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Ambiente, ‘Gruppo Marazzato’ protagonista a ‘Remtech Expo 2021”

Dal 22 al 24 settembre la storica azienda vercellese specializzata in bonifiche e interventi di pronto intervento ambientale partecipa alla fiera di Ferrara insieme ad Assoreca.

Gruppo Marazzato, storica azienda vercellese nata nel 1952 eleader italiana nelle soluzioni ambientali è tra i protagonisti di ‘Remtech Expo’, l’appuntamento fieristico di settore rivolto al mondo delle bonifiche e della protezione e riqualificazione del territorio.

Location dell’evento è il Polo Fieristico di Ferrara, ove ‘Marazzato’ parteciperà in presenza – insieme ad Assoreca, l’associazione che raggruppa i player attivi in ambito ambiente, sicurezza, energia, salute e responsabilità sociale presieduta dall’Avvocato Angelo Merlin – dal 22 al 24 settembre prossimi in uno spazio tutto rinnovato visibile allo stand 146 del padiglione 4.

Un’occasione di confronto e partecipazione che l’impresa piemontese, giunta alla terza generazione di imprenditori e oggi guidata dai fratelli Alberto, Luca e Davide Marazzato affronterà presentando il prezioso percorso sin qui compiuto nell’effettuazione di bonifiche su varia e vasta scala e azioni di interventi di pronto intervento ambientale, per i quali garantisce copertura 24 ore su 24, 365 giorni l’anno.

Marazzato è ormai da tempo immemore un decano del ‘Remtech’, crescendo progressivamente di anno in anno sia come spazi che come novità. Ricordo con piacere che a un’edizione in passato abbiamo presentato anche un mezzo d’opera della nostra collezione aziendale di camion storici del Novecento”, esordisce Marco Tamberi, Geologo e Responsabile del comparto Bonifiche dell’azienda.

Quest’anno – approfondisce l’esperto – siamo presenti con uno stand completamente nuovo, in linea con le nostre politiche di crescita, sviluppo e costante aggiornamento in special modo nelle bonifiche. Dopo aver lavorato alla rinascita del nuovo viadotto autostradale di Genova, da quest’estate siamo attivi anche sul cantiere della Torino-Lione, commessa prestigiosa che porteremo a termine entro l’anno. Questo comporta anche una crescita del numero di risorse umane impiegate allo scopo. Il nostro stand è ospitato all’interno della cosiddetta isola di ‘Assoreca’, l’Associazione, senza scopo di lucro, tra le Società di Consulenza e di Servizi per l’Ambiente, l’Energia, la Sicurezza e la Responsabilità Sociale. Di cui fra i tre Vicepresidenti operativi c’è anche Davide Marazzato, uno dei componenti della nostra Governance, che ha contribuito in maniera decisiva al rinnovamento di ‘Assoreca’ stessa incrementandone gli iscritti”.

Per poi concludere: “All’appuntamento ferrarese con ‘Remtech’ saremo presenti anche in qualità di partner di ‘Demetra’, una rete di imprese inaugurata nel 2021 che ha già acquisito importanti lavori di bonifiche e dismissioni di stazioni di rifornimento carburante in capo a primarie compagnie petrolifere, tra cui ‘Api’ e ‘IP-Italiana Petroli’. All’interno del nostro stand ospiteremo pertanto con piacere anche i loro tecnici al fine di presentare al meglio questo nuovo progetto che, appena avviato, sta già collezionando risultati significativi. Non ultimo per importanza, il ritorno a una fiera di settore in presenza equivale a un ripristino di quella normalità da troppo tempo assente,che fa sì di poter rivedere e confrontarsi con un mondo di persone e professionisti che abitualmente concorrono in modo armonico su più piani e versanti differenti al miglioramento delle condizioni dell’ambiente nel suo complesso”.

No ai mozziconi di sigaretta, la terza campagna

La terza tappa del tour di #CAMBIAGESTO, la campagna per prevenire l’inquinamento da mozziconi nell’ambiente. Ieri ha fatto tappa anche a Totrino in piazza Gran Madre

⦁ La campagna aderisce al World Clean-up Day 2021, uno dei più grandi movimenti civici al mondo, che unisce 180 paesi per un pianeta più pulito;
⦁ Il tour di #CAMBIAGESTO prosegue a Roma, Milano, Torino, Firenze, Bologna e Ravenna.

In occasione del World Clean-up Day 2021, è partita la terza tappa di #CAMBIAGESTO, la campagna di sensibilizzazione per un corretto smaltimento dei mozziconi di sigaretta, coinvolgendo nuove città italiane: Roma, Milano, Torino, Firenze, Bologna e Ravenna
Entro il 2050, si prevede che il mondo genererà 3,40 miliardi di tonnellate di rifiuti all’anno, molto più degli odierni 2,01 miliardi di tonnellate. Ad affermarlo sono le stime del rapporto What a Waste 2.0: A Global Snapshot of Solid Waste Management to 2050, che raccoglie i dati sui rifiuti solidi a livello nazionale e urbano. Per questo #CAMBIAGESTO, nata proprio per sensibilizzare i cittadini sulla salvaguardia ambientale, aderisce al World Clean-up Day, la più grande iniziativa di azione civica nata con l’obiettivo di ripulire il mondo dai rifiuti.
#CAMBIAGESTO mira a stimolare una presa di coscienza collettiva sul tema dell’inquinamento da mozziconi, con l’obiettivo di proteggere l’ambiente e tutelarne la biodiversità. I numeri parlano chiaro: è di 800.000 tonnellate il peso dei mozziconi dispersi ogni anno nell’ambiente in tutto il mondo, piccoli rifiuti che, se non gestiti correttamente, possono inquinare l’ecosistema terrestre e marino.

#CAMBIAGESTO si propone di sostenere e rafforzare il senso di responsabilità individuale, incoraggiando l’adozione di comportamenti virtuosi e sostenibili per l’ambiente. Oltre alla distribuzione di materiale informativo e di oltre 270.000 portamozziconi tascabili messi a disposizione dei fumatori adulti, quest’anno la campagna ha compiuto un passo ulteriore grazie alla partnership con LifeGate, che prevede l’adesione al progetto LifeGate PlasticLess con l’attivazione di tre dispositivi “Seabin”, speciali cestini di raccolta dei rifiuti che galleggiano in acqua di superficie. Per attivare un Seabin basta condividere uno scatto o una storia su Instagram utilizzando l’hashtag #CAMBIAGESTO.

Grazie alle prime 500 condivisioni dell’hashtag #CAMBIAGESTO, è stato attivato il primo “Seabin” a Venezia, presso VdV S.r.l. – Vento di Venezia. Per l’attivazione degli altri dispositivi sarà fondamentale la partecipazione attiva delle persone, attraverso l’utilizzo dell’hashtag #CAMBIAGESTO.
“#CAMBIAGESTO è parte fondamentale della nostra strategia di sostenibilità” – parole di Michele Samoggia, Responsabile Comunicazione e Sostenibilità di Philip Morris Italia, che ha aggiunto – “L’inquinamento da mozziconi si risolve solo agendo sulla prevenzione grazie ad azioni sinergiche ed efficaci in grado di coinvolgere una pluralità di soggetti: aziende, tabaccherie, Istituzioni, Terzo settore. Per questo ci tengo a ringraziare tutti i partner che rendono possibile insieme a noi #CAMBIAGESTO”.

Il tour di #CAMBIAGESTO in Italia con azioni di sensibilizzazione svolte dalle associazioni partner Retake, movimento no-profit attivo nell’ambito della tutela dell’ambiente, e Plastic Free, che da anni si impegna per coinvolgere la cittadinanza sui temi dell’inquinamento della plastica, si concluderà tra il 20 e il 28 novembre, durante la settimana europea per la riduzione dei rifiuti, facendo tappa a Taranto, Fiumicino e Venezia.

#CAMBIAGESTO – Tappe e attività, Retake
⦁ 18 Settembre – Roma, Parco del Tevere Magliana dalle 9.30 alle 11.30
⦁ 18 Settembre – Milano, via Fumagalli in Ripa di Porta Ticinese dalle 18:00 alle 20:00

#CAMBIAGESTO – Tappe e attività, Plastic Free
⦁ 19 settembre – Torino, Piazza Gran Madre dalle 10:00 alle 12:00
⦁ 19 settembre – Firenze, Piazza Pitti dalle 10:00 alle 18:00
⦁ 19 settembre – Bologna, Piazza Santo Stefano dalle 10:00 alle 12:00
⦁ 19 settembre – Ravenna, Piazza del Popolo dalle 9.30 alle 11.30
Promossa e finanziata da Philip Morris Italia, la campagna ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica ed è realizzata con il supporto di tanti volontari di Retakee Plastic Free, realtà da sempre impegnate con azioni di contrasto ai fenomeni del littering e del degrado ambientale.

#CAMBIAGESTO – Concept di campagna
La campagna invita il pubblico a uscire dall’automatismo di un gesto percepito come innocuo, ma che ha enormi conseguenze sull’ambiente. Il messaggio veicolato: “Una parte di te sa già come fare #CAMBIAGESTO” ha l’obiettivo di stimolare il cambiamento, piuttosto che biasimare l’atteggiamento sbagliato, facendo leva su una coscienza individuale che già esiste. Tutti i materiali e le installazioni della campagna sono pensati per avvicinare il pubblico a un tema spesso percepito come distante e slegato dal gesto del singolo. Crediamo che il successo di #CAMBIAGESTO si basi sulla responsabilizzazione individuale, piuttosto che sulla stigmatizzazione di un comportamento, per il risveglio di una coscienza ambientale collettiva. Per maggiori informazioni, visita cambiagesto.it o segui il canale Instagram @cambiagesto_it.

“ParkingDay”, piazza Statuto diventa giardino

Riceviamo e pubblichiamo

GREENPEACE TRASFORMA UN’AREA PARCHEGGIO IN UN CENTRO CULTURALE A CIELO APERTO

Ieri mattina, in occasione della Settimana Europea della Mobilità, volontarie e volontari di Greenpeace hanno portato anche a Torino la protesta creativa del “ParkingDay”, convertendo temporaneamente un’area parcheggio in Piazza Statuto in uno spazio “verde” destinato all’arte e alla socialità, con l’obiettivo di sottrarlo alle auto e restituirlo simbolicamente alle persone.
Nello spazio temporaneamente liberato, l’associazione ha allestito un’area lettura con tappeti, cuscini e libri a disposizione dei passanti e una zona ludica con biliardino, giochi da tavolo e carte. Per i più piccoli e le più piccole, largo alla creatività con gessetti, colori e fogli. I cittadini hanno anche potuto assistere a un concerto dal vivo in un’area insolita, con le performance musicali di BLAUI e Andrea Denanni.
Le volontarie e i volontari di Greenpeace hanno realizzato l’iniziativa contemporaneamente in diverse città italiane da Nord a Sud, in molte delle quali si terranno il prossimo 3 e 4 ottobre le elezioni amministrative. L’obiettivo è quello di attirare l’attenzione dei candidati alle elezioni comunali sui problemi legati all’onnipresenza delle auto in città. Greenpeace chiede alle amministrazioni delle città italiane di garantire spazi urbani più sani e vivibili e un sistema di mobilità equo e sostenibile, pensato per le persone e non per le auto. A Torino il gruppo locale di Greenpeace ha più volte denunciato il problema del trasporto pubblico insufficiente e richiesto tramvie più capillari.
«Per troppo tempo l’automobile ha plasmato il volto delle nostre città, il paesaggio e anche la vita delle persone», spiega Federico Spadini, della campagna trasporti di Greenpeace Italia. «I cittadini sono stati resi dipendenti dal trasporto motorizzato privato attraverso una cattiva pianificazione urbana, la mancanza di accesso ad alternative pubbliche e la massiccia promozione da parte dell’industria automobilistica. I tempi sono ora maturi per un ripensamento dello spazio in città, e le amministrazioni hanno l’opportunità, e anche il dovere, di trasformare i sistemi di mobilità urbana a favore del benessere delle persone e del Pianeta».
Con più di 65 auto ogni 100 abitanti, il nostro Paese ha uno dei tassi di motorizzazione più alti in Europa, con il settore dei trasporti responsabile di un quarto delle emissioni di gas serra a livello nazionale. Oltre all’impatto sul clima, sull’inquinamento atmosferico e sulla nostra salute, l’onnipresenza delle auto in città genera congestione, traffico, incidenti e riduce lo spazio che potrebbe essere destinato ad altri utilizzi, come parchi e aree verdi, che hanno invece benefici tangibili sul benessere e la salute delle persone.
Per questo, Greenpeace chiede alle amministrazioni delle città italiane di investire da subito in aree pedonali e infrastrutture ciclistiche, trasporto pubblico capillare, servizi pubblici di mobilità condivisa ed elettrica e aree verdi e senz’auto.

Circoscrizione 6, parte la raccolta degli oli alimentari esausti

A partire dalle prossime settimane il territorio della Circoscrizione 6 di Torino sarà coinvolto nella sperimentazione di un servizio promosso da Amiat Gruppo Iren per la raccolta stradale degli oli alimentari esausti.

Saranno posizionati circa 50 contenitori per la raccolta in aree agevoli al conferimento da parte dei cittadini: l’elenco completo con indirizzo è disponibile nel volantino predisposto per promuovere l’operazione che sarà distribuito nelle prossime settimane e consultabile sul sito internet di Amiat. I contenitori saranno corredati di cartellonistica adesiva che spiegherà la loro funzione e riporteranno sulla superficie un numero di telefono per eventuali segnalazioni di contenitore pieno.

Gli utenti potranno conferire residui degli oli alimentari esausti per uso domestico (es. l’olio da frittura) utilizzando contenitori usa e getta – come ad esempio le bottiglie di plastica usate – riponendo l’intera bottiglia chiusa all’interno del contenitore.

L’olio raccolto verrà trasportato presso uno stabilimento di trasformazione di MPoli srl, la società che svolge il servizio per conto Amiat Gruppo Iren. Il rifiuto verrà trasformato in materia prima secondaria utilizzata direttamente dall’azienda come base per la produzione sperimentale di sapone o rivenduta ad operatori che la utilizzeranno per la produzione di biocombustibili, lubrificanti e materie prime per la cosmesi.

Il recupero dell’olio esausto ha una doppia valenza, ambientale ed economica. Infatti, se conferito in modo non appropriato (ad esempio se gettato nello scarico del lavandino), può generare danni di diverso tipo: se gettato negli scarichi, può causare seri problemi alle condutture, se disperso nella rete fognaria può pregiudicare il corretto funzionamento dei depuratori; infine, se liberato nel sottosuolo, l’olio deposita un film sottilissimo attorno alle particelle di terra e impedisce l’assunzione delle sostanze nutritive. Nel caso raggiunga le falde acquifere, è sufficiente 1 solo litro per compromettere la potabilità di 1 milione di litri di acqua.

Dal punto di vista economico, il recupero dell’olio consente la creazione di prodotti ad elevato valore aggiunto come combustibili ecologici per autotrazione e per la produzione di energia, saponi, lubrificanti vegetali per macchine agricole generando così un circolo virtuoso.

Il servizio che partirà nella Circoscrizione 6 si aggiunge a quello già attivo presso i Centri di Raccolta Amiat e nella Circoscrizione 2, presso Cascina Gaione, dove i cittadini possono versare all’interno dei fusti presenti i loro oli, gettando poi negli appositi cassoni i contenitori di risulta utilizzati per il trasporto.

 

Tornano in vigore le misure antismog

Da mercoledì 15 settembre 2021 entrano  in vigore le misure antismog concordate e decise a livello di bacino padano dalle Regioni con il ministero dell’Ambiente, varate con un provvedimento della Giunta regionale piemontese e adottate dalla Città di Torino con una delibera approvata dalla Giunta Comunale.

Con la delibera vengono introdotte alcune importanti novità sulle limitazioni del traffico. Sono stati in primo luogo uniformati gli orari di blocco, con un unico intervallo compreso tra le ore 8 e le ore 19 valido sia per le limitazioni strutturali che per quelle emergenziali, da adottare per i veicoli adibiti al trasporto persone e per quelli adibiti al trasporto merci.

Novità anche in merito alle esenzioni, che sono state ridotte con l’introduzione del sistema Move-In (MOnitoraggio dei VEicoli INquinanti) attivo dallo scorso 30 luglio. L’adesione al sistema da parte dei cittadini è volontaria, e comporta l’applicazione di una diversa articolazione delle limitazioni strutturali della circolazione per gli autoveicoli più inquinanti. In base alla categoria emissiva del veicolo corrisponderà un tetto massimo di chilometri che potranno essere percorsi annualmente sull’intero territorio dei comuni che partecipano all’iniziativa, ad esclusione dei periodi di attivazione delle misure temporanee in previsione di situazioni di accumulo critico degli inquinanti. Raggiunto il tetto massimo di percorrenza assegnato, il mezzo non potrà più circolare nelle aree soggette a limitazioni sino al termine dell’anno di adesione al servizio (maggiori informazioni su Move-In sono disponibili sul sito della Regione Piemonte).

Le limitazioni strutturali valide tutto l’anno riguardano il divieto di circolazione dalle ore 0.00 alle 24.00 tutti i giorni (festivi compresi) dei veicoli adibiti al trasporto di persone (categoria M1, M2, M3) e dei veicoli adibiti al trasporto merci (categoria N1, N2, N3) con omologazione inferiore o uguale all’Euro 2 per i veicoli alimentati a benzina e diesel, con omologazione inferiore o uguale a Euro 1 per i veicoli alimentati a GPL e metano.
Dal 15 settembre 2021 al 15 aprile 2022 si aggiungeranno: il divieto di circolazione veicolare dalle ore 8.00 alle 19.00 nei giorni feriali dal lunedì al venerdì, dei veicoli dotati di motore diesel adibiti al trasporto persone (categoria M1, M2, M3) e adibiti al trasporto merci (categoria N1, N2, N3) con omologazione uguale a Euro 3 ed Euro 4; il divieto di circolazione veicolare dalle ore 0.00 alle 24.00 tutti i giorni (festivi compresi) di tutti i ciclomotori e i motocicli adibiti al trasporto di persone o merci (categoria L1, L2, L3, L4, L5, L6, L7) con omologazione inferiore o uguale a Euro 1. Si ricorda inoltre che per tutti i mezzi a motore vige sempre il divieto di sostare con il motore acceso.

Sono previste ulteriori misure strutturali non legate alla circolazione veicolare: obbligo di utilizzare pellets certificato e divieto di abbruciamento di materiale vegetale ad eccezione unicamente delle deroghe conseguenti a situazioni di emergenza fitosanitaria disposte dalla competente autorità.

In merito alle misure emergenziali, a partire dal 1 marzo 2021 è stato introdotto dalla Regione Piemonte un nuovo meccanismo di attivazione: il nuovo semaforo scatterà sulle previsioni di superamento del valore limite giornaliero di PM10, calcolate con un sistema modellistico integrato di valutazione e previsione meteo. Le limitazioni emergenziali entreranno in vigore il giorno successivo a quello di controllo – stabilito nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì – e permarranno fino al giorno di controllo seguente.

Il livello arancio, da applicare in caso di previsione per la media giornaliera del superamento della soglia di 50 mcg/mc per tre giorni consecutivi, farà scattare il blocco dei veicoli diesel con omologazione uguale a Euro 3 ed Euro 4 adibiti al trasporto persone (categoria M1, M2, M3) e al trasporto merci (categoria N1, N2, N3) anche il sabato e nei giorni festivi, dalle ore 8.00 alle 19.00; il divieto di circolazione si estenderà ai veicoli adibiti al trasporto persone (categoria M1, M2, M3) dotati di motore diesel con omologazione uguale a Euro 5, dalle ore 8.00 alle 19.00 di tutti i giorni (festivi compresi).
Saranno inoltre applicate ulteriori misure non legate alla circolazione: divieto di utilizzo di stufe e caminetti a legna che non sono in grado di rispettare i valori emissivi previsti per la classe 5 stelle; divieto assoluto di combustioni all’aperto; introduzione del limite a 18°C per le temperature negli edifici; divieto di spandimento dei liquami zootecnici, dei letami e dei materiali ad essi assimilati; divieto di distribuzione di fertilizzanti, ammendanti e correttivi contenenti azoto.

Il livello rosso si attiverà nel caso di previsione per la media giornaliera del superamento del valore di di 75 mcg/mc (pari ad 1,5 volte il valore limite giornaliero) per tre giorni consecutivi. A fermarsi saranno anche i veicoli adibiti al trasporto merci (categorie N1, N2, N3) dotati di motore diesel con omologazione uguale a Euro 5, dalle ore 8.00 alle 19.00 di tutti i giorni (sabato e festivi compresi).

Sono previste diverse esenzioni alla circolazione dei veicoli in casi particolari. L’elenco completo sarà disponibile sulla pagina web www.comune.torino.it/emergenzaambientale, che riporterà anche l’elenco delle strade cittadine esentate dai blocchi.

Il sito web della Città e i canali social istituzionali informeranno tempestivamente i cittadini in merito all’applicazione dei livelli di allerta, che verranno comunicati anche dall’ufficio stampa alle testate d’informazione.

Rifiuti e ambiente, Marazzato alla Milano Design Week

Il ‘Gruppo’ , leader nelle bonifiche e soluzioni ambientali, ha presentato in anteprima mondiale i primi materiali edili per arredo urbano e pavimentazione ottenuti con geopolimeri da fanghi di dragaggio e segagione.

Si è conclusa con pieno successo la ‘Milano Design Week’, evento-satellite diffuso su tutto il capoluogo lombardo del ‘Salone del Mobile’, che ha visto la partecipazione del ‘Gruppo Marazzato’ – azienda piemontese leader nelle bonifiche e nella gestione e smaltimento di rifiuti industriali liquidi e solidi dal 1952 – con un proprio spazio specifico all’interno dell’originale mostra ‘RoGuiltlessplastic’ a firma di Rossana Orlandi, ospitata dal 4 al 12 Settembre scorsi presso il ‘Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci’, parte di un progetto internazionale atto a creare consapevolezza sulle tematiche del riutilizzo e del riciclo dei rifiuti.
“Un’utile e stimolante occasione di confronto in cui abbiamo avuto il piacere di condividere le esposizioni del TrashFormation Village, un villaggio visionario dedicato a design, architettura, arte, tecnologia, sport e musica insieme al Politecnico di Torino, che ringraziamo per la preziosa opportunità offertaci”, esordisce soddisfatta Eleonora Longo, Coordinatrice del ‘Centro Ricerca e Sviluppo’ di cui il noto brand vercellese si è recentemente dotato per ampliare nonché approfondire i propri interessi sul tema della ricerca finalizzata a nuove soluzioni per l’ambiente.
“In quel contesto – prosegue – ci è stato possibile presentare in anteprima al grande pubblico il frutto di un progetto nato un paio d’anni fa con il Politecnico di Torino dal titolo ‘Geopolimeri di fanghi di dragaggio e segagione’, consistente nella realizzazione di prototipi di piastrelle per pavimentazione urbana derivati da inerti, per produzione su scala industriale. È stato affascinante vedere i nostri manufatti sperimentali accanto a installazioni, sculture di noti artisti e architetti. Per la prima volta il mondo del design apre al rifiuto, cercandone una nuova dimensione estetica funzionale al completamento e arricchimento insieme di una delle fasi più significative dell’economia circolare: quella legata all’attenzione per il prodotto finale. Abbiamo riscontrato in loco grande attenzione da parte dei visitatori, ricevuto molteplici richieste e soprattutto inaugurato tutta una serie di relazioni umane e professionali che ci incoraggiano nel proseguire con maggiore entusiasmo, impegno e investimento nel cammino sin qui intrapreso”, conclude l’Ingegnere che coordina le attività del polo torinese di ricerca e sviluppo targato ‘Gruppo Marazzato’.

Allarme siccità, fiumi al minimo Pioggia forse a metà settimana

La siccità  preoccupa soprattutto nel sud del Piemonte

Molte  vallate cuneesi e torinesi sono  in condizioni di carenza idrica “estrema”, se  si considerano i 6 mesi di primavera ed estate.

E’ quanto emerge dal rapporto mensile di Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) dopo il terzo agosto più secco degli ultimi 65 anni, peggio solo  il 1961 e il 1962 e sulla stessa linea di 1991 e 2011.

I livelli dei corsi d’acqua sono normali solo nei  bacini di Toce, Cervo. Orco e Dora Baltea, , ma con tendenza al deficit idrico.

 Gli  invasi montani con capienza superiore al milione di metri cubi hanno riserve  al 50%. Nel sud Piemonte in  agosto è mancato l’80% delle piogge, nella zona centro-settentrionale il 50-60%. Ai minimi termini la portata di diversi fiumi: il calo della Bormida a Cassine (Alessandria) al 31 agosto era dell’88%, la Stura di Demonte a Fossano (Cuneo) – 85%. il Pellice a Villafranca Piemonte -80%., il Varaita a Rossana (Cuneo) – 66%. Si attendono piogge  solo per metà  settimana.

(foto Fabio Liguori)

Earthink, il primo festival delle arti performative in Italia dedicato alla sostenibilità

Da Sabato 11 a Domenica 19 Settembre si tiene a Torino la X edizione di Earthink Festival, il primo festival delle arti performative in Italia dedicato alla sostenibilità.

Un programma ricco e accessibile quello di #VISIONARI, che offre spettacoli per qualsiasi fascia d’età. Tutti gli spettacoli sono ad ingresso gratuito, ma con prenotazione obbligatoria.

E’ possibile sostenere le attività del festival facendo una donazione libera all’Associazione Tékhné tramite Satispay, con la donazione ci permetterai di mantenere l’evento gratuito e accessibile a tutti, grazie!

 

I promotori dicono: “Per festeggiare i nostri primi 10 anni abbiamo deciso di invadere la città:
il centro, le periferie, le aree verdi, i teatri, i luoghi della cultura, gli spazi convenzionali e quelli capaci di stupirci!”

Arena esterna Imbarchino del Valentino – Viale Umberto Cagni, 37 Torino
General Store Scuola Holden – Paizza Borgo Dora, 49 Torino
Padiglione dell’Acqua SMAT – Corso XI Febbraio, 14 Torino
Housing Filanda – Via Beato G. Cafasso, 45 Torino
Parco del Meisino
Parco del Valentino

AmbientAzioni, il bando di Iren cerca progetti di sostenibilità

Al via AmbientAzioni, il bando del Comitato Territoriale Iren di Torino per sviluppare nuovi progetti

 

E’  sul sito www.irencollabora.it, il bando AmbientAzioni, promosso dal Comitato Territoriale Iren di Torino, che anche questanno si propone l’obiettivo di selezionare progetti di sostenibilità ambientale e sociale meritevoli di finanziamento.

Il bando si rivolge alle giovani e ai giovani tra i 18 e i 26 anni di età, invitando loro a proporre un progetto inerente a uno o più dei seguenti ambiti: il risparmio di risorse energetiche e idriche; la riduzione della produzione di rifiuti; la riduzione della produzione di CO2 e la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici.

Il Bando si inserisce nellambito delle attività del Comitato territoriale di Torino che si propone di favorire la partecipazione della comunità locale nella realizzazione di iniziative di sostenibilità per generare una migliore qualità della vita ed è coerente con il nuovo concetto di multicircle economy sviluppato da Iren, nella quale le differenti aree di attività condividono il valore dell’utilizzoresponsabile delle risorse.

I progetti presentati devono rispondere ad una serie di requisiti: essere originali, dimostrare benefici per lacollettività, avere ricadute sul territorio della Città Metropolitana, poter essere replicati in altri contesti, essere immediatamente realizzabili e avere un costo direalizzazione non superiore ai 12.500 euro. In aggiunta a questi criteri, si sottolinea linvito a formulare iniziative chepossano mitigare gli effetti negativi della crisi generata dalCovid-19 e comunque che si possano realizzare anche in presenza di vincoli di distanziamento causati dalla emergenza sanitaria.

La partecipazione è gratuita e aperta a coloro che abbiano un’età compresa tra i 18 e i 26 anni e siano residenti o studenti nell’area della Città Metropolitana di Torino.

La richiesta di partecipazione, compilata in tutte le sue parti, dovrà essere inviata entro e non oltre il 20 novembre 2021 tramite la piattaforma dei Comitati Territoriali Iren www.irencollabora.it, previo caricamento di tutto il materiale richiesto, seguendo le istruzioni previste.

Per maggiori informazioni www.irencollabora.it comitatiterritoriali.to@gruppoiren.it

La Giornata dell’aria e dei cieli puliti

Il 7 settembre ricorre la seconda Giornata internazionale dell’aria pulita per i cieli blu, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite con la risoluzione A/RES/74/212 del 19 dicembre 2019.  

Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani celebra la giornata ed accoglie l’invito dell’ONU all’azione per allineare i nostri sforzi e rivendicare il nostro diritto all’aria pulita.

Il tema del 2021 è “Aria sana, pianeta sano” per dare la priorità alla necessità di aria sana per tutti, nell’ambito degli obiettivi di lotta al cambiamento climatico, della tutela della salute umana e planetaria, nonché degli obiettivi di sviluppo sostenibile.

La pandemia che stiamo ancora attraversando ha insegnato che l’inquinamento è una questione sanitaria e la cronaca nazionale ci dimostra quanto possa essere pericoloso respirare aria inquinata.

Il Rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) sulla qualità dell’aria in Europa, pubblicato il 23 novembre 2020, infatti,  stima che in Italia siano 52.300 le morti premature ogni anno causate da elevati livelli di particolato fine (PM2,5), 10.400 quelle dovute al biossido di azoto (NO2) e 3.000 quelle per l’ozono (O3). Un simile impatto sulla premorienza della popolazione è legato al mancato rispetto da parte del Nostro Paese dell’obbligo sancito dal combinato disposto dell’articolo 13 e dell’allegato XI della direttiva 2008/50/CE del 21 maggio 2008 del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla “qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa” per la cui violazione siamo stati condannati dalla Corte di giustizia europea con sentenza del 10 novembre 2020.

Il Rapporto realizzato dalla Procura di Napoli Nord e dall’Istituto Superiore di Sanità sulle insorgenze di malattie nella «Terra dei Fuochi» come tumore al seno, l’asma, varie forme di leucemie e le malformazioni congenite ha confermato il loro nesso di causalità, o concausalità, con lo smaltimento illegale dei rifiuti e con i roghi con cui quotidianamente la cittadinanza è costretta a convivere.

Ed ancora questa estate abbiamo assistito ad una vera e propria aggressione di intere aree geografiche con incendi dolosi. La devastazione subita dai nostri territori è impressionante, secondo le stime di Coldiretti su dati Effis sono stati registrati il 256% di incendi in più rispetto alla media storica del periodo 2008-2020 che hanno riguardato decine di migliaia di ettari di boschi e macchia mediterranea, con un pesantissimo costo in termini di vite umane, di campi, animali selvatici, pascoli, ecosistemi e in termini economici. Ener2Crowd.com, inoltre, ha quantificato l’incidenza degli incendi di questa estate sulla concentrazione di Co2 nell’aria in un aumento del 7%.

È una situazione allarmante.

Le nuove linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno ridotto il limite consentito di particolato di biossido di zolfo, ozono e biossido di azoto nell’aria portandolo da 70 a 20 microgrammi per metro cubo. Tale contenimento, se adottato da tutti gli stati, potrebbe ridurre la mortalità del 15% e ridurre l’incidenza delle malattie dovute a infezioni respiratorie, delle malattie cardiache e dei tumori al polmone.

Tali azioni volte alla diminuzione dell’inquinamento atmosferico contribuirebbero, inoltre, ad un calo nelle emissioni di gas che influiscono sui cambiamenti climatici. Fenomeni, quest’ultimi, ormai notoriamente legati alla nostra salute ed alla civiltà umana, sia perché accelerati dalle attività umane sia perché possono costituire una concreta causa di estinzione di massa del genere umano.

Uno studio del National Center for Climate Restorationaustraliano ha individuato nel 2050 l’anno dell’inizio dell’irreversibile collasso degli ecosistemi della Terra con l’aumento della temperatura globale di 3 gradi per raggiungere i 5 gradi nel 2100. In un simile scenario non sarà la Terra a rischiare concretamente la distruzione, ma l’umanità. La terra vive da quattro miliardi di anni, durante i quali ha attraversato fasi di surriscaldamento anche più drastici di quello a cui ci accingiamo ma mai lo ha fatto negli ultimi duecento mila anni da quando, cioè, esiste l’uomo sulla Terra.

La crisi climatica, dunque, non va affrontata come una questione solamente ambientale ma come una questione principalmente umanitaria.

È per questo motivo che riteniamo che ogni crimine perpetrato contro l’ambiente e gli ecosistemi debba considerarsi un crimine contro l’umanità e la pace.  

Il CNDDU sostiene vivamente l’introduzione dell’ecocidio nel novero dei crimini della giurisdizione della Corte penale internazionale per assicurare una fondamentale garanzia per la tutela ambientale e per le future generazioni.

Come riconosciuto dal Rapporto del segretario Generale dell’ONU UN SG A/73/419, infatti, il regime legislativo ambientale internazionale esistente è frammentato, incompleto, poco chiaro e poco reattivo, per cui urge un intervento legislativo armonizzato tra tutti gli Stati al fine di perseguire l’ecocidio nella più ampia scala possibile.

Le studentesse e gli studenti si apprestano ad affrontare il nuovo anno scolastico con le rinnovate incertezze dovute alla diffusione dei contagi avendo, oggi più che mai, bisogno di aria pulita nelle aule, nelle case, nelle città.

Le aule non hanno ricevuto interventi strutturali di adeguamento alle nuove esigenze anticontagio, né è stato ridotto il numero degli alunni, pertanto, ancora una volta, è affidato agli insegnanti il compito di assicurare la salubrità dell’aria nelle aule scolastiche attraverso la frequente areazione degli ambienti.

Per l’avvio dell’anno scolastico invitiamo le studentesse e gli studenti a riflettere sull’importanza di respirare aria pulita per sensibilizzare la loro attenzione sulle scelte quotidiane di tutta la comunità che possano compromettere tale diritto. Dopo un confronto peer to peer, potranno realizzare un “piano strategico per l’aria pulita per il cielo blu della propria città” da inviare alle autorità comunali che possano recepirne le proposte.

Concludiamo con un monito molto significativo del professor Telmo Pievani (Dipartimento di biologia dell’Università degli studi di Padova): Serve un’azione politica che azzeri il debito ambientale che stiamo lasciando ai nostri figli.

Ispirandoci a quanto sopra lanciamo per la giornata due hashtags: azzera il debito ambientale ed ecocidio crimine contro l’umanità.

#azzeraildebitoambientale

#ecocidiocriminecontrolumanità

prof.ssa Veronica Radici

CNDDU