AMBIENTE- Pagina 9

Giornata della Terra, a Torino 150 ospiti e tanti eventi

Più di 45 attività, 35 workshop ed in più performance, spettacoli e, in conclusione, il grande “Concerto per la Terra” con numerosi artisti tra cui Nina Zilli e gli Eiffel65

Workshop, talk, laboratori, spettacoli, esibizioni e mostre. Ricco e molto variegato il palinsesto della “Giornata della Terra Torino” che si svolgerà sabato 20 aprile, dalle 9 alle 24, nella meravigliosa cornice dei Musei Reali e che regalerà al visitatore una giornata immersiva ed esperienziale per permettergli di avvicinarsi alle tematiche legate alla sostenibilità sociale ed ambientale.

La manifestazione – organizzata e promossa a Torino da AWorld1 e Club Silencio2, con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo3 – offrirà oltre 15 ore di attività ed intrattenimento no-stop dedicate all’ambiente e alle buone pratiche green.

Numerose le proposte di entertainment che prenderanno il via, alle ore 13.00, con la live performance di Domenico Urban Drummer (in collaborazione con Iren) che coinvolgerà il pubblico in un’esperienza musicale unica nel suo genere trasformando oggetti insoliti in strumenti musicali, creando sinfonie irresistibili di ritmi e gag.

Alle 13.30, al Teatro Romano, Umberto Stefanelli, fotografo italiano di fama internazionale (in collaborazione con The Unique Magazine) presenterà una videoproiezione che tra immagini, suoni e parole farà riflettere sulla necessità di cambiamento delle nostre città, ormai considerate ‘luoghi non luoghi’ dove oggi la mano dell’uomo si impone senza riflettere.

Alle ore 15.30 torna protagonista la musica con l’incursione, in Piazzetta Reale, della Jazz Street Parade (in collaborazione con il Torino Jazz Festival). La tradizionale marching band di New Orleans, in un processo di improvvisazione collettiva in cui rientrano tutti gli stili musicali, dal dixieland all’r&b, dal cool al free, fino allo swing e al funk, intratterrà e sorprenderà il pubblico presente.

A seguire, presso il Teatro Romano, alle ore 16.30 sarà il momento dello spettacolo Le parole della Salute Circolare” – promosso da Fondazione Compagnia di San Paolo – che vedrà protagonista la virologa & Senior Fellow of Global Health alla Johns Hopkins University Ilaria Capua che, per la prima volta a Torino, in duo con Lodo Guenziaccompagnerà il pubblico in un viaggio nel tempo e nelle parole della divulgazione scientifica.

In finale di giornata, alle ore 18.45, invece, il teatro si trasformerà in un suggestivo palco sul quale svetterà il pianoforte di Alessandro Martire, il “pianista della natura”, noto per i suoi eccezionali progetti musicali che lo hanno portato ad esibirsi in contesti insoliti ed esclusivi. Un concerto solo piano che esalterà la natura del luogo tramite composizioni eccezionali e durante il quale sarà anche suonata “The future of nature”, presentata a Dicembre ’23 in occasione di Cop28 a Dubai.

Al calar del sole, quando la Mole si illuminerà completamente di verde, sul main stage si proietterà il video della performance UUUUDUM di Luca Lagash dei Marlene Kunts, realizzata all’alba all’interno dell’Area Scultorea di MOG (Morgana Orsetta Ghini) installata nel Diversity&Inclusion Hub con la regia di Michele Piazza in collaborazione con Sergey Prokofyev ed eseguita utilizzando gli amplificatori realizzati in fibra naturale di GR Bass.

Alle 18.00 si accenderanno i riflettori su Piazzetta Reale per lanciare con ancora più forza il messaggio “Un clima di cambiamento può cambiare il cambiamento del clima”.  Il palco, sotto la direzione artistica di Alessandro Rocchetti4, si animerà con uno speciale live che, con la conduzione di Eugenio Cesaro, vedrà tra gli artisti anche Nina Zilli, Danti, Eiffel65, Ex-Otago, I Moderni, Pietro Morello e Max Casacci.

Location: Musei Reali e Giardini Reali

Orari: 9.00/24.00

L’accesso al Teatro Romano, ad alcuni workshop e laboratori, ed al concerto, sono consentiti solo previa prenotazione.

Tutte le informazioni sul sito www.giornatadellaterra.it

Verso una nuova gestione dei pascoli sul territorio di Sauze d’Oulx

È l’ambizioso progetto che sta portando avanti l’Associazione Agricola Sauze d’Oulx Jouvenceaux (ASAG).

Un’associazione nata nel 2015 e che ha lo scopo di unire i proprietari dei terreni al fine di tutelare non solo le proprietà private, ma anche il patrimonio silvo-pastorale e colturale, in tanti casi degradato a causa dell’abbandono delle attività agricole negli ultimi decenni.

In questi anni l’ASAG ha lavorato per ripristinare, conservare e tutelare la biodiversità locale.

Sin dal 2016 l’associazione ha concesso in affitto ad esclusivo uso pastorale le superfici che aveva nella sua disponibilità nei comprensori di pascolo del Garay, dell’Alpe Laune e di Tachier.

Ma non solo. In accordo con il Comune di Sauze d’Oulx ha provveduto a realizzare l’acquedotto pastorale sul comprensorio di pascolo Tachier, recuperando anche l’antica mulattiera per Sarnas. E ha poi realizzato anche l’acquedotto Garay, sempre per migliorare la gestione dei pascoli.

E adesso si apre una nuova fase di sviluppo.

La presenta il presidente dell’Associazione Agricola Sauze d’Oulx Jouvenceaux Piero Gros: “Assieme con il Comune di Sauze d’Oulx abbiamo lavorato ad un nuovo piano pascoli che va a toccare tutti i pascoli di Sauze d’Oulx, Tachier, Jouvenceaux e della Laune. Lo scopo è quello di reperire tutti i lotti dormienti che vogliamo prendere in gestione. Ma lo vogliamo fare tutelando la proprietà privata. Infatti nella nostra presa in gestione dei pascoli la proprietà degli stessi rimane saldamente nelle mani dei proprietari. Con questo nuovo piano pascoli vogliamo aumentare le superfici a disposizione dell’Associazione, passando da 100 ettari a molti di più per autorizzare l’uso dei prati e pascoli in modo legale al fine di averli puliti ed in ordine. Tutto ciò in aggiunta ai pascoli comunali. Con questo piano sarà inoltre possibile accedere a nuove forme di finanziamento per sfalci e per estendere la rete degli acquedotti rurali”.

Piero Gros presenta le scadenze del piano: “Il piano è stato approvato dal Comune di Sauze d’Oulx ed ora andrà in Regione Piemonte. I privati hanno ora tempo sino a giugno per dire cosa intendono fare. Ovvero, se intendo gestire direttamente, i propri fondi, possibilmente in ottica migliorativa con coltivazione o sfalcio, devono comunicare mezzo mail all’indirizzo comune.sauzedoulx@legalmail.it, tale intenzione, specificando i riferimenti catastali delle particelle in proprietà e/o disponibilità. Se non si pronunciano passa il principio del silenzio assenso, di fatto legittimato la gestione dei fondi per tramite dell’associazione fondiaria. fermo restando che poi i proprietari possono riprendersi i loro terreni e farne cosa vogliono”.

Piero Gros lancia poi il suo sogno: “Vorremmo tanto valorizzare i pascoli del Garay. Come dice il nome stesso in occitano, questa zona era il granaio di Sauze d’Oulx. Ora l’area non è pascolata e non è coltivata. È diventata un incolto. Vorremmo farlo tornare se non un granaio un bel pascolo che dia anche un valore paesaggistico all’intera area”.

A Rivoli la Giornata della Terra

Inizio corso Francia e corso Susa

Ingresso gratuito

 

Il 21 aprile Rivoli celebra la Giornata della Terra

 

TurismOvest in collaborazione con la Sezione Coldiretti di Rivoli organizza una giornata dedicata ai prodotti della terra e alla salvaguardia dell’ambiente

 

Domenica 21 aprile, dalle 10 alle 19, Rivoli abbraccia la primavera anticipando di un giorno la Giornata mondiale della Terra, un’occasione per celebrare l’ambiente e la salvaguardia del pianeta.

Il tema di questa prima edizione sarà la “storia del grano”, cereale prezioso e antico che verrà esaltato durante la giornata per i suoi molteplici utilizzi.

Corso Francia e corso Susa (all’altezza dell’inizio del centro storico) ospiteranno numerosi stand dei Coltivatori diretti del territorio creando una vetrina per la spiegazione delle attività anche attraverso video e materiali esplicativi, un viaggio dal passato al presente, con l’ingresso nel futuro attraverso le tecniche più moderne e tecnologiche.

Inoltre è prevista l’esposizione di macchinari, da quelli più antichi a quelli più innovativi, oltre all’allestimento di stand di prodotti tipici, fiori e piante con la possibilità di fare acquisti durante l’intera giornata.

Per i più golosi ci sarà un piccolo e gustoso street food a km zero, il modo migliore per concludere la giornata di visite.

La Festa della Terra è una giornata pensata anche per i più piccoli, che dopo aver conosciuto i prodotti della terra e scoperto macchinari e mezzi agricoli, potranno divertirsi con laboratori didattici e un giro sui pony.

L’evento è organizzato da TurismOvest in collaborazione con la Sezione Coldiretti di Rivoli e sarà un’importante opportunità per il pubblico di conoscere e avvicinarsi alle imprese del territorio attraverso tanti prodotti naturali e di qualità. Un’occasione quindi per parlare di ambiente e per promuovere turisticamente il territorio colmando la distanza fra cultura urbana e cultura rurale, cogliendo l’opportunità per visitare Rivoli e il suo splendido centro storico.

Green, sbloccare compensazione crediti d’imposta

Con il Decreto-legge 39/2024 sono state introdotte specifiche misure per il monitoraggio degli incentivi per sostenere gli investimenti nelle transizioni green e digitale in base alle quali, per fruire del credito d’imposta, è necessario comunicare preventivamente per via telematica l’ammontare complessivo degli investimenti che si vogliono effettuare a decorrere dal 30 marzo 2024, la presunta ripartizione del credito negli anni e la relativa fruizione.

Queste nuove informazioni richieste alle imprese dovranno essere comunicate tramite un modello ad hoc che sarà definito con apposito decreto direttoriale da parte del Ministero delle Imprese e del made in Italy.

Confartigianato chiede l’intervento del Ministro Urso per sbloccare l‘impasse che rischia di crearsi a causa dei nuovi adempimenti per le imprese che utilizzano il credito d’imposta Transizione 4.0, misura fondamentale per sostenere gli investimenti nelle transizioni green e digitale.

“In questo modo – segnala Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Piemonte – fino all’emanazione del nuovo modello, le nuove norme finirebbero per ‘congelare’ la possibilità di compensare i crediti già a partire dalla prossima scadenza utile del 16 aprile. Con pesanti effetti sulla programmazione dei flussi di cassa da parte delle imprese che avevano confidato nella possibilità di fruire del credito maturato”.

“Nell’attesa del nuovo modello di comunicazione, – continua Felici – occorre rassicurare gli imprenditori, confermando la possibilità di poter continuare, sino all’emanazione del nuovo modello, a compensare i crediti maturati che sono immediatamente fruibili al verificarsi delle condizioni previste dalle norme vigenti. Ciò vale anche per gli investimenti in beni strumentali nuovi relativi al 2023, per i quali la comunicazione è condizione di compensabilità dei crediti maturati e non ancora fruiti.”

“Chiediamo, inoltre, al Ministro Urso -conclude Felici – che si proceda spediti con i decreti attuativi del Piano transizione 5.0 e con la condivisione della piattaforma, così che si possa avere il tempo necessario per procedere con gli investimenti che essendo legati, anche e soprattutto, ad attività di efficientamento energetico, presuppongono alcune valutazioni specifiche da parte delle imprese che richiedono un’attività di pianificazione accurata. Fondamentale inoltre sarà che non ci siano intoppi nell’attività di certificazione dei consumi energetici. Condividiamo con il Ministro l’attenzione riservata dal piano anche alla formazione, senza le adeguate competenze le nuove tecnologie non potranno essere valorizzate per consentire alle imprese di fare il tanto atteso salto di qualità in termini di efficienza e competitività”.

Museo Lavazza, “Giornata della Terra” per famiglie

Il Museo Lavazza celebra la Giornata della Terra
con un evento gratuito dedicato alle famiglie nella Piazza Verde di Nuvola

Domenica 21 Aprile, il Museo Lavazza, in collaborazione con la Fondazione Lavazza, di cui quest’anno si
celebra il ventennale, in occasione della Giornata della Terra propone una giornata di attività dedicate
alle famiglie con bambine e bambini, sui temi della natura e del’arte, della condivisione e della
sostenibilità.
Un programma ricco di attività coinvolgenti e divertenti volto a celebrare la Terra e a promuovere la
sostenibilità in un contesto all’aperto, nel verde, familiare, gioioso, educativo e ludico.
Un’esperienza immersiva per tutte le età.
Dalle ore 10, la Piazza Verde, il giardino con varietà di fiori e piante, su cui si affaccia Nuvola Lavazza, aperto
a tutti, diventa il palcoscenico di laboratori creativi pensati per famiglie e bambini. Attraverso letture e
passeggiate sensoriali, i più piccoli avranno l’opportunità di esplorare la natura e di contribuire alla
realizzazione di un’opera collettiva.
Alle ore 15, i giovani esploratori della natura saranno coinvolti in un laboratorio artistico dedicato alla
creazione di un bosco tattile, un’opera che rimarrà in esposizione nell’area verde del Museo per
sensibilizzare sulla cura dell’ambiente.
Degustazioni per grandi e piccini
Alla fine di ogni laboratorio, i partecipanti potranno deliziarsi con una golosa esperienza di degustazione
curata dai coffelier del Museo Lavazza. I piccoli visitatori e visitatrici dovranno sempre essere accompagnati
da un adulto durante l’intera giornata, poiché le attività sono pensate per coinvolgere l’intera famiglia.
Un invito aperto alla scoperta
Per chi desidera approfondire la propria esperienza al Museo Lavazza, è possibile prenotarsi all’evento e
accedere al Museo con un biglietto open, utilizzabile il giorno stesso o in una delle prossime aperture.
Il Gruppo Lavazza, in occasione del Mese della Terra e grazie alla partnership con Tree Nation, ha
piantato 10.000 alberi all’interno del progetto “Eden Reforestation Projects” in Kenya. Questi alberi faranno
parte della foresta di Museo Lavazza, scopri di più qui:  https://tree-nation.com/it/profilo/museo-lavazza .

Contenitori riutilizzabili al supermercato

REVOLUTION
La rivoluzione passa anche dal supermercato. Partita la sperimentazione per l’utilizzo di contenitori riutilizzabili in tre punti vendita CRAI di Torino

Ogni anno in Europa si producono 2 miliardi di imballaggi alimentari monouso e 16 miliardi di tazze monouso. Tutto diventa rifiuto. 60 minuti di utilizzo medio. E 100 anni per smaltirli. 

Un problema che l’Unione Europea ha scelto di affrontare con il nuovo regolamento sugli imballaggi che mira a ridurre la produzione di rifiuti da imballaggio e promuovere un’economia circolare per gli imballaggi favorendo sistemi di prodotto come servizio, deposito con cauzione e “bring your own”, la possibilità di portare i propri contenitori da casa.

È in questa linea che si inserisce il progetto REUSABLE PACKAGING REVOLUTION, presentato da Mercato Circolare srl, Università di Torino e Aarhus University, in collaborazione con Around e Crai, per il bando EIT FOOD – POC (Proof of Concept) 2023-2025.

L’obiettivo del progetto è ridurre l’utilizzo della plastica monouso degli imballaggi attraverso azioni che intervengono sulla GDO e su diversi segmenti della cittadinanza, promuovendo un cambio di prassi e di comportamenti verso uno stile di vendita, di governance e di vita più sostenibile e green.

“Questa sperimentazione è una delle prime in Italia, una bella opportunità per Torino – racconta Nadia Lambiase, Ceo e fondatrice di Mercato Circolare –. La speranza è che insieme alle altre in atto, come quella di Spesa Sballata in provincia di Varese a cui ci siamo ispirati, possa contribuire a rendere queste esperienze delle prassi consolidate a livello nazionale. Il nostro ruolo all’interno del progetto, in linea con la nostra missione, è quello di essere una piattaforma abilitante e di connessione tra diversi soggetti: la GDO, il commercio di prossimità, l’amministrazione, la cittadinanza, gli attori della società civile e l’università. La sfida è riuscire a cambiare le abitudini. Per riuscirci servirà tempo e la partecipazione di tutti gli attori coinvolti”

Insieme a CRAI, sono stati individuati tre punti vendita di Torino, in cui saranno testate, fino alla fine di giugno, due diverse strategie di riduzione degli imballaggi: l’utilizzo dei contenitori riutilizzabili Around e quello di contenitori portati da casa. 

“Abbiamo da subito scelto di aderire al progetto Reusable Packaging Revolution al fine di favorire un nuovo modo di fare la spesa, più attento e consapevole nei confronti dell’ambiente. – Dichiara Michele Poliseno, Presidente di Codè Crai Ovest – Da sempre promuoviamo, all’interno dei nostri punti vendita, iniziative volte alla salvaguardia ambientale: dalla diminuzione della plastica alla riduzione dei consumi energetici. L’introduzione dei contenitori riutilizzabili ai banchi al taglio aggiunge un nuovo tassello al percorso che abbiamo intrapreso. La forza dell’insegna Crai è la prossimità, la vicinanza alle persone. Speriamo, con questo progetto, di contribuire a diffondere una sempre maggiore consapevolezza ambientale, diminuendo quanto più possibile gli spechi e la produzione di rifiuti non necessari”.

SPERIMENTAZIONE REUSABLE PACKAGING REVOLUTION – CONTENITORI AROUND

Dalla scorsa settimana, al CRAI di corso Moncalieri 267C è possibile acquistare i prodotti del banco gastronomia e del banco macelleria facendosi servire nei contenitori riutilizzabili Around, al posto dei contenitori monouso.

Dopo essersi registrati gratuitamente sull’app Aroundrs, il/la cliente potrà richiedere, senza alcun costo aggiuntivo, il prodotto da asporto in un contenitore Around, riutilizzabile fino a 200 volte. Dopo avere consumato il pasto senza produrre rifiuti da imballaggio, il contenitore andrà restituito entro 7 giorni nel punto vendita, dove sarà sanificato e rimesso in circolo.

Semplice, efficace e senza costi, né per l’ambiente né per il cliente.

Questa sperimentazione nella GDO per noi rappresenta un punto di arrivo e di partenza allo stesso tempo – dichiara Daniele Cagnazzo, Co-Founder & CMO di Aroundrs – perché siamo consci della grande sfida che ci aspetta e stiamo lavorando insieme a tutti gli operatori del settore per fare in modo che il riutilizzo del food packaging possa essere una soluzione in più per una riduzione significativa dei rifiuti e per mitigare l’impatto ambientale negativo derivante della produzione di imballaggi usa e getta”.

SPERIMENTAZIONE REUSABLE PACKAGING REVOLUTION – CONTENITORI PORTATI DA CASA

Da inizio maggio, in alcuni punti vendita CRAI e in alcuni banchi gastronomia del mercato della Crocetta, partirà una seconda sperimentazione che coinvolgerà un gruppo “pilota” di 50 persone nell’utilizzo di contenitori portati da casa.

Nel corso del mese di aprile, infatti, sarà selezionato un gruppo di 50 persone interessate alla prevenzione dei rifiuti e alla messa in pratica di comportamenti virtuosi, e disponibili a fornire informazioni sulle buone pratiche di riduzione attivate.

Le persone selezionate, dopo una fase di formazione iniziale, si recheranno nei punti vendita coinvolti dalla sperimentazione utilizzando per l’acquisto dei prodotti da banco, i propri contenitori riutilizzabili portati da casa e opportunamente sanificati.

MONITORAGGIO

Attraverso l’utilizzo di un apposito QRcode e dell’app Aroundrs, sia gli acquisti fatti con i contenitori portati da casa, sia quelli fatti nei contenitori Around, saranno monitorati e tracciati. 

Mercato Circolare, Università di Torino ed Around elaboreranno i dati quantitativi raccolti attraverso la app Aroundrs, mentre una valutazione qualitativa sarà effettuata dall’Università di Torino  attraverso dei focus group.

“Ritengo fondamentale sottolineare il valore strategico delle collaborazioni pubblico-private nel promuovere e sostenere sperimentazioni innovative come questo progetto – spiega Paola De Bernardi, professoressa di Circular Economy Management presso il Dipartimento di Management dell’Università di Torino -. Il ruolo dell’Università è poliedrico e di natura sistemica. In primo luogo agisce come motore dell’innovazione, fornendo le competenze per sviluppare soluzioni tecniche e scientifiche avanzate. Poi, svolge un ruolo educativo cruciale, formando le menti dei e delle futuri/e leader e professionisti/ e nel campo dell’ambiente e della sostenibilità, coinvolgendoli/e nella risoluzione di problemi reali e preparandoli ad affrontare sfide complesse. Infine, grazie alla capacità di fare rete e collaborare con partner esterni ci consente di massimizzare l’impatto delle scoperte e di favorire l’adozione di soluzioni sostenibili da parte del settore privato e delle istituzioni pubbliche.”

Il progetto ha inoltre ricevuto l’appoggio del Comune di Torino. Il percorso effettuato dall’amministrazione all’interno del progetto europeo Sme4green, infatti, ha portato alla stesura di un Piano di Azione Locale, all’interno del quale il Comune si è impegnato ad approfondire il tema dei contenitori riutilizzabili.

“Torino è fortemente impegnata nel costruire una politica che coniughi il diritto al cibo con il tema della sostenibilità ambientale, anche nella prospettiva del raggiungimento della neutralità climatica nel 2030 – sottolinea l’assessora alla Transizione Ecologica della Città di Torino Chiara Foglietta –, Lo scorso ottobre, 20 imprese e associazioni  hanno sottoscritto a Palazzo Civico il primo Local Green Deal con l’obiettivo di promuovere la creazione di un sistema alimentare sostenibile e circolare in città. In questo solco si inserisce il progetto Reusable Packaging Revolution che, incoraggiando un cambio di prassi, rappresenta una sfida importante nella quale i comportamenti di cittadini e consumatori giocano un ruolo fondamentale. La riduzione degli imballaggi e i comportamenti virtuosi a tavola con meno sprechi e recupero degli scarti possono infatti dare un contributo importante alla riduzione delle emissioni”.

“L’idea del progetto Reusable Packaging Revolution di un riuso virtuoso dei contenitori per alimenti che durino non una volta soltanto è fondamentale in un’ottica di rispetto dell’ambiente – commenta l’assessore al Commercio della Città di Torino, Paolo Chiavarino–.  Negli ultimi anni è cresciuta l’attenzione alla sostenibilità del packaging, attraverso l’eliminazione di sovraimballaggi soppiantati da confezioni più leggere, la sostituzione o eliminazione della plastica vergine, favorendo il riciclo e recupero. La sperimentazione che va a iniziare potrà stimolare un’altra idea di consumo in un ambito che si deve ancora confrontare con le difficoltà del settore commerciale e le perplessità da parte dei consumatori dovute alla novità, anche se le buone pratiche iniziano a diffondersi. Come Città ci adopereremo affinché l’uso di tali imballaggi possa avere uno sviluppo”.

Giornata Mondiale della Terra in piazza Arbarello

In occasione della Giornata Mondiale della Terra sabato 20 Aprile 2024 a partire dalle ore 15:00
 i volontari di Nuova Acropoli Torino si ritroveranno presso Piazza Arbarello
per una giornata all’insegna del rispetto e della cura della Terra.
Ad attendervi in piazza, uno stand con giochi e talk, una caccia al tesoro fotografica, 
una biciclettata filosofica e tanto altro.
Nel corso dell’evento, i volontari si occuperanno anche di abbellire un’aiuola,
un modo pratico e concreto per risvegliare l’amore e l’appartenenza alla terra.
L’invito a partecipare è aperto a tutti gli adulti e i bambini
che vorranno sperimentare e lasciare un segno concreto di amore verso la nostra amata terra,
riflettendo anche su problematiche legate alla tutela dell’ambiente.
L’attività è organizzata in collaborazione con il comune di Torino
attraverso il progetto Torino Spazio Pubblico e con il patrocinio della Circoscrizione 1.
Per maggiori dettagli sul programma visita il sito www.nuovaacropoli.it
Per informazioni su come partecipare, contattaci al 351 5510803 o scrivici a torino@nuovaacropoli.it

Un orso di ghiaccio in piazza Castello per la “Giornata della Terra”

Questa mattina i cittadini di Torino si sono svegliati con un orso polare in Piazza Castello.

In molti hanno pensato ad uno scherzo o, viste le temperature quasi estive del periodo, ad una trovata pubblicitaria di qualche azienda produttrice di gelati.

Ma la realtà è ben diversa!

L’orso è stato scelto, invece, come ‘mascotte’ dalla Giornata della Terra di Torino – organizzata e promossa a da AWorld e Club Silencio, con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo – che si svolgerà sabato 20 aprile nella cornice dei Musei Reali, tra la Piazzetta e i Giardini, dalle 9.00 alle 24.00.

 

La scultura di ghiaccio, posizionata proprio di fronte all’area dove si svolgerà la manifestazione, non solo vuole ricordare alla città l’evento che si svolgerà tra qualche giorno, ma ha l’obiettivo di sensibilizzare e fungere da monito rispetto ad una tematica molto attuale: i cambiamenti climatici.

 

Il mammifero, in rapido scioglimento, grazie ad un linguaggio immediato, semplice e facilmente comprensibile a chiunque, ha l’obiettivo di raccontare come l’aumento delle temperature, causate dall’inquinamento, causi lo scioglimento dei ghiacciai, l’innalzamento del livello dei mari e comporti, oltre a molti pericoli correlati, anche la perdita di biodiversità.

 

Un’installazione artistica che rappresenta, così, alla perfezione il claim della Giornata della Terra “Un clima di cambiamento può portare ad un cambiamento del clima”. Un monito e una call to action per i cittadini di Torino che, partecipando all’evento di sabato, potranno acquisire consapevolezza e prendere parte al cambiamento non solo imparando alcune buone pratiche green ma anche realizzando azioni individuali virtuose (grazie alla app AWorld).

 

L’orso, alto 1,80 metri e largo 1, è stato realizzato utilizzando 1.000 litri di acqua (che sarà poi raccolta da una vasca ideata appositamente per evitare sprechi) e ha richiesto il lavoro di 2 persone che, in circa 36 ore, l’hanno creato intagliando e modellando blocchi di ghiaccio.

Potrà essere visibile, fino al suo scioglimento completo… augurio che ciò non avvenga anche in Natura e che i piccoli gesti quotidiani del singolo contribuiscano a cambiare il destino, già tristemente segnato, di questi splendidi esemplari!

 

Piemonte seconda regione in Italia per numero di Comunità energetiche

CIRO (Italy for Climate): terza per assorbimenti naturali di CO2

 

La regione si distingue a livello nazionale per diverse best practice in termini di sostenibilità ambientale, grazie all’analisi in dettaglio dalla nuova piattaforma CIRO, realizzata da Italy for Climate in collaborazione con Ispra, che utilizza 26 indicatori articolati in 8 aree tematiche (emissioni, energia, rinnovabili, edifici, industria, trasporti, agricoltura e vulnerabilità)

 

Il nuovo database, offrendo un quadro completo delle performance climatiche regionali, supporta le Amministrazioni locali nel processo di decarbonizzazione dei propri territori e nel raggiungimento degli obiettivi climatici

 

 

Terza per migliore performance nazionale in termini di assorbimenti naturali in rapporto alla superficie, con 215 tonnellate di gas serra assorbite per km quadrato contro una media di 91, la regione registra ottimi risultati anche in termini di energia rinnovabile, posizionandosi al secondo posto per numero di Comunità energetiche attivate nel 2022, pari a 11. Particolarmente negative invece le performance del settore agricolo e sul tasso di consumi di energia finale pro-capite, di poco superiore a quello nazionale, su cui impatta la forte industrializzazione e l’alto fabbisogno di riscaldamento degli edifici.

Questi sono solo alcuni degli elementi che qualificano la performance climatica del Piemonte, esaminata in dettaglio dalla nuova piattaforma CIRO (Climate Indicators for Italian RegiOns), realizzata da Italy for Climate – centro studi della Fondazione per lo sviluppo sostenibile – in collaborazione con Ispra, che raccoglie, analizza con indicatori originali e mette a confronto dati e buone pratiche ambientali adottate dalle Regioni italiane per guidarle nel processo di decarbonizzazione dei propri territori.

Uno strumento intuitivo e fruibile con cui Italy for Climate intende fornire al dibattito pubblico e alle Amministrazioni locali un quadro completo e aggiornato che consenta di identificare, per singola regione e in confronto alle altre, gli elementi di forza, le aree di miglioramento e le migliori pratiche da adottare attraverso 26 indicatori articolati in 8 aree tematiche: emissioni, energia, rinnovabili, edifici, industria, trasporti, agricoltura e vulnerabilità.

Andrea Barbabella, Coordinatore di Italy for Climate: «Per guidare con successo un territorio verso la transizione energetica è essenziale avere una visione completa dell’andamento dei principali indicatori climatici della regione, per identificare quali sono le aree che richiedono lo sviluppo di strategie mirate ed efficaci per mitigare e affrontare la crisi climatica. Con quest’obiettivo, insieme a Ispra, abbiamo voluto sviluppare una piattaforma di condivisione di dati e buone pratiche, selezionando 26 indicatori chiave, molti dei quali frutto di specifiche elaborazioni originali, per una lettura intuitiva e comprensibile dei principali indicatori in gioco». 

 

Le 8 aree tematiche di CIRO che individuano le migliori performance del Piemonte in dettaglio:

  1. Emissioniil Piemonte è la terza regione in Italia per assorbimenti naturali in rapporto alla superficie con 215 tonnellate di gas serra assorbite per km quadrato (contro una media nazionale di 91); per quanto riguarda le emissioni pro capite, la performance è invece leggermente inferiore alla media.

 

  1. Energiain termini di distribuzione delle fonti, il mix energetico del Piemonte rispetto alla media nazionale presenta una quota maggiore di gas e un consumo di carbone pari a zero; i consumi di energia finale pro capite sono di poco superiori alla media e su questo pesa probabilmente la forte industrializzazione e l’alto fabbisogno di riscaldamento degli edifici.

 

  1. Rinnovabiliil Piemonte è stata la seconda regione in Italia per numero di comunità energetiche attivate nel 2022, pari a 11; positiva è anche la quota di energia soddisfatta da fonti rinnovabili (pari al 18%) è in linea con la media nazionale nonostante l’alto fabbisogno di energia, mente i kW di nuovi impianti rinnovabili installati nel 2022 in rapporto alla superficie è stato inferiore alla media.

 

  1. Trasportila performance del Piemonte in questo settore è sostanzialmente in linea con la media nazionale, per emissioni settoriali pro capite, numero di automobili e passeggeri trasportati dal TPL in rapporto alla popolazione; meno positiva è la performance per la quota di elettrico sulle nuove immatricolazioni, ben inferiore alla media nazionale.

 

  1. Edifici: i consumi medi degli edifici, le emissioni pro capite e la quota di consumi elettrici nel settore registrano tutti performance peggiori della media nazionale, e su questo pesa probabilmente l’alto fabbisogno di riscaldamento; la quota di edifici in classe A (pari al 9%) è in linea con la media.
  1. Industriala performance del settore in Piemonte è generalmente positiva in rapporto al valore aggiunto prodotto dal Piemonte, con emissioni pro-capite inferiori alla media e consumi di energia sostanzialmente in linea; la quota di consumi elettrici è invece ancora inferiore alla media.
  1. Agricolturail settore in Piemonte registra performance peggiori della media nazionale mediamente su tutti gli indicatori, ovvero nelle emissioni pro capite, nel numero di bovini allevati in rapporto alla popolazione, nell’uso di fertilizzanti e nella quota di agricoltura biologica.

 

  1. Vulnerabilitàpositiva la performance in termini di quota di popolazione residente in area a rischio alluvione e di perdite della rete idrica, entrambe ben inferiori alla media nazionale; il tasso di consumo di suolo è invece in linea con la media, mentre il numero di eventi estremi registrato nel 2022 è stato leggermente superiore alla media

 

 

Italy for Climate è un’iniziativa della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, in partnership con Enea, Ispra ed RSE, e promossa da A2A, Chiesi, Conou, Davines, Edison, Elettricità Futura, H&K Strategies, illy, Italian Exhibition Group, Terna.

www.italyforclimate.org

 

Ecco la Planet Week, oltre 60 eventi a Torino e in Piemonte verso il G7

 

Un palinsesto di oltre sessanta eventi che, dal 20 al 28 aprile a Torino e in Piemonte, coinvolgeranno soggetti pubblici, imprese, giovani, artisti e società civile sui temi green. Il calendario della Planet Week è stato presentato a Roma.

Organizzata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica con “Connect4Climate”, il programma di comunicazione della Banca Mondiale sui cambiamenti climatici, la manifestazione precederà l’atteso G7 Clima, Energia e Ambiente, in programma dal 28 al 30 aprile alla Reggia di Venaria.

Per il ministro Gilberto Pichetto “La Planet Week guarda al contributo di idee che i giovani, le imprese, il mondo associativo possono dare, integrate tra loro, in queste cruciali sfide del nostro tempo. “Voglio ringraziare quanti, in ambito pubblico e privato, ci accompagneranno nella Planet Week e idealmente avvicineranno Torino e il Piemonte a questo storico vertice istituzionale”.

Da sabato 20 a domenica 28 si alterneranno decine di iniziative tra convegni, workshop, mostre, proiezioni di film ed eventi di diffusione della cultura ambientale: tra queste, le celebrazioni per la Giornata della Terra e il dialogo interreligioso su Pace e Ambiente il 22 aprile, il confronto tra giovani di oltre venti Paesi e il settore privato sul cambiamento climatico organizzato da “Connect4Climate” e la Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile, presieduta dal Politecnico di Torino. E ancora: i focus sulle nuove tecnologie, le energie del futuro e le politiche di adattamento, l’impegno trasversale dei giovani come attori del cambiamento. Una media zone sarà allestita nel Museo di Palazzo Madama per un continuo aggiornamento sulle iniziative, il cui programma completo è disponibile sul sito della Planet Week, www.planetweek.org.

Alla presentazione per la Città di Torino era presente l’assessora alla Transizione Ecologica Chiara Foglietta. “Il cambiamento climatico – ha detto – rappresenta una delle maggiori sfide che ci troviamo ad affrontare, perché i rischi per il pianeta e per le persone, soprattutto per le generazioni future, sono enormi e ci impongono di intervenire con urgenza. Gli appuntamenti della Planet Week, in avvicinamento al G7, saranno per la nostra Città un’occasione unica per dare forza al percorso che stiamo affrontando proprio rispetto alle tematiche protagoniste di questi appuntamenti, ovvero il clima, l’energia e l’ambiente”.

Torino Click

© Francesco Vignali Photography