In un esercizio commerciale in via Nizza a Torino c’erano apparecchi da gioco senza autorizzazioni, il titolare ha preso 33.000 euro di sanzioni e altri 1.500 per violazioni amministrative, nell’ambito dei controlli straordinari del territorio effettuati dalla polizia con guardia di finanza, polizia municipale, Asl-Sian (Sistema informativo agricolo nazionale) e ispettorato del lavoro. In un esercizio sono stati anche trovati alimenti in cattivo stato di conservazione e privi di etichettatura: sono stati sequestrati 350 chilogrammi di carne, pesce, salse, riso, ortaggi e piatti già preparati, con la conseguente segnalazione all’autorità giudiziaria. L’attività è stata sospesa per carenze igienico sanitarie e strutturali. A San Salvario la polizia ha anche denunciato in stato di libertà un giovane di 19 anni, tunisino, che aveva nascosto sotto un cassonetto dell’immondizia due grossi coltelli da cucina e che aveva con sé pastiglie di farmaci dagli effetti psicotropi e non vendibili senza prescrizione medica. La polizia ferroviaria infine ha denunciato in stato di libertà due persone: la prima per tentato furto e resistenza a pubblico ufficiale, la seconda perché in possesso di una barra di ferro all’interno della stazione di Porta Nuova.
Torino torna protagonista dell’arte contemporanea con la Art Week 2025, una settimana che trasforma la città in un grande laboratorio creativo diffuso. Dal 31 ottobre al 2 novembre, il capoluogo piemontese ospita una fitta rete di appuntamenti che unisce fiere internazionali, mostre istituzionali, spazi indipendenti e progetti urbani, confermando il ruolo di Torino come uno dei principali centri europei dedicati alla ricerca artistica.
Il cuore della manifestazione è Artissima, la fiera internazionale allestita all’OVAL del Lingotto, punto di riferimento per gallerie, curatori e collezionisti di tutto il mondo. L’edizione 2025 prevede la partecipazione di oltre 170 gallerie italiane e straniere e una serie di sezioni curate che esplorano le nuove frontiere del contemporaneo, con progetti speciali, talk e performance distribuiti anche in diversi luoghi della città. Accanto ad Artissima si sviluppa il più ampio cartellone della Torino Art Week, piattaforma che raccoglie sotto un’unica identità le iniziative di musei, fondazioni e gallerie private, creando un vero percorso urbano dedicato all’arte.
In parallelo si svolgono eventi collaterali come Flashback Art Fair, il Mese della Fotografia, e la Notte delle Arti Contemporanee, che anima spazi pubblici, studi d’artista e luoghi inediti con installazioni, incontri e performance aperti al pubblico. Le grandi istituzioni cittadine, come la Fondazione Merz e la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, propongono in questo periodo nuove mostre di rilievo internazionale e riallestimenti delle proprie collezioni, arricchendo ulteriormente l’offerta culturale. A queste si affiancano le numerose gallerie torinesi e i progetti indipendenti che, con iniziative diffuse, ampliano il raggio della manifestazione e rendono la città un luogo di incontro tra professionisti del settore, appassionati e semplici curiosi.
L’impatto della Art Week sull’economia locale è significativo. Secondo i dati più recenti di Turismo Torino e Provincia, il 2024 ha registrato oltre 2,7 milioni di arrivi, con una crescita costante dei flussi legati agli eventi culturali di punta. Le giornate della settimana dell’arte coincidono tradizionalmente con un forte incremento dell’occupazione alberghiera e del consumo nei ristoranti, nei trasporti e nei servizi culturali, generando un indotto che si estende ben oltre i confini della città. L’afflusso di operatori internazionali, collezionisti e pubblico generalista contribuisce inoltre alla visibilità di Torino sul piano europeo e rafforza la reputazione del Piemonte come territorio capace di coniugare cultura e sviluppo economico.
L’edizione 2025 si annuncia quindi come un momento di sintesi tra creatività e partecipazione, in cui istituzioni, spazi indipendenti e operatori culturali lavorano insieme per offrire al pubblico un’esperienza immersiva e trasversale. La Torino Art Week non è soltanto un appuntamento per gli addetti ai lavori, ma un’occasione per scoprire la città attraverso l’arte contemporanea, in un dialogo continuo tra luoghi storici, nuovi linguaggi e pubblico internazionale.
Art & Law Conversation, un ‘occasione di dialogo multidisciplinare tra diritto, creatività, compliance e mercato in trasformazione. Questo il tema trattato dalla dodicimila edizione di un evento che consolida il ruolo della città come punto di riferimento nazionale per l’arte contemporanea e la sua dimensione giuridica.
Torino si conferma non solo capitale dell’arte contemporanea, ma anche epicentro del dialogo tra collezionismo e diritto. L’incontro organizzato presso la prestigiosa sede della Sant’Agostino Casa d’Aste ha rappresentato un momento di riflessione di alto profilo, capace di attrarre professionisti, collezionisti e operatori del settore da tutta Italia.
L’evento, promosso dalla Commissione Diritto dell’arte dell’associazione scientifica BusinessJus www.businessjus.com con il patrocinio dell’Ordine degli Avvocati di Torino, ha offerto uno spazio di confronto inedito su tematiche cruciali: dalla tutela delle collezioni private alla fiscalità delle opere d’arte, dalle questioni successorie ai contratti con gallerie e artisti. Un programma che ha saputo coniugare rigore giuridico e concretezza operativa, rispondendo alle esigenze reali di chi vive quotidianamente il mondo dell’arte.
La partecipazione numerosa e qualificata non solo di collezionisti di alto livello, ma anche di avvocati, dottori commercialisti, economisti e operatori del mondo dell’arte, testimonia come Torino stia costruendo un ecosistema culturale e professionale di eccellenza. La città, da sempre custode di un patrimonio artistico straordinario, sta evolvendo il proprio ruolo: non più soltanto luogo di fruizione dell’arte, ma anche centro propulsivo di competenze specialistiche indispensabili per chi opera nel settore.
La scelta di Sant’Agostino come sede dell’evento non è casuale. Il complesso, simbolo della capacità torinese di rigenerare spazi storici trasformandoli in poli culturali contemporanei, ha offerto la cornice ideale per un dibattito che guarda al futuro del collezionismo con gli strumenti del diritto.
Degno di nota è il lavoro che da dodici anni è svolto dalla Commissione Diritto dell’Arte dell’Ordine dell’associazione BusinessJus che, prima in Europa, sta catalizzando su Torino. Presieduta dall’avvocato Simone Morabito, la Commissione sta svolgendo un lavoro prezioso di diffusione della cultura giuridica nel settore artistico. Eventi come questo dimostrano come la formazione specialistica e il confronto multidisciplinare siano essenziali per elevare il livello qualitativo dei servizi offerti a collezionisti, gallerie, fondazioni e istituzioni.
Il merito è anche di professionisti che hanno saputo portare competenze di livello internazionale nel tessuto torinese. Figure come l’avvocato Simone Morabito rappresentano un patrimonio per la comunità professionale cittadina: la sua specializzazione nel diritto dell’arte, maturata attraverso esperienze nazionali e internazionali, contribuisce a posizionare Torino tra le città di riferimento per questo settore in costante espansione.
In un momento storico in cui le città competono per attrarre talenti e investimenti culturali, Torino dimostra di possedere le credenziali giuste. La presenza di professionisti altamente specializzati, l’attivismo delle istituzioni ordinistiche e la capacità di creare momenti di confronto qualificati sono elementi che rafforzano l’attrattività del territorio.
L’arte contemporanea ha bisogno di città capaci di offrire non solo gallerie e musei, ma anche infrastrutture professionali adeguate. Collezionisti, artisti e operatori cercano ecosistemi dove competenza legale, fiscale e consulenziale si integrino con la vivacità culturale. Torino sta costruendo esattamente questo modello.
Il successo di questo evento apre prospettive interessanti. La Commissione Diritto dell’Arte ha dimostrato di saper intercettare i bisogni concreti del mercato e di tradurli in iniziative di valore. L’auspicio è che questa sia solo la prima di molte occasioni in cui Torino possa consolidare il proprio ruolo di capitale non solo dell’arte, ma anche della sua tutela giuridica.
In un settore complesso come quello del diritto dell’arte, dove competenze giuridiche, fiscali, assicurative e culturali devono dialogare costantemente, avere sul territorio professionisti preparati e istituzioni attive rappresenta un vantaggio competitivo che la città deve valorizzare e proteggere.
Torino può guardare con orgoglio a questi risultati: quando eccellenza professionale, iniziativa istituzionale e passione culturale si incontrano, la città dimostra di essere all’altezza delle migliori realtà europee. Avanti così Torino !
Mara Martellotta
Grave ragazzino 14enne caduto dalla moto
A Gravere un ragazzo di 14 anni è caduto dalla moto da cross. I soccorritori con un’ambulanza lo hanno portato all’ospedale di Susa. Poi l’elisoccorso ha trasferito il ragazzino all’ospedale Cto, in condizioni gravi.
Omicidio del senza fissa dimora: arrestato un uomo
Ha 63 anni l’uomo di Venaria Reale arrestato dai carabinieri, gravemente indiziato dell’omicidio di Marcin Wojciechowski, 43enne polacco, senza fissa dimora. Lo straniero fu trovato morto il 19 gennaio 2024 in un bosco lungo la ferrovia Torino-Ceres. Il presunto omicida, in possesso di una pistola regolarmente denunciata, avrebbe incrociato la vittima, mentre portava a passeggio il proprio cane e ne sarebbe scaturito un litigio.
“Sciopero”. Ai bambini lo spiega l’“orso Cedo”
Lo “sciopero” al centro di un libro per bambini, presentato all’ “Unione Industriali” di Torino
Mercoledì 5 novembre, ore 18
Papà, cosa significa che oggi non vai a lavorare perché aderisci allo “sciopero”? … Ma poi che cos’ è ‘sto sciopero? Il papà: Che domande Carletto! Quando sarai più grande, te lo spiegherò! Ma perché mai aspettare? Lo sciopero e il diritto allo sciopero (art. 40 della “Costituzione Italiana”) spiegato ai più piccoli, in modo semplice e chiaro (magari attraverso i toni della favola) è una cosa assolutamente giusta ed educativa. E allora perché non farlo … magari proprio attraverso le pagine semplici ed accattivanti di un libro? A pensarla così – e ne condividiamo appieno l’idea – è Massimiliano Gerardi, consulente del lavoro di Torino, che sull’argomento s’è messo di buzzo buono e ha scritto proprio un libro, dal titolo “L’orso Cedo e lo sciopero”, che in anteprima, verrà presentato mercoledì prossimo 5 novembre, alle 18, all’ “Unione Industriali” di via Fanti, a Torino. E dove sennò?
Poche pagine (com’è giusto), in tutto 28, edito da “Buckfast Edizioni”, con piacevolissime illustrazioni firmate da Chiara Gobbo, il libro ha, quale protagonista, l’amica Bea che, con le altre pecore, non vuole assolutamente farsi tosare: la lana le serve per l’inverno e, invece, dovrebbe finire per la produzione dei pregiati giubbotti “Moncarotin”. Ed ecco allora entrare in gioco, alla bisogna, la figura del “consulente del lavoro” orso Cedo, grazie al quale scoprirà cos’è e come va organizzato uno sciopero e cosa sancisce la “Costituzione” al riguardo. Imparerà cosa sono i “sindacati di categoria” (che nel libro riflettono un chiaro richiamo alla realtà, sia nei nomi delle sigle sia in quelli dei loro segretari) e la diatriba finirà a un tavolo dell’“Unione Animaletti Industriali” per comprendere meglio il valore di un accordo. Si parlerà anche di “premio di produzione” e “welfare aziendale”, di “serrata” e “datore di lavoro”. E non solo. Insomma, lezione completa per un tema di grandissima attualità.
“La mia idea era creare un libro che i bambini potessero leggere con i loro genitori per capire questi diritti costituzionali: siamo o no una ‘Repubblica fondata sul lavoro?”, spiega Gerardi. “La mia – continua – vuole essere una storia semplice per avvicinarsi a concetti importantissimi e capire anche meglio la vita dei loro genitori”. Ciò cui, soprattutto, Gerardi tende è arrivare a spiegare a fondo quello che considera il “valore” per eccellenza, messo in luce dal libro: “Il bello della contrattazione collettiva”. Ovvero “trovare un punto d’incontro che soddisfi aziende e lavoratori”. “Si tratta di confronto – aggiunge – e mai di scontro perché, a mio modo di vedere, quando si conclude in modo soddisfacente un accordo e lo si firma, la vittoria è di tutti: imprenditori, lavoratori e i loro rappresentanti”.
Il libro che Gerardi presenterà il prossimo mercoledì e che vede protagonista l’orso Cedo segue ad altri tre, tutti presentati al “Salone Internazionale del Libro di Torino”.
Nel 2022 aveva dato alle stampe “L’orso Cedo. Il consulente del lavoro degli animali”, dove affrontava addirittura, a favore di una “tartaruga”, il tema dello “smart working”.
Nel 2023 pubblicava “L’orso Cedo. Il consulente del lavoro degli animali e la videosorveglianza”, dove “Bea la Pecora” non si sente più tranquilla da quando il suo datore di lavoro, Silvio il Coniglio, ha installato un sistema di videosorveglianza del gregge, peraltro senza avvertire le pecore. Non solo: ha anche licenziato “Salvatore il Cane Pastore” che, fino a quel momento, si è occupato di mantenere al sicuro il gregge.
Nel 2024 è arrivato “L’orso Cedo. Il consulente del lavoro degli animali e gli animaletti con disabilità”: la storia di “Gino il Talpino” che essendo sempre costretto a lavorare sottoterra, ha perso del tutto la vista. Orso Cedo indica, allora, quali sono le regole per rispettare i diritti dei lavoratori con disabilità.
Da questi tre libri è anche nata un’“opera musicale” per bambini, “Le avventure dell’Orso Cedo”, prodotto dall’Istituto Musicale Città di Rivoli “Giorgio Balmas” e musicato da Filippo Bulfamante.
L’idea è di creare, prossimamente, anche un “audiolibro”.
Alla presentazione del libro all’“Unione Industriali” parteciperanno, fra gli altri, con l’autore Massimiliano Gerardi e l’illustratrice Chiara Gobbo, moderati dalla giornalista Chiara Priante, sindacalisti, imprenditori e consulenti del lavoro.
Per ulteriori info: “Unione Industriali”, via Fanti 17, Torino; tel.011/57181 o www.ui.torino.it
g.m.
Nelle foto: Cover libro “L’orso Cedo e lo sciopero”; Massimiliano Gerardi
Con le ricorrenze di Ognissanti e dei Defunti, i cimiteri della città si preparano ad accogliere tutte quelle famiglie desiderose di ricordare e onorare i propri cari.
Il legame con chi non è più tra noi non si interrompe mai: è un filo invisibile che ci unisce non solo a parenti e amici, ma anche a persone conosciute attraverso il lavoro o altre relazioni. Il ricordo di chi ci ha lasciato va oltre la nostalgia: è un’occasione preziosa per rivivere insieme i momenti felici, per conservare la memoria di chi non abbiamo conosciuto personalmente ascoltando dalle persone più anziane le loro storie, mantenere vivo il legame con il passato.
Per questi giorni speciali nei quali i sei cimiteri cittadini – Monumentale, Parco, Abbadia di Stura, Cavoretto, Sassi e Mirafiori – registrano un afflusso più intenso del resto dell’anno, la Città di Torino e AFC hanno predisposto una serie di servizi e iniziative pensati per accompagnare i visitatori in un momento di raccoglimento e rispetto, dedicato alla memoria di chi non c’è più.
A Palazzo Civico l’assessora ai Servizi Cimiteriali Chiara Foglietta, insieme ad Andrea Araldi e Carlo Tango, rispettivamente presidente e amministratore delegato di AFC, l’azienda che ha in gestione i cimiteri comunali, hanno presentato nel dettaglio le attività previste per la commemorazione nei sei cimiteri comunali.
«Ricordare chi non c’è più significa riconoscere quel filo invisibile che ci unisce, fatto di affetto, ricordi e emozioni profonde che continuano a vivere dentro di noi. È un legame che supera il tempo e lo spazio, e ci fa sentire vicina la presenza di chi ha lasciato un segno indelebile nella nostra vita – spiega l’assessora Chiara Foglietta –. Nei cimiteri quel ricordo si traduce in un gesto di cura e condivisione, capace di offrire conforto e regalare un prezioso momento di raccoglimento a chi vi si reca. Per questo vogliamo accogliere al meglio tutte le persone che li visitano, ogni qualvolta desiderino farlo.»
«Proprio su questo impegno si fonda il lavoro di AFC, che condivide l’obiettivo di accogliere al meglio i visitatori, trasformando i cimiteri in poli culturali vivi, capaci di valorizzare il loro patrimonio storico e artistico senza perdere di vista la funzione di luogo di raccoglimento – afferma il presidente Andrea Araldi –. Un esempio concreto sarà il convegno europeo dell’Associazione dei Cimiteri Significativi, che a giugno porterà in città oltre 1000 esperti da tutta Europa, offrendo un’occasione unica di confronto e crescita, e contribuendo a rafforzare Torino come meta riconosciuta del turismo dedicato ai cimiteri storici.»
Dal 25 ottobre al 2 novembre i cimiteri e gli uffici saranno aperti dalle 8.30 alle 17.30, mentre da lunedì 3 novembre entrerà in vigore l’orario invernale con chiusura alle 16.30.
Anche quest’anno, ad aiutare i visitatori saranno presenti i volontari di “Giovani per Torino” insieme ai “Senior civici”, riconoscibili dalla pettorina blu o gialla e muniti di tablet e mappe, per sostenere nella ricerca delle sepolture e per ogni necessità di informazione e accompagnamento all’interno dei cimiteri. Nei principali ingressi del Monumentale e del Parco saranno allestiti gli SMAT Point per la distribuzione gratuita di acqua potabile. Confermato anche l’appuntamento con i momenti musicali della rassegna ‘Appuntamenti con il ricordo’ che accompagneranno i giorni della Commemorazione dei Defunti.
Per facilitare gli spostamenti interni ai cimiteri Monumentale e Parco sarà attivo un servizio gratuito di navette con autobus a pianale ribassato, mentre l’accesso con le auto sarà vietato, con eccezione dei veicoli muniti di contrassegno azzurro per persone disabili, autorizzati negli orari consentiti. GTT potenzierà le linee esterne verso i cimiteri, con alcune sospensioni temporanee della linea 102 interna al Parco nelle giornate di maggior afflusso (25, 26 ottobre e 1, 2 novembre).
In questi giorni saranno inoltre disponibili carrozzine pieghevoli, distribuite dai volontari civici agli ingressi principali, per chi ha difficoltà a deambulare. Negli stessi cimiteri maggiori, gli ascensori saranno presidiati per garantire un accesso agevole. Le mappe fornite ai visitatori segnalano chiaramente gli ingressi accessibili, le rampe e la presenza degli ascensori, per facilitare la visita a tutti.
Al cimitero Parco, sabato 1° novembre alle ore 15.30, presso la Grande Croce, verrà celebrata la Santa Messa officiata dal cardinale Roberto Repole, arcivescovo di Torino. Al cimitero Monumentale, domenica 2 novembre alle ore 9.15 è in programma la cerimonia istituzionale della Città con il corteo delle Autorità e delle Rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche, che renderanno omaggio ai caduti sostando alla Grande Croce, alla Lapide dei Caduti in Russia, alla Lapide dei Deportati Ebrei, al Cippo della Deportazione, al Cippo degli Ex Internati, al Campo della Gloria, al Cippo dei Caduti in Guerra della Liberazione, al Monumento delle Vittime Civili, ai Caduti sul lavoro al Monumento dell’Aviazione, al monumento degli Esuli Dalmati e Istriani e infine al Campo Militari. Alle 15.30, nel cortile interno del Monumentale, presso l’ingresso principale di piazzale Tancredi Falletti di Barolo, si terrà la celebrazione della Santa Messa officiata dal cardinale Roberto Repole.
Ed ecco i progetti realizzati e in corso: «Stiamo investendo in interventi concreti per migliorare l’esperienza di chi visita i nostri cimiteri e per preservarne il valore culturale e storico. Dalla sostituzione dei totem multimediali con schermi più ampi e accessibili, al rinnovo e consolidamento di strutture fondamentali come ossari, loculi e impianti idrici. Progetti come la riqualificazione delle aree di dispersione delle ceneri e il restauro dei manufatti storici testimoniano il nostro impegno a coniugare memoria, cultura e cura. Con questi interventi vogliamo offrire ai cittadini spazi accoglienti e rispettosi, capaci di raccontare le storie di chi ci ha preceduto.»
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I progetti esecutivi dei lavori sono stati approvati dalla Giunta comunale con due diverse delibere, su proposta dell’assessore alla Cura della Città Francesco Tresso. Gli interventi previsti mirano a garantire la stabilità delle strutture e la sicurezza della circolazione.
«Seguiamo costantemente lo stato delle infrastrutture cittadine – spiega l’assessore Tresso –: in città insistono circa 250 tra ponti, sottopassi e viadotti, spesso opere realizzate molti anni fa, per le quali è fondamentale mantenere un monitoraggio costante. Individuiamo le priorità di intervento per garantire sicurezza e durata nel tempo. Questi interventi fanno parte di un programma mirato proprio a proteggere le strutture e a tutelare chi le utilizza ogni giorno.»
Sul Ponte delle Benne (corso Regio Parco tra Lungo Dora Siena e Lungo Dora Firenze) e sul Cavalcavia Acciaierie Ferrero (strada dell’ Aeroporto) procederà al risanamento delle strutture in cemento armato e alla sostituzione dei giunti deteriorati.
Sul Viadotto di corso Marche gli interventi saranno localizzati nelle aree più ammalorate, per rimuovere il calcestruzzo danneggiato, proteggere le armature e ricostruire le sezioni compromesse, prevenendo possibili cadute di materiali e garantendo la sicurezza delle zone sottostanti.
Infine, il Ponte Rossini (tra via Rossini e via Reggio) vedrà un completo rifacimento della pavimentazione in masselli di pietra, con materiali e tecniche più performanti, in grado di resistere al traffico intenso e ai mezzi del trasporto pubblico.
L’importo complessivo dei lavori di manutenzione straordinaria è di 1 milione e 230mila euro, così ripartito: 336mila euro per il Ponte delle Benne, 352mila euro per il Cavalcavia Acciaierie Ferrero, 112mila euro per il Viadotto di corso Marche e 430mila euro per il Ponte Rossini. La spesa sarà finanziata con mutui.
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Uomo muore investito da tir
Un uomo è stato investito da un tir ed è morto oggi pomeriggio in corso Francia a Rivoli, nel tratto tra via Tevere e via Adige. I soccorritori del 118 sono intervenuti con ambulanza e automedica, ma non hanno potuto salvarlo. L’uomo è morto sul colpo, schiacciato dal camion.
Per garantire un’accoglienza attenta e discreta, la Città di Torino e AFC hanno organizzato servizi e iniziative di supporto durante queste giornate dedicate al ricordo dei defunti.
Un ruolo fondamentale è quello del volontariato civico. “Giovani per Torino” e “Senior civici”, riconoscibili dalle pettorine blu o gialle, assistono i visitatori nella ricerca delle sepolture e nelle informazioni all’interno dei cimiteri, guidandoli con tablet e mappe e offrendo indicazioni per orientarsi tra i campi.
All’ingresso di Monumentale e Parco, gli SMAT Point distribuiscono acqua potabile gratuita, un piccolo conforto per chi trascorre più tempo tra i viali. Chi ha difficoltà a camminare può usufruire di carrozzine pieghevoli e ascensori presidiati, mentre mappe dettagliate segnalano ingressi accessibili, rampe e percorsi facilitati.
L’accesso con auto private è vietato, salvo per i veicoli con contrassegno azzurro destinati a persone con disabilità. All’interno dei cimiteri Monumentale e Parco è attivo un servizio gratuito di navette con autobus a pianale ribassato. Le linee GTT verso i cimiteri sono potenziate, mentre la linea 102 interna al Parco subirà sospensioni temporanee nei giorni di maggiore affluenza, il 1 e 2 novembre.
La rassegna Appuntamenti con il ricordo offre momenti musicali che accompagnano la commemorazione, invitando alla riflessione e alla memoria.
Le celebrazioni religiose principali si terranno domani, sabato 1° novembre, al cimitero Parco alle 15.30 presso la Grande Croce. Al Monumentale, domenica 2 novembre, sono previste la cerimonia istituzionale alle 9.15 e la Santa Messa alle 15.30 nel cortile interno, presso l’ingresso principale di piazzale Tancredi Falletti di Barolo.
Fino al 2 novembre i cimiteri e gli uffici resteranno aperti dalle 8.30 alle 17.30; da lunedì 3 novembre entrerà in vigore l’orario invernale, con chiusura alle 16.30.
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