CRONACA- Pagina 1183

Il Consiglio regionale ricorda Sassoli e Burzi

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Il Consiglio regionale del Piemonte, all’inizio della seduta odierna, ha ricordato il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, scomparso nella notte per il sopraggiungere di una grave complicanza dovuta ad una disfunzione del sistema immunitario.

Nel suo intervento, il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Stefano Allasia, ha ricordato l’impegno di Sassoli come giornalista (professione che lo ha portato a ricoprire la carica di vicedirettore del Tg1) e come politico.  Eletto due volte europarlamentare, era stato anche dal 2014 al 2019 vicepresidente del Parlamento europeo.

Allasia ha poi espresso le pubbliche condoglianze dell’Assemblea legislativa per la morte dell’ex consigliere e assessore regionale Angelo Burzi, avvenuta la sera della vigilia di Natale.

“Rivolgo un pensiero di vicinanza ai familiari e a quanti hanno condiviso con lui percorsi di vita e ideali” ha affermato.

Burzi fu eletto per la prima volta nell’Assemblea legislativa regionale nel 1995, venne riconfermato nel 2000, nel 2005 e nel 2010. Dal 1997 al 2002 ricoprì anche la carica di assessore regionale al Bilancio.

Il momento ufficiale di commemorazione, è stato annunciato, avverrà in Aula con i familiari quando le condizioni sanitarie lo consentiranno.

L’Aula ha poi osservato un minuto di silenzio.

Gratis il test di fine isolamento

PER USCIRE DA ISOLAMENTO E QUARANTENA IN PIEMONTE TAMPONE ANTIGENICO GRATUITO IN FARMACIA E NELLE STRUTTURE PRIVATE DA LUNEDÌ 17 GENNAIO

Per potenziare il sistema di esecuzione dei tamponi che liberano i soggetti guariti dal Covid e i loro contatti stretti, la Regione Piemonte, con una delibera che sarà approvata in Giunta, da lunedì 17 gennaio renderà gratuiti tutti i tamponi necessari per l’uscita da isolamento e quarantena, inclusi quelli antigenici rapidi effettuati nelle farmacie e nelle strutture private del territorio regionale.

Nella riunione di oggi all’Unità di crisi si è parlato anche di ulteriori snellimenti burocratici delle procedure necessarie all’attivazione e sblocco dei provvedimenti contumaciali per i contagiati e per i contatti che verranno finalizzati nei prossimi giorni.

È stato fatto anche il punto sul sistema definito dal Governo per le quarantene in ambito scolastico, nel primo giorno di ripartenza delle lezioni dopo le festività natalizie.

Molestie di Capodanno a Milano, coinvolti giovani torinesi

AGGIORNAMENTO Arrestato un giovane ventunenne di Torino, cittadino italiano di origini marocchine che avrebbe partecipato alle violenze


Sono 12 gli indagati per le aggressioni a sfondo sessuale nella notte di Capodanno ai danni di giovani ragazze in piazza Duomo a Milano. 

La procura milanese sta anche  indagando su altri episodi di molestie che si sarebbero verificati nei giorni precedenti.

La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano e dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Milano, ha compiuto a Milano e a Torino perquisizioni a carico di 18 persone ritenute coinvolte nelle aggressioni.

L’ attività di indagine degli agenti della Squadra Mobile milanese e del Commissariato Centro, ha permesso di accertare tre diversi episodi di violenza consumati quella notte ai danni di  ragazze presenti in piazza per i festeggiamenti. Identificati  15 ragazzi maggiorenni e 3 minorenni, tra i 15 e i 21 anni, sia stranieri che italiani di origini nordafricane, che si ritiene abbiano partecipato ai raid di Capodanno.

Tentata rapina in Piazzetta Reale

 

Arrestato dagli agenti del Commissariato Centro

 

Domenica mattina, intorno alle 5.30 gli agenti del Commissariato Centro vengono fermati in Piazza Castello angolo via Roma da un uomo che racconta loro di aver subito poco prima un tentativo di rapina sotto i portici che collegano Piazzetta Reale con Piazza San Giovanni.

Poco prima, mentre camminava, la vittima aveva incrociato un uomo che aveva tentato di strappargli lo zaino che portava a spalla. Nell’occorso, la vittima si era divincolata per evitare il furto e il rapinatore lo aveva colpito con due pugni al volto. Dopo tale condotta, l’aggressore, un trentanovenne, si era dato alla dato alla fuga lungo i portici inseguito dalla vittima fino a quando non aveva incrociato la volante della Polizia.

Subito dopo essere stati notiziati, gli agenti fermano il trentanovenne in via Viotti angolo via Monti di Pietà arrestandolo per il tentato furto. L’uomo viene anche denunciato in stato di libertà per le minacce rivolte ai poliziotti durante le fasi dell’arresto.

A seguito di accertamenti, emerge che l’arrestato, gravato da numerosi precedenti di polizia, oltre a un divieto di dimora nel Comune di Torino aveva a carico un Allontanamento Prefettizio per motivi di pubblica sicurezza ai quali è risultato inottemperante. Inoltre, l’uomo aveva utilizzato più di 30 alias nel corso delle diverse identificazioni.

Sanità privata, 500 posti letto per alleggerire la pressione ospedaliera

A SUPPORTO DEGLI OSPEDALI 500 POSTI LETTO ORDINARI NELLE STRUTTURE PRIVATE

Per alleggerire la pressione ospedaliera, la Regione Piemonte ha raccolto la disponibilità di circa 500 posti per la degenza ordinaria nelle strutture private del territorio, con cui verrà siglato in settimana un protocollo di collaborazione.

Posti letto che consentiranno così di liberare spazi e ridurre l’impatto delle ospedalizzazioni Covid su quelle necessarie per altre patologie.

Tv nei comuni montani, l’allarme di Uncem

Uncem ha chiesto a tutti gli Enti montani italiani proprietari di impianti per la trasmissione televisiva di bloccare ogni tentativo di spegnimento dei ripetitori, a opera di imprese incaricate dal Ministero dello Sviluppo Economico. I ripetitori TV non si spengono. La mobilitazione è necessaria, a tutela dei cittadini residenti nei Comuni montani. “Intervenga con urgenza il MISE per sostenere gli Enti, Comuni, Comunità, Unioni montane, in questo complesso passaggio di frequenze e adattamento tecnologico dei ripetori – afferma Marco Bussone, Presidente Uncem – Di certo gli impianti non possono e non devono essere spenti. Faremo resistenza. Perché non accettiamo di fare le spese, come comunità ed Enti locali dei territori, di una non gestione del cambio delle frequenze da parte del Ministero competente. Queste cose non si improvvisano. E vanno guidate, operativamente. Anche d’intesa con Rai e Inwitt. Uncem chiede da almeno un anno al Mise di intervenire. Nulla è stato fatto. Ora il Ministero deve convocarci, in sede tecnica e politica, capire dove sono gli impianti e quante risorse servono per adeguarli. Se non riuscirà, allora si stanzino risorse per consentire ai cittadini delle aree montane coperti da segnali di ripetitori non Rai o RaiWay, di acquistare la parabola e il decoder e dunque vedere la televisione con il TVSat. Uncem prosegue anche nei rapporti con il sistema delle TV regionali, rappresentate da Confindustria Radio-TV, per evitare black-out e ingenti spese da parte delle imprese del settore. I cittadini, in tutto il Paese, anche nelle aree montane, hanno il diritto di vedere l’intero bouquet televisivo, compresi i canali tematici Rai, comprese le tv regionali e locali. Senza ulteriori spese e senza interventi a carico degli Enti locali, onerosi e finora rimasti senza copertura finanziaria e politica”.

Edilizia: migliaia di cantieri aperti, ma lievitano costi di ponteggi e materiali Più incidenti sul lavoro

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Le commesse sono cresciute in modo esponenziale, i prezzi dei materiali sono saliti alle stelle (+ 123 % il legno d’abete, +88% i mattoni, nel primo semestre di quest’anno), la manodopera specializzata è diventata merce rara, si sono moltiplicate le nuove ditte edili e gli infortuni sul lavoro hanno registrato una forte impennata: 44 in Piemonte nel 2021.

il 34% degli incidenti mortali di quest’anno si concentra nella provincia di Torino, seguita da Cuneo (29,5%) e Alessandria (20,5%). Tre vittime ad Asti, una a Biella, una nel Verbano Cusio Ossola. Nessuna nella provincia di Novara.

 

L’edilizia, dopo il pieno di incentivi fiscali, ha trasformato l’Italia e il Piemonte in un grande cantiere: le commesse sono cresciute in modo esponenziale, i prezzi dei materiali sono saliti alle stelle (+ 123 % il legno d’abete, +88% i mattoni, nel primo semestre di quest’anno), la manodopera specializzata è diventata merce rara, si sono moltiplicate le nuove ditte edili e gli infortuni sul lavoro hanno registrato una forte impennata.

“In Piemonte – commenta Enzo Tanino, Presidente edilizia di Confartigianato Imprese Piemonte – i cantieri aperti sono migliaia: piccoli e grandi interventi che hanno avuto il merito di rilanciare l’edilizia ma purtroppo come conseguenza quello di far lievitare i costi dei ponteggi e dei materiali.”

Secondo gli ultimi dati ENEA in Italia lavori certificati sono quasi 70mila che equivalgono a 11miliardi di investimenti ammessi a detrazione. Un’accelerata anomala e incontrollata che ha portato difficoltà a reperire ponteggi, materiale e personale qualificato.

“Inoltre, occorre fare tutto in fretta – continua Tanino – perché per le proprietà unifamiliari bisogna completare almeno il 30% delle opere entro il 30 giugno 2022 per incassare il contributo.  Questa è la ragione che ha portato l’aumento di nuove imprese, spesso improvvisate, e che, in molti casi, non sono in grado di far fronte alle prescrizioni normative sulla sicurezza. La corsa all’incentivo rischia, dunque, di lasciare in eredità dei danni come l’aumento di nuove imprese non sempre affidabili e l’aumento di subappalti, spesso con manovalanza che arriva dall’estero e che non conosce la normativa italiana”.

Un altro aspetto che si intreccia al boom dei cantieri è la crescita degli incidenti sul lavoro.

I dati INAIL dei primi 10 mesi del 2021, al netto del Covid-19, registrano un incremento degli infortuni mortali del 20%.

L’incertezza sulla proroga del superbonus dei prossimi anni, che è stata al centro delle discussioni della Legge di Bilancio in questi mesi, ora superata con l’approvazione della stessa legge -continua Tanino – ha prodotto una situazione di caos nel settore edile: gli incentivi hanno garantito una forte ripresa dell’attività del settore ma anche un aumento esponenziale degli incidenti.”

Il lavoro che uccide. 44 in Piemonte nel 2021 (finora): il 34% degli incidenti mortali di quest’anno si concentra nella provincia di Torino, seguita da Cuneo (29,5%) e Alessandria (20,5%). Tre vittime ad Asti, una vittima a Biella e una nel Verbano Cusio Ossola. Nessuna nella provincia di Novara.

Il tema della formazione e della sicurezza – riprende Tanino – sono per noi in primo piano; è necessario aggiornare i programmi dei corsi in seno agli Enti Bilaterali: i neoassunti devono poter acquisire le competenze pratiche sul campo, in cantiere, e lì applicare quanto appreso in aula sotto la guida delle mani più esperte. Come accadeva un tempo con il maestro di bottega che rappresenta il tratto distintivo del settore artigiano. La legge di abilitazione al settore, che potrebbe impedire l’accesso ad imprese improvvisate, è una richiesta inevasa da 40 anni; l’ultimo testo è fermo in parlamento dal 2010. E’ necessario, dunque, puntare sulla formazione e mettere in campo azioni di prevenzione a livello normativo.”

“Per mettere un freno agli incidenti sul lavoro generati dalla fretta – conclude Tanino – sui bonus bisogna avere una prospettiva di più lungo periodo, per permettere alle imprese di avere una migliore programmazione sul lavoro cantierabile, maggiore disciplina sulle norme di sicurezza e una performance qualitativamente più elevata”.

Incidente sulla minimoto, grave bimbo di 5 anni

DAL PIEMONTE / In un bosco di Bellinzago nel Novarese, nei pressi di una pista di motocross, un bambino di 5 anni alla guida  di una «minimoto» è finito violentemente contro una recinzione. Alcuni presenti hanno chiamato l’ambulanza. Il piccolo è stato trasportato all’ospedale Maggiore di Novara e le sue condizioni sono gravi.
(Foto archivio)

Covid, martedì 11 gennaio: la situazione a Torino e in Piemonte

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 18.607 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 16.717 dopo test antigenico), pari al 18,3% di 101.414 tamponi eseguiti, di cui 86.784 antigenici. Degli 18.607nuovi casi gli asintomatici sono 13.573 (72,9%).

I casi sono così ripartiti: 15.547 screening, 2.407 contatti di caso, 653 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 628.232, così suddivisi su base provinciale: 52.350 Alessandria, 29.866 Asti, 22.015 Biella, 88.454 Cuneo, 48.763 Novara, 323.183 Torino, 21.772 Vercelli, 23.592 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 2.957 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 15.280 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 14(+8 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.911 (+66 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 148.626

I tamponi diagnostici finora processati sono 12.523.418 (+ 101.414 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.191

Sono 13, 1 di oggi, i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.191 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.609 Alessandria, 736 Asti, 454 Biella, 1.499 Cuneo, 976 Novara, 5.848 Torino, 563 Vercelli, 385 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 121 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

465.356 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 465.356 (+12.330 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 38.795 Alessandria, 23.037 Asti, 15.600 Biella, 66.113 Cuneo, 38.498 Novara, 243.560 Torino, 16.331 Vercelli, 17.385 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.772 extraregione e 4.265 in fase di definizione.

Muore a 55 anni l’artigiano volontario delle ambulanze

DAL PIEMONTE

Gianfranco Caliri è morto a Biella a 55 anni. 

Titolare di una ditta specializzata nella realizzazione di insegne era molto apprezzato come artigiano e per le doti umane e professionali.

Per anni è stato anche  volontario della Croce Rossa come autista soccorritore di ambulanza e formatore nella sede di Biella.

Oggi nella chiesa di San Biagio  i funerali alle  ore 15.

(foto archivio)