CRONACA- Pagina 15

Operata per un tumore al cervello in gravidanza, Chiara dà alla luce Mattia alle Molinette

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Salvi mamma e neonato presso la Città della Salute di Torino
A volte le storie che nascono dalla paura diventano testimonianze straordinarie di forza, professionalità e speranza. È il caso di Chiara, giovane fisioterapista di 38 anni, che a metà agosto, nel pieno della sua seconda gravidanza, ha visto la sua vita cambiare all’improvviso. Alla 22ª settimana, improvvise crisi epilettiche l’hanno portata d’urgenza al Pronto soccorso dell’ospedale Molinette della Città della Salute e della Scienza di Torino. Lì, pochi minuti dopo i primi accertamenti, è emersa una diagnosi inattesa e drammatica: un voluminoso tumore cerebrale che comprimeva profondamente i lobi frontali.
I medici si sono trovati di fronte ad una decisione complessa: intervenire immediatamente, garantendo la massima sicurezza non solo per Chiara, ma anche per il suo bambino.
Nelle ore successive, l’équipe neurochirurgica, guidata dal professor Diego Garbossa, (Direttore della Neurochirurgia universitaria e del Dipartimento di Neuroscienze della Città della Salute e della Scienza di Torino) e dal dottor Nicola Marengo, ha eseguito un intervento altamente delicato. L’operazione richiedeva rapidità, precisione assoluta e perdite ematiche minime, per non alterare la perfusione del feto. In meno di tre ore, i chirurghi sono riusciti ad asportare completamente il tumore, rivelatosi poi benigno.
Ciò che ha reso possibile questo risultato è stata la perfetta integrazione delle diverse specialità coinvolte.
L’équipe della Ginecologia e Ostetricia 4, diretta dal dottor Saverio Danese con la dottoressa Elisa Picardo ed il dottor Carlo Maria Carmazzi, ha monitorato in continuo la vitalità fetale in tutte le fasi del percorso.
L’anestesia, calibrata con una meticolosità straordinaria dal team di Anestesia e Rianimazione 2, diretto dal dottor Maurizio Berardino e gestita dal dottor Christoph Meier, ha garantito sicurezza totale a mamma e feto.
Accanto ai medici, un ruolo fondamentale lo hanno svolto infermieri, ostetriche, tecnici di neurofisiologia ed OSS, che, con cura, competenza e tempestività, hanno sostenuto ogni passaggio dell’intervento e dell’assistenza. Una macchina perfetta, animata da professionalità ed umanità.
Il decorso post-operatorio di Chiara è stato sorprendentemente rapido. Dimessa in pochi giorni, ha proseguito la gravidanza sotto stretto controllo dei ginecologi.
Poi finalmente, pochi giorni fa, il percorso si è illuminato della gioia più grande: la nascita del piccolo Mattia. Nato alla 36ª settimana, 2.480 grammi, è stato preso in carico dalla Terapia Intensiva Neonatale ospedaliera (TINO), sotto la supervisione della dottoressa Maria Francesca Campagnoli, della Neonatologia diretta dalla dottoressa Caterina Carbonara. Il parto cesareo è stato eseguito dalla dottoressa Elisabetta Cantanna, con il supporto anestesiologico del dottor Alfio Bonanno del reparto di Anestesia e Rianimazione 4 (diretto dalla dottoressa Mariella Maio).
«Questa storia rappresenta l’eccellenza della medicina multidisciplinare» hanno sottolineato i medici coinvolti. «Il lavoro di squadra è stato determinante. Oggi celebriamo non solo la nascita di Mattia, ma anche il valore della collaborazione tra professionisti».
Ieri Chiara ha lasciato l’ospedale, mentre continuerà i controlli con l’équipe neurochirurgica per monitorare il percorso di completa guarigione. Mattia per ora resta ricoverato in ospedale. 
“Una storia a lieto fine che ancora una volta diventa esempio delle eccellenze multidisciplinari della nostra Città della Salute e della Scienza. Ringrazio i nostri professionisti, che hanno reso possibile tutto ciò. Il valore aggiunto espresso dalla Città della Salute e della Scienza di Torino è consistito nella possibilità di schierare contemporaneamente tutte le competenze mediche e sanitarie di tutte le specialità che erano necessarie per trattare nel migliore dei modi le diverse sfaccettature di questo particolare caso clinico” dichiara Livio Tranchida (Direttore generale CDSS).
«Fare rete e condividere competenze e professionalità tra i nostri ospedali deve essere al centro della sanità piemontese – sottolinea Federico Riboldi, Assessore alla Sanità della Regione Piemonte – e questa storia a lieto fine conferma, ancora una volta, l’efficacia di questo approccio. La buona riuscita dell’intervento e la nascita di Mattia sono ancora una volta la dimostrazione dell’eccellenza che la Città della Salute e della Scienza di Torino rappresenta per la nostra regione e di come sia un punto di riferimento a livello nazionale ed internazionale».

Borgo Campidoglio: dall’1 dicembre via alla pedonalizzazione

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C’è tempo fino al 2 febbraio per registrare la propria targa sul sito della Città

 

Da lunedì primo dicembre 2025 Borgo Campidoglio diventa ufficialmente una nuova zona pedonale della Città di Torino. Nell’area compresa tra Via Cibrario, Via S. Rocchetto, Via Balme e Via Ceres entreranno in funzione (fino al due febbraio 2026 in fase di pre-esercizio senza applicare sanzioni) cinque varchi videosorvegliati connessi a un sistema di controllo elettronico. L’obiettivo è quello di creare uno spazio pubblico più sicuro, vivibile e accessibile, dove muoversi a piedi, in bicicletta o con mezzi non motorizzati in modo semplice e naturale.

Questa trasformazione è il risultato di un intenso lavoro congiunto tra la Città di Torino e la Circoscrizione 4, che negli ultimi mesi hanno collaborato per definire un modello di pedonalizzazione capace di rispondere alle esigenze di residenti, famiglie e attività locali. Un percorso costruito attraverso confronti continui sul territorio, ascolto delle istanze e ricerca di soluzioni equilibrate, con l’obiettivo condiviso di valorizzare il quartiere e migliorarne la qualità della vita.

L’area pedonale rappresenta un investimento sul futuro del quartiere. Una trasformazione che punta a ottenere più sicurezza per i bambini e le famiglie, maggiore attrattività per le attività commerciali e ricettive e vuole far nascere un ambiente più tranquillo, sostenibile e di qualità, pensato per essere vissuto e attraversato da tutti.

“La pedonalizzazione di Borgo Campidoglio rappresenta un passo importante nel percorso che Torino sta portando avanti per restituire ai quartieri spazi più sicuri, più vivibili e a misura di persone – dichiara l’assessora alla Mobilità e ai Trasporti Chiara Foglietta -. Con l’avvio dei nuovi varchi e della regolamentazione degli accessi vogliamo valorizzare la qualità urbana di un’area unica della nostra città, sostenendo al tempo stesso residenti, famiglie e attività economiche, che saranno accompagnati in questo percorso. Borgo Campidoglio è un luogo speciale: con questo intervento lo rendiamo ancora più accogliente, sostenibile e bello da vivere”.

Deroghe e permessi

L’accesso per i veicoli a motore sarà vietato, fatta eccezione per i mezzi in servizio di emergenza (autoambulanze, veicoli delle forze armate, veicoli degli organi Statali di Polizia, veicoli del corpo dei Vigili del Fuoco, veicoli della Polizia Municipale di Torino, veicoli dei comuni della Regione Piemonte, veicoli adibiti ai Servizi Sanitari diversi dalle autoambulanze, veicoli adibiti ai Servizi di Soccorso e Protezione Civile individuati dai contrassegni di Istituto), e per quelli dei tecnici comunali in reperibilità.

Il transito e la sosta sarà consentito alle biciclette, ai veicoli al servizio di persone con limitata o impedita capacità motoria, muniti di specifico contrassegno, agli autocarri e alle autocisterne di peso, a pieno carico, inferiore ai 50 quintali destinate al rifornimento di combustibile negli stabili collocati all’interno della nuova area pedonale e ai veicoli adibiti al trasporto merci, per l’approvvigionamento delle attività commerciali dell’area (il transito e la fermata sarà permessa esclusivamente dalle ore 10 e 30 alle ore 12 e 30 dei giorni feriali).

Transito e sosta consentiti anche ai veicoli in servizio pubblico di piazza (TAXI / NCC) il cui servizio ha origine o destinazione nell’area interessata dal divieto e ai mezzi di servizio delle aziende erogatrici di pubblici servizi, assimilando a questi anche quelli di eventuali ditte appaltatrici. Anche per loro varrà il limite di pesare meno di 50 quintali a pieno carico.

Accesso e transito (ma non sosta su strada) sarà consentito anche ai veicoli dei residenti, dei domiciliati, dei dimoranti e delle attività del terziario ubicate nell’area interessata dalla pedonalizzazione. La fermata sarà autorizzata esclusivamente per effettuare operazioni di salita e discesa di persone in caso di eccezionale necessità. Sarà necessaria l’autorizzazione rilasciata dall’amministrazione della Città e l’inserimento nella White List del Comune.

Per registrarsi (accedendo con SPID o CIE) è necessario utilizzare il seguente link:
https://www.comune.torino.it/servizi/accesso-aree-pedonali-fuori-ztl

Per le consegne dei fornitori, l’accesso sarà sempre consentito nella fascia 10 e 30 – 12 e 30. Se un cliente, un fornitore o un artigiano avessero invece bisogno di entrare al di fuori della fascia 10 e 30 – 12 e 30, sarà sufficiente richiedere l’esenzione a posteriori sul portale GTT dedicato, entro 10 giorni:
https://www.gtt.to.it/cms/aree-pedonali/250-aree-pedonali/12270-autorizzazioni-occasionali-esenti-a-posteriori

Accompagnamento minori alla scuola materna “Coniugi Verna”

L’accesso, il transito e la fermata per il tempo strettamente necessario, sarà consentito ai veicoli utilizzati per l’accompagnamento dei minore presso la scuola materna “Coniugi Verna”. L’orario di apertura del varco sarà dalle ore 08 alle ore 10, con ingresso e uscita solamente da via Corio. Ogni famiglia potrà registrare un massimo di 2 targhe per ogni minore iscritto alla scuola.

Per registrarsi (accedendo con SPID o CIE) è necessario utilizzare il seguente link:
https://www.comune.torino.it/servizi/accesso-aree-pedonali-fuori-ztl

Dall’1 dicembre 2025 al 2 febbraio 2026, in fase di pre-esercizio, i varchi saranno attivi ma senza applicazione di sanzioni, così da permettere a residenti e utenti di completare la registrazione dei veicoli.

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Esercizi Borgo Po, oltre 20mila euro di sanzioni

Nella zona pre-collinare e collinare del capoluogo piemontese, si è svolto un controllo straordinario del territorio coordinato dalla Polizia di Stato in collaborazione con il personale della Polizia Municipale, dell’ASL e dell’Ispettorato del Lavoro.

Il servizio è stato diretto dal personale dei Commissariati di P.S. “Barriera Nizza” e “Borgo Po”, con l’ausilio di personale del Reparto Prevenzione Crimine “Piemonte” della Polizia di Stato, e ha portato all’emissione di 21.346€di sanzioni, nonché alla sospensione di un’attività commerciale.

Un locale nei pressi di piazza Hermada è stato sanzionato per 13.264€ a seguito del riscontro di alcuni illeciti amministrativi, quali la presenza non autorizzata di un impianto di filodiffusione nel dehor, la mancanza del contratto per lo smaltimento di olii esausti, carenze igienico sanitarie dei locali interni e per la presenza di un lavoratore privo di contratto, motivo per cui è stata disposta la sospensione dell’attività.

Inoltre, due esercizi commerciali di Piazza Gran Madre e di via Villa della Regina sono stati sanzionati, rispettivamente, per 5.000€ e 3.082€, per altre violazioni; tra queste, la mancanza del rinnovo dell’autorizzazione del dehor e dell’esposizione della capienza massima, della certificazione previsionale dell’impiantistica acustica, dell’esposizione della cartellonistica riportante l’orario di apertura al pubblico e per carenze igienico sanitarie dei locali di deposito alimentare.

Accordo Integrativo Regionale della Pediatria di Libera Scelta

Il presidente Cirio e l’assessore Riboldi: «Dopo quasi un anno di lavoro, un altro passo decisivo verso una salute universale e il rafforzamento dell’assistenza territoriale»

È stata sottoscritta in Grattacielo Piemonte l’intesa sull’Accordo Integrativo Regionale (AIR) della Pediatria di Libera Scelta, che recepisce i contenuti dell’Accordo Collettivo Nazionale del 25 luglio 2024 e rafforza in modo concreto il modello dell’assistenza territoriale pediatrica in Piemonte.

L’accordo riguarda oltre 370 mila bambini da 0 a 14 anni e circa 320 pediatri di libera scelta, rappresentando un passaggio fondamentale verso una sanità territoriale più organizzata, coordinata e vicina alle famiglie.

Il documento introduce un assetto organizzativo strutturato sulle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT), con l’obiettivo di:

  • rafforzare il coordinamento tra i professionisti;

  • garantire una presa in carico più efficace e continuativa dei bisogni di salute dei minori;

  • adattare l’organizzazione dei servizi alle diverse realtà territoriali del Piemonte, dalle aree urbane a quelle più periferiche e disagiate.

Tra i principali ambiti disciplinati dall’Accordo ci sono la prevenzione e promozione della salute, con particolare attenzione alle vaccinazioni, il governo clinico e la qualità delle cure, lo sviluppo della medicina di iniziativa per intercettare precocemente i bisogni di salute, la valorizzazione di modelli organizzativi differenziati più o meno articolati in base al contesto territoriale e la definizione degli aspetti economici, comprese le quote variabili legate agli obiettivi di salute, le indennità operative e quelle previste per le zone disagiate.

«L’intesa sottoscritta – commentano il presidente Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Federico Riboldi – è un risultato importante, che dà continuità al lavoro avviato nei mesi scorsi e rafforza in modo concreto l’assistenza ai nostri bambini. Con questo accordo il Piemonte compie un passo decisivo verso una pediatria territoriale più moderna, organizzata e capace di rispondere ai bisogni delle famiglie. Il documento sottoscritto si inserisce in un percorso chiaro, iniziato ad agosto con la decisione della Regione di integrare il fondo della pediatria di libera scelta con ulteriori 5 milioni di euro: un impegno economico e politico che conferma la volontà di investire sui professionisti e sulla qualità dei servizi territoriali».

E concludono: «Il rafforzamento delle Aggregazioni Funzionali Territoriali rappresenta uno dei pilastri della nuova sanità territoriale: significa garantire continuità delle cure, maggiore coordinamento e una presa in carico più efficace anche dei più piccoli, ovunque vivano».

Prevenzione antinfluenzale Piemonte, la copertura dei vaccini potenziati 

Sensibilizzare le istituzioni sanitarie sull’importanza di implementare le coperture vaccinali nella popolazione over 65, in particolare fragile e sull’appropriato utilizzo dei vaccini potenziati, con una maggiore attenzione oltre alla salute al valore economico-sociale.

Questo è l’obiettivo del Convegno “La prevenzione antinfluenzale. Uno strumento di buona salute e sostenibilità”, organizzato da Motore Sanità, grazie al contributo incondizionato di CSL Seqirus. I dati indicano come la patologia influenzale colpisca ogni anno il 5-10% degli adulti e il 20-30% dei bambini causando 3/5 milioni di manifestazioni severe e tra i 290 e i 650 mila morti (WHO, 2019). In Italia, l’ISS indica in circa il 9-10% della popolazione colpita dall’influenza e tra 8 e i 17 mila decessi annuali correlati all’influenza ed alle sue complicanze, di cui oltre l’80% riferito a soggetti over 65 anni. All’influenza sono associati alti costi sanitari, sia diretti che indiretti, che costi sociali: in Italia, studi hanno stimato l’impatto dei costi in oltre in 3,5-4 miliardi per una stagione influenzale, causa del 10% di tutte le assenze dal lavoro, con durata media di 4,8 giorni. Per i costi sociali indiretti (inattività lavorativa) si calcola una media di 1.000 euro a persona. Il PNPV 2023-2025 certifica l’importanza dell’uso di vaccini potenziati per le persone con più di 65 anni, per garantire maggiore protezione, la situazione non è uguale in tutte le regioni italiane.

“La prevenzione vaccinale rappresenta uno degli strumenti più efficaci per tutelare la salute pubblica e garantire la sostenibilità del sistema sanitario – ha dichiarato Federico Riboldi, Assessore alla Sanità di regione Piemonte –  l’influenza, spesso sottovalutata, comporta ogni anno un impatto rilevante in termini di ricoveri e costi sociali: per questo è importante che sempre più cittadini, in particolare le persone anziane e fragili, aderiscano alla vaccinazione. In Piemonte la campagna è partita con grande partecipazione, con oltre 700 mila dosi già somministrate nelle prime due settimane, a conferma della sensibilità e della fiducia verso la prevenzione. Come Regione continuiamo a investire sui vaccini e a promuovere un accesso omogeneo e capillare in tutto il territorio. Vaccinarsi significa proteggere se stessi, chi ci sta vicino e contribuire a un sistema sanitario più equo, efficace e sostenibile “.

“Con l’arrivo dell’autunno ha preso l’avvio la campagna di vaccinazione antinfluenzale 2025-2026, un appuntamento importante per prenderci cura della nostra salute e di quella di chi ci sta vicino – ha spiegato Paolo Morato, Referente Area Vaccini FIMMG Piemonte – l’influenza stagionale non è un semplice disturbo passeggero: per le persone di età superiore a 65 anni e per chi soffre di patologie croniche o condizioni di fragilità, può rappresentare una minaccia seria, potenzialmente causa di complicanze, ricoveri e, nei casi più gravi, di esiti letali. Vaccinarsi è il modo più efficace e sicuro per proteggersi. Il vaccino aiuta a prevenire la malattia, riduce i ricoveri e le complicanze, e contribuisce a mantenere il nostro sistema sanitario più forte e sostenibile. È un gesto di responsabilità che unisce tutela personale e solidarietà sociale. I Medici di Medicina Generale, presenti in modo capillare su tutto il territorio nazionale, rappresentano la prima linea del Servizio Sanitario Nazionale. Conoscono la storia clinica, le abitudini e sovente il contesto familiare dei cittadini/pazienti. Questa relazione di fiducia consente di personalizzare la comunicazione, identificare tempestivamente i soggetti a rischio e promuovere la vaccinazione in modo mirato ed efficace. Oltre a ciò, le Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) potranno svolgere un ruolo fondamentale nel coordinare e potenziare l’attività vaccinale, favorendo l’organizzazione condivisa delle sedute, la gestione integrata dei pazienti e la promozione di una più ampia adesione alla campagna”.

Mara Martellotta

Nuova rotatoria sulla Provinciale 143 a Tetti Francesi

 

 

Sono stati approvati e aggiudicati i lavori per la modifica migliorativa, in termini di sicurezza per l’utenza debole, dell’intersezione a rotatoria lungo la strada provinciale 143 al km 7+100, al confine tra i Comuni di Orbassano e Rivalta di Torino, in corrispondenza dell’ingresso alla frazione Tetti Francesi. I lavori, finanziati integralmente dalla Città metropolitana di Torino, partiranno all’inizio del 2026 e avranno una durata di circa due mesi.

Il progetto nasce dalle segnalazioni del Comune di Rivalta, che ha richiesto un miglioramento della sicurezza dell’attraversamento pedonale posto lungo il ramo nord della rotatoria, (caratterizzato da due corsie per senso di marcia), dove si innestano Strada Piossasco e via I Maggio. L’apertura di un nuovo supermercato ha infatti aumentato sensibilmente il flusso pedonale nell’area.

Già nell’autunno 2024 era stata avviata una sperimentazione temporanea con new jersey in plastica e segnaletica lampeggiante, volta a ridurre l’ampiezza delle corsie in uscita ed entrata in rotatoria, e a testare la nuova configurazione dell’isola spartitraffico.

L’esito positivo della prova ha portato alla progettazione definitiva delle modifiche, che comprendono la realizzazione di nuove isole spartitraffico, il rifacimento della pavimentazione stradale dell’anello giratorio, l’installazione di nuovi punti luce a LED ed implementazione della segnaletica indicante l’attraversamento sospesa, oltre al completo aggiornamento della segnaletica orizzontale e verticale.

L’investimento complessivo ammonta a circa 115.000 euro.

«Il progetto conferma l’impegno della Città metropolitana di Torino nel garantire la sicurezza stradale e nell’ascoltare le esigenze espresse dai Comuni del territorio – sottolinea il vicesindaco Jacopo Suppo –. Interventi come questo dimostrano l’importanza di un coordinamento continuo tra amministrazioni locali e struttura

Controlli in Barriera di Milano: trovato un chilo di cocaina

La Polizia di Stato ha arrestato un ventunenne italiano per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e denunciato alla locale Procura della Repubblica due persone nel quartiere Barriera Milano.

Durante un servizio di controllo del territorio Alto Impatto, con il concorso di personale del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, del Reparto Mobile e di una unità cinofila della Polizia di Stato, i poliziotti dell’ufficio investigativo del Commissariato di P.S. Barriera Milano hanno notato un giovane sospetto. Sottoposto a controllo, il 21enne è stato trovato in possesso di un borsone, al cui interno celava 1 kg di cocaina ancora da tagliare. Il giovane è stato pertanto arrestato.

La Procura della Repubblica ha richiesto e ottenuto la convalida dell’arresto, disponendo la misura degli arresti domiciliari.

L’attività, effettuata anche con l’ausilio di personale della Guardia di Finanza, dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia Locale, si è poi concentrata in Corso Giulio Cesare, Via Cigna, Via Martorelli, via Brandizzo, Largo Sempione e vie limitrofe, consentendo di rilevare delle irregolarità in alcuni degli esercizi commerciali controllati, fra cui delle sale scommesse.

In una di queste, il titolare è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per l’assenza del preposto durante l’orario di apertura.

Inoltre, una volante del Commissariato è intervenuta in una panetteria di corso Vercelli, dove ha rilevato un allaccio abusivo alla corrente elettrica del palazzo; qui, il titolare è stato denunciato alla Procura della Repubblica sia per l’allacciamento abusivo che per istigazione alla corruzione, in quanto offriva agli agenti del denaro allo scopo di evitare la denuncia.

Incendio a teatro, evacuato l’Alfieri

Momenti di paura questo pomeriggio nel centro di Torino. Un incendio è scoppiato all’interno del Teatro Alfieri, in piazza Solferino. Le fiamme, divampate sul palco, si sono propagate mentre nella struttura erano presenti tecnici e personale.

Non sono ancora note le cause del rogo, sono in corso accertamenti. L’allarme è stato lanciato immediatamente e il teatro è stato  evacuato. L’intervento dei vigili del fuoco di Torino, giunti in breve tempo sul posto, ha permesso di spegnere l’incendio in pochi minuti, impedendo che il fuoco si estendesse ad altre aree dell’edificio.

“Hanno rubato l’orologio a mia moglie in carrozzina in piazza Castello”

UN LETTORE CI SCRIVE

Oggi in Piazza Castello a Torino, mia moglie Anna — che è disabile e si muove in sedia a rotelle — è stata vittima di uno scippo.

Le hanno strappato dal polso il suo orologio: un Cartier Tank Solo in acciaio, al quarzo, cinturino nero, quadrante bianco.

Siamo ancora scossi: è davvero triste che qualcuno arrivi a rubare persino a una donna in carrozzina.
Non abbiamo ancora sporto denuncia.

Se qualcuno dovesse vedere o ricevere proposte sospette che corrispondono a questo modello, vi prego di scrivermi in privato.

Condividete, per favore: può aiutare sia a ritrovare l’orologio sia a evitare che succeda a qualcun altro.

Grazie a tutti.
GF

 

Un episodio davvero vergognoso. Abbiamo pubblicato questo post di Facebook inviatoci dal marito della signora derubata. Per eventuali segnalazioni utili a individuare l’orologio e gli autori del furto scriveteci a redazioneweb@iltorinese.it 

IL TORINESE

Attacco alla “Stampa”, identificate più di 30 persone

Sarebbero 34  le persone identificate dalla Digos di Torino dopo l’irruzione nella redazione de La Stampa in via Lugaro. Le identificazioni sono state rese possibili dall’analisi dei video acquisiti. Tra gli identificati vi sarebbero attivisti del centro sociale Askatasuna e dei collettivi studenteschi Collettivo universitario autonomo e Kollettivo studentesco autorganizzato, legati al centro sociale di corso Regina Margherita.