CRONACA- Pagina 1193

I pasti del Colombatto per le persone bisognose

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Giornate dedicate alla solidarietà all’Istituto Superiore “G. Colombatto (via Gorizia 7) Torino.

Studenti, docenti e volontari della protezione civile uniscono forze e competenze per fornire circa
300 pasti da distribuire a famiglie bisognose delle Comunità di Sant’Egidio e di Santa Rita.

Questo è quanto è successo già sabato 15 gennaio durante il primo dei tre appuntamenti (22 e 29
gennaio) dedicati al progetto #ColombattoSolidale.

Le materie prime, utilizzate dall’istituto Colombatto per preparare i pranzi, sono fornite
dall’Associazione Volontari Alpini di Protezione Civile che raccoglie i contributi offerti dalle
aziende ed enti sponsor (UNICEF, AIL Associazione Italiana contro le Leucemie-linfomi e
mieloma ONLUS, Magogelo Quality FOOD, Caat Centro Agroalimentare Torino, Ragis Food
Service, Solidarietà Alimentare Torino, Pian della Mussa, Dipartimento Solidarietà Emergenze FIC,
Lidl Italia, Caffè Costadoro, Grana Padano).

Studenti e docenti, volontari, tutti in campo per la solidarietà. A lavoro di sabato, quando la scuola è
chiusa, per non dimenticare chi ha bisogno di un pasto caldo e di un sorriso.

Raccolta cachi per la comunità

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Le buone pratiche di gentilezza sono azioni concrete e positive, a costo quasi 0, messe in atto per rinforzare i comportamenti pro sociali dei cittadini a beneficio dell’intera comunità. Partendo da questo presupposto, Luca Nardi,  coordinatore del progetto nazionale Costruiamo Gentilezza (costruiamo gentilezza.org), ha messo in atto in prima persona, per il secondo anno consecutivo, una pratica di gentilezza che ha coinvolto la comunità locale in cui risiede, quella di Lessolo, un paese di quasi 2000 abitanti in provincia di Torino.

L’iniziativa è nata con l’osservazione durante il periodo invernale, che spesso sulle piante di cachi restano molti frutti incolti, le motivazioni sono varie, un’eccessiva produzione, oppure vengono raccolti solo i frutti per il fabbisogno famigliare del proprietario, o la pianta si trova in un terreno in disuso. Per questa ragione nel 2020 aveva proposto ad un compaesano che aveva lasciato i cachi sulla pianta di poterli raccogliere e ridistribuire a chi li avrebbe apprezzati, la risposta fu affermativa. Il promotore della buona pratica allora raccolse 12 cassette di cachi che distribuì gratuitamente. Lo scorso Dicembre invece sono quadruplicati coloro che si sono resi disponibili a lasciare raccogliere i cachi dalle  proprie  piante per condividerli con la comunità, questa volta sono state 27 le cassette di cachi raccolte e consegnate. La distribuzione delle cassette con i cachi non è stata casuale, ma ha seguito dei criteri, ossia sono stati scelti, indipendentemente dalla condizione economica: pensionati, famiglie con bambini, giovani coppie. Lo scopo di questa iniziativa? É lo stesso Nardi a rispondere: ”Evitare lo spreco alimentare donando l’incolto, favorire il bene comune e dimostrare che con un po’ di creatività e buona volontà ognuno, da solo, o in gruppo, può attivarsi costruire buone pratiche .” Per tale regione questa iniziativa è stata condivisa nell’ambito di Costruiamo Gentilezza nell’archivio (libero) delle Buone Pratiche ( https://costruiamogentilezza.org/strumenti-di-gentilezza/buone-pratiche-di-gentilezza/ ) a disposizione di tutti coloro che vogliano riproporla  anche adattandola al proprio contesto.

L’autopsia della bimba caduta dal balcone: potrebbe essere stata lanciata, non è scivolata

Secondo l’autopsia la bambina morta precipitando dal balcone sarebbe caduta troppo avanti  rispetto alle  ringhiere del ballatoio, perché sia scivolata dalle mani del patrigno (come lui sostiene), ora in carcere. L’ipotesi è che la bimba sarebbe dunque stata lanciata.  La madre della piccola Fatima lo accusa di averlo fatto volutamente, dopo una lite. Dalla procura viene contestato  il dolo eventuale per il comportamento  dell’uomo che avrebbe accettato il rischio di mettere in pericolo la bambina. Se la piccola fosse scivolata dalle mani sarebbe caduta in modo verticale, invece risulterebbe caduta troppo al centro del cortile.

Uomo uccide la moglie malata e si toglie la vita

A Strambino marito e moglie sono stati trovati morti in un’auto. Si tratterebbe di un omicidio-suicidio. Lui aveva 71 anni lei 63, di loro non si avevano notizie ormai da giorni.
I familiari  non trovandoli al telefono hanno chiamato i carabinieri che hanno scoperto  i corpi senza vita dei coniugi dentro una vettura parcheggiata nel cortile della loro cascina. Sarebbe stato l’uomo a uccidere la moglie  con una pistola legalmente detenuta, che poi avrebbe usato contro di se’.
La donna era gravemente malata, questa la probabile motivazione del tragico gesto. “Non ha sofferto e ora non soffrirà più”, così ha scritto l’uomo su un biglietto trovato  in casa.

Al via il piano per la costruzione di sei nuovi ospedali

EDILIZIA SANITARIA, L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’, LUIGI ICARDI: «INNOVIAMO E RIORGANIZZIAMO LA RETE OSPEDALIERA»

«Con l’approvazione della programmazione di indirizzo strategico generale per la realizzazione di sei nuovi ospedali a Torino, Ivrea, Vercelli, Savigliano, Alessandria e Cuneo, la Regione Piemonte compie un altro importante passo verso il potenziamento e la modernizzazione delle strutture sanitarie sul territorio. Dopo l’avvio del cantiere del Parco della Salute di Torino e l’imminente bando per la costruzione della nuova Città della Salute e della Scienza di Novara, si delineano nuovi orizzonti organici e razionali di organizzazione della rete sanitaria sul territorio regionale per livelli di competenza e azioni di ammodernamento infrastrutturale. Sono grato al Consiglio regionale che ha sostenuto con ferma convinzione e determinazione questo nuovo piano di investimenti in edilizia sanitaria da quasi un miliardo e 300 milioni di euro».

Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, commenta l’approvazione, da parte del Consiglio regionale, della prima programmazione di indirizzo di carattere strategico generale di investimenti in edilizia sanitaria per la realizzazione di sei nuovi presidi ospedalieri in Piemonte.

«La necessità per la Regione di innovare e riorganizzare la rete ospedaliera piemontese – continua l’assessore Icardi – nasce non solo dall’esigenza di un miglioramento degli aspetti gestionali e strutturali risultati critici, ma anche a seguito della eccezionale sollecitazione ai servizi sanitari nazionale e regionali che si é dovuta fronteggiare a causa della pandemia. Con questo piano andiamo ad intervenire su realtà del patrimonio sanitario piemontese che hanno evidenziato condizioni e stato d’uso obsoleti e generato rilevanti costi di gestione e di manutenzione, con l’obiettivo di migliorare l’umanizzazione dei servizi sotto il profilo della qualità delle strutture, delle relazioni con il cittadino/paziente, dell’efficacia delle prestazioni e della competenza professionale. Il sistema sanitario sta affrontando una profonda trasformazione rivolta non solo all’innovazione del modello organizzativo ed alla tecnologia, ma soprattutto ad una rivisitazione del rapporto servizi-paziente, con conseguenze sui diversi livelli del sistema stesso, istituzionale, professionale, gestionale e sociale. Una rivoluzione che il Piemonte sta affrontando in modo complementare sia sul fronte degli ospedali che su quello dell’assistenza primaria sul territorio».

Sul piano finanziario, gli interventi sono valutabili dall’Inail nell’ambito dei propri piani triennali di investimento, ma resta aperta la possibilità di attivare altre tipologie e forme di finanziamento.

Di seguito la tabella dettagliata del piano.

Presidi ospedalieri di nuova realizzazione

AZIENDA IPOTESI PRESIDIO SOSTITUITO DESCRIZIONE INTERVENTO COMUNE SUPERFICIE (mq)

IMPORTO INTERVENTI

ASL Città di Torino Ospedali Maria Vittoria e Amedeo di Savoia L’intervento consiste nella realizzazione di un nuovo presidio ospedaliero-DEA di
I livello
Torino  circa 60.000 185.000.000,00
ASL TO4 Ospedale di
Ivrea
L’intervento consiste nella realizzazione di un nuovo presidio ospedaliero-DEA di
I livello
Ambito
Eporediese
 circa 46.000 140.000.000,00
ASL VC Ospedale  S. Andrea di Vercelli L’intervento consiste nella realizzazione di un nuovo presidio ospedaliero -DEA di
I livello
Vercelli  circa 50.000 155.000.000,00
ASL CN1 Ospedali
Savigliano, Saluzzo, Fossano
L’intervento consiste nella realizzazione di un nuovo presidio ospedaliero-DEA di
I livello
Ambito
Saviglianese
 circa 63.000 195.000.000,00
AO SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Ospedale
S.S. Antonio e Biagio
L’intervento consiste nella realizzazione di un nuovo presidio ospedaliero -DEA di
II livello
Alessandria  circa 98.000 300.000.000,00
AO S.Croce e Carle di Cuneo Ospedali
S.Croce e Carle di Cuneo
L’intervento consiste nella realizzazione di un nuovo presidio ospedaliero -DEA di
II livello
Cuneo  circa 102.000 310.000.000,00
Totale 1.285.000.000,00

Investita muore dopo tre giorni in ospedale

Una donna di 80 anni è deceduta all’ospedale di Rivoli nella notte del 13 gennaio a causa delle conseguenze di un incidente stradale avvenuto a Giaveno lunedì 10. Una Fiat Panda l’aveva investita verso mezzogiorno nei pressi della  sua abitazione. Alla guida dell’auto che viaggiava in direzione di Cumiana, un 47enne di Giaveno che si è fermato per prestare soccorso.  Stava viaggiando in direzione di Cumiana. Gli accertamenti sono affidati alla polizia municipale, per verificare se la donna ha attraversato la strada sulle strisce pedonali o meno.

La mamma della bimba caduta dal balcone: “Stavamo litigando e lui l’ha buttata giù”

«Fatima non è caduta. Lui l’ha lanciata dal balcone. Stavamo discutendo, prima l’ha scaraventata a terra, poi l’ha buttata giù».

Questa la testimonianza della mamma della piccola Fatima Skika, morta a tre anni il 13 gennaio, caduta da un balcone di un edificio in via Milano, rilasciata agli inquirenti. La donna, che in passato avrebbe  subito maltrattamenti dall’ex compagno, si sarebbe confessata con una poliziotta. Immediatamente dopo la tragedia, dopo aver saputo che la sua bambina era morta, non aveva rilasciato dichiarazioni complete e lucide. Potrebbe ora avere trovato la forza di parlare, superata  la prima fase di shock.

Vaccini, orario raddoppiato per l’hub del Valentino

IL 22 GENNAIO OPEN DAY PER LA FASCIA 5-11 ANNI

Orario extra per l’hub vaccinale del Valentino che, a partire dal 22 gennaio, il sabato raddoppierà la sua apertura per somministrare nella giornata oltre 3 mila vaccini grazie all’impegno della Città della Salute di Torino, che gestisce la struttura in collaborazione con l’Asl Città di Torino.

Saranno 2.400 le convocazioni: dalle 8 alle 15 riservate alle dosi per gli over12, mentre dalle 15.30 alle 21 l’hub aprirà alle vaccinazioni pediatriche dei bambini tra i 5 e gli 11 anni di tutta la regione con uno speciale Open day da 1.000 posti a cui potranno aderire (prenotando a partire da mercoledì 19 gennaio alle ore 9 sul portale www.IlPiemontetivaccina.it) i bambini a cui non è stata somministrata alcuna dose e che non hanno già un appuntamento o che hanno la convocazione dopo almeno una settimana (ovvero non prima del 26 gennaio). Il vaccino somministrato sarà quello pediatrico di Pfizer.

I bambini dovranno essere accompagnati da un genitore/tutore munito di autocertificazione di responsabilità genitoriale (il modulo si può scaricare sul portale al momento della prenotazione) e consenso alla vaccinazione.

Ad oggi in Piemonte sulla platea di 246 mila bambini tra i 5 e gli 11 anni le adesioni sono state circa 72 mila.

Refurtiva venduta sul web, i carabinieri denunciano tre minorenni

Hanno provato a vendere diversa refurtiva su siti specializzati, ma sono stati scoperti da una delle vittime.

I carabinieri della Compagnia Torino Mirafiori hanno denunciato tre studenti minorenni di 15 anni, abitanti a Torino, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di furto aggravato commesso nella notte tra il 19 e il 20 ottobre 2021 all’Istituto “Primo Levi” di Torino. Quella notte, i ladri portarono via diversi computer. Nell’ambito medesima attività investigativa, i militari dell’Arma hanno denunciato uno dei tre minori per un altro furto commesso il 19 dicembre scorso in un capannone edile di Torino.
Durante la perquisizione nella cantina di uno degli indagati, ma nella disponibilità di tutti, i carabinieri hanno trovato numerosi computer rubati, alcuni relativi al furto alla scuola e strumenti edili di precisione.

Pragelato, continua la messa in sicurezza e la ricostruzione dei ponti

“Dopo la completa ricostruzione del ponte Daz Itreit, la messa in sicurezza e ricostruzione della passerella del Rio Pomerol lato ponte s.r. 23, adesso è stato ultimato un altro lavoro. Si tratta della strada di collegamento fondo valle Grand Puy in corrispondenza del ponte di Pomerol. Il primo lotto, inerente il rinforzo del ponte esistente, è costato oltre 55 mila euro. Al contempo, è stato ultimato anche il secondo lotto, per una cifra complessiva di oltre 78 mila euro.

Lavori che si sono resi necessari per l’usura provocata dal tempo. Investimenti che, comunque sia, richiederanno ancora altre ingenti somme per mettere in sicurezza altri ponti che gravitano sul territorio di Pragelato e che sono già stati individuati dai tecnici comunali. Lavori che, come ovvio, inizieranno la prossima primavera”.

Così Paola Borra, Assessore area manutentiva Pragelato.