A Cavagnolo sta per scattare l’anno della leva del 1999 che raggiungerà il diciottesimo anno di età. Alle ore 11 di domenica 8 gennaio 2017, il sindaco Mario Corsato e l’amministrazione comunale incontreranno i coscritti della leva in municipio, nella sala consiliare intitolata ad Evasio Falletti. Sarà quella l’occasione per lo scambio degli auguri e per la consegna di una copia della Costituzione della Repubblica Italiana.
Massimo Iaretti
Monteu da Po si anima con due simpatiche iniziative all’inizio dell’anno. Riprendendo la tradizione della festa della Befana, venerdì 6 gennaio
Partenza in quinta nel nuovo anno per Ala di Stura, comune delle Valli di Lanzo
Gli italiani a Natale regaleranno elettronica, abbigliamento e oggetti per la casa: lo rivelano i dati dell’Osservatorio Tikato, che ha analizzato gli acquisti avvenuti nel Black Friday del 25 novembre su
Da venerdì 16 dicembre, alle ore 18, apre la nuova aula studio della Biblioteca di Chieri. 
Il diserbante a base di glyphosate è stato soggetto, recentemente, a limitazioni nell’uso per la pulizia di aree pubbliche, parcheggi, scuole ed altro.
“Mio nonno spiega Eleonora calvi – ricostruì il patrimonio ma nella seconda guerra, a seguito dei bombardamenti su Milano, persero nuovamente tutto. Fu mio padre, che aveva avuto occasione di studiare diplomandosi, a ricostruire una ‘fortuna’. Memore del passato, cercò di dislocare le sue attività in più Stati. Da ciò ebbe modo di frequentare ambienti diversi. Rilevante fu la conoscenza di lingue straniere, delle leggi diverse ma in primo luogo, l’istinto del buon venditore. E già nel dopoguerra, quando non esistevano grandi Società di ricerca di mercato, egli da solo intuiva le potenzialità future dei suoi investimenti. Non da ultimo una corretta visione politica complessiva, lo aiutò nel suo successo. Quello che comunemente si suole affermare come ‘un precursore dei tempi’. Uomo schivo, amava tutto ciò che viene definito ‘ bello’ sempre mantenendo una misura adeguata nel gustarsi i benefit che il suo status sociale gli consentiva. Era affascinato nell’evoluzione dei motori e i suoi pochi amici prediletti, erano del settore in America. Aveva una curiosità spasmodica per ciò che sarebbe accaduto dopo il 2000 nei confronti della tecnologia. Seppur appartenesse a una famiglia molto longeva (sua sorella morì a 102 anni) e fosse già anziano benché agile e sportivo, non ebbe modo di soddisfare quel desiderio dato che fu barbaramente assassinato per danaro. Non gli fu mai resa Giustizia”.
secondo, assi simile, conferma ai lettore la sensazione che gli accordi internazionali, seppur sottoscritti, non vengano rispettati nell’ interesse nazionalistico degli Stati che appartengono all’Unione europea. Conclude l’autrice: “Se un omicidio imperfetto diviene perfetto, c’e’ certamente qualche cosa da cambiare dato che e’ sul sangue dei morti dell’ultima guerra mondiale che e’ stata firmata una Carta sulla quale e’ nata l’Unione europea…o almeno cosi’ e’ in apparenza. Il mio racconto quindi non e’ una critica ai Magistrati che han fatto parte di questi eventi ma una critica a Leggi che mancano. Cosi’ tanto lontano siamo andati dal ricordo di quell’originario sangue versato che noi cittadini europei occupandoci del nostro orticello, abbiamo perso di vista l’importanza di migliorare la Legge per la vita e la pace. Spero tanto che la nostra tanto desiderata Unione Europea non cada dalla base di marmo candida che la sorregge: la difesa della vita umana.” Un libro tutto da leggere, che lascerà anche un po’ di amaro in bocca. Senza mai però tralasciare ironia, umorismo e fiducia in un futuro migliore.
E’ stata inaugurata a Sciolze la “Panchina Rossa”, contro la violenza sulle donne. Si è trattato di una cerimonia semplice ma intensa, prima con le 7 donne che hanno contribuito alla realizzazione con la loro impronta la settimana scorsa, e dopo con la notevole presenza all’inaugurazione.
altri, l’impegno per combattere questa piaga sociale. In particolare sono stati ringraziati l’artista Gianni Gianasso che ha valorizzato l’opera con la sua maestria, panchina che fa parte, del Museo di Arte Urbana di Torino, il sindacato Spi Cgil, l’associazione Amestisa e Sapori di Scioleze. All’incontro è intervenuto Edoardo Di Mauro, presidente e direttore artistico del Museo di Arte Urbana. Dice il sindaco Gabriella Mossetto:” la nostra panchina rossa vuole diventare il simbolo di dove si sono sedute tutte queste donne, mamme, mogli, amiche che oggi non ci sono più, portate via dalla violenza”. L’amministrazione vuole ringraziare tutti quelli che hanno partecipato e che hanno colto il senso e l’importanza di questo momento volto a dare un forte segnale a favore di tutte le donne vittime di qualsiasi violenza.