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Ordinanza anti-caldo: stop di 4 ore per chi lavora all’aperto

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Nei prossimi giorni in Piemonte sarà operativa un’ordinanza anti-caldo che prescrive l’astensione dal lavoro nelle ore centrali della giornata per lavori di fatica che si svolgono sotto il sole. Sarà valida nei settori dell’edilizia, dell’agricoltura e del florovivaismo, dalle 12,30 alle 16. Lo ha annunciato il presidente della Regione   Alberto Cirio ai sindacati e alle associazioni datoriali al tavolo regionale sul caporalato in agricoltura. Il provvedimento entrerà in vigore all’inizio di agosto per tutta la durata del mese. L’applicazione sarà  parametrata ai requisiti di ogni settore, alle condizioni ambientali dei territori e agli alert delle ondate di calore pubblicati sul sito dell’Inail e sui bollettini dell’Arpa regionale.

Cani senz’acqua sul balcone: fioccano le multe

La polizia locale di Ivrea ha multato cinque padroni di cani  per aver lasciato il loro quattro zampe sul balcone senza una adeguata riserva d’acqua, in questi giorni di grande caldo. Numerose le segnalazioni  di animali lasciati sui balconi, circa una trentina da metà giugno, alle quali sono seguiti i controlli degli agenti. In molti casi erano falsi allarmi.

Operaio quarantenne cade da ponteggio e muore in ospedale

È morto in ospedale a Novara l’operaio di 41 anni caduto da un’ltezza di circa sette metri, precipitando dall’impalcatura di un edificio  dove stava lavorando, a Pieve Vergonte.  Ha perso la vita a seguito dei traumi riportati.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Casa, officina e auto di lusso sequestrate a noto pregiudicato

A Torino, la Polizia di Stato – Divisione Anticrimine della Questura – ha confiscato beni per un valore di circa 600.000 euro, riconducibili a un soggetto pregiudicato di origini albanesi, D.G., gravemente indiziato di appartenere ad una associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, all’interno della quale ricopriva un ruolo di vertice.

Il provvedimento di confisca, è stato emesso dal Tribunale di Torino – Sezione Misure di Prevenzione, a seguito dell’iter procedurale originato dalla proposta del Questore di Torino.

L’investigazione di carattere patrimoniale svolta dalla Divisione Anticrimine di Torino trae origine da un’indagine della locale Squadra Mobile volta al contrasto del crimine organizzato e del traffico internazionale di sostanze stupefacenti, culminata con l’emissione di una misura cautelare in carcere nei confronti del predetto, eseguita nel mese di maggio del 2023, nel contesto del l’operazione denominata “New Bottom Barrel”.

Già all’inizio degli anni 2000, l’uomo era stato arrestato poiché individuato come facente parte di un’associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, reato per il quale veniva condannato nel 2002. Negli anni successivi, D.G. è stato condannato per ricettazione e, tra gli anni 2003 -2004, è stato invece condannato, unitamente ad altri cittadini albanesi, per reati inerenti al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

Grazie all’indagine svolta nell’ambito delle misure di prevenzione patrimoniali è stato possibile evidenziare l’ingente patrimonio appartenente a D.G., ritenuto il frutto della sua attività delittuosa.

La confisca ha riguardato una villetta ubicata nel comune di Caselle Torinese, 4 autovetture di lusso, un intero complesso aziendale operante nel ramo edile, denaro contante e rapporti bancari, il tutto per un valore complessivo di oltre 600.000 euro.

Nei confronti dello stesso la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Torino, su richiesta dell’Autorità proponente, ha emesso altresì la Misura di Prevenzione Personale della Sorveglianza Speciale di P.S.

Inoltre, sempre negli scorsi giorni, la Divisione Anticrimine della Questura di Torino ha proceduto al sequestrato anticipato di beni per un valore di oltre 200.000 euro, riconducibili a S.D, pregiudicato di origini albanesi; l’uomo era stato tratto in arresto in flagranza da personale della Squadra Mobile torinese per detenzione e spaccio di 1 kg di cocaina la sera della scorsa vigilia di Natale.

Il provvedimento di sequestro, finalizzato alla confisca dei beni, è stato emesso dal Tribunale di Torino – Sezione Misure di Prevenzione su proposta del Questore di Torino e conferma, come nel caso della confisca prima citata, l’importanza che rivestono, nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata, le misure di prevenzione patrimoniali, capaci di sottrarre i patrimoni illecitamente accumulati impedendone la dispersione.

Anche questa attività scaturisce da un’indagine della locale Squadra Mobile a seguito della quale la sezione misure di prevenzione patrimoniali della Divisione Anticrimine ha evidenziato il patrimonio appartenente a S.D., ritenuto provento della sua attività delittuosa.

Il sequestro, eseguito in Torino e provincia, ha riguardato un appartamento ubicato in questo capoluogo, 2 autovetture di lusso, un’officina carrozzeria sita in Nichelino, denaro contante e rapporti bancari, il tutto per un valore complessivo di oltre 200.000 euro.

‘Innovazione d’Insieme’, un protocollo per ottimizzare i servizi digitali

Condividere informazioni, esperienze, progettualità e buone pratiche nel riuso di sistemi informatici che permettano un’ottimizzazione di risorse e un potenziale abbattimento di costi legato alla digitalizzazione di processi e servizi della Pubblica Amministrazione.

Con questa finalità la Giunta comunale, su proposta dell’assessore ai Sistemi informativi e alla Cybersecurity Marco Porcedda, ha approvato l’adesione della Città di Torino al nuovo protocollo ‘Innovazione d’Insieme’.

Tra gli obiettivi specifici del Protocollo, da realizzare tramite il confronto, la cooperazione e lo scambio tra i diversi attori di esperienze, informazioni, metodologie e soluzioni pratiche, ci sono la promozione del riutilizzo di processi, modelli logici e software; la condivisione di progetti di digitalizzazione e di servizi digitali già operativi e di facile fruibilità; l’interazione e il raccordo per una comune armonizzazione verso gli standard emergenti in tema di dati e sicurezza informatica, nel rispetto della normativa di riferimento e dei principi di efficienza ed economicità propri della Pubblica Amministrazione; la creazione di protocolli e modelli di sviluppo orientati al superamento del lock-in dei sistemi informatici.

“Semplificare e rendere più efficienti i servizi offerti da un Comune è una sfida complessa che richiede risorse, competenze tecnologiche e capacità di creare sinergie – commenta l’assessore Marco Porcedda -. L’innovazione, la cooperazione e la condivisione sono delle chiavi fondamentali nello sviluppo di questo processo. Attraverso la firma di questo protocollo i diversi attori coinvolti nel progetto si impegnano a condividere successi e professionalità e, al tempo stesso, ad abbattere i costi rispetto allo sviluppo da zero di servizi e sistemi a supporto di questi. In questa direzione va il rinnovo dell’impegno della Città di Torino, ovvero quella di un continuo lavoro mirato a migliorare sia l’efficienza che la disponibilità dei servizi messi a disposizione dei torinesi”.

Per raggiungere questi obiettivi i firmatari, in collaborazione diretta anche con l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, saranno impegnati nell’utilizzo di una metodologia i cui principali parametri saranno la centralità dell’utente, l’uso di standard tecnologici open source, il riuso di sistemi e tecnologie già in possesso dei diversi attori, la sicurezza e l’accessibilità delle informazioni e, infine, la Privacy by design, ovvero la garanzia per ogni cittadino di poter esercitare i propri diritti e operazioni sui propri dati, nel rispetto della normativa vigente, nazionale ed europea, in materia di trattamento dei dati personali.

Il Protocollo, che avrà una durata di tre anni e potrà essere rinnovato, è aperto alla partecipazione di enti locali, società in house e gestori di pubblici servizi, e non comporterà per la Città di Torino alcun onere aggiuntivo. Tra gli altri firmatari i Comuni di Alessandria, Bologna, Cremona, Firenze, Genova, Milano, Parma, Trieste, Vigevano, ACI Informatica S.p.A., Consorzio Informatica Territorio Spa, Liguria Digitale S.p.A. (Torino Click)

Fondi regionali alle stazioni di sci

L’assessore regionale alla Montagna con delega al Sistema neve Marco Gallo ha incontrato in Confindustria Torino i vertici di Arpiet, l’associazione che riunisce le società che gestiscono gli impianti di risalita in Piemonte.

L’incontro è stato l’occasione anche per annunciare l’avvenuto pagamento da parte della Regione Piemonte dei contributi per la stagione invernale 2021-2022. Quasi cinque milioni distribuiti tra piccole grandi stazioni del Piemonte per sostenere l’innevamento artificiale.

«Dietro questo fondamentale investimento, che continuerà anche per le stagioni successive, c’è una precisa scelta della Giunta Cirio rispetto all’industria dello sci: garantire un futuro e un sostegno certo all’industria invernale – afferma l’assessore Gallo – Una mossa più che mai necessaria perché sotto l’effetto dei cambiamenti climatici le nevicate si stanno riducendo, gli inverni senza neve non sono più un’anomalia, con ripercussioni importanti per chi sullo sci ha investito e ci vive. Dobbiamo tutelare questa industria del turismo che le Olimpiadi del 2006 hanno contribuito a far decollare, spingendo sempre più sciatori stranieri sulle piste del Piemonte. E questo patrimonio fatto di impianti di risalita, alberghi, ristoranti e negozi, solo per citare alcune delle attività che ruotano attorno alla neve, va protetto e tutelato garantendo anche l’innevamento artificiale».

Per l’assessore questa è la prima condizione. Poi c’è la volontà, in una serie di incontri con tutti gli operatori del turismo montano, di approfondire la questione anche alla luce degli ultimi studi sul clima, analizzando potenziali soluzioni che consentano di ampliare l’offerta turistica puntando a una destagionalizzazione, ma senza mai dimenticare l’importanza che la neve riveste da sempre nell’economia della montagna piemontese.

Nell’incontro dell’assessore Gallo con Giampiero Orleoni, presidente di Arpiet, che era accompagnato dal vice Massimo Rulfi e da una parte del direttivo, si è fatto il punto anche sulla stagione che verrà e che si apre con una novità annunciata poche ore fa: l’acquisizione da parte degli inglesi di iCon della stazione di Bardonecchia. Un’operazione di consolidamento che completa il piano avviato due anni fa con l’ingresso nella Sestriere Via Lattea. Di fatto, dalla prossima stagione l’intero comprensorio delle Montagne olimpiche avrà il fondo inglese come nuovo proprietario anche se al timone di Bardonecchia, come già è accaduto a Sestriere con Giovanni Brasso, resterà l’attuale ad della Colomion Nicola Bosticco.

«L’operazione è di sicuro un buon segnale per il Piemonte – commenta Gallo – Significa che il sistema neve sa attrarre. Che i capitali siano stranieri, e che peraltro rappresentino una realtà già consolidata con importanti investimenti su Sestriere, è un’ulteriore buona notizia: vuoi dire che le nostre montagne convincono e sono giudicate un’area su cui vale la pena investire in un’ampia prospettiva temporale. Avere un’unica regia per i due comprensori consentirà importanti sinergie, consentendo di ampliare in modo sensibile l’offerta turistica di un Piemonte che vuole crescere e investire sempre più in termini di turismo montano».

Un nuovo parcheggio in via Capua per completare la riqualificazione dell’area

L’area del distributore di carburanti di via Capua, non più in funzione da diversi anni, si trasformerà in un parcheggio consentendo di completare, tra via Livorno e corso Umbria, la riqualificazione di tutta la via, ridisegnata e ora a senso unico con stalli per la sosta in linea, e davanti alla scuola Aporti Gastaldi, dove recentemente è stato creato uno spazio ampio e protetto per genitori e bambini.

La Giunta Comunale ha approvato in linea tecnica  su proposta dell’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta, il progetto di fattibilità tecnico economica che prevede la rimozione della pavimentazione esistente, la posa delle guide a delimitazione del nuovo profilo verso il giardino, la sistemazione delle aiuole verdi a contorno, la ripavimentazione sia delle parti pedonali della piazza sia dello spazio da destinare ai parcheggi.

I tempi ristretti dettati dalla realizzazione dell’area car free davanti alla scuola Aporti Gastaldi, finanziata con fondi React EU, avevano costretto a posticipare gli interventi sul lato nord-est della strada per la creazione di alcuni parcheggi a spina e la riorganizzazione complessiva del fronte del giardino verso la scuola.  Pur avendo avviato interlocuzioni con la società titolare dell’impianto, non era stato possibile concordare le modalità operative e attivare queste opere.

L’approvazione del progetto consentirà di procedere con la richiesta di dismissione del distributore per necessità pubblica, motivata sia dal degrado dello spazio sia dalla incompatibilità di coesistenza di un distributore sul fronte dell’accesso scolastico.

“Si tratta di un passaggio fondamentale per poi andare alla fase attuativa e completare la sistemazione della zona dando ai cittadini la possibilità di usufruire appieno di un ambiente più bello, accogliente e funzionale – commenta l’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta – . Una volta rimosso il vecchio distributore di carburanti da anni chiuso e inutilizzato, eliminando così una situazione di degrado, sarà possibile migliorare ulteriormente la viabilità pubblica rendendo l’area più funzionale alle esigenze dei residenti e dei servizi esistenti”.

La spesa per la realizzazione degli interventi, il cui cantiere potrà essere avviate solo a seguito della rimozione completa di tutte le attrezzature interrate e fuori terra relative all’impianto di distribuzione carburanti ad opera della società titolare dell’impianto stesso, è di 80mila euro.

(Torino Click)

150 anni di Museo Nazionale della Montagna, crescita di visitatori già dal primo semestre del 2024

 

Con 41.166 visitatori nei primi sei mesi del 2024, il Museo Nazionale della Montagna conferma il trend positivo dell’anno precedente, che ha contato 67.891 ingressi: dal 1997, nessun anno aveva visto un’affluenza così alta.

 Tra gennaio e giugno 2024, 41.166 persone hanno visitato il Museo Nazionale della Montagna di Torino, 119,93% in più rispetto ai 34.326 visitatori del primo semestre del 2023. Il Museo, nell’ambito del bando Next Generation You con cui la Fondazione Compagnia di San Paolo ha sostenuto lo sviluppo organizzativo delle organizzazioni non profit, ha recentemente presentato un’analisi del pubblico dell’anno 2023. Sono 67.891 le persone – 3.800 in più rispetto al 2022- che nel 2023 hanno visitato la sede del Museo Nazionale della Montagna di Torino, oltre alle 6.100 presenze registrate nelle mostre fuori sede (+1.696 in più rispetto al 2022).

 

Il successo è stato favorito da una comunicazione sempre più mirata, che ha potenziato la presenza online e offline del Museo, migliorandone l’offerta e le iniziative promosse. Tra queste, due progetti ideati per avvicinare il pubblico a un nuovo linguaggio più sostenibile, anch’essi realizzati con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito delle Linee guida per progetti in merito alla cultura contemporanea 2024: Our Sustainable Way, che si avvale di una serie parole chiave che descrivono la montagna e i suoi cambiamenti per comunicare la sostenibilità, ha raggiunto ad oggi oltre 260.000 utenti unicisui social del Museo, totalizzando 171.689 interazioni totali; mentre il progetto nato in collaborazione con il collettivo artistico Mali Weil dedicato alla Scuola di Diplomazie Interspecie, rientra tra la top 4 dei post che hanno portato più nuovi follower e più clic al link in bio.

 

Il Museo Nazionale della Montagna di Torino continua a celebrare nel 2024 il suo centocinquantenario con un ricco palinsesto multidisciplinare: la mostra inaugurata a gennaio Le ossa della Terra. Primo Levi e la montagna, per scoprire il legame poco noto dello scrittore con le terre alte, sarà visitabile fino al 13 ottobre. La volontà di rinnovamento del Museo e il 70° anniversario della spedizione italiana hanno portato a marzo 2024 l’inaugurazione di una nuova sezione permanente dedicata al K2. Tra le numerose mostre prodotte dal Museo in prestito ad altre istituzioni anche quest’anno, il 27 luglio sarà inaugurata al MUSE – Museo delle Scienze di Trento The Mountain Touch, e a settembre Ecophilia a Pordenone.

 

Siamo entusiasti e orgogliosi di celebrare il 150° anniversario del Museo con un risultato così positivo” commentano il presidente e la direttrice del Museo Nazionale della Montagna di Torino, Mario Montalcini e Daniela Berta. “Il numero record di visitatori del 2023 e della prima parte del 2024 non solo testimonia l’interesse e l’apprezzamento crescente per le nostre iniziative, ma conferma anche l’impegno nella promozione della cultura montana e sostenibile. Questo successo non sarebbe stato possibile senza la dedizione e la professionalità dello staff del Museo, l’affezione e l’interesse dei visitatori e il sostegno degli enti pubblici e privati del territorio, nonché – per la prima volta nel triennio 2024-2026 – del Ministero della Cultura / Direzione generale Educazione, Ricerca e Istituti culturali. Guardiamo con entusiasmo al futuro, certi che continueremo a crescere e a coinvolgere un pubblico sempre più ampio con nuove produzioni e contenuti innovativi.”

Ragazzo preso a calci sul bus da gruppo di coetanei

Un giovane di 20 anni è stato aggredito sull’autobus della linea 32 Gtt ad Alpignano. Era fermo al capolinea di piazza Robotti, dove è  stato aggredito da 8 coetanei che lo hanno  preso varie volte a calci in testa. Il pestaggio sarebbe dovuto ad apprezzamenti da lui fatti a una ragazza la sera precedente.

Via Roma pedonale, approvati i progetti di fattibilità tecnico economica

(Torino Click) – È una profonda ristrutturazione quella che attende via Roma destinata a diventare completamente pedonale.

Il nuovo volto dello storico asse viario, approvato questa mattina dalla Giunta comunale su proposta dell’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta, ne prevede la completa ripavimentazione in pietra. Inoltre, la strada verrà innalzata a livello dei portici favorendo l’abbattimento delle barriere architettoniche e migliorando insieme la vivibilità e la percorribilità di tutto lo spazio pubblico circostante.

Prima di realizzare la nuova pavimentazione lapidea si procederà al rifacimento completo della impermeabilizzazione della soletta ed è previsto il rinnovamento dell’intera rete di raccolta delle acque meteoriche.

Per permettere di liberare la visuale della via all’incrocio con piazza Castello l’intersezione verrà riorganizzata: saranno realizzati due collegamenti pedonali con la piazza, come estensione dei percorsi porticati, con riduzione della banchina di fermata GTT e spostamento delle paline semaforiche.

Parallelamente sarà modificata la viabilità all’altezza di via Po, in maniera da permettere la svolta del flusso veicolare proveniente dai Giardini Reali e diretto verso piazza Vittorio.

Gli impianti semaforici presenti lungo l’asse di via Roma saranno tutti rinnovati.

Gli interventi lungo gli oltre 700 metri della via interesseranno una superficie di quasi 12mila metri quadri dove verranno quindi posizionati vari elementi architettonici, panchine, dissuasori e fioriere, mentre lungo le strade di attraversamento troveranno posto in spazi dedicati numerosi archi portabici in acciaio.

“L’approvazione dei progetti di fattibilità tecnico economica è un altro importante tassello per la realizzazione di uno dei più grandi interventi di questi anni: la creazione del collegamento pedonale dell’asse di via Roma con la sua completa riqualificazione – commenta l’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta-. L’opera, con la sua attenzione all’abbattimento delle barriere architettoniche, migliorerà lo spazio pubblico e ne favorirà l’accessibilità, aumentandone la vivibilità. Un percorso iniziato vent’anni fa con l’eliminazione del traffico veicolare e il divieto di sosta su piazza San Carlo che va nella direzione di una città accessibile, accogliente e inclusiva per tutti”

Per i lavori, suddivisi in tre lotti (da piazza Castello a piazza San Carlo; da piazza CLN a via Cavour e da via Cavour a piazza Carlo Felice), e finanziati con12 milioni di euro per la maggior parte provenienti da fondi Pon Metro Plus dell’Unione Europea, è prevista una durata di 14 mesi con avvio dei cantieri tra febbraio (lotti 1 e 2) e aprile (lotto 3) del prossimo anno e termine entro il mese di aprile del 2026.