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“Earth Day” La più grande manifestazione ambientale del Pianeta arriva a Torino

Si concluderà con il grande “Concerto per la Terra” condotto da Eugenio Cesaro

Sabato 22 aprile

“Earth Day”. Come dire “La Giornata mondiale della Terra”. Ovvero l’evento greenche riesce a coinvolgere il maggior numero di persone in tutto il Pianeta. L’appuntamento è per sabato prossimo 22 aprile e, per la prima volta, Torino – nominata fra le 100 città europee che si impegneranno a diminuire le emissioni entro il 2030 – entra nelle “Celebrazioni” ufficiali coordinate da “Earth Day Italia”. Sotto la Mole, la manifestazione (interamente gratuita e “carbon neutral”) sarà una grande Festa dedicata alla Terra organizzata e curata da “AWorld” (piattaforma che guida le persone a vivere sostenibilmente) e “Club Silencio” (associazione impegnata a stimolare la partecipazione attiva degli under 35 alla vita culturale, sociale e democratica), con il contributo della “Fondazione Compagnia di San Paolo”, e si terrà nella “Cavallerizza Reale” e nei“Giardini Reali” di Torino con un alternarsi di workshop e panel legati ai temi della “Sostenibilità” e dell’“Agenda 2030”. L’evento culminerà nel grande “Concerto per la Terra”, con la partecipazione di numerosi artisti italiani. Nel segno del motto “Un clima di cambiamento può fermare il cambiamento del clima”, l’evento proporrà molte attività dedicate soprattutto ai giovani. Nell’area della “Cavallerizza”verrà realizzato da “Legambiente” il laboratorio informativo per bambini“Sostenibilandia”, attraverso cui imparare a conoscere quali piccoli gesti concreti ognuno può compiere quotidianamente per rendere la propria vita e città più sostenibile. Per contro, nei “Giardini Reali”, i più piccoli guidati dall’illustratrice ed educatrice ambientale Elisabetta Mitrovic, impareranno a costruire un diario di natura”, occasione per scoprire le aree naturali del proprio territorio e recuperare un contatto diretto con la natura. Numerose saranno anche le attività dedicate ai più grandi, con momenti di yoga e mindfulnesscondotti dall’associazione “Wake Up!”. All’interno dell’“Earth Village”, sarà presente anche il “Salone Internazionale del Libro” di Torino, che proporrà – in collaborazione con “AWorld” – uno scambio di libri (di cui una parte donata dal “Salone” stesso) con lo scopo di incentivare la lettura. Inoltre, in rappresentanza dello stesso “Salone” e grazie alla collaborazione con l’editore “Nottetempo”, nello scenario dei “Musei Reali” sarà ospite il noto antropologo e saggista Eduardo Kohn, autore di “Come pensano le foreste. Per un’antropologia oltre l’umano”  (Nottetempo, 2021), in dialogo con il giornalista Nicolas Lozito.

Tutto il programma aggiornato di “Earth Day Torino 2023” è on line all’indirizzo https://www.earthday2023.it/

 

L’evento permetterà anche a “Conad”, “premium partner” dell’iniziativa, di annunciare la partenza della campagna “Forestiamo insieme l’Italia 2023” che, in partnership con “Rete Clima” – ente tecnico non profit – porterà alla piantagione di 11mila alberi in 11 regioni italiane entro la primavera 2024, iniziando – presente la cantante Elisa – con la piantumazione di  un ippocastano proprio all’interno dei “Giardini Reali”. Sempre ai“Giardini Reali” avrà luogo, inoltre, l’“Earth Market by Green Pea & Barone Ostu”: uno spazio di vendita e di scoperta dedicato al mondo del vintage e del second hand. Barone Ostu – nome d’arte di Federico Ostuni, attivista e stilista vintage, anima del “Balôn” di Torino e di “Green Pea” il primo centro commerciale dedicato alla sostenibilità – accompagnerà i visitatori alla scoperta del mondo del “fashion sostenibile”, proponendo in vendita una selezione di capi personalizzati in edizione limitata e di “chicche vintage”.

Durante le manifestazioni ci sarà spazio anche per il divertimento, il palco darà infatti voce a Massimiliano Loizzi che farà divertire il pubblico con il suo comedy show “Il Tour Buonista” in collaborazione con il “Torino Fringe Festival”.

A partire dalle 19, Eugenio Cesaro (“Eugenio in Via Di Gioia”), condurrà, insieme ad Anna Olivero, il “Concerto per la Terra”. Sul Main Stage” , all’interno dei “Giardini Reali”, prenderà vita una speciale performance live  gratuita e aperta a tutti. Sul palco si alterneranno Saturnino, Marlene Kuntz, Syria, Ensi, Epoque, Frero, Klaus, Leon Faun e molti altri cantanti e musicisti. Un momento conclusivo che vuole non solo celebrare la Terra, ma soprattutto lanciare un appello alla protezione del Pianeta, “perché non abbiamo un Pianeta B”.

Le celebrazioni di Torino saranno trasmesse instreaming all’interno di#OnePeopleOnePlanet, la maratona organizzata da “Earth Day Italia” in diretta streaming su RaiPlay. Durante la giornata verranno realizzati collegamenti tra le due manifestazioni di Roma e Torino per dare risalto ai momenti salienti. “RDS” sarà “radio ufficiale” delle manifestazioni. “Factanza” sarà“media partner” di “Earth Day Torino” sui “social”.

g. m.

Nella foto:

–       Cavallerizza Reale”, Ph. Federico Masini

In piazza le famiglie di Extinction Rebellion

EMERGENZA CLIMATICA – Si sono date appuntamento in piazza Carlo Alberto ieri  alle 11, le famiglie di Extinction Rebellion,
accompagnate dai propri bambini, dai più piccoli ancora in carrozzina ai più grandicelli, per una Festa
di Protesta. La piazza si è rapidamente riempita di passeggini, biciclette e e di bimbi con il
viso dipinto con nuvole di smog grigie e nere.
Ai momenti di gioco, con canzoncine e cori, si sono alternati gli interventi di esperti e genitori,
sottolineati dal ritmo e dal rumore di decine di pentole e coperchi, una modalità di protesta comune
nei paesi dell’America Latina, utilizzata spesso durante le azioni di Extinction Rebellion.

Gli studenti piemontesi alla Silicon Valley italiana

Sarà presente anche il consigliere segretario dell’Ufficio di presidenza con delega ai giovani, che ha voluto il concorso in occasione dell’Anno europeo dei giovani: la finalità è proporre agli studenti un’occasione di approfondimento sulle tematiche dell’Unione europea, della transizione ecologica, della transizione al digitale e della cittadinanza attiva.Gli elaborati vincitori sono stati i video prodotti dai ragazzi dell’Istituto Cellini di Valenza (Al) intitolati “Passi verdi”, “Transizione digitale”, “La siccità”, “Riciclo digitale” e l’elaborato scritto “Einaudi Energy” dell’Istituto Einaudi di Alba (Cn).

Tra gli incontri previsti, da segnalare quello con il professor Salvatore Baglio, dell’Università di Catania, Bio nano research and Innovation Tower, con visita ai laboratori di ricerca, nonché la visita alla ST Microelectronics, che ha sede appunto nel capoluogo etneo e che occupa 3.500 persone: è considerata una sorta di Silicon Valley italiana (nella foto).

 

Dal Pnrr i fondi per la bonifica dei siti inquinati

La Regione Piemonte intercetta 37 milioni di euro del PNRR per la bonifica di 12 siti orfani

 

Via libera dalla Giunta allo schema di accordo con il Ministero per i finanziamenti relativi a bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati. L’assessore Marnati: «Auspico che una volta bonificate, queste aree possano tornare a vivere attraverso nuove e sostenibili aree industriali o progetti che possano aiutarci a migliorare l’ambiente»

 

In arrivo quasi 37 milioni di euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per il risanamento di 12 siti orfani sul territorio regionale.

La Giunta ha infatti approvato lo schema di accordo con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e con i Comuni coinvolti per i finanziamenti relativi agli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei “siti orfani”, ovvero di quei siti, potenzialmente contaminati e contaminati, per i quali o non è stato possibile individuare i responsabili della contaminazione, o se individuati, non hanno provveduto, né siano intervenuti il proprietario o altri soggetti interessati, ad avviare o concludere gli interventi previsti.

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza mette a disposizione, a livello nazionale, 500 milioni di euro per interventi che siano portati a compimento entro il primo semestre del 2026 e che consentano una bonifica e riqualificazione del 70% minimo della superficie di suolo.

Dopo i primi 7 milioni di euro stanziati con decreto ministeriale nell’ambito del programma nazionale di bonifica, definito con il decreto del 29 dicembre 2020, per i quali erano stati individuati in base alla ricognizione dei siti fatta dai settori tecnici regionali, 16 siti prioritari (6 in provincia di Torino, 3 in provincia di Alessandria, 3 in provincia di Cuneo, 3 in provincia di Novara e 1 a Vercelli), ora, con i fondi del PNRR, che ammontano a 36 milioni e 676 mila euro, si potrà procedere alla bonifica di altri 12 siti (7 tra Torino e provincia, 3 in provincia di Verbania, 1 a Vercelli e 1 in provincia di Alessandria).

«Con l’arrivo di questi fondi – commenta l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati – proseguiamo con l’opera di bonifica di siti abbandonati da tempo con interventi di vera e propria rigenerazione del suolo. Un’operazione importante e storica, e anche un’occasione probabilmente unica per restituire queste zone alla fruizione di cittadini, imprese e comuni. Auspico che una volta bonificate, queste aree possano tornare a vivere attraverso nuove e sostenibili aree industriali o progetti che possano aiutarci a migliorare l’ambiente, ad esempio la produzione di energia da fonti rinnovabili»

La Paper Week arriva in Piemonte

 2 GLI EVENTI LOCALI IN CARTELLONE E BEN 10 GLI IMPIANTI PROTAGONISTI DI RICICLOAPERTO

Giunge alla terza edizione la Paper Week, la grande campagna informativa dedicata al ciclo del riciclo di carta e cartone organizzata da Comieco in collaborazione con Federazione Carta e Grafica, Assocarta, Assografici, Unirimae con il patrocinio di ANCI, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e di Rai Per la Sostenibilità.

Dal 15 al 21 aprile, i cittadini potranno scoprire di più su cosa succede a carta e cartone dopo il cassonetto, partecipando a decine di convegni, iniziative e spettacoli organizzati su tutto il territorio nazionale per approfondire meglio come il gesto quotidiano della raccolta differenziata sia solo il primo fondamentale passaggio di un ciclo virtuoso che coinvolge tutti gli attori della filiera: dai cittadini ai Comuni, dagli impianti di gestione dei rifiuti fino alle cartiere e alle cartotecniche.

RicicloAperto

Una delle novità principali di questa edizione è il grande ritorno in presenza di RicicloAperto: dopo la pausa legata alla pandemia, dal 18 al 21 aprile, oltre 100 impianti in tutta Italia apriranno le proprie portein particolare alle scolaresche – per approfondire le diverse fasi del ciclo del riciclo di carta e cartone.

Qui di seguito gli impianti aperti in Piemonte durante la Paper week che accoglieranno oltre 1.300 studenti, tra le partecipazioni più alte.

Roccavione

CN

Cartiera Pirinoli S. C.

Cartiera

Borgo San Dalmazio

CN

Acsr S.p.A.

Impianto di recupero

Scarnafigi

CN

Ambiente Servizi S.r.l.

Impianto di recupero

Torino

TO

DS Smith Recycling – Torino

Impianto di recupero

Asti

AT

GAIA S.p.a.

Impianto di recupero

Guarene

CN

Relife Recycling S.r.l.

Impianto di recupero

Piossasco

TO

Teknoservice Italia S.r.l. – Piossasco (TO)

Impianto di recupero

Castellamonte

TO

Teknoservice Italia S.r.l. – Castellamonte (TO)

Impianto di recupero

Palazzolo Vercellese

VC

Vescovo Romano & C. S.r.l.

Impianto di recupero

Torino

TO

MAcA – Museo A come Ambiente

Museo

PaperWeeker

Sulla carta siamo tutti protagonisti. Con questo slogan Comieco ha avviato una specifica call to action, trovando il supporto di tante associazioni, aziende, comuni, insegnanti, scuole, influencer ma anche designer e artisti che con le loro iniziative animeranno il calendario della settimana diventando a tutti gli effetti dei#paperweeker.

In Piemonte sono 2 le iniziative entrate a far parte del calendario della Paper Week:

Città

Data

Organizzatore

Attività

Tortona (AL)

15 aprile

GESTIONE AMBIENTE S.P.A.

La carta si rimette in sellaLaboratorio per bambini delle scuole elementari dedicato alla creazione di burattini, marionette, pupazzi con materiale di riciclo (carta e cartoncino).

Torino (Via San Donato 79C)

18 e 20 aprile

13sedicesimi srl

Rilega e personalizza il tuo taccuino – laboratorio in cui i partecipanti potranno rilegare a mano il proprio taccuino utilizzando carta di riciclo recuperata da prodotti fallati.

Paper Week Challenge

Altro appuntamento di richiamo è la Paper Week Challenge, quiz in diretta streaming sulle regole del corretto riciclo di carta e cartone, coniugando “formazione” e “divertimento”. La Paper Week Challenge si articola in 5 appuntamenti, da lunedì 17 a venerdì 21 aprile: per partecipare basta iscriversi utilizzando l’apposito form online disponibile al seguente link https://www.comieco.org/paper-week-challenge-2023/. Il più preparato e veloce di ogni manche vincerà un buono Amazon da 100 euro.

Il calendario delle iniziative della Paper week è in continuo aggiornamento su https://www.comieco.org/comunicazione-ed-eventi/eventi/paper-week/

 

Comieco (www.comieco.org) è il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica, nato nel 1985 dalla volontà di un gruppo di aziende del settore cartario interessate a promuovere il concetto di “imballaggio ecologico”. Nel 1997, con l’entrata in vigore del D. Lgs. 22/97, Comieco si è costituito in Consorzio Nazionale nell’ambito del sistema CONAI e attraverso una incisiva politica di prevenzione e di sviluppo, ha contribuito a triplicare la raccolta differenziata di carta e cartone in Italia: da 1 a 3,6 milioni di tonnellate, raggiungendo e superando con anni di anticipo gli obiettivi di riciclo dei rifiuti di imballaggi cellulosici previsti dalla normativa europea. 

Scendono da 19 a 13 i Comuni piemontesi al massimo livello di siccità

I dati di Utilitalia 

I dati forniti dalla Federazione nel corso dell’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici all’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po. A livello nazionale altri 165 Comuni si collocano al livello 2 (severità media): 124 in Piemonte, 40 in Lombardia e 1 in Trentino-Alto Adige. Brandolini: “Il decreto siccità è un importante passo per accelerare la realizzazione di alcune opere infrastrutturali fondamentali”

 

ROMA, 13 APRILE 2023

Oggi, nel corso dell’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici all’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, Utilitalia (la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche) ha reso noto che rispetto al mese scorso sono scesi da 19 a 13 i Comuni – segnalati dalle proprie associate – al massimo livello di severità idrica (criticità su parte significativa dell’abitato, riempimento serbatoio integrato con autobotti o atri interventi provvisori di somma urgenza), tutti concentrati in Piemonte. Si tratta di Armeno (NO), Cannero Riviera (VB), Piedimulera (VB), Pieve Vergonte (VB), San Bernardino Verbano (VB), Pettinengo (BI), Strona (BI), Valdilana Soprana (BI), Zumaglia (BI), Brondello (CN), Pagno (CN), Roccabruna (CN) e Rossana (CN).

A livello nazionale, altri 165 Comuni si collocano al livello 2 (criticità limitate alle reti locali delle frazioni per abbassamento sorgenti o portate disponibili, riempimento serbatoi secondari integrato con autobotti o altri interventi provvisori di somma urgenza e/o interconnessioni): 124 sono in Piemonte, 40 in Lombardia e 1 in Trentino-Alto Adige. Le precipitazioni piovose e nevose degli ultimi giorni hanno contribuito a migliorare leggermente il quadro ma, rileva Utilitalia, si tratta di fenomeni sporadici e non risolutivi in una situazione di complessivo deficit di precipitazioni, soprattutto nella zona nord-occidentale del distretto.

In proposito, sottolinea il presidente della Federazione, Filippo Brandolini, “il decreto siccità varato dal Governo rappresenta un importante passo per accelerare la realizzazione di alcune opere infrastrutturali fondamentali. È necessario infatti favorire la resilienza dei sistemi acquedottistici rispetto agli effetti dei cambiamenti climatici, nell’ambito di un approccio globale che consideri tutti i diversi utilizzi dell’acqua nel nostro Paese. Le imprese del servizio idrico sono pronte a fare la propria parte: dal 2019 gli investimenti sono saliti da 49 a 56 euro annui per abitante e, nei prossimi anni, per fronteggiare gli effetti della crisi climatica i gestori investiranno 10 miliardi di euro aggiuntivi rispetto agli interventi finanziati dal PNRR, la metà dei quali entro il 2024. Sono pronte inoltre a favorire il riuso delle acque depurate per fini irrigui”.

 

Uncem: dov’è la neve del futuro?

Dove è la neve del futuro? L’artificiale o programmata, con o senza acqua, è nel futuro o nel passato? Oltre ogni ideologica resistenza al cambiamento, oltre ogni pseudo-ambientalismo, oltre ogni scontro tra tifoserie, oltre ogni accademica lezioncina alla Politica, esercitare pensiero, analisi, studio, e poi azione e concretezza è necessario. Oggi più che mai. Di fronte ai grandi numeri – almeno quelli raccontati nelle ultime ore dagli Operatori turistici – a conclusione dell’inverno 2022-2023, che si chiude con questo week end lungo pasquale, crescono ancora di più le domande. Belle e virtuose domande. Senza apparenti semplici risposte. Chi le ha, forse non sa andare oltre. Cercarle insieme, comunitariamente è vincente. Dare risposte “in unità” all’oltre della neve, è il vero percorso che ci coinvolge. Tutto il passato non si salva. Cosa ci sia nel futuro richiede tanta tanta intelligenza, anche istituzionale. Comunitaria.

Tanti arrivi e tante presenze, dal mondo sulle Alpi e sugli Appennini, pochissima neve. In questo inverno. Tanta neve, solo neve o quasi prodotta artificialmente, molti fondi pubblici investiti, buone ricadute sull’indotto, sul mercato, sugli hotel, sui ristoranti, sui Maestri, su chi vive e opera nei territori. Resta e può restare perché vi sono economia, servizi, comunità unite, senso del futuro. Ha tutto senso? Cosa non lo ha? Va tutto bene? Oltre tutte (e altre) queste domande, forse anche esse banali e retoriche, che Uncem si pone, prova ad andare il progetto Interreg Spazio Alpino Beyondsnow che vedrà due giorni importanti di riflessione, il 18 e il 19 aprile a Torino, presso la sede della Città Metropolitana, e nelle Valli di Lanzo, ad Ala di Stura e Balme. Ci sarà anche Uncem, per andare oltre i limiti della semplificazione e dello scontro, da bar o da pista. Oltre il limite del senso che “se si è sempre fatto così, va bene così”. Ci proveremo, almeno. Non è detto che sia facile. Ma vale la pena di provarci, insieme. Tutti. Operatori ed Enti locali, lavoratori e Associazioni che credono nelle sfide del cambiamento climatico, che provano ad affrontarle con intelligenza e lucidità. Serve onesta intellettuale, superare disuguaglianze e sperequazioni. Beyondsnow è anche questa volontà. Chi ha la verità in tasca, chi vuole dire tutto, chi sa tutto, chi insegna tutto, chi mostra la via perfetta, sul futuro dello sci, del turismo, della neve, dell’artificiale finanziata da soldi pubblici, potrà stare a casa. Beyondsnow chiama a raccolta chi vuole dialogare e confrontarsi, partendo anche da zero, cambiando anche idea, che è sempre virtuo dei forti. Uncem ci sarà. Buon Sabato Santo. La Luce illumini come andare “oltre”, anche nella neve del futuro.

Più esteso, veloce ed ecologico. Torino investe sul trasporto pubblico: 437 nuovi bus e 70 nuovi tram

Oltre 700 milioni di lavoriprolungamento della metropolitana con altre 4 stazioni2 linee tramviarie e 30 chilometri di binari in più. Sono i numeri del trasporto pubblico torinese dei prossimi anni, presentati in conferenza stampa dal sindaco Stefano Lo Russo, insieme all’assessora ai Trasporti Chiara Foglietta e dall’amministratore delegato di GTT Serena Lancione.

 

Servizio più capillareaffidabilità dei passaggi e comfort dei mezzi sono i pilastri della riorganizzazione che, da qui al 2027, si propone di rendere metro, autobus e tram la scelta più facile, oltre che la più sostenibile,  per andare al lavoro, a scuola o all’università e per muoversi all’interno della città, con tempi di attesa massimi di 8 minuti. Cruciali per raggiungere questo obiettivo sono il prolungamento della linea 1 della metropolitana sino a Cascine Vica, il potenziamento del sistema tramviario con nuovi percorsi, l’introduzione del sistema BRT (Bus Rapid Transit) e l’arrivo di nuovi mezzi  (+70% della flotta rinnovata) con una forte crescita di quelli elettrici, più ecologici e silenziosi.

Spiega il Sindaco Stefano Lo Russo“Il trasporto pubblico locale è un tassello fondamentale nella nostra strategia di sviluppo della Città. Qualità del servizio, ammodernamento della flotta e una chiara visione della Torino che vogliamo sono state le basi del lungo e impegnativo lavoro di studio e progettazione di questi mesi che oggi viene presentato e che include una pluralità di azioni che si svilupperanno nei prossimi anni. L’obiettivo è dare alle cittadine e ai cittadini un trasporto pubblico economico, efficiente e sostenibile, con particolare attenzione all’innovazione tecnologica e in linea con le politiche ambientali dell’Agenda 2030. Vogliamo un trasporto pubblico che diventi realmente competitivo con i mezzi  privati e sia fortemente interconnesso e intermodale con il Servizio Ferroviario Metropolitano e la mobilità dolce. Pianificare il trasporto pubblico significa infatti pianificare l’intera Città e sarà proprio l’intreccio del nuovo TPL e degli investimenti che stiamo facendo con la pianificazione urbanistica e con il nuovo piano regolatore la sfida che vogliamo cogliere nei prossimi anni.”

La parola chiave è “rete prioritaria estesa”: una spina dorsale, strutturata sulla metropolitana (l’attuale linea 1 e la futura linea 2) insieme alla rinnovata rete tranviaria, servita da veicoli ad alta capienza e ad alta frequenza, permetterà collegamenti più rapidi in e da tutte le zone della città. Verso di essa convergeranno le diverse linee di collegamento creando una rete che verrà co-progettata tenendo conto delle esigenze dei singoli territori.

Dichiara l’Assessora ai Trasporti Chiara Foglietta: “Torino ha già una importante rete tranviaria, non sfruttata in tutte le sue potenzialità. Abbiamo quindi programmato tutte le possibili estensioni, realizzabili entro i prossimi 5 anni e nel frattempo abbiamo chiesto a Gtt di rimettere in esercizio tutti i tratti di rete tranviaria utilizzabile. Quello che presentiamo oggi è lo scheletro della rete di forza attorno al quale nei prossimi mesi andremo a costruire – insieme alle circoscrizioni e ai territori – le reti di adduzione –  Siamo già pronti però per dare risposte certe a richieste che i territori chiedono a gran forza da tempo: il ripristino della gestione tranviaria della linea 13 in orario serale e nei giorni festivi, il ripristino della gestione tranviaria della linea 10 nei giorni festivi e nei periodi di chiusura delle scuole, il potenziamento della linea 74 diretta al Caat, l’ottimizzazione dei percorsi delle linee che servono l’area della stazione Rebaudengo, il miglioramento dei collegamenti fra Villaretto, Falchera e Mappano e nella zona verso San Mauro, Barca, Bertolla, il potenziamento della linea 66, la riorganizzazione del servizio in zona Parella”.

A ridurre i tempi di attesa concorreranno la priorità semaforica per i mezzi pubblici, per i quali lungo alcuni percorsi saranno dedicate corsie preferenziali e l’installazione di telecamere nei tratti più critici della viabilità cittadina, per evitare code causate da auto in transito o in sosta sugli spazi destinati al passaggio di bus e tram. I nuovi bus saranno più rapidi ma anche più ecologici: grazie anche ai fondi del Pnrr quelli elettrici passeranno dall’11 al 63% del totale con considerevoli vantaggi per la qualità dell’aria in città (-61% di Co2 e -95% di particolato nelle emissioni).

Conclude l’Amministratore Delegato di GTT Serena Lancione: “Nei prossimi 4 anni il servizio di trasporto pubblico a Torino sarà completamente rinnovato grazie agli investimenti previsti dal PNRR e da GTT. Siamo orgogliosi di essere in prima linea insieme alla Città di Torino in questa sfida di cambiamento che configurerà un sistema di trasporto cittadino ecologico, più veloce e affidabile. Entro il 2026 con 70 tram e 437 nuovi autobus urbani la nostra Azienda metterà in atto un significativo rinnovamento del parco; l’età media della flotta autobus urbana scenderà al di sotto dei 5 anni. Al termine di questi interventi più di 8 viaggi su 10 a Torino saranno a trazione elettrica, totalmente ecologici e sostenibili. Il servizio sarà  più attrattivo e stimiamo di aumentare i passeggeri di quasi 15 milioni rispetto al 2022. Torino sarà anche una delle prime Città in Italia ad avere una linea “Bus Rapid Transit”, autobus elettrici con ricarica a capolinea che con caratteristiche simili al servizio tranviario offriranno un’elevata capacità di trasporto passeggeri e maggiore velocità negli spostamenti. Efficienza e qualità del Trasporto Pubblico sono ormai considerate un indice primario per dare a una città la patente di grande metropoli europea e non solo.  Credo che anche sotto questo profilo avremo le carte in regola per raggiungere questo obiettivo”.

Le prime novità riguarderanno il potenziamento della linea 74 diretta al Caat, l’ottimizzazione dei percorsi delle linee che servono l’area della stazione Rebaudengo, il miglioramento dei collegamenti fra Villaretto, Falchera e Mappano e nella zona verso San Mauro, Barca, Bertolla, il potenziamento della linea 66, la riorganizzazione del servizio in zona Parella.

Al via sette progetti di mobilità sostenibile tra Stellantis e Politecnico

Oggi al Politecnico di Torino il Chief Technology Officer (CTO) di Stellantis Ned Curic, il Rettore Guido Saracco e il vice rettore per le politiche interne Stefano Corgnati hanno dato ufficialmente il via ai sette progetti finanziati nell’ambito del protocollo d’intesa siglato a fine 2022 con l’obiettivo di rafforzare le attività di ricerca e sviluppo sui temi della mobilità, sostenibilità e dell’economia circolare.

L’accordo per il quadriennio 2022-2026 supporta le attività di ricerca volte ad accelerare lo sviluppo di prodotti per la mobilità sostenibile nel medio e lungo periodo, oltre al Corso di Laurea in Ingegneria dell’Autoveicolo. I sette progetti avviati formalmente oggi riguardano infatti soluzioni per la mobilità a zero emissioni e la riduzione dell’impatto ambientale e vedranno il finanziamento di borse di dottorato e di tesi di laurea magistrale.

I progetti hanno un approccio fortemente interdisciplinare e coinvolgeranno più dipartimenti e Centri Interdipartimentali del Politecnico. In particolare, cinque riguardano lo sviluppo di vetture ibride ed elettriche e si occuperanno di batterie innovative, progettazione di pacchi batterie per nuovi veicoli, semiconduttori di nuova generazione per l’elettronica dei motori, accumulo dell’idrogeno per le vetture che utilizzano questo carburante e soluzioni per aumentare l’efficienza dei piccoli e medi veicoli per il delivery. nell’ambito della riduzione dell’impatto dell’intera filiera produttiva – dalle materie prime allo smaltimento degli scarti – i progetti riguarderanno invece la cattura, l’accumulo e il riutilizzo delle emissioni di CO2 e la definizione del  Life Cycle Assestment (LCA) ottimale.

Il Rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco, ha ricordato: “La collaborazione con Stellantis si dimostra, come in passato, motore di uno sviluppo tecnologico essenziale per il nostro tessuto economico ed offre preziose opportunità di formazione ai nostri studenti preparandoli per le richieste del mercato. Grazie a questa sinergia i nostri ingegneri saranno formati per affrontare le sfide di una società che cambia sempre più velocemente”.

“Lavorare insieme ci rende più forti e creativi grazie alle eccellenze tecnologiche e umane su cui possono contare Stellantis e il Politecnico di Torino. Affrontare la complessità della mobilità di domani richiede infatti un approccio aperto e basato su un ecosistema collaborativo globale. Questo ci consente di far progredire le nostre conoscenze e trovare risposte innovative alle sfide di domani, a  beneficio dei nostri clienti e della società in genere”, ha sottolineato il Chief Technology Officer di Stellantis Ned Curic.

 

11 aprile: giornata nazionale del mare

Oggi 11 aprile 2023 festeggiamo la sesta edizione della Giornata Nazionale del Mare, istituita dopo l’entrata in vigore del nuovo Decreto sul Codice della Nautica.È un modo bellissimo per riflettere e sensibilizzare sull’importanza del rispetto e della conoscenza del mare, un bene prezioso per noi e il nostro Pianeta.Le parole d’ordine sono
amore e rispetto per questa incredibile e vitale risorsa: sono state decise varie giornate per sensibilizzare in particolar modo i giovani sul tema e per sviluppare la cultura del mare come bene incredibile da difendere a tutti i costi dal punto di vista culturale,vitale,economico e conoscitivo:riepilogando ricordiamo che l’11 aprile di ogni anno si celebra la Giornata nazionale del mare, mentre il 29 settembre si celebra la Giornata mondiale del mare, voluta espressamente dalle Nazioni Unite al fine di promuovere la conoscenza del grande e variegato mondo navale.
L’8 giugno festeggiamo la giornata mondiale degli oceani mentre  la Giornata internazionale del Mar Mediterraneo, la si festeggia l’8 luglio, un’occasione unica per far crescere l’interesse,la tutela e la consapevolezza sullo stato di salute del nostro mare meraviglioso e dei pericoli che lo minacciano.

Enzo Grassano