CRONACA- Pagina 1385

Coronavirus, muore maresciallo dei carabinieri di 55 anni

Questa mattina è morto  nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Asti il maresciallo Mario D’Orfeo

Il comandante della stazione dei carabinieri di Villanova d’Asti era stato ricoverato alcuni giorni fa, a seguito di complicanze legate al coronavirus. Le sue condizioni si sono aggravate nella notte. Arruolatosi nel 1983, era in servizio alla Stazione di Villanova dal 2015. Stava per compiere 56 anni il primo maggio.

Conad sostituirà il gestore che aveva raddoppiato i prezzi

Il consorzio  di supermarket Conad procederà alla risoluzione della licenza d’uso del marchio nei confronti del punto vendita di Favria

La Guardia di Finanza aveva scoperto nei giorni scorsi non solo la  mancata applicazione del piano promozionale e delle politiche commerciali pubblicati sul volantino del consorzio,  ma anche il rincaro (fino al 200 per cento) di molti prodotti alimentari. Conad ha annunciato che procederà in tempi rapidi a sostituire il gestore del punto vendita nel Canavese.

Continua il reclutamento di personale sanitario per affrontare l’emergenza

 L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’, LUIGI ICARDI: «LA BATTAGLIA CONTRO IL VIRUS NON CONOSCE SOSTA»

Continua il potenziamento delle personale del Servizio sanitario regionale per affrontare l’emergenza COVID-19. Dall’apertura dell’Unità di crisi ad oggi, sono complessivamente 1.467 le risorse umane aggiuntive reclutate con diverse forme contrattuali dalle Aziende sanitarie regionali del Piemonte. Tra queste, 269 medici, 692 infermieri e 461 operatori socio-sanitari.

In particolare, le nuove risorse risultano così distribuite: 202 Asl To3, 159 Città di Torino, 113 Ospedale Novara, 333 Città della Salute di Torino, 108 Asl Vc, 91 Asl Cn1, 77 Ospedale San Luigi Orbassano, 41 Asl Al, 46 Ospedale Santa Croce Carle Cuneo, 49 Ospedale Mauriziano Torino, 52 Asl To4, 44 Ospedale di Alessandria, 51 Asl Bi, 46 Asl To5, 22 Asl At, 10 Asl Cn2, 13 Asl No e 10 Asl Vco.

«La battaglia che si combatte ogni giorno contro il coronavirus – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – non conosce sosta. Siamo soddisfatti della risposta dei medici, degli infermieri e degli operatori socio-sanitari, il sistema sta facendo ricorso a tutte le risorse disponibili per affrontare al meglio l’emergenza».

Tenta furto con il proprietario in casa, i carabinieri arrestano ladro

Pinerolo / Individuati due spacciatori, un arresto e una denuncia. Fermati dai carabinieri durante i controlli per il rispetto delle prescrizioni connesse all’emergenza sanitaria

Spacciava droga in strada nonostante i divieti. Lo hanno scoperto i carabinieri di Bricherasio durante i controlli per il rispetto delle prescrizioni connesse all’emergenza sanitaria.  L’hanno fermato in strada Baudenasca , ieri sera dopo aver consegnato due dosi di marijuana a un ragazzo di 23 anni.

A casa lo spacciatore nascondeva atri 44 grammi di marijuana e 6 grammi di hashish. Il tutto è stato sequestrato e il ragazzo è stato denunciato all’autorità giudiziaria, mentre l’acquirente è stato segnalato alla Prefettura per la violazione amministrativa legata all’assunzione per uso personale di sostanze stupefacenti.

Nell’ambito dello stesso servizio, i carabinieri hanno perquisito la casa di un altro pusher di Frossasco, un ragazzo di 28 anni che vive con la madre. All’interno della camera da letto del giovane, i militari dell’Arma hanno rinvenuto 365 grammi di marijuana e nella cantina associata all’appartamento una piccola serra artigianale in cui erano in fase di coltivazione due piante di marijuana alte circa un metro. Tutta la sostanza stupefacente e i materiali necessari alla coltivazione sono stati sequestrati mentre il ragazzo è stato arrestato e condotto al carcere di Torino.

L’attività preventiva dei carabinieri ha permesso di arrestare un romeno di 20 anni, residente a Cumiana, già noto alle forze dell’ordine, perché giovedì  sera intorno alle 19,30 ha tentato di commettere un furto in un’abitazione di Cumiana, situata in località Berga, nonostante in casa vi fosse il proprietario, un uomo di 61 anni, che ha sorpreso il ladro all’interno della camera da letto. Il ladro per fuggire ha spintonato il proprietario dell’abitazione, che è rimasto illeso, ma non è riuscito a guadagnarsi la fuga venendo arrestato dai Carabinieri che sono giunti subito dopo e condotto presso il carcere di Torino.

Test covid a tutti gli ospiti e al personale delle case di riposo

L’Unità di crisi della Regione Piemonte ha disposto di effettuare il test sierologico a tappeto per tutti i dipendenti e gli ospiti delle oltre settecento case di riposo della regione

Lo annuncia l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, che ieri ha incontrato in videoconferenza le rappresentanze dei datori di lavoro delle case di riposo e, oggi, la rappresentanze sindacali dei lavoratori delle stesse strutture, ottenendo da tutti la più ampia condivisione dell’operazione.

Domani mattina saranno campionate le prime due case di riposo per la validazione delle procedure, dopo di che, fatte le necessarie valutazioni di efficacia, si procederà progressivamente su tutte le strutture.

«I test sierologici – osserva l’assessore Icardi – offrono un primo screening rapido dell’infezione, in grado di identificare infezioni tardive, pregressi contatti col virus e avvenuto sviluppo di immunità e possono essere utili per confermare la possibilità di consentire il ritorno al lavoro del personale sanitario risultato negativo al tampone. In più – conclude Icardi -, permettono di raccogliere preziosi dati per le analisi epidemiologiche dell’avvenuto contatto col virus in ampie fasce di popolazione».

Sul piano tecnico, il dosaggio degli anticorpi IgM e IgG anti-COVID valuta l’avvenuto contatto col virus da parte delle difese immunitarie del soggetto.

A seconda della presenza e del dosaggio delle une e delle altre, è possibile avere delle informazioni rispetto alla fase della malattia, ovvero se questa è in fase acuta o se è stata superata.

Raggiunge in stampelle l’ex moglie e la minaccia

Nella serata di giovedì personale della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Ivrea e Banchette ha arrestato in flagranza del reato di stalking ai danni dell’ex moglie, B.M.A. cittadino italiano classe 1954

L’uomo è stato denunciato per aver attestato, producendo l’apposita autodichiarazione, circostanze non vere in merito ai motivi per i quali si era recato presso il luogo di lavoro dell’ex coniuge e sanzionato amministrativamente per inosservanza dei Decreti emanati per contenere l’emergenza epidemiologica da COVID-19.

L’attività investigativa è partita a seguito delle denunce presentate, nei giorni scorsi, dalla ex moglie dell’indagato al personale specializzato in materia di reati di genere del Commissariato di Ivrea e Banchette per cui ora la Procura della Repubblica di Ivrea ha attivato la procedura prevista del “codice rosso”.

La donna aveva narrato che l’ex marito, che in quel momento aveva difficoltà di deambulazione poiché aveva una gamba fratturata ed ingessata, non si era rassegnato alla fine della loro relazione e continuava a tormentarla, anche in ore notturne, con numerosi messaggi vocali in cui venivano proferite gravi minacce nei suoi confronti. In particolare, l’uomo ingenerava nella donna un concreto timore per la sua incolumità e un crescente stato d’ansia, facendo una sorta di macabro countdown il cui termine era fissato per il giorno in cui avrebbe rimosso l’ingessatura. A causa delle predette minacce la donna era stata costretta ad abbandonare la sua abitazione sita in Bollengo (TO) e a rifugiarsi, insieme al figlio minorenne, in un alloggio preso in affitto nel centro di Ivrea.

In effetti, l’ingessatura veniva rimossa il 24 marzo scorso e, proprio la  notte del 25 marzo 2020, l’uomo si recava presso l’abitazione di Bollengo, ove credeva di trovare l’ex moglie, e inviava ulteriori messaggi minacciosi che aumentavano ulteriormente lo stato d’ansia e d’angoscia della vittima. Nella tardo pomeriggio di ieri la denunciante riferiva che l’ex marito si stava recando in Via Circonvallazione ad Ivrea per cercare di incontrarla entrando nello studio ove Lei svolge la sua attività professionale.  Il personale dell’Ufficio Investigativo, in effetti, intercettava B.M.A.  in Via Circonvallazione mentre, dopo essere uscito dalla sua abitazione e aver percorso con le stampelle un tragitto di circa quattro chilometri, stava cercando di introdursi dal retro nello stabile ove è ubicato lo studio dell’ex moglie per coglierla di sorpresa.

Il fermato dichiarava falsamente che si era recato in quel luogo per recuperare la sua auto pertanto veniva tratto in arresto per atti persecutori e denunciato per falsità ideologica in atto pubblico. Nel telefono cellulare dell’arrestato gli agenti della Polizia di Stato intervenuti accertavano la presenza dei messaggi minacciosi inviati all’ex coniuge con l’applicazione Telegram, alcuni dei quali risultavano trasmessi pochi secondi prima del fermo.

I dipendenti dei supermercati chiedono sicurezza per sé e per i clienti

Il sindacato  Uiltucs Piemonte, l’organizzazione del commercio della Uil, sulla base delle segnalazioni dei lavoratori, “sempre più spaventati” sostiene che diverse  aziende della grande distribuzione non rispettano le misure di sicurezza prescritte dalla normativa

Inoltre vi sarebbero carenze nel rispetto delle procedure della sanificazione dei locali e difformità nei comportamenti previsti in caso di positività al Covid-19. 

“Abbiamo delegato le organizzazioni territoriali e le Rsa/Rsu a dichiarare lo sciopero, anche nella giornata di domenica ma non solo, nelle realtà produttive in cui le lavoratrici e i lavoratori siano stati sottoposti a carichi di lavoro eccessivi  o a orari di particolare disagio. I lavoratori garantiscono un fondamentale servizio alla collettività, ma devono poter tutelare la propria salute, quella delle loro famiglie e dei clienti con i quali entrano a contatto”, commenta il segretario regionale Giannantonio Pezzetta.

In Piemonte 35 pazienti guariti, 29 nuove vittime

Il comunicato della Regione Piemonte BOLLETTINO DELLE 19.00 di venerdì 27

TRENTACINQUE PAZIENTI GUARITI

Questa sera, l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è salito a 38 cosi suddivisi su base provinciale: 19 residenti in provincia di Torino, 3 nell’Alessandrino, 5 nel Cuneese, 5 nell’Astigiano, 3 del Novarese, 1 nel Vercellese, 2 provenienti da fuori regione.

Altri 144 pazienti sono “in via di guarigione”, cioè risultati negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e attendono ora l’esito del secondo.

VENTINOVE DECESSI

Sono 29 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati questa sera dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 17 in provincia di Torino, 1 a Vercelli, 2 nell’Alessandrino, 2 nel Cuneese, 1 nel Vco, 1 nell’Astigiano, 5 nel Novarese.

Il totale complessivo è ora di 598 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 135 ad Alessandria, 23 ad Asti, 57 a Biella, 37 a Cuneo, 82 a Novara, 193 a Torino, 26 a Vercelli, 35 nel Verbano-Cusio-Ossola, 10 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

SITUAZIONE CONTAGI

Sono 7.228 le persone finora risultate positive al “Coronavirus Covid-19” in Piemonte: 1.156 in provincia di Alessandria, 307 in provincia di Asti, 378 in provincia di Biella, 528 in provincia di Cuneo, 609 in provincia di Novara, 3.435 in provincia di Torino, 360 in provincia di Vercelli, 288 nel Verbano-Cusio-Ossola, 65 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 102 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 440

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 20.197, di cui 12.581 risultati negativi.

 

Il comunicato della Regione Piemonte BOLLETTINO DELLE 13.00 di venerdì 27

TRENTACINQUE PAZIENTI GUARITI

Questa mattina, l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti è salito a 35, cosi suddivisi su base provinciale: 16 residenti in provincia di Torino, 3 nell’Alessandrino, 5 nel Cuneese, 5 nell’Astigiano, 3 del Novarese, 1 nel Vercellese, 2 provenienti da fuori regione.

VENTIQUATTRO DECESSI

Sono 24 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati questa mattina dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 6 in provincia di Torino, 2 nell’Alessandrino, 1 nel Cuneese, 1 nel Vco, 3 nell’Astigiano, 1 nel Biellese, 10 nel Novarese.

Il totale complessivo è ora di 569 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 133 ad Alessandria, 22 ad Asti, 57 a Biella, 35 a Cuneo, 77 a Novara, 176 a Torino, 25 a Vercelli, 34 nel Verbano-Cusio-Ossola, 10 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

SITUAZIONE CONTAGI

Sono 7.092 le persone finora risultate positive al “Coronavirus Covid-19” in Piemonte: 1.106 in provincia di Alessandria, 303 in provincia di Asti, 367 in provincia di Biella, 518 in provincia di Cuneo, 609 in provincia di Novara, 3.361 in provincia di Torino, 358 in provincia di Vercelli, 288 nel Verbano-Cusio-Ossola, 66 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 116 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 431.

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 19.705, di cui 12.202 risultati negativi.

 


Il comunicato della Regione delle ore 19 di giovedì 26 marzo

TRENTADUE PAZIENTI GUARITI

Nel pomeriggio, l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti è salito a 32, cosi suddivisi su base provinciale: 13 residenti in provincia di Torino, 3 nell’Alessandrino, 5 nel Cuneese, 5 nell’Astigiano, 3 del Novarese, 1 nel Vercellese, 2 provenienti da fuori regione.

 QUARANTASEI I DECESSI

Sono 46 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati questo pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 10 in provincia di Torino, 11 nell’Alessandrino, 3 nel Cuneese, 2 nel VCO, 3 nell’Astigiano, 15 nel Biellese, 1 nel Vercellese, 1 residente fuori regione.

Il totale complessivo è ora di 545 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 131 ad Alessandria, 19 ad Asti, 56 a Biella, 34 a Cuneo, 67 a Novara, 170 a Torino, 25 a Vercelli, 33 nel Verbano-Cusio-Ossola, 10 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

IL CORDOGLIO DELLA REGIONE

«Un’altra giornata in cui sentiamo il bisogno di stringerci agli affetti di tutte le persone che questo nemico invisibile ci sta portando via – dicono il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -. Tra loro ci sono anche Giulio Titta, un uomo che ha dedicato la sua vita alla scienza e alla nostra comunità, non solo nei tanti anni come medico di famiglia ma anche con la passione per la ricerca e il lungo impegno nella Federazione dei medici di medicina generale, e  Luigi Ciriotti, anche lui medico, in pensione, indimenticabile sindaco di Santo Stefano Belbo. Il nostro pensiero va alle loro famiglie e a quelle di tutti gli operatori sanitari che combattono da settimane in prima linea questa battaglia. Donne e uomini verso i quali il nostro grazie non sarà mai abbastanza».

SITUAZIONE CONTAGI

Sono 6.708 le persone finora risultate positive al “Coronavirus Covid-19” in Piemonte: 1.042 in provincia di Alessandria, 296 in provincia di Asti, 341 in provincia di Biella, 502 in provincia di Cuneo, 585 in provincia di Novara, 3.149 in provincia di Torino, 341 in provincia di Vercelli, 279 nel Verbano-Cusio-Ossola, 63 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 110 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 415.

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 18.486, di cui 11.329 risultati negativi.

In giro senza patente e assicurazione. Ma provvisti di droga

 “Stiamo rifacendo la facciata di un palazzo…” . Fermati dalle Fiamme gialle

 

Non si sono fatti mancare niente i due uomini che, in barba del decreto “#io resto a casa”, sono stati fermati dalla Guardia di Finanza di Torino mentre, a loro dire, si stavano recando presso uno stabile della periferia torinese per alcuni lavori di ristrutturazione e rifacimento della facciata; una vicenda ovviamente tutta da verificare.

 

I due, un trentenne ed un cinquantenne entrambi torinesi, sono stati fermati in Corso Moncalieri, nei pressi del ponte Isabella dai Finanzieri del Gruppo Torino.

 

Tralasciando sul perché i due fossero fuori dalla loro abitazione, che tra l’altro è costata loro la denuncia per l’inosservanza dei provvedimenti contro il “Covid19”, nel corso del controllo i Finanzieri hanno anche appurato come il conducente dell’auto fosse sprovvisto della patente di guida e che la vettura priva di assicurazione. Nelle tasche del trentenne, inoltre, i Finanzieri hanno anche rivenuto della sostanza stupefacente. 

 

Oltre alle sanzioni per le violazioni al codice della strada che sfiorano i 13.000 euro ed al sequestro dell’autovettura, i due uomini, pluripregiudicati per rapina, truffa, spaccio di stupefacenti e ricettazione, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Torino.

 

Poche ore più tardi, questa volta a Borgaro, i Finanzieri della Compagnia di Caselle Torinese, hanno denunciato 4 persone, dipendenti di una ditta di traslochi, che avevano pensato bene di effettuare lo sgombero di un’abitazione; i quattro sono stati sorpresi, tra l’altro, senza alcuna protezione individuale. Denunciato anche il proprietario dell’abitazione che ha commissionato il lavoro.

Topo d’auto immortalato dalle telecamere

Fermato dagli agenti del commissariato San Secondo
Nella notte di giovedì scorso, un uomo parzialmente travisato ruba in due auto in sosta parcheggiate in via
San Secondo e si dilegua. La scorribanda viene ripresa dalle immagini del sistema di video sorveglianza
installato sulla via. Grazie all’analisi delle immagini registrate da altri sistemi di video sorveglianza ubicati nel
quartiere che lo vedono transitare nelle immediatezze del reato, gli agenti identificano l’uomo.
Due giorni dopo, gli agenti individuano il reo, un cittadino marocchino di 23 anni con precedenti di polizia a
carico, in corso Unione Sovietica. Il ventitreenne viene trovato in possesso di alcuni oggetti provento di furto
nei giorni precedenti in un’auto ferma in un parcheggio di un supermercato cittadino. Lo straniero viene
anche trovato in possesso di un coltellino e di diverse compresse di Rivotril.
Alla luce dei fatti, il cittadino marocchino è stato fermato per ricettazione e furto e denunciato per la
violazione sugli stupefacenti e per il possesso del coltellino.