“Rivolgo un grazie a chi riceve questa onorificenza per quanto ha fatto durante la Resistenza, per il servizio reso al nostro paese. Noi abbiamo il dovere e la responsabilità di spiegare ai giovani che è necessario studiare la storia per conoscere il passato e vivere il presente cogliendone i segnali anche drammatici”. Con queste parole il presidente del Consiglio regionale Mauro Laus ha accolto, domenica 13 novembre, i 174 residenti in provincia di Torino che sono stati insigniti delle Medaglie della Liberazione conferite con decreto del ministro della Difesa.
In un Conservatorio di Torino gremito, la consegna è avvenuta alla presenza di familiari di partigiani, ex internati nei lager nazisti, combattenti inquadrati nei reparti delle Forze Armate o familiari dei deceduti.
“Mi piacerebbe avere la possibilità di capire se, per voi, gli sforzi che avete fatto durante una pagina drammatica del nostro paese sono stati compresi a pieno. Noi continueremo a difendere i valori della Resistenza e della libertà. Quella guerra, la tragedia del nazifascismo è finita con l’idea di costruire un’Europa dei popoli”, ha concluso il presidente. A ruota il vicepresidente del Consiglio regionale, delegato al Comitato Resistenza e Costituzione, Nino Boeti: “È un anno straordinario per la nostra regione che qualche settimana fa ha ricevuto dal Presidente della Repubblica la medaglia d’oro al Valore Civile. Siamo grati al ministro che ha raccolto un’idea, un’ispirazione, di chi pensava che il conferimento di queste medaglie fosse un dovuto omaggio alla memoria. Nessun confronto è possibile tra chi ha combattuto per la libertà e le forze di chi occupava il nostro paese. La Resistenza fu un momento di rottura, fu sacrificio, sofferenza, fame e freddo. Ma anche gioia di sentirsi dalla parte della giustizia e della libertà”.
L’appuntamento di Torino è il primo di quattro momenti, promossi dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale, in collaborazione con la Prefettura di Torino, che vedrà più di 400 persone insignite della medaglia.
L’iniziativa del Ministero della Difesa, nata lo scorso anno in occasione del 70° anniversario della Guerra di Liberazione e della Resistenza, è finalizzata a riconoscere l’impegno e il sacrificio di quanti si batterono per affermare i principi di libertà e indipendenza sui quali si fonda la Repubblica e la Costituzione, e al contempo diffondere tra le nuove generazioni l’importanza di quel che è stato, del passato, dei sacrifici che sono stati fatti per dare un nuovo futuro al Paese.
“La medaglia riproduce un dettaglio della monumentale della cancellata in bronzo del Mausoleo delle Fosse Ardeatine – ha spiegato il prefetto di Torino Renato Saccone – un capolavoro di spiccato espressionismo, in cui l’avviluppo contorto degli elementi rappresenta figurativamente l’orrore umano di quella tragedia. Ricordiamo anche il coraggio delle donne, quelle donne del popolo, un coraggio che spesso diamo per scontato: la Resistenza ha avuto nelle madri la culla e il rifugio. Oggi, tutti insieme, rendiamo omaggio con un segno simbolico, un impegno a far prevalere il patto di libertà e le ragioni dello stare insieme a salvaguardia della nostra giovane democrazia repubblicana”. Lo sguardo verso le giovani generazioni è stato il fulcro dell’intervento della sindaca di Torino: “Dobbiamo dare una direzione precisa al futuro, con uno sforzo collettivo da rinnovare ogni giorno. La memoria ci aiuta a cogliere i segnali per capire le strade da non percorrere. Chi, come voi, ha combattuto per la libertà ha il compito di insegnare alle nuove generazioni il percorso da intraprendere”.
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I prossimi appuntamenti si terranno:
– sabato 19 novembre ore 10, Ivrea – teatro Giacosa
– domenica 20 novembre ore 10, Rivoli – Centro Congressi
– domenica 27 novembre ore 11.30, Pinerolo – Teatro Sociale
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