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Dall’Inail più di un miliardo per costruire sei nuovi ospedali

La Commissione Sanità della Regione (presidente Alessandro Stecco) dà il via libera a maggioranza alla proposta di deliberazione sugli investimenti in edilizia sanitaria per la realizzazione di nuovi ospedali, che ora passa al vaglio dell’Aula di palazzo Lascaris.

Sono sei le nuove strutture, più la conferma per due ospedali già in programma (Vco e Asl To5), finanziate con un investimento complessivo di 1,28 miliardi da parte dell’Inail: Torino (185 milioni), Ivrea (140 milioni), Vercelli (155 milioni), Savigliano-Saluzzo-Fossano (195 milioni), Alessandria (300 milioni), Cuneo (310 milioni).
“Questi fondi sono già stati approvati dal governo – ha spiegato l’assessore alla Sanità Luigi Icardi – e sono tutti a disposizione del Piemonte. L’accordo con Inail prevede che la Regione metta a disposizione i terreni e anticipi le spese per la progettazione che verranno poi rimborsate da Inail, mentre la Regione corrisponderà all’Istituto un canone annuo a valere sul capitale investito. Sulle spese di progettazione, stiamo valutando con l’Istituto delle soluzioni alternative per trovare le risorse necessarie, senza che la Regione debba necessariamente anticiparle”.
I gruppi di opposizione hanno lamentato la scarsità di tempo per il confronto su una materia così importante, chiedendo un ulteriore momento di discussione anche sulla situazione dell’Asl To5.
Il consigliere Alberto Avetta (Pd) ha chiesto se la regione sarà in grado di pagare il canone annuo, visto che non ha la possibilità di stanziare le risorse per la progettazione.
“Alcune strutture sono vecchie e molto dispendiose dal punto di vista energetico – ha rassicurato Icardi – con i nuovi ospedali contiamo di ottenere risparmi che ridurranno l’impatto di questa spesa e probabilmente avere anche delle economie. Su Asl To5 chiederemo l’approvazione del Consiglio, una volta che la Commissione incaricata avrà definito la scelta del sito”.

Volpiano, consegnati gli attestati del “Piemonte gentile e cortese”


Ad Alessandro Fugazzotto il riconoscimento per l’impegno ad abbattere le barriere architettoniche


Sabato 4 dicembre
il sindaco di Volpiano Giovanni Panichelli ha consegnato gli attestati per la Giornata regionale «Piemonte gentile e cortese – grassie d’tut» ad Alessandro Fugazzotto, per aver messo a disposizione «il proprio ingegno riducendo le barriere architettoniche con le proprie invenzioni», e al Centro operativo comunale di Protezione civile e alle associazioni locali di Alpini, Bersaglieri e Carabinieri per «aver sempre dimostrato gentilezza e cortesia verso la popolazione in tutte le occasioni che li ha visti coinvolti: manifestazioni, attività istituzionali ed attività di supporto al Comune di Volpiano».

Alessandro Fugazzotto, rimasto in carrozzina a seguito di un incidente motociclistico, ha fondato a Volpiano l’azienda NoLimits per trovare «soluzioni che permettano di vivere in piena autonomia la vita e gli spazi intimi»; tra i suoi brevetti più recenti, l’alza-vaso For All, espressione di una filosofia che mira a «far comprendere che l’ambiente bagno è per antonomasia sinonimo di privacy e intimità; ognuno di noi dovrebbe vivere questo spazio in piena riservatezza e libertà, non sempre queste condizioni sono soddisfatte».

La Giornata Regionale del «Piemonte gentile e cortese – grassie d’tut», è promossa dall’associazione «Cor Et Amor» con l’obiettivo di «valorizzare insieme l’immagine dell’intero Piemonte e di chi lo vive. Una bella e buona immagine, generata attraverso la gentilezza, la cortesia e la gratitudine contribuirà a rafforzare il senso di appartenenza dei cittadini alla stessa comunità regionale»; è patrocinata da Regione Piemonte, Consiglio regionale del Piemonte, Anci Piemonte e Ordine regionale dei giornalisti.

Commenta il sindaco di Volpiano Giovanni Panichelli: «La gentilezza e la cortesia sono atteggiamenti che vanno più che mai valorizzati e condivisi. Con questo spirito siamo felici di premiare chi investe tempo ed energie per far stare meglio il prossimo».

«Grazie alle motivazioni pervenute – dicono gli organizzatori dell’associazione «Cor Et Amor»-, in merito al rilascio degli attestati, comunicate con l’adesione alla giornata, sono state condivise molte informazioni relative alle pratiche di gentilezza attuate dai cittadini piemontesi, che diventeranno una risorsa preziosa e condivisa a disposizione dell’intera collettività. In questo modo i cittadini che ne verranno a conoscenza potranno riproporle generando un effetto moltiplicatore delle stesse, e a beneficiarne sarà l’intera Regione».

Il bollettino Covid di martedì 7 dicembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1310 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 750 dopo test antigenico), pari al 2,3% di 56.631 tamponi eseguiti, di cui 48.132 antigenici. Dei 1310 nuovi casi gli asintomatici sono 818 (62,4%).

I casi sono così ripartiti: 742 screening, 451 contatti di caso, 117 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 410.713, così suddivisi su base provinciale: 33.496 Alessandria, 19.849 Asti, 12.995 Biella, 58.880 Cuneo, 31.868 Novara, 218.581 Torino, 15.089 Vercelli, 14.868 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.697 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 3.390 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 39 (-rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 463(+rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 13.789

I tamponi diagnostici finora processati sono 10.272.053(+ 56.631 rispetto a ieri), di cui 2.542.872 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.909

Tre decessi di persone positive al test del Covid-19, nessuno di oggi, sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.90deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.593 Alessandria, 727Asti, 441 Biella, 1.471 Cuneo, 954 Novara, 5.688 Torino, 548 Vercelli, 378 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 109 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

384.513 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 384.513 (71rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 31.194 Alessandria, 18.493 Asti, 12.135 Biella, 55.306 Cuneo, 30015 Novara, 205.178 Torino, 14.220 Vercelli, 13.817 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.546 extraregione e 2.609 in fase di definizione.

Vaccini ai 5-11enni al via dal 16 dicembre le somministrazioni

VACCINI AI 5-11 ENNI: IN PIEMONTE PREADESIONI DAL 10 DICEMBRE E DAL 16 AL VIA LE SOMMINISTRAZIONI

A partire da venerdì 10 dicembre, sul portale www.ilpiemontetivaccina.it, si potranno effettuare le pre-adesioni per i vaccini pediatrici destinati ai bambini da 5 a 11 anni, circa 245 mila sul territorio piemontese.
Le scorte di vaccino Pfizer studiato per i più piccoli arriveranno dalla struttura commissariale il 15 dicembre e dal giorno dopo (16 dicembre) in Piemonte inizieranno le inoculazioni, presso hub specifici per i bambini, individuati dalle aziende sanitarie, o dal proprio pediatra se vaccinatore. Nei giorni successivi alla preadesione arriverà l’sms di convocazione con data, luogo e ora dell’appuntamento.
“Siamo tra le prime regioni a partire con la vaccinazione dei più piccoli – sottolineano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi – un altro passaggio importante per continuare a mettere in sicurezza tutta la popolazione. Vaccinare i nostri bambini è importante per tutelarne la socialità e per garantire uno dei tasselli fondamentali della loro crescita, la scuola”.

IL 18-19 DICEMBRE UNITÀ MOBILI VACCINALI NELLE STAZIONI SCIISTICHE

Nel weekend di avvicinamento alle festività natalizie, il 18 e 19 dicembre in alcune delle stazioni sciistiche più grandi del Piemonte saranno presenti le unità mobili vaccinali della Regione per una attività di sensibilizzazione sull’importanza della vaccinazione, ma anche per consentire a chi lo vorrà di ricevere la prima dose o di non rimandare l’appuntamento a coloro che erano stati convocati proprio per quei giorni in uno degli hub fissi del territorio.

IL PIEMONTE SI CONFERMA PRIMO IN ITALIA PER TERZE DOSI

Dai dati della Struttura commissariale nazionale aggiornati ad oggi, il Piemonte si conferma, insieme al Molise, in testa per numero di terze dosi già somministrate, quasi 760.000.

MEDICO INDAGATO DI BORGARO (TO): NON GLI VERRANNO CONSEGNATE DOSI PER VACCINARE

Segnalazione precauzionale dell’Unità di crisi all’Asl To4

Oggi il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, insieme all’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi e al direttore dell’Assessorato alla Sanità Mario Minola con i vertici dell’Unità di crisi, il commissario dell’Area Giuridico Amministrativa Antonio Rinaudo, il commissario generale Coccolo e delle Politiche sanitarie Manno, ha incontrato in video collegamento il direttore dell’Asl To4 Stefano Scarpetta per affrontare il caso del medico di Borgaro (To) indagato per aver rilasciato falsi certificati di esenzione vaccinale senza essere in possesso del titolo di medico vaccinatore.
Il medico, dopo l’avvio delle indagini, si è iscritto come soggetto vaccinatore chiedendo una fornitura di vaccini.

La Regione, sino a quando non sarà accertata la sua posizione nell’ambito delle indagini in corso, e anche in attesa che il Consiglio dell’Ordine professionale di appartenenza, definisca con una decisione irrevocabile che dovrebbe arrivare a breve le eventuali responsabilità disciplinari contestategli (al momento risulta esservi un primo pronunciamento non ancora definitivo), ma anche per non generare incomprensione nei cittadini, viste le dichiarazioni contraddittorie sulla vaccinazione reiterate in più occasioni da tale medico, a scopo precauzionale ha segnalato all’Asl l’inopportunità che gli siano consegnate dosi di vaccini.

Arrestato rapinatore tradito da una storia sui social

La Polizia di Stato del Commissariato Barriera Nizza, a seguito di un’articolata attività d’indagine iniziata nel mese di aprile, è riuscita a individuare il responsabile di una rapina  presso un minimarket di via Genova, a Torino, in concorso con un secondo soggetto al momento ignoto, lo scorso 24.04.2021.

 

L’attenzione degli investigatori, nel monitorare i filmati di videosorveglianza presenti all’interno del locale commerciale, è ricaduta fin da subito, in particolare, su uno degli autori della rapina, un diciottenne italiano già noto agli inquirenti: il giovane, durante l’azione criminosa, brandendo anche un coltello da cucina, colpiva più e più volte con una sedia il malcapitato straniero.

 

Dai successivi sviluppi investigativi, avvenuti anche attraverso l’analisi dei profili social in uso allo stesso, si appurava che il diciottenne, alcuni giorni dopo la rapina, era stato immortalato dagli impianti di videosorveglianza del Commissariato San Donato (presso il quale era sottoposto ad obbligo di firma per altro reato) con gli stessi abiti utilizzati il giorno del delitto.

 

Gli indumenti sono stati successivamente rinvenuti e sequestrati a casa del giovane nel corso di una perquisizione delegata dalla locale Procura della Repubblica.

 

In base ai riscontri ottenuti dagli operatori, l’Autorità Giudiziaria ha emesso pertanto un provvedimento cautelare di custodia in carcere, ma nel contempo il giovane si è reso irreperibile.

 

Dopo una rapida e articolata attività, ancora una volta condotta anche attraverso la minuziosa analisi dei profili social del soggetto, i poliziotti hanno appurato che lo stesso aveva pubblicato una “storia sul suo profilo Instagram con una fotografia in cui si localizzava nel comune di Courmayer, al confine con la Francia.

 

Negli scorsi giorni,  gli investigatori sono riusciti a risalire all’alloggio in cui si trovava il ricercato, sito in una frazione del comune di Pré-Saint-Didier (AO), utilizzato in quanto assunto da pochi giorni per attività di lavoro stagionale nella località turistica.

 

Il ricercato è stato, così, tratto in arresto in esecuzione della misura cautelare e associato presso la casa circondariale di Aosta.

Neve anche a Torino per l’Immacolata

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8 dicembre: il  giorno dell’Immacolata potrebbe nevicare anche  a quote basse a Torino e in Piemonte

I primi fiocchi potrebbero scendere in particolare a sud e nella parte orientale della regione, ma il fronte nuvoloso più organizzato lascerà rapidamente la regione.
E’ quanto prevede  Smi (Società Meteorologica Italiana), che indica per la seconda metà della  settimana un’alternanza di schiarite e fronti nuvolosi, con neve e nevischio limitati ai settori alpini di confine.
In attesa  della perturbazione dell’8 dicembre, le condizioni meteo previste da Arpa -Agenzia regionale per la protezione ambientale sono di temperature rigide e venti sostenuti in montagna, ma tempo stabile tranne qualche temporaneo annuvolamento.

Nel weekend a Superga torna il pienone di visitatori

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Finalmente, dopo un periodo di chiusure dovute alla pandemia e all’addio dei frati, il complesso religioso che domina dall’alto su Torino con un panorama mozzafiato è tornato alla vita di sempre.

Piazzale stracolmo. Sono tornati i torinesi, in auto, in moto, a piedi, in bici, con la cremagliera e i turisti. Si entra in basilica, si sale sulla cupola e si visitano le tombe reali dei Savoia. In ordine, con mascherine e distanziamento. Li sorvegliano i volontari del Sermig, l’Arsenale della pace di Ernesto Olivero che dall’estate scorsa ha preso in gestione il sito collinare subentrando ai frati dell’Ordine dei Servi di Maria, che per motivi di età e salute, hanno posto fine a una lunga gestione iniziata nel 1964, proprio l’anno in cui nasceva a Torino il Servizio missionario giovani di Olivero. Dopo oltre mezzo secolo i religiosi hanno lasciato la chiesa voluta da Vittorio Amedeo II e dal principe Eugenio come ringraziamento alla Madonna dopo aver sconfitto i francesi in quel mitico 7 settembre 1706. Sono una ventina i volontari, giovani e meno, che si alternano a Superga e consentono di tenere aperto il capolavoro di Filippo Juvarra insieme ad alcuni sacerdoti che assicurano la messa durante la settimana. La chiesa è aperta tutti i giorni con la salita alla cupola sabato, domenica e festivi, ore 10,30-13,30 e 14,30-17.00, mentre le tombe dei Savoia si possono vedere sabato, domenica e festivi negli stessi orari. Riaperto il servizio caffetteria e ristorante. “Ci sono le tombe dei Savoia e c’è del dolore da rispettare, aveva detto Olivero il 2 agosto scorso durante il passaggio di consegne dai frati al Sermig, riferendosi al Grande Torino”. Abbiamo molte idee per il futuro ma preferiamo raccontarle strada facendo”. Per il momento ci sarà un’apertura straordinaria e continuativa feriale e festiva durante le prossime festività, dal 25 dicembre al 9 gennaio 2022.

F.Re

CasArcobaleno, i prossimi eventi di dicembre

15/12 Presentazione di fanzine dedicate al Poliamore

18/12 Presentazione del libro “Io sono Io” di Cinzia Messina

22/12 Proiezione di “Make the Yuletide Gay”

 

CasArcobaleno (via Bernardino Lanino 3/A, Torino) è casa: un luogo pubblico e privato, abitato da una o molte associazioni. CasArcobaleno è un polo integrato di servizi di interesse pubblico rivolti alla popolazione LGBTQIA+ e di servizi diretti alla popolazione cittadina tutta creati dalla popolazione LGBTQIA+ stessa. È l’esplosione del concetto dell’associazionismo LGBTQIA+ inteso come Bene Comune, ovvero una possibilità di crescita per tutta la società. CasaArcobaleno è sintesi di bisogni e ramificazione di desideri. CasArcobaleno è servizi ma anche eventi per tutt*

Mercoledì 15 dicembre alle 18.00

PRESENTAZIONE DI POLY-TECNICO, POLY-TICO E POLY-ROID

Presentazione di Poly-tecnico, poly-tico e poly-roid, raccolta di fanzine, ovvero autopubblicazioni indipendenti a cura di Car (Polycarenze): https://www.instagram.com/polycarenze

L’obiettivo è quello di dare voce al tema del poliamore e delle altre non monogamie etiche/consensuali attraverso una narrazione sia divulgativa, sia politica.

La prima, poly-tecnico, vuole essere una fanzine introduttiva al tema delle non monogamie che tenta di rispondere alle domande più frequenti. Cosa si intende per poliamore? Può esistere una relazione tra una persona monogama e una poliamorosa? Come si gestisce la gelosia? Quali sono le diverse forme che assumono le relazioni non monogame?

La seconda, poly-tico, raccoglie interventi di stampo transfemminista queer. Cosa critichiamo di San Valentino? Perché scendiamo in piazza l’8 marzo? Cosa c’è di problematico nel concetto di decoro?

La terza, poly-roid, è una raccolta di opere artistiche a tema poliamore creata da persone che hanno voluto mettersi in gioco per il progetto.

A condurre l’evento insieme a Car sarà presente Chiara Isabelle Berard, attivista sociopolitica e vicepresidente di Arcigay Valle d’Aosta Queer VdA.

A seguire, ci sarà una festa polyfriendly.

Sabato 18 dicembre alle 18.00

Presentazione del libro “Io sono Io” di Cinzia Messina, presente l’autrice.

Questa sera presentazione del libro, tratto da una storia vera, “Io sono Io” di Cinzia Messina, Società Editrice “Il Ponte Vecchio” (https://www.io-sono-io.com).

L’autrice sarà a CasArcobaleno, Il tema è il transgenderismo vissuto e narrato da una madre che combatte per il diritto all’autodeterminazione della figlia Greta. L’amore di genitore, la lotta per essere se stess*, il senso della famiglia.

Tanti spunti di discussione ci aspettano.

A dialogare con Cinzia Messina ci saranno Valeria Bonante del Gruppo Cultura di Arcogay Torino, Cristina Cultrera di Agedo Torino e il Gruppo Giovani di Arcigay Torino.

Mercoledì 22 dicembre alle 20.30

Cinefrocium: rassegna di film a tematica LGBTQIA+ / Proiezione di “Make the Yuletide Gay”

Il Cinefrocium presenta film inediti in Italia, in lingua originale e sottotitolati in italiano. Una rassegna per far conoscere a tuttə che la produzione di film a tematica LGBTQIA+ nel mondo è enorme con storie d’amore felici, matrimoni, adozioni, diritti… film che spesso in Italia non vengono distribuiti.

Il film che abbiamo scelto per il 22 dicembre è una simpatica commedia natalizia che ci arriva dagli USA: “Make the Yuletide Gay” (Rendiamo gay le feste natalizie) di Rob Williams. Commedia, USA 2009.

Il film racconta la storia di Olaf “Gunn” Gunnunderson, studente gay dichiarato che si prepara alle vacanze di Natale. Dopo avere salutato il suo ragazzo Nathan, arriva alla casa dei genitori con cui però ancora non ha fatto coming out e che anzi gli hanno preparato un incontro con Abby, la sua compagna di scuola delle superiori ancora innamoratissima di lui. Le cose si complicano quando arriva inaspettato il suo ragazzo Nathan che rimane scioccato nello scoprire che Olaf è ancora velato in famiglia. Anche i genitori sono perplessi nel vedere quest’amicizia del figlio e cercano di indagare più da vicino… Protagonista del film l’attore gay dichiarato Adamo Ruggiero (“Degrassi: The Next Generation”).

Presenta il film Fabio Giuffrè che dal 2008 cura il progetto Buzz Intercultura, occupandosi della traduzione e sottotitolazione dei film.

Prima del film, proiezione random di videoclip a tematica LGBTQIA+ inediti in Italia.

INFO UTILI

Gli eventi sono a ingresso gratuito. Per accedere a CasArcobaleno è necessario: esibire il green pass, indossare la mascherina, esibire la tessera Arcigay (o Arci e federate) in corso di validità.

Per maggiori informazionihttps://www.facebook.com/casarcobaleno.torino/events  | eventidicasa@gmail.com

Il Sindacato di Polizia LeS chiede la chiusura del C.P.R. di Torino

Il sindacato di polizia LeS (Libertà e Sicurezza Polizia di Stato) chiede la chiusura del Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Torino (già C.I.E).

Ma cosa sta accadendo nel Centro di Permanenza torinese perché un sindacato di polizia ne chieda addirittura la chiusura? Ne parliamo con Daniele Bucci, Segretario Generale Provinciale di Torino del sindacato LeS.
D.: Bucci ci faccia capire:  perché chiedete la chiusura del CPR?
R.: Sinceramente allo stato attuale non riusciamo a capire l’utilità di questa struttura! I centri nascono per il rimpatrio degli extracomunitari irregolari ed in particolar modo per chi si è già macchiato di gravi delitti. Nella struttura di Torino tutto questo sembra una utopia!
D.: Ma perché? I rimpatri non vengono eseguiti?
R.: Vede, secondo i dati forniti dal Dipartimento della pubblica sicurezza ed elaborati dal Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, il Cpr di Torino risulta ultimo in classifica con una percentuale di rimpatri effettuati stimata al 18,1%, molto distante dall’88% di rimpatri effettuati dal centro di Caltanissetta Pian del Lago o dal 77,7% di quello di Trapani. Vi è anche un altro aspetto da tenere in considerazione, cioè il mancato rimpatrio di queste persone sta creando seri interrogativi, non ultimo dei quali quello che se il confinamento è finalizzato a un obiettivo che nella gran parte dei casi non viene raggiunto, ciò potrebbe comportare è una privazione della libertà “ingiustificata e fine a se stessa”.
D.: Da quello che mi accennava prima potrebbe esserci anche un problema di vita di queste persone trattenute nel centro e un annesso problema di ordine pubblico per la città di Torino?
R.: Si. Infatti sono due aspetti concatenati. Da un po’ di tempo gli ospiti del centro mettono in essere tentativi di suicidio, se ne registrano anche punte di circa 6 al giorno. Questi tentativi costringono a distogliere una importante aliquota di personale deputato al controllo del territorio per garantire la sorveglianza dei soggetti che hanno tentato il suicidio all’interno delle strutture sanitarie. Pare, anche, che la maggior parte di questi ospiti, dopo le dimissioni ospedaliere, venga dichiarata incompatibile con la struttura C.P.R. e quindi invitata solo formalmente a lasciare il Territorio.
D.: Quindi questo potrebbe celare un pretesto grazie al quale i soggetti interessati riuscirebbero ad evitare il procedimento coattivo di espulsione dall’Italia?
R.: Noi non abbiamo elementi certi per affermarlo. Tuttavia, i dati porterebbero a questa conclusione perché, nell’arco di un mese, circa un centinaio di soggetti sono stati liberati e per loro si sono aperte le porte del CPR, così da essere tornati liberi di circolare per Torino, con la sola intimazione di lasciare il paese entro sette giorni. Ovviamente il sistema attuale diventa ingiusto sia per chi è trattenuto presso il C.P.R. che, se vuole ottenere la libertà, si trova costretto ad emulare il gesto degli altri ma anche per i cittadini che si ritrovano con meno forze di Polizia a garantire la sicurezza del territorio! Ovvero una beffa per il sistema.
Chiudendolo risparmieremmo soldi dei contribuenti e daremmo più sicurezza al territorio!

Cambiano gli orari del numero verde Amiat

A causa di motivi tecnici il Numero Verde AMIAT 800 017277 sarà operativo nei seguenti orari:

lunedì martedì giovedì venerdì dalle 8.00 alle 14.00

mercoledì festivo

sabato chiuso

Rimangono operativi i canali mail e  i servizi su prenotazione  via web.