Aperte le candidature per ospitare il World Plogging Championship nell’autunno 2022 e per diventare gara qualificante. Svelato il Comitato Internazionale di Plogging
Nella conferenza stampa di ieri mattina sono state presentate le molte novità in vista della seconda edizione del Campionato Mondiale di Plogging, la corsa raccogliendo i rifiuti che si volgerà dal 30 settembre al 2 ottobre 2022.
Dopo il successo della prima edizione, che ha permesso di raccogliere sulle Alpi Torinesi della Val Pellice quasi 800 kg di rifiuti abbandonati, si apre il cammino verso il WPC 22, che come ormai da tradizione chiuderà la stagione estiva dei trail.
La prima importante novità è la creazione di un Comitato Internazionale di Plogging, composto da alcuni membri del comitato organizzativo della prima edizione e alcuni nuovi inserimenti. Ne fanno parte AICA – Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale, E.R.I.C.A. soc. coop, Acea Pinerolese, Erik Ahlström, l’ideatore del termine plogging e la sua associazione Plogga, Carlo Degiovanni e Sandro Fioravanti come invitato permanente. Questo team composito e dalle esperienze complementari diventa così la “cabina di regia” di un movimento internazionale diffuso in tutto il mondo e che punta ad allargare ancor più il suo raggio d’azione.
Allo stesso tempo però si apre l’anno del plogging, poiché è possibile candidare le gare di trail running a diventare gare qualificanti in vista del Campionato Mondiale. È sufficiente inviare la candidatura a info@worldploggingchampionship.com entro il 15 febbraio alle 12:00. Gli unici requisiti richiesti sono di aver avuto nelle edizioni precedenti almeno 100 atleti da almeno 3 Paesi diversi ed essere in programma tra il 1° marzo e il 31 agosto 2022.
In ultimo, anche i paesi, le Unioni comunali e le valli interessate ad ospitare la nuova edizione del Campionato possono inviare la propria candidatura allo stesso indirizzo, info@worldploggingchampionship.com. in questo caso, le richieste riguardano la disponibilità di strutture e di spazi adeguati, nonché un campo di gara idoneo, possibilmente sovracomunale.
“Una competizione unica e innovativa – racconta Roberto Cavallo, eco-atleta e ideatore del Campionato Mondiale di Plogging – che per il secondo anno vuole ribadire l’impegno del mondo dello sport nei confronti dell’ambiente. Dopo il grande successo della prima edizione, il WPC ritorna con la volontà di stupire ancora e di diffondere sempre più questa disciplina sportiva. Ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte, e raccogliere rifiuti correndo è sicuramente più divertente”.
A questo link www.worldploggingchampionship.com è possibile trovare tutte le informazioni necessarie e scaricare i protocolli per diventare gara qualificante oppure sede della prossima edizione del Campionato.
Per maggiori informazioni, contattare info@worldploggingchampionship.com
Operazione della Guardia di Finanza Torino
Denunciato un responsabile per violazione alle norme in materia ambientale
Sequestrate 25 tonnellate di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, tra cui dispositivi medici scaduti, bottiglie in plastica contenenti ESANO UN1208 e bottiglie in vetro contenenti etere etilico altamente infiammabile e dagli effetti narcotici.
Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza di Torino ha individuato, nell’ambito dei quotidiani controlli economico-finanziari del territorio, una vasta area degradata, sita nel comune di Alpignano (TO), ove erano ammassati disomogenei cumuli di rifiuti di varia natura.
Dopo aver effettuato specifici approfondimenti, i Finanzieri della Compagnia Susa hanno appurato, in ciò coadiuvati da personale della polizia locale e di Arpa Piemonte, che il materiale era stato riversato sul suolo pubblico, in un’area adiacente a quella di pertinenza di un imprenditore operante nel settore degli articoli medicali ed ortopedici.
Pertanto, si è proceduto alla delimitazione dell’intera area dove sono state rinvenute, complessivamente, 25 tonnellate tra rifiuti speciali (principalmente costituiti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, cc.dd. RAEE), pericolosi (tra cui medicinali scaduti, dispositivi chirurgici quali camici, teli medicali, siringhe, bisturi, detergenti, bottiglie in plastica contenenti ESANO UN1208 e bottiglie in vetro ripiene di etere etilico, dall’alto potere infiammabile) e non pericolosi.
I rifiuti, opportunamente catalogati e cautelati, sono stati sottoposti a sequestro preventivo ed il responsabile è stato denunciato alla Procura della Repubblica del capoluogo piemontese per attività di gestione di rifiuti non autorizzata.
Sono in corso gli accertamenti finalizzati alla messa in sicurezza del sito e alla verifica, in collaborazione con gli Enti competenti, dell’eventuale contaminazione ambientale.
(Foto archivio)
All’evento di ‘Confindustria’ anche l’azienda italiana leader nelle soluzioni per il pianeta, che apre alla Blockchain per i rifiuti in partnership con ‘Spartan Tech’.
‘Marazzato’ prosegue con decisione sul felice percorso intrapreso in termini di innovazione. E lo fa coniugando sempre più in maniera virtuosa il binomio ambiente–digital innovation, al fine di incrementare il proprio grado di competitività e qualità nell’intera filiera dei molteplici servizi offerti a imprese e privati.
Dopo il successo riscosso a ‘Ecomondo 2021’, ove la storica azienda vercellese ha inaugurato anche un nuovo standcompletamente rinnovato, in arrivo altre importanti novità.
A cominciare dall’avvio di un processo di integrazione dei punti di forza della Blockchain con il settore green, oggetto lo scorso 26 novembre di un convegno tematico in streamingrealizzato a Villastellone, nel ‘Centro Ricerca e Sviluppo’ in capo ad ‘Azzurra Srl’, Società della Holding, in partnership con la start-up ‘Spartan Tech’.
“Il ‘Gruppo Marazzato’, prossimo al proprio 70° Anniversario nel 2022, prosegue con impegno crescente nell’evoluzione dei propri processi di filiera. All’interno dei quali, in un contesto globale sempre più scandito da keywords quali innovazione, ricerca e sperimentazione, la ‘Blockchain’ intesa come tecnologia dalle notevoli applicazioni riveste un ruolo sempre più determinante anche nel ciclo della raccolta, gestione e smaltimento corretto dei rifiuti nel suo complesso. Uno strumento dalla rilevante potenzialità in termini di disintermediazione e decentralizzazione pronto a offrire un aiuto in più nel percorso di compimento di un’economia circolare e sostenibile degne di essere realmente considerate tali. Da qui la partnership con Spartan Tech stipulata in tal senso, punto di partenza per nuovi solidi traguardi all’insegna del rispetto dell’ambiente”, afferma Alberto Marazzato, General Manager del player ambientale che porta il suo cognome.
Gli fa eco Paul Renda, CEO di Spartan Tech: “Riteniamo che la sinergia con Marazzato possa creare le migliori condizioni per portare a mercato una soluzione in grado di rivoluzionare il settore dei rifiuti. Le sperimentazioni fin qui compiute sono davvero confortanti e queste, insieme alla convergenza di vedute con la proprietà di Marazzato, ci hanno convinto che la creazione di una verticale dedicata esclusivamente al mondo della gestione dei rifiuti fosse quanto mai prioritaria. WasteChain nasce con l’ambizione di portare innovazione, digitalizzazione e trasparenza all’interno di un settore dove molte sono le criticità e dove finora, nel nostro Paese, pochi sono stati gli sviluppi tecnologici in termini di tracciabilità. Nel giro di poco tempo siamo convinti di poter creare le condizioni per lo sviluppo di nuovi paradigmi gestionali, come abbiamo già fatto in altri settori”.
Forte anche di queste premesse, il ‘Gruppo Marazzato’ sarà fra i protagonisti dell’edizione 2021 di ‘Connext’, l’innovativo progetto di incontro di partenariato industriale di ‘Confindustria’che avrà luogo dal 2 al 3 Dicembre al MiCo di Milano.
Che, anche quest’anno, si snoda su quattro macroaree principali: ‘Fabbrica Intelligente’, ‘Le Città del Futuro’, ‘Pianeta Sostenibile’, ‘Persone, Scienze della Vita, Progresso’.
Un’occasione unica di confronto tra azienda, partnerseconomici e Pubblica Amministrazione.
“Siamo in un momento storico di transizione ecologica già in atto, in cui l’attenzione all’ambiente si fa sempre più significativa e pregnante. L’interazione fra differenti modelli di business può certamente aiutare moltissimo nel concorrere allo scopo condiviso di una migliore qualità diffusa in ogni settore strategico”, chiosa Alberto Marazzato.
Caselle aeroporto sostenibile
L’AEROPORTO DI TORINO E IL POLITECNICO DI TORINO PARTNER DEL CONSORZIO EUROPEO H2020 TULIPS PER UN’INDUSTRIA AERONAUTICA PIÙ SOSTENIBILE
L’Aeroporto di Torino e il Politecnico di Torino sono partner del consorzio europeo H2020 TULIPS.
Il consorzio guidato dal Royal Schiphol Group, società di gestione dell’aeroporto di Amsterdam e Rotterdam, si compone di 29 soggetti, tra cui aeroporti, compagnie aeree, Università e istituti di ricerca e formazione, e partner industriali, e ha ottenuto un finanziamento massimo da parte dell’Unione Europea pari a 25 milioni di euro.
Il progetto risponde perfettamente agli obiettivi posti dal Green Deal europeo, ed è finalizzato allo sviluppo di innovazioni che facilitino la transizione verso una mobilità a basse emissioni, migliorando la sostenibilità complessiva degli aeroporti e introducendo carburanti sostenibili e il sequestro di carbonio organico nel settore aeronautico.
Il progetto TULIPS, che prenderà il via a gennaio 2022 e durerà sino a dicembre 2025, mira ad accelerare l’introduzione di tecnologie sostenibili nel settore aeronautico, contribuendo all’azzeramento delle emissioni e dei rifiuti negli aeroporti entro il 2030 e ad un’aviazione climaticamente neutra entro il 2050.
Grazie alla collaborazione di ricerca con il Politecnico di Torino, lo scalo torinese compie un ulteriore passo nell’ambito del progetto Torino Green Airport volto alla sostenibilità e si impegna ulteriormente al raggiungimento degli obiettivi di azzeramento delle emissioni assunti con l’adesione al programma NetZero 2050.
Grazie a TULIPS il Politecnico di Torino potrà ulteriormente sviluppare le proprie ricerche e trasferire i risultati al settore aeronautico, dove sia l’Unione Europea che ICAO (International Civil Aviation Organization) hanno introdotto obiettivi estremamente ambiziosi di riduzione delle emissioni serra.
Il progetto di ricerca sviluppato insieme al Politecnico di Torino punta alla creazione di una smart grid ed energetica aeroportuale, ed alla decarbonizzazione
del settore aeronautico
L’Unione Europea finanzia con 25 milioni di euro gli sforzi dei 29 partner membri
del consorzio per i prossimi quattro anni
Per SAGAT un nuovo tassello del progetto Torino Green Airport volto alla
sostenibilità
Per il Politecnico una nuova azione di sviluppo e trasferimento tecnologico delle
proprie ricerche sui temi legati all’aviazione civile ed alla sostenibilità
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Accelerare la sostenibilità
Torino Airport implementerà, con il coordinamento tecnico-scientifico del Politecnico di Torino, alcune delle soluzioni elaborate nell’ambito del consorzio, mentre tutte le innovazioni volte ad aumentare la sostenibilità saranno testate presso l’hub capofila del consorzio di Amsterdam Schiphol (Lighthouse Airport del progetto).
In collaborazione con il Politecnico di Torino saranno testati presso l’Aeroporto di Torino sistemi per la creazione di smart hub energetici aeroportuali ed il carbon offsetting. In particolare, sarà realizzato un progetto pilota propedeutico all’avvio di una smart grid aeroportuale, per autoprodurre in maniera efficiente e sostenibile l’energia necessaria al funzionamento dell’infrastruttura. Tale progetto prevede il ricorso a un sistema combinato e flessibile, alimentato da fonti energetiche diverse come metano, biogas, idrogeno, fotovoltaico, oltre a sistemi di energy storage.
Il Politecnico di Torino, in collaborazione con l’Aeroporto, oltre allo studio di soluzioni Green quali l’introduzione dell’idrogeno negli aeroporti e il sequestro di carbonio nel settore aviation attraverso l’uso del biochar (un materiale carbonioso estremamente versatile), coordinerà i partner europei nello sviluppo di una proposta europea per la costituzione della EU Clearinghouse per supportare le certificazioni dei nuovi combustibili sostenibili per l’aviazione.
Altri progetti guidati dai partner internazionali riguarderanno i nuovi orizzonti dell’intermodalità, gli impianti per la ricarica degli aeromobili e dei mezzi aeroportuali con elettricità o idrogeno. Per alcuni dei sistemi che saranno sviluppati sono previsti test presso l’Aeroporto di Torino.
Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di essere parte di questo progetto di ricerca e di rappresentare, insieme al Politecnico, le uniche due realtà italiane che fanno parte del consorzio europeo TULIPS. Poter contribuire a rendere l’industria aeronautica più sostenibile costituisce un tassello importante del nostro progetto di sviluppo Torino Green Airport, annunciato lo scorso luglio, che si pone come obiettivo di anticipare il target di azzerare tutte le nostre emissioni rispetto al 2050. La sfida dei cambiamenti climatici è improcrastinabile e siamo lieti di coglierla, poiché ci dà l’opportunità di innovare mettendo in atto soluzioni ad alto valore”.
David Chiaramonti, docente del Dipartimento Energia e coordinatore del progetto per il Politecnico di Torino, ha aggiunto: “È con particolare soddisfazione che ci accingiamo ad intraprendere le attività previste dal progetto H2020 TULIPS, assieme ai numerosi e prestigiosi partner europei. I settori aeronautico e aerospaziale sono tra le aree di eccellenza del nostro Ateneo, dove sviluppiamo sia tecnologie e processi che analisi di sostenibilità, contribuendo anche allo sviluppo e al monitoraggio delle policy di settore in Europa ed in Italia e supportando l’industria nella transizione ecologica”.
Sono diverse le iniziative che verranno messe in campo da altri partner del consorzio nell’ambito del progetto TULIPS. Oltre a Torino Airport e Amsterdam Schiphol, gli altri scali partner del consorzio sono Oslo in Norvegia e Larnaka a Cipro, dove verranno testate altre soluzioni.
La collaborazione in quattro aeroporti molto diversi tra loro consentirà di rendere evidente l’impatto delle soluzioni proposte sugli obiettivi climatici europei.
Ad esempio, sarà introdotta e ottimizzata la fornitura su larga scala di carburante per l’aviazione sostenibile (SAF-Sustainable Aviation Fuel) e sarà migliorato il riutilizzo dei materiali in un’ottica di circular economy; saranno effettuate dimostrazioni in airside per catturare le particelle ultrafini dai voli in partenza e in atterraggio; verrà esaminato l’intero percorso di passeggeri e merci, con proposte di soluzioni innovative multimodali.
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Si prevede che i risultati del progetto contribuiranno in modo significativo alla decarbonizzazione del settore dell’aviazione e la conoscenza acquisita sarà successivamente condivisa con l’industria aeronautica e con altri aeroporti europei, al fine di applicare su larga scala le innovazioni e le tecnologie TULIPS.
Partner
Il consorzio TULIPS è una partnership tra Royal Schiphol Group (capofila del progetto), Oslo Airport, SINTEF AS, SINTEF Energi AS, Hermes Airports, Catalink Ltd, Torino Airport, Politecnico di Torino (Consorzio di ricerca RE-CORD, parte terza), Beta-I, Egis SA, Excess Materials Exchange, Fraunhofer Gesellschaft, KLM Royal Dutch Airlines, KLM Equipment Services, Manchester Metropolitan University, Mobility Concept, Royal NLR Netherlands Aerospace Centre, Nouryon Industrial Chemicals, Pipistrel Vertical Solutions, Port of Amsterdam, SKYNRG, TNO, TU Delft, Instituto Superior Téchnico, University of Antwerp, BAM Infraconsult, Ballard Power Systems Europe, DHL Global Forwarding Netherlands e Zepp.solutions
“Inaceta” al Calamandrei di Trino
MOSTRA INSECTA AL CALAMANDREI DI CRESCENTINO
Nella sede di Via Dappiano dell’Istituto Tecnico Agrario di Crescentino è ospitata fino a fine febbraio “Insecta XXL still life” meglio conosciuta come “Mostra Insecta”.
La prima volta è stata allestita nel 2007 dal Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino e dal Museo Civico di Storia Naturale di Carmagnola; la mostra itinerante consiste in 40 gigantografie raffiguranti esemplari reali delle collezioni entomologiche dei due musei.
Le fotografie, realizzate da Franco Borrelli, consentono uno sguardo curioso su un mondo misterioso, affascinante e a volte invisibile ai nostri occhi attraverso un’esplosione di colori.
Insecta XXL è aperta al pubblico: su prenotazione è possibile una visita guidata con i docenti delle materie tecniche e, soprattutto, con gli studenti del triennio agrario.
E’ possibile prenotare contattando l’Istituto Calamandrei al numero 0161/843615.
Per le visite è necessario essere muniti di Green Pass ai sensi della niormativa vigente.
“Siti orfani”, sette milioni di euro per la bonifica di 16 siti
Via libera dalla Giunta per i finanziamenti relativi a bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati. Il presidente Cirio e l’assessore all’Ambiente, Marnati: “Con queste prime risorse riusciamo a bonificare siti abbandonati da troppo tempo riportando alla vita aree territoriali importanti per il loro riutilizzo”
In arrivo quasi 7 milioni di euro per la messa in sicurezza dei primi 16 siti orfani sul territorio regionale. La Giunta ha infatti approvato lo schema di accordo con il Mite (Ministero per la Transizione Ecologica) per i finanziamenti relativi agli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei “siti orfani”, ovvero di quei siti potenzialmente contaminati per i quali o non è stato possibile individuare i responsabili della contaminazione, o se individuati, non hanno provveduto, né siano intervenuti il proprietario o altri soggetti interessati, ad avviare o concludere gli interventi previsti.
In base alla ricognizione dei siti, sorta di “censimento” effettuata nei mesi scorsi dai settori tecnici regionali dopo il via libera della Giunta, sono stati individuati quelli che rispondessero sia ai criteri di cantierabilità dando la priorità a quelli con l’indice di rischio più alto.
È stato quindi stilato un elenco che comprende i 16 siti – 6 in provincia di Torino, 3 in provincia di Alessandria, 3 in provincia di Cuneo, 3 in provincia di Novara e 1 a Vercelli individuati per i finanziamenti nell’ambito del programma nazionale di bonifica definito con il decreto del 29 dicembre 2020.
“Con queste prime risorse riusciamo a bonificare siti abbandonati da tanto e troppo tempo – commentano il presidente Cirio e l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati – Riportiamo alla vita e nella disponibilità ai cittadini, alle imprese e ai comuni, aree territoriali importanti. Una vera rigenerazione del suolo. Nel frattempo, abbiamo fatto altre richieste nel PNRR per continuare a bonificare altri siti in Piemonte”
Accanto ai fondi che discendono dal decreto ministeriale, vi sono infatti poi quelli del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che mette a disposizione, a livello nazionale, 500 milioni di euro per interventi che siano portati a compimento entro il primo semestre del 2026 e che consentano un recupero e riqualificazione del suolo.
Un nuovo bosco urbano in strada del Portone
Il verde pubblico di Torino si arricchisce di un nuovo bosco urbano in strada del Portone, grazie all’intervento realizzato da alcune aziende – Bitron, Lyreco, Saint Gobain, Sekurit e Collins – con il coordinamento di Rete Clima, ente non profit che supporta le Aziende in progetti di Corporate Social Responsibility, di sostenibilità e di decarbonizzazione.
Alla presenza dell’assessore al Verde della Città di Torino, Francesco Tresso, nei giorni scorsi si è svolta un’attività di piantagione sulle banchine del tratto di strada interessato, nell’ambito di un intervento che prevede la realizzazione di fasce di forestazione urbana e la messa a dimora di alberi all’interno delle aiuole e rotatorie verdi in prossimità di strada del Portone. Con l’aiuto dei professionisti di Rete Clima, i volontari delle aziende coinvolte hanno ultimato la messa a dimora di 600 piantine forestali e di 30 alberi ad alto fusto, in un’area che è stata identificata insieme ai responsabili dell’Unità Operativa Alberate dell’Area Verde della Città di Torino.
Obiettivo del progetto, oltre che abbellire l’area, è di ridurre l’inquinamento legato al traffico veicolare e beneficiare dei “servizi ecosistemici” forniti dal verde, come lo stoccaggio di CO2, la riduzione delle temperature e l’aumento della biodiversità urbana.
Commenta l’assessore Tresso: “Ringrazio tutti i soggetti coinvolti in questo progetto, le volontarie e i volontari che sono oggi presenti per questa attività. La nostra amministrazione continua nel suo impegno di coinvolgimento di partner e di aziende del territorio su azioni e iniziative concrete di sostenibilità ambientale. Le sfide ambientali sono una priorità da affrontare nell’immediato, e iniziative come questa sono un tassello importante di una strategia più ampia, che mira a valorizzare e incrementare la ‘foresta urbana’ con l’obiettivo di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici nei centri urbani”.
L’attività è inserita all’interno del Protocollo tecnico Forestazione Italiana® di Rete Clima, che prevede l’utilizzo di specie arboree ed arbustive autoctone, coltivate in vivai italiani e attività di cura post impianto per tre anni.
Per la Città di Torino, da tempo attenta e sensibile alle tematiche di adattamento e mitigazione ai cambiamenti climatici, è una opportunità di riqualificazione della zona e di sviluppo del verde che va ad arricchire un patrimonio arboreo importante costituito da circa 147 mila piante su alberate urbane e in parchi e giardini, e da oltre 233 mila alberi presenti nei boschi collinari di proprietà della Città.
Per le aziende coinvolte l’iniziativa climate-friendly è l’occasione per contribuire, in modo concreto, agli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs 13 e 15) fissati dall’Agenda 2030 che, insieme al Protocollo di Kyoto, mirano a proteggere e ripristinare gli ecosistemi terrestri, mitigando l’impatto umano sull’ambiente, contrastando il cambiamento climatico e tutelando la salute delle persone.
Il progetto prevede l’utilizzo di piante scelte nei vivai italiani, di provenienza certificata, accompagnate dal nuovo Passaporto delle piante, in vigore dal 2019, che garantisce il controllo e la salute delle piante. In questo modo, oltre che a promuovere la filiera florovivaistica italiana, si ostacola l’introduzione e la diffusione di malattie e organismi nocivi particolarmente pericolosi per i vegetali, che potrebbero causare danni ecologici, sociali ed economici
13 i progetti finanziati
L’assessore all’Ambiente, Marnati: “Sono interventi fondamentali per prevenire quanto sta accadendo anche nella nostra regione per effetto dei cambiamenti climatici”
Dalla riqualificazione dell’ecosistema fluviale al ripristino della vegetazione perifluviale, dalla creazione di fasce arboree “tampone”, per contenere gli inquinanti, alla riqualificazione di ambienti umidi: sono 13 i progetti ammessi al finanziamento, relativamente al bando di riqualificazione dei corpi idrici del 2021, per un totale di 2 milioni 871mila euro, importo superiore a quanto inizialmente stanziato dalla Giunta regionale che prevedeva una somma di 2 milioni e 700mila euro.
“Preservare lo stato ecologico dei fiumi e dei laghi piemontesi– ha affermato l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati nell’introdurre i lavori del webinar “Programma di interventi su fiumi e laghi. Esiti anno 2021 e lancio bando 2022” – per abbassare il rischio idraulico e migliorare la resilienza ai cambiamenti climatici: Regione Piemonte è particolarmente attenta e dal 2018 ad oggi sono stati erogati circa 9 milioni di euro per realizzare progetti di riqualificazione. Somma alla quale si aggiungono 2 milioni e 900mila euro che verranno stanziati per l’edizione del bando 2022. L’intento è quello di affrontare le criticità di fiumi e laghi piemontesi individuate anche con il Piano di Tutela delle Acque, strumento di pianificazione che era fermo al 2007 e che, completamente revisionato alla luce dei cambiamenti climatici, recentemente è stato approvato in Consiglio regionale. Il tema dell’acqua è uno dei più importanti, bisogna velocizzare questi interventi, fondamentali per prevenire quanto sta accadendo nel mondo, ma anche nella nostra regione, per effetto dei cambiamenti climatici”
Sono 46 i progetti complessivamente finanziati dal 2018 ad oggi che hanno interessato 3 laghi, 30 corsi d’acqua e 1 canale, interventi tutti modulati su cinque direttrici: la riqualificazione morfologica, le scale di risalita dei pesci, il contenimento delle specie vegetali invasive, la verifica del deflusso in alveo e le fasce tampone agroforestali.
I 13 progetti selezionati dalla commissione tecnica e ammessi al finanziamento relativamente al bando 2021, hanno coinvolto complessivamente 30 Comuni, sia singoli che associati, 1 provincia (Asti) e 2 Parchi. Tra questi ultimi l’Ente di Gestione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore che ha presentato un progetto che si presenta come una proposta pilota per sperimentare una manutenzione delle sponde del canale Roggia Molinara con un approccio innovativo che permetta di mantenerne il valore ecologico.
Nello specifico il finanziamento ha riguardato le fasce boscate agroforestali lungo il torrente Scrivia, la riqualificazione dell’ecosistema fluviale dell’Orba da Casal Cermelli a Rocca Grimalda, la riqualificazione delle sponde del canale Roggia Molinara, il ripristino degli ambienti umidi perifluviali e apertura di nuovi rami fluviali, il miglioramento della biodiversità del lago d’Orta con il ripristino del canneto e il miglioramento della vegetazione lungo le sponde di fiumi nei centri urbani di 4 Comuni (Santo Stefano Belbo, Canelli, Venaria, Villafranca Piemonte).
In occasione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR), Amiat Gruppo Iren promuove una campagna contro l’abbandono dei rifiuti, presentando tre divertenti spot ispirati ad altrettante fiabe tradizionali. Obiettivo è sensibilizzare i cittadini verso comportamenti più rispettosi dell’ambiente e contrastare il fenomeno dei rifiuti abbandonati, in particolare quelli ingombranti.
Amiat ha quindi ideato tre video pillole che verranno divulgate attraverso i canali social del Gruppo e che si ispirano ad altrettante favole famose: Raperonzolo, la Bella Addormentata nel bosco e Aladdin. Ogni scena, tuttavia, ha un epilogo diverso e del tutto inaspettato rispetto a quello tradizionale, proprio a causa di rifiuti abbandonati.
Il perché arriva nel finale: se tutti adottassero un comportamento responsabile, potremmo vivere davvero in un mondo da favola.
Al fine di valorizzare e diffondere la campagna, d’intesa con il Comune di Torino, si è dato corso ad alcuni flash mob nel centro storico nei quali è stata riproposta, grazie alla presenza di alcuni attori professionisti, la scena de “La Bella addormentata”, con momenti interattivi che hanno coinvolto cittadini e studenti.
“A fianco del lavoro che tutti i giorni dobbiamo mettere in campo per migliorare il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, è fondamentale promuovere campagne di sensibilizzazione sul tema. Migliorare l’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità è un obiettivo che la Città di Torino si prefigge insieme ad Amiat, agli istituti scolastici e ad altri enti e associazioni che già lavorano sul tema” dichiara Chiara Foglietta, assessora alla Transizione Ecologica e Digitale della Città di Torino. “Un’operazione trasversale che va e andrà a intercettare tutte le fasce di popolazione. Le città svolgono un ruolo fondamentale nella mitigazione dei cambiamenti climatici. La gestione dei rifiuti è uno dei settori con il maggior potenziale per ridurre l’aumento della temperatura e, quindi, contenere il riscaldamento globale. La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti ci dà la possibilità di ricordare i comportamenti responsabili da tenere e ci indica la strategia delle 3R – riduzione, riuso, riciclo – come la strada da seguire e incentivare.”
“Con questa campagna vogliamo sensibilizzare i cittadini in merito agli abbandoni di rifiuti, un comportamento scorretto, ma purtroppo diffuso, utilizzando un approccio ironico e accessibile che si rivolge anche alle nuove generazioni. Un’azione che rientra nel più ampio panorama di attività che realizziamo per supportare i territori non solo nella fornitura dei servizi ma anche nella costruzione di politiche ambientali che coinvolgano la cittadinanza” ha sottolineato Christian Aimaro, Presidente Amiat Gruppo Iren. “A Torino la raccolta differenziata è in continua crescita e dal 2020 ha superato il 50%: questo risultato, raggiunto grazie all’impegno di cittadini ed istituzioni e supportato dalla progettualità di Amiat, è la migliore testimonianza di come tutti possano contribuire a ridurre i rifiuti e a fungere da esempio virtuoso”.
Link ai filmati:
La Bella Addormentata: https://www.youtube.com/watch?v=7_gWM_r0_XU
Raperonzolo: https://youtu.be/D-dasmdzmk0
Aladino: https://youtu.be/ZDm2weIXwUQ
La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti nasce all’interno del Programma LIFE+ della Commissione Europea con l’obiettivo primario di sensibilizzare le istituzioni, i consumatori e tutti gli altri stakeholder circa le strategie e le politiche di prevenzione dei rifiuti messe in atto dall’Unione Europea, che gli Stati membri devono perseguire, anche alla luce delle recenti disposizioni normative (direttiva quadro sui rifiuti, 2008/98/CE).