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Senegal campione d’Africa: presa a calci volante della polizia

I tifosi del Senegal ieri sera erano in festa per la vittoria della Coppa d’Africa contro l’Egitto

Quando le volanti della polizia si sono fermate per capire che cosa stesse in strada i tifosi corrono e urlano, accerchiando una delle volanti e qualcuno la prende a calci. L’episodio è stato filmato da alcuni residenti di corso Palermo, in  Barriera di Milano ed è  diventato virale.  La volante si è allontanata ma la polizia è tornata  con i rinforzi e ha riportato la calma. Non risultano provvedimenti a carico di nessuno ma le indagini sono in corso per identificare chi ha colpito l’auto.

Primavera in anticipo: 17 gradi ma forti raffiche di Foehn

Forti raffiche di Foehn in Piemonte

Il vento caldo soffia a 200 km l’ora nel parco del Gran Paradiso, ma è molto forte anche a Torino, dove le temperature hanno raggiunto già i 17 gradi.

Pericolo  per gli incendi boschivi nelle zone di montagna, disagio per cartelli stradali e tegole “volanti” che possono costituire un rischio per i passanti.

Arrestati rapinatori di farmacie e negozi

Negli scorsi giorni, gli investigatori della Sezione Antirapina della Squadra Mobile della Questura di Torino hanno dato esecuzione a due Ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Tribunale di Torino a carico di tre italiani pluripregiudicati, R.S. (33 anni), F.A. (39 anni) e M.M. (26 anni), gravemente indiziati di aver perpetrato alcune rapine.

Le misure cautelari costituiscono l’esito di mirate indagini, svolte nell’ambito dell’intensificazione dei servizi dedicati al quartiere di Barriera di Milano, ove risultavano risiedere tutti i tre malviventi.

La “batteria” composta da R.S. e F.A. è indiziata di una rapina commessa l’8.11.2021 in danno di un albergo, di una tentata rapina e di una rapina consumata, entrambe perpetrate in data 9 novembre 2021, in danno di due diversi supermercati, nonché di una tentata rapina commessa il 12 novembre 2021 in pregiudizio di una farmacia.

Le indagini, svolte sotto il costante coordinamento della locale Procura della Repubblica, hanno consentito di stabilire che l’autore materiale dei delitti era sempre R.S., armato di coltello a serramanico e, in un caso, di un’arma da sparo (poi risultata una fedele riproduzione di un revolver, rinvenuta in occasione del suo fermo), mentre F.A. aveva funzione di “palo” e di autista dell’autovettura utilizzata per la fuga.

A carico di M.M. sono stati, invece, raccolti elementi indiziari in relazione ad una rapina consumata l’11 gennaio 2022 in danno di un’altra farmacia. In tale occasione il malvivente, armato di coltello a serramanico, dopo aver minacciato il titolare, si era impossessato del denaro contenuto all’interno della cassa, dileguandosi a piedi nelle vie limitrofe.

E’ in corso attività d’indagine tesa ad accertare l’eventuale coinvolgimento dei tre malviventi in altri analoghi episodi criminosi.

Sequestrati 6 milioni di articoli di falso Made in Italy Frode da 10 milioni di euro

Operazione della Guardia di Finanza di Torino in tutta Italia. Sequestrati oltre 6 milioni di articoli falsi “Made in Italy”.  Denunciati 7 imprenditori. Una frode da 10 milioni di euro.

 

La Guardia di Finanza di Torino ha sequestrato oltre 6 milioni di articoli per la casa riportanti falsamente l’etichettatura “Made in Italy”, in quanto interamente prodotti e successivamente importati dalla Cina, dal Pakistan e dalla Turchia, i quali, se immessi in commercio, avrebbero fruttato un illecito guadagno di circa 10 milioni di euro.

L’operazione, condotta dai “Baschi Verdi” del Gruppo Pronto Impiego Torino e coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo piemontese, ha avuto inizio nei mesi scorsi quando i finanzieri hanno notato, esposti sugli scaffali di alcuni negozi, articoli per la casa reclamizzati come prodotti di origine italiana, attraverso l’inequivocabile simbologia della bandiera tricolore, nonostante fossero stati interamente realizzati in Asia.

Gli elementi prima facie acquisiti hanno indotto a ritenere che ci si trovasse di fronte ad una ingente frode commerciale e, pertanto, si è proceduto a ricostruirne l’intera filiera distributiva attraverso l’esame analitico dei flussi degli approvvigionamenti e le relative procedure doganali.

Le indagini dei Finanzieri hanno consentito di individuare cinque depositi, localizzati nella città di Torino e in alcuni comuni delle province di Napoli, Barletta-Trani, Macerata e Mantova ove i finanzieri, hanno rinvenuto una considerevole quantità di oggetti per uso casalingo pronti per essere commercializzati come articoli recanti il sigillo nazionale.

L’illecito modus operandi prevedeva che la merce importata dalla Repubblica popolare cinese ovvero dal Pakistan o dalla Turchia venisse presentata in dogana in imballi primari privi di indicazioni riconducibili ad una origine domestica mentre, al loro interno, sono risultati apposti simboli tipici dell’italianità idonei ad ingannare il cliente finale.

 

L’ingente quantitativo di articoli per la casa (tra questi posaterie, bilance, accessori d’abbigliamento, utensili per la cucina nonché bicchieri, piatti, tazze, tazzine) utilizzati anche nel circuito del trasporto passeggeri (navi da crociera e treni) e destinati in massima parte ai consumatori finali per il tramite della grande distribuzione organizzata, è stato, quindi, sequestrato nel corso dell’esecuzione delle perquisizioni disposte dalla locale Autorità giudiziaria nei confronti di sette imprenditori, i quali, ferma restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità, dovranno rispondere dei reati di frode in commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci.

 

Scuola, le nuove regole di gestione Covid

Il decreto del Governo rende valide le nuove regole di gestione Covid a scuola già da lunedì 7 febbraio, non solo per i futuri casi di contagio in ambito scolastico, ma anche per le quarantene o autosorveglianze degli studenti già in corso.

 

“Le quarantene o autosorveglianze scolastiche già in corso si allineeranno automaticamente alle nuove disposizioni nazionali, senza la necessità che le Asl emettano nuovi provvedimenti – spiega Antonio Rinaudo, commissario dell’Area Giuridico-Amministrativa dell’Unità di crisi della Regione Piemonte. Da lunedì 7 febbraio, quindi, sarà già possibile per le scuole riammettere gli alunni in presenza o dopo la quarantena di 5 giorni con tampone di uscita, in tutti i casi previsti dalla nuova normativa”.

 

Le nuove regole di gestione dei casi Covid a scuola introdotte dal Governo sono consultabili a questo link

https://www.miur.gov.it/-/scuola-le-misure-per-la-gestione-dei-casi-di-positivita-sintesi.

 

NUOVE DISPOSIZIONI NAZIONALI PER IL TAMPONE GRATUITO

IN FARMACIA PER I CONTATTI IN AMBITO SCOLASTICO

Da lunedì 7 febbraio per elementari, medie e superiori sarà necessaria la ricetta medica, mentre per nidi e materne continuerà a essere sufficiente l’autocertificazione

 

Le nuove disposizioni del Governo per la gestione dei contagi in ambito scolastico prevedono che la gratuità dei tamponi antigenici eseguiti in farmacia o presso strutture private autorizzate per gli studenti delle scuole elementari, medie e superiori sia subordinata alla ricetta medica (sia per i tamponi necessari al testing in autosorveglianza che per quelli di uscita dalla quarantena). In questi casi, quindi,

da lunedì 7 febbraio non sarà più possibile l’uso dell’autocertificazione che aveva introdotto la Regione, ma sarà sempre necessaria la ricetta del medico di famiglia o del pediatra.

 

Per quanto riguarda invece i contatti scolastici nei nidi e nelle scuole dell’infanzia, per i bambini tra 0 e 6 anni, continuerà a essere sufficiente l’autocertificazione, insieme a copia della carta di identità, senza necessità di ricetta medica.

 

“La Regione Piemonte – spiegano il presidente Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi – aveva introdotto l’autocertificazione per rendere meno complessa la gestione dei tamponi di ambito scolastico, sia per le famiglie sia per i medici e il sistema sanitario, ma dobbiamo necessariamente attenerci alle nuove disposizioni nazionali. In tutti i casi in cui abbiamo possibilità di autonomia continueremo invece con l’uso della sola autocertificazione in modo da velocizzare per tutti le procedure”.

 

Basterà sempre l’autocertificazione, senza necessità di ricetta, anche nel caso dei tamponi gratuiti in farmacia per l’uscita dall’isolamento dei soggetti positivi e in generale per l’uscita dalla quarantena di ambito extra scolastico. In questi casi insieme all’autocertificazione sarà sempre necessario mostrare in farmacia anche l’sms ricevuto dalla Regione con il numero del provvedimento contumaciale.

 

Resta sempre valida per tutti i cittadini anche la possibilità, sia nel caso degli isolamenti che delle quarantene di ambito scolastico ed extra scolastico, di effettuare il tampone gratuito presso il proprio medico di famiglia  o pediatra, oppure tramite la prenotazione dell’Asl recandosi in uno degli hotspot pubblici.

Un Consiglio regionale contro bullismo e cyberbullismo

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“Non si può accettare che giovani vite possano essere indotte a gesti estremi a causa di reiterate vessazioni, commesse non di rado da coetanei, anche attraverso un uso distorto della rete”. Lo dichiara il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasianell’imminenza della Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo che si celebra lunedì 7 febbraio.

“Servono risposte concrete ed efficaci – aggiunge – in particolare per i più deboli, come i minori. Le istituzioni hanno il dovere di occuparsi di questi fenomeni a tempo pieno e non soltanto quando una notizia drammatica riaccende i riflettori su questa piaga”.

Proprio per passare dalle parole ai fatti, con la legge regionale 2/2018, “Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo” l’Assemblea legislativa piemontese ha previsto che in occasione di tale Giornata il Consiglio regionale ricordi, con un momento di raccoglimento, le vittime di bullismo e cyberbullismo e che vengano attuate iniziative per promuovere un uso consapevole della rete Internet e dei social network.

Per questo nella seduta d’Aula pomeridiana di martedì 8 il presidente Allasia ricorderà chi ne è vittima. Per l’occasione lo schermo della diretta in videoconferenza e la pagina Facebook dell’Assemblea conterranno gli hashtag #nobullismo e #nocyberbullismo a fianco del logo del Consiglio.

Lunedì 7 a partire dalle 9.15, si svolgerà invece il convegno on line Le parole che curano – Ascolto, mediazione, accoglienza, responsabilità, organizzato dall’Associazione Essere Umani e il Comitato torinese dell’Unicef con il patrocinio del Consiglio regionale attraverso la Garante per l’infanzia e l’adolescenza, che verrà trasmesso in streaming sul canale YouTube del Consiglio.

“Le parole hanno un peso – sottolinea la Garante Ylenia Serra, che aprirà i lavori – come sanno bene le vittime di bullismo e cyberbullismo, fenomeni attuali e purtroppo in crescita. Le parole hanno conseguenze che possono diventare insopportabili per le vittime e comprometterne la qualità della vita, la serenità della crescita e, nei casi più estremi, la stessa esistenza”.

“Compito di tutti – prosegue Serra – è in primo luogo collaborare per diffondere, soprattutto attraverso l’esempio, la cultura dell’ascolto, della mediazione, dell’accoglienza e della responsabilità: ‘ingredienti’ capaci di aprire alla comprensione, al dialogo e all’edificazione di circoli virtuosi”.

L’iniziativa, rivolta a insegnanti, educatori, famiglie e operatori del settore, prevede nella prima parte la presentazione, moderata dalla giornalista Maria Teresa Martinengo, della ricerca Monitoraggio sui bullismi. Il punto di vista degli studenti dell’Università di Torino, curata dai dipartimenti di Dipartimenti di Filosofia e Scienze dell’educazione, Informatica e Scienze della Sanità pubbliche e private dell’Università di Torino.

La seconda parte è invece dedicata alla presentazione di buone prassi provenienti dall’ambito scolastico piemontese quali il Passaporto per una comunità in rete, realizzato dall’Associazione Essere Umani con il Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino, il progetto Non perdiamoci di vist@, curato dall’Ufficio scuola del Comitato torinese dell’Unicef e una panoramica sugli esiti delle attività dell’Associazione Save the Children nelle scuole piemontesi.

Una tavola rotonda animata da giovani studenti delle città di Alessandria, Asti, Novara e Torino concluderà l’evento.

Torino come Valenza? Commercianti a lume di candela contro il caro bollette

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L’INIZIATIVA DEGLI ESERCENTI DELLA CITTA’ DELL’ORO POTREBBE ESSERE REPLICATA SOTTO LA MOLE

 

Ha avuto un’eco anche nazionale la manifestazione dei commercianti e degli esercenti di pubblici esercizi di Valenza che, da mercoledì a venerdì, scorso hanno lavorato a lume di candela, spegnendo le luci per evidenziare tutto il loro disagio verso il caro-bollette, soprattutto quelle elettriche, cresciute rispetto all’anno scorso con una media del 57% in più. L’iniziativa è stata al centro di un servizio di Retequattro e nei prossimi giorni è previsto anche l’arrivo di una troupe di Raitre Piemonte. “L’invito a spegnere o ad abbassare le luci – dice Gerardo Logambino, titolare del Fashion di Corso Garibaldi ed animatore insieme a Max Mazzola dell’iniziativa” è stato accolto da molte attività e non soltanto in corso Garibaldi, la ‘main street’ cittadina, ma anche nelle altre principali arterie e c’è stato un contatto con la Rai che verrà nei prossimi giorni in città per un servizio”.

L’idea dei commercianti valenzani potrebbe dunque diventare ‘contagiosa’ per sensibilizzare il governo nazionale a prendere ulteriori iniziative per contrastare il caro-bollette.

E chissà che non venga copiata anche nelle città metropolitane come Torino. Qui se venisse attuata l’impatto sarebbe certamente notevole e tale da non passare inosservato a chi è in cabina di regiain modo da accogliere il grido di dolore di categoria che sono state pesantemente segnate dai due anni di emergenza sanitaria.

Massimo Iaretti

Al suo passaggio scatena l’inferno Arrestato vandalo in pieno centro città

Si è reso responsabile del danneggiamento di diverse autovetture parcheggiate in via San Francesco Da Paola, all’altezza di Piazzale Valdo Fusi.

L’uomo è stato visto nitidamente da diversi testimoni in questa sua azione particolarmente violenta, messa in atto attorno alle 13 dello scorso mercoledì, facendo scattare la segnalazione al 112 NUE. Anche un agente di Polizia libero dal servizio appartenente al Comm.to Centro aveva modo di assistere ai fatti e coadiuvava i colleghi del Commissariato immediatamente intervenuti ad arrestarlo.  Veniva appurato come lo stesso, cittadino libico di 46 anni, avesse scagliato una bicicletta del trasporto condiviso contro un’auto sfondandone il parabrezza, nonchè danneggiato con dei calci altre 7 autovetture, ed  infine riversato sulla strada un cassonetto dell’immondizia. Inoltre, aveva avvicinato una donna che aveva tentato di convincerlo a porre fine alla sua azione, minacciandola e sputando al suo indirizzo. L’uomo ha numerosissimi precedenti di polizia, precipuamente per reati contro il patrimonio e specifici per danneggiamento  e resistenza.  E’ stato arrestato per danneggiamento aggravato.

Ultimo saluto all’impiegata Inps: lascia due figli e i genitori

DAL PIEMONTE

Si sono svolti oggi a Mondovì i funerali di Alessandra Boffano, 56 anni. 

La donna,  impiegata Inps, molto conosciuta e benvoluta nella comunità locale,  lascia i figli Francesca e Filippo, la mamma Maria Teresa, il padre Carlo e la sorella Elena. Ha lottato a lungo contro la malattia che l’aveva colpita tempo fa.

La Polizia stradale di Torino ha rilevato più di 40 mila infrazioni in un anno

Il 2021 della Sezione Polizia Stradale di Torino

É tempo di bilanci e come tutti gli anni, la Polizia Stradale, Specialità della Polizia di Stato, tira le somme delle attività svolte durante il 2021.

14140 le pattuglie impiegate nella vigilanza stradale e nelle attività d’infortunistica stradale dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021 che hanno permesso di controllare 38295 persone e contestare 40732 infrazioni.  Nei servizi dedicati al contrasto dell’eccesso di velocità sono state rilevate 6905 violazioni che congiuntamente agli altri illeciti contestati hanno permesso il ritiro di 878 patenti di guida, la decurtazione di 49503 “punti patente” e il ritiro di 972 carte di circolazione.

Sul fronte del contrasto della guida distratta e alterata si sono registrate 766 infrazioni per l’uso di cellulari durante la guida, 424 per condizioni alterate per ebbrezza alcolica e 10 conducenti denunciati per guida in stato di alterazione dopo aver assunto sostante stupefacenti.

Nel 2021 diverse sono poi state le campagne dedicate al controllo e quindi al contrasto delle attività di trasporto, di merci e passeggeri, in violazione delle norme nazionali e comunitarie che regolano il settore, il cui mancato rispetto incide sulla sicurezza degli autotrasportatori e della circolazione stradale in generale.  Durante dette attività sono state contestate 2997 infrazioni, di cui 402 nel solo settore della sicurezza del trasporto di merci pericolose.

In ambito infortunistico, facendo un raffronto con le due annualità precedenti, dove il 2019 risulta più rappresentativo ed omogeno viste le importanti limitazioni di circolazione imposte nel 2020 dalle normative sul contenimento della pandemia da COVID-19, il personale della Polizia Stradale ha rilevato: 1170 incidenti (nel 2020 sono stati 877 mentre nel 2019 erano stati 1353), con una diminuzione percentuale del -13,5% rispetto al 2019, registrando una diminuzione del -30% degli incidenti con esito mortale (da 10 del 2019 ai 3 del 2021) e del -71,4% delle vittime (da 14 del 2019 a 4 del 2021). Sempre in diminuzione anche il dato degli incidenti con lesioni, che registrano una diminuzione del -21%, infatti nel 2019 i feriti erano stati 423 mentre nel 2021 sono scesi a 334.

Particolarmente efficace è stata anche l’attività di polizia giudiziaria che ha consentito di assicurare alla giustizia complessivamente 369 persone di cui 34 arrestate e 335 denunciate in stato di libertà.

Sul fronte della prevenzione, la Polizia Stradale non ha risparmiato energie per raggiungere l’obiettivo ambizioso di ridurre ulteriormente il numero delle vittime della strada. Tutti gli utenti della strada, dal pedone, al conducente di monopattino, fino ad arrivare all’autotrasportatore, devono essere consapevoli che solo con condotte corrette si può salvaguardare la vita propria e degli altri.

ICARO, BICISCUOLA, TIMUOVI, ROADPOL SAFETY WEEK, GIORNATA MONDIALE DEL CUORE sono solo alcune delle tantissime campagne di educazione stradale con cui la Polizia Stradale di questa provincia si è proposta per diffondere la cultura di una guida consapevole ai giovani che sono gli automobilisti del futuro; essi possono essere la chiave di volta del cambiamento se si smarcano da falsi miti, da cattivi maestri e, soprattutto, da abitudini di guida dannose.

Nonostante i limiti imposti dal distanziamento sociale per contrastare la pandemia da Covid-19 in atto, da gennaio a dicembre 2021, gli operatori della Polizia Stradale della Sezione di Torino sono comunque riusciti ad incontrare, in presenza o in videoconferenza, 77 classi per un totale di 2014 studenti.