Alogastronomia: Gli chef Vito e Antonio Manarello

MANARELLO1MANARELLO33I due fratelli, Vito Manarello e Antonio Manarello,  si sono ritrovati per creare e fondere il loro talento, coltivato e cresciuto nelle cucine di provincia fino a quelle dei ristoranti stellati e di fama internazionale

 

MANARELLO23In occasione del Festival Nazionale dell’Alogastronomia 2015, evento dedicato alla relazione tra birra artigianale e i prodotti delle eccellenze gastronomiche dell’entroterra della Provincia di Pesaro Urbino, i veri intenditori della birra artigianale si daranno appuntamento sabato 20 e domenica 21 giugno nel comune di Apecchio, situato in un suggestivo e avvolgente paesaggio tra Marche, Umbria e Toscana.

 

E proprio in occasione di quest’evento, due chef, due fratelli, Vito Manarello e Antonio Manarello,  si sono ritrovati per creare e fondere il loro talento, coltivato e cresciuto nelle cucine di provincia fino a quelle dei ristoranti stellati e di fama internazionale. Figli d’arte, originari di Matera, ora propongono un gemellaggio tra le due patrie di adozione: tra la raffinata cucina torinese, reinterpretata innovativamente nel ristorante L’Orangerie di Gerla , nel quale Antonio Manerello è chef, e quella dell’arte culinaria delle dolci colline urbinati , dove dal XIII secolo in occasione della  costruzione del ponte medioevale del paese, per dare ristoro e alloggio ai lavoratori, nasce l’albergo e ristorante Ghighetta, da sempre appartenuto alla famiglia Pazzaglia e che dal 2014 ha affidato la conduzione della propria cucina allo chef Vito Manarello. MANARELLO2

 

In questi luoghi, che   hanno ispirato i paesaggi di Raffaello il quale, si dice, abbia ai suoi tempi, sostato proprio da Ghighetta, ed essendo Apecchio la città della birra, nasce un piatto unico, frutto del connubio dei due talenti e dell’utilizzo di prodotti di altissima qualità , come la prestigiosa birra artigianale Collesi, protagonista del piatto ed eccellenza del settore. Nasce così una portata nuova e dal sapore unico: gli gnocchi con le straordinarie patate del contado apecchiese , condite con la salsa di fagiano lavorata con la più prestigiosa birra artigianale di Apecchio, la birra Collesi appunto, senza pomodoro, come si faceva prima della scoperta dell ‘America. “Più unico, nuovo ed antico di così è impossibile. Provare…  volevo dire gustare per credere” come ama definire la Signora Pazzaglia.

 

 

Per un week-end all’insegna del gusto, sapori e tradizioni e innovazioni,

Festival Nazionale Alogastronomia – Apecchio 20 e 21 giugno 2015

 

Da Ghighetta Borgo Giuseppe Mazzini 40 PU, chef Vito Manarello

 

 

 

 

INFORMAZIONE COMMERCIALE

Nasce sotto la Mole la 12H Cycling Marathon

Un nome internazionale per una gara italiana che mira a diventare un punto di riferimento per ciclisti italiani e di tutto il mondo rilanciando in chiave green un’icona come l’Autodromo Nazionale di Monza. Infatti i protagonisti, il motore della sfida, non saranno i bolidi della F1 ma i partecipanti in selle alle loro biciclette. Una competizione lunga 12 ore, dal tramonto all’alba, da affrontare singolarmente o in team da 2, 4 o 8 partecipanti a mo’ di staffetta

 

 

cicloEcco un’altra bella iniziativa tutta torinese: 12H CYCLING MARATHON. Una gara endurance in bicicletta che nasce qui, nella nostra città, dalla passione di Andrea Massimello e da uno sguardo oltre le Alpi. Non è un mistero infatti che questo tipo di iniziative, con alla base la proposta di un’esperienza coinvolgente, epica, unica, da raccontare e condividere, siano soprattutto in ambito sportivo sempre più richieste e gettonate. Ed è proprio osservando quanto succede in America ma anche, più semplicemente, qui in Europa oltre le Alpi, in Francia all’autodromo di Le Mans, in Germania a Nürburgring o in Belgio a Zolder, che è nato questo nuovo format.  Un progetto che ha avuto da subito il sostegno di Radio DeeJay con Linus e Aldo Rock che, insieme al founder Andrea Massimello, hanno contribuito a rendere questo sogno realtà.  Un sogno che porterà i partecipanti a pedalare sui 5.793 mt del circuito di Monza, dalle 9 di sera alle 9 del mattino, illuminati solamente dalla luce della luna piena e delle torce da montare su bici o caschi. La sede operativa e organizzativa è sotto la Mole e da Torino arrivano anche sponsor come Lavazza, Lauretana e Kappa, oltre a realtà sportive artigianali come Dësgena, un progetto anch’esso nato dalla passione per lei: la bicicletta.

 

ciclo2Gli organizzatori non si sono limitati a pensare solamente alla gara notturna e così hanno preso forma anche i CYCLING OPEN DAYS: da sabato 27 alle 10.00 a domenica 28 giugno alle 18.00. Una due giorni dedicata ad accompagnatori, pubblico, curiosi con Bike Village, workshop su temi come l’alimentazione e la sicurezza stradale, musica a cura di Radio DeeJay e Redbull, attività per i bambini e un’area food & drink. Chiunque avrà la possibilità di provare tutte le collezioni e le novità di sponsor come Kuota, Pinarello, Scott e Trek, testando in pista bici da corsa e e-bikes e, in un percorso tecnico allestito nel parco di Monza, le mountain bike.Una gara irrinunciabile per tutti i ciclisti amatori torinesi chiamati quindi a rappresentare al meglio la città dove tutto è nato e chiamati soprattutto a inseguire la vittoria, per vedere l’alba prima di tutti! Le iscrizioni si chiuderanno il 27 maggio, avete poco tempo per formare la vostra squadra!

 

Informazioni su www.cyclingmarathon.com

 

Elisa Bernardi

Vivaio Gramony, per vivere il verde

gramonygiardinigiardini2Un’azienda cresciuta nel tempo acquisendo grande esperienza e professionalità al servizio del cliente

 

Vivaio Gramony di Roberto Barattin è la tua opportunità per vivere al meglio il mondo del verde. Tutto ciò che riguarda la manutenzione di giardini e aree verdi, la vendita di fiori e piante e mille altri servizi, rientra nell’attività professionale di un’azienda che è cresciuta nel tempo acquisendo grande esperienza e professionalità al servizio del cliente. Ecco in sintesi le opportunità offerte dal vivaio Gramony:

 

Manutenzione aree verdi

Realizzazione impianti di irrigazione

Potature, diserbi, trattamenti anti parassitari e quant’altro

Vendita al dettaglio di alberi, piante da frutta, da siepe e sementi

Messa a terra tappeti erbosi, taglio erba, pulizia e ritiro materiali di risulta

Realizzazione composizioni floreali di ogni genere

Addobbi floreali per battesimi, comunioni, cresime e funerali

 

 Per contattare direttamente il vivaio chiama:

 Prosperina al 345/4871226   Roberto al 346/7153129   Dario al 338/4608251   Andrea al 345/4100389

 Sede legale: Via Madonna della Neve 90 – San Maurizio C.se (To) – 10077

 

PINKMARTINI design for life lovers

pink martini

Riapre lo store di C.so De Gasperi 21c a Torino nel segno della passione per il design e della gioia di vivere


Il negozio, situato nel cuore del quartiere Crocetta, è stato completamente rinnovato su progetto di Civico 13, studio di architettura fondato a Torino nel 2002 da Alberto Daviso e Christian Villa. Il concept del progetto si incentra su un’estetica dalla geometria pulita, con un pattern grafico liberamente ispirato ai colori dell’architetto Arne Jacobsen. Manuela Merlo ha dato vita ad uno spazio caratterizzato da una combinazione di stili dall’identità forte, precisa e sempre equilibrata: un luogo aperto alla ricerca, attento a ciò che accade in giro per il mondo, ma anche sensibile ai designer che lavorano in città che spesso trovano visibilità insieme ai grandi marchi. L’orto in cortile, è il tema dell’inaugurazione dove protagonisti saranno anche gli spazi esterni del negozio dove sarà allestito un orto in città che durante la serata i partecipanti potranno “smontare” portandosi a casa aromi e verdure nei Bacsac contenitori geotessili distribuiti da Pinkmartini. Queste borse ecologiche, appositamente ideate per contenere le piante sono realizzate in tela 100% riciclabile. Disponibili in una moltitudine di dimensioni, in versioni da appoggiare a terra o da sospendere, e anche in versioni che permettono di creare un vero orto sul proprio balcone. L’allestimento dell’orto è curato da Ca’ Mariuccia, innovativa azienda agricola fondata da Andrea Maria Pirollo con l’obiettivo di  approfondire e diffondere i principi dell’agricoltura naturale, della permacultura e delle pratiche legate all’autoproduzione e all’autodeterminazione delle comunità rurali.

"Stellata del cuore" per Candiolo

golden stellataIn cucina al G Ristorante Italiano del Golden Palace lo chef stellato più giovane d’Italia, Diego Rigotti

 

La cena “Stellata del cuore ” a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro è in programma lunedì 8 giugno alle ore 20, presso G Ristorante Italiano del Golden Palace di Torino. L’evento è organizzato da G Ristorante Italiano di AllegroItalia e Nicole Cappa in partnership con la Fondazione di Candiolo e vedrà in cucina lo chef stellato più giovane d’Italia, Diego Rigotti.La serata si concluderà con un’asta benefica che metterà in palio alcuni oggetti sportivi da collezione e un’opera dell’artista Giancarla Parisi, che per l’occasione presenterà la mostra “Ars Amandi”.

 

golden cena cuore

L'Albania diventerà ricca con il gas?

tirana-4La comunità albanese a Torino e in Piemonte è molto forte e integrata pienamente da anni. Inizia da oggi – attraverso il nuovo link del Torinese, IL TIRANESE – la pubblicazione di notizie, opinioni e servizi giornalistici incentrati sui rapporti tra il Piemonte e il Paese delle Aquile, nello spirito di amicizia e interscambio culturale e sociale.

 

 

Gli articoli precedenti sono visibili cliccando sul link Vetrina 1 , in alto sopra il titolo

 

 

Grazie ai progetti tiranese23energetici in ballo e ai buoni rapporti con l’Occidente, Tirana tenta di rafforzare la sua posizione nella regione balcanica

 

L’Albania si gioca la carta dell’energia per assumere una posizione di maggior rilievo nei Balcani. I progetti dei diversi gasdotti che la vedono coinvolta direttamente cominciano ad essere visti come la luce in fondo al tunnel per uno dei Paesi più in difficoltà d’Europa, dove povertà e disoccupazione rappresentano ancora piaghe sociali di un certo spessore.

 

albania festaIn questo progetto,Tirana può poi contare sul sostegno degli alleati occidentali come la NATO di cui fa parte dal 2009 e dell’Ue, con la quale i rapporti si stanno intensificando sempre di più. Di recente è iniziata la costruzione della “Trans-AdriaticPipeline” (TAP), gasdotto che passerà proprio per l’Albania e dietro al quale ci sono gli interessi militari, economici e politici degli Stati Uniti e diiverse analisi rivelano che solo nella fase della sua costruzione, la TAP porterà nelle casse albanesi 400 milioni di euro nei prossimi tre anni.All’inizio tale progetto non era dato per vincente, ma ha poi sbaragliato la concorrenza del “Nabucco” che avrebbe, invece favorito Belgrado. Il gas azero arriverà così in Europa avendo come terminali di smistamento proprio l’Albania, oltre a Grecia e Turchia. Da qui poi la preziosa risorsa sarà distribuita agli altri Paesi dei Balcani come Kosovo, Montenegro, BosniaErzegovina e Macedonia. In questo elenco, che è stato più volte citato dai rappresentanti istituzionali albanesi, manca, guardacaso, la Serbia, con la quale i rapporti non sono certo dei migliori e di consequenza sul caso sono sorti i soliti sospetti.

 

Intanto però l’Albania corre, con spirito machiavellico, decisa verso il raggiungimento di questo obiettivo, ed il desiderio di emergere e primeggiare nella Regione giustifica ogni mezzo per ottenere i propri scopi. Se l’obiettivo degli Stati Uniti è quello di ridurre la dipendenza dell’Europa dal gas russo e di conseguenza l’influenza di Mosca nel “Vecchio Continente”, Tirana sembra essere, per Washington un partner ideale.L’Albania si è dimostrata, almeno di recente, fedele alla NATO e agli Stati Uniti ed è, inoltre, il Paese che storicamente, ha meno da condividere con la Russia.I Balcani stanno attraversando uno dei tanti periodi di difficoltà, ma in questo contesto l’Albania inizia sperare in un vero e proprio miracolo economico, facendo registrare una crescita annuale del 3%. Lo status di candidato all’adesione all’Ue porterà nel breve ad altri vantaggi, come la realizzazione di strade, ferrovie, aeroporti ed altre infrastrutture. Non è però tutto oro quello che luce, poiché numerosi analisti esperti notare come l’economia albanese si basi ancora su attività mafiose.

 

Tralasciando questo aspetto il Paese può però cominciare a contare anche sulla produzione petrolifera. La piattaforma continentale Patos-Marinza garantisce sostanziali quantità di petrolio e presto, grazie alla realizzazione di nuove missioni esplorative, i livelli potrebbero aumentare ulteriormente e attirare l’interesse degli investitori stranieri.In questo scenario assumono sempre più rilevanza gli atteggiamenti dell’Unione europea e degli Stati Uniti che continuano a tacere sulla questione della cosiddetta “Grande Albania”: cè chi teme che la cosiddetta questione albanese possa diventare una minaccia per la pace e la stabilità nei Balcani,e questo è ancora un argomento che solo pochi politici internazionali vogliono affrontare e inoltre va considerano anche il fatto che in conseguenza dell’espansione albanese, economica più che territoriale, sotto l’egida degli Stati Uniti, si potrebbe porre la Serbia in una condizione di isolamento energetico.

 

tiranaLa stampa albanese hadedicato molta attenzione alla prima visita del premier serbo Aleksandar Vucic a Tirana. La strategia del primo ministro albanese Edi Rama, al quale non vanno però attribuiti tutti i meriti, sta forse portando i suoi frutti? Uno scenario probabile vede una Serbia che nel prossimo futuro potrebbe dipendere dall’Albania per l’approvviggionamento del gas. In questa ipotesi, nel settore energetico Belgrado sarebbe costretta dall’evolversi di diverse vicende a scegliere Tirana come nuovo crocevia per l’energia, e di conseguenza ad assecondare gli interessi degli Stati Uniti nei Balcani. L’alternativa è quella di ritrovarsi un’isola filorussa circondata dai Paesi NATO.La posizione della Serbia sullo scacchiere geo-strategico della Penisola è diventata particolarmente scomoda dopo il fallimento “pilotato” del gasdotto russo “South Stream”, però al momenti l’unica certezza sul futuro è quella del cambiamento, e dunque è non resta che attendere afli eventi ed assistere all’evoluzione dei rapporti tra i principali attori della Penisola con i diversi partner esterni, siano essi Bruxelles, Washington o Mosca.

 www.italintermedia.globalist.it- Fonte: Vesti

"A Torino si lascia sempre più l'auto a casa"

lubattiL’Assessore comunale alla Viabilità e Trasporti fa il punto con il “Torinese” sulle nuove tendenze dei torinesi nei trasporti e i progetti nella città della Sindone

 

 

“A Torino da un po’ di tempo assistiamo a un’inversione di tendenza nelle scelte da parte dei cittadini tra il trasporto pubblico e quello privato. Il potenziamento del car sharing nella nostra città – spiega l’assessore comunale alla Viabilità e Trasporti, Claudio Lubatti – è una dimostrazione di  come anche a Torino si stai perdendo la percezione dell’auto di proprietà. A Milano da tempo sono già diminuiti i possessori della seconda auto. Su 10 persone solo 4 la possiedono ancora. Per capire quanto possa costare usare un’auto di questo tipo in città,  basta fare una simulazione del costo del car sharing sul sito di Car City Club”. Il car sharing torinese si è, inoltre, dallo scorso aprile arricchito di due nuove sigle, Enjoy, di Eni, con le 500 Rosse,  e Car 2go, con le Smart.

 

car sharing

“Risponde allo stesso principio – aggiunge l’assessore –  vale a dire quello di una sempre maggiore richiesta da parte dei cittadini di trasporti alternativi a quello

 privato, la scelta da parte del Comune di estendere le strisce blu. Il caro sosta a 2 euro e 50 vuole, infatti,  scoraggiare i torinesi a venire in centro in auto. Le aree che sono state oggetto dell’estensione delle strisce blu sono quelle che, in passato, 

erano oggetto di una notevole rigidità”.

 

bikesharing“In alcune aree che saranno interessate dalle strisce blu – aggiunge Lubatti – in prossimità degli ospedali abbiamo riscontrato una notevole difficoltà nel troveranno un posto auto,  dovuta a una rotazione molto scarsa. Abbiamo deciso, data la delicatezza della materia, di avviare un tavolo di trattative congiunte con il presidente della Circoscrizione 9, Rizzuto, per concertare l’emissione di un pass speciale per quei pazienti obbligati a recarsi in ospedale per lunghi periodi, per terapie chemioterapiche,   per i lungodegenti e i loro parenti”.

 

“Un aspetto del trasporto pubblico che auspichiamo possa migliorare – afferma Lubatti –  è quello del parco mezzi, che vorremmo rinnovare  con l’acquisizione di tram nuovi, capaci di consentire di modificare la percezione nei confronti  dei mezzi stessi da parte degli utenti, migliorandone la qualità.  Nei nuovi tram, per l’acquisto dei quali abbiamo richiesto, come altre città metropolitane, un finanziamento a Roma,  saranno migliorati i sistemi di climatizzazione e di accesso ai disabili. I tram 13 sono stati sostituiti dai bus, dopo l’uscita di alcuni tram dal servizio e il successivo calcolo costi-benefici”.

 

“Un’altra innovazione strategica per il Comune di Torino – aggiunge l’assessore Lubatti – è stata l’istituzione di una Ztl, coincidente con i confini della citta amministrativa, per i bus turistici,  cui è stata imposta una ecotassa. Torino si è dimostrata all’altezza dal punto di vista della gestione della viabilità in occasione della Ostensione della  Sindone e del ruolo assunto quest’anno di Capitale Europea dello Sport, dando prova di una vocazione poliedrica che supera i limiti esclusivamente industriali. L’inserimento della ecotassa per i bus turistici è per tutto il 2015 di carattere sperimentale e ci consente di mettere in campo importanti risorse per i trasporti”.Fiat_500_Enjoy

 

“Alcuni di questi investimenti – precisa Lubatti- sono stati destinati al rifacimento del manto stradale, per risolvere il problema delle buche, che ci ha indotto a monte a attuare un monitoraggio da parte della Divisione, in collaborazione con il Corpo della Polizia Municipale,    sullo stato delle strade, via per via,  in vista dei lavori di manutenzione. Sono stati stanziati 15 milioni di euro per i lavori di rifacimento. In piazza Castello sono stati attuati già sui lati del palazzo della Giunta regionale e della Prefettura. I lavori verranno ripresi dopo l’Ostensione della Sindone, essendo pericoloso lasciare aperti cantieri con la presenza contemporanea di turisti e pellegrini”.pedoni via roma

 

“Due progetti infine – conclude Lubatti – su cui stiamo lavorando sono quello dell’arredo urbano e delle piste ciclabili. L’attuale arredo di via Roma pedonale, infatti, è provvisorio e prevediamo che quello definitivo, allo studio attraverso una serie di progetti proposti dal nostro Settore di Arredo Urbano, non interrompa la visuale tra le due piazze, San Carlo e Castello. Nello stesso tempo abbiamo operato la scelta di spegnere i semafori in piazza San Carlo, in corrispondenza di via Santa Teresa e via Maria Vittoria, per dare la precedenza alle strisce pedonali e rendere, così,  meno pericoloso l’attraversamento per i pedoni provenienti dalla nuova area pedonale di via Roma. Il secondo progetto che mi sta particolarmente a cuore e che il Settore Viabilità ha messo a punto insieme all’assessore all’Ambiente, Enzo La Volta, si chiama “Bici Plan”, e è stato redatto a inizio anno dal Consiglio comunale. Per realizzare nuove piste ciclabili,  secondo questo piano, sarà necessario seguire una pianificazione preordinata.  In questo modo si eviterà,  come avvenuto in passato che in una città come Torino, che vanta il il numero maggiore di piste ciclabili rispetto alla sua superficie,  le piste nuove nascano perdendosi nel vuoto”.

 

Mara Martellotta

 

 

Torino capitale dell'aperitivo con Somersby

torinitudinetorinitudine2

Il brand del gruppo Carlsberg sposa il mood della metropoli piemontese celebrandolo con un decalogo che riassume il legame tra i torinesi e la loro città. Tra i luoghi simbolo della Torinitudine, il Parco del Valentino, Porta Palazzo, Piazza Castello e gli immancabili dehors

 

Oltre 120.000 visualizzazioni in una sola settimana, oltre 3.000 like, 2.000 condivisioni e un hashtag: #Torinitudine, il movimento che scopre lo spirito e il fascino di Torino. Il progetto ha preso il via con il video teaser Amo Torino Perché…, che ha raccontato le opinioni dei torinesi e le impressioni di chi vive la città, le sue piazze e i momenti di aggregazione nei dehors. Insieme al video, diventato virale in poche ore, il sito www.torinitudine.com ha accolto decine di utenti entusiasti di poter esprimere la propria Torinitudine tramite la creazione di meme personalizzati, condivisi anche sui social network.

 

In molti, in questi giorni, si sono chiesti chi si celasse dietro un’iniziativa che è riuscita a tirare fuori l’orgoglio di essere torinesi. Si tratta dell’originale campagna con cui Somersby, marchio del gruppo Carlsberg, si presenta al mercato italiano per il lancio del suo nuovo prodotto, Somersby Apple Original. L’azienda ha deciso di partire dalla storica città dell’aperitivo per promuovere il rinfrescante drink a base di mela, che all’estero è ormai un’autentica istituzione. Il senso di appartenenza dei torinesi, il piacere di condividere gli spazi e l’apertura a nuove culture sono gli ingredienti principali della Torinitudine, tre caratteristicheche svestono la città dal clichè di città fredda e chiusa e la rendono candidata ideale per Somersby, che da sempre porta avanti gli stessi valori di socialità, partecipazione e intraprendenza. Somersby ha raccolto le risposte degli utenti alle domande “Cos’è per te la Torinitudine?” e “Perchè ami Torino?” e ne ha tratto un decalogo: il Manifesto della Torinitudine, che raccoglie i simboli più rappresentativi della città sabauda, mostrandone il carattere dinamico e moderno.

 

Non potevamo non partire dalla capitale storica dell’aperitivo per presentare Somersby Apple Original – racconta Manuela Rognoni, Marketing Manager di Carlsberg Italia – Torino ha una lunghissima tradizione legata a questo speciale momento della giornata, parte integrante dell’identità socioculturale della città, oltre che punto di riferimento per migliaia di persone. L’aperitivo al dehor è per i torinesi la massima espressione dello stare insieme, uno scambio di esperienze tra chi ama rilassarsi in compagnia. Da qui il concetto di Torinitudine, una definizione nata per racchiudere le emozioni di chi vive in prima persona la magica atmosfera di questa metropoli e che rispecchia perfettamente lo spirito Somersby. Il pubblico torinese sarà il primo a degustare Somersby Apple Original, una bevanda rinfrescante ideale per l’aperitivo con gli amici, che mira a diventare un ‘must-drink’ per i momenti di svago e relax degli italiani.”

 

Nel decalogo spiccano i luoghi e le storie simbolo della città, la magia dei vicoli, l’anima multietnica e il prestigio di rappresentare due club, Torino e Juventus, che hanno caratterizzato la storia del calcio italiano. Dopo il Manifesto della Torinitudine, Torino sarà di nuovo protagonista in occasione di un evento estivo che coinvolgerà i cittadini e i locali in quella che sarà proclamata la Giornata della Torinitudine.

Bene Banca, uno sguardo rivolto ai giovani

Da oltre un secolo banca del territorio al servizio di famiglie e agricoltori, ora rivolge la sua attenzione anche ai giovani. Approvato il bilancio con un utile netto al termine del primo anno di mandato, dopo il periodo di amministrazione straordinaria

 

 

benebancaUna banca radicata sul territorio, che coniuga impresa e innovazione, ma anche capace di rivolgere un’attenzione primaria al mondo dei giovani. Questa è Bene Banca, che ha approvato domenica 10 maggio a Benevagienna l’esercizio 2014 nel corso dell’assemblea dei Soci. ” A quasi un anno dalla riconsegna dell’ente alla gestione ordinaria – spiega il presidente di Bene Banca, Pier Vittorio Vietti –  la banca ha ripreso il suo cammino verso traguardi importanti,  quali la sua affermazione come banca locale di  riferimento per le famiglie e gli operatori economici del territorio, la produzione di risultati aziendali positivi, capaci di consentire l’incremento della patrimonializzazione e il sostegno alle comunità locali, nella prospettiva della mutualità e della cooperazione. Sono proprio questi ultimi, infatti,  i principi fondamentali del movimento del Credito Cooperativo”.

 

“Bene Banca – aggiunge Pier Vittorio Vietti – nel suo DNA ha alcune specificità che la distinguono dalle altre banche, in quanto è un esempio digiovani banca credito cooperativo.  Proprio la comparsa in Italia del Credito Cooperativo, attraverso le prime Casse Rurali e artigiane a fine Ottocento,  ha rappresentato la prima reale opportunità per la gente comune di utilizzare i servizi finanziari. Milioni di piccoli agricoltori, artigiani, operai, imprenditori e professionisti, operatori del sociale e le loro famiglie hanno potuto ricevere fiducia, ottenere credito e migliorare la propria condizione di vita. Proprio i nostri soci cooperatori, che hanno superato i settemila, costituiscono la nostra ragion d’essere. La nostra missione è rispondere alle loro esigenze finanziarie, anche se la nostra attenzione è rivolta anche ai non soci”. “A distanza di un anno dalla fine del commissariamento abbiamo chiuso il bilancio in utile – precisa Vietti – Il bilancio di esercizio al 31/12/2014, che si riferisce a un periodo di soli sette mesi, dal primo giugno al 31 dicembre, evidenzia un utile netto di 305 mila euro e una raccolta complessiva di 946 milioni di euro, con un incremento di 33 milioni di euro nel comparto gestito. Bene Banca ha inoltre erogato impieghi per 50 milioni di euro destinati per la quasi totalità alla provincia di Torino e a quella di Cuneo”.

 

Ma Bene Banca è anche costantemente proiettata verso il futuro, con un’attenzione particolare rivolta ai giovani, per porli nella condizione primaria di acquistare il loro bene primario, la prima casa. Per questa ragione ha creato un mutuo rivolto ai soci con meno di 35 anni, che si può estendere anche ai lavoratori atipici, e che prevede la possibilità di sospensione delle rate per due volte per sei mesi, nel corso dell’ammortamento, e con una durata fino a 35 anni. “Infine – conclude il presidente Vietti –  Bene Banca è stata protagonista di un importante accordo siglato con Confartigianato Fidi Cuneo, con la possibilità di stanziamento per i soci di un plafond di  20 milioni di euro per acquisto scorte, assunzione di personale, finanziamenti, trattamento di fine rapporto e immobilizzazioni immateriali. I soci della Banca, del Sistema Confommercio della provincia di Cuneo e della Confidi hanno potuto inoltre beneficiare dello stanziamento di 10 milioni di euro per il 2015 e 2016”.

 

Anche i privati ricevono dalla banca un’attenzione particolare.  Bene Banca, e questa è una novità rilevante, ha creato dei nuovi finanziamenti che danno la possibilità ai soci di ottenere fino a 25 mila euro di spread a partire dal 3.5%. In questo nuovo anno di vita la banca si è concentrata,  infatti,  nel proporre prodotti che prevedano un lungo periodo di pre- ammortamento, dove si pagano solo interessi. Questi prodotti possono essere, infatti, molto congeniali agli agricoltori,  che, nel momento in cui effettuano un investimento,  attendono ritorni economici nel medio- lungo termine.

 

Mara Martellotta

Da Rita la cucina è arte

ciacci2Se fra i tavoli è presente Rita la scena è  perfetta. Non si tratta solo di come si può venire accolti da lei e dal suo personale, ma è  la sua storia  che affascina  e percorre due generazioni di torinesi che l’hanno seguita nei suoi spostamenti negli anni , apprezzata gia’ al tempo di quando era ancora in vita il suo amato marito, noto sportivo e protagonista del ciclismo Italiano

 

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Rita Ciacci, diciamolo pure e’ proprio un gran  bel personaggio. Se si dovesse immaginare un artista diremmo che lo rappresenta a pennello e, si sa la cucina è un’ arte. La buona tavola  fa di un ristorante il suo successo, ma se fra i tavoli è presente Rita la scena è  perfetta. Non si tratta solo di come si può venire accolti da lei e dal suo personale , ma è  la sua storia  che affascina  e percorre due generazioni di torinesi che l’hanno seguita nei suoi spostamenti negli anni , apprezzata gia’al tempo di quando era ancora in vita il suo amato marito, noto sportivo e protagonista del ciclismo Italiano.

 

Non sappiamo se a Rita piaccia essere deffinita un pezzo di storia della nostra Torino, nella ristorazione, ma visti i tempi e i grandi cambiamenti economici e sociali con nostalgia lei testimonia quella bella Italia tutta in salita, coraggiosa , avventurosa, creativa degli anni 60/70. Solo uno spirito sensibile d’artista poteva dipingere le pareti  del suo ristorante affrescandole riproducendo angoli di Torino con un percorso che inizia  al piano terreno e termina al primo piano, rendendo l’ambiente unico.

 

Rita ci racconta di quando venne a vedere la prima volta  lo stabile in strada Mongreno immerso nel verde. Cerchiamo di immaginare sentendo il suo racconto quanto fosse abbandonato a se stesso da tempo. In linea con il suo modo di  fare  andando contro il parere di tutti in famiglia , caparbia e decisa ha trasformato totalmente il luogo , ripristinando  anche il giardino creando un dheors tra fiori ,piante e tavole raffinate. Nella bella stagione, da  Ri-Ciacci  è il  posto  preferito dai suoi numerosi clienti.

 

Il ristorante Ciacci frequentato dalla Torino che conta e non solo è noto per il pesce ,ma non da meno si servono ottimi piatti di carne; rinomato il vitel tonnato e l’arrosto di vitello con funghi porcini nostrani  e i gustosissimi dolci a sorpresa. Non chiedete il menu… un artista non si ripete, propone in base al suo umore e agli ingriedienti di qualità che trova al mattino presto quando realizza il menuì della giornata.

 

I vini, si sa, esaltano la buona tavola  e sono fondamentali per l’accompagnamento dei piatti. La cosa piacevole è  ritrovare il giusto equilibrio anche nel prezzo tra i vini e i piatti proposti a base di pesce: si puo’partire da 25 euro a testa .Ciacci continua a esistere in onore del marito, cosi ha voluto Rita per dare continuita’ alla sua memoria di compagno amato e fedele.

 

Un ristorante ideale per chi non è alla ricerca del classico ristorante. Cucina eccellente perchè tutto è fresco e preparato al momento. La cordialita è di casa e il servizio creano un’atmosfera molto familiare.  Bersano vini ne consiglia la visita:  un modo piacevole di assaggiare i suoi vini piemontesi e toscani.

 

 

 

Ri Ciacci – Str. Comunale Di Mongreno, 50, 10132 Torino, . 011 8980734