CRONACA- Pagina 14

Rivoli e Collegno, sindaci insieme per i lavori della Metro: “si faccia presto”

“Dopo 6 anni di cantiere e vista la situazione che si è venuta a creare con la ditta appaltatrice chiediamo di concentrare fin da subito le risorse e forze per chiudere i cantieri di superficie nel più breve tempo possibile, riducendo gli spazi occupati laddove non si possa eliminarli del tutto, e restituendo, almeno in parte, normalità alla viabilità e al commercio locale”. Lo chiedono in una lettera a Infra.To i due sindaci di Collegno e Rivoli Matteo Cavallone e Alessandro Errigo dopo le notizie di stampa dei giorni scorsi sul precipitare della situazione finanziaria della ditta appaltatrice dei lavori.

Il cantiere aperto dal 2019 grava infatti da oltre sei anni su cittadini e attività di corso Francia. «La viabilità è congestionata, i commercianti vedono calare i fatturati e la manutenzione stradale nell’area è quasi impossibile», scrivono i sindaci. Una situazione che, senza un cambio di passo, rischia di esasperare ancora di più territori che attendono la metro come opera strategica per ridisegnare la mobilità dell’area ovest.

Al centro delle preoccupazioni delle Amministrazioni vi sono lo stato della viabilità e delle principali infrastrutture stradali dei territori di Collegno e Rivoli, insieme alla necessità di ottenere garanzie certe sul completamento del prolungamento della Linea 1 della metropolitana fino a Cascine Vica. Pur confermando la fiducia nella capacità di Infra.To di gestire la nuova situazione, i Sindaci chiedono un maggiore coinvolgimento nei processi decisionali che riguarderanno le scelte operative dei prossimi mesi.

Il sindaco di Collegno ha ricordato che le stazioni di Certosa e Collegno Centro sono realizzate per oltre l’80% e che, con un’impresa solida, «mancherebbe meno di un anno a fine lavori». Se serviranno nuove risorse per i lavori in superficie, ha assicurato, il Comune «farà la sua parte sia a livello economico sia per mantenere alta l’attenzione da parte del Ministero» – dichiara Matteo Cavallone.

«È indispensabile – soprattutto in questa fase – dare continuità al cantiere principale e garantire le lavorazioni, perché dopo oltre cinque anni di cantieri aperti è urgente chiudere e ridurre il più possibile le interferenze in superficie. I residenti, i commercianti e la viabilità di corso Francia stanno vivendo difficoltà significative e prolungate, e per la nostra comunità questo pesa ancora di più: i lavori, partiti da Collegno, hanno lasciato il cantiere di Rivoli in una situazione ancor più arretrata rispetto agli altri tratti. – afferma il sindaco di Rivoli Alessandro Errigo – Per questo chiediamo che venga data priorità assoluta alla chiusura dei cantieri in superficie e alla messa in sicurezza della circolazione stradale. Nel frattempo, come Comune, abbiamo già predisposto il progetto di riqualificazione del tratto di corso Francia tra via Tagliamento e via Pavia, con risorse stanziate e con la recente integrazione della relazione paesaggistica richiesta dalla Soprintendenza.

Per accelerare gli interventi stiamo valutando di suddividerlo in lotti: questo ci permetterà di partire subito nelle aree già libere dai cantieri, in particolare nel tratto tra via Pavia e via Tevere, restituendo ai cittadini spazi riqualificati e una viabilità più fluida nel più breve tempo possibile»

Le Amministrazioni chiedono di completare l’opera nel minor tempo possibile e di accelerare la chiusura dei cantieri di superficie, garantendo al contempo sicurezza e continuità delle lavorazioni. Dove la chiusura non è immediata, si sollecita una riduzione delle aree di cantiere per contenere l’impatto su viabilità e attività locali.

Nella notte tra domenica e lunedì esercitazione  lungo il Passante Ferroviario

 

Si è svolta nella notte tra domenica 30 novembre e lunedì 1 dicembre un’esercitazione finalizzata a testare il Piano di Emergenza Esterno del Passante ferroviario di Torino. Il Piano sarà aggiornato a seguito del collegamento con la linea Torino-Ceres, al termine di un lavoro durato circa un anno che ha coinvolto la Protezione Civile comunale, la Polizia locale, i Vigili del Fuoco e le altre forze dell’Ordine, sotto il coordinamento della Prefettura.

Il Passante ferroviario cittadino è una infrastruttura sotterranea lunga circa 20,6 km, lungo la quale sono dislocate 60 uscite di emergenza per l’esodo di passeggeri e operatori in caso di emergenza. Nell’area dell’esercitazione è stato simulato il malore del conducente di un convoglio, costretto a fermarsi lungo la tratta sotterranea in corrispondenza di corso Principe Oddone, dopo il transito dalla stazione di Porta Susa.

La simulazione, prevista dalla normativa, è servita a verificare l’efficacia delle comunicazioni fra i vari centri di comando, le procedure operative e le tempistiche di intervento necessarie alla messa in sicurezza dei passeggeri.

All’esercitazione hanno partecipato personale della Prefettura di Torino, della Protezione Civile comunale, della Polizia Locale, del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, dell’Emergenza Territoriale 118, di RFI, della Questura e delle altre Forze dell’Ordine, oltre a circa 50 volontari delle organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile convenzionate con la Città, incluso il Gruppo Comunale.

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Impianti di sci più sicuri: un investimento per il turismo

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La Regione Piemonte accoglie con grande favore la graduatoria pubblicata dal Ministero del Turismo relativa ai contributi del Fondo per l’ammodernamento, la sicurezza e la dismissione degli impianti di risalita e di innevamento artificiale. Una misura di carattere nazionale che, per il Piemonte, rappresenta una leva di grande rilevanza strategica per sostenere il turismo montano, aumentare la sicurezza delle infrastrutture e accompagnare i territori verso una gestione più moderna, resiliente e sostenibile del sistema neve.

Il Fondo – dotato di oltre 160 milioni di euro nel periodo 2023-2026 – finanzia interventi di ristrutturazione, manutenzione straordinaria, innovazione tecnologica, miglioramento dei sistemi di innevamento, realizzazione di bacini e opere idriche funzionali, nonché la dismissione degli impianti obsoleti. Una misura che si rivolge direttamente alle imprese funiviarie, comprese quelle aggregate in consorzi o società di gestione.

«Queste risorse rappresentano una leva strategica per il Piemonte – sottolinea l’assessore regionale allo Sviluppo e Promozione della Montagna, Marco Gallo –. Significa investire in sicurezza, innovazione e competitività. I nostri comprensori hanno bisogno di impianti moderni, efficienti, capaci di garantire qualità dell’esperienza sportiva e turistica. È un sostegno concreto alle vallate, alle imprese e all’economia della montagna, che oggi vive tutte le stagioni: non solo lo sci, ma outdoor, turismo lento e nuove forme di fruizione del territorio».

Per un territorio alpino articolato e ad alta vocazione turistica come quello piemontese, il Fondo costituisce un sostegno essenziale per aumentare la sicurezza delle infrastrutture in un contesto climatico complesso; supportare gli operatori negli investimenti più onerosi; modernizzare impianti e innevamento per garantire qualità e continuità delle attività; favorire la sostenibilità ambientale e la razionalizzazione delle strutture obsolete; rafforzare l’attrattività turistica dei comprensori alpini piemontesi.

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IMPIANTI PIEMONTESI FINANZIATI

Dalla graduatoria ministeriale risultano finanziati i seguenti soggetti piemontesi:

• Colomion Spa – Bardonecchia. Contributo: € 2.030.288,73

  • Limone Impianti Funiviari e Turistici Spa – Limone Piemonte. Contributo: € 8.811.355,43
  • Monterosa 2000 SpA – Alagna Valsesia e Alpe di Mera. Tre contributi per complessivi € 9.950.000,00

Pur non risultando finanziati in questa fase, diversi impianti piemontesi hanno ottenuto valutazioni molto elevate e rimangono in graduatoria per eventuali risorse aggiuntive:

• Prato Nevoso Spa – Frabosa Sottana

• Colomion Spa – Bardonecchia

• Artesina Spa – Frabosa Soprana

• Domobianca Srl – Domodossola

• Macugnaga Trasporti e Servizi Srl – Macugnaga

• Alpe Devero Ski Srl – Baceno

• Sestrieres Spa – Sestriere/Via Lattea

• Vigezzo & Friends Srl – Valle Vigezzo / Piana di Vigezzo

• Alpe Campo Srl – Alto Sermenza

Mercoledì 3 dicembre, presso il Grattacielo Piemonte, saranno presentati gli esiti del Bando Neve da 50 milioni di euro dedicato all’ammodernamento e alla valorizzazione degli impianti piemontesi. Misura che evidenzia la piena complementarità tra il lavoro svolto a livello ministeriale e le politiche regionali.

Le due azioni – il Fondo nazionale e il Bando Neve regionale – concorrono infatti a un unico obiettivo: rafforzare il sistema neve del Piemonte, rendendolo più sicuro, moderno e competitivo. La conferenza sarà l’occasione per illustrare nel dettaglio i progetti finanziati e la strategia complessiva con cui la Regione intende sostenere il settore nei prossimi anni, integrando investimenti pubblici, innovazione tecnologica e nuove opportunità per i territori montani.

Serra di droga in casa, 22enne arrestato a Settimo

Una serra improvvisata con sei piante di cannabis alte ben un metro e ottanta, 230 grammi di marijuana e semi, e tanta altra droga: arrestato un 22enne di Settimo Torinese. Denunciata la fidanzata.

Questo è stato il controllo eseguito dai carabinieri della stazione di Fiano e della tenenza di Settimo Torinese lo scorso 21 novembre, durante il quale i militari hanno trovato nell’abitazione del giovane una piccola coltivazione artigianale ricavata in un angolo della cucina, completa di termoventilatore e illuminazione adeguata.

Il ragazzo aveva deciso di allestire proprio lì una serra domestica, all’interno della quale i militari hanno sequestrato oltre 100 grammi tra hashish e olio di hashish, 1 grammo di cocaina, 3 grammi di ketamina e tre vaschette etichettate contenenti funghi allucinogeni (psilocibina). Il giovane è stato poi posto agli arresti domiciliari, mentre la compagna, 23 anni, è stata denunciata.
Tutto il materiale è stato sequestrato insieme a 800 euro in contanti, somma ritenuta il possibile provento dell’attività di spaccio.

VI.G

Nuovo Ospedale, le ragioni del NO

Caro direttore,

sempre in merito alla questione delle aree industriali dismesse da utilizzare, gradirei porre l’attenzione sulle ragioni che hanno coloro che si oppongono alla realizzazione del nuovo Ospedale Torino Nord all’interno del Parco della Pellerina, poiché esistono già due aree nel quadrante nordoccidentale di Torino che potrebbero fornire il suolo necessario per costruirlo senza devastare un parco pubblico: l’area ex ThyssenKrupp di corso Regina Margherita e l’ex mattatoio di via Traves.
Il nuovo ospedale va sicuramente realizzato, ma non si può affermare che la scelta di edificarlo mediante uno scempio ambientale ai danni del Parco della Pellerina sia inevitabile: se ci fosse la reale intenzione di perseguire una soluzione ecocompatibile e funzionale, unita ad opere di riqualificazione condotte seriamente e nel rispetto delle normative vigenti, si potrebbe costruire il nuovo ospedale senza intaccare il parco. Risulta assurdo ed incomprensibile che Torino sia una città dove si intende cementificare un’area verde pubblica quando esiste già altro suolo urbanizzato da utilizzare: è questo il modello di sviluppo sostenibile di cui tanto si parla ed in nome del quale si asserisce di dovere e volere orientare le politiche di governo, dal livello comunale a quello mondiale? Scelte come questa, inoltre, alimentano le peggiori dietrologie sui criteri e sulle ragioni che hanno condotto a tali determinazioni, la cui conseguenza è la crescita dell’antipolitica.
Ringrazio per la gentile attenzione ed auguro un buon lavoro.
Walter Nicolosi

Torino per la Giornata mondiale contro l’AIDS del 1° dicembre

 

Ogni anno, dal 1988, la Giornata mondiale contro l’AIDS del 1° dicembre rappresenta un momento chiave per richiamare l’attenzione pubblica sul tema dell’HIV, per promuoverne la prevenzione, combattere lo stigma e ribadire la solidarietà verso le persone che vivono con il virus.

Anche quest’anno la Città aderisce alla ricorrenza, proseguendo un percorso avviato nell’ambito della rete internazionale Fast Track Cities, alla quale Torino partecipa dal 2020, che promuove strategie locali per rafforzare prevenzione, testing, accesso ai trattamenti e contrasto alle discriminazioni.

In questa direzione, a partire dal 2022 la Città ha attivato un articolato processo di copro­grammazione e coprogettazione con il Terzo Settore che ha portato alla realizzazione del progetto “Torino Fast Track City”.

Nel quadro della Giornata mondiale 2025, la Città – insieme ai partner del progetto ASL Città di Torino e le associazioni Anlaids, Arcobaleno Aids, Casa Arcobaleno, Croce Rossa Torino, Giobbe, Gruppo Abele, Lila Piemonte – propone un programma di azioni mirate alla sensibilizzazione e all’informazione.

Tra queste, il rilancio della campagna “U=U – Impossibile sbagliare”, diffusa tramite affissioni e locandine elettroniche sui mezzi GTT, per ribadire il messaggio “Undetectable = Untransmittable” e contrastare stigma e discriminazioni.

Ad amplificare il messaggio, si affiancano l’illuminazione della Mole Antonelliana il 30 novembre, con la proiezione del fiocco rosso e del logo U=U  a cura di IREN, la proiezione gratuita del film “Positive” di Alessandro Radaelli, programmato per il 1° dicembre al Cinema Massimo grazie alla collaborazione del Museo Nazionale del Cinema, e la promozione delle attività di testing previste dal progetto sui canali istituzionali della Città.

Il progetto “Torino Fast Track City” prevede, tra le altre azioni, la gestione degli spazi comunali di via Mazzini 44E quale check point dedicato al testing e alla promozione della salute sessuale, con attività di screening, counseling, formazione e comunicazione pubblica contro lo stigma e il minority stress. I dati riferiti alle attività di testing effettuate nel corso del 2025 attraverso Torino Fast Track City dicono che i test HIV effettuati da inizio anno, e fino al 17 ottobre, sono stati complessivamente 1175, di cui 668 quelli registrati al check point.

«Anche quest’anno la Città rinnova con convinzione il proprio impegno nella lotta all’HIV e contro ogni forma di stigma – afferma Jacopo Rosatelli, assessore alle Politiche sociali della Città di Torino -. Continuare a informare, offrire occasioni di testing e rendere visibile il nostro sostegno, anche attraverso gesti simbolici come l’illuminazione della Mole, significa ribadire che la nostra comunità è al fianco delle persone che vivono con il virus e di chi ogni giorno si impegna per contrastare discriminazioni e pregiudizi

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Apre il Centro Servizi – Stazione di Posta “Villa Caviglietto” a Leini

Martedì 2 dicembre alle ore 11:00 a Leini inaugura “Villa Caviglietto” (via Caviglietto 8): Centro Servizi per il Contrasto alla Povertà (Cscp) e Stazione di Posta per sostenere persone e famiglie in condizioni di vulnerabilità.

L’edificio in stile liberty che ospiterà numerosi servizi è stato donato dalla famiglia Caviglietto in memoria della dottoressa Gioconda e completamente riqualificato grazie a fondi PNRR.

Il Centro offre accoglienza e orientamento ai servizi, formazione su lavoro e competenze digitali, laboratori pratici per l’auto-imprenditorialità; mentre la Stazione di Posta garantisce recapito postale e supporto anche a chi vive senza fissa dimora, con cassette dedicate a Leini, Settimo, San Benigno e Volpiano.Il progetto nasce dalla collaborazione tra Unione dei Comuni Nord Est Torino (Unione NET) e Cooperativa Animazione Valdocco, in rete con servizi socio-sanitari e realtà locali.

A Chieri la Giornata della Legalità e dell’Anticorruzione

Lunedì 1 dicembre 2025 – ore 15.00

Auditorium “Leo Chiosso” – Via Conceria, 2 – CHIERI

GIORNATA DELLA LEGALITÀ E DELL’ANTICORRUZIONE

 

Lunedì 1 dicembre, a partire dalle ore 15.00, presso l’Auditorium “Leo Chiosso”in via della Conceria 2, a CHIERI, si svolgerà la Giornata della Legalità e dell’Anticorruzione, un momento di approfondimento aperto alla cittadinanza e valido per la formazione obbligatoria in materia di anticorruzione.

Spiega l’assessore alla Prevenzione e Sicurezza, Anticorruzione e Trasparenza Biagio Fabrizio CARILLO: «Anche quest’anno il Comune di Chieri rinnova il suo impegno nella promozione della legalità, della prevenzione e della trasparenza amministrativa proponendo un momento di riflessione con la partecipazione di relatori qualificati, sia per sensibilizzare la cittadinanza sia per offrire ai dirigenti e funzionari degli Enti locali e ai Sindaci del territorio che sono stati invitati, conoscenze utili a contrastare i fenomeni corruttivi. In particolare ci soffermeremo sulla legge Severino del 2012 per poi arrivare alle normative più recenti».

 

Interverranno:

  • Dott. Biagio Fabrizio Carillo
    Assessore alla Prevenzione e Sicurezza – Anticorruzione e Trasparenza del Comune di Chieri
  • Dott. Michele Pappone
    Viceprefetto aggiunto della Prefettura UTG di Torino
  • Dott. Niccolò Ghirardi
    Consigliere comunale del Comune di Chieri
  • Magg. Massimiliano Monaco
    Comandante della Compagnia Carabinieri del Comune di Chieri
  • Dott. Giuseppe Formichella
    Segretario Generale e RPCT della Città Metropolitana di Torino

 

L’incontro si articola in due sessioni: la prima (15.00–16.30) aperta a tutti, la seconda (16.30–18.00) riservata a EQ e dirigenti.

Info: 011/9428323, anticorruzionetrasparenza@comune.chieri.to.it

Teatro Alfieri, dopo il principio d’incendio attività regolare

Il Teatro Alfieri informa il pubblico che il principio d’incendio verificatosi nel pomeriggio del 29 novembre 2025, durante la replica dello spettacolo in affitto “Anastasia il musical”, è stato un episodio di lieve entità, quasi certamente causato da un elemento scenografico della compagnia, come ipotizzato dai Vigili del Fuoco.

L’intervento tempestivo del personale del Teatro ha permesso di gestire e risolvere prontamente ed efficacemente la situazione.
L’azione del nostro staff è stata esemplare: in pochi minuti l’area è stata completamente messa in sicurezza, senza alcuna conseguenza per il pubblico, gli artisti o gli spazi del Teatro.
A conferma del rapido ripristino della normalità, la rappresentazione dello spettacolo, in programma per la stessa sera, si è svolta regolarmente.
Ringraziamo tutto lo staff del Teatro per la professionalità dimostrata e confermiamo che le rappresentazioni stanno proseguendo senza alcuna interruzione.
Il Teatro Alfieri

In carcere sbarre di ferro, punteruoli e macchina per tatuaggi

Non c’è pace nel carcere di Torino: lo denuncia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, a seguito dei ritrovamenti in alcuni spazi detentivi dopo una accurata perquisizione degli Agenti.

“Nel corso della notte, presso il Padiglione B della VI Sezione, è stata effettuata un’ispezione all’interno di una cella. Durante il controllo, occultato dietro un portarotolo di carta igienica artigianale, è stato rinvenuto un telefono cellulare di tipo smartphone, introdotto illecitamente all’interno dell’istituto”, spiega il segretario provinciale Taibbi Jean Francois. “Successivamente, nel locale adibito a barberia, sono stati rinvenuti ulteriori oggetti non autorizzati, tra cui sbarre in ferro, punteruoli di fattura artigianale, un caricabatterie e una macchinetta rudimentale per tatuaggi”,

“Tali ritrovamenti”, sottolinea il sindacalista, “confermano, ancora una volta, la persistente e preoccupante presenza di materiali non consentiti all’interno della struttura penitenziaria. Il personale in servizio presso il Padiglione B, nonostante l’evidente stato di affaticamento e la crescente pressione dovuta alla gestione quotidiana di situazioni critiche, continua a operare con elevato senso del dovere, professionalità e spirito di abnegazione, garantendo la sicurezza e l’ordine all’interno dell’istituto”. Per il SAPPE, “la situazione nel carcere di Torino è ormai divenuta insostenibile. Si rende necessario e urgente un intervento concreto da parte delle istituzioni competenti, volto all’adozione di misure più stringenti e normative più severe nei confronti di tali comportamenti illeciti. Solo attraverso un impegno deciso e strutturale sarà possibile tutelare l’incolumità del personale e assicurare il corretto funzionamento dell’istituto penitenziario”.

Vicente Santilli, segretario SAPPE per il Piemonte, condanna duramente l’accaduto, evidenziando la pericolosità di un sistema che sottovaluta le segnalazioni e lascia soli gli agenti a fronteggiare situazioni così critiche. “Il carcere è una costante pentola a pressione pronta ad esplodere. È intollerabile l’indifferenza di chi continua a ignorare le responsabilità nel garantire un ambiente di lavoro sicuro e dignitoso per il personale, favorendo così il verificarsi di eventi critici e pericolosi che taluni degli oggetti sequestrati nella notte dai Baschi Azzurri avrebbero potuto causa”.

Torna a sollecitare urgenti provvedimenti a tutela della Polizia penitenziaria in servizio Donato Capece, segretario generale del SAPPE: “servono interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto. Servono poliziotti e regole d’ingaggio chiare, tecnologia e formazione per chi sta in prima linea nelle Sezioni, strumenti di difesa e contrasto delle violenze”. Il riferimento del leader nazionale del SAPPE è alla necessità di “prevedere l’espulsione dei detenuti stranieri, un terzo degli attuali presenti in Italia, per fare scontare loro, nelle loro carceri, le pene e la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari dove mettere i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi, oggi presenti nel circuito detentivo ordinario”. Ma Capece torna anche a sollecitare, per la Polizia Penitenziaria, “la dotazione del taser, che potrebbe essere lo strumento utile per eccellenza in chiave anti aggressione (anche perché di ogni detenuto è possibile sapere le condizioni fisiche e mediche prima di poter usare la pistola ad impulsi elettrici)”.