Con la presentazione dei tre studi di fattibilità sulle aree Nord Ovest e Sud del territorio cittadino, affidati dalla Città alle società Sertec, Citec e Decisio, ha preso il via il percorso verso la Città 30.
Un quadro di partenza di quelli che saranno gli interventi che verranno realizzati introdotto dall’intervento dell’Assessora alla Mobilità Chiara Foglietta, alla presenza di presidenti e coordinatori alla viabilità delle Circoscrizioni, della Città Metropolitana di Torino, della Consulta della mobilità ciclistica e moderazione del traffico di Torino, della Consulta per l’Ambiente e il Verde e dei tecnici comunali, da mesi al lavoro insieme a Urban Lab.
A settembre l’evento di presentazione pubblica, cui seguiranno altri incontri sia con le Circoscrizioni che con la cittadinanza stessa, nell’ottica di portare avanti questa grande trasformazione verso un futuro più sostenibile e a misura di persona.
Christian Ruggeri
Anche quest’anno, dal 20 agosto al 15 settembre, nel Parco del Gran Bosco di Salbertrand, sarà interdetta al pubblico (con particolare riferimento all’attività video fotografica) l’area in prossimità del rifugio Casa Assietta Jack Canali.
Lo spazio, opportunamente delimitato con apposite tabelle di segnalazione, ha l’obbiettivo di tutelare un importante sito di sosta durante la migrazione post riproduttiva di numerosi individui di Piviere tortolino Charadrius morinellus, specie inserita nell’allegato I della direttiva “Uccelli” 79/498/CE.
https://www.parchialpicozie.it/news/detail/17-08-2023-istituita-area-di-tutela-temporanea-per-la-sosta-del-piviere-tortolino/
Sauze d’Oulx Ufficio del Turismo
Pragelato Ufficio del Turismo
Sestriere Ufficio del Turismo
Rifugio Assietta
La Città di Torino è costantemente impegnata nella cura e nella salvaguardia del proprio patrimonio arboreo. In questi giorni una serie di analisi approfondite hanno interessato alcuni alberi campione in corso Re Umberto.
Si tratta di approfondimenti che hanno lo scopo di raccogliere informazioni aggiuntive sullo stato di salute degli alberi che con i controlli standard risultano stabili, ma che potrebbero nascondere altri problemi. Con i dati raccolti sarà possibile prevenire situazioni di pericolo quali lo schianto improvviso di piante apparentemente sane, come quello avvenuto l’anno scorso proprio su corso Re Umberto, dove cadde un grosso ippocastano.
Nello specifico, vengono eseguite prove di trazione, per simulare la tenuta dell’albero e dell’apparato radicale con l’azione del vento superiore ai 100 km/h. Attraverso un leggero scavo manuale, poi, si indagano le condizioni delle porzioni di fusto che nei decenni sono state interrate nelle varie trasformazioni del viale e che potrebbero aver danneggiato l’apparato radicale. Inoltre si prelevano dei campioni che saranno oggetto di analisi molecolari, svolte con la collaborazione di DISAFA – Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, con lo scopo di valutare la presenza precoce di funghi agenti di marciumi, anche di assenza di manifestazioni esterne e visibili nella pianta.
Questi approfondimenti rientrano nei controlli di stabilità sugli alberi previsti nell’appalto operativo dall’autunno del 2021, che finora ha portato al controllo di oltre 35 mila alberi.
Un altro esempio di questi controlli straordinari è l’intervento di cura realizzato nei mesi scorsi su una grossa quercia del parco Rignon. L’albero presentava gravi problemi di stabilità, con cavità a livello di fusto e di branche, e i tecnici della Città, in accordo con i professionisti incaricati dei controlli, per salvarlo hanno deciso un intervento di potatura associato al consolidamento con cavi, per ridurre i rischi e delimitare l’area di potenziale caduta delle branche.
Tra le strategie di gestione della “foresta urbana” torinese (costituita da oltre 150 mila alberi a cui si aggiungono 220 mila alberi presenti nei boschi collinari di proprietà comunale) queste verifiche rappresentano un tassello fondamentale ed indispensabile nella cura del verde cittadino, che consente di avere una fotografia aggiornata e precisa delle condizioni di salute e stabilità degli alberi, una risorsa ambientale unica da salvaguardare e incrementare.
Gli alberi svolgono infatti un ruolo sempre più importante di contrasto ai cambiamenti climatici, ma proprio in ambito urbano vengono sottoposti ai maggiori stress e a importanti sollecitazioni.
Uno degli effetti più evidenti dei cambiamenti climatici è l’aumento degli eventi meteo estremi, come le piogge intense e i venti forti, che si verificano con sempre più frequenza e che possono portare ad allagamenti, a cadute di alberi o di loro porzioni. Sono fenomeni sempre più violenti, che possono accentuare le fragilità dei patrimoni arborei pubblici e privati caratterizzati da piante adulte, cresciute in un ambiente urbano non sempre favorevole.
Anche la siccità dell’anno scorso ha causato inoltre danni significativi, a Torino come in molte altre città italiane ed europee. Si stima che nella nostra città siano ad oggi circa 1400 gli alberi adulti che sono stati abbattuti. Sono piante inevitabilmente compromesse e sulle quali gli stress sono difficilmente gestibili e a poco servono le irrigazioni di soccorso. In questi casi l’unica strada possibile è l’abbattimento, in quanto le piante secche possono costituire un grave pericolo per l’incolumità di persone e cose.
Gli effetti della siccità che ha interessato Torino nel 2022 potrebbero purtroppo durare ancora a lungo, ed entro fine anno il calcolo degli alberi da abbattere potrebbe arrivare a circa 2mila e 800/ 3mila unità. Tra gli ultimi interventi realizzati, segnaliamo quello sui 30 carpini secchi di corso Galileo Galilei mentre, da questa settimana, altri 70 in corso Tazzoli dovranno purtroppo subire la stessa sorte. Proprio i carpini, insieme ai faggi, sono le specie arboree che più hanno risentito della siccità.
Per compensare queste perdite, a partire dall’autunno la Città avvierà un importante intervento di riforestazione urbana, con 3mila nuovi alberi da verde urbano (altezza 2-2,5 metri e circonferenza fusto 16-20 cm) che verranno messi a dimora nei punti maggiormente interessati dagli abbattimenti.
In autunno la Città avvierà inoltre una collaborazione con il Disafa, per capire come tutelare gli alberi adulti dagli effetti dei cambiamenti climatici e dalle patologie che possono insorgere, perché in situazione di stress funghi e batteri possono creare maggiori danni alle piante.
L’assessore al Verde pubblico Francesco Tresso ha commentato: “Per compensare le perdite causate dal caldo anomalo e dalla straordinaria siccità che nel 2022 ha colpito anche Torino, come Città ci siamo impegnati a realizzare un importante programma di piantumazione, andando a rimpiazzare gli esemplari abbattuti, perché morti o deperiti, con 3mila nuovi alberi. Continuiamo quindi con convinzione nel nostro programma di valorizzazione della foresta urbana torinese – continua l’assessore -, una risorsa fondamentale per rendere la città più sostenibile e capace di adattarsi ai cambiamenti climatici, attenta a valorizzare i benefici prodotti del verde per una migliore qualità della vita dei suoi cittadini”.
Lo sportello #Ambiente di Città metropolitana di Torino resta chiuso nella sede di corso Inghilterra 7 dal 14 al 25 agosto
Fornisce servizi e informazioni di interesse ambientale, garantisce la massima completezza e aggiornamento delle informazioni, gestisce le richieste di accesso agli atti in materia ambientale. Si rivolge alle aziende, agli enti locali e ai singoli cittadini
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Riceve su appuntamento scrivendo a sportamb@cittametropolitana.torino.it
I tecnici della Delegazione Canavesana del Soccorso speleologico piemontese hanno partecipato al Campo di Sezione organizzato dal CNGEI Sezione di Gassino Torinese – Associazione Scout Laica a Locana (TO). Un’occasione per raccontare a 200 ragazzi dai 12 ai 19 anni l’importanza della sicurezza in montagna e della prevenzione degli incidenti. Insieme a chi, come don Luigi Ciotti, racconta la cultura della legalità e della libertà dalle dipendenze, cerchiamo di fare la nostra piccola parte per diffondere la cultura della montagna.
Arre protette del Po: che bella stagione!
Grazie per questa “bella stagione”!
Questo il messaggio di ringraziamento che l’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese ha ricevuto dagli organizzatori della rassegna la Bella Stagione.
Si tratta di un’iniziativa collaudata sviluppata dalla Fondazione Compagnia di San Paolo.
L’edizione 2023, intitolata “Un’estate insieme”, ha visto nuovamente coinvolto anche l’Ente-Parco che, presso la propria sede di Moncalieri, Cascina Le Vallere, ha ospitato circa 200 bambini.
Le guide del Parco del Po piemontese, dal 20 giugno al 28 luglio, hanno accolto e accompagnato i partecipanti nelle varie attività ludico-naturalistiche che si sono svolte tra i sentieri del Parco delle Vallere e nel giardino fenologico.
Siglata la convenzione tra il Comune di Torino e le associazioni Oipa e Pan per la gestione e la promozione del piccolo scrigno di biodiversità
L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) e l’associazione Pro natura animali (Pan) hanno siglato con il Comune di Torino un accordo per la riqualificazione e la gestione dell’area torinese del Lago di Villaretto (ex Isola del Pescatore).
Si tratta di un’area che, dopo anni di sfruttamento come lago di pesca artificiale, era da tempo in stato di degrado. «Per scongiurare occupazioni abusive e attività illecite, la zona in questi anni è stata da monitorata dalle guardie zoofile Oipa con la polizia locale», spiega Alessandro Piacenza, vicecoordinatore delle guardie zoofile Oipa Italia. «Finalmente per questa area, di straordinario interesse naturalistico, a due passi dal centro di Torino, si aprono nuovi e interessanti scenari».
Il patto è stato siglato con il Comune di Torino, e in particolare con la VI Circoscrizione, che per prima si è attivata e impegnata per realizzare questo progetto di recupero e ha bonificato completamente la parte torinese, l’Area Metropolitana e il Comune di Borgaro, proprietario della parte più urbanizzata del sito dove sono presenti due edifici, zona ancora sotto sequestro.
La convenzione ha lo scopo di svolgere studi e il censimento delle specie animali e vegetali presenti nell’area, l’incremento e la tutela della biodiversità e l’organizzazione di un piano a basso impatto ambientale per la fruizione di questo piccolo scrigno naturalistico da parte della cittadinanza e delle scolaresche.
Oipa e Pan saranno responsabili per tre anni del progetto nell’area torinese dove, in collaborazione con un gruppo di esperti e studiosi, promuoveranno il censimento dell’avifauna e delle specie vegetali e gestiranno l’area provvedendo alla pulizia, alla cartellonistica e alla predisposizione di capanni per l’osservazione delle specie che nidificano nel sito e di quelle migratorie che transitano e lo utilizzano come area di sosta.
«Questa è un’ottima occasione per collaborare concretamente a tutela della biodiversità e una possibilità per costruire progetti di educazione ambientale di lungo respiro coinvolgendo scolaresche e organizzando campi estivi per promuovere nei giovanissimi la conoscenza e il rispetto degli animali e dell’ambiente grazie allo stretto contatto con la natura», osserva Alessandro Piacenza.
Nei prossimi giorni sarà organizzata una prima apertura al pubblico, durante la quale volontari delle due associazioni ed esperti illustreranno l’area nel suo complesso e la ricchezza della sua biodiversità. L’appuntamento è per venerdì 18 agosto dalle 14 alle 19 e sabato 19 agosto dalle 9,30 alle 13,30.
Per maggiori informazioni: tel. 3714467782, email torino@oipa.org
Sistemi di gestione ambientali e Sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro, Bureau Veritas Italia riconoscealla company dell’energia di Collegno due nuove certificazioni.
uBroker Spa ha ottenuto in questi giorni due preziose certificazioni, risultato dell’attenzione che l’azienda riserva ai suoi dipendenti e all’ambiente. Il percorso fatto e i risultati raggiunti dalla company dell’energia di Collegno, che ogni giorno lavora per contribuire ad azzerare le bollette degli italiani, sono stati valutati positivamente con un audit da Bureau Veritas Italia, leader nel mondo delle certificazioni internazionali. L’ente ha concesso a uBroker sia la UNI EN ISO 45001:2018 che la UNI EN ISO 14001:2015, frutto e dimostrazione tangibile del lavoro e degli sforzi fatti da questa realtà, nata come start up alle porte di Torinonel 2015.
Nello specifico, la UNI EN ISO 45001:2018 è dedicata ai “Sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro” edefinisce gli standard minimi per la protezione dei lavoratori.“L’obiettivo, da noi largamente raggiunto, come attestato da Bureau Veritas – afferma il Presidente di uBroker Cristiano Bilucaglia – è il miglioramento della sicurezza nelle nostre sedi di lavoro grazie ad alcune azioni. Fra queste, quelle che abbiamo portato avanti con maggior impegno e dedizione nel corso degli anni sono: la gestione e la riduzione dei rischi, il miglioramento della salute e del benessere dei lavoratori e la sensibilizzazione dei dipendenti attraverso la creazione di una cultura della prevenzione.
Azioni queste che hanno effetti positivi a cascata su tutta l’organizzazione. Infatti, ad aumentare sono state sia le performance in materia di salute e sicurezza sia la produttività. Inoltre, dipendenti e vertici aziendali rivestono entrambi un ruolo fondamentale nel processo; i primi si fidelizzano, mentre i secondi accrescono il loro impegno, generando così un rapporto di fiducia reciproco che alimenta lo sviluppo e la crescita.
La seconda certificazione, la UNI EN ISO 14001:2015 è rivolta, invece, ai “Sistemi di gestione ambientale”. Sul sito e sui canali social dell’azienda è facile trovare l’hashtag #PlanetFirst, mottonato per riportare l’attenzione di dipendenti, clienti e utenti sui problemi che affliggono il pianeta Terra e che sono troppo spesso causati da scelte e comportamenti umani. Un impegno tangibile che uBroker nel suo piccolo mette in atto con azioni di breve e lungo periodo. “Siamo molto felici del percorso fatto e dei risultati valutati dall’ente certificatore. Dal 2015 dedichiamoparte dei nostri sforzi e del nostro lavoro alle prestazioni ambientali e ad alcune politiche di sostenibilità. Questa certificazione attesta a tutti gli effetti il nostro impegno al perseguimento della protezione dell’ambiente, alla prevenzione dell’inquinamento e alla riduzione del consumo di energia e risorse. Un processo di sostenibilità ambientale che intendiamo sviluppare sempre di più nei prossimi anni e di cui vogliamo essere protagonisti a livello nazionale ed europeo – aggiunge Cristiano Bilucaglia.
Questi due attestati si aggiungono alla certificazione UNI EN ISO 9001:2015, già in possesso dell’azienda dal 2019. Aver conseguitotutte e tre le certificazioni permette a uBroker di godere di un sistema integrato caratterizzato da elevata qualità, assoluta sicurezza e attenzione all’ambiente, che aiuta a snellire ed evitare la sovrapposizione di alcune procedure, eliminare conflitti tra normative, creare sinergie, migliorare l’efficienza, ecc.
uBroker, quindi, oltre a contribuire ad azzerare le bollette dei suoi clienti, s’impegna quotidianamente nel mantenimento e nel miglioramento della sicurezza e della salute dei suoi dipendenti da un lato e dall’altro nella prevenzione di eventuali danni all’ambiente, con l’obiettivo di essere protagonista e fautrice di unfuturo sempre più green e sostenibile del settore energetico.
Si è tenuto presso gli uffici del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, l’incontro tra il presidente della Fiaip, Gian Battista Baccarini, e il ministro Gilberto Pichetto Fratin, in occasione del quale sono stati attenzionati due temi particolarmente sensibili per il settore edilizio-immobiliare e per la categoria degli agenti immobiliari.
La forte preoccupazione circa l’attuale impostazione della direttiva energetica europea immobiliare che ad oggi, secondo la Fiap “prevede vincoli eccessivamente stringenti, tali da non consentirne l’applicabilità nel nostro Paese, vanificando gli obiettivi green e, soprattutto, tali da determinare un’inevitabile svalutazione del nostro patrimonio immobiliare a danno dei cittadini e dell’intera economia”.
Baccarini ha evidenziato la necessità di introdurre incentivi fiscali immobiliari strutturali fino al raggiungimento degli standard energetici prefissati, unitamente a forme di finanziamento agevolate quali prodotti finanziari dedicati e garanzie statali a sostegno dei finanziamenti finalizzati a interventi immobiliari di efficientamento energetico. Inoltre, si propone che la direttiva preveda un sistema di deroghe ed esenzioni più ampio, nel rispetto delle specificità di ogni singolo Paese, oltre ad un necessario allentamento degli obiettivi temporali attualmente previsti.
La Fiaip ha anche evidenziato la necessità di fare chiarezza sul Superbonus, anche in relazione all’opportunità di prorogarlo mantenendo lo sconto in fattura per determinate tipologie di interventi, quelli che garantiscono un elevato risparmio energetico, unitamente all’esigenza di riordinare, armonizzandoli, tutti i vari bonus fiscali edilizi, rendendoli strutturali per almeno cinque anni consentendo, a imprese e cittadini, un minimo di programmazione.
Il ministro Pichetto Fratin ha aggiornato sull’attuale andamento del Trilogo, ancora in corso, e sulla posizione chiara del Governo in linea con le preoccupazioni manifestate da Fiaip.
“Un incontro pragmatico in cui abbiamo posto all’attenzione del ministro due tematiche particolarmente sentite da tutta la categoria – ha detto Baccarini – Ringrazio il ministro per aver compreso nel merito le esigenze manifestate e le proposte attenzionate orientate ad accompagnare, non obbligare, il cittadino, incentivandolo, nella delicata svolta immobiliare green”.