CRONACA- Pagina 23

Metro, due ore di blocco

Metropolitana ferma questa mattina dalle 7 alle 9. Sono intervenuti i vigili del fuoco  per liberare  i passeggeri rimasti chiusi nei vagoni. La causa sarebbe un guasto nel tratto tra le fermate Principi d’Acaja e XVIII Dicembre verso  Bengasi.

Cattolici Sì Tav: “Fate presto”

Un gruppo di Cattolici SITAV ha visitato il cantiere di Chiomonte portando la Lettera  di “FATE PRESTO” indirizzata al Governo alla TELT e alle aziende private che costruiranno il Tunnel del futuro e del rilancio economico dal lato Italia. Dal 2008 al 2033-34 anni previsto per la entrata in funzione della linea che collegherà la Pianura Padana al mercato europeo passeranno 25-26 anni il doppio impiegato per  la costruzione del Tunnel del Frejus nel 1800 . I ritardi causati dai NoTav, dai governi con i cinque stelle e da altre incertezze . La lentezza costa un aumento dei costi di alcuni miliardi e il ritardo nella ricaduta sulla Val di Susa e sul Paese dei tanti benefici economici, lavorativi e ambientali . Il treno infatti e’ il mezzo di trasporto meno inquinante . Sin da ora sono previsti oltre venti collegamenti giornalieri per i passeggeri e una cinquantina di collegamenti giornalieri per le merci . I riferimento dei cattolici SITAV sono la Dottrina sociale della Chiesa  e Paolo VI quando parla della importanza dello sviluppo. Per un Paese con una crescita dello 0,5% e con tanta disoccupazione un’opera come la TAV porterà più lavoro e benessere. La lettera è firmata da Mino GIACHINO , Mauro Carmagnola (DC) e Paolo GrecoLucchina (UDC)
Mino GIACHINO
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LA LETTERA
FATE PRESTO perché i ritardi nel costruire la TAV ci costano tantissimo.   

 
Lettera aperta dei CATTOLICI SITAV a Coloro che debbono costruirla.
Caro Ministro, Caro Direttore della TELT, Cari responsabili aziende appaltatrici della TAV.
Il ritardo nella costruzione dell’opera più importante per un futuro di lavoro e green del nostro Paese sta diventando molto grande. Così i No Tav sconfitti politicamente sia dalla nostra grande Piazza del 10 Novembre 2018 ,sia dal voto del Senato del 7.8.2019 ritornano a parlare della opacità delle grandi opere , lo stesso argomento che usarono i comunisti contro la Metropolitana di Torino nel 1975. Non c’è nessuna opacità.
A Torino di TAV ne parliamo dagli anni 80, in Europa dagli anni  90 quando si capì che occorreva collegare il più grande mercato economico mondiale e popoli con una Storia e una Cultura importante con una rete di trasporti moderna che spostasse gradualmente il trasporto merci e passeggeri dalla strada alla rotaia, quindi l’opera infrastrutturale più importante per ridurre l’inquinamento .  Le infrastrutture come ci hanno insegnato prima i romani e poi il nostro più grande Statista, Cavour, portano lavoro, benessere,crescita culturale e …relazioni. Torino, la Val di Susa, l ‘Italia , da anni hanno una crescita economica molto bassa che rimane in positivo  solo grazie al saldo attivo tra le nostre esportazioni e le importazioni, così è’ aumentata la povertà . Trasporti e collegamenti più efficienti secondo il Piano Nazionale della Logistica approvato dalla Consulta dei Trasporti nel 2011 potrebbero fare aumentare il nostro PIL di 1 o 2 punti. Una maggiore crescita che ridurrebbe il Debito Pubblico e il suo alto costo che riduce le spese per la Scuola, la Sanità e Pensioni. La TAV spostando il trasporto dalla strada alla rotaia ridurrebbe inquinamento e congestione del traffico e la incidentalità stradale. I ritardi dei lavori hanno già causato l’aumento notevole dei costi di costruzione di alcuni miliardi che pagheranno tutti gli italiani dai SiTav ai NoTav, salvo i ragazzi di Askatasuna. I ritardi hanno causato il calo della economia a partire dalla  Bassa Valle, di Torino e hanno prodotto il calo del PIL procapite che hanno impoverito ampie fasce di popolazione.
I ritardi sono stati certamente causati dai due Governi Conte sia quello gialloverde che quello giallorosso. I ritardi sono stati causati dagli attacchi al cantiere ma sono stati determinati anche da incertezze e lentezze di chi doveva realizzare l’opera .
Senza sviluppo non ci sarà lavoro per chi oggi non lo ha e per le giovani generazioni.
Noi Cattolici SITAV ,alla luce della dottrina sociale della Chiesa , delle parole attualissime di Paolo VI sul ruolo fondamentale della politica , siamo qui al Cantiere simbolo della TAV a riconfermare la grande adesione popolare all’opera che si manifestò in piazza Castelli il 10 Novembre del 2018 e a ricordare che il voto del Senato della Repubblica che il 7 agosto 2019 respinse a grande maggioranza la mozione NoTav, e’ lì a dimostrare che l’interesse nazionale , rappresentato dal Parlamento , vuole la costruzione della TAV. I ritardi nella costruzione della TAV e del Terzo Valico hanno penalizzato la logistica piemontese ma ora che la Nuova Diga al porto di Genova è il Terzo Valico sembra più vicino il ritardo nella TAV penalizza i trasporti,  l’ambiente ma soprattutto la economia torinese e piemontese.
Fate presto ve lo diciamo a nome di tanti che aspettano l’avvio dei lavori da parte Italian e dei tanti giovani studenti cui il Paese deve offrire occasioni di lavoro qui. In questi trent’anni di bassa crescita sono aumentate le diseguaglianze sociali , mentre negli anni del Boom economico grazie alla azione dei governi DC le classi popolari migliorarono nettamente la loro condizione di vita.Per quanto ci riguarda daremo tutto il supporto politico ai lavori della TAV e agli altri investimenti infrastrutturali come il Terzo Valico, la Nuova Diga a Genova e la Linea 2 della Metropolitana torinese.
No alla decrescita infelice.
Buon lavoro
Mino GIACHINO, Mauro Carmagnola e Paolo Greco-Lucchina
Chiomonte, 23 Ottobre 2025


Alluvione aprile: dalla Regione altri 5 milioni a sostegno dei Comuni 

La Regione Piemonte conferma l’impegno preso fin dalle prime ore dell’emergenza alluvionale che si è verificata tra il 15 e il 17 aprile 2025. Dopo aver utilizzato tempestivamente i 35,55 milioni di euro stanziati dal Governo con il riconoscimento dello stato di emergenza, la Regione sblocca ora i 5 milioni di euro di proprie risorse per incrementare il budget complessivo e finanziare ulteriori interventi urgenti, confermando ancora una volta il sostegno ai Comuni e alle comunità locali maggiormente colpiti.

Questa scelta concreta e programmata dimostra la volontà della Regione di andare oltre la gestione dell’emergenza immediata, puntando a rafforzare la sicurezza del territorio e a ridurre la vulnerabilità delle aree più esposte al rischio idrogeologico. I 5 milioni erano stati infatti annunciati ad aprile a integrazione delle risorse nazionali e oggi sono destinati a coprire i costi di 42 interventi specifici, già eseguiti dai Comuni in somma urgenza o in corso di completamento, accuratamente individuati e ripartiti tra Province, Comuni e altri enti territoriali, con l’obiettivo di garantire opere di ripristino, prevenzione e mitigazione del rischio.

Nel complesso quindi, al momento, sono oltre 40,5 i milioni stanziati per il ripristino e la messa in sicurezza dei territori colpiti dall’alluvione di aprile, a cui si aggiungeranno quelle che il Dipartimento nazionale di Protezione civile nazionale metterà a disposizione nelle prossime settimane per gli interventi di priorità 2.

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, sottolinea che «la Regione ha mantenuto gli impegni e garantisce un ulteriore supporto concreto. Questo stanziamento aggiuntivo rappresenta un tassello fondamentale per rafforzare la sicurezza dei territori, valorizzando l’impegno tempestivo dimostrato dai Comuni nell’affrontare l’emergenza».
Anche l’assessore alla Protezione Civile, Marco Gabusi, evidenzia l’importanza di questo ulteriore contributo. «Il nostro obiettivo – afferma – è stato sin dall’inizio quello di sostenere chi ha agito con rapidità e responsabilità nei momenti più difficili».

Dettaglio degli stanziamenti.

Alla Provincia di Alessandria è assegnato un intervento su Strada provinciale nel Comune di Novi Ligure per un importo di 400.000 euro.

Per i Comuni della provincia di Asti sono previsti due interventi, Asti e Berzano San Pietro per 123.300 euro, mentre la Provincia di Asti realizzerà due interventi nei comuni di Monastero Bormida e Olmo Gentile, per 285.000 euro.

Al Comune di Benna nel Biellese è assegnato un intervento per 60.000 euro, e alla Provincia di Biella un intervento nel comune di Graglia per 290.000 euro.

Ai Comuni della provincia di Cuneo sono attribuite risorse per quattro interventi, Castino, Cortemilia, Monasterolo Casotto e Trezzo Tinella per circa 86.000 euro, mentre alla Provincia di Cuneo sono stati assegnati circa 311.000 euro per tre interventi sulle strade provinciali a Cortemilia, Guarene e Pocapaglia.

La Città Metropolitana di Torino realizzerà due interventi per oltre 400.000 euro nei comuni di Ala di Stura e Condove. Ai Comuni del territorio torinese sono destinati 18 interventi: Barbania, Brosso Carema, Casalborgone, Castelnuovo Nigra, Cintano, Fenestrelle, Ingria, Lessolo, Lombardore, Nomaglio, Parella, Ronco Canavese, Val di Chy e Vidraccio per un totale di oltre 1.600.000 euro.

Nella Provincia del Verbano-Cusio-Ossola sono finanziati quattro interventi per 210.000 euro che verranno realizzati nei comuni di: Beura-Cardezza, Domodossola, Montescheno e Varzo.

L’Agenzia Interregionale per il fiume Po (Aipo) attuerà un intervento per circa 500.000 euro nel comune di Arborio nel Vercellese, mentre alla Provincia di Vercelli sono stati assegnati 411.000 euro per un intervento nel comune di Casanova Elvo. Infine, in quest’area la Regione Piemonte realizzerà direttamente un intervento sul Canale Poetto per 120.000 euro nel Comune di Trino.

Caschi per moto, batterie e catene da neve falsi “Made in Italy”: maxi sequestro tra Torino e Milano

Migliaia di caschi per moto, poi kit e batterie per auto, catene da neve e altri accessori arrivavano dall’estero — in gran parte dalla Cina — per essere poi commercializzati in Italia. I prodotti venivano ingannevolmente presentati come “made in Italy” grazie a etichette e marchi contraffatti.

L’operazione, denominata “Non ci casco”, ha portato a verifiche sulla vendita, in Italia e all’estero, di prodotti per auto e dispositivi di protezione individuale per moto e bici, in particolare caschi, visiere, dispositivi elettronici di comunicazione, batterie, kit di sicurezza e catene da neve.

Le Fiamme Gialle di Torino, con interventi anche nel Milanese, hanno eseguito un maxi sequestro nell’ambito di un’ampia indagine contro le frodi nel settore degli accessori per moto e auto, a tutela del vero made in Italy.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la merce era di origine cinese ma veniva presentata come italiana attraverso confezioni e loghi ingannevoli, riportanti nomi e diciture in grado di far credere ai clienti che si trattasse di prodotti nazionali.

Sgominato traffico internazionale. Sequestrate 2 tonnellate di droga

Una  presunta organizzazione criminale dedita al traffico di droga con base a Torino Mirafiori e ramificazioni in Lombardia, Toscana, Campania e Lazio e’ stata sgominata dalla polizia di Stato.   L’operazione “Comics” coordinata  dal procuratore Giovanni Bombardieri, ha portato all’arresto di sette persone e al sequestro  di più di  due tonnellate di stupefacenti. Le misure cautelari emesse riguardano tre marocchini e due italiani accusati di traffico di cocaina, marijuana e hashish. Due sono  in carcere e tre ai domiciliari. L’indagine, guidata dalla squadra mobile con il Servizio centrale operativo e della Direzione centrale per i servizi antidroga, ha scoperto un traffico di  spedizioni internazionali apparentemente legali dalla Spagna e veicoli modificati con doppi fondi per il trasporto della droga in Italia.

 

Povertà energetica, un progetto per le periferie sociali

Banco dell’energia, Iren e Rete Italiana di Cultura Popolare insieme per il sostegno ai cittadini vulnerabili

 

Al via il progetto “Portinerie energetiche. Consapevolezza ambientale nelle periferie sociali” in collaborazione con il Politecnico di Torino.

Sono stati stanziati 100mila euro per il sostegno al pagamento delle bollette per 300 nuclei familiari oltre all’istituzione di uno spazio di orientamento e ascolto dedicato al risparmio energetico. Questo, in breve, il progetto “Portinerie energetiche. Consapevolezza ambientale nelle periferie sociali” inaugurato oggi e nato dalla collaborazione tra Banco dell’energia, Iren e Rete Italiana di Cultura Popolare, per offrire sostegno ai cittadini vulnerabili nel territorio piemontese, grazie alla rete delle Portinerie di comunità, in collaborazione con Leroy Merlin, (RI)generiamo e Politecnico di Torino.

Il progetto. L’iniziativa conferma l’obiettivo di Banco dell’energia di realizzare progetti solidali per sostenere persone e famiglie in difficoltà nel contrasto alla povertà energetica. Grazie al contributo di 100mila euro, a carico di Iren, si dà il via a un intervento che agisce su un doppio binario: da un lato l’istituzione di uno spazio di orientamento e ascolto dedicato al risparmio energetico e a una maggiore consapevolezza sui consumi, attraverso le “Portinerie di Comunità”, dall’altro attraverso il pagamento di bollette relative alle forniture di elettricità e/o gas di 300 nuclei familiari, individuati dalla Rete delle Portinerie nei territori coinvolti.

Punti informativi energetici nelle Portinerie di Comunità. Le Portinerie di Comunità sono un progetto di Rete Italiana di Cultura Popolare e l’obiettivo è integrare nelle portinerie attive del Piemonte (coinvolgendo i territori del torinese, cuneese, biellese e canavese) punti informativi energetici che mettano a disposizione volontari a supporto della cittadinanza. Questi forniranno risposte a temi dedicati al risparmio energetico, termico e idrico e i relativi benefici fiscali, per garantire una maggiore consapevolezza e conoscenza di accesso verso consumi più sostenibili e suggerimenti domestici per prendersi cura della propria casa e degli spazi in cui si vive. Le persone volontarie e operatrici/operatori saranno formati dal personale di Banco dell’energia ed Eduiren, il settore educational del Gruppo Iren, per diventare TED – Tutor per l’Energia Domestica, che comprenderà anche una visita alle centrali idroelettriche del Gruppo. Ed è proprio nella formazione dei volontari TED che entrerà in supporto anche il dipartimento di energetica del Politecnico di Torino.

Le Portinerie rappresenteranno antenne energetiche a disposizione della cittadinanza con momenti di formazione gratuiti, attraverso 12 video dedicati alla Transizione Energetica Domestica, ideati dal Politecnico di Torino e messi a disposizione del progetto. L’iniziativa si rivolge in particolare alle persone in situazioni di povertà culturale, economica ed energetica, individuate anche grazie a Leroy Merlin e (RI)generiamo, e rappresenta un’azione di inclusione sociale, coesione territoriale e tutela dell’ambiente.

Il progetto è stato presentato oggi alla Sala Colonne del Palazzo Civico di Torino, alla presenza di Stefano Lo Russo, Sindaco di Torino, e con gli interventi di Luca Dal Fabbro, Presidente Iren, Silvia Pedrotti, Responsabile Fondazione Banco dell’energia e Chiara Saraceno, Presidente Rete Italiana di Cultura Popolare.

“Con questa iniziativa Banco dell’energia, Iren e Rete Italiana di Cultura Popolare mettono in campo un aiuto prezioso per le famiglie in condizioni più fragili, non soltanto supportandole nel pagamento delle bollette energetiche ma fornendo loro, attraverso ‘portinerie energetiche’ collocate in diversi quartieri della città, strumenti utili per approcciarsi ai consumi con maggiore consapevolezza. È un tema che riguarda la transizione ecologica e al tempo stesso l’inclusione sociale: come amministrazione, grazie alle risorse del Pnrr e al progetto EfficienTo con Iren, stiamo mettendo in campo numerosi investimenti per ridurre le emissioni e favorire lo sviluppo di fonti di energia rinnovabile e l’economia circolare, consapevoli dell’importanza che queste azioni hanno anche nel contribuire a contrastare la povertà energetica” Stefano Lo Russo,

Amiat e polizia locale: via i rifiuti dal fiume Po a Torino

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Amiat Gruppo Iren, ha effettuato un intervento straordinario di rimozione di rifiuti in un’ansa del fiume Po, in corrispondenza del lato sinistro dei Murazzi del Po. L’operazione è stata realizzata con il contributo della Polizia Locale, che ha supportato le attività logistiche e di sicurezza durante le operazioni, e concordata con il Servizio ponti e vie d’acqua della Città.

L’intervento si è reso necessario a seguito dell’accumulo di materiali abbandonati e trasportati dalla corrente, che rischiavano di compromettere il decoro urbano e la fruibilità dell’area. Le squadre operative hanno provveduto alla raccolta e al corretto conferimento dei rifiuti, contribuendo al ripristino delle condizioni ambientali del tratto interessato.

TORINO CLICK

Collegno, colpito a morte da più di dieci coltellate. Un agguato per uccidere

E’ stata resa nota l’identità dell’ uomo ucciso nella notte a Collegno è Marco Veronese,  di 39 anni. L’aggressione mortale è avvenuta verso l’1,30 della notte sotto casa dei genitori della vittima, in via Sabotino angolo corso Francia. La vittima era un uomo  separato, titolare di una azienda di videosorveglianza. Da qualche anno abitava con i genitori. E’ stato ucciso  da  dodici o tredici coltellate. In base alle ricostruzioni potrebbe essere stato un agguato: un vicino di casa ha infetti sentito delle urla e uno scambio di insulti: “cosa fai bastardo”. Poi una persona che passava ha trovato il corpo.

“Prisoners”, il docufilm su torture e abusi sui civili ucraini

Venerdì 24 ottobre a Torino alle ore 18, presso il Cine Teatro Baretti, in via Giuseppe Baretti 4, si terranno tre testimonianze e un docufilm straordinari, in prima assoluta a Torino e in seconda nazionale. Il docufilm verità ha come titolo “Prisoners” torture e abusi sui civili ucraini nelle carceri segrete russe.
Migliaia di civili ucriani dall’inizio dell’invasione russa sono stati arrestati e trasferiti nelle carceri segrete russe, appositamente allestite nei territori occupati dove violenza e torture rappresentano la quotidianità.
Olekandr Tarasov, rinchiuso nel marzo 2022 per aver  organizzato manifestazioni di protesta contro l’occupazione russa di Kherson, è stato sottoposto a torture e violenze atroci. Dopo essere stato rilasciato ha deciso di girare il mondo per portare la sua drammatica testimonianza. A Torino, il 24 ottobre, saranno anche presenti Larysa e Tetiana che da anni vivono nel quotidiano angoscioso tormento di aspettare i loro cari imprigionati nelle carceri russe senza nemmeno poter immaginare quale potrà essere il loro destino, sorrette solamente dalla speranza che un giorno tutto questo possa finire.

Cine Teatro Baretti, via Giuseppe Baretti 4, ore 18. Ingresso a offerta libera.

Organizzato da Anpi, sezione Nicola Grosa, e Associazione Ucraina Libera

Mara Martellotta