AMBIENTE- Pagina 11

Neutralità climatica, un obiettivo da raggiungere insieme

L’obiettivo è ambizioso e impegnativo : una città climaticamente neutra entro il 2030, e per raggiungerlo è necessario giocare di squadra tra istituzioni, associazioni, imprese e cittadini. Venerdì scorso si sono presentati in tanti in via Fenoglietti per partecipare a “Economia circolare; la città in gioco”, la serata organizzata in occasione dell’apertura del Festival “Circulars Days” di Green Pea e all’interno della XV Settimana Europea di Riduzione dei Rifiuti.

 

Nel corso dell’appuntamento sono stati presentati alla cittadinanza i due progetti europei Respondet e Sme4Green che hanno coinvolto il Comune di Torino e altri partner nella stesura di due piani di azione locali che contribuiranno a raggiungere l’obiettivo della neutralità della città entro il 2030. E durante la serata i partecipanti, attraverso l’animazione condotta dalla società benefit Mercato Circolare, hanno avuto modo di giocare a squadre per conoscere le parole chiave e guida dei documenti dei progetti presentati: economia circolare, comunità energetiche rinnovabili, cibo e packaging.

“Una consapevolezza diffusa dell’importanza dell’economia circolare per l’ambiente e lo sviluppo e la disponibilità a modificare le proprie abitudini sono cruciali per il raggiungimento della neutralità climatica nel 2030, un obiettivo su cui la nostra città si sta impegnando a fondo – sottolinea l’assessora alla Transizione Ecologica e Digitale Chiara Foglietta – . Ma ripensare il modo in cui produciamo e consumiamo il cibo, recuperare e ridistribuire le eccedenze e sostenere i cittadini nella creazione di nuove comunità energetiche da fonti rinnovabili può dare un contributo importante allo sviluppo umano, alla riduzione della povertà e al miglioramento della qualità di vita di tutte le persone, accrescendone la fiducia in un futuro più equo, green e sostenibile”.

La serata di venerdì è stata anche l’occasione per dare visibilità alle imprese e organizzazioni che sono state coinvolte nella stesura dei due documenti durante l’anno. Le organizzazioni, divenute testimonial di una delle “R” dell’economia circolare, presenti alla serata sono state: Cooperativa Liberitutti, con il progetto “Ci2 – Cibi Circolari”portato avanti a Cascina Falchera, Coopertiva Tricicolo con la ciclofficina e il centro del riuso in via Arbe, la start up Around che propone un servizio di packaging vuoto a rendere, Off Grid Italia, con il progetto ReuseGame che prevede la riconversione di uno scarto di cartotecnica in un porta lampada; Panacea social farm, una panetteria sociale che sperimenta nuove farine e ingredienti per la panificazione a partire da scarti alimentari, come la trebbia da birra e il pastazzo di mela; la società benefit Mindful Morsel che studia come valorizzare e trasformare eccedenze di frutta e verdura in chips o farine per realizzare snack nutrienti; la startup Atelier Riforma che con la tecnologia Re4Circular permette di ottimizzare il lavoro di selezione dei capi di abbigliamento a fine vita al fine di indirizzarli alla strategia circolare più ottimale: riuso, upcycling, riciclo.

Tutte queste realtà, e tante altre, sono parte della comunità di pratica sull’economia circolare promossa da Torino Social Impact, e sono censite sulla app Mercato Circolare, app che permette all’utente di entrare in contatto con le diverse realtà che in Italia operano secondo i principi dell’economia circolare.

“Una serata che con la presentazione dei due documenti ha voluto essere, non la celebrazione della chiusura dei due progetti, ma l’inizio di un percorso di dialogo con la cittadinanza sulle tematiche affrontate durante la serata”, concludono gli organizzatori.

Un premio fotografico dedicato alla sostenibilità

LE PREMIAZIONI DELLA QUARTA EDIZIONE DELL’ITALIAN SUSTAINABILITY PHOTO AWARD

Martedì 28 novembre, presso le Gallerie d’Italia a Torino, l’agenzia Parallelozero svelerà con il presidente di giuria Mario Calabresi ivincitori del premio fotografico dedicato alla sostenibilità.

28 novembre 2023, ore 18:00

Gallerie d’Italia – Piazza San Carlo 156 – Torino

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria alla mail: torino@gallerieditalia.com

Martedì 28 novembre, presso le Gallerie d’Italia di Piazza San Carlo a Torino, a partire dalle ore 18:00, si terrà la cerimonia di premiazione della quarta edizione di ISPA, Italian SustainabilityPhoto Award, il primo premio fotografico italiano dedicato alla Sostenibilità.

Durante la serata, che vede la presenza del giornalista e scrittore Mario Calabresi, presidente di giuria dell’edizione 2023, e dell’editore torinese Tommaso Parillo, fondatore di Witty Books, saranno annunciati i vincitori delle tre categorie di premio: migliore Foto Singola e migliore Storia Fotografica, che riceverannorispettivamente 1500 e 3000 euro, e il vincitore del Grant, che grazie alla borsa di studio di 10 mila euro ha potuto sviluppare, nel corso dei sei mesi precedenti, un progetto in linea con la missione di ISPA.

Organizzato dall’agenzia Parallelozero e PIMCO come mainsponsor, il premio è nato nel 2019 per raccontare storie dal mondo della sostenibilità in Italia. Articolato in tre categorie, il concorso ha permesso di raccogliere testimonianze fotografiche sui tre ambiti fondamentali della sostenibilità dell’acronimo ESG. Quella ambientale, che ha a cuore questioni come la produzione di energia pulita, la tutela della biodiversità e la gestione delle risorse naturali. Quella sociale, legata al rispetto e alla salvaguardia dei diritti, delle persone, del lavoro, dell’inclusione. E la governance, intesa come impegno e responsabilità sociale delle organizzazioni – pubbliche e private – per perseguire lo sviluppo sostenibile.

Positività, crescita, innovazione e ricerca di soluzioni gli ambiti e i principi a cui si sono ispirati gli oltre quattromila scatti ricevuti nel corso dell’anno, che mostrano un’Italia che guarda avanti con resilienza, creatività e competenza.

Le proposte sono state valutate da una giuria internazionalepresieduta da Mario Calabresi e composta da Alice Crose, Visual Editor Vanity Fair Italia, Kathryn Cook, Head of Content International Committee of the Red Cross, Andreas Trampe, Senior Photo Editor Stern magazine e Paolo Woods, Fotografo eDirettore artistico Cortona On The Move.

Dopo i saluti e l’introduzione al premio e alle novità della quarta edizione saranno presentati i progetti fotografici vincitori; seguirà un momento di confronto e dialogo tra i premiati, Mario Calabresi e Tommaso Parillo. La serata sarà moderata da Sara Guerrini, coordinatrice ISPA.

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria alla mail: torino@gallerieditalia.com

28 novembre 2023 – Ore 18:00 ​​​​                          

Gallerie d’Italia

Piazza S. Carlo, 156Torino
Per informazioni: www.ispaward.com

“Transizione ai veicoli elettrici, a rischio 73mila occupati”

Tronzano risponde a Canalis (Pd) che interroga sulla salvaguardia dei posti di lavoro.

Nell’ottica di riconversione e riqualificazione industriale, Regione Piemonte e ministero per lo Sviluppo economico hanno stipulato un accordo di programma che ha reso disponibili 50 milioni di euro per le imprese nei settori automotive e aerospazio.

Lo ha detto l’assessore Andrea Tronzano in risposta alla interrogazione di Monica Canalis (Pd) che domandava quali fossero le iniziative per salvaguardare i posti di lavoro piemontesi nel settore automotive.

Secondo l’Associazione nazionale filiera industria automobilistica (Anfia) la decisione europea di interrompere la vendita, dal 2035, di autovetture a combustione interna, comporterà la perdita in Italia di 73 mila posti di lavoro che sarà solo parzialmente compensata da 6 mila posti di lavoro legati alle nuove attività. Questo comporterà problemi a diverse aree del Piemonte. Per tale motivo Canalis ha chiesto in merito alle iniziative, in particolare nei confronti di Stellantis, per salvaguardare la filiera legata all’automotive in Piemonte e quali azioni si intendano intraprendere per valorizzare le nuove filiere legate ai biocarburanti e all’idrogeno, anche coinvolgendo i centri di ricerca e gli atenei.

L’assessore, nell’ambito delle “azioni e programmi a supporto del tessuto industriale per cogliere le sfide poste dalla duplice transizione ecologica e digitale”, ha appunto sottolineato l’iniziativa a favore dei 112 comuni del Sistema locale del lavoro di Torino attraverso il bando da 50 milioni di euro. È già partita la richiesta per avere altri 40 milioni per soddisfare tutte le richieste pervenute.

Ma vi sono anche altre iniziative come “la realizzazione di un Centro di ricerca applicata e trasferimento tecnologico per il settore automotive e la mobilità sostenibile”, promosso da Mise, Regione Piemonte, Città di Torino, Politecnico e Università di Torino e Camera di commercio. È stata inoltre commissionata all’Ires, ha proseguito Tronzano, “un’indagine riguardante la filiera della componentistica automotive e l’impatto sulla stessa della transizione elettrica”.

La regione intende poi sfruttare l’S3, lo strumento strategico europeo per la programmazione di azioni regionali di ricerca e innovazione che ha un’area dedicata alla mobilità e che si avvale delle risorse del Pr Fesr 2021/27. Con la strategia regionale sull’idrogeno, approvata nel febbraio 2021, si vuole qualificare “il Piemonte come area di eccellenza per lo sviluppo delle tecnologie dell’idrogeno” per contribuire alla decarbonizzazione e attrarre investimenti nazionali e internazionali.

È stato anche sottoscritto nel novembre 2022 un accordo quadro con il Ministero delle imprese e del made in Italy per il cofinanziamento di progetti di ricerca e sviluppo nel settore automotive e la Regione ha aderito all’Automotive regional alliance (Ara) che riunisce le regioni europee specializzate nel settore automobilistico che intendono contribuire al Green Deal europeo e a “rafforzare gli ecosistemi industriali regionali e stimolare la creazione del valore e della coesione economica e sociale sui grandi assi tematici: neutralità tecnologica, innovazione e ricerca, skill e competenze”. Le regioni dell’Ara hanno sottoscritto nel 2022 la Dichiarazione di Lipsia per il sostegno di una transizione giusta ed equa delle regioni dell’industria automobilistica e dell’indotto al fine di ridurre al minimo gli effetti dirompenti sull’occupazione e mantenere la competitività globale nella ricerca, nella innovazione e nelle decisioni aziendali.

 

Qualità dell’aria, i dati del 2022 nel territorio della Città Metropolitana di Torino

Uno sguardo all’aria 2022. Pubblicato il Rapporto di Città metropolitana di Torino e Arpa Piemonte.

È stato pubblicato come ogni anno dal 1998 il rapporto Uno sguardo all’aria 2022, un documento tecnico, approfondito e dettagliato che descrive, attraverso dati ed elaborazioni, l’evoluzione e lo stato della qualità dell’aria nel territorio della città metropolitana di Torino a partire dai primi anni ‘70. Una fonte preziosa e completa di informazioni che descrive lo stato di salute di una delle componenti principali dell’ambiente in cui viviamo.

L’analisi dei dati di qualità dell’aria 2022 evidenzia che nove dei dodici inquinanti per i quali sono stabiliti valori di riferimento rispettano i valori limite e obiettivo su tutto il territorio metropolitano. Come negli anni precedenti, il particolato PM10 e il biossido di azoto superano i rispettivi valori limite.

Il 2022 è stato estremamente siccitoso sia come quantitativi di precipitazione, sia come numero di giorni piovosi e per questo motivo il 2022 ha avuto condizioni sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti.

Il Pm10 per questo motivo presenta un aumento delle concentrazioni rispetto al 2021, Le concentrazioni di biossido di azoto invece rimangono costanti confermando il miglioramento significativo ottenuto nel 2020 e nel 2021. Un dato decisamente positivo, prioritariamente imputabile al costante miglioramento del parco veicolare a alle misure di riduzione delle emissioni dei veicoli che sono in ambito urbano la sorgente prioritaria.

“A integrazione e approfondimento del rapporto regionale sulla qualità dell’aria pubblicato a ottobre, con Uno sguardo all’aria viene presentato un focus sull’area metropolitana – spiega Secondo Barbero, Direttore Generale di Arpa Piemonte – ll 2022 ha avuto condizioni sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti; in particolare nei mesi di gennaio e febbraiosull’area metropolitana torinese si sono avuti 55 su 59 giorni favorevoli all’accumulo di inquinanti che hanno inciso sulle concentrazioni del particolato atmosferico con un incremento delle concentrazioni medie annue e del numero di superamenti del valore limite giornaliero per il PM10. Nonostante l’influenza meteorologica, il valore limite di 40 µg/m³ per la media annua del particolato PM10 è stato rispettato mentre il valore limite di concentrazione giornaliera continua ad essere superato in diverse stazioni della Città metropolitana di Torino, sebbene il trend generale risulta comunque in diminuzione.

Per il biossido d’azoto si conferma come significativo il trend di decrescita delle concentrazioni,  ma permangano due stazioni della città di Torino nelle quali non si rispetta ancora il valore limite su base annuale previsto dalla normativa”

“Da 25 anni, cioè ben un quarto di secolo, Città metropolitana (prima come Provincia di Torino) e Arpa efefttuano un puntuale lavoro di monitoraggio e anallisi sulla qualità dell’aria, che sono il presupposto indispensabile a ogni decisione strategica. I dati certificano l’efficacia delle misure di risanamento adottate, tuttavia occorre fare di più e meglio – ha commentato il consigliere delegato all’ambiente della Città metropolitana di TorinoGianfranco Guerrini– Bisogna insistere con determinazione e coraggio nelle azioni di miglioramento della qualità dell’aria. La tutela dell’ambiente è oggi una priorità per garantire salute dei cittadini e sviluppo sostenibile.”

Il rapporto “Uno sguardo all’aria 2022”, presenta i risultati di un anno di attività di monitoraggio sistematico della qualità dell’aria, viene curato da Città metropolitana di Torino e Arpa Piemonte ed è da oggi disponibile sulle pagine web dei due Enti.

(Città Metropolitana di Torino)

VisionAlps, la montagna è digitale

Montagna, digitale, sostenibilità, turismo, sport, smart mobility. Si parlerà di questo, il prossimo 14 novembre, al Palazzo delle Feste di Bardonecchia, nella tappa piemontese di VisionAlps, l’evento itinerante lungo l’arco alpino, pensato per valorizzare la montagna come luogo ideale per la trasformazione digitale e l’innovazione, ideato da Innovabilify, Business Acceleration Agency dedicata a innovazione e sostenibilità.

L’appuntamento “Accelerating digital transformation of Alps” rappresenta, inoltre, la fase conclusiva di “ImpacTO 2023: Sport, innovazione, futuro”, nato nel 2019 nell’ambito del Festival della Tecnologia del Politecnico di Torino, giunto quest’anno alla quarta edizione, organizzato da Sport Innovation Hub APS (SIH) con CONI Piemonte e CIP Piemonte, con il contributo della Camera di Commercio di Torino, della Regione Piemonte e della Rete Enterprise Europe Network e con il patrocinio del Comune di Bardonecchia.

I lavori saranno aperti dall’intervento del sindaco di Bardonecchia Chiara Rossetti e del presidente dell’Unione Montana Alta Valle Susa Mauro Carena. La prima sessione sarà, quindi, dedicata al tema “Digitale e innovazione sostenibile: i due sentieri per l’evoluzione dell’ecosistema alpino”. Quindi si parlerà di “Wellness e digital healtcare per residenti ed ospiti” e di “Customer Experience e turismo: una rivoluzione sempre più digitale”.

Si proseguirà poi nel pomeriggio con la sessione dedicata a “Il digitale sempre più a supporto dello sport come opportunità di sviluppo sostenibile”, realizzata in collaborazione con Sport Innovation Hub.
E parlando dei cambiamenti che sta vivendo il sistema montano e delle opportunità che si vanno affermando, si affronterà il tema dell’attrattività delle Alpi per smart workers italiani ed internazionali, nella sessione “Lavorare digitalmente nelle Alpi: missione impossibile o potenzialità emergente?”.

L’ultima tappa della giornata, “La Smart Mobility nel mondo alpino è sostenibile, digitale e connessa”, sarà dedicata ai cambiamenti ed alle innovazioni che sta vivendo la mobilità alpina, dall’e-sharing turistico, allo smart parking, bus a chiamata, micromobilità, smart road.

“Siamo felici di ospitare a Bardonecchia l’appuntamento di VisionAlps – dice il sindaco Chiara Rossetti – un momento di confronto importante sui cambiamenti e le opportunità che abbiamo di fronte. Innovazioni sempre più forti e possibili grazie al digitale ma che devono essere fatte ed attuate sempre nell’ottica della sostenibilità e del rispetto dei nostri territori”.

“Sport, ambiente, sostenibilità sono parole chiave per la nostra azione amministrativa. Siamo consapevoli dei cambiamenti in atto e delle opportunità che possono arrivare dell’innovazione, a partire dal digitale. – aggiunge il vicesindaco Vittorio Montabone – Siamo pronti a cogliere queste nuove sfide ed avere a Bardonecchia l’incontro di VisionAlps rappresenta certamente un’importante opportunità di confronto e crescita”.

Confagricoltura:“Restituiamo agli agricoltori il controllo del territorio”

 

 

Adattamenti ai cambiamenti climatici e foreste

 

 

La gestione attiva e razionale delle risorse boschive ha un forte impatto sul raggiungimento dell’obiettivo della riduzione del 55% delle emissioni di gas serra entro il 2030. Gli agricoltori da sempre hanno una visione ecosostenibile delle foreste: lasciamo a loro il compito di mantenere l’equilibrio di questi territori”. Lo ha detto Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte e della Federazione Nazionale di Prodotto Risorse boschive e coltivazioni legnose di Confagricoltura, ospite  al Forum organizzato a Roma da Legambiente.

Se verremo maggiormente coinvolti nella gestione dell’ambiente anche dal punto di vista decisionale, come accadeva nel passato, agiremo con strumenti adeguati sul lungo periodo e soprattutto, mediante una comunicazione efficace, con messaggi su misura per un pubblico diverso dagli addetti ai lavori, sensibilizzeremo anche i più scettici, che hanno percezioni errate o distorte del ruolo dell’agricoltura, riguardo alla necessità e ai benefici di effettuare interventi di taglio e manutenzione dei boschi” ha evidenziato il presidente.

 

Il futuro del settore è rappresentato da un’impresa multifunzionale e multisettoriale che, grazie anche alla valorizzazione dei prodotti forestali non legnosi (ad esempio sughero, resina, pinoli e noci), potrebbe garantire un’economia circolare sostenibile con benefici per tutta la collettività. Occorre inoltre considerare che attualmente in tutto il mondo vengono prodotti e commercializzati volumi record di prodotti a base di legno: secondo gli ultimi dati diffusi dalla FAO, in Europa si registra un aumento del 13% dell’asportazione di legname tondo industriale in un quinquennio, con una crescita costante della produzione di segato come principale assortimento esportato, ma anche un incremento delle importazioni per oltre 5 miliardi di metri cubi. nonostante questo, la superfice forestale europea continua a crescere.

“È necessario intercettare finanziamenti dedicati e risorse tecniche affinché la quantità e la qualità delle foreste nell’UE si mantengano e, anzi, si rafforzi la loro protezione, il ripristino e la resilienza” sottolinea Allasia.

 

Alla luce della radicalizzazione dei cambiamenti climatici e dei fenomeni ad essi correlati (incendi, fitopatie, tempeste di vento, etc.). Confagricoltura Piemonte è impegnata in una campagna di informazione per dimostrare l’inesistenza di contraddizioni tra il garantire una maggiore produzione di legname e raggiungere gli obiettivi di conservazione dell’ambiente e del paesaggio.

Una gestione forestale sostenibile aiuta a prevenire l’abbandono della terra, gli incendi, a mitigare gli effetti delle tempeste di vento e di altre minacce, quali gli attacchi di parassiti su larga scala, che mettono a repentaglio le formazioni forestali in tutta Europa. Siamo sensibili alla tema e ne parleremo il 10 novembre prossimo all’Ecomondo di Rimini, in un convegno dal titolo Energia dal bosco per la decarbonizzazione e la transizione energetica’ per il quale auspico la partecipazione di moltissimi addetti e non ai lavori”, conclude il presidente della Federazione piemontese.

 

La sfida del fotovoltaico: come è messo il Piemonte?

A oggi in Piemonte, gli impianti fotovoltaici installati nelle imprese manifatturiere, delle costruzioni e del terziario producono 828 GigaWatt. Al 31 dicembre 2022 il Piemonte è la quinta regione italiana per potenza cumulata connessa (1.995 MW) e la quarta per numero di impianti (85.669). Nel 2022 in Piemonte sono stati connessi 15.297 impianti per una potenza di 211 MW.

 

Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte): “Senza energia non si produce, non si può essere competitivi, ma per essere competitive le imprese non possono subire i continui aumenti dei costi energetici. Dobbiamo ridurre la dipendenza dall’approvvigionamento delle energie fossili”.

 

“Cresce il numero dei piccoli imprenditori già impegnati a ridurre l’impatto sui consumi energetici delle proprie attività ma questi sforzi dovranno essere accompagnati da politiche e interventi orientati a conseguire la transizione energetica e ambientale in maniera sostenibile. Inoltre, bisogna ridurre drasticamente la burocrazia e rendere i vari procedimenti più snelli e veloci”.

 

Il nostro Paese resta indietro nella produzione di energia solare a causa di un ritardo e di un approccio errato nello sviluppo del fotovoltaico rispetto ad esempio a Spagna, Francia e Germania. A seguito di questo trend l’Italia, che era al 6° posto nel 2019 per produzione di energia elettrica da fotovoltaico, nel 2023 perde quattro posizioni, scivolando al 10° posto: nel 2020 viene superata dall’Australia, nel 2021 dalla Spagna e nel 2022 dalla Corea del Sud e dal Brasile”. L’allarme lo lancia Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte sulla base di una analisi dell’Ufficio Studi che ha elaborato dati dell’IEA (International Energy Agency, Agenzia Internazionale dell’Energia dell’Ocse).

Nel primo semestre del 2023 la produzione di energia solare in Italia è salita del 4,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ampiamente inferiore al +12,3% della media Ocse e al +13,3% della media dei 27 paesi dell’Unione europea. Nel lungo periodo l’Italia conferma il minore dinamismo: tra il 2019 e il 2023 (ultimi dodici mesi a giugno) la crescita della produzione è del 77% nei 27 Paesi dell’Ue; nel dettaglio la produzione solare cumula un aumento del 160% in Spagna, del 77,5% in Francia, del 32,7% in Germania ma si ferma al +18,7% in Italia.

A oggi in Piemonte, gli impianti fotovoltaici installati nelle imprese manifatturiere, delle costruzioni e del terziario producono 828 GigaWatt. Con questo dato il Piemonte si piazza al quarto posto dopo la Lombardia (1.572 GigaWatt), l’Emilia-Romagna (1.096 GigaWatt) e il Veneto (1.021 GigaWatt).

Diventa, quindi, strategico puntare sullo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, tra cui proprio il fotovoltaico, soprattutto nelle attività produttive.

“Il contributo della nostra Regione è importante – prosegue Felici  ma non basta. A fronte di prezzi dell’elettricità per un’impresa italiana che sono superiori del 57% rispetto alla media Ue, la necessità di un rafforzamento del sostegno allo sviluppo degli impianti di autoproduzione diventa fondamentale per accrescere la competitività e lo sviluppo delle imprese”.

 

“Senza energia – continua Felici – non si produce, non si può essere competitivi ma per essere competitive le imprese non possono subire i continui aumenti dei costi energetici. Dobbiamo ridurre la dipendenza dall’approvvigionamento delle energie fossili per non subire politiche energetiche esterne e puntare sulle fonti alternative e pulite. In questo, serve uno scatto e un impegno convinto e concreto anche da parte della politica”.

“Abbiamo accettato la sfida di assistere le imprese piemontesi verso una maggiore sostenibilità, peraltro già praticata dai nostri artigiani – prosegue Felici – infatti cresce il numero dei piccoli imprenditori già impegnati a ridurre il consumo energetico delle proprie attività ma questi sforzi dovranno essere accompagnati da politiche e interventi orientati a rafforzare la transizione energetica e la sostenibilità ambientale. Inoltre, bisogna ridurre drasticamente la burocrazia che, ad esempio, per agevolare l’installazione di impianti rinnovabili per imprese e privati è necessario sbloccare gli incentivi, come quelli per favorire l’autoproduzione di energia”.

Va nel verso giusto – conclude Felici – la recente riprogrammazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con l’inserimento di REPowerEU, nel quale il capitolo Transizione verde-Settore produttivo, finanziato con 6,2 miliardi di euro, include 1,5 miliardi per il credito di imposta a sostegno degli investimenti in impianti di autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle imprese. Si conferma, anche nello sviluppo dell’energia green, la rilevanza strategica del PNRR che, in un contesto di politica fiscale ‘prudente’ e del caro-tassi che sta spiazzando i processi di investimento delle imprese, rimane l’asse di intervento pubblico in grado di sostenere la crescita ed evitare di scivolare in recessione”.

Da una rilevazione di Confartigianato Imprese, emerge come lo scorso anno il caro-energia sia costato alle piccole imprese italiane ben 23,9 miliardi di euro, con un’incidenza del 6,1% sul valore aggiunto prodotto e un maggior onere del 47,5% rispetto ai prezzi della media dell’Eurozona. Attualmente, nel nostro Paese, i prezzi al consumo di elettricità rimangono superiori del 90% rispetto a quelli del 2019, a fronte del + 42,4% registrato nei Paesi Ue.

I dati sul fotovoltaico in Piemonte

Secondo i dati Terna di fonte Gaudì pubblicati dall’associazione Italia Solare, al 31 dicembre 2022 il Piemonte è la quinta regione italiana per potenza cumulata connessa (1.995 MW) dopo Lombardia, Puglia, Emilia-Romagna e Veneto. E la quarta per numero di impianti (85.669) dietro la Lombardia, il Veneto e l’Emilia-Romagna.

Nel 2022 in Piemonte sono stati connessi 15.297 impianti per una potenza di 211 MW.

Esplorare il futuro dell’abitare sostenibile

 Il  14 Novembre, nella sede The Place-Green Pea, (Via Ermanno Fenoglietti 20, Torino) si svolgerà una serata di architettura interamente dedicata all’esplorazione del futuro dell’abitare sostenibile organizzata da Cult Lab e Green Pea e curata da Il Giornale dell’Architettura e comunicArch.

Architetti, urbanisti, designer, paesaggisti, aziende e startup si confronteranno ti in una tavola rotonda promuovendo l’efficienza energetica, la riduzione degli sprechi e l’integrazione degli elementi naturali nelle abitazioni

I loro esempi illustreranno come le aree verdi e gli spazi all’aperto possano essere integrati in maniera sinergica nelle comunità urbane, migliorando la qualità della vita e la connessione con la natura.

Di seguito il programma, che vede invitati, tra gli altri, i torinesi Carlo Ratti Associati fino ai milanesi Studio Marco Piva e Lombardini22 (che sta costruendo un nuovo studentato nell’ex sede della Lavazza di corso Novara), passando per gli altoatesini noa*  (che hanno appena aperto una sede a Torino) fino a Tiziana Monterisi e ancora: lo studio LAND (che si sta occupando della rigenerazione del Parco del Valentino) e Piuarch (che sta costruendo l’espansione della fabbrica Leone a Collegno), ma non solo.

Il ricco programma prevede:

  • 18.00 Registrazione iscritti e visita al piano home di Green Pea con Pierangelo De Poli, Ceo di Green Pea Home
  • 19.00-19.10 Saluti di Oscar Farinetti
  • 19.15 Tavola rotonda con Fabio Basile (Studio Marco Piva), Marco Bonanno (LAND), Andrea Cassi (CRA-Carlo Ratti Associati), Gabriele Centazzo (Valcucine), Paolo Lioy (Whirlpool Italia), Gianni Mollo (Piuarch), Tiziana Monterisi (RiceHouse), Michele Pascucci (noa*), Cristiana Ruspa (Giardino Segreto), Elena Stoppioni (Lombardini22)
  • 20.45 Dibattito finale
  • 21.00 Termine lavori

 

Moderano: Cristiana Chiorino, Luca Gibello e Laura Milan (Il Giornale dell’Architettura)

 

 

Per gli architetti sono previsti 2 cfp accreditati da InArch/Piemonte. 

Incontro in presenza presso Green Pea, via E. Fenoglietti 20, Torino.

Iscrizioni e info: www.eventbrite.it/e/biglietti-abitare-green-732693956347?aff=ebdssbdestsearch

 

Torna il Premio Atlante: raccontare la demografia sostenibile

Al via la III edizione, premiazione in primavera 2024

 

La Fondazione Circolo dei lettori bandisce la III edizione del Premio Atlante, il riconoscimento dedicato alle opere letterarie e giornalistiche, le attività d’ingegno e i progetti pilota che affrontano il tema della demografia sostenibile e della sostenibilità ambientale da prospettive nuove.

Il Premio Atlante si prefigge gli obiettivi di stimolare una riflessione virtuosa e attenta intorno al tema della sostenibilità demografica e ambientale, e le responsabilità verso il nostro pianeta; contribuire alla valorizzazione di idee e progetti che propongono nuovi metodi di approccio e possibili soluzioni ai temi dell’ambiente; promuovere la diffusione di idee e progetti sul tema della sostenibilità demografica e ambientale in termini di umana responsabilità.

 

Il Premio si divide in due categorie: narrazioni idee e progetti.

 

La sezione “Narrazioni” premia le opere letterarie che affrontano il tema della sostenibilità ambientale proponendo chiavi di lettura nuove e/o evidenziando aspetti del tema con accuratezza scientifica a seguito di un attento lavoro di analisi. Per opere letterarie si intendono: saggi editi da gennaio a dicembre 2023, che devono essere circolanti e reperibili, oppure in corso di ristampa; reportage giornalistici pubblicati da gennaio a dicembre 2023 su riviste online o cartacee.

 

La sezione è aperta a tutti gli editori e i giornalisti che pubblicano in lingua italiana. Gli editori e i giornalisti possono presentare fino a un massimo di tre candidature.

Per candidarsi è sufficiente compilare il modulo di partecipazione e inviare il pdf leggero del libro e/o dell’articolo candidato all’indirizzo premioatlante@circololettori.it. Sarà possibile inviare le candidature fino al 28 febbraio 2024.

Agli editori si richiede inoltre di inviare tre copie cartacee all’indirizzo della Fondazione Circolo dei lettori (Via Bogino 9, 10123 Torino).

 

 

La sezione “Idee e progetti” premia le iniziative che affrontano il tema della demografia sostenibile e della sostenibilità ambientale proponendo possibili soluzioni e progetti innovativi che riducono l’impatto dell’uomo sull’ambiente.

La sezione è aperta a consorzi, cooperative o associazioni culturali, associazioni e organizzazioni della società civile e di solidarietà internazionale, che hanno realizzato in Italia e nel mondo progetti dedicati alla sostenibilità ambientale e climatica e a un miglior equilibrio tra l’uomo e l’ambiente nell’anno 2023.

 

Per candidarsi è sufficiente compilare il modulo di partecipazione e inviare un abstract del progetto e degli allegati visuali a supporto della candidatura all’indirizzo mail premioatlante@circololettori.it. Sarà possibile inviare le candidature fino al 28 febbraio 2024.

 

In occasione della sua III edizione il Premio Atlante rinnova il logo e istituisce anche una menzione speciale rivolta agli istituti scolastici di ogni ordine e grado (scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I grado e scuola secondaria di II grado).

La scuola, istituzione per eccellenza dedicata alla formazione non solo culturale, ma anche civica e sociale, svolge un ruolo di primo piano nella sensibilizzazione delle nuove generazioni alle tematiche ambientali.

 

Gli istituti scolastici hanno la possibilità di candidare al Premio percorsi, programmi e progetti di promozione e sensibilizzazione della sostenibilità realizzati nel 2023.

Per candidarsi è sufficiente compilare il modulo di partecipazione e inviare un abstract del progetto e degli allegati visuali a supporto della candidatura all’indirizzo mail premioatlante@circololettori.it. Sarà possibile inviare le candidature fino al 28 febbraio 2024.

L’annuncio dei vincitori o delle vincitrici è fissato per la primavera del 2023, cerimonia al Circolo dei lettori. Il vincitore della sezione “Narrazioni” e il vincitore della sezione “Idee e Progetti” riceveranno un premio ciascuno di 3.000 €. Il premio in denaro per la menzione speciale dedicata alle scuole è di 2.000 . La giuria del Premio è composta dal Presidente della Fondazione Circolo dei lettori Giulio Biino, dal Direttore della Fondazione Circolo dei lettori Elena Loewenthal, da Mara Orecchia, membro del Comitato Fondatore del Premio, e da un esperto del settore la cui nomina cambia di edizione in edizione. La III edizione vede in giuria Stefania Farina, sustainability advisor.

 

Bonus trasporti, già duemila richieste per i buoni da 100 euro

 PER CHI POSSIEDE UN DIESEL EURO 3, 4 E 5 E DECIDE DI USARE IL TRASPORTO PUBBLICO

Sono già 2mila le richieste arrivate alla Regione Piemonte a metà del primo giorno di lancio del “Bonus Trasporti”, che mette a disposizione dei possessori di veicoli diesel Euro 3, 4 e 5 o dei loro famigliari 100.000 buoni da 100 euro da utilizzare per l’acquisto degli abbonamenti annuali a bus, treni e metropolitana e per gli abbonamenti plurimensili studenti, oltre che il rimborso di quelli comprati con data di inizio validità dal 1° settembre. Due terzi delle richieste sono per ottenere lo sconto e un terzo per ricevere il rimborso.

La misura, al via oggi, 30 ottobre, punta a promuovere l’uso dei mezzi pubblici – autobus, treni, metropolitana – su tutto il territorio piemontese per gli spostamenti quotidiani. Può essere usata anche per gli abbonamenti annuali per il trasporto pubblico sul Lago Maggiore.

Il bonus va richiesto compilando l’apposito form pubblicato online su www.regione.piemonte.it/bonustrasporti , è cumulabile con quello nazionale ed è applicabile a tutte le tariffe agevolate come gli abbonamenti per studenti, per anziani o altri a prezzo ridotto.

È possibile “spendere” il bonus sia attraverso i canali online, sia nelle biglietterie delle società di trasporto pubblico. Se, ad esempio uno studente figlio di possessore di un’auto Euro 3, 4 o 5 ha già acquistato l’abbonamento per l’inizio della scuola, può chiedere i 100 euro attraverso il canale “rimborso”.

Due le possibilità:


CHI DEVE ANCORA ACQUISTARE L’ABBONAMENTO

Per chi deve ancora acquistare l’abbonamento è sufficiente entrare con Spid, Cie o Cns e registrare i propri dati, dichiarando di essere possessori di un veicolo diesel Euro 3, 4,e 5. Il bonus può essere richiesto per il proprietario dell’auto o per un suo famigliare. Una volta compilato il form, è possibile stampare una ricevuta con il codice che dà diritto allo sconto. Dopo due giorni dall’emissione del codice, il beneficiario può utilizzarlo.

Due le possibilità: inserirlo sulle piattaforme di e-commerce per gli acquisti online, oppure consegnarlo in biglietteria all’atto dell’acquisto degli abbonamenti. Deve essere “speso” entro la fine del mese in corso. Solo per questo mese, il codice di sconto è valido fino al 30 novembre. Nel caso non dovesse essere “consumato” il codice di sconto scade e deve esserne richiesto un altro.


CHI HA GIÀ ACQUISTATO L’ABBONAMENTO

Chi invece ha già acquistato l’abbonamento può usufruire del bonus come rimborso. La procedura deve essere svolta online caricando su un apposito modulo la ricevuta di acquisto dell’abbonamento avente data di inizio validità dal 1° settembre 2023 per poter ricevere il rimborso con un bonifico. Questa modalità è attiva anche per chi acquista gli abbonamenti nelle tabaccherie o attraverso canali indiretti di vendita.


La misura è finanziata con 24 milioni di euro per gli anni 2023, 2024 e 2025, e fa parte di un pacchetto di interventi a supporto delle famiglie per favorire l’uso quotidiano dei mezzi pubblici a tutela dell’ambiente e per favorire la mobilità sostenibile e collettiva.


La comunicazione

Per raggiungere il maggior numero possibile di persone, la Regione Piemonte ha predisposto una campagna basata su locandine e video esplicativi che si avvale della collaborazione di tutte le aziende di trasporto pubblico aderenti, che provvedono a pubblicare e diffondere il materiale tramite i rispettivi canali di comunicazione.


Una misura senza precedenti

Il presidente della Regione Alberto Cirio evidenzia che «è una misura che non ha precedenti in Piemonte per principio ed entità e ci permette di dimostrare concretamente il sostegno del Piemonte al trasporto pubblico e alla mobilità sostenibile e pulita. È un investimento importante che la Regione mette in campo per aiutare le famiglie che fanno una scelta a favore dell’ambiente in un momento in cui le spese sono tante e il caro vita si fa sentire».

«La misura riguarda tutti i mezzi di trasporto, anche gli abbonamenti per il trasporto navale sui laghi, perché l’obiettivo è davvero quello di promuovere il trasporto pubblico e la mobilità pulita e rendere più consapevoli i cittadini che è necessario spostarsi con un mezzo pubblico per via della congestione del traffico – sottolinea l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati – Questa è solo una prima parte di un pacchetto di diversi interventi che la Regione Piemonte sta predisponendo per favorire l’uso del trasporto pubblico locale all’interno del piano per la tutela dell’aria e per la riduzione di inquinanti in atmosfera».

«Il bonus trasporti è un ulteriore misura di promozione e sostegno del trasporto pubblico che si aggiunge alla sottoscrizione del nuovo contratto ferroviario con Trenitalia, e al piano di rinnovo di treni e bus, che mirano ad attrarre sempre più passeggeri sul trasporto pubblico locale – dichiara l’assessore ai Trasporti Marco Gabusi – La sensibilità verso la mobilità pulita: i dati ufficiali dicono che nel 2023 i passeggeri del trasporto ferroviario in Piemonte sono aumentati del 27 per cento rispetto al 2022 grazie al ritorno alla normalità dopo gli anni del Covid e a un aumento di passeggeri, favorito anche dalla riapertura delle due linee Alba-Asti e Casale-Mortara che erano chiuse dal 2012».