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Regione, ecco i corsi 2025: formazione gratuita e specializzata per giovani e adulti

La Regione ha approvato i nuovi corsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) per l’anno 2025. Interamente gratuiti grazie a un finanziamento di 2,5 milioni di euro del Fondo Sociale Europeo, i corsi sono frutto della collaborazione tra scuole secondarie di secondo grado, agenzie formative accreditate, università e imprese del territorio.

Chi può partecipare

Possono iscriversi:

  • giovani e adulti in possesso di un diploma di scuola superiore o di diploma professionale di tecnico;

  • studenti ammessi al quinto anno della scuola secondaria di secondo grado;

  • candidati senza diploma, ma con competenze acquisite in percorsi formativi, lavorativi o scolastici successivi all’obbligo d’istruzione (previa verifica delle competenze).

È previsto un test di ammissione per l’accesso.

Come si svolgono i corsi

I percorsi IFTS offrono una formazione tecnica avanzata in ambiti strategici come:

  • disegno e progettazione industriale,

  • marketing dei prodotti locali,

  • amministrazione economico-finanziaria,

  • logistica e programmazione della produzione,

  • informatica applicata alla medicina,

  • edilizia innovativa,

  • allestimento scenico,

  • artigianato del Made in Italy,

  • installazione e manutenzione di impianti,

  • progettazione e gestione di database.

Ogni corso ha una durata annuale di 800 ore, suddivise tra teoria, pratica e laboratorio, con una forte componente di apprendimento sul campo: almeno il 50% delle ore è curato da professionisti del settore e include attività in alternanza scuola-lavoro. Le aziende partner possono inoltre offrire contratti di apprendistato agli studenti più meritevoli.

Al termine del percorso, e dopo il superamento della prova finale, si ottiene un certificato di specializzazione tecnica superiore, riconosciuto a livello nazionale.

Una formazione che crea occupazione

“Con i corsi Ifts offriamo ai giovani e agli adulti un’opportunità concreta di specializzazione tecnica di alto livello, in stretta sinergia con il mondo produttivo – commenta Elena Chiorino, vicepresidente e assessore regionale alla Formazione professionale – È un modello virtuoso di formazione mirata che risponde alle reali esigenze del tessuto economico piemontese e consente un rapido inserimento lavorativo. Investiamo 2,5 milioni di euro perché crediamo nel valore del saper fare e nella formazione come leva strategica per garantire occupazione di qualità e sviluppo per il nostro territorio”.

La ricerca in sanità: l’Ospedale Infantile Regina Margherita

CURARSI CON LA RICERCA IN PIEMONTE

Vi proponiamo a rubrica della Regione Piemonte, in collaborazione con il DAIRI Regionale (DAIRI-R), che racconta la ricerca all’interno delle singole Aziende Sanitarie Regionali. Dopo aver raccontato l’importanza di fare ricerca e di avere Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) sul territorio al fine di migliorare sempre di più le cure e i servizi offerti, nonché il ruolo del DAIRI – R nella governance della ricerca sanitaria del Piemonte, ogni settimana verrà approfondita un’esperienza diversa, per valorizzare il lavoro svolto nelle diverse ASR e le buone pratiche che contribuiscono a costruire un sistema sanitario innovativo e fondato sull’evidenza scientifica.

Tra studi e innovazione con Aziende Sanitarie e IRCCS. Umanizzazione e innovazione in Oncoematologia Pediatrica

All’interno dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino (OIRM) la ricerca si sviluppa in stretta connessione con l’attività clinica, integrando approcci avanzati — dalla genomica all’uso di biomarcatori innovativi, fino al supporto psiconcologico — per migliorare ogni fase del percorso di cura del bambino e del suo nucleo familiare.

Ne è un esempio lo studio nazionale multicentrico SAR-GEN_ITA, attivato in collaborazione con l’Associazione Italiana Ematologia Oncologia Pediatrica. Lo studio, presentato nel 2023 alla conferenza europea di oncologia pediatrica, ha analizzato il profilo genomico di 73 pazienti affetti da sarcoma osseo con un’età media di 14 anni, raccogliendo campioni tumorali e di sangue per il sequenziamento dell’esoma e dell’RNA. I dati preliminari sembrano suggerire che il sequenziamento dei campioni di sarcoma osseo pediatrico è fattibile e potrebbe cambiare la strategia di trattamento in circa il 50% dei pazienti. La ricerca ha coinvolto l’Italian Institute for Genomic Medicine, il laboratorio Centro Trapianti e Cellule Staminali del Regina Margherita e l’Unità Ricerca e Sviluppo Clinico OIRM, offrendo un modello concreto di medicina personalizzata.

Sempre nel contesto dell’Oncoematologia, l’Ospedale Infantile coordina a livello nazionale lo studio TRAP ADM sui biomarcatori per la diagnosi precoce di infezioni e complicanze post-trapianto di cellule staminali ematopoietiche. Al centro dello studio, promosso in collaborazione con l’Università di Torino, vi è la pro-adrenomedullina (pro-ADM), potenziale nuovo indicatore rispetto alla procalcitonina oggi utilizzata. I risultati preliminari, già presentati a Seattle nel 2023, evidenziano che la pro-ADM consente un’identificazione più tempestiva delle complicanze gravi, migliorando così la prognosi e la gestione clinica. Lo studio, che ha già coinvolto 100 pazienti affetti da diverse patologie tra cui leucemia linfoblastica acuta, leucemia mieloide acuta, sindrome mielodisplastica, anemia di Fanconi e altre malattie rare, rappresenta un importante passo avanti nella cura dei bambini immunocompromessi, aprendo nuove prospettive per migliorare la tempestività e l’accuratezza diagnostica delle complicanze, con un impatto positivo sulla sopravvivenza e sulla qualità di vita dei giovani pazienti.

Infine, la Struttura Complessa di Oncoematologia Pediatrica, conduce una ricerca clinica innovativa sull’uso dell’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) come supporto psiconcologico durante il percorso di cura. Lo studio condotto dall’equipe di Psiconcologia intende confrontare l’efficacia dell’EMDR, ovvero una metodologia completa che utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destra/sinistra (visiva, uditiva, tattile) per trattare disturbi legati a esperienze traumatiche o particolarmente stressanti sul piano emotivo, con la psicoterapia standard in bambini e caregiver. I primi risultati, ottenuti su 60 partecipanti, mostrano una significativa riduzione di stress e sintomi intrusivi dopo poche sedute, oltre a un aumento della resilienza emotiva. L’EMDR si conferma quindi come un metodo evidence-based capace di sostenere il benessere psicologico dei piccoli pazienti in tutte le fasi della malattia.

 Dalla profilazione genomica alle emozioni, passando per l’identificazione precoce delle complicanze infettive, l’Ospedale Regina Margherita di Torino testimonia il valore della ricerca pediatrica come motore di umanizzazione, precisione e innovazione, al servizio della salute dei più piccoli.

In via Garibaldi apre OkSigma

Inaugurazione nuovo supermercato OkSigma – Marel Società Benefit

Venerdì 9 maggio 2025 – ore 10:30, Via Garibaldi 44, Torino
Venerdì nel cuore di Torino avverrà l’inaugurazione del nuovo punto vendita OkSigma in Via Garibaldi 44, tra Piazza Statuto e Corso Palestro. Si tratta del terzo supermercato aperto sul territorio da Marel Srl – Società Benefit, realtà in forte crescita che unisce convenienza, qualità e attenzione al sociale. L’inaugurazione sarà l’occasione per presentare il progetto Marel, i suoi valori e gli impegni concreti verso la comunità. In vista della Festa della Mamma, Marel offrirà uno sconto di 5 euro su una spesa minima di 15 euro, valido il 9 e 10 maggio, a chi presenterà il volantino distribuito dalle hostess (sconto non cumulabile). Per ogni volantino che ritornerà in negozio, in linea con la sua missione di impatto positivo, Marel annuncia inoltre che donerà 1 euro in:
• pacchi alimentari a famiglie in difficoltà, in collaborazione con associazioni locali del terzo settore
• il sostegno a canili e gattili torinesi con forniture alimentari per animali abbandonati o in difficoltà

Il ricordo dei deportati e degli internati militari nei campi nazisti

Nella Giornata della Memoria della deportazione e dell’Internamento militare, giorno in cui si celebra anche l’80esimo anniversario della liberazione del Campo di Mauthausen, la Città di Torino, con l’Associazione Nazionale ex Deportati nei Campi Nazisti e l’Associazione Nazionale ex Internati, ha ricordato  ieri i deportati nei campi di concentramento e sterminio e i militari internati durante il regime nazifascista con due cerimonie di commemorazione, al Cimitero Monumentale e nella Sala Rossa di Palazzo Civico.

“Oggi ci troviamo insieme a rinnovare un impegno che non può e non deve esaurirsi nel solo ricordo – ha dichiarato l’assessora della Città di Torino Chiara Foglietta -. In un mondo scosso da nuove guerre, da profonde diseguaglianze sociali, da crisi ambientali e da ondate di odio, dobbiamo ribadire che ciò che è successo in passato può ancora ripetersi. Il pericolo si annida ogni volta che “gli uomini si armano, non solo di fucili, ma di odio”. Mauthausen è stato l’ultimo campo nazista ad essere liberato: i prigionieri che vi erano internati erano destinati a non fare più ritorno. Vi furono deportati oppositori politici, ebrei, rom, omosessuali, persone di diverse nazionalità e religioni. 190mila persone passarono da Mauthausen, circa 90mila vi trovarono la morte. La memoria è un’azione, un atto civile, un modo per scegliere, ogni giorno, da che parte stare. La lotta per la libertà e la democrazia non è mai finita e il nostro compito è proseguire, anche quando è difficile. Lo dobbiamo a chi è stato internato e deportato, a chi ha resistito, a noi stessi e alle generazioni che verranno”.

Al Cimitero monumentale si è tenuto l’omaggio ai caduti al cippo dei Deportati e degli Internati Militari, al Campo della Gloria e alla lapide degli Ebrei deportati. Alla cerimonia in Sala Rossa sono intervenuti, oltre all’assessora Foglietta, il capogruppo del Partito Democratico Claudio Cerrato e la presidente dell’Associazione Nazionale ex Deportati Susanna Maruffi.

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World Lupus Day a Torino

9 – 10 maggio: GIORNATA MONDIALE DEL LUPUS – La facciata dell’ospedale Molinette di Torino e la Mole Antonelliana si illumineranno di viola

Sabato 10 maggio si svolgerà il WORLD LUPUS DAY, la Giornata mondiale del Lupus.
Si tratta di un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa malattia, per la quale ancora molto c’è da fare in termini di assistenza e di ricerca.

Per questo motivo la Reumatologia della Città della Salute e della Scienza di Torino ospedale Molinette (diretta dal dottor Enrico Fusaro), per venerdì 9 maggio ha organizzato un evento scientifico “VascuLES”, che tratterà degli ultimi aggiornamenti relativi al Lupus ed alle Vasculiti Sistemiche, patologie molto impegnative e che hanno un forte impatto sia sul singolo paziente sia dal punto di vista sanitario e sociale.

Nella serata sempre del 9 maggio, al termine del Convegno, per celebrare in modo simbolico questa giornata, in collaborazione con il Gruppo LES italiano ODV, la facciata dell’ospedale Molinette si illuminerà di viola, il colore simbolo del LES (Lupus Eritematoso Sistemico). Sarà un modo per “fare luce” su una patologia ancora poco nota, che necessita di essere maggiormente conosciuta per migliorarne l’assistenza e per svilupparne la ricerca.

Nella serata di sabato 10 maggio per le stesse finalità, si illuminerà di viola la Mole Antonelliana

Il Lupus Eritematoso Sistemico, questo è il nome completo della malattia, abbreviato in LES, è una malattia sistemica, ovvero che interessa tutto l’organismo, di cui non si conosce ancora la causa, sebbene se ne riconosca la natura autoimmune.

Il LES presenta una prevalenza intorno ai 50 casi ogni 100.000 abitanti, il che permette di stimare che ne siano affette circa 500 persone a Torino, 1100 nella città metropolitana e 2100 nella regione Piemonte.
Il LES è una patologia prevalentemente femminile con un rapporto 9:1 tra femmine e maschi. Colpisce in particolar modo le donne in età fertile tra i 18 ed i 45 anni, ma può essere riscontrato anche nell’età infantile. Il Lupus Eritematoso Sistemico è una patologia cronica e complessa, le cui manifestazioni cliniche presentano elevata variabilità da individuo a individuo ed anche in momenti diversi della storia di uno stesso paziente. I principali bersagli sono rappresentati da cute, reni, articolazioni, sistema nervoso, cuore e dall’interessamento ematologico. La malattia si caratterizza per fasi di minore attività e fasi di riacutizzazione (i cosiddetti flares).

La diagnosi si basa sui dati clinici e sulle alterazioni di esami strumentali. Tra questi, gli esami di laboratorio evidenziano alterazioni immunologiche tipiche del LES, utili sia alla diagnosi sia nei controlli successivi per valutare l’attività della malattia.

Il trattamento del LES si pone più obiettivi:

   • evitare le riacutizzazioni tramite terapie di mantenimento;
• indurre la remissione dell’attività di malattia, nelle fasi di riattivazione;
• trattare le comorbidità e ridurre il rischio di effetti collaterali delle terapie (diabete, ipertensione, glaucoma, osteoporosi, etc);

    • migliorare la qualità della vita e consentire alla persona ammalata di realizzare tutti i progetti di vita al pari di una persona sana, tra cui il compimento regolare della gravidanza.

La terapia deve essere personalizzata su ogni paziente, anche se le raccomandazioni delle società scientifiche pongono dei punti fermi. La terapia farmacologica prevede la combinazione o l’uso sequenziale di cortisonici, farmaci immunosoppressori o immunomodulanti e dei farmaci cosiddetti antimalarici, in quanto quella fu la loro prima applicazione.

Per favorire l’approccio multidisciplinare nella cura del LES, è attiva presso la Reumatologia della Città della Salute e della Scienza di Torino, una Lupus Clinic, nata in collaborazione e con il sostegno del Gruppo LES Italiano ODV. La prima finalità della Lupus Clinic consiste in una precoce presa in carico del paziente sin dalle prime fasi di sospetto diagnostico e quindi in tutte le fasi successive di malattia, quindi favorendo la diagnosi precoce, la gestione multidisciplinare, la collaborazione con il medico di medicina generale, garantendo l’accesso a terapie innovative e sviluppando attività di ricerca, con possibilità di poter usufruire di terapie sperimentali.

Volpiano celebra i 15 anni di gemellaggio con Castries:

 Consegnata una targa alla delegazione francese

Nell’ambito della Fiera di Primavera, svoltasi domenica 4 maggio e organizzata dalla Pro Loco di Volpiano con il patrocinio del Comune e la partecipazione di numerose associazioni del territorio, si è tenuta una cerimonia ufficiale presso la Piazzetta dell’Amicizia, accanto al Municipio.

Il momento istituzionale ha celebrato i 15 anni di gemellaggio tra il Comune di Volpiano e il Comune francese di Castries. Il Sindaco Giovanni Panichelli ha consegnato una targa commemorativa alla Sindaca di Castries, Claudine Vassas Mejri, per rinnovare i legami di amicizia e collaborazione tra le due comunità.

«Oltre a momenti istituzionali come questo, c’è davvero un’amicizia piena, profonda e autentica: è questo il vero cuore del gemellaggio», ha dichiarato il Sindaco Panichelli durante il suo intervento. «Ringrazio gli amici di Castries per aver offerto alla nostra comunità la brazucade, un piatto tipico a base di cozze, gesto che testimonia lo spirito di condivisione che ci unisce. A settembre restituiremo la cortesia con una visita a Castries, portando con noi sapori italiani, grazie alla collaborazione della Pro Loco: prepareremo un piatto tipico piemontese».

Il Sindaco ha inoltre ringraziato le famiglie ospitanti, tutti i volontari coinvolti e in particolare l’Assessora Barbara Sapino per l’impegno e la disponibilità dimostrata nell’organizzazione.

«La Francia e l’Italia sono geograficamente vicine – hanno concluso il Sindaco Giovanni Panichelli e il presidente della Pro Loco Mauro Brunello – ma Volpiano e Castries lo sono ancora di più: la distanza non conta quando c’è un’amicizia sincera che ci lega».

Sorrisi solidali, una seconda vita agli oggetti

Mi piace condividere una bella iniziativa, donare è condivisione, cura e sostenibilità , a volte non sai dove mettere oggetti che per noi diventano un plus, mentre ad altri portano gioia e felicità non avendo la possibilità di acquistarne…

Sorrisi solidarietà è un iniziativa consolidata negli anni. Sorrisi Solidali 2025 –

Sabato 10 maggio presso
 CPD – via San Marino 10, Torino suonare ad ALCHEMICA (chiedere di aprire il cancello comunicando CPD), scendere dalla rampa di destra e svoltare nuovamente a destra.
Una rete di solidarietà che cresce ogni anno: il 10 maggio dalle ore 9.00 alle ore 13.00 partecipa anche tu a Sorrisi Solidali, la giornata dedicata alla raccolta di materiali per l’infanzia.
Un’occasione per donare ciò che non viene più utilizzato – in ottimo stato o nuovo – e contribuire concretamente a sostenere famiglie che ne hanno bisogno.
GABRIELLA DAGHERO
 Cosa raccogliamo:
– Materiale scolastico (quaderni, zaini, astucci, cancelleria)
– Attrezzature per l’infanzia (passeggini, seggiolini auto, lettini, vaschette, ecc.)
–  Abbigliamento e scarpe di stagione da 0 a 12 anni in buono stato
– Giochi da 0 a 12 anni (piccole e medie dimensioni)
Il materiale verrà redistribuito alle famiglie in difficoltà attraverso la rete di 61 enti che operano sul territorio.
 Puoi donare come singolo cittadino ma anche come associazione e azienda.
Passaparola tra amici, colleghi e familiari: ogni contributo porta un sorriso! Info: 011/3198145 – segreteria@cpdconsulta.it
Progetto realizzato da Fondazione ULAOP CRT e CPD – Consulta per le Persone in Difficoltà ODV ETS in collaborazione con Banco Alimentare  e Lions Clus Distretto 108ia1

Nuovo postamat a Lombriasco

Più semplici e veloci le operazioni di prelievo, ricariche telefoniche e Postepay

Torino, 5 maggio 2025– Grazie al progetto “Polis – Casa dei Servizi Digitali” che ha interessato l’Ufficio Postale di Lombriasco con un intervento di riqualificazione e tanti nuovi servizi della Pubblica Amministrazione (certificati previdenziali e giudiziari), è stato installato un nuovo ATM Postamat a disposizione dei cittadini.

L’ATM Postamat è dotato di monitor digitale ad elevata luminosità e dispensatore innovativo, con moderni dispositivi di sicurezza, tra cui un sistema di macchiatura delle banconote e una soluzione anti-skimming capace di prevenire la clonazione delle carte di credito. L’ATM Postamat è inoltre dotato di un lettore barcode per rendere più semplice il pagamento dei bollettini prestampati tramite QR code. 

Disponibile tutti i giorni della settimana e in funzione 24 ore su 24, l’ATM Postamat consente di effettuare operazioni di prelievo di denaro contante, interrogazioni su saldo e lista movimenti, ricariche telefoniche e di carte Postepay, oltre al pagamento delle principali utenze.


Il nuovo Postamat di ultima generazione può essere utilizzato dai correntisti BancoPosta titolari di carta Postamat-Maestro e dai titolari di carte di credito dei maggiori circuiti internazionali, oltre che dai possessori di carte Postepay.

Poste italiane ricorda che è possibile utilizzare i principali prodotti e servizi offerti da Poste Italiane anche in modalità digitale. Oltre alle classiche operazioni bancarie, come Bonifici e Postagiro, tramite gli strumenti digitali di Poste Italiane tutti i clienti possono pagare vari tipi di bollettino postali, compreso MAV, pagoPA, multe automobilistiche e pagamento Bollo Auto e Moto. Sarà sufficiente inquadrare il codice riportato sul bollettino oppure inserire manualmente i dati richiesti per effettuare il versamento.

Sito e APP consentono inoltre di ricaricare una carta PostePay, un telefono cellulare di qualsiasi operatore, ma anche di accedere ai prodotti di risparmio di Poste Italiane.

Le nuove benemerenze civiche

Il Consiglio Comunale ha approvato il conferimento di benemerenze civiche, già avallate dalla Conferenza dei capigruppo, e proposte da vari consiglieri e consigliere di maggioranza e di opposizione. La Civica Benemerenza viene conferita a persone e enti che si sono distinti per il loro impegno sul territorio, nel campo delle. Nove i soggetti individuati per l’anno 2025:

Navid Tarazi, giovane fotografo iraniano e studente al Politecnico di Torino dal settembre 2022. Ideatore del progetto DoggoDaily, ritrae torinesi e non che incontra a passeggio per le strade della città con i propri compagni a quattro zampe, catturando con la sua macchina fotografica non solo immagini, ma emozioni, legami e storie di vita. Sulle sue piattaforme social, dedica tempo e passione per sensibilizzare al rispetto e alla cura degli animali, focalizzandosi sull’adozione consapevole dei cani e sulla prevenzione del maltrattamento e dell’abbandono e raccogliendo fondi per supportare rifugi e cani bisognosi.

Luca Matteo Vincenzi, attuale titolare delle “Distillerie Vincenzi”, operanti nel settore della produzione e vendita di liquori e sciroppi, fondate a Torino nel 1930 dal bisnonno Ferdinando Vincenzi, grazie all’impegno per l’azienda di famiglia contribuisce a perpetuare la tradizione del Bicerin®, liquore unico per ricetta, gusto e innovazione che ottiene numerosi riconoscimenti e premi internazionali e diviene nel tempo uno dei prodotti più rappresentativi della nostra città.

Ugo Nespolo, diplomato all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino è poliedrico protagonista del panorama artistico contemporaneo internazionale, distinguendosi per la sua inesauribile creatività e il suo spirito sperimentale, che lo portano a esplorare con disinvoltura diversi linguaggi artistici e a contaminare generi e tecniche. Da sempre fortemente legato alla città, ha lasciato segni tangibili della sua arte, tra cui il “Museo nel Metrò”, che con vivaci vetrofanie accompagna lo sviluppo della Metropolitana di Torino raccontando luoghi, personaggi e avvenimenti. Inoltre, dopo aver collaborato in molteplici forme nel corso del tempo con il Museo Nazionale del Cinema, ne ricopre la carica di Presidente dal 2011 al 2014.

Volontariato Organizzato di Protezione Civile che collabora con la Città di Torino, composto dal Gruppo Comunale dei volontari di Protezione Civile della Città di Torino e dalle organizzazioni di volontariato di Protezione Civile, che operano in regime di convenzione con il Comune. Ha l’obiettivo di rafforzare l’azione del Servizio Nazionale di Protezione Civile, occupandosi di previsione, monitoraggio e sorveglianza in tempo reale dei fenomeni meteorologici. La Protezione Civile di Torino si è distinta inoltre per interventi di sostegno alla popolazione, anche in territorio extra-comunale, in molteplici occasioni: alluvioni, terremoti, rimozione di ordigni bellici e durante il lungo periodo dell’emergenza Coronavirus.

Associazione Gamma Donna, impegnata da oltre vent’anni nel promuovere il cambiamento culturale del Paese e la riduzione del divario di genere, valorizza il talento imprenditoriale di donne e giovani come leva fondamentale per lo sviluppo socio-economico e come acceleratore di un futuro sostenibile. Il Premio GammaDonna per l’imprenditoria femminile innovativa, istituito dall’associazione, mira a sostenere e mettere in luce le imprenditrici che, con il loro impegno, sono pioniere di modelli di business inclusivi e sostenibili, contribuendo al rinnovamento economico e sociale

James Erupakkattu, insegnante di yoga e fondatore nel 1988 della Scuola Yoga Shanti di Torino. Da più di 35 anni promuove molteplici eventi a Torino e nel resto di Italia per favorire lo scambio tra la tradizione indiana e la cultura occidentale e organizza viaggi in India, offrendo a tutti gli interessati l’opportunità di avvicinarsi alla spiritualità e alla filosofia orientali. Durante l’emergenza sanitaria del 2020 offre gratuitamente oltre 200 ore di lezioni online, dimostrando un impegno concreto nel supportare la comunità e permettendo a molti di trovare equilibrio e serenità attraverso la pratica dello yoga.

Carmen Settanta, cofondatrice dell’Associazione Ets “Le coccole di mamma Irene”, nata in ricordo di Irene Settanta, che il 30 settembre 2017, mentre si spegneva a causa di un aneurisma cerebrale, dava la vita alla sua piccola Emma Maria. La sorella di Irene, Carmen Settanta, e il compagno, Oscar Palladino, di concerto con il direttore responsabile di Terapia Intensiva Neonatale (TIN) dell’Ospedale Maria Vittoria di Torino, hanno fondato, con la collaborazione di amici e parenti, un’associazione che ha l’obiettivo di supportare i bambini ospedalizzati del Maria Vittoria.

Angelo Marello, definito “Il carrozziere con il cuore”, negli anni Settanta apre con il fratello Stefano una carrozzeria nel quartiere Vanchiglietta che diviene, grazie alla sua sensibilità e simpatia, luogo di incontro prediletto di sportivi, giornalisti, uomini di spettacolo, politica e cultura. Promotore di eventi culturali e raccolte benefiche, collabora alla fondazione nel 1990 dell’Associazione Piemontese Corridori Ciclisti e, con il campione di ciclismo Nino Defilippis, è tra i promotori della realizzazione del monumento a Fausto Coppi che sorge in corso Casale dal 2002. Per il suo impegno di giovane staffetta partigiana e poi testimone attivo della memoria della lotta di Liberazione, è stato insignito della cittadinanza onoraria dal comune di Santo Stefano Belbo, sua città natale.

Anna Torretta, più volte campionessa di arrampicata su ghiaccio, leader di spedizioni femminili, prima e unica guida donna della Società delle Guide Alpine di Courmayeur, promotrice dell’alpinismo femminile attraverso corsi, raduni e numerose attività, esploratrice di cascate di ghiaccio e scrittrice, ha fatto della sua passione per la montagna la sua professione e opera per promuovere la possibilità per le donne di diventare accompagnatrici e guide per le spedizioni a altissima quota e di accedere ai corsi di formazione.

Sicurezza: violenza in Barriera di Milano, scontro in consiglio comunale

DA PALAZZO CIVICO – Il Sindaco Stefano Lo Russo è intervenuto, in Sala Rossa, per informare l’Aula in merito ai gravi episodi che hanno turbato il quartiere di Barriera di Milano nel fine settimana.

Nel suo intervento, nel ricordare l’episodio accaduto nella notte tra il 2 e 3 maggio in cui è morto Mamoud Diane, giovane diciannovenne di origine ivoriana, si è detto preoccupato per l’efferatezza e la frequenza di questi episodi che evidenziano problemi di sicurezza del quartiere iscrivibili in gran parte, se non tutti, al tema dello spaccio di droga. In merito a questa situazione critica, il sindaco ha ribadito la disponibilità verso ministro, prefetto e questore, a collaborare per quanto nelle competenze dell’Amministrazione nel tentativo di contrastare questa pericolosa escalation, legata in modo piuttosto inequivocabile alla diffusione esponenziale di droghe, in particolare il crack, che si sta sviluppando negli ultimi mesi e che sta producendo gravi danni anche tra i giovanissimi.

Barriera di Milano è un quartiere segnato da problemi di sicurezza ma Lo Russo è convinto che la comunità, viva e operativa, vada sostenuta nelle sue attività. E, in tal senso, ha ricordato i previsti interventi di rigenerazione urbana e riqualificazione di competenza del Comune che stano per essere attuati su quel territorio su spazi ed edifici pubblici, anche in collaborazione con le associazioni che operano nel quartiere. Ma sarà un lavoro insufficiente se non sarà accompagnato da un contrasto efficace allo spaccio da parte delle forze dell’ordine. Serve, per il sindaco, una maggiore presenza di forze dell’ordine sia in numero sia per presenza oraria. Anche perché, a distanza di tempo, è doveroso verificare se alcuni interventi già decisi nei mesi scorsi, abbiano sortito l’effetto desiderato. Se siano state efficaci, ad esempio, il presidio fisso di corso Palermo di fronte alla parrocchia di Madonna della Pace o le zone a vigilanza rafforzata, recentemente prorogate.

Lo Russo rimane dell’opinione che il tema della sicurezza urbana non si deve affrontare con approcci ideologici o muscolari di una parte politica verso un’altra. Auspicando che possano essere individuati e perseguiti i colpevoli richiama tutti al senso di responsabilità e alla consapevolezza che questo tema non si affronta urlandosi addosso sui giornali o con la pretesa di avere la verità in tasca. Si dichiara, in conclusione, convinto che questa situazione, un tema piuttosto complesso, si possa risolvere solo se le istituzioni collaborano, ognuno per la parte che gli compete: il Comune (con operazioni di rigenerazione urbana e i controlli amministrativi della polizia locale), gli organi deputati all’ordine pubblico, ministro dell’interno, prefetto e questore, la Regione per le competenze sanitarie. Serve questo senso di responsabilità da parte delle istituzioni per provare a risolvere un problema che nel nostro Paese affrontiamo da almeno quarant’anni: contenere i fenomeni che hanno generato queste comunicazioni e permettere alle famiglie di tornare a vivere il proprio quartiere senza sentirsi sotto assedio.

Concluso l’intervento del sindaco, si è aperto un corposo dibattito fra i consiglieri. Primo ad intervenire Giuseppe Catizone (Lega) che, da residente in Barriera di Milano, si è detto preoccupato dalla violenza quotidiana, ricordando che il sindaco è responsabile della sicurezza dei torinesi e non può minimizzare questa responsabilità. Ha lamentato come i controlli non impediscano il fatto che dei locali vendano alcolici a qualsiasi ora, chiedendo che il sindaco faccia il sindaco e rispetti i residenti del quartiere. Il consigliere, sottolineato che lo Stato dice e fa, ha deplorato l’inerzia dell’amministrazione civica e ha poi espresso la propria solidarietà ai cittadini e ai famigliari del ragazzo ucciso.

Fabrizio Ricca (Lega) da parte sua ha chiesto cosa il Comune abbia fatto, nell’ambito dell’auspicata collaborazione tra le Istituzioni. Se i presìdi fissi la situazione l’hanno migliorata, serve tuttavia un maggiore controllo del territorio. Ricca ha chiesto al sindaco di avere più coraggio, sottolineando come la sicurezza dei cittadini non sia un tema di destra e invitando la maggioranza a pensare di più ai torinesi e meno a liste civiche future. Ministro dell’Interno, prefetto, questore sono disponibili a collaborare, ha concluso, ma il sindaco prenda una posizione forte.

Secondo Domenico Garcea (Forza Italia), per la prima volta anche dalla maggioranza emerge la percezione di sicurezza. Il sindaco è sembrato rassegnato, ha sempre sottovalutato la situazione di Barriera minimizzando la situazione. E’ sempre stato uno scaricabarile su Prefetto e Questore ma le responsabilità sono anche del sindaco, per un’Amministrazione che ha sempre tollerato tutto. I cittadini di Barriera di Milano meritano di più.

Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) ritiene che finalmente si sente parlare di maggiori presidi. Forse non tutti sono d’accordo nella maggioranza ma esiste un problema di sicurezza, l’auspicio è che ci sia collaborazione istituzionale. Ci sono cittadini che chiedono aiuto, ci sono molte azioni da fare, anche da parte del Comune. Queste comunicazioni possono essere considerate un gesto di apertura.

Per Andrea Russi (M5S) la situazione a Barriera è agghiacciante. Il consigliere ha definito ‘assente’ il sindaco in tema di periferie e ha evidenziato come il primo cittadino oggi chieda aiuto al Governo dopo essersi occupato delle alleanze per le prossime elezioni del 2027 ed ha ricordato il triste primato torinese del 101esimo posto in graduatoria nella sicurezza tra le città italiane.

Antonio Ledda (PD) ha evidenziato la grave strumentalizzazione politica in corso da parte delle minoranze e ricordato le competenze limitate da parte delle amministrazioni comunali, ulteriormente penalizzate dal Decreto Sicurezza.

L’istituzione di una Commissione consiliare speciale Periferie al Centro è stata la proposta di Federica Scanderebech (FI). La commissione, sul modello di una analoga iniziativa istituita presso la Camera dei Deputati, così come di quella costituita dalla Città di Bari, servirebbe a dare continuità di analisi, proposta e individuazione delle soluzioni, ha spiegato Scanderebech, sottolineando come la Città debba guardare alle sue periferie come spazi da ascoltare e da rigenerare.

Ferrante De Benedictis (Fratelli d’Italia) ha evocato il turbamento di un’intera comunità a fronte delle violenze verificatesi non solo in Barriera ma in vari quartieri. Non si può dire che il Sindaco non ha compito di garantire la sicurezza, questo è anzi il primo compito di un primo cittadino. La sicurezza per sé e le proprie famiglie è diritto di tutti, il sindaco ha poteri importanti, di controllo del territorio in senso ampio. Può emettere ordinanze, usare strumenti elettronici. In decenni centrosinistra e M5S non hanno fatto nulla per la rigenerazione, con politiche di accoglienza rivelatesi fallimentari.

Silvio Viale (Lista civica – Lo Russo Sindaco – +Europa) sottolinea come occorra maggiore realismo, la città fa quello può ma è la politica italiana che deve avviare politiche antiproibizioniste per evitare lo spaccio nell’illegalità.

Per Claudio Cerrato (PD) dopo sei anni di governo della destra in Regione e tre anni a livello nazionale la colpa viene scaricata sui sindaci. Ritiene positivo che il Prefetto abbia aumentato la presenza dello Stato sul quartiere ma è il sistema che non funziona. Per l’emergenza crack la città sta mettendo 3 milioni per il contrasto, mentre nulla sta facendo la Regione.

Il Consigliere Enzo Liardo (Fd’I) si è detto stupito delle dichiarazioni rilasciate dal sindaco che ritiene il problema di Barriera una questione di spaccio di droga: ma la paura collettiva è per gli scippi e i furti, ha commentato il consigliere. Mi auguro, ha concluso, si tratti di una semplice reazione emotiva.

Secondo Sara Diena (Sinistra ecologista) si tratta di un problema che non riguarda soltanto i residenti di Barriera di Milano ma di ampie zone della Città. La consigliera ha definito la discussione in Aula populista e argomentato che se il morto dell’altra sera fosse stato italiano nessun consigliere oggi lo avrebbe nominato.

Ivana Garione (Moderati) ha ricordato che Barriera di Milano non è un quartiere perso, è una comunità viva. Ci sono problemi di sicurezza che la Città non può risolvere da sola, anche se fa la sua parte, la cooperazione tra Istituzioni è necessaria. Il problema delle tossicodipendenze, ha aggiunto, è anche di carattere sanitario, non solo sociale. Inoltre, ha sottolineato Garione, in Piemonte ci sono 39 specialisti in salute mentale ogni centomila residenti, la media italiana è di 60. Le forze dell’ordine devono agire contro i narcotrafficanti, con una regolamentazione sulle droghe minori.

Elena Apollonio (Demos-AD) ha ricordato il nome del giovane Mamoud Diane, sottolineando come fosse uno dei tanti giovani che bussano alle nostre porte in cerca di un futuro migliore. Le povertà sono raddoppiate, gli strumenti in mano ai Comuni non bastano. Povertà, droghe, migranti sono questioni complesse, ha detto, come si può pensare di risolverlo con i mitra per le strade. La signora anziana che ha paura di uscire di casa e il ragazzo assassinato sono due facce della stessa medaglia, serve una soluzione complessiva, non parlare a vanvera di sicurezza

Ha concluso gli interventi dei consiglieri Tiziana Ciampolini (Torino Domani), esprimendo il ringraziamento per tutti coloro che hanno restituito la complessità ormai cancellata dal dibattito politico, il dettato politico del nostro modo di governare che deve mettere al centro le politiche di coesione, andando oltre il sociale e oltre la sicurezza.

Al termine del dibattito, il sindaco Stefano Lo Russo è intervenuto per la replica conclusiva in cui ha ribadito la necessità di una collaborazione fra le diverse istituzioni, senza semplificazioni senza alzare i toni dello scontro verbale, “senza buttarla in becera caciara politica”. Rispondendo ad alcuni consiglieri, ha spiegato che è un’inesattezza dire che il sindaco ha poteri di ordine pubblico, così come non è vero che la Polizia locale abbia poteri analoghi a quelli delle altre forze dell’ordine e accusa di un livello troppo strumentale il dibattito politico: “serve un principio di realtà”.

Il sindaco sente l’esigenza di non semplificare e la responsabilità istituzionale, prima ancora che politicadi provare a risolvere questi problemi, di non facile soluzione. E non si sottrae a due ragionamenti: che i temi della sicurezza riguardano la città nel suo complesso e non solo una parte o un quartiere e che serve trovare insieme delle proposte. Perché ai cittadini interessa che venga risolto il problema. Pequesto serve depurare il dibattito politico dalle tossine dello scontro populista e mettere in campo quell’azione sinergica, a servizio della città, che ritiene necessaria per provare a risolvere il problema.

CS