Lo scopo della Giunta è evitare il crack finanziario e ottenere da Roma, in cambio dei sacrifici, la rinegoziazione dei mutui che incidono pesantemente
La “manovrina” della Regione Piemonte ammonta a 100 milioni, ma non infierisce sui redditi più bassi. E’ previsto un maggior gettito dall’ addizionale Irpef di 64 milioni, e vari interventi su bollo auto, impianti termici e canone di concessione delle acque. Un pacchetto fiscale che, spiega il governatore Sergio Chiamparino “vale un quinto dei 500 milioni che alla Regione mancheranno dal 2015. Invariate le aliquote fino a 28 mila euro, ritocco lieve fino a 55 mila”.
Insomma, una manovra politically correct che – pur aumentando le imposte – non va a toccare le fasce più deboli della popolazione. Lo scopo è evitare il crack finanziario e ottenere da Roma, in cambio dei sacrifici, la rinegoziazione dei mutui che incidono pesantemente.
Gli aumenti partiranno da gennaio 2015. Queste le nuove aliquote: 1,62% per i redditi fino a 15 mila euro (invariata); 2,13% per i redditi oltre 15 mila e fino a 28 mila euro (invariata); 2,75% per i redditi oltre 28 mila e fino a 55 mila euro (era 2,31%); 3,32% per i redditi oltre 55 mila e fino a 75 mila euro (era 2,32%); 3,33% per i redditi oltre 75 mila euro (era 2,33%).