Grazie all’idea di Roberta Aime, mamma molto attiva, creativa e vulcanica all’interno della Scuola Leumann e dopo l’evento che ha visto donne sognatrici sfilare e raccontarsi all’Ecomuseo Villaggio Leumann nel 2016, quest’anno si è voluto dimostrare che i sogni possono diventare realtà.
Ed è proprio così; quando ci sono donne tenaci i sogni si realizzano e non c’è niente di più incoraggiante e istruttivo per le giovani generazioni, che incontrare modelli positivi in grado di stimolarle a perseguire le proprie passioni ed attitudini.
Questo vale in tutti i campi lavorativi dall’arte, allo sport, alla politica e alla cultura.A Collegno non è stato difficile trovare donne che abbiano raggiunto traguardi importanti in tutti questi campi; donne che si sono realizzate, nonostante abbiano trovato ostacoli sulla propria strada, in un mondo non proprio pronto ad accogliere l’impeto femminile.
L’11 marzo all’Ecomuseo Villaggio Leumann queste donne si racconteranno ed insieme trascorreremo un paio di ore piacevoli e ricche di sorprese.Tutto questo avverrà con l’obiettivo della solidarietà, caratteristica che distingue l’Associazione Amici della Scuola Leumann.
Infatti una parte del ricavato andrà al Salvadanaio Solidale Collegnese ed in parte al Fondo Solidarietà della Scuola Primaria Leumann, destinato allo sviluppo dei laboratori didattici e in particolar modo all’acquisto delle Lavagne Multimediali importantissime per una didattica più dinamica e interattiva.
La serata avrà inizio alle ore 19,30 con l’apericena in “rosso”presso la sede dell’Ecomuseo Villaggio Leumann, Corso Francia 349, Collegno.Rosso è colore del sangue, dei muscoli e del cuore elementi indispensabili alla nostra vita. Ci indica il valore dell’aggressività, della voglia di fare, di vincere e primeggiare, della passione, della fiducia in noi stessi. Tutti sentimenti molto forti che indicano uno stato di eccitazione, ma allo stesso tempo di fierezza e orgoglio.
Il cibo rosso stimola il metabolismo. Frutta e verdura di colore rosso possiedono importanti proprietà antiossidanti e sono utili per la capacità di prevenire tumori e patologie cardiovascolari, proteggendo anche il tessuto epiteliale. Inoltre gli alimenti rossi sono i più ricchi di vitamina C , favoriscono la produzione di collagene, mantengono integri i vasi sanguigni, stimolano le difese immunitarie e la cicatrizzazione delle ferite. Alle ore 21,00 l’incontro con le “donne vincenti” con la conduzione di una donna altrettanto energica e tenace, la giornalista Rosanna Caraci. Queste donne, in ordine alfabetico, saranno:
| SILVANA ACCOSSATO |
| CLAUDIA BASSANI e le ragazze dell’EVER GREEN TWIRLING |
| FULVIA BASSO |
| ANNA MARIA DE SIMONE |
| ANNA LUCIANO |
| GABRIELLA MALFATTI |
| ADONELLA MARENA |
| ANDREEA MOGOS |
| WILMA MONTI |
| NEJA |
Prenotazione obbligatoria per l’apericena, entro l’8 marzo, al n. 349 5620384. Info: Associazione Amici della Scuola Leumann Tel. 333 3923444
info@villaggioleumann.it
Sempre più frequentemente si sente parlare di artigianato d’eccellenza, soprattutto dagli enti preposti alla promozione e valorizzazione dei territori, con l’intenzione di evidenziarne l’aspetto attribuendo la giusta importanza ad una delle attività, certamente di nicchia, ma che lega l’oggi alla storia, al passato. Quando si parla di artigianato per primo viene alla mente quello tessile. È naturale che sia così: la prima attività dell’uomo, dopo la caccia e l’agricoltura, è certamente stata quella della tessitura che rimane allo stadio artigianale, almeno nel nostro paese, fino all’unità nazionale. È solo da quel momento in poi che, un po’ timidamente, si fa strada l’idea del progetto industriale. Tuttavia l’artigianato avrà ancora, per il paese e per un buon lasso di tempo, grande importanza economica.
d’arredo (ninnoli e soprammobili vari): la fantasia non ha confini!.
Il Villaggio Leumann nasce dalla tessitura. Infatti qui nella seconda metà dell’800 venne impiantato un cotonificio ed intorno alla fabbrica nacque e si sviluppò il Villaggio. Cuore di questa realtà è quindi il lavoro, in particolare un’attività, la tessitura, che è antica quanto la storia degli uomini. Nel 1972 il Cotonificio Leumann chiude e si rompe definitivamente il legame Villaggio-tessitura che sopravvive solo nella memoria di chi qui era venuto a lavorare. Valorizzare il Villaggio Leumann come documento di assoluto valore dello sviluppo industriale nell’area torinese e ristabilire il legame tra lavoro-tessitura-villaggio sono stati propositi che l’Associazione Amici della Scuola Leumann si è imposta e che hanno trovato una fortunata realizzazione nella manifestazione Filo lungo filo, un nodo si farà. Nata nel 1995, si tiene ogni anno all’interno di quel magnifico esempio di architettura industriale rappresentato dal Villaggio Leumann.