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La storia degli italiani “dimenticati” nel Paese delle Aquile

Un libro di William Bonapace

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tiranese23LEGGI GLI ALTRI ARTICOLI DELLA RUBRICA “IL TIRANESE”: CLICCA SUL LINK vetrina1 SOPRA IL TITOLO

William Bonapace , docente di Storia e Filosofia nei licei e ricercatore presso l’Idos (Dossier statistico Immigrazione), ha rivolto i suoi interessi allo studio dei processi migratori contemporanei e alle vicende balcaniche a seguito delle tragiche guerre degli anni ’90 nell’ex Jugoslavia. Ed ora si cimenta con “Italiani d’Albania” (Città del Sole Edizioni, 2015) nell’intento di far luce sulla storia di quegli italiani che, alla fine della seconda guerra mondiale, quando le frontiere dell’Albania – in poco tempo –  si chiusero ermeticamente al proprio interno, rimasero lì, dopo essere giunti nel Paese delle Aquile per motivi e in tempi diversi. Il libro albaniasarà presentato venerdì 8 aprile, alle18.00, nella Sala Musica del  Circolo dei Lettori di Torino, al numero 9 di via Bogino. A discuterne con l’autore ci saranno Donatella Sasso, storica dell’Istituto Salvemini e Cesare Panizza, dell’Isral, l’istituto per la Storia della Resistenza di Alessandria .Una storia in larga parte dimenticata o volutamente nascosta da parte italiana per celare il passato fascista e la rovinosa ritirata dopo l’8 settembre 1943, per non inficiare i rapporti internazionali del nuovo ordine geopolitico postbellico, ma anche per semplice quanto banale inerzia amministrativa e politica. Nei primi anni ’90, dopo il crollo del regime di Enver Hoxha, decine di migliaia di profughi albania libro1provenienti dall’Albania sbarcarono sulle coste pugliesi in cerca di un futuro migliore, solo in  pochi si accorsero che tra di loro vi erano anche numerosi cittadini italiani abbandonati al di là dell’Adriatico alla fine della Seconda guerra mondiale. Risucchiati nell’oblio della storia e lasciati al loro destino in un Paese che presto si sarebbe chiuso ermeticamente al mondo, essi erano ciò che restava della sconsiderata politica imperiale mussoliniana e il tragico prodotto della Guerra Fredda. La loro drammatica vicenda è rimasta sconosciuta per tutto il periodo del regime totalitario e solo negli ultimi anni, grazie all’impegno degli stessi rimpatriati, è potuta venire alla luce in tutta la sua assurdità. Attraverso la storia del tormentato rapporto tra l’Italia e l’Albania nel corso del XX secolo, il volume di Bonapace intende ricostruire le loro vicende umane, restituendo ai protagonisti la parola, grazie a lunghi e intensi incontri tenutisi in Italia e in Albania, così come recuperando le memorie personali da loro trascritte nel timore che potessero svanire per sempre, e quindi risarcire, almeno in parte, il debito contratto dal nostro e loro paese per quelle mancanze politiche e morali che sono costate la vita a tante persone dimenticate al di là del mare.

COME AVVIARE LA PROPRIA ATTIVITÀ IN ALBANIA

tiranese23IL TIRANESE, IL LINK DEL TORINESE SUI BALCANI
 
Ecco l’iter da seguire per avviare un’attività economica nel Paese delle Aquile
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Con la legge 9901 del 14.4.2008, la legislazione albanese per i commercianti e le imprese riconosce alcune tipologie di società commerciali, aventi personalità giuridica, regolarmente registrate presso il CNR “Centro Nazionale di Registrazione (Q.K.R.)” e iscritte nel registro delle imprese.Le indicazioni obbligatorie per legge da fornire al momento del deposito della domanda di registrazione

sono:

ragione sociale, forma costitutiva ,data di iscrizione,dati dei soci,sede legale,oggetto dell’attività Per tutte le tipologie societarie le aliquote applicabili – imposta valore aggiunto (T.V.SH.), IRPEF e IRES – sono nella misura del 10% del reddito FLAT CORPORATED TAX.La documentazione richiesta dal Registro Nazionale delle Imprese (QKR-CNR):

albania. L’Atto costitutivo e lo statuto autenticati davanti al notaio. Con indicato il nome della società, la sede legale, lo scopo sociale, il capitale iniziale, la durata della società (in Albania può essere illimitato) ed il nome/i del socio/i degli amministratori oppure i direttori2. Il modulo compilato (CNR – QKR) è depositato dal rappresentante legale della società (o da persona autorizzata con procura) In caso di registrazione di una filiale (branch)o di un ufficio di rappresentanza, il Centro Nazionale della Registrazione (CNR-QKR), oltre alla documentazione richiede:

 . modulo compilato e depositato dal rappresentante della filiale/rappresentante dell’ufficio o della società madre o dalla persona autorizzata con procura

. atto costitutivo e statuto della società madre (ed eventuali modifiche)3. attestato rilasciato, non più di 90 giorni prima, dalla Camera di Commercio competente nel Paese d’origine ove la società madre sia registrata

Quest’ultimo documento deve indicare che:

(a) la società madre è registrata regolarmente al RegistroCommerciale(b) la società madre non è soggetta a procedure di scioglimento o fallimento(c) la composizione degli organi di amministrazione e gestione della società madre

. copia dell’ atto decisionale del consiglio di amministrazione della società madre in merito alla costituzione dellabranch o dell’ufficio di rappresentanza in Albania, e che nomini un rappresentante legale della filiale o dell’ufficio5. bilancio annuale e relative dichiarazioni finanziarie dell’ultimo anno della società madre

Comlek, coniglio all’albanese

CONIGLIOtiranese23In Albania i piatti a base di cacciagione e carne in genere sono molto apprezzati e questo piatto tradizionale è davvero gustoso. Aceto, spezie e cipolle per una ricetta saporita. Ecco come prepararla

Ingredienti

1 coniglio fatto a pezzi
2 cucchiai di passata di pomodoro o 350grammi di pomodori freschi sminuzzati
2 foglie di alloro
4 cucchiai di aceto di vino rosso
150 ml d’olio d’oliva
Mezzo cucchiaino di zucchero
4 spicchi d’aglio pelati
300 ml d’acqua calda
Un pezzettino di cannella
Sale e pepe nero
Spezie da arrosto
700 grammi di piccole cipolle pelate
1 rametto di rosmarino
1 bicchiere di vino rosso

Preparazione

Lavate il coniglio e mettetelo in una ciotola con le foglie di alloro. Irrorate d’aceto e lasciate marinare per almeno due ore (preferibilmente tutta la notte in frigo). Scaldate metà dell’olio in una padella, asciugate i pezzi di coniglio e friggeteli finchè diventano scuri da entrambe le parti, quindi tirateli fuori e metteteli in un piatto.

Quando avete fritto tutti i pezzi di coniglio rimetteteli nella padella con l’aglio, l’alloro, le spezie, il rosmarino e il vino, quindi aggiungete il pomodoro, lo zucchero e l’acqua calda. Mescolate, coprite e cuocete per un’ora.

Intanto, scaldate l’olio d’oliva che è rimasto e soffriggete le cipolle, girando di tanto in tanto, per circa 15 minuti. Aggiungete tutto alla padella col coniglio e mescolate per far spalmare bene le cipolle. Aprite e cuocete per altri 15 minuti. Servite con patate o con riso bianco e un’insalata.

Delizie albanesi: ''Tave dheu Ferges"

albania fergess cibotiranese23Ricetta tipica albanese facile da eseguire dal gusto orientale , originaria della citta’ di Elbasan

Una delle prime regole per conoscere un altro paese in modo semplice è gustando le ricette tipiche. Questa proposta è  dell’Albania centrale con forti influenze turche.

Ricetta tipica albanese facile da eseguire dal gusto orientale , originaria della citta’ di Elbasan ,  antica citta’ posta al centro dell’Albania. Questo piatto si chiama “Ferges”

Ingredienti per 4 persone;

250 gr fegato
250 gr ricotta
2 uova
2 peperoni
4 pomodori maturi
Origano
100 gr di burro
olio di semi
sale e pepe
peperoncino

Saltate in padella il fegato di vitello ( il vitello perche’ Elbasan era la citta’ principale dominata per 600 anni dai Turchi ) ridotto a dadini, condito con sale, pepe e origano e nel mentre in un altro tegame saltiamo la dadolata di peperoni e pomodori e li lasciamo cuocere fino a che si incorporano per bene insieme. Aggiungiamo quindi il fegato precedentemente saltato e la ricotta precedentemente amalgamata con le uova. Lasciamo cuocere il tutto fino a che il composto non inizia ad asciugare (circa 30 min a fuoco basso). Distribuiamo ancora calda la nostra Ferges in ciotole/piatti di terracotta. Condiamo con il burro sciolto per aromatizzare. Un‘altra variante prevede che le uova anziché versarle nel composto in cottura, vengano versate alla fine quando abbiamo distribuito nelle ciotoline il composto. L’uovo si cuoce con il calore.

L’Albania salva le foreste: no al taglio di alberi per 10 anni

albero primaveratiranese23Il ministro dell’Ambiente Lefter Koka ha sottolineato che la decisione presa è da considerare “indispensabile per fermare una catastrofe”

Il parlamento albanese ha approvato una proposta del governo che stabilisce una moratoria di dieci anni contro i tagli indiscriminati di alberi nelle foreste. Il ministro dell’Ambiente Lefter Koka ha sottolineato che la decisione presa è da considerare “indispensabile per fermare una catastrofe”. Dal 2002 al 2012 la superficie delle foreste albanesi si è infatti ridotta del 14 % a causa dello sfruttamento degli alberi e dei tagli illeciti: in particolare, nel periodo 2007-2013, sono oltre 216mila gli ettari di boschi distrutti. Il ministro ha ribadito che, a questi ritmi, molto presto l’Albania sarebbe stata spogliata delle aree verdi e ha posto l’accento sulle gravi conseguenze che questa situazione potrebbe avere sull’intero ecosistema del paese. “Le ripetute inondazioni in varie zone del paese sono dovute anche allo sfruttamento incontrollato delle foreste”, ha ribadito Koka. La moratoria prevede che gli unici tagli saranno quelli per garantire la legna per riscaldamento alle popolazioni nelle aree rurali. “Sarà un processo controllato dai Comuni, che provvederanno anche alla distribuzione, mentre gli incassi dalla vendita saranno reinvestiti per seminare nuovi alberi”, ha precisato il ministro.

Albania: l'ultima frontiera del Mediterraneo

 

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La giornalista della Gazzetta traccia un quadro realistico del Paese delle Aquile, sottolineando che esistono tanti problemi da risolvere, come le strade da risistemare e l’abusivismo edilizio e scrive ancora nel suo pezzo: ” l’Albania è ricca di bellezze mozzafiato, ma non è bella al 100%. Il mare, senz’altro, è una mirabile sorpresa: le perle del sud – da Dhermi a Ksamil, passando per la vivacissima e un po’ caotica Saranda – di certo non deludono. Acqua cristallina, spiagge da sogno (sabbia, ciottoli o scogli da cui tuffarsi nel blu) e abbuffate di pesce (ben cucinato) a prezzi davvero ridicoli per noi italiani sono più che sufficienti a trasformare un viaggio in un’esperienza meravigliosa”.

Quando Rama disse: ''L'Albania? Meglio dell'Italia perché è senza sindacati''

rama papa albaniatiranese23Non ama i giri di parole Edi Rama, premier albanese: è stato sindaco di Tirana, ministro dello sport, artista, scrittore, docente di lettere

 

Ho voluto riproporre un tema della vista fatta a Giugno del 2015 del premier Albanese alla convention di Confindustria Giovani di Santa Margherita Ligure, perche’ l’argomento e ancora attuale: “l’Albania e meglio dell’Italia perche’ e senza sindacati”.

Immaginate se una dichiarazione del genere, fosse fatta da un qualsiasi esponente politico di destra in Italia , apriti cielo….tutta la sinistra in piazza ad urlare allo scandalo….Edi Rama e’ capo del partito socialista albanese oltre ad essere il presidente del consiglio, la sua dichiarazione nasce dalla storia dell’ Albania legata a 50 anni di comunismo. E gli albanesi ,dalla caduta del regime, hanno rifiutato ogni forma di organizzazione che ricordasse i vecchi tempi del regime. In albania non e’ opportuno proporre cooperative o sindacati in pratica si e’passati da un estremo all’ altro.Vi sono i sindacati di categoria ma hanno pochi iscritti e non hanno voce in capitolo e quindi non c’è tutela per il lavoratore.

 

Quello che intendeva il premier albanese con le sue dichiarazioni era riferito al “blocco” delle imprese in Italia da parte dei sindacati e all’alto costo della manodopera che non rende competitive le aziende . Attenzione, da qualche anno in Albania vi sono leggi dello stato a tutela dei lavoratori ,molto è stato fatto , sono stati messi dei limiti economici per le varie categorie come assunzione e regole per i licenziamenti. E la mancanza di sindacati rende piu’ snello l’operare delle aziende che diventano piu’ competitive nei confronti di quelle italiane.

 

Il premier ha dichiarato ,«Quando l’Italia si riprenderà per noi saranno guai. La vostra crisi ci ha avvantaggiato». Non ama i giri di parole Edi Rama, premier albanese: è stato sindaco di Tirana, ministro dello sport, artista, scrittore, docente di lettere che sta cambiando all’Albania. Solo venti anni fa era devastata, reduce dal comunismo più duro, con un pil pro-capite di 760 dollari, che oggi sono diventati quasi 5.000.

 

Come è riuscita l’Albania in questo ultimo decennio a diventare un piccolo miracolo economico? «Facile – rispose Edi Rama -: siamo senza Senato, senza sindacati, senza sinistra radicale e senza comici in politica» in Albania per fare una legge bastano cinque settimane, per aprire un’ impresa bastano otto ore e un euro, le tasse sono basse max 15 %, le leggi sul lavoro a favore delle imprese e sui servizi pubblici ai cittadini siamo più avanti di voi».«Dal censimento del primo semestre 2015 vi sono 20mila italiani che vivono nel Paese delle Aquile, moltissimi studenti italiani che studiano da noi e circa 800-900 imprese che solo lo scorso anno si sono trasferite in Albania »
Rama ha commentato in modo scherzoso l’operato del suo omologo premier italiano :

 

«Renzi è bravo, ma è troppo lento. Io sono più veloce perché sono più anziano e ho meno tempo da perdere». Battute a parte la questione è un’altra: «Partire poveri, per noi, è un vantaggio, perché abbiamo meno corpi intermedi da abbattere».

 

Da Tirana

P. Petromilli

 

A Tirana il Giorno della Memoria

tirana storiatiranese23Instituti Italian i Kulturës ka kënaqësinë të ju ftojë në një seri nismash të promovuara me rastin e DITËS NDËRKOMBËTARE TË KUJTESËS PËR HOLOKAUSTIN Për të mos harruar 

 

L’Istituto Italiano di Cultura di Tirana celebra il Giorno della Memoria con una serie di iniziative culturali

L’Albania fu il solo paese europeo nel periodo 1930-1944 che diede  protezione ai profughi ebraici fuggiti dalla persecuzione nazista. Gli ebrei che furono salvati in Albania sono stati protetti  non solo dagli albanesi musulmani ma anche da quelli  cristiani e da un numero di albanesi scettici verso la religione. La decisione di salvare gli ebrei , da parte degli albanesi non riguarda la religione in sé poiché le virtù del coraggio, della compassione, dell’onore, della tolleranza e del sacrificio, che caratterizzano il codice d’onore albanese sono all’origine dei valori caratteristici della storia di tutto il popolo albanese. Questa caratteristica tipica della cultura tradizionale albanese è stata certamente un contributo di benvenuto agli ebrei in varie epoche della storia.

Ecco alcune delle iniziative organizzate a Tirana per martedì 27 gennaio e nei giorni successivi:

 

 Proiezione del film L’ORO RENDE LIBERI Mercoledì 27 gennaio 2016 – ore 17 Centro Giovanile di Tirana — / — Projektim i filmit L’ORO RENDE LIBERIE mërkur 27 janar 2016 – ora 17, Qëndra Rinore, Rr. e Kavajës, Tiranë 

 

Presentazione della nuova edizione del capolavoro di Primo Levi Se questo è un uomo Lunedì 8 febbraio 2016 – ore 11 Dipartimento di Italianistica,Università di Tirana 

 

Da Tirana

P. Petromilli

   

Gentiloni a Tirana contro la minaccia globale dell' Isis

tiranese23La crisi dei migranti e la minaccia terroristica sono stati due dei principali temi di discussione di questa seconda trilaterale tra Italia, Albania e Serbia, che ha fatto seguito al primo appuntamento tenutosi un anno fa a Roma

 

Migrazioni, radicalizzazione e terrorismo sono stati  al centro della seconda Trilaterale dei ministri degli Affari Esteri di Italia, Albania e Serbia, nei giorni scorsi  a Tirana. La proposta della collaborazione trilaterale è stata lanciata dal governo italiano, che ha ospitato il primo incontro nel gennaio 2015 a Roma, per consolidare la cooperazione tra Serbia e Albania, Paesi chiave per la stabilità dei Balcani e del processo di integrazione europea dell’area.

Oltre agli incontri trilaterali  il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Paolo Gentiloni, ha avuto colloqui con Bujar Nishani, presidente della Repubblica di Albania, con il primo ministro  Edi Rama, con il ministro degli Affari Esteri Ditmir Bushati e con il vice primo ministro e ministro degli Esteri serbo, Ivica Dacic.gentiloni a tirana

 Gentiloni durante la visita  a Tirana ha tenuto  una conferenza stampa congiunta con il Ministro degli Esteri albanese Ditmir Bushati, che  ha sottolineato la sua riconoscenza per il lavoro svolto fin qui dall’Italia per appoggiare l’Albania nel suo percorso europeo e per il lavoro che l’Italia si è impegnata a svolgere le settimane e i mesi prossimi in favore dell’integrazione europea dell’Albania.

“L’esempio di cooperazione adriatica può essere un valido modello per la gestione della crisi dei rifugiati che viene vissuta in questi giorni’, ha detto Bushati. Nessun Paese puo’ sentirsi immune dalla minaccia dei foreign fighters’ e per questo ‘e’ molto importante che ci sia una risposta condivisa, che coinvolga le nostre intelligence in modo comune’,  ha aggiunto Gentiloni, 

Per il ministro italiano ‘La preoccupazione per i fenomeni di radicalizzazione e’ comune ai governi di Italia, Albania e Serbia, e siamo tutti impegnati nei nostri Paesi con nuove leggi. E ‘l’Albania e’ un esempio positivo perche’ in questo Paese convivono religioni diverse e l’impegno di Tirana contro la radicalizzazione costituisce un importante fattore di stabilita’ nella regione’. La crisi dei migranti e la minaccia terroristica sono stati due dei principali temi di discussione di questa seconda trilaterale tra Italia, Albania e Serbia, che ha fatto seguito al primo appuntamento tenutosi un anno fa a Roma. 

Jazz a Tirana, la più europea dei Balcani

jazz rognertirana-4Rogner Hotel Tirana – Koncert Jazz i Enzo FAVATA & Enrico Zanisi

 

Serata Jazz, giovedì 21 gennaio, all’hotel Rogner, tra i più ”in” di Tirana , organizzata dall’ Istituto italiano di Cultura.  Tirana è  sempre piu’ europea.

L’Albania e’ in piena evoluzione ed inizia a fare tendenza, chi l’ha  visitata ha trovato una capitale piena di sorprese, una miscellanea di culture, una città rivisitata, con  i toni di Parigi, Londra, Atene, Roma ,Barcellona, in chiave balcanica. Tirana:  la piu’ europea dei Balcani”.