segreta l’operazione per motivi di privacy.
Questo ha sollevato dubbi che hanno spinto fortunatamente l’uomo a rivolgersi ai carabinieri reali.
Grazie all’intervento delle forze dell’ordine, gran parte della somma è stata recuperata, svelando al contempo la complicità di diverse persone coinvolte nel tentativo di truffa.
Si sospetta che tali individui facciano parte di un’organizzazione più ampia e intricata.
COS’È LO SPOOFING
Lo “spoofing” è una tecnica ingannevole utilizzata per falsificare o manipolare informazioni al fine di trarre in inganno una persona o un sistema.
Nell’ambito delle comunicazioni e della sicurezza informatica, il termine “spoofing” è spesso associato a diverse forme di falsificazione, tra cui:
➡1. Spoofing dell’indirizzo IP:
Un attaccante modifica l’indirizzo IP del mittente nei pacchetti di dati per far sembrare che provengano da un’altra fonte. Questo può essere utilizzato per nascondere la vera identità o la posizione dell’attaccante.
➡2. Spoofing dell’identità:
In contesti come l’email o le chiamate telefoniche, l’attaccante può falsificare l’identità del mittente per sembrare provenire da una fonte legittima. Ad esempio, nella truffa descritta precedentemente, i truffatori hanno utilizzato lo spoofing per far apparire i loro numeri come quelli di uffici postali e caserme autentiche.
➡3. Spoofing di siti web:
Gli attaccanti possono creare siti web falsi che sembrano identici a quelli legittimi per ingannare le persone e ottenere informazioni sensibili come nomi utente, password o dettagli finanziari.
➡4. Spoofing dell’indirizzo MAC:
L’attaccante può manipolare l’indirizzo MAC di una scheda di rete per far sembrare che appartenga a un’altra macchina, consentendo l’accesso non autorizzato a una rete.
➡5. Spoofing di chiamate:
Nella telefonia, i truffatori possono falsificare il numero del chiamante (Caller ID) per farlo sembrare legittimo o familiare, al fine di ottenere risposte dalle vittime.
Lo spoofing è spesso utilizzato in attacchi di phishing, truffe telefoniche e altre attività fraudolente, sfruttando la manipolazione delle informazioni per ottenere un vantaggio ingiusto.
La difesa contro lo spoofing spesso richiede misure di sicurezza avanzate e la consapevolezza degli utenti per riconoscere e evitare tentativi di inganno.
(Facebook Città di Rivoli)
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“In marcia verso il futuro”
In tanti si sono ritrovati ieri mattina nei pressi della lapide dedicata ai deportati al binario 17 della stazione di Porta Nuova per partecipare alla marcia dedicata a Emanuele Artom il giovane partigiano ebreo torturato e massacrato dai nazifascisti ottant’anni fa, il 7 aprile del 1944, dai nazifascisti.
La sua vita e il percorso politico e intellettuale negli anni della guerra e della lotta partigiana sono stati narrati da lui stesso nel diario che tenne dal gennaio 1940. “Certe volte penso che questo mio diario – scriveva – in futuro sarà una interessante testimonianza, anche perché credo che pochi siano i partigiani che lo tengono con tanta assiduità e, d’altra parte, per ovvie ragioni si scrivono poche lettere confuse e prive di notizie politiche”.
Ogni anno le Comunità Ebraiche di Torino, di Casale Monferrato e Vercelli e la Comunità di Sant’Egidio chiamano a rifletter sulle illuminanti parole dei diari di Emanuele Artom per trarne ispirazione e soprattutto un impegno civile nella società di oggi.
Da Porta Nuova il corteo si è diretto verso la Scuola Ebraica intitolata alla sua memoria per raggiungere la Sinagoga in piazzetta Primo Levi, un itinerario che ha portato i cittadini e i molti ragazzi e ragazze presenti a ripercorrere la strada che il giovane Emanuele aveva compiuto migliaia di volte dopo la promulgazione delle leggi razziali del 1938. Era presente l’assessora alle politiche multiculturali della Città di Torino insieme rappresentanti della Prefettura e del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte.
Emanuele Artom fu arrestato dalle milizie fasciste durante i rastrellamenti in Val Germanasca e in Val Pellice. Rinchiuso nelle Carceri Nuove di Torino, subì torture fai fascisti con l’intento di estorcergli informazioni sui movimenti della Resistenza, ma non tradirà mai i propri compagni. Morirà il 7 aprile 1944 a causa delle continue sevizie e il suo corpo seppellito sulle rive del fiume Sangone non verrà mai ritrovato.
Gino Strippoli TORINO CLICK
Nuovi percorsi ciclabili a Prali
Una delibera di giunta approvata dall’Unione Montana Valli Chisone e Germanasca permetterà di risistemare le mulattiere militari del ‘900 e i vecchi sentieri, ridando loro una nuova vita e una nuova funzione come percorsi per escursioni ciclistiche e passeggiate. Gli interventi finanziati sono in tutto quattro, e due riguardano Prali e il suo territorio. Leggiamo nella delibera: “Nel dettaglio, con l’obiettivo principale di collegare i comuni dell’Unione Montana Valli Chisone e Germanasca con quelli dell’Unione Montana del Pinerolese si è inizialmente provveduto alla progettazione del ripristino dei sentieri posti in alta valle Germanasca tra Prali e Perrero ed alla manutenzione ordinaria di un attraversamento esistente nel Comune di Prali sul Torrente Germanasca. (…) Per quanto concerne la sistemazione dei tratti di sentiero esistenti si sottolinea che quest’ultimi, per buona parte del tracciato, presentano ancora ben conservate le caratteristiche dell’originale mulattiera militare del ‘900. Pertanto, in relazione al recupero storico paesaggistico e funzionale delle stesse, si prevede di procedere attraverso la sistemazione dei tratti di muratura crollati, il ripristino del fondo e dei deviatori laterali delle acque piovane. Tutti gli interventi in muratura verranno realizzati a secco utilizzando i materiali reperibili in loco”. Si tratta di interventi non invasivi che vanno nella direzione di valorizzare un turismo “slow” attento al territorio e alle sue comunità, e di “allacciare” le valli più alte ai percorsi, al momento 15 anelli, già presenti nel sito www.upslowtour.it e che di fatto stanno facendo di questo pezzo della provincia di Torino un polo di riferimento per un cicloturismo a livello nazionale. Un turismo, quello legato alla bicicletta in continua espansione, che appare sempre più esigente, e che nel nostro territorio trova una vasta offerta di percorsi, con livelli di difficoltà diversi tra loro, e destinati a diverse tipologie di biciclette e a differenti mezzi tecnici. A Prali i cicloturisti e gli escursionisti potranno inoltre, accompagnati da delle guide, compiere l’immersiva esperienza della visita all’Ecomuseo delle Miniere e della Valle Germanasca. La delibera dispone che i lavori di risistemazione dei sentieri dovrebbero partire da fine aprile – neve permettendo – e avere la durata complessiva di dodici settimane. Le istituzioni hanno raccolto la sfida che è partita da alcune aziende private che hanno sottoscritto un Contratto di Rete, impegnandosi a offrire servizi e garantire degli standard minimi per i cicloturisti. Al momento le realtà firmatarie sono 27, tra queste due sono di Prali: l’Hotel Salei (che è anche Presidente del Comitato di rete) e Bardour. Prali, oltre è essere già conosciuta ed apprezzata per le piste di DH, con la risistemazione dei sentieri diventerà un punto di riferimento per il cicloturismo, e i percorsi risistemati saranno anche più fruibili e puliti per i camminatori, quindi con un vantaggio per tutti. Tutta la comunità diventa protagonista del proprio futuro, attraverso un sentiero, che diventa da reale a metaforico, e che da stretto e faticoso, diviene infine largo e in discesa.