Sono stati annunciati dal sindaco Stefano Lo Russo, nel corso di una presentazione pubblica all’ Environment Park, gli 11 progetti destinatari dei finanziamenti del Youth Climate Action Fund – Fondo per l’Azione per il Clima dei Giovani – della fondazione filantropica Bloomberg, che lo scorso mese di aprile aveva indicato la Città di Torino tra i beneficiari.
”Le giovani generazioni – ha dichiarato il Sindaco– sono il futuro e hanno a cuore quella che è una delle grandi emergenze del nostro tempo, quella ambientale. Per questo siamo davvero contenti di essere stati scelti dalla fondazione Bloomberg per entrare a far parte di questo programma così come di essere qui oggi ad ascoltare le proposte che queste ragazze e questi ragazzi hanno elaborato. Siamo certi che il loro contributo attraverso questi progetti sarà fondamentale nella strada verso la transizione ecologica che abbiamo intrapreso”.
Il fondo fornisce assistenza tecnica e finanziamenti a 100 città di 38 Paesi in sei continenti e un totale di 62milioni di residenti affinché, attraverso le Città, mobilitino decine di migliaia di giovani per progettare, produrre e gestire soluzioni climatiche urgenti nelle città di tutto il mondo.
Tredici le candidature pervenute a seguito dell’invito indirizzato dalla Città di Torino a gruppi di studenti e studentesse delle scuole secondarie statali di secondo grado dell’area metropolitana per sviluppare idee che hanno spaziato dalla mobilità e trasporti alla gestione dei rifiuti e all’ economia circolare fino ai sistemi energetici, le infrastrutture verdi e le soluzioni basate sulla natura.
Gli 11 progetti ammessi al finanziamento sono ‘Circular Mask’, dell’Istituto di istruzione superiore Plana; ‘Vittone ECO-circolare’ e ‘Vittone Green’ dell’Istituto di istruzione superiore Bernardo Vittone; ‘Muoviti sostenibile, muoviti pubblico, muoviti smart’, del Liceo Artistico Renato Cottini; ‘A qualcuno piace fresco e separato’ del liceo artistico ‘Aldo Passoni’; ‘Uso e Riuso’ e ‘Riciclo creativo’ dell’Istituto di istruzione superiore Primo Levi; ‘Byike’ dell’Istituto di istruzione superiore Russel Moro Guarini; ‘Il green corner di Ecostaff’, del liceo scientifico Alessandro Volta, ‘AVO- BIKE –INFR: Attrezzatura per la ciclabilità e ‘AVO – BIKE – FORM: Formazione e comunicazione per la ciclabilità dell’Istituto di istruzione superiore Amedeo Avogadro e sono tutti focalizzati sul mettere in campo azioni mirate ad una maggiore sostenibilità ambientale e al contrasto al cambiamento climatico. Ciascuno riceverà un tra i 2254,73 e i 4621 euro per sviluppare la progettualità.
I vincitori avranno tempo fino alla fine dell’anno per completare i loro progetti, con scadenza ufficiale fissata al 31 dicembre 2024.
Obiettivo dell’accordo è ottimizzare il flusso informativo per la programmazione di nuove infrastrutture elettriche nel territorio
La Regione Piemonte e Terna, la società guidata da Giuseppina Di Foggia, hanno firmato un Protocollo d’Intesa di durata quinquennale per definire le modalità operative di una collaborazione finalizzata a migliorare la programmazione e la localizzazione di nuove infrastrutture elettriche nel territorio e per pianificare in maniera coordinata lo sviluppo delle opere necessarie al raggiungimento degli obiettivi ambientali ed energetici indicati nel Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR). In particolare, attraverso la condivisione di informazioni e dati, sarà possibile monitorare le richieste di connessione alla rete di impianti rinnovabili. Alla firma hanno preso parte il presidente Cirio e gli assessori Tronzano e Marnati e, per Terna, l’ingegnere Enrico Maria Carlini.
Con questa intesa, sono ormai sette gli accordi siglati da Terna con le Regioni italiane sui temi della concertazione, scambio dati e pianificazione energetica.
Come nelle precedenti occasioni, sarà istituita una Cabina di Regia per affrontare temi specifici e saranno istituiti Tavoli Tecnici per regolare le attività di scambio dati, concertazione, gestione delle esigenze territoriali e semplificazione normativa. Inoltre, grazie a TE.R.R.A., il nuovo Portale digitale su Territorio, Reti, Rinnovabili e Accumuli introdotto dalla Legge 11/2024 (già “Decreto energia”), realizzato e sviluppato da Terna, un ampio patrimonio informativo sarà messo a disposizione di amministratori nazionali e locali, legislatori e sviluppatori.
La Regione Piemonte e Terna si impegnano a promuovere qualsiasi forma di confronto e di progettazione partecipata con le amministrazioni locali, gli stakeholder e la popolazione al fine di condividere le scelte localizzative degli interventi di sviluppo della rete, velocizzare i tempi di realizzazione delle opere previste, garantire al territorio una rete elettrica ancora più efficiente e sostenibile e, allo stesso tempo, valorizzare il patrimonio ambientale e culturale.
Il presidente Alberto Cirio e gli assessori Matteo Marnati e Andrea Tronzano spiegano: “Quella dell’approvvigionamento energetico è una delle grandi sfide dei prossimi decenni e il Piemonte è attrezzato per affrontarlo. Siamo stati tra le prime regioni a mettere a gara le concessioni idroelettriche con l’obiettivo di usare anche l’energia come leva d’attrazione di investimenti e di supporto alle imprese. Terna rappresenta una realtà importante per il nostro territorio grazie anche agli investimenti che ha annunciato e la sigla di questo accordo rappresenta un tassello in più perché la condivisione e il monitoraggio dei dati rappresenta sempre di più uno strumento essenziale per programmare e raggiungere gli obiettivi di risparmio energetico e di tutela dell’ambiente”.
La firma del protocollo segue il piano di investimenti per il Piemonte novembre scorso per 360 milioni di euro.
«E’ inaccettabile vietare la caccia al cinghiale nelle zone di controllo dell’espansione virale e nelle aree soggette a restrizioni della Peste Suina Africana. L’abbattimento dei cinghiali rimane uno strumento di fondamentale importanza per impedire la diffusione del contagio, non bisogna assolutamente abbassare la guardia, perché fermarsi adesso significa vanificare tutti i progressi che sono stati fatti fino ad ora e ritrovarsi la prossima primavera con una proliferazione esponenziale di nuove cucciolate. Nella lotta alla Peste Suina Africana, gli allevatori stanno facendo la propria parte con il rafforzamento delle misure di biosicurezza, ma è necessario che sul contenimento dei cinghiali le autorità mantengano i patti e non fermino gli abbattimenti».
Così il presidente regionale di Cia Agricoltori italiani del Piemonte, Gabriele Carenini, commentando la nuova ordinanza del commissario straordinario alla Peste Suina Africana che vieta la caccia al cinghiale in diverse aree (l’elenco dei Comuni ricadenti nella Zona di controllo dell’espansione virale verrà pubblicato in dettaglio nel bollettino epidemiologico sul portale vetinfo.it) soggette alle misure di eradicazione della malattia.
«Il cinghiale non è solo un problema per la Peste Suina – aggiunge Carenini -, ma è una vera sciagura per le coltivazioni, perché distrugge i raccolti, devasta i campi, danneggiando fortemente le aziende agricole. Da anni chiediamo interventi drastici di contenimento dei cinghiali, sarebbe paradossale che a causa della peste si facesse un passo indietro».
“Caccia chiusa in Piemonte”
Il TAR del Piemonte accoglie il ricorso di Pro Natura, LEAL e OIPA
Il Tavolo Animali & Ambiente plaude all’iniziativa delle associazioni Pro Natura, LEAL e OIPA.
Il TAR del Piemonte a seguito del ricorso delle associazioni Federazione nazionale Pro Natura, LEAL e OIPA ha sospeso il Calendario Venatorio regionale per la stagione 2024/2025 comprensivo degli allegati A,B,C relativi alle istruzioni operative supplementari, fermando la caccia in tutta la regione.
Il giudice ha accolto la richiesta urgente di sospensiva riconoscendo la situazione di “eccezionale gravità e urgenza”, rimandando ulteriori valutazioni in merito al “fumus boni juris”.
All’origine del provvedimento vi è sicuramente la mancanza di trasparenza della Giunta Regionale. Il calendario venatorio per essere approvato e pubblicato richiede il parere obbligatorio, ma non vincolante di ISPRA, organo tecnico consultivo di Stato e Regioni.
Il calendario venatorio regionale si discosta in modo significativo dal parere ISPRA, criticando pesantemente questo organo tecnico quasi fosse costituito da incompetenti non aggiornati. Tuttavia l’allegato C del Calendario venatorio contenente le controdeduzioni al parere ISPRA veniva tenuto nascosto e non pubblicato sul BUR. Non solo, ma la successiva richiesta della Federazione nazionale Pro Natura di acquisirne copia veniva pretestualmente negata.
La sospensione è stata inoltre sicuramente motivata da diverse irregolarità riscontrate nel processo di approvazione del calendario La mancanza di adeguato aggiornamento del Piano faunistico venatorio che non tiene conto delle modificazione ambientali e del clima mette a rischio la presenza di specie in grave declino e rischio di estinzione come la moretta, la pernice bianca, la coturnice, il fagiano di monte, l’allodola.
Il Tavolo Animali & Ambiente, costituito da associazioni animaliste ed ambientaliste, non può che essere soddisfatto di questo risultato ritenendolo un’importante vittoria e un passo significativo nella tutela della fauna selvatica in Piemonte.
Per il Tavolo Animali & Ambiente:
Roberto Piana – Vicepresidente P.A.N. (Pro Natura Animali)
Oggi a Palazzo Lascaris in Commissione Ambiente si sono svolte le consultazioni dedicate all’ impatto dell’agricoltura rispetto al Piano per la qualità dell’aria presentato dalla Giunta regionale. Ha guidato i lavori il presidente Sergio Bartoli, alla presenza dell’assessore Matteo Marnati.
“Il Piano dell’aria – osserva Bartoli a margine dei lavori della commissione – è legato strettamente al mondo dell’agricoltura: per questa ragione le consultazioni di oggi, che hanno avuto per protagoniste le associazioni di categoria che voglio ringraziare, ci hanno fornito importanti informazioni e indicazioni molto utili per il lavoro della commissione”.
In una nota l’Ufficio stampa del consiglio regionale sottolinea che gli aspetti peculiari del Piano legati alle aziende agricole sono la produzione di ammoniaca dagli allevamenti nonché l’incremento di Co2 e polveri sottili causati dai mezzi agricoli e dai cosiddetti abbruciamenti, cioè l’incenerimento delle sterpaglie.
In Commissione sono intervenuti i rappresentanti di enti e associazioni:
- Bruno Mecca Cici (Coldiretti Piemonte), in relazione all’incremento delle polveri sottili, ha sottolineato il fatto che “le aziende agricole sono in difficoltà anche per il lungo divieto di abbruciamenti in noccioleti e castagneti che impediscono di tenere puliti gli appezzamenti ed evitare le malattie delle piante: ci dovrebbero essere delle brevi deroghe in certi periodi dell’anno”.
- Giorgio Tiraferri (Politecnico di Torino), ha ribadito la disponibilità a collaborare e ha messo in risalto “la necessità di raccogliere dati da monitoraggi precisi che diano la possibilità di organizzare al meglio i singoli interventi per migliorare la qualità dell’aria del Piemonte”.
- Nel suo intervento Giorgio Felici (Confartigianato) si è occupato delle spese richieste alle aziende artigiane per sostituire attrezzature e mezzi di trasporto con altri a minore impatto ambientale: “siamo 117 mila aziende artigianali in Piemonte con 500mila persone che ci lavorano. Abbiamo bisogno soprattutto di un piano di intervento a lungo termine, di programmazione, oltre agli incentivi pubblici per sostituire il nostro parco mezzi”.
Una vita selvaggia fra i lupi italiani
LA RAGAZZA DEI LUPI
Molto interessante il saggio di Mia Canestrini, giovane ‘lupologa’ italiana, sia per professione, che per indole personale.
In un non lunghissimo testo, con il tratto veloce e conciso di chi sa comunicare, c’è tutto sulla sua vita, il contatto con la natura e un’infanzia passata in un paradiso ambientale come l’appennino tosco-emiliano.
E’ un’esistenza già segnata dalla sua infanzia, anni verdi con le orecchie già accarezzate da storie di lupi, avvistamenti, pericoli, leggende, paura e fascinazione. Si tratta di tratti ancora infantili e in seguito adolescenziali, che tracceranno però solchi profondi sulla sua vita di adulta.
Nel volume c’è infatti molto sulla vita di una ragazza intelligente, avventurosa, colta e capace, quanto della realtà di un animale immaginifico come il lupo, da sempre lontano e vicino di vita con noi umani, con le sue realtà e le fantasie sulla sua supposta ferocia.
Iscritta alla facoltà di Scienze Naturali e poi specializzata in Conservazione della biodiversità animale, Mia passa oltre dieci anni principalmente nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-emiliano con il ruolo di Tecnico per i progetti LIFE dell’Unione Europea, la salvaguardia dei lupi e loro coesistenza con le persone che vivono su alpi e appennini.
Con il coinvolgimento emotivo di un romanzo, viene tracciata la sua vita operativa in mezzo a boschi e montagne, seguendo gli spostamenti dei branchi, ricercando resti escrementizi dei lupi da gestire in laboratori attrezzati per mapparne alimentazione, età e malattie; e poi cuccioli da salvare, adulti da curare, verifiche sui danni da predazione.
Con minuziosità, il libro della Canestrini pubblica foto sulle tante fototrappole posizionate sui passaggi di esemplari solitari e branchi, commentando gli appostamenti di volontari e del personale addetto, gli incontri con pastori (spesso vittime economiche delle predazioni) e leoperazioni congiunte con i Carabinieri Verdi, verifiche sui resti di razzie su animali domestici, in un ritmo di scrittura affascinante e per niente cattedratico.
Questo libro interessa poi un pubblico non solo residente nei luoghi citati dal libro. Infatti i branchi, inizialmente partiti da est, oltre che scendere sull’appennino, si sono moltiplicati e spostati – lentamente ma progressivamente – verso occidente, arrivando in Val di Susa, Chisone, e la vicina Francia alpina.
Il lupo assurge sempre di più, perciò, a presenza nuovamente globale.
Dietro questi dati statistici, soggiace inoltre la parte più filosofica e archetipica della figura di questo meraviglioso animale (per l’autrice, di un sacro valore esistenziale), da noi temuto, spessoamato, sempre rispettato.
Sono, queste, pagine fitte di incontri e collaborazioni entusiasmanti con le tante persone che hanno interagito con l’autrice per lunghi anni, fino a che .. come in una moderna fiaba, i lupi le hanno fatto trovare l’amore.
FERRUCCIO CAPRA QUARELLI
Mia Canestrini, LA RAGAZZA DEI LUPI, La mia vita selvaggia tra i lupi italiani, Piemme editore, 220 pagine
È in programma sabato 5 e domenica 6 ottobre in borgata Paraloup
Iscrizioni aperte per il weekend intensivo di formazione e scambio di buone pratiche in programma sabato 5 e domenica 6 nella borgata Paraloup di Rittana (Cuneo). E’ uno dei tasselli di “Innesti Solidali“, il progetto di Arci Piemonte per la promozione e valorizzazione dell’agricoltura sociale in Piemonte, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali nell’ambito del “Bando 7” in collaborazione con la Regione Piemonte.
Destinatarie sono sia le aziende agricole sia lavoratori e lavoratrici che vogliono ricevere formazione per comprendere quali siano gli strumenti per coinvolgere la comunità in cui operano, avere un impatto sui territori dove hanno sede e strutturare collaborazioni concrete con gli altri attori agricoli del territorio.
Oggi, sono sempre più le aziende agricole che attraverso iniziative specifiche – che hanno un risvolto di carattere socio-sanitario, ricreativo, di formazione e inserimento lavorativo – coinvolgono fasce di popolazione svantaggiate e a rischio di emarginazione sociale. L’agricoltura sociale si è sviluppata molto negli ultimi anni in Italia: imprese agricole, cooperative sociali, associazioni, scuole e altri attori realizzano attività per l’inserimento sociale e lavorativo di persone svantaggiate, servizi per la popolazione e svariate attività che concorrono al miglioramento della qualità della vita delle persone.
La formazione del progetto “Innesti solidali” è in programma a Paraloup, Rittana (CN), piccola borgata partigiana situata a 1400 metri d’altitudine, rivitalizzata grazie al lavoro della Fondazione NutoRevelli. La partecipazione al workshop è gratuita: i costi di vitto e alloggio sono interamente coperti dall’organizzazione.
Per partecipare è obbligatorio compilare il form di iscrizione https://forms.gle/LLhnK11i6r6MJzMu9 o scrivere a piemonte@arci.it entro il 27 settembre alle 20. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.arcipiemonte.it e sulle pagine social di Arci Piemonte (www.facebook.com/arcipiemonte/ e https://www.instagram.com/arci_piemonte/).
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con la Rete Humus (www.humusjob.it), rete di aziende etiche che praticano la condivisione per un lavoro regolare nell’ambito dell’agricoltura, e con il Comitato Arci Cuneo Asti, la Fondazione NutoRevelli e il Comune di Rittana.
In Commissione Ambiente presieduta da Sergio Bartoli l’assessore Matteo Marnati ha presentato la modifica alla legge 18/2016 sull’Agenzia regionale di protezione ambientale (Arpa). “Senza incidere sul bilancio regionale, sono stati accantonati 7 milioni che saranno impegnati in particolare per la vigilanza e il controllo ambientale e per acquistare strumentazioni per le analisi”.
Dopo la nomina dei relatori Alberto Unia (M5s) e Roberto Ravello (FdI), la Commissione ha dato parere favorevole a maggioranza al disegno di legge di modifica che passerà ora al vaglio del Cal e della Commissione Bilancio.
Sempre in Commissione, l’assessore Marco Gallo ha presentato ai Commissari l’informativa sul programma di lavoro in merito alle Aree protette.
“I parchi naturali regionali interessano 178 Comuni per un’estensione di 150mila ettari (circa il 6% della superficie del Piemonte) e sono amministrati da 10 Enti di gestione delle aree protette (Egap) – ha detto l’assessore – il nostro obiettivo in questa legislatura è favorire la crescita dei parchi, valutando anche le opportunità di sviluppo economico e sociale, soprattutto nelle aree marginali del territorio”.
L’assessore ha parlato anche delle risorse a disposizione per una serie di azioni che riguardano la governance, la comunicazione e la pianificazione dei Parchi. “Le risorse dedicate nel bilancio, oltre a quelle per il personale e la gestione, sono 520mila euro per conservazione ed acquisizione di aree naturalistiche e 100mila auro per la tutela della biodiversità, che è il nostro capitale naturale”.
Si è parlato anche della lotta alle specie esotiche invasive e della annosa questione della convivenza tra l’uomo e il lupo.
Sono intervenuti i consiglieri: Sarah Disabato (M5s), Alice Ravinale (Avs), Roberto Ravello (FdI), Domenico Ravetti (Pd), Marco Protopapa (Lega).
Nel weekend 28-29 settembre per l’evento nazionale “Sea & Rivers”
L’onda blu dei volontari di Plastic Free Onlus torna in azione per un intero fine settimana dedicato alla tutela di mari, fiumi e corsi d’acqua. Si terrà sabato 28 e domenica 29 settembre, infatti, l’evento nazionale “Sea & Rivers” organizzato dall’associazione ambientalista impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica e il suo abuso nella vita quotidiana. In tutta Italia ci saranno ben 234 appuntamenti di pulizia ambientale delle coste e degli argini per liberare la natura da tonnellate di rifiuti. Sarà protagonista anche il Piemonte con 15 iniziative: sabato 28 ad Alessandria e Capriata d’Orba (AL), Borgaro Torinese, Cuorgnè e Strambino (TO), Borgo San Dalmazzo (CN), Gravellona Toce (VB) e Ponderano (BI); domenica 29 a Torino, Moncalieri, Alpignano e Pianezza (TO), Fossano (CN) Vercelli e Novara.
Ma “Sea & Rivers” sarà soprattutto un grande momento di riflessione sulle condizioni ambientali in cui versa il nostro pianeta e di sensibilizzazione verso cittadini, istituzioni e imprese sulle conseguenze dei materiali plastici, sempre più pervasivi nella nostra quotidianità. Moltissimi report e ricerche scientifiche affermano che, nel 2050, nei nostri mari avremo più plastica che pesci, con inevitabili ricadute sulla salute umana. Ciò è già, purtroppo, confermato da recenti studi che hanno dimostrato la presenza di micro e nanoplastiche persino nel latte materno, nel sangue, nei tessuti e nelle vie respiratorie.
A supportare l’evento Plastic Free, sarà MINI, brand automobilistico che, attraverso il manifesto BIG LOVE FOR THE PLANET sostiene da tempo la salvaguardia ambientale attraverso un impegno costante e concreto.
“Invertire la rotta è possibile e le azioni di Plastic Free ne sono un esempio concreto che può dare speranza – dichiara Giulia Zaccaro, referente regionale Plastic Free Onlus – In appena cinque anni, siamo riusciti ad organizzare oltre 6.800 appuntamenti di pulizia ambientale, rimuovendo oltre 4 milioni di chili di plastica e rifiuti. Ma soprattutto sensibilizzando migliaia di persone, portandole a riflettere e cambiare i propri comportamenti quotidiani, rendendoli sempre più responsabili e meno impattanti. Ogni gesto è importante – conclude Giulia Zaccaro (Plastic Free Piemonte) – ed è per questo che invitiamo tutti i cittadini volonterosi a farsi avanti, iscrivendosi gratuitamente sul nostro sito e a prendere parte agli eventi più vicini. Basta andare su www.plasticfreeonlus.it/eventi”.