Parco dei cinque laghi d’Ivrea, il Ddl licenziato dalla Commissione

La quinta commissione della Regione ha anche dato parere favorevole al Defr per le sue materie.

Il Ddl per l’istituzione del Parco dei cinque laghi di Ivrea va in Aula per il voto: la quinta Commissione, presieduta da Angelo Dago, ha licenziato a maggioranza il disegno di legge per creare il Parco naturale e ha espresso, sempre a maggioranza, parere consultivo favorevole per le materie di competenza sul Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2024-2026.

Prima della votazione finale del disegno di legge è stato approvato un emendamento, presentato dal vicepresidente della Giunta, Fabio Carosso, che stabilisce l’entrata in vigore della legge il primo giugno 2024. Relatori in Aula del provvedimento saranno Andrea Cane (Lega) e, per le minoranze, Silvana Accossato (Luv) e Giorgio Bertola (Misto – Ev).

Prima della votazione favorevole del parere sul Defr, sono intervenuti Carosso, per l’illustrazione della parte del documento riguardante i Parchi e le aree protette e l’assessore Marco Gabusi in merito alla Difesa del suolo e alla Protezione civile.

Le risorse finanziarie dedicate alle aree protette ammonteranno a 21, 29 milioni di euro nel 2024 e nel 2025 e a 22 milioni nel 2026. Ulteriori risorse finanziarie sono previste nell’ambito dei programmi europei Pr Fesr 21-27 e Psp 23-27 per un ammontare complessivo di 64,112 milioni.

Il vicepresidente ha spiegato che gli obiettivi dell’Esecutivo sono l’attuazione della Rete ecologica e la valorizzazione del Sistema delle aree naturali protette. Il fine è il miglioramento dello stato di habitat e specie e l’attuazione della rete ecologica mediante la pianificazione locale e regionale.

Gabusi ha evidenziato, tra le altre, l’importanza degli interventi per la pulizia dei fiumi, i buoni risultati che si stanno avendo con le azioni per la rilocalizzazione degli edifici e degli immobili in zone alluvionabili, la valorizzazione degli operai forestali, oltre all’attività di valorizzazione dei volontari di protezione civile. Per la Protezione civile sono previsti 12 milioni di euro l’anno, di cui oltre 6 milioni per il Coordinamento regionale per le associazioni di volontariato; 900 mila euro annui sono dedicati alle rilocalizzazioni mentre, per la pulizia dei fiumi ci sono 1,5 milioni annui.

Nel corso delle illustrazioni della Giunta sono intervenuti per chiarimenti i consiglieri Mauro Fava (Fi) e Domenico Ravetti (Pd).

 

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