TRIBUNA- Pagina 21

DL SICUREZZA, UNCEM: TAVOLO NAZIONALE PER AFFRONTARE I NODI DELLA NORMA

“Sul DL Sicurezza ci auguriamo non vi siano strumentalizzazioni, forzature, eccessive polarizzazioni. La legge va rispettata anche se troppi nodi sono da sciogliere, come ha ribadito nelle scorse ore il collega Presidente Anci De Caro. Così, vogliamo possano proseguire esperienze virtuose di accoglienza e integrazione, Spar e Cas, che i Comuni montani insieme stanno attuando. Un tavolo nazionale di esame delle difficoltà emerse è urgente. I Sindaci sono un pezzo dello Stato. Le Istituzioni, tutte, vanno rispettate e tutti devono poter esprimere le loro idee e proposte, nel pieno rispetto della Costituzione italiana”.

il Presidente Uncem, Marco Bussone

Docenti dei Diritti Umani: a proposito di mobilità

Il Coordinamento Nazionale dei Docenti dei Diritti Umani, in occasione della mobilità 2019/2020, propone al Governo e ai Parlamentari di modificare le aliquote inerenti ai trasferimenti; attualmente, ricordiamo, è previsto il 60% delle disponibilità accantonato per le immissioni in ruolo determinate al termine dei trasferimenti provinciali; i trasferimenti interprovinciali del personale docente si effettuano dopo quelli provinciali nel limite del 30%. Sarebbe ora opportuno consentire alle famiglie smembrate dalla legge 107 del 2015 di ritornare ad una qualità di vita decorosa. Per i docenti in servizio fuori sede non sono previste indennità di alcun genere, e diventa chiaro quanto sia utopistico sognare un rientro a casa per i lavoratori appartenenti a determinate classi di concorso (es. A046 – discipline giuridiche ed economiche), se non ci sarà un impegno immediato da parte del Governo, che pure, attraverso i suoi rappresentanti più eminenti, aveva fatto sperare tutto il contrario. Ci rivolgiamo in maniera particolare a quei parlamentari, che, spesso appartenenti al mondo della scuola, avevano durante la campagna elettorale incontrato tanti insegnanti e ne avevano condiviso pubblicamente le istanze, affinché mediante un emendamento alla legge di bilancio 2019 possano inserire novità importanti per il ritorno a casa dei numerosi docenti in attesa.

Presidente Romano Pesavento

Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani

 

A CAPODANNO E VERSO L'EPIFANIA, COMPRA IN VALLE

“Le feste di Natale, di Capodanno e dell’Epifania sono una grande occasione per passare qualche giorno nelle aree montane del Piemonte, alpine e appenniniche. Non solo neve e sci. L’offerta di opportunità all’insegna della tradizione, degli eventi, delle feste storiche è molto ampia. Serve un nuovo approccio culturale affinché i turisti, chi sceglie la montagna per qualche ora o per qualche giorno, per relax e per svago, possa fruire dei servizi e delle opportunità che i nostri paesi offrono. La campagna Uncem ‘Compra in valle, la Montagna vivrà” è vivissima oggi. Non è certo solo estiva. Vale tutto l’anno”.Così Paola Vercellotti, Vicepresidente Uncem. “Vale anche per la tavola di Capodanno – prosegue – sulla quale ci auguriamo possano trovare posto le eccellenze delle valli, da acquistare sui territori, da procurare nelle aziende agricole e dagli artigiani. Mi auguro sia veramente così. Un gesto culturale importante, che dà ossigeno ai piccoli negozi. Non c’é solo la grande distribuzione. C’è il territorio, ci sono i paesi con le loro botteghe. Risalire dalle città per scoprirli è un atto culturale che fa bene a tutti. Che serve al Paese affinché non muoiano i paesi”.

A CAPODANNO E VERSO L’EPIFANIA, COMPRA IN VALLE

“Le feste di Natale, di Capodanno e dell’Epifania sono una grande occasione per passare qualche giorno nelle aree montane del Piemonte, alpine e appenniniche. Non solo neve e sci. L’offerta di opportunità all’insegna della tradizione, degli eventi, delle feste storiche è molto ampia. Serve un nuovo approccio culturale affinché i turisti, chi sceglie la montagna per qualche ora o per qualche giorno, per relax e per svago, possa fruire dei servizi e delle opportunità che i nostri paesi offrono. La campagna Uncem ‘Compra in valle, la Montagna vivrà” è vivissima oggi. Non è certo solo estiva. Vale tutto l’anno”.Così Paola Vercellotti, Vicepresidente Uncem. “Vale anche per la tavola di Capodanno – prosegue – sulla quale ci auguriamo possano trovare posto le eccellenze delle valli, da acquistare sui territori, da procurare nelle aziende agricole e dagli artigiani. Mi auguro sia veramente così. Un gesto culturale importante, che dà ossigeno ai piccoli negozi. Non c’é solo la grande distribuzione. C’è il territorio, ci sono i paesi con le loro botteghe. Risalire dalle città per scoprirli è un atto culturale che fa bene a tutti. Che serve al Paese affinché non muoiano i paesi”.

La comunità della Chiesa di Scientology ha salutato Alice

Lunedì mattina 31 dicembre, l’associazione volontari di Protezione Civile della Comunità di Scientology PRO.CIVI.CO.S. onlus e tutta la comunità della Chiesa di Scientology, assieme a numerosi rappresentanti del volontariato e centinaia tra amici e parenti si sono stretti attorno alla famiglia Tesio per salutare Alice, ventiquattrenne vittima di un tragico incidente automobilistico la notte di Natale. Alice è sempre stata sensibile, molto attiva e disponibile a portare aiuto e un sorriso a chi ne sentiva il bisogno. La cerimonia religiosa officiata presso il Tempio Crematorio di Piscina con il rito religioso di Scientology dal Reverendo Magda Camilla Morra, trae spunto dal retaggio di L. Ron Hubbard riguardante la natura spirituale ed eterna dell’essere umano che trascende la vita terrena. “Anche se il dolore per una persona che ci lascia è inevitabilmente grande – ha spiegato il Rev. Morra – per chi pratica la religione di Scientology il fatto che la vita continui è una chiara consapevolezza che aiuta ad affrontare la perdita e guardare con fiducia al futuro”. 

La Giornata Mondiale della Pace

Rosina (Ordine Assistenti sociali del Piemonte): “Le azioni professionali rischiano di essere inefficaci se le politiche non tutelano i diritti umani e la giustizia sociale”

 

1° gennaio 2019, Torino. Oggi si celebra la 52ma Giornata Mondiale della Pace.

Secondo l’ultima edizione dell’Atlante mondiale delle guerre e dei conflitti, la situazione in Medio Oriente è già quella di una vera e propria guerra. E il conflitto israelo-palestinese è solo una delle 36 guerre che si stanno svolgendo. E dalle guerre sono toccate in particolare le persone comuni. Al mondo, quasi il tredici per cento della popolazione mondiale vive con meno di 1,90 dollari al giorno: in valori assoluti, in condizione di povertà estrema, vivono 902 milioni di persone (circa quindici volte la popolazione italiana).

 

L’Ordine Assistenti sociali del Piemonte ha preso posizione perché, per quanto le guerre tradizionali ed i conflitti possano sembrare realtà lontane e apparentemente distaccate, la violenza e l’offesa ai diritti umani rappresentano i veri avversari contro cui lottano i professionisti dell’aiuto nelle comunità locali.

 

Barbara Rosina (Presidente dell’Ordine regionale) afferma: «La Giornata mondiale della Pace è un’occasione importante per manifestare i nostri interrogativi, divulgarli, con la speranza che diventino quelli di tutti. In tempi in cui gli episodi di razzismo, intolleranza, discriminazione e disuguaglianza sono ritornati ad essere prepotentemente al centro della narrazione quotidiana, ci domandiamo cosa si possa fare per realizzare una società più giusta, equa, inclusiva e solidale. Il Codice Deontologico dell’assistente sociale, costituito dai principi e dalle regole che devono essere osservate e fatte osservare nello svolgimento dell’attività professionale, ci orienta. Ripartire da questa cornice è necessario, ma non basta. Se, infatti, non vi è un assetto normativo nazionale e regionale che garantisce e tutela la libertà, l’uguaglianza, la socialità, la partecipazione, la giustizia sociale, le azioni professionali rischiano di essere inefficaci».

 

«Poiché siamo al servizio delle persone, – ribadisce Alessandro Andretta (consigliere dell’Ordine e assistente sociale presso l’Ufficio Pio della Compagnia San Paolo a Torino) – la disciplina del Servizio Sociale dovrà diventare voce sempre più autorevole nel combattere quelle politiche che disprezzano l’uomo e la società in cui vive».

 

I nuovi disordini internazionali stanno coinvolgendo i paesi occidentali e, solo al momento, l’Italia ne risulta indenne. La vera minaccia emergente non è, però, tanto il terrorismo quanto l’inadeguatezza della leadership occidentale e della “comunità della sicurezza” ad affrontarlo. Ed anche su questo punto che si esprimono gli assistenti sociali piemontesi.

Rosina asserisce: «Come spiega Mini in “La guerra dopo la guerra. Soldati, burocrati e mercenari nell’epoca della pace virtuale”, per battere il terrorismo occorrerebbe prima di tutto battere la paura dentro di noi e agire per eliminarne le cause. Il terrore è il motore della “paranoia occidentale per la sicurezza”. Esso è, inoltre, diventato anche uno degli strumenti di cui dispongono i governi per influenzare decisioni e imporre un modello totale che in ogni caso sanno di non potere controllare pacificamente».

CAPODANNO, ON. BRAMBILLA AI SINDACI: “BANDIRE I BOTTI, PERICOLOSI PER PERSONE E ANIMALI”


“Anche quest’anno rinnoviamo l’appello alle amministrazioni comunali perché vietino botti e fuochi d’artificio la notte di san Silvestro”. Lo dice in un videomessaggio su internet l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente.


“Gli artifici pirotecnici – prosegue l’ex ministro – rappresentano un grande pericolo sia per le persone che per gli animali. I selvatici possono anche morire per il terrore di eventi che non riescono a comprendere. Quelli domestici possono scappare, se sono malati possono subire conseguenze più gravi. La moda dei botti non è segno di civiltà. I botti sono costosi e pericolosi, per le persone e per gli animali. Banditeli!”

Se i botti non saranno vietati, o se non sarà rispettato il divieto, ecco alcuni consigli utili per gestire i quattrozampe: non tenere i propri animali in giardino, farli entrare in casa, chiudere bene porte e finestre, alzare il volume della televisione. “Fate in modo – conclude l’on. Brambilla – che gli animali non capiscano che cosa sta succedendo fuori. Soprattutto non risparmiate le coccole e le carezze. Rassicurateli, perché ciò che a qualcuno pare un divertimento incute loro un grande timore. Hanno bisogno del vostro affetto: fate che sia una festa anche per loro!”.

Il videomessaggio dell’on. Brambilla è visibile su YouTube all’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=OFHWr9pDkqE o scaricabile all’indirizzo https://drive.google.com/file/d/1tVyOVSb28w_btWK3u5oHtEQonITU-Mcr/view.

Giornata mondiale della Pace, incontro a Torino

Il 1° gennaio 2019, tra le  18 e le 20, presso il Sermig – Arsenale della Pace,  di Via Borgo Dora, 61 si terrà un incontro interconfessionale per celebrare la Giornata mondiale della Pace. Saranno presenti autorità tra le quali l’arcivescovo Cesare Nosiglia e fedeli di tutte le confessioni religiose esistenti in Piemonte, e sarà presentato un documento rappresentativo  di tutte queste realtà, a testimonianza della tensione al dialogo e alla convergenza per il Bene Comune che animerà tutti i presenti. L’ampiezza, la varietà e la convergenza delle religioni presenti insieme nel coordinamento rappresenta – a questo livello – un “unicum” anche in Italia. 
Giampiero Leo

“Continue aggressioni alle forze dell’ordine”

Non accennano a diminuire i casi in cui le forze dell’ordine per fermare o anche solo controllare alcune persone soprattutto nomadi o stranieri, debbano affrontare e contrastare i rischi di aggressione di altri soggetti che vorrebbero sottrarre i prevenuti dai controlli di polizia. Continuiamo a ripetere, dichiara Eugenio Bravo, che servono pene esemplari e rieducative perché diversamente questi comportamenti aggressivi non si attenueranno e non verranno ridimensionati. Il caso in questione ha costretto l’operatore di polizia a sparare un colpo in aria intimidatorio per evitare che, dopo essere stati circondati, venissero anche aggrediti e perdessero il controllo dei fermati. Solo la grande professionalità dei poliziotti ha impedito che la situazione degenerasse in eventi più gravi. Per il Siulp, il decreto sicurezza, deve essere considerato l’inizio di un percorso che deve necessariamente portare a pene rieducative e che incidano su comportamenti gravi e intollerabile per uno Stato di diritto, che vedono le forze dell’ordine in difficoltà e privi degli strumenti legislativi, necessari, per essere meglio tutelati.

Eugenio Bravo

segretario generale Siulp

Buone feste dai Docenti dei Diritti Umani

Il Coordinamento Nazionale dei Docenti dei Diritti Umani in occasione di queste festività natalizie augura a tutto il mondo scolastico un periodo di riposo e all’insegna della solidarietà sociale

A seguito delle notizie relative all’economia e in particolare con il diffondersi di deboli ma diffuse voci di un ritorno della crisi economica nei prossimi mesi sarà sempre più faticoso da parte delle famiglie mantenere gli studi dei propri figli.  Il problema principale riguarda il costo dei libri di testo che se, da un lato devono essere sempre aggiornati e multimediali, dall’altro costringono le case editrici a sostenere maggiori costi che determinano un aumento, fortunatamente, meno che proporzionale del prezzo di copertina. Pertanto è doveroso che lo Stato tuteli l’articolo 34 della Costituzione Italiana, il quale ai commi 3 e 4, afferma il diritto dei capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi economici, di raggiungere i livelli più alti degli studi e quindi il dovere della Repubblica di rendere effettivo questo diritto attraverso, borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze da attribuire mediante concorso. Dobbiamo precisare che il diritto allo studio riguarda il percorso scolastico successivo all’obbligo e quello universitario, che liberamente ciascuno può conseguire. Il dovere della Repubblica (l’insieme delle istituzioni pubbliche) è di garantire a coloro, che si dimostrano capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi economici, di raggiungere i gradi più elevati di istruzione, mettendo a loro disposizione ogni risorsa possibile, come per esempio le borse di studio.  A tal proposito il CNDDU vuole proporre un progetto di solidarietà concreta in prossimità di queste feste da intraprendere nei comuni italiani, luogo decentrato dello Stato centrale più vicino ai cittadini, per promuovere una “Banca del libro” dove tutti gli studenti delle medie inferiori e superiori meno abbienti possono recarsi per prendere in comodato d’uso gratuito i testi scolastici che spesso finiscono in scatole accatastate nei garage o nelle soffitte, perdendo la loro funzione principale di divulgazione della cultura e del sapere. Inoltre volevamo proporre questo servizio anche per i testi universitari, per agevolare gli studenti e le famiglie che spesso si trovano a dover far fronte ai costi di vitto ed alloggio al di fuori della città o della regione di residenza, non sempre a buon mercato, cercando di offrire un’alternativa più ampia ai testi a disposizione nelle biblioteche universitarie. Il modello che proponiamo è già attivo in qualche comune su iniziative di alcune regioni come per esempio il Friuli Venezia Giulia, la Puglia e la Toscana.Auspichiamo che questo progetto prenda campo in tutto il territorio nazionale e al contempo speriamo che ogni docente precario e non possa nel 2019 realizzare le proprie aspirazioni professionale, in particolare le nuove immissioni in ruolo e il trasferimento nelle proprie sedi di residenza.

Prof. Ronny Donzelli

Resp. Rapporti Istituzionali CNDDU