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Tutti gli amori di Cristiana Maffucci

Anche Luciana Littizzetto ha condiviso il divertente video dell’attrice: https://youtu.be/UKDfDufROns

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La torinese Cristiana Maffucci, attrice e psicologa, è stata l’unica tra i comici, a superare le audizioni di “Italia’s got Talent”, sorprendendo pubblico e giuria con la sua freschezza e con la sua spontaneità. Vincitrice di prestigiosi riconoscimenti come il “Premio Alberto Sordi” nel 2011 e il “Premio Walter Chiari” nel 2012, la Maffucci brilla per intelligenza e autoironia e ci insegna che per riuscire ad amare gli altri dobbiamo, innanzitutto, imparare ad amare noi stessi, una lezione che molto spesso dimentichiamo. La incontriamo per parlare della sua carriera, dei suoi successi, del video “Non è mai troppo tardi per amare se stessa” e di una collaborazione iniziata tre anni fa con il mondo del pattinaggio artistico, grazie all’intuizione dell’Ice Club Torino di far dialogare sport e recitazione.

Cristiana Maffucci, attrice e psicologa. Quale delle due passioni è nata per prima?

“Sarebbe come cercare di stabilire se sia nato prima l’uovo o la gallina! Direi che sono nate insieme e sono proseguite parallelamente: l’una ha aiutato l’altra a crescere e a rafforzarsi. Fin da bambina ho sempre avuto una passione per la comicità. Ero la “buffoncella” di casa, mi piaceva fare le imitazioni, le battute nascevano spontanee e amavo il teatro. A 17 anni ho deciso di iscrivermi a Teatranza e ho seguito corsi di recitazione. Durante quegli anni il mio direttore artistico mi ha spinta a sviluppare il mio lato comico. Nel frattempo, proseguivo gli studi, mi diplomavo e decidevo di iscrivermi alla Facoltà di Psicologia, dedicandomi ad una disciplina che mi aveva colpita e interessata. Ho continuato a studiare recitazione e a frequentare l’Università. Nel 2003 sono entrata in una compagnia teatrale amatoriale e, successivamente, ho fatto un provino e ho iniziato a lavorare con la Compagnia Comica di Giorgio Molino, proseguendo la collaborazione per 10 anni. Spinta da un’amica, quasi per caso, ho iniziato a scrivere testi comici e ho vinto il Premio “Aquilegia Blu” nel 2004 e sono arrivata in finale al Festival della Comicità femminile. Nel corso degli anni ho imparato a differenziare teatro e cabaret e a sfruttare la psicologia nei miei spettacoli”.

E, oltre a cabaret, teatro e televisione, hai ricoperto un ruolo in un film di un grande maestro del cinema italiano, Dario Argento. Un’esperienza diversa dalle altre…

“Sì un’esperienza formativa, legata ad un momento particolarmente doloroso della mia vita. Avevo perso mia madre da qualche giorno quando sono stata contattata dall’agenzia per ricoprire un ruolo in “Giallo” di Dario Argento. In quel momento drammatico il mio primo impulso è stato quello di chiedere qualche giorno per pensarci. E’ stato mio padre a spingermi ad accettare, dicendomi che mia madre avrebbe voluto che cogliessi l’occasione e proseguissi la mia carriera. Lavorare con Dario Argento, con Adrien Brody, sia pure in un ruolo minore, è stato importante per me”.

Arriviamo a qualche giorno fa e ad “Italia’s got Talent. Hai superato le audizioni e hai conquistato pubblico e giuria.

“Da 17 anni sono un’attrice e da 10 anni faccio cabaret. Quando, a maggio dello scorso anno, sono stata contattata dalla redazione di “Italia’s got Talent” ho espresso qualche dubbio sulla possibilità di riuscire ad esprimere me stessa in un monologo di pochi minuti. Mi sembrava difficile riuscire a comunicare in un tempo tanto limitato. Devo confessare che il risultato ottenuto con i giusti tagli mi ha sorpresa, come mi sorprendono le visualizzazioni (quasi 2 milioni), le persone che mi scrivono, che mi cercano, che mi fanno i complimenti. Io vengo da un mondo circoscritto, da un’atmosfera solipsistica come quella del teatro e questo successo inaspettato, a prescindere da come andrà la gara, mi ha colpita. L’affetto del pubblico è stato travolgente, incredibile. Il messaggio che ho cercato di trasmettere è molto semplice, ma, al tempo stesso, estremamente importante: dobbiamo imparare ad amarci perché soltanto partendo da noi stessi riusciremo ad amare veramente gli altri”.

Teatro, cabaret, cinema, televisione e pattinaggio… Da tre anni ha iniziato una collaborazione con l’Ice Club Torino. Com’è nato questo rapporto?

“Il rapporto con il mondo del pattinaggio è nato grazie a mio marito che è un allenatore dell’Ice Club Torino. Edoardo De Bernardis, allenatore e coreografo, mi ha proposto di tenere stage ai loro ragazzi per aiutarli ad interpretare i programmi anche attraverso le espressioni del viso, i movimenti delle braccia. Da circa tre anni tengo due stage di recitazione: uno in inverno e uno durante l’estate e quest’anno parteciperò anche al ritiro estivo. Mi hanno chiesto di entrare a far parte del loro gruppo e mi ha fatto un immenso piacere”.

Lavora soltanto con la squadra agonistica o anche con i bambini e i ragazzi dei corsi?

“Lavoro a più livelli. Sia con i gruppi amatoriali, sia con i bambini e naturalmente anche con la squadra agonistica e gli atleti della Nazionale. Con i piccoli è più facile perché non si vergognano e si lasciano andare. Con i ragazzi più grandi è stato un processo in divenire. All’inizio, per esempio, Giada Russo che è una splendida pattinatrice, mi diceva: “Non ce la farò mai”. Lasciarsi andare è difficile. Con il tempo tutti hanno fatto grandi progressi. Una pattinatrice molto talentuosa che, proprio per la sua giovane età, è riuscita a seguirmi con una facilità maggiore è Lucrezia Beccari. Si vergogna meno e trova più semplice abbandonarsi ai miei insegnamenti e alla mia guida”.

Come si inserisce un’attrice in un mondo di allenatori, coreografi, sportivi come quello dell’Ice Club Torino?

“Sono stata accolta in modo meraviglioso. Tra tutti i membri dello staff dell’Ice Club c’è un incredibile rispetto. Ciascuno contribuisce a creare qualcosa ed è responsabile del proprio pezzettino. Io lavoro sull’espressione e metto a disposizione la mia professionalità, esattamente come fanno allenatori, coreografi, insegnanti di danza, preparatori e tutti coloro che fanno parte del gruppo. Penso che Claudia Masoero e Edoardo De Bernardis abbiano cercato di creare un team che possa preparare al meglio, sotto tutti gli aspetti, i pattinatori. E’ un’enorme soddisfazione poterne fare parte”.

 

Barbara Castellaro

Apre Casa Marchetti, il tempio del gelato

A pochi giorni dalla conquista dei tre coni di Gambero Rosso, Alberto Marchetti, nell’olimpo dei migliori gelatieri d’Italia, stupisce con una nuova notizia: aprirà a fine Marzo a Torino, in piazza CNL, Casa Marchetti. Non solo una gelateria ma molto di più, un luogo dove i clienti potranno vivere il gelato a 360°. Due piani per raccontare il gelato, i suoi segreti e gli ingredienti.Non solo il laboratorio sarà a vista ma anche il magazzino: a Casa Marchetti chiunque potrà toccare con mano le materie prime di qualità che rendono il suo gelato “Buono, Pulito e Giusto”.

marchetti casa

Al primo piano la gelateria, sotto uno spazio incontri dove tanti ospiti – gelatieri, chef, produttori –  si alterneranno durante l’anno per raccontare al pubblico i loro segreti. La location è super…per molte ragioni. Anzitutto sorgerà nella piazza dove Dario Argento aveva voluto il Blu Bar di Profondo Rosso. E non mancherà, nella nuova location, un rimando a quel Blu Bar, grazie alla collaborazione con Mg2 Architetture. “E poi – dichiara Alberto – Profondo Rosso è del 1975, e anch’io sono del 1975. Credo nel destino!”. Casa Marchetti diventerà il cuore pulsante di una piazza che per troppo tempo è stata sottovalutata dai commercianti ma che oggi, grazie alle nuove aperture, tornerà ad essere il vero salotto buono di Torino.

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“Un’ottima notizia– commenta Alberto Sacco, assessore al Commercio del Comune di Torino. Abbiamo bisogno di torinesi che credano in questa città e la aiutino a crescere sempre di più. Torino è riconosciuta, a livello nazionale ed internazionale, come un punto di riferimento per il cibo. Sono tantissimi gli eventi che ci vedono protagonisti, tra questi nel 2018 la finale del Bocuse d’Or. Abbiamo bisogno della professionalità e del prezioso contributo che Maestri del Gusto come Alberto Marchetti possono dare. E’ stato proprio lui, insieme a Slow Food, a regalare alla città la Via del Gelato in occasione dell’ultima edizione di Terra Madre Salone del Gusto e a raccontare come nasce un gelato. Ora il nuovo progetto continua quel percorso e siamo sicuri che le sorprese non mancheranno”.

www.albertomarchetti.it

Torino Comics Horror Fest

A Xmas Comics la seconda edizione del premio cinematografico. I titoli scelti da 147 pellicole pervenute da registi e case di produzione indipendenti di tutto il mondo

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Xmas Comics and Games – edizione invernale di Torino Comics – in programma sabato 17 e domenica 18 dicembre a Lingotto Fiere, ospita la fase finale della seconda edizione del premio cinematografico Torino Comics Horror Fest. Il progetto, nato da un’idea del fotografo e regista James Garofalo e di Clay Dembech di Ghostbusters Italia, è rivolto a registi e case di produzione indipendenti nazionali e, da quest’anno, internazionali ed è dedicato al cinema horror, fanta-horror, thriller e splatter, sia per cortometraggi sia per lungometraggi. Sono 147 le pellicole pervenute attraverso un bando online (www.horrorfest.it) aperto fino al 30 ottobre, tra cui 24 cortometraggi e 8 lungometraggi italiani, 10 lungometraggi e 105 cortometraggi stranieri. Un risultato che dimostra la crescita straordinaria dell’iniziativa e la sua apertura internazionale. Nel 2015, infatti i film candidati erano 35, provenienti solo dall’Italia.  Quest’anno sono invece numerosissimi i Paesi stranieri rappresentati, tra cui Spagna, Francia, Belgio, Svezia, Germania, Grecia, Finlandia, Regno Unito, Argentina, Messico, Brasile, Colombia, Canada e Stati Uniti.

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La giuria

 

I lavori sono stati valutati da una giuria d’eccezione, formata da nomi celebri del cinema, della letteratura e dei fumetti di genere horror e splatter. Presidente di giuria è Sergio Stivaletti, regista e creatore di effetti speciali, che per oltre 30 anni ha ideato e creato personaggi, creature e mostri per il cinema, la televisione e il teatro, collaborando con alcuni dei più grandi registi italiani come Dario Argento, Michele Soavi, Lamberto Bava, Roberto Benigni e Gabriele Salvatores. La giuria è inoltre composta da Domitilla D’Amico, doppiatrice delle più grandi star del cinema mondiale come Kirsten Dunst, Scarlett Johansson, Margot Robbie e Anne Hathaway; Fabrizio Mazzotta, celebre per essere la voce di Krusty il clown nella serie i Simpson. Stefano Onofri, attore teatrale e doppiatore voce di Peter Parker in Spider-Man, Gigi Sullivan in Gigi la Trottola; Veronica Pucciodoppiatrice di numerose attrici, come Evanna Lynch nella saga di Harry Potter, di Emily Kinnery in The Walking Dead e Melissa Benoist della serie TV Supergirl.

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I film in gara e le proiezioni

Ecco i 10 finalisti della seconda edizione del Torino Comics Horror Fest:

Categoria lungometraggi Italiani

My Little Sister di Roberto & Maurizio Del Piccolo

Safrom di Nicola Barnaba

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Categoria cortometraggi Italiani:

The Strange Case of Emily Grey di Luigi Parisi

The Coltrane code di Monica Mazzitelli

Orologica di Maurizio Temporin

Like di Giulio Manicardi

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Categoria lungometraggi stranieri:

Lecciòn debida di Iván Ruiz Flores (Spagna)

Huldra – Lady of the forest di Ove Valeskog (Svezia).

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Categoria cortometraggi stranieri:

Behind di Ángel Gómez Hernández  (Spagna)

Titan di Álvaro González (Spagna)

 

#‎ProfondoRossoDay al Museo della Mole

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profondo2Sabato 7 marzo iniziative al Museo nazionale del Cinema per i 40 anni del film di Dario Argento

 

Sabato 7 marzo si festeggia il compleanno del capolavoro di Dario Argento, Profondo Rosso (girato a Torino) in una giornata speciale organizzata da DARIO ARGENTO Tour Locations Torino e Museo Nazionale del Cinema Appuntamento sotto la cupola della Mole nel  Museo dove, per tutta la giornata, si avrà l’occasione unica di vedere straordinari cimeli provenienti direttamente dal set del film e ancora locandine, fotobuste, materiali di scena e molto molto altro.

Tff, ecco le opere e i vincitori

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L’elenco dei premi della 32a edizione

 

La Giuria di Torino 32 – Concorso Internazionale Lungometraggi, composta da Ferzan OzpetekGeoff AndrewCarolina CrescentiniDebra Granik e György Pálfi assegna i premi:

 

 

Miglior Film (€ 15.000) a: Mange tes morts di Jean-Charles Hue (Francia, 2014)

 

 

Premio Speciale della giuria – Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (€ 7.000) a:

 

For Some Inexplicable Reason di Gábor Reisz (Ungheria, 2014)

 

 

Menzione speciale della giuria a: N-Capace di Eleonora Danco (Italia, 2014)

 

Con la seguente motivazione: abbiamo attribuito una menzione speciale a quest’opera prima perché dimostra di essere una grande promessa per il futuro e perché ci ha colpito emotivamente e intellettualmente con un ritratto, così lirico e penetrante, dell’Italia di oggi.

 

 

Premio per la Miglior attrice ex aequo a:

 

Sidse Babett Knudsen, nel ruolo di Cynthia in The Duke of Burgundy di Peter Strickland (UK, 2014)

 

e a:

 

Hadas Yaron, nel ruolo di Meira in Felix & Meira di Maxime Giroux (Canada, 2014)

 

 

Premio per il Miglior attore a: Luzer Twersky, nel ruolo di Shulem in Felix & Meira di Maxime Giroux (Canada, 2014)

 

 

Menzione speciale ai personaggi intervistati di N-Capace di Eleonora Danco (Italia, 2014)

 

Con la seguente motivazione: a tutte le persone intervistate dalla regista, incluso suo padre. Abbiamo apprezzato i loro contributi al film, che sono divertenti e onesti e che ci hanno insegnato moltissimo.

 

 

Premio per la Miglior sceneggiatura a: What We Do in the Shadows di Jemaine Clement e Taika Waititi (Nuova Zelanda, 2014)

 

 

Premio del pubblico a: For Some Inexplicable Reason di Gábor Reisz (Ungheria, 2014)

 

La Giuria di Internazionale.doc, composta da Marek HovorkaFred Keleman e Jean-Baptiste Morain, assegna i seguenti premi:

 

Miglior Film per Internazionale.doc (€ 5.000) a: Endless Escape, Eternal Return di Harutyun Khachatryan (Armenia/Olanda/Svizzera, 2014)

 

Con la seguente motivazione: con la sua sensibilità verso gli elementi più autentici del cinema e il loro uso consapevole e attento, il regista avvicina il pubblico al flusso mutevole della Storia e lo porta quasi a contatto fisico con la realtà. Attraverso la profonda bellezza delle immagini, l’uso del tempo, dei suoni atmosferici e della musica, la solitudine dell’essere umano in questo mondo trascende a un livello metafisico che connette il pubblico con la nudità dell’essere umano, la sua ricerca e la sua lotta per la felicità, la libertà e il desiderio di essere comunità.

 

 

Premio Speciale della giuria per Internazionale.doc a: Snakeskin di Daniel Hui (Singapore/Portogallo, 2014)

 

Con la seguente motivazione: per sostenere il regista verso la sua ricerca della verità e di un cinema immaginifico capace di raccontare la complessa storia del suo paese, piena di fantasmi. In “Snakeskin”, Daniel Hui riesce a creare un’atmosfera che permette al pubblico di entrare nella realtà spirituale di quella regione.

 

La Giuria di Italiana.doc, composta da Maria BonsantiJacopo Quadri e Marco Santarelli, assegna i seguenti premi:

 

Miglior Film per Italiana.doc in collaborazione con Persol (€ 5.000) a: Rada di Alessandro Abba Legnazzi (Italia, 2014)

 

Con la seguente motivazione: per la volontà di raccontare e confrontarsi in uno spazio cinematografico con storie di vita e personaggi.

 

Premio Speciale della giuria per Italiana.doc a: 24 heures sur place di Ila Bêka e Louise Lemoine (Francia/Italia, 2014)

 

Con la seguente motivazione: un film che si inscrive nella tradizione cinematografica riuscendo ad attualizzarla con generosità nello stile e nel contenuto.

 

La Giuria di Italiana.corti, composta da Silvia CalderoniNiccolò Contessa e Rä Di Martino, assegna i seguenti premi:

 

Premio Chicca Richelmy per il Miglior film (€ 2.000 offerti da Associazione Chicca Richelmy) a:

 

Panorama di Gianluca Abbate (Italia, 2014)

 

Con la seguente motivazione: per la ben riuscita riappropriazione e rielaborazione di immagini trovate, che diventano inaspettatamente flusso narrativo, componendo un collage urbano dove il presente si trasfigura nella visione di un futuro distopico.

 

Premio Speciale della giuria a: Il mare di Guido Nicolás Zingari (Italia, 2014)

 

Con la seguente motivazione: per aver saputo coniugare forza dell’immagine e delicatezza dello sguardo, muovendosi fluidamente tra pura osservazione e spunti drammaturgici.

 

 

Ormai giunto alla chiusura, dopo i primi otto giorni di programmazione il 32/o Torino Film Festival, può vantare dati positivi. Dimostrano un trend di crescita e in linea con l’edizione dello scorso anno, considerando  che i posti a disposizione del pubblico sono diminuiti, come è stato dimostrato dalle lunghe code dei giorni scorsi. Si è verificata una crescita del 5% per gli accrediti dei giornalisti e professionali. “Questi film – commenta all’Ansa il direttore Emanuela Martini – sono veramente piaciuti come sono piaciuti a noi che li abbiamo scelti”. Tutto esaurito per la proiezione di “Profondo Rosso”, il film cult di Dario Argento, presente al festival, girato a Torino.

 

(Foto: il Torinese)

Parte il 32° TFF con una valanga di film e prime mondiali

torino-film- Un festival più semplice, senza una diva per la cerimonia di apertura, ma i film non ne risentiranno. 195 titoli, con  45 anteprime mondiali e 23 internazionali, si parte con Gemma Bovery (di A.Fontaine, 2014) e si concluderà il 29 con Wild (di J.Vallée, 2014)

 

Questa nuova edizione del TFF è all’insegna della sobrietà. Molti film horror, tra i quali la copia restaurata di Profondo Rosso (1975), presentata dallo stesso Dario Argento, thriller e noir, ha spiegato la direttrice Emanuela Martini. In tempi di crisi Torino non ha voluto rinunciare all’importante appuntamento dedicato al cinema.

 

Anche se è un festival più sobrio, senza una madrina per la cerimonia di apertura, i film non ne risentiranno. 195 titoli, con  45 anteprime mondiali e 23 internazionali, si parte il 21 con Gemma Bovery (di A.Fontaine, 2014) e si concluderà il 29 con Wild (di J.Vallée, 2014), molte le sezioni presenti da Torino 32 ai fuori concorso presentati in Festa Mobile, che vedrà fra gli altri l’ultimo film di Woody Allen, Magic in the Moonlight, e una nuova sezione Diritti e Rovesci, curata dal Guest Director Paolo Virzì, che tratterà i temi dei diritti umani e  dei risvolti negativi. Paolo Virzì, attualmente negli Stati Uniti per la promozione de Il Capitale Umano il lizza per gli Oscar, sarà in sala per parlare insieme ai registi dei documentari che popolano questa sezione e per parlare con il pubblico. 

 

Tra le novità di quest’anno anche la collaborazione con la Fondazione Sandretto Rebaudengo che si auspica possa inaugurare quest’anno una forma di sinergia tra le diverse realtà legate alla cultura sul territorio piemontese. Continua anche la rassegna dedicata alla New Hollywood, per il secondo anno innumerevoli i titoli proposti da Emanuela Martini, che ha curato anche il volume pubblicato da Il Castoro e che sarà disponibile nei giorni del festival. Ricca anche la proposta di documentari, oltre che alla riproposizione di alcuni film cult tedeschi per celebrare il gemellaggio Torino-Berlino partito proprio pochi giorni fa. Ci aspettano, dunque, giorni intensi all’insegna del buon cinema e non ci resta che attendere la settimana prossima per saperne di più.

 

Cristina Colet

TFF “sobrio”: senza madrina ma con una donna alla direzione

TFF 201432TFF, al via la nuova edizione. Sarà un festival più semplice, mancherà una diva per la cerimonia di apertura, ma i film non ne risentiranno. 195 titoli, con  45 anteprime mondiali e 23 internazionali, si partirà il 21 con Gemma Bovery (di A.Fontaine, 2014) e si concluderà il 29 con Wild (di J.Vallée, 2014)

 

Questa nuova edizione del TFF sarà all’insegna della sobrietà e del genere, molti film horror, tra i quali la copia restaurata di Profondo Rosso (1975), presentata dallo stesso Dario Argento, thriller e noir, ha spiegato la direttrice Emanuela Martini alla conferenza stampa del 32TFF che si è tenuta ieri sera nella sala due del Cinema Massimo a Torino. In tempi di crisi, come hanno spiegato i due assessori alla cultura del comune di Torino e della Regione Piemonte, Maurizio Braccialarghe e Antonella Parigi, Torino non ha voluto rinunciare all’importante appuntamento dedicato al cinema.

 

Anche se sarà un festival più sobrio, mancherà una madrina per la cerimonia di apertura, e saranno minori le sale del circuito di proiezioni, ma i film non ne risentiranno. 195 titoli, con  45 anteprime mondiali e 23 internazionali, si partirà il 21 con Gemma Bovery (di A.Fontaine, 2014) e si concluderà il 29 con Wild (di J.Vallée, 2014), molte le sezioni presenti da Torino 32 ai fuori concorso presentati in Festa Mobile, che vedrà fra gli altri l’ultimo film di Woody Allen, Magic in the Moonlight, e una nuova sezione Diritti e Rovesci, curata dal Guest Director Paolo Virzì, che tratterà i temi dei diritti umani e  dei risvolti negativi. Paolo Virzì, attualmente negli Stati Uniti per la promozione de Il Capitale Umano il lizza per gli Oscar, sarà in sala per parlare insieme ai registi dei documentari che popolano questa sezione e per parlare con il pubblico. 

 

Tra le novità di quest’anno anche la collaborazione con la Fondazione Sandretto Rebaudengo che si auspica possa inaugurare quest’anno una forma di sinergia tra le diverse realtà legate alla cultura sul territorio piemontese. Continua anche la rassegna dedicata alla New Hollywood, per il secondo anno innumerevoli i titoli proposti da Emanuela Martini, che ha curato anche il volume pubblicato da Il Castoro e che sarà disponibile nei giorni del festival. Ricca anche la proposta di documentari, oltre che alla riproposizione di alcuni film cult tedeschi per celebrare il gemellaggio Torino-Berlino partito proprio pochi giorni fa. Ci aspettano, dunque, giorni intensi all’insegna del buon cinema e non ci resta che attendere la settimana prossima per saperne di più.

 

Cristina Colet

Natale al Giardino Forbito Sambuy

Per tutto il mese di dicembre i Giardini Sambuy si trasformano in un luogo di incontro dedicato alla creatività, alla letteratura,  alla musica e alle arti manuali grazie alla programmazione speciale di Giardino Forbito ETS.

Nel cuore di Torino, di fronte alla stazione di Porta Nuova, il Gazebo Forbito Sambuy diventerà uno spazio di comunità, sperimentazione culturale e bellezza condivisa, con una serie di appuntamenti pensati per famiglie, cittadini e visitatori appassionati. Il programma alternativo laboratori artigianali, attività botaniche, momenti musicali, appuntamenti letterari della rassegna “Libri d’Avvento”, danza, installazioni e iniziative dedicate alla festività. Il calendario si apre il 6 dicembre con “Piante in Vetro”, una giornata dedicata alle microcomposizioni botaniche curate da Alessandra Bailone, accompagnata dal laboratorio creativo per bambini. Il 7 dicembre prende il via la rassegna “Libri d’Avvento”, primo appuntamento “Racconti e Vini sotto l’albero”, che vede protagonista Natalia Ceravolo, con un percorso enoletterario che unisce quattro racconti di Dino Buzzati a quattro vini del territorio. A seguire, “Tango” con Creatión Tango Torino, scuola fondata da Santiago De León ed Eugenia Deanna.

La giornata dell’8 dicembre sarà una festa per il Giardino Sambuy: alle ore16 il Sindaco Stefano Lo Russo inaugurerà il ritorno, in piazza Carlo Felice, del presepe di Emanuele Luzzati. Di contorno, e per onorare le tradizioni natalizie, si esibirà il Coro Madre Enrichetta della comunità cattolica francofona di Torino, e saranno proposti laboratori creativi di pensieri natalizi in cartapesta a cura di Cinzia Scanavacca e il workshop dei bambini dedicato al presepe, cioccolata calda di Ottimo Gelati. Sabato 13 dicembre, con occasione di Santa Lucia e l’arrivo nel Giardino della scultura “Pioniera” dell’artista Raffaella Brusaglino, il Coro d’Argento diretto dal Maestro Guiot celebrerà la giornata con canti e melodie. Sara Cravero, di Courtesia Laboratorio Creativo, condurrà il laboratorio “Balsamo naturale”, dedicato alla realizzazione di un balsamo per il corpo artigianale.

La chiusura ufficiale degli eventi del Giardino Forbito Sambuy sarà il 21 dicembre, con il terzo e ultimo appuntamento di “Libri d’Avvento”, dedicato ai libri a tema natura, ecologia e ambiente per grandi e piccini, in collaborazione con la libreria Trebisonda. Gli allestimenti floreali saranno a cure dei vivai Giani e dei fratelli Gramaglia, sempre in sinergia con la comunità degli Impollinatori Metropolitani.

Ingresso libero.

Info: associazione Giardino Forbito ETS  – www.giardinoforbito.it

Mara Martellotta

La rassegna musicale Officina prosegue a Cascina Roccafranca

All’interno della rassegna di musica da camera Officina, nel corso della quale giovani musicisti di talento animano fino a dicembre il palcoscenico di Cascina Roccafranca, si prosegue con un nuovo concerto venerdì 28 novembre, alle 17.
Il programma della rassegna intreccia classico, contemporaneo e jazz, con un’attenzione particolare alla nuova musica: ogni concerto include infatti una prima assoluta, commissionata a otto compositori emergenti provenienti dal Conservatorio Giovan Battista Martini di Bologna.
Il 28 novembre, alle 17, nella Caffetteria Andirivieni di Cascina Roccafranca sarà nuovamente protagonista il gruppo Scatola Luminosa, formato da Riccardo Conti al vibrafono, Enrico Degani alla chitarra elettrica, Dario Bruna alla batteria e Federico Marchesano al basso elettrico e agli arrangiamenti.
Il gruppo proporrà “Experiment in Terror” di Henry Mancini, “Freshly Squeezed” di Angelo Badalamenti, “En y regardant à deux fois da Pièces froides: II Danses de travers” di Erik Satie, “Surf Rider” di Nokie Edwards, “Il jockey della morte” di Andrea Valle, “Wipe Out” di Bob Berryhill, Pat Connolly, Jim Fuller, Ron Wilson, “Three Wishes” di Ornette Coleman, “Street Adventure” di Riccardo Conti, “Blu, Oro, Argento e Bianco” di Francesco Mo, ai quali si aggiunge “Nuage” di Chiara Todeschi, una commissione OFT in prima esecuzione assoluta.
Cantautrice, compositrice e produttrice musicale, Todeschi descrive così il suo brano: “Nuage è il fotogramma evanescente di un fenomeno transitorio quale la formazione delle nuvole e vuole trasportare l’ascoltatore in una dimensione sospesa e ambivalente”.

Cascina Roccafranca – via Edoardo Rubino 45, Torino

Telefono: 011 01136250

Mara Martellotta

Al via l’edizione 2025 di MITO SETTEMBREMUSICA con il concerto al Lingotto

Al via a Torino l’edizione 2025 di MITO SETTEMBREMUSICA con il concerto di mercoledì 3 settembre prossimo, all’Auditorium  Giovanni Agnelli del Lingotto, all’interno del percorso “Mitja e gli altri”. Verranno eseguiti il Valzer n. 2 dalla Suite per orchestra di varietà di Sergej Rachmaninov, il Concerto n. 2 in do minore per pianoforte e orchestra op. 18 di Sergej Rachmaninov e di Pëtr Il’ič Caikovskij la Sinfonia n. 6 in si minore op. 74 detta “Patetica”. A eseguirli l’Orchestra Filarmonica della Scala, fondata dai musicisti scaligeri con Claudio Abbado nel 1982.  Dirigerà  il maestro Myung- Whun Chung, al pianoforte il pianista giapponese Mao Fujita, nato a Tokyo.

La lunga e straordinaria attività musicale  di Myung-Whung Chung è segnata dalla nomina  a direttore emerito della Filarmonica della Scala di Milano dal 2023, è primo direttore ospite principale in assoluto della Staatskapelle di Dresda, direttore musicale onorario della Tokyo Philarmonic Orchestra e dell’Orchestre Philarmonique de Radio France di Parigi.
È stato insignito di numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il Commandeur de la Légion d’Honneur del governo francese, commendatore dell’Ordine della Stella d’Italia  e grande ufficiale al merito della Repubblica italiana del governo italiano. Gli sono, tra l’altro, state consegnate le chiavi della città di Venezia.
Mao Fujita nel 2017 ha vinto il primo premio al concorso Clara Haskil in Svizzera, ottenendo anche il Premio del Pubblico, il Prix Modern Times e il Prix Coup de Coeur, evento che lo ha portato all’attenzione della comunità musicale internazionale. Nel 2019 è  anche stato medaglia d’argento al Concorso Cajkovskij di Mosca.

La Suite per Orchestra Jazz n. 2 ( The Second Waltz) è una composizione di Sostakoviĉ risalente al 1938 e nacque per la neonata  Orchestra Jazz Nazionale Sovietica, coordinata da Wiktor Knuschewitzki. Fu eseguita per la prima volta il 28 novembre 1938  a Leningrado.  Causa le vicessitidini della seconda guerra mondiale, la partitura della suite andò perduta, ma una sua riduzione per pianoforte fu riscoperta nel 1999 da Manashir Yakubov.
Il concerto n. 2 in do minore per pianoforte e orchestra op. 18 risulta il più popolare  ed eseguito dei quattro concerti per pianoforte del compositore russo Rachmaminov, nonché uno dei concerti per pianoforte più famosi di tutti i tempi. Venne composto tra il 1900 e il 1901.
La Sinfonia n. 6 in si  minore op. 74 detta ‘Patetica’ di Cajkovskij rappresenta la sua ultima Sinfonia e venne eseguita per la prima volta nove giorni prima della sua scomparsa, il 16 ottobre del calendario Giuliano del 1893 a San Pietroburgo. Per le tematiche presenti all’interno della stessa, la bellezza dei temi, la maturità compositiva  e il pathos che domina la Sinfonia, può essere considerata uno dei brani più significativi del compositore russo.

Mara Martellotta