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Collegio Einaudi, lavori di ampliamento

Il progetto di riqualificazione da oltre 2 milioni di euro prevede la riconversione dell’ex mensa universitaria di Via Ormea con la nascita di ulteriori 40 posti di studio per studenti meritevoli

 

 Sono partiti in questi giorni i lavori per l’ampliamento della Sezione Valentino del Collegio Einaudi. Questo intervento di riqualificazione è un ulteriore tassello all’importante progetto della Fondazione Collegio Universitario Einaudi, volto a ingrandire e rendere ancora più efficienti, moderne e confortevoli le proprie 5 sedi torinesi, al fine di ospitare e supportare nella formazione un numero sempre maggiore di studenti meritevoli, che scelgono Torino per intraprendere la propria carriera universitaria.

Un progetto cominciato nei primi anni del 2000 e che negli ultimi due anni ha interessato nel 2022 La Manica – ex mensa della sezione Crocetta di Corso Lione 24 e la sezione Mole di Via delle Rosine, con un importante intervento di riqualificazione, nel 2023.

 

Grazie all’assegnazione dei fondi MUR (pari a oltre 1 milione e 700 mila euro) nell’ambito del V Bando della Legge 338/2000, la cui graduatoria è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 5 gennaio 2024, ai contributi di Regione Piemonte (60mila €), di Fondazione Compagnia di San Paolo (200mila euro), di Fondazione CRT (30mila €), a cui si aggiungeranno fondi propri e ulteriori entrate provenienti da raccolta fondi, l’investimento complessivo previsto è di circa 2 milioni e 232 mila euro.

Tra i sostenitori già citati si aggiunge anche Intesa Sanpaolo, con il progetto Formula “Spazio al merito”, selezionato nell’ambito del Programma Formula della Banca, in collaborazione con CESVI. Il progetto, attivo sulla piattaforma di crowdfunding ForFunding al link https://www.forfunding.intesasanpaolo.com/DonationPlatform-ISP/nav/progetto/spazio-al-merito, ha l’obiettivo di raccogliere 100.000 euro entro il 30 aprile per contribuire alla realizzazione di nuovi spazi riqualificati. In particolare, saranno finanziate sei nuove camere per un totale di 12 posti di studio e una sala studio, che verrà denominata “Ala Formula”.

L’intervento di riqualificazione, realizzato in collaborazione con il Gruppo Cogedil, riguarda gli spazi situati al piano rialzato e seminterrato della manica della Sezione Valentino situati in Via Ormea 11bis, che sino a pochi anni fa erano destinati a funzione di mensa universitaria e attualmente ospitano una sala studio gestita da EDISU Piemonte con un contratto di comodato.

I locali saranno riconvertiti a uso residenziale, favorendo in questo modo un ampliamento della Sezione Valentino sia a livello di superficie a disposizione dei locali a uso comune, sia con la nascita di almeno 40 nuovi posti di studio, che andranno ad aggiungersi ai 154 già presenti nella Sezione.

Non solo nuovi spazi e posti studio, ma anche lavori di modernizzazione degli impianti, che riguarderanno l’aria condizionata, la rete internet tramite wifi, e l’ottimizzazione degli investimenti già effettuati negli scorsi anni in termini di eco-sostenibilità, come la nuova centrale termica e l’impianto fotovoltaico e termico.

Un ulteriore incremento in termini di accoglienza, che permetterà al Collegio Universitario Einaudi di superare i 900 posti studio complessivi nelle sue 5 sedi torinesi e di contribuire così in modo sempre più significativo allo sviluppo dell’offerta residenziale universitaria della Città di Torino.

Dichiara il prof. Paolo Enrico Camurati, Presidente della Fondazione Collegio Einaudi:

L’avvio di questi nuovi lavori va ben oltre le opere murarie, perché rappresenta un’ulteriore opportunità per creare maggior impatto sul sistema universitario torinese e sui giovani meritevoli. La nuova manica della Sezione Valentino sarà un ulteriore tassello del progetto di riqualificazione edilizia della Fondazione Collegio Einaudi, che, oltre ad investire sul proprio patrimonio immobiliare per offrire opportunità concrete di ospitalità di qualità a studenti meritevoli, integra quotidianamente la preparazione accademica dei propri allievi attraverso un’esperienza di vita di comunità unica e stimolante e un progetto di formazione complementare personalizzato e innovativo”.

 

Stefano Cappellari, Direttore regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo ha sottolineato: “Il Progetto Formula rappresenta un modello virtuoso di collaborazione tra profit e non profit, dimostrando come unire le forze possa generare valore concreto per il territorio in modo mirato ed efficace. Questo approccio promuove solidarietà e senso di comunità, offrendo a tutti la possibilità di partecipare, anche con piccole donazioni, e di fare la differenza. Gli effetti sono tangibili: solo in Piemonte il programma Formula ha sostenuto fino ad oggi 20 progetti, per un totale di oltre 2 milioni di euro raccolti“.

 

“Sostenendo questo progetto contribuiamo a rafforzare il sistema universitario torinese, creando nuovi spazi per gli studenti e promuovendo soluzioni di efficienza energetica in piena coerenza con le linee strategiche della Fondazione orientate allo sviluppo sostenibile del territorio e al futuro delle nuove generazioni” – dichiara Marco Gilli, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo:

 

La Fondazione CRT da sempre sostiene la formazione e la valorizzazione delle competenze dei giovani attraverso contributi e progetti mirati, consapevole dell’importanza del capitale umano per il futuro del nostro territorio – afferma la Presidente della Fondazione CRT Anna Maria Poggi -. Al tempo stesso, siamo impegnati a supportare anche le strutture che accolgono e accompagnano gli studenti nel loro percorso di crescita accademica e personale. Partecipare a questo intervento di riqualificazione significa investire in spazi che promuovono studio, crescita e inclusione, contribuendo a rendere Torino una città sempre più attrattiva, attenta al diritto allo studio e capace di offrire opportunità concrete ai giovani”.

cs

45584: il numero di Progetto Arca per senza dimora e famiglie in difficoltà

PASTI CALDI ANCHE A TORINO

I fondi raccolti dalla campagna potenziano i servizi ideati e strutturati per i più fragili: Unità di strada e Cucine mobili, sostegno alimentare con i Market solidali e accoglienza in case nel progetto Housing sociale

 

Oltre 40mila persone aiutate nell’ultimo anno. Più di 3,6 milioni di pasti garantiti, e 25mila pacchi viveri e spese nei Market solidali. 150 case e più di 3.800 persone accolte nel progetto Housing sociale. 600 volontari.

Questi i numeri che descrivono l’ultimo anno di Fondazione Progetto Arca a livello nazionale, a cui si aggiunge un altro numero importante: dal 12 gennaio al 2 febbraio 2025 è possibile inviare un sms o chiamare da rete fissa il numero solidale 45584 per sostenere e potenziare le azioni e i servizi che ogni giorno gli operatori e i volontari dedicano alle persone fragili a cui offrono “il primo aiuto, sempre” (come recita il claim di Progetto Arca) cioè uomini e donne senza dimora, e famiglie e singoli in difficoltà economica.

 

Per le persone senza dimora, i servizi messi in campo da Progetto Arca sono le Unità di strada, impegnate tutto l’anno in lavoro di frontiera indispensabile: distribuiscono generi di prima necessità, monitorano i casi più fragili, creano un punto di contatto tra chi vive in strada e i servizi sociali, osservano e si mettono in ascolto. E servono ogni sera pasti caldi e completi nelle strade di 7 città (Milano, Varese, Torino, Padova, Roma, Napoli e Bari) grazie alle Cucine mobili, i foodtruck ormai conosciuti e molto apprezzati dai senzatetto che attendono ogni sera l’appuntamento con i volontari per consumare un pasto caldo in un’atmosfera di amicizia e protezione.

Per le famiglie che vivono disagio sociale e difficoltà economica, Progetto Arca offre un importante sostegno alimentare grazie ai Market solidali che ha strutturato in tutto il territorio nazionale (4 a Milano e poi a Roma, Napoli, Bari, Ragusa, Faenza) dove le persone possono fare la spesa gratis, accompagnate dai volontari e seguite dalla figura dell’educatore finanziario che le indirizza verso scelte equilibrate dal punto di vista sia economico che alimentare.

Per chi vive un periodo della propria vita in emergenza abitativa, Progetto Arca ha strutturato il servizio di Housing sociale, grazie al quale studia e propone soluzioni abitative per persone e famiglie in difficoltà: ad oggi sono 150 le case messe a disposizione in tutta Italia per l’accoglienza, e altre 100 saranno aggiunte secondo uno degli obiettivi del 2025.

 

“Siamo convinti che la casa sia un bene umano primario e un diritto irrinunciabile, è il pilastro necessario che permette di raggiungere la vera integrazione” commenta Alberto Sinigallia, presidente di Fondazione Progetto Arca“Cercare risposte ai bisogni sociali più urgenti per andare incontro alle necessità di chi è più in difficoltà è da sempre il nostro obiettivo.  Sostenere la nostra campagna significa scegliere di essere al fianco dei nostri competenti operatori e dei nostri preziosi volontari per portare ogni giorno vicinanza e sostegno a chi ha meno. In un mondo in cui i bisogni sono in continuo aumento, noi desideriamo moltiplicare le risposte. Grazie a chi sceglierà di essere dalla nostra parte”.

 

www.progettoarca.org

A Mappano ritorno dell’ambulanza di emergenza – urgenza h24

A partire dal primo gennaio 2025 il Comitato di Mappano della Croce Rossa Italiana è nuovamente operativo con la postazione di ambulanza di emergenza-urgenza 118 con copertura 24 H. Questa riconquista arriva a seguito della nostra partecipazione e vittoria al recente bando pubblico per l’assegnazione del servizio.

Dal luglio 2024, il servizio di trasporto di emergenza urgenza sanitaria 24 H era stato affidato ad un’altra associazione di volontariato a seguito di un bando pubblico, comportando tale assegnazione una riduzione significativa del servizio e lasciando scoperto il territorio nella fascia oraria dalle 20 alle 8 del mattino successivo.

“La riassegnazione della postazione 24 H rappresenta per noi un grande traguardo – ha dichiarato Andrea Giorgis, presidente del Comitato. Siamo tornati ad operare sul nostro territorio 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno con la dedizione e la professionalità che ci contraddistinguono e sempre con l’obiettivo di mettere al centro il benessere e la sicurezza della comunità. Un ringraziamento va ai volontari e dipendenti che durante il periodo di transizione, hanno dimostrato grande impegno e professionalità nel garantire il servizio. Il loro contributo è stato fondamentale per mantenere alta la qualità del nostro intervento ed arrivare pronti a questa nuova fase operativa”.

 

Mara Martellotta

“Bigliettopoli”, chiesti 8 anni per ex poliziotto

In tutto 48 anni gli anni di reclusione suddivisi in 16 condanne chieste oggi dal pubblico ministero Colace in tribunale a Torino per il troncone ancora in piedi del maxi processo cosiddetto di “Bigliettopoli”.

Tra gli imputati anche Giulio Muttoni, responsabile di Set up live, per lui chiesti 18 mesi. Si chiama in causa il reato della “corruzione impropria” in relazione a biglietti omaggio in cambio di presunti favori. Per l’ex funzionario di polizia Davide Barbato, in passato  capo della scorta del procuratore Andrea Padalino – non indagato e da tempo pensionato – sono stati chiesti otto anni di reclusione riferiti ai reati di corruzione e accesso abusivo al sistema informatico.

Da Barriera solidarietà al circolo Banfo 

 

 

Il progetto è protagonista di una raccolta fondi su Produzioni dal Basso

Torino, 15 Gennaio 2025 – Venerdì 10 gennaio, poco dopo le ore 19:00, un’esplosione ha sconvolto la tranquillità della zona Barriera di Milano, in Via Cervino 0. Una bomba carta è stata fatta esplodere davanti al Circolo Arci Antonio Banfo, danneggiando gravemente la serranda e infrangendo la vetrata d’ingresso. L’attacco, avvenuto in una delle aree più popolose e vivaci della città, ha scosso la comunità.

Grazie alla pronta reazione dei cittadini e alla solidarietà di numerose associazioni e rappresentanti delle istituzioni, gli spazi sono stati rapidamente puliti e in parte ripristinati. Tuttavia, i danni materiali subiti, stimati intorno ai 4.000 euro, rappresentano un peso insostenibile per il circolo, che si vede costretto a chiedere il sostegno della collettività per continuare la sua missione. Per coprire i costi delle riparazioni e garantire la sicurezza degli spazi, è stata avviata una campagna di raccolta fondi su Produzioni dal Basso, prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation. L’obiettivo è raccogliere le risorse necessarie per permettere al Circolo Banfo di ripartire al più presto e continuare ad essere un presidio di cultura e solidarietà.

Il Circolo Arci Antonio Banfo è da anni un punto di riferimento nel quartiere Barriera di Milano, offrendo spazi di inclusione, crescita e condivisione. Tra le attività proposte figurano corsi di italiano per donne di origine straniera, corsi di arabo per le giovani generazioni, laboratori artistici, jam di rap e hip hop, workshop culturali e la gestione della biblioteca popolare su strada “Lino Anaclerio”. “Nonostante questo vile attacco, il nostro impegno per il quartiere e per i valori democratici che rappresentiamo resta intatto. Ora più che mai, abbiamo bisogno del sostegno di tutti per continuare a essere un faro di resistenza culturale e sociale“, ha dichiarato un portavoce del circolo.

Per maggiori informazioni:
https://www.produzionidalbasso.com/project/sostieni-il-circolo-banfo/

Ragazzo in manette: in casa aveva un arsenale

I Carabinieri arrestano un ventitreenne a Torino
Nel pomeriggio di lunedì 13 gennaio, i Carabinieri della Stazione Borgata La Falchera hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un ventitreenne torinese gravemente indiziato di detenere, abusivamente, armi con matricola alterata/contraffatta e materiale esplodente.
I militari, nell’ambito di un controllo approfondito nei confronti del giovane – sottoposto alla misura della detenzione domiciliare per altro procedimento – a seguito della perquisizione in casa, hanno trovato un vero e proprio arsenale meticolosamente occultato nei cassetti e negli armadi della sua cameretta.
Gli investigatori hanno scovato e poi sequestrato:
– Una pistola revolver calibro 38 con matricola abrasa;
– Tre cartucce cal.38;
– Una pistola beretta cal. 7,65mm con matricola abrasa;
– Ventotto coltelli a serramanico con lame di varie dimensioni; – Sei passamontagna;
– Un arco con frecce;
– Due tirapugni in metallo;
– Due giavellotti artigianali;
– Due cerbottane con 50 dardi da 9cm;
– 1kg di biglie metalliche;
– Kit di pulizia per le armi da sparo;
– 1 kg di zolfo, 1 kg di nitrato di potassio e 1 kg di carbone in polvere.
Il ventitreenne è ora ristretto presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Fondazione Ricerca Molinette: 250mila euro contro malattie invecchiamento

Al via il Bando Ricerca d’Eccellenza 
Lo scorso anno il bando ha finanziato la ricerca sull’addestramento dell’intelligenza artificiale per la diagnosi del tumore della mammella e l’applicazione di farmaci già impiegati in altre patologie per la cura dell’Alzheimer e del Parkinson
Fondazione Ricerca Molinette, in partnership con l’Università di Torino e l’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, annuncia la quarta edizione del Bando “Ricerca scientifica d’eccellenza 2025”. Il bando finanzia la ricerca per 250.000 euro, anche grazie al generoso lascito di Domenico Negri e Ortensia Rolfo, benefattori che hanno devoluto 1 milione di euro alla Fondazione. I lavori scientifici finanziati dal bando hanno una particolare finalità pratica: portare alla popolazione ed ai pazienti la più avanzata ricerca su diagnosi e cura delle malattie dell’invecchiamento.
“Le malattie dell’invecchiamento sono la frontiera più attuale della ricerca scientifica ed hanno un impatto sociale enorme, destinato a crescere in modo esponenziale nei prossimi anni. – dice il presidente della Fondazione, professor Massimo Segre –  Per la Fondazione riconoscere
e sostenere la ricerca d’eccellenza in questo campo significa dare un contributo concreto per la qualità della vita di tutti noi.”
Il direttore scientifico della Fondazione e professore ordinario di biologia applicata, Emilio Hirsch, sottolinea la rilevanza pratica dell’iniziativa: “Investire nella ricerca traslazionale significa mettere la scienza al servizio del paziente. Grazie ai progetti finanziati negli scorsi anni, siamo riusciti ad avviare studi di grande rilevanza che puntano a trasformare le scoperte scientifiche in terapie concrete e sempre più all’avanguardia.”
La selezione dei progetti attesi per il Bando 2025 seguirà standard internazionali di valutazione,
garantendo la massima trasparenza e qualità nella scelta dei progetti più promettenti nell’ambito
delle malattie neurodegenerative e dell’invecchiamento, sotto la supervisione del comitato scientifico guidato dal professor Emilio Hirsch.
Il finanziamento sarà suddiviso in due categorie:
    • 200.000 euro destinati alla ricerca biomedica traslazionale per trasferire i benefici della ricerca di base sui pazienti
    • 50.000 euro destinati agli studi clinici.
Le precedenti edizioni del bando hanno consentito di supportare in modo concreto la ricerca e l’applicazione di nuove terapie che offrono soluzioni innovative e potenzialmente rivoluzionarie per affrontare alcune delle sfide più complesse della medicina moderna.
Lo scorso anno è stato finanziato il progetto sulle malattie neurodegenerative, Alzheimer e Parkinson, della professoressa Silvia Morbelli, che, grazie all’uso di tecnologie avanzate, potrebbe aprire nuove strade per diagnosi più precise e trattamenti innovativi. L’obiettivo della sua ricerca è quello di verificare l’applicazione di farmaci già impiegati per altre patologie, quali i tumori, adattandoli per affrontare queste complesse malattie neurologiche. Un tema di grandissima attualità scientifica che riguarda numerose patologie.
L’altra ricerca finanziata lo scorso anno è il progetto clinico sulla diagnosi del tumore della mammella della professoressa Isabella Castellano. La sua ricerca utilizza immagini radiologiche per sviluppare ed addestrare un algoritmo di intelligenza artificiale. L’obiettivo è
supportare i medici nel migliorare il processo di diagnosi e la capacità di identificare le terapie più adatte per le pazienti affette da tumore al seno.
Il bando è riservato a proponenti che svolgono la loro attività presso l’A.O.U. Città della Salute e della Scienza o presso il Centro Interdipartimentale di Biotecnologie Molecolari di Torino e scade il 28 febbraio 2025.
Grazie a queste ricerche, la Fondazione Ricerca Molinette contribuisce a rendere la scienza un
alleato concreto nella vita quotidiana dei pazienti e delle loro famiglie, sostiene i progetti più innovativi, promuove un modello di ricerca traslazionale che pone l’ospedale Molinette e la comunità scientifica torinese al centro del progresso medico, garantendo un impatto tangibile sulla salute ed il benessere della collettività.

Vueling la compagnia low cost più puntuale a Torino

Durante l’anno appena trascorso (da gennaio a dicembre 2024), Vueling, parte del gruppo IAG, ha raggiunto un notevole tasso medio di puntualità dell’81,2% nei suoi 223.000 voli operati nell’anno, secondo il rapporto “The On-Time Performance Review 2024” di Cirium.

Un risultato globale raggiunto grazie a prestazioni di livello nei singoli Paesi, Italia compresa, dove ha raggiunto la prima posizione tra le compagnie aeree low cost in 13 dei 15 aeroporti nei quali ha operato nel corso dell’anno. Particolarmente rilevanti sono i risultati sulla puntualità dei voli in partenza a Torino (con un tasso di puntualità del 77,1%).

Infermieri: “Croce e delizia della sanità piemontese”

Riceviamo e pubblichiamo

Croce e delizia nella sanità piemontese riguardo alla professione infermieristica: ogni piccolo passo avanti sembra essere seguito da due passi indietro. Il recente annuncio dell’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi, sull’introduzione della figura del Direttore Socio-Sanitario ha suscitato grande interesse tra gli infermieri, ma questa iniziativa si inserisce in un contesto di luci e ombre. Se da un lato la creazione di questa nuova figura strategica rappresenta un’opportunità di miglioramento significativo, dall’altro emergono preoccupazioni sulle dinamiche di gestione e cooperazione regionale, in particolare per quanto riguarda le notizie provenienti da Azienda Zero e i rallentamenti nelle relazioni istituzionali.

È infatti di questi giorni l’annuncio dell’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi, riguardante l’introduzione della figura del Direttore Socio-Sanitario. Questa nuova figura apicale rappresenta, come sottolinea il presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino e del Coordinamento regionale delle Professioni Infermieristiche Ivan Bufalo, un passo cruciale verso un migliore coordinamento tra i servizi sociali e sanitari, promettendo di elevare gli standard organizzativi a livello regionale e di valorizzare le competenze manageriali acquisite dagli infermieri nel campo del management.

«Se effettivamente verrà introdotta come annunciato dall’assessore sarà davvero un gran passo avanti per la nostra Sanità– sottolinea Bufalo – La figura del direttore socio-sanitario farà da trait d’union  con i sindaci nei distretti e sul territorio per la realizzazione delle case e degli ospedali di comunità, l’avvio di progetti di umanizzazione dei pronto soccorso. Un obiettivo da sempre sperato e che ora potrebbe far alzare di livello il nostro servizio di cura».

A preoccupare invece il Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche sono le notizie che trapelano da Azienda Zero, così come i rallentamenti nelle relazioni istituzionali tra la Regione e il Coordinamento degli Ordini degli Infermieri del Piemonte.

«Se come annunciato  da Lo Spiffero il dott. Pappalardo Pappalardo lascerà il governo della Formazione del personale dell’emergenza e urgenza, che sotto la sua guida aveva raggiunto livelli di indiscussa eccellenza, il Direttore Generale di Azienza Zero Ing. Adriano Leli dovrà evidentemente fare il massimo sforzo per individuare un professionista, auspicabilmente sempre in seno alla professione infermieristica, in grado di dare congrua continuità al rapido processo evolutivo in atto, avviato  da Pappalardo, inerente alle competenze cliniche e alle capacità operative del personale infermieristico, e non solo, nel sistema dell’emergenza territoriale» afferma Bufalo.

Sotto la guida di Pappalardo responsabile della formazione del personale dell’emergenza sanitaria sin dalla fondazione di Azienda Zero, infatti, sottolinea il Presidente: «Sono incrementati esponenzialmente in pochi anni i livelli qualitativo e quantitativo della formazione professionale del personale del 118, precedentemente caratterizzata da grande disomogeneità e frammentazione. Pappalardo ha contribuito alla realizzazione di progetti innovativi per soddisfare i crescenti bisogni di salute, come gli ACAI, e ha costantemente rafforzato reti interprofessionali e interdisciplinari volte a migliorare la risposta sanitaria ai cittadini. Si auspica che la sua partenza da Azienda Zero non comporti un distanziamento tra le istituzioni politiche sanitarie regionali e la professione infermieristica».

Continua Bufalo: «La stessa preoccupazione vale per l’annunciato arrivo di infermieri indiani o da altri Paesi sudamericani o nordafricani. Lungi da noi opporci in maniera pregiudiziale ma questi interventi vanno governati con attenzione e responsabilità, ne va della sicurezza delle persone assistite nonché della dignità dell’esercizio della Professione Infermieristica

Mentre le notizie su cambiamenti interni e rallentamenti nelle relazioni istituzionali tra la Regione e il Coordinamento degli Ordini degli Infermieri del Piemonte si susseguono, Bufalo sottolinea la necessità di un maggiore coinvolgimento degli infermieri nei processi decisionali: «Naturalmente gli Ordini infermieristici rinnovano e rilanciano la loro piena disponibilità ad una collaborazione istituzionale con le autorità politiche e sanitarie della nostra Regione, ma una riflessione è certamente d’obbligo. Soprattutto servono seri segnali di coinvolgimento e, non di meno, serve garantire una adeguata rappresentanza della professione infermieristica nei tavoli consultivi e tecnici della Regione».

Proprio su questi ultimi punti si è registrato un rallentamento del percorso di collaborazione avviato dall’Assessore Riboldi con gli OPI del Piemonte. «La collaborazione sul tema degli Algoritmi 118 è stata onesta, costruttiva e indubbiamente proficua. L’Assessore Riboldi si è impegnato a promuovere un dialogo aperto che coinvolgesse tutti gli attori interessati dal provvedimento e questo ha facilitato una soluzione positiva della questione, che è un risultato soprattutto merito suo. Ora però ci sono temi altrettanto urgenti che hanno un significativo impatto sulla qualità e sulla sicurezza assistenziale che necessitano di essere affrontati. Mi riferisco alla formazione e all’introduzione della nuova figura dell’assistente infermiere e all’annunciato reclutamento di infermieri provenienti dall’estero per far fronte alla grave carenza di personale infermieristico nelle strutture assistenziali della nostra Regione».

A fine novembre 2024, infatti, la Direzione Sanità della Regione aveva convocato un incontro per discutere di queste tematiche. Incontro annullato e non più programmato: «Nonostante le sollecitazioni, siamo rimasti in una condizione di stallo». Conclude Bufalo: «Le innovazioni in tema di assistenza infermieristica introdotte dal legislatore necessitano di valutazioni approfondite propedeutiche a scelte delicate che devono essere intraprese a livello regionale. Lo stesso vale per l’annunciato arrivo di infermieri indiani o da altri Paesi sudamericani o nordafricani. La nostra preoccupazione e che ogni giorno trascorso senza lavorare alle migliori soluzioni risulterà un giorno perso».

Ordine delle Professioni Infermieristiche

cs

Omicidio suicidio a Rivoli: 85enne spara alla compagna e si uccide

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Omicidio – suicidio a Rivoli, dove un uomo di 85 anni, italiano, ha sparato alla convivente, di origini romene, di 60 anni  e poi si è ucciso con la stessa arma, un fucile da caccia che deteneva regolarmente.

La tragedia è avvenuta alla periferia di Rivoli, in via Po 8, nella casa della coppia. Le indagini sono affidate  ai carabinieri della compagnia di Rivoli e del nucleo investigativo del comando provinciale.