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Anche a Tirana il Natale è magico

tirana albero

tirananataletiranese23La città e’ illuminata come le altre capitali europee, a festa per il Natale con tanto di abete gigantesco nella piazza principale

 

Le antiche tradizioni e lo spirito dell’unione familiare in Albania sono molto sentite e rispettate. Anche in questo paese il 25 Dicembre viene trascorso in famiglia pranzando e cenando riuniti e scambiandosi i doni. Nel centro di Tirana viene esposto un albero gigantesco tutto addobbato ed illuminato. Nella tradizione albanese c’è un dolce che è chiamato “bakllava” ed è una torta ricca di ingredienti e molto diffusa, solitamente viene servita durante il pranzo di Natale.
 

Tirana e’ illuminata come le altre capitali europee a festa per il Natale ,con tanto di abete gigantesco nella piazza principale, se si guarda in alto e si vedono le luci artistiche sembra di essere in un qualsiasi luogo dove il natale è tradizione sentita. La voglia forte di dimenticare il comunismo ha portato in Albania un accelerazione per mettersi al passo delle altre capitali europee, a volte superandole per fantasia e creatività. Nella foto il palazzo che ospitò per decenni l’ufficio del dittatore Enver Hoxha, oggi illuminato per le festività.

 P. Petromilli

 

Ma quando nasce la festa di Natale nella storia ?

Festa pagana legata al solstizio invernale, godeva di grande importanza in tutto l’Impero Romano.Ricordiamo che il solstizio invernale è il giorno più corto dell’anno, e cade intorno al 21 dicembre. In questo giorno, tra l’altro, il sole tocca il punto più basso rispetto all’orizzonte. Il 25 dicembre la durata del giorno rispetto alla notte ricomincia a crescere in modo evidente (in base alle osservazioni empiriche fatte dagli antichi) come anche la sua altezza. Ovvio che per le popolazioni antiche tale evento astronomico fosse visto come un rinnovamento della speranza, una festa della luce, una possibilità di sopravvivenza, pertanto fu mitizzato come nascita del Dio-Sole, partorito dalla Dea-Vergine (personificazione della notte). Tale mito prese varie forme religiose: Horus partorito da Iside in Egitto, Thammuz partorito da Mylitta, o Ishtar, nelle religioni iranico-caldee, ecc. La tradizione giunse fino a Roma nella forma del culto di Mitra ed entrò nelle abitudini dei romani. Quando il cristianesimo iniziò a diffondersi, dovette venire a pattic on queste tradizioni molto radicate, per cui la Chiesa tentò, tutto sommato con successo, di “appropriarsi” della festa del Natale, proponendo Gesù Cristo come “vero sole divino” che nasce di notte da una vergine. Questo accomodamento contribuì in modo determinante a modificare la teologia cristiana nel senso di una progressiva “divinizzazione” di Gesù. Fu Costantino a ufficializzare il giorno 25 dicembre come “nascita di Cristo”, all’inizio in aggiunta, e non in sostituzione, del natale di Mithra. Volendo cristianizzare il paganesimo, alla fine si giunse al risultato opposto, ovvero di paganizzare il cristianesimo.

Agon Channel, tutti a Tirana!

agon studi

tiranaPiù di 20 anni dopo, da quando gli emigranti albanesi cominciarono ad arrivare a bordo delle navi stracolme nelle coste del Sud Italia, oggi sono le stelle famose della televisione italiana che stanno cominciando a cambiare rotta verso l’Albania

 

La Banca Mondiale prevede che la crescita economica dell’Albania aumenterà al 2,1% all’anno mentre l’Italia, principale partner negli scambi commerciali, è entrata in recessione. Lo scorso anno 16 mila albanesi sono arrivati in Italia, cifra inferiore rispetto ai 19 mila italiani trasferiti in Albania.

 

Più di 20 anni dopo, da quando gli emigranti albanesi cominciarono ad arrivare a bordo delle navi stracolme nelle coste del Sud Italia, oggi sono le stelle famose della televisione italiana che stanno cominciando a cambiare rotta verso l’Albania dato che il mercato della pubblicità a casa si sta prosciugando.

 

Sabrina Ferilli, 50 anni, conosciuta per il suo ruolo nella “Grande Bellezza”, vincitore del premio oscar di quest’anno come miglior film straniero, è l’ultima celebrità che ha firmato con Agon Channel Italia, emittente che ha cominciato le sue trasmissioni lo scorso 1° dicembre da Tirana a seguito di uno show spettacolare che ha visto la partecipazione della star Nicole Kidman. Agon, che  trasmette programmi in Italia, è di proprietà dell’imprenditore Francesco Becchetti il quale ha dichiarato di aver investito 40 milioni di euro (50 milioni di dollari). E’ localizzata negli studi a Tirana, la capitale dell’Albania dove sono assunte circa 500 persone.Mediaset la maggiore emittente privata in Italia ha tagliato le spese per 450 milioni di euro. Persino la televisione pubblica la Rai ha affrontato una riduzione del budget in quanto il Premier Renzi dovrà ridurre il debito pubblico che ammonta a 2.13 trilioni di euro.

 

Agon è una delle 400 società italiane che operano in Albania, dove più della metà della popolazione di 3 milioni di abitanti ha una buona conoscenza dell’italiano, questo grazie anche la vicinanza tra i due paesi e la facilità di ricezione del segnale delle emittenti italiane secondo quanto riferito dall’Ambasciata Italiana.

 

Più di 500 mila albanesi vivono in Italia, costituendo la seconda comunità straniera più grande di cui 50 mila sono arrivati a causa della crisi economica a seguito del collasso del regime comunista nel 1991. Erano circa 20 mila gli albanesi che sbarcarono dalle navi nel porto di Bari in un solo giorno, l’8 agostonel lontano 1992 . Lo stipendio medio di un albanese è 1/6 del livello medio italiano, questo è quanto viene riferito dall’Istituto delle Statistiche.

                                                
Lo scorso anno la tendenza si è ribaltata per la prima volta. Circa 16 mila albanesi nel 2013 arrivano in Italia secondo l’Istituto delle Statistiche INSTAT. Una cifra inferiore rispetto ai 19 mila italiani trasferiti in Albania, aggiungendo a questi dati anche i 46 mila albanesi rimpatriati secondo quanto dichiarato dal ministro di Welfare, Erjon Veliaj nel corso dell’intervista rilasciata per Corriere della Sera 11 novembre scorso.

 

P. Petromilli

 

 

Festa di luci per i 102 anni di Albania

albania festa

 

Nella città costiera  di Valona si terrà l’omaggio alla prima bandiera dell’Albania indipendente dai Turchi

 

Il 102° anniversario dell’Indipendenza ha raccolto Flag Square a Vlora alti dirigenti dello Stato albanese, residenti della città costiera di albanesi del Kosovo, Macedonia e altri territori abitati da albanesi. “Happy a tutti per  l’indipendenza dell’Albania”, ha scritto il premier Edi  Rama nel suo profilo di Facebook. Inoltre, il capo del governo ha annunciato l’apertura del Festival per i festeggiamenti dei 102 anni dell’indipendenza dell’Albania per il 29 Novembre. Sabato notte  la festa delle luci illuminera’ il centro della capitale. Il primo ministro ha dichiarato che sara’ “Il primo Festival delle Luci in Albania” . In occasione dell’anniversario  il governo  albanese sarà impegnato in varie attività, a Tirana e in Vlora. In onore di Ismail Kamali. L’autoproclamazione dell’indipendenza fu fatta da un movimento di 83 albanesi che temevano la spartizione del loro paese in seguito alla dissoluzione dell’Impero Ottomano.

 

La loro autoproclamazione ebbe il riconoscimento alla Conferenza di Londra l’anno successivo, il 29 luglio del 1913). Nella città costiera  di Valona si terrà l’ omaggio alla prima bandiera dell’Albania indipendente dai Turchi.  Saranno presenti alle manifestazioni dell’indipendenza  il Presidente dell’Assemblea, il Presidente della Repubblica ,il premier, ministri del Governo, il sindaco di Valona. Hanno issato la storica bandiera   nella piazza degli eroi d’Albania  , due campioni del mondo del sollevamento pesi, Roma La Begaj e Daniel Godelli. Nella la Piazza  della Bandiera si sentiva  solo l’inno nazionale, Valona intera era tappezzata dai colori rosso e nero delle bandiere nazionali, mentre la celebrazione di rosso e nero è proseguita a Valona. Nel frattempo,  il traghetto Brindisi-Valona era ricoperto da una gigantesca bandiera albanese in occasione dei festeggiamenti.

 

P.Petromilli

 

 

Visionate il filmato dei festeggiamenti :http://www.top-channel.tv/lajme/artikull.php?id=288688#k1

L’Albania nel cuore cantando Fratelli d’Italia

tiranese23ALBANI ITALIA

La comunità albanese a Torino e in Piemonte è molto forte e integrata pienamente da anni. Inizia da oggi – attraverso il nuovo link del Torinese, IL TIRANESE – la pubblicazione di notizie, opinioni e servizi giornalistici incentrati sui rapporti tra il Piemonte e il Paese delle Aquile, nello spirito di amicizia e interscambio culturale e sociale. Gli articoli precedenti sono visibili cliccando sul link Vetrina 1, in alto sopra il titolo

 

Uniche nella storia del pallone le tre invasioni pacifiche di campo da parte di tre tifosi albanesi: il primo ha realizzato un record, facendosi fare la  firma sulla propria bandiera da Cikalleshi, punta  della squadra del Paese delle Aquile, che ha interrotto il gioco per apporre il suo autografo. Una rinnovata dichiarazione di fratellanza tra l’Albania e l’Italia tramite una competizione di calcio  

 

AMICHEVOLE  ITALIA -ALBANIA  1- 0

Si è giocata ieri allo sadio di Genova Luigi Ferraris a  Marassi, la partita amichevole Italia Albania . Lo stadio  si e’ dipinto di rosso e nero, circa 21.000 gli Albanesi giunti da tutta Italia e un migliaio da Tirana ,per assistere alla prima partita tra Italia e Albania ,che ha visto a confronto l’allenatore Italiano della nazionale albanese De Biasi con il tecnico della Nazionale Italiana Antonio  Conti.
 
Singolare sin dall’inizio è stato questo incontro amichevole, quando dagli spalti si e’ sentito  in coro gli Albanesi cantare l’inno Italiano, in particolar modo e’ stata una  competizione differente  se    la paragoniamo all’ultimo incontro dell’Italia con la Croazia terminata in modo poco sportivo. Uniche anche le tre invasioni pacifiche di campo da parte di tre tifosi albanesi: il primo ha realizzato un record ,facendosi fare la  firma sulla propria bandiera di Cikalleshi punta  della squadra Albanese ,che ha interrotto il gioco per apporre il suo autografo.
 
Una rinnovata dichiarazione di fratellanza tra l’Albania e l’Italia tramite una competizione di calcio.L’Albania ha fatto un buon gioco, in particolare si è distinto Berisha che gioca in Italia nel ruolo di portiere  nella Lazio . A 7 minuti dal termine dell’incontro l’Italia ha segnato il goal. Antonio Conti al termine della partita ha dichiarato che l’Albasnia non e’ piu’ da considerare un piccolo team ,ricordando che è reduce dalla vittoria contro il Portogallo e ha disputato  anche un’ ottima partita contro la Francia.
 
De Biasi, il coach  Italiano, sta portando la Nazionale Albanese  passo per passo ai vertici del calcio Internazionale ,questo e anche frutto del cambiamento in atto in Albania grazie ai percorsi che sta realizzando l’Albania dall’elezione avvenuta a Giugno 2014  ad essere potenziale   candidato all’entrata nella  comunita’ europea .

 

Nikoleta Memaj

Da oggi news e opinioni da e per l’Albania

RAMATIRANESE

 

 

 

 

Da oggi news e opinioni da e per l’Albania

 

 La comunità albanese a Torino e in Piemonte è molto forte e integrata pienamente da anni. Inizia da oggi – attraverso il nuovo link del Torinese, IL TIRANESE – la pubblicazione di notizie, opinioni e servizi giornalistici incentrati sui rapporti tra il Piemonte e il Paese delle Aquile, nello spirito di amicizia e interscambio culturale e sociale.

 

 

La storica visita di Edi Rama in Serbia

 L’ultima la fece nel 1946  il leader comunista  albanese Enver Hoxha ricevuto allora dal generale Josip Broz Tito

 

Alle 10.00 di lunedì è  arrivato  Belgrado in visita ufficiale il premier dell’Albania Edi Rama accolto con una semplice cerimonia  dal ministro degli esteri Serbo Ivica Dacic ed accompagnato al palazzo del governo ”Serbia ”per incontrare il primo ministro   Aleksandar Vucic. Per il suo arrivo sono state addottate misure di sicurezza straordinarie che testimoniano l’importanza per la Serbia di questo incontro giudicato storico. Edi Rama è stato il primo premier albanese in visita ufficiale  in Serbia , l’ultima la fece nel 1946  il leader comunista  albanese Enver Hoxha ricevuto allora dal generale Josip Broz Tito. La natura dell’incontro non è  solo politica,  al seguito del premier albanese vi sono i ministri  Ditmir Bushati ministro degli Esteri, e dello sviluppo economico, Arben Ahmetaj . L’obiettivo era la firma di tre accordi tra i due paesi:  il primo  per le dogane, il secondo per dare la possibilita’ ai cittadini serbi ed albanesi di visitare i rispettivi paesi muniti solo di carta di identita’ (ad oggi per gli albanesi serve il visto rilasciato dall’ambasciata serba a Tirana per recarsi in Serbia )  il terzo una cooperazione per  l’interscambio dei giovani serbi e albanesi. Verso sera il primo  ministro Rama ha visitato il Comune di Belgrado, dove si è incontrato con il sindaco Sinisa Montagna.

 

Preshevë, Serbia centrale

 

Il Premier Rama visita Preshevë, una città della  municipalità del distretto di Pčinja nella parte meridionale della Serbia centrale, al confine con il Kosovo e la Repubblica di Macedonia. La maggioraza della popolazione è albanese con il 91.3% (31,098), poi seguono i serbi con 6.5% (2,204) mentre il restante 1% è di etnia rom. Incontro con i  leader albanesi e con i cittadini nel Palazzo della Cultura.I media serbi hanno dato molto eco a questa visita ,dichiarando cio’ che ha detto il ministro degli esteri Serbo,Ivica Dacic:   il problema non è quello della visita di  Rama a Preshevë , ma il messaggio che egli  trasmettere.Con questo appuntamento con la comunita’albanese a Presevo il premier Edi Rama dà  prova di sostegno e assistenza dell’Albania per i suoi compatrioti.” Ci aspettiamo l’apertura di un nuovo capitolo nelle relazioni tra i nostri Paesi”, ha dichiarato all’agenzia Afp una fonte governativa serba che vuole restare anonima, nel nome dello “scopo comune di preservare la stabilità nei Balcani.

 

Nikoleta Memaj

 

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