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IL GSPM TORINO HA L’ARGENTO VIVO ADDOSSO: SECONDO POSTO AI CAMPIONATI ITALIANI ASPMI DI CORSA CAMPESTRE

Ottimo esordio stagionale per il sodalizio sabaudo, che conquista l’oro nella gara maschile con Maurizio Marzullo e il bronzo in quella femminile con Paola Settia

La stagione 2017 del Gruppo Sportivo Polizia Municipale di Torino comincia… sprintando. Domenica 2 aprile, infatti, la compagine gialloblù, formata da nove uomini e quattro donne, ha preso parte ai campionati italiani ASPMI di corsa campestre, che si sono disputati presso il circolo CONI “Luigi Montefusco” di Lecce lungo un tracciato di poco superiore ai 2 chilometri, con quattro giri previsti per la tenzone maschile e due per quella femminile. Al termine della competizione, alla quale hanno partecipato in tutto 62 atleti, i sabaudi hanno agguantato la seconda piazza in classifica generale, cedendo il passo soltanto al GS Milano e precedendo proprio i loro omologhi salentini. A infarcire il bottino dei piemontesi ci hanno pensato Maurizio Marzullo, vincitore assoluto della gara con il tempo di 31’41”, e Paola Settia, medaglia di bronzo fra le donne (19’25”). Per quanto concerne i piazzamenti di categoria, tra gli uomini si segnalano il quinto e il settimo posto di Cristian Bertaina e Alessandro Dazzeo fra i “Veterani A”, la quarta e la quinta posizione di Massimo Benincasa e Roberto Fruianu nei “Pionieri A” (categoria vinta da Marzullo), l’ottava e la decima piazza di Massimo Re e Marco Baldo tra i “Pionieri B” e il quarto e il sesto posto di Giuseppe Adamo e Silvano Ferrero nei “Pionieri C”. Le quattro quote rosa al via, invece, erano tutte “Veterane B”  e si sono classificate tra le prime sei della loro categoria: si tratta di Paola Settia (seconda), Luisella Tanda (terza), Rossana Trancuccio (quarta) e Monica Palumbo (sesta).

A margine della manifestazione, il responsabile della squadra podistica del GSPM Torino, Cristian Bertaina, tornato al timone del team dopo due anni, ha commentato: «Sono molto felice di essere ritornato responsabile di un gruppo podistico stupendo a livello sportivo e umano e sono ancora più felice di aver festeggiato questa giornata con un argento nazionale. Il percorso era decisamente impegnativo e prevedeva l’arrivo all’interno della pista d’atletica. A complicare le cose, poi, ci si è messo anche il vento, che soffiava contro noi atleti, costringendoci a un supplemento di fatica, ma siamo stati tutti bravissimi e ci siamo presi una bella soddisfazione. Colgo l’occasione per ringraziare la collega Paola Settia, che mi ha supportato nell’organizzazione della trasferta in landa pugliese e con cui mi complimento per il terzo posto assoluto, centrato proprio nel giorno del ritorno alle competizioni dopo un lungo periodo di inattività. Un grandissimo grazie, poi, desidero rivolgerlo ai colleghi del Gruppo Sportivo di Lecce, con particolare riferimento al presidente, Antonio Grassi, e agli organizzatori, Antonio Manni e Giuseppe Sabatino. Tutto è stato perfetto, a partire dal soggiorno, conclusosi con un meraviglioso giro turistico della città».

Archiviata la campestre, i ragazzi di Bertaina potranno ora cominciare a preparare i campionati italiani ASPMI di corsa su strada, in programma domenica 29 ottobre a Milano. Il GSPM Torino, invece, tornerà a giocarsi un titolo nazionale molto prima di quella data; infatti, sabato 6 e domenica 7 maggio, a Genova, si terranno i tricolori di nuoto.

FIAT TORINO LOTTA CONTRO PISTOIA, MA CEDE NEL TEMPO SUPPLEMENTARE

Di Manuela Savini

Partita molto intensa e vibrante che Torino, tuttavia, non è riuscita a portare a casa nonostante averla condotta saldamente per metà gara. Occasione perduta in chiave playoff, ma restano ancora cinque match da disputare e i ragazzi del coach Vitucci hanno le carte in regola per crederci fino in fondo. Entrambe le squadre erano consapevoli dell’importanza in chiave playoff di questa partita: Pistoia è stata più brava e forse più fortunata e Torino ha pagato caro qualche errore in difesa e non è stata aiutata dalla fortuna. Ma per entrambe i giochi sono ancora aperti e Torino deve continuare a crederci.In classifica generale, Milano ha di nuovo perso (contro Trentino 76-98), mentre Venezia ha vinto ed a questo punto vede la capolista a soli 6 punti. Avellino, invece, ha perso venendo raggiunta da Trentino in terza posizione. Sassari e Reggio Emilia staccano le dirette inseguitrici (tra cui Torino) e raggiungono Capo d’Orlando, reduce da un’altra sconfitta ed in profonda crisi. Pistoia ha raggiunto Torino e Brindisi a quota 24 e tutte queste squadre dovranno giocarsi il tutto per tutto per guadagnarsi l’ultimo degli otto posti che consentono l’accesso ai playoff.

 

 

Prossimo incontro fuori casa, domenica 9 aprile alle ore 18.15, per la sfida Pasta Reggia Caserta vs Fiat Torino

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CLASSIFICA (25a giornata): Milano 40; Venezia 34; Avellino e Trentino 30; Capo d’Orlando, Sassari e Reggio Emilia 28; Pistoia, Brindisi e Torino 24; Varese e Brescia 22; Cantù 20; Caserta 18; Pesaro e   Cremona 14.

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La situazione infermeria non è ancora risolta e coach Vitucci non ha potuto contare su tutti i suoi giocatori, ma DJ White è tornato in campo dopo quattro settimane di assenza. Seppure non ancora al meglio della forma, la sua presenza è stata di aiuto per i compagni.Nel primo quarto, sono scesi in campo Wilson, Poeta, Hollins, Harvey e Okeke per la squadra di casa e Boothe, Crosariol, Jenkins, Moore e Petteway per Pistoia. Torino è andata subito in vantaggio fino ad avere tredici punti di vantaggio, poi, Pistoia è entrata in partita riducendo lo svantaggio alla fine del quarto (20-13 per Torino). Anche nel secondo quarto, Fiat Torino è partita con decisione e grinta allungando il distacco a +11 punti in chiusura di tempo (43-32). Migliori giocatori per Torino sono stati Poeta (unico ad andare in doppia cifra con 14 punti) e White nonostante le lunghe settimane di assenza; per Pistoia Moore, con dieci punti, e Antonutti.

Al rientro dalla pausa, in campo è sceso lo stesso quintetto torinese di inizio partita (Hollins, Wilson, Okeke, Harvey e Poeta), mentre Pistoia ha schierato Antonutti, Okereafor, Moore, Crosariol e Jenkins. Pistoia è sembrata rinata e più determinata che mai, mentre Torino, denunciando forse un calo fisico e di attenzione, si è fatta prima raggiungere e poi superare dagli avversari con un parziale impietoso a favore di Pistoia (9-18). Vanificato il vantaggio accumulato prima della pausa, il terzo quarto si è chiuso con Pistoia avanti per 52 a 50. Come era prevedibile, nel quarto tempo, la partita è diventata molto intensa ed avvincente con belle soluzioni agonistiche e tattiche. Torino ci ha provato fino alla fine: a 1’03” dal termine, prima, Poeta con una lunetta e, poi, White con una perentoria schiacciata hanno portato Torino avanti 78 a 76. A 19” dalla fine, Pistoia con Antonutti ha agguantato il pareggio e soltanto il ferro preso da White sul finire di quarto, ha salvato Pistoia condannando Torino ai supplementari (78-78). Nel tempo supplementare,Torino ha tenuto il ritmo degli avversari denunciando un po’ di fatica ed in questa occasione la panchina corta e l’assenza di alcuni giocatori chiave sono costati caro alla squadra di casa, nonostante i ragazzi di Vitucci abbiano dato una grande prova di carattere e di attaccamento alla maglia. La partita si è chiusa con Torino sotto di 4 punti (91-95) e con una tripla di Poeta, finita sul ferro.

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Questi i parziali dei singoli quarti: 20-13, 23-19, 9-18, 26-28;

questo il parziale del tempo supplementare 13-17 per Pistoia.

Queste le formazioni:

 

FIAT TORINO: Wilson 0, Harvey 1, DJ White 3, Parente 4, Poeta 8, Alibegovic 5, Okeke 18, Cuccarolo 14, Hollins 15, Vitale 23, Crespi 33; All. Vitucci.

 

FLEXX PISTOIA: Petteway 13, Okereafor 13, Antonutti 14, Solazzi, Lombardi 6, Crosariol 9, Magro 7, Jenkins 9, Moore 22, Boothe 2; all. Esposito

 

Queste le dichiarazioni a fine partita:

 

Coach Vitucci: “Abbiamo giocato una partita con molta generosità e nel finale questo ci è costato molto. Siamo calati alla distanza, anche se pur nel supplementare abbiamo avuto le nostre occasioni. I dettagli hanno fatto la differenza e non in nostro favore, vedi una palla persa e un errore su un rimbalzo difensivo. Il terzo quarto ha girato l’inerzia della partita. Pistoia ha vinto per una questione di “briciole” ma ne prendiamo atto. Una sconfitta che non cambia molto. Dobbiamo di qui alla fine del campionato mettere in campo la giusta mentalità per continuare ad inseguire il sogno playoff, che senza dubbio oggi è un po’ più lontano. Degli infortunati non voglio parlare, anche se è normale capire che per esempio White non ha ancora il feeling dei giorni migliori dopo essere stato assente anche dagli allenamenti per quasi quattro settimane. Non è detto che con tutti in campo la situazione sarebbe cambiata. Siamo consapevoli che l’emergenza costringe a pagare un po’ in termini di sforzo supplementare chiesto ai giocatori. Non posso rimproverare loro nulla sotto il profilo dell’impegno, piuttosto avremmo dovuto dimostrarci più consistenti e cinici in alcune situazioni”.
Coach Esposito: “Sono molto contento per il risultato. La cosa più bella è stato l’atteggiamento maturo della squadra, sicuramente il migliore dell’anno quando abbiamo giocato in trasferta. Abbiamo resistito e siamo rimasti in partita nonostante le spallate di Torino. Abbiamo sistemato cammin facendo alcune cose e negli ultimi due quarti letto meglio le situazioni di vantaggio che siamo riusciti a creare, soprattutto con più tranquillità e meno fretta. Una volta riagganciata Torino la partita si è giocata punto a punto e i dettagli sono diventati determinanti. La Fiat Torino aveva 2/3 assenze importanti, noi abbiamo giocato con alcuni elementi strategici gravati di falli. Decisivo il nostro cambio in difesa e l’aver mosso meglio il pallone nella seconda parte di gara per liberare i lunghi e gli esterni. Così la difesa su Poeta attuata da nostri giocatori più fisici rispetto a quelli che gli abbiamo opposto in principio di match.”.

 

 

Foto: Fiat Torino Auxilium

 

 

AL VIA LA SERIE B DI PADEL CON UNDICI SQUADRE TORINESI ISCRITTE AL CAMPIONATO NAZIONALE

di Manuela Savini

Domenica 2 aprile è ufficialmente iniziato il campionato di serie B, stagione 2017. Sono iscritte 97 squadre provenienti da tutta Italia, suddivise in quattordici gironi raggruppanti circoli della stessa macroarea. Le prime tre giornate saranno giocate di domenica (2, 9, 30 aprile) per evitare la concomitanza con la Serie A e A2 per, poi, proseguire il 6 ed il 27 maggio ed il 10 e 17 giugno, di sabato. Orario di inizio dei match le ore 10 per incontri tra club della stessa provincia, alle ore 11 per incontri tra circoli di province diverse (salvo diversi accordi tra i capitani). Le prime due squadre di ciascun girone accederanno al tabellone nazionale per l’assegnazione del titolo nazionale e le prime quattro classificate del tabellone approderanno direttamente in serie A2. La formula degli incontri intersociali prevede due doppi maschili ed uno femminile.

Vista la crescita del numero e del livello dei giocatori di padel in Piemonte, era forse prevedibile che rispetto alle sole due squadre iscritte alla serie B dell’anno scorso, quest’anno il numero sarebbe aumentato…. Nessuno avrebbe, però, pensato che ben undici squadre di Torino e provincia si sarebbero iscritte alla serie B, pronte a sfidarsi da aprile a giugno.

Alcuni circoli hanno iscritto più di una squadra per consentire al maggiore numero di giocatori la possibilità di cimentarsi in una competizione nazionale e di confrontarsi con giocatori di altre regioni. E così il Monviso Sporting Club, attualmente il circolo più attrezzato con tre campi di cui due coperti e con la previsione a brevissimo di costruirne altri tre, ha iscritto quattro squadre; il TC Ciriè ed il Master Club Torino due squadre ciascuno.

 

Queste le composizioni dei gironi per quanto riguarda le squadre torinesi:

Monviso Sporting Club A “Top” e Rivarossa Master Club nel girone 4;

Monviso Sporting Club B “RF”, Royal Club Torino, TC Cirè B, Cafasse Paddle e Master Club Torino A “Pulpadel” nel girone 5;

Monviso Sporting Club C “Pink Padel” e TC Ciriè A nel girone 8;

Master Club Torino B “Magister Master” e Monviso Sporting Club D “Beer Padel” nel girone 13.

Qualche squadra ieri non ha giocato. Causa maltempo, Rivarossa Master Club e Master Club Torino A hanno rinviato i rispettivi incontri: il primo contro Valletta Cambiaso ASD di Genova ed il secondo contro Cafasse Paddle, rinviando una sfida tutta torinese. Al TC Ciriè B, invece, spettava il turno di riposo. Tutte le altre squadre hanno disputato il proprio incontro intersociale.

 

Nel girone 4, Monviso A ha vinto facilmente contro AB Academy – Padel Albaro di Genova per 3 a 0. Tra le donne la forte coppia torinese, Sobrero/Cravero, non hanno avuto problemi contro le avversarie (60 60) e così anche le altre due coppie maschili, La Pira/Licciardi e Raspino/Motta, hanno vinto facilmente con un punteggio chiaro (60 60 e 61 60).

Domenica prossima, 9 aprile, turno di riposo per Rivarossa Master Club, mentre Monviso A incontrerà fuori casa Gardanella C di Milano. Inizio del match ore 11.

 

Nel girone 5, dove risultano iscritte cinque squadre torinesi su sette del girone, non hanno avuto problemi la squadra di casa Royal Club Torino che ha vinto tutti e tre i match dell’incontro contro Colombo Club B di Genova. Per il Royal sono scesi in campo Sangiorgio/Colombo per le donne, Giraudo/Iezza e Castelli/Boselli per gli uomini. Nessun problema neppure per lo Sporting Club Le Bandiere di Colturano (Mi) che ha battuto facilmente 3 a 0 la squadra B del Monviso. Per la squadra torinese sono scesi in campo Toso/De Michelis contro Sussarello/Tresoldi per il doppio femminile (vinto dalle lombarde 61 62), Maccagno/Ferrero R. contro Cremona/Gianzini (60 62 per i milanesi) e Quartarone/Ferrero A. contro Severini/Mogni (06 16), per i doppi maschili. Nonostante l’incontro abbia visto la netta superiorità della squadra lombarda, il Monviso ha sorpreso schierando un giovanissimo Alessandro Ferrero, classe 1999.

Domenica prossima, 9 aprile, turno di riposo per Cafasse Paddle, mentre Monviso B incontrerà in casa Master Club Torino A e prima sfida al vertice tra Royal Club Torino e Sporting Le Bandiere. Inizio di tutti i match ore 10.

Nel girone 8, le due squadre torinesi si sono incontrate subito alla prima giornata. Incontro avvincente vinto 2 a 1 dal Monviso C. Combattutissimi tutti e tre i doppi. Il punto per il TC Ciriè è arrivato dall’intensa partita disputata dalla coppia Scialpi/Benedetto contro Dolce/Pistis; queste ultime, dopo aver perso il primo set, hanno saputo impostare meglio il proprio gioco portandosi a casa il secondo e terzo set (36 64 61 per il TC Ciriè). In ambito maschile, il match tra La Gioia/Musurana (Ciriè) e Bandini/Tonetti (Monviso) ha riservato molte sorprese e suspense soprattutto nel primo set, vinto da Ciriè al tiebreak; nel secondo e terzo set, il tandem Bandini/Tonetti ha avuto la meglio con un punteggio più netto (67 61 62 per Monviso). Infine anche nel terzo doppio maschile, i giocatori (Ballatore/Peracchione per Ciriè e Durando/Fassio per Monviso) hanno intrattenuto il pubblico con una bella ed intensa partita vinta da Monviso (76 62).

Domenica prossima, 9 aprile, Monviso C incontrerà in casa OK Padel Locate, mentre TC Ciriè giocherà fuori casa contro ASD Milano Beach-BeachTown A. Inizio di tutti i match ore 11.

 

Nel girone 13, difficile trasferta per Master Club Torino B che ha perso 3 a 0 contro EM7 Follonica di Grosseto. Master Club è sceso in campo con Grosso Campana/Pagliari e Aiosa/Airaudo per i doppi maschili e con Ortolani/Bezrucico per quello femminile. A sorpresa, invece, Monviso D, nonostante sia composta quasi esclusivamente da giocatori neofiti ed avvicinatesi al padel da poco tempo, ha perso 2 a 1 contro i più esperti giocatori del Lumanije SD di Bergamo, conquistando comunque un punto, molto importante e determinate in caso di parità al termine del girone.

Domenica prossima, 9 aprile, Monviso D incontrerà fuori casa il Quanta Club di Milano, mentre il Master Club Torno B giocherà in casa contro ASD Milano Beach-Beach Town B. Inizio di tutti i match ore 11.

 

Queste le undici squadre torinesi ed i rispettivi giocatori

 

Monviso Sporting Club A:Licciardi Simone 21; La Pira Simone 22; Bonaiti Paolo 23; Raspino Fulvio 23; Motta Marcello 23; Del Grosso Claudio 23; Angilella Gianluca 22; Tamietti Guido 23; Sobrero Benedetta 23; Cravero Barbara 22; Del Pero Cristina 4nc; Passarella Stefano 32

 

Monviso Sporting Club B: Marzano Massimo 24; Quartarone Franco 24; Ferrero Alessandro 33; Ferrero Roberto 33; Taraglio Alberto 33; Toso Stefania 31; Demichelis Paola 41; Macheda Wilma 4nc; Bonomelli Lara 4nc; Cilento Costabile 41; Di Boni Fabio 43; Aprile Lorenzo 44; Maccagno Giancarlo 4nc

 

Monviso Sporting Club C: Abascia Ramon 22; Bandini Alessandro 24; Tonetti Luca 24; Durando Umberto 31; Prati Chiara 22; Impagliazzo Simona 24; Bocca Carlo 32; Rostagno Fabrizio 34; Fassio Luca Cesare 41; Peyron Giuseppe 4nc; Conti Maurizio 4nc; Ghezzi Gianmaria 4nc; Scialpi Carola 31; Valente Marisa 41; Benedetto Laura 4nc

 

Monviso Sporting Club D: Ruggiero Paolino 43; Gianfredi Andrea 4nc; Zecchini Riccardo 44; Di Corso Marco 4nc; Santopoli Marco 4nc; Bianco Andrea 4nc; Casoria Pasquale 4nc; Pompeo Giampaolo 4nc; Portinaro Marco 4nc; Siviero Mario 4nc; Zona Jacopo 4nc; Pericle Fabrizia 4nc; Marino Elisabetta 4nc; Gagliardi Fabio 4.4; Rista Carlo 4nc

 

Royal Club To: Boselli Giorgio 32; Boselli Andrea 32; Spagnotto Claudio 24; Castelli Fabio 23; Chicco Marco 24; Lajolo Giuliano 31; Bianchi Francesco 33; Iezza Alfredo 24; Colombo Carlotta 24; Sangiorgio Chiara 23; Goitre Nicola 22; Cavallotto Guglielmo 22; Reitano Stefano 33; Nicoletti Luca 33; Petrosino Fabrizio 31; Giraudo Alberto 22; Vercellino Nicolo 22; Campigotto Francesca 22

 

Tc Cirie A: Dolce Cristina 21; Dolce Stefano 22; Musuruana Elena 41; Musuruana Denis 43; Ballatore Paolo 4nc; Pistis Stefania 4nc; Peracchione Stefano 41; La Gioia Alessandro 32; Calvetti Armando 4nc

 

Tc Cirie B: Di Rago Leonardo 4nc; Di Rago Matteo 4nc; Zavirato Pierangelo 4nc; Di Rago Marco 43; Lachello Marino 34; Milone Andrea 33; Cerchio Patrizia 43; Airola Roberta 4nc; Arisi Monica 41; Grosso Marco 43; Zanirato Pierangelo 4nc

 

Cafasse Paddel: Luddi Gianluca 22; D’Oria Roberto 31; Rodia Giosue 32; Ligotti Fabio 33; Chieppa Stefania 22; Ligotti Francesca 4nc

 

Master Club Torino A: Gillio Federico 34; Ferrati Marco 4nc; Campagnano Daniele 4nc; Mida Corrado 42; Gambarino 4nc; Cattani Valeria 4nc; Alessio Andrea 44; Turati Massimiliano 44; Foletto Matteo 32; Viglino Ilaria 41; Rabaioli Silvia 4nc; Virgilio Marco 44; Posse Antonio 34

 

Master Club Torino B: Ortolani Simona 41; Candusso Valeria; Grosso Campana Stefano 44; Aiosa Andrea 44; Del Mastro Stefano 44; Mancuso Paolo 4nc; Bonu Luca 4nc; Pagliari Stefano 4nc; Airaudo Gianluca 4nc; Peyron Amedeo 4nc

 

Rivarossa Master Club: Boggione Simone 44; Canavera Massimo 24; Chiambretti Fiorenzo 4nc; Sobrero Roberto 44; Guglielmetti Elia 44; Bertoldo Jessica 22; Teodorescu Simona 34; Terenzi Riccardo 44; Ioppolo Massimo 44; Savant Levra Michela 4nc; Reale Enza 4nc

 

Il Toro in rimonta raccoglie un punto meritato

La galleria fotografica completa su: www.fotoegrafico.net

di Claudio Benedetto

Gol, spettacolo, emozioni e pali: questo il succo del “lunch-match” di oggi

Il Toro attacca, cerca il gol, colpisce tre pali (due nel primo tempo e uno nella ripresa), subisce due gol da una buona Udinese sempre pericolosa e pronta a ribattere colpo su colpo, ricomincia ad attaccare, rimonta negli ultimi 20 minuti e poi addirittura, nel tempo di recupero, rischia di vincere.

Davvero tanto per una partita che in fondo non aveva da dire granché, con i granata e i friulani tranquilli in classifica e senza velleità di qualificazione europea. Il Toro si presenta praticamente con la stessa formazione che prima della sosta aveva fermato l’Inter, infatti l’unica variazione rispetto a 15 giorni fa, Iturbe che lascia il posto a Iago Falque, viene presto ripristinata a causa dell’infortunio di quest’ultimo, l’Udinese invece schiera un più moderato 4-4-2 con Scuffet tra i pali.I granata controllano il gioco ma sembrano un po’ macchinosi nel creare occasioni, le poche azioni in area friulana sembrano quasi casuali: al 12’ Baselli si fa pericoloso ma sbaglia lo stop al momento giusto e al 27’ Zappacosta incrocia fuori un tiro che poteva aver migliore sorte. L’Udinese, dal canto suo, si concede qualche pericoloso contropiede con Badu e soprattutto Zapata. E’ alla fine del primo tempo che il Toro comincia a suonare la carica, purtroppo senza troppa fortuna: traversa di Belotti e subito dopo palo di Rossettini ad infiammare gli ultimi 5 minuti del primo tempo. Si va comunque all’intervallo sullo 0-0

Nella ripresa, invece, si parte subito forte: subito gol Udinese, al 5′, con Jankto al 5′, poi altra traversa colpita da Belotti di testa e, sul cambio di fronte, secondo gol dei bianconeri con Perica lesto lesto a toccare in rete un pericoloso pallone calciato da Zapata. Un uno-due che avrebbe steso un toro, ma non questo Toro!La squadra granata reagisce con orgoglio e in pochi minuti accorcia le distanze con Moretti veloce e opportunista in area, 1-2 al 25′ minuto. A questo punto Mihajlovic rischia il tutto per tutto, dentro Maxi Lopez al posto di Baselli con Ljajic arretrato sulla linea dei centrocampisti in uno schieramento molto offensivo.L’Udinese ora non riesce più a ribattere, Scuffet, il migliore dei suoi, tiene botta con gran classe, ma al 38′ arriva il gol del Gallo Belotti che, di testa e con gran potenza, realizza il suo 23° gol. Toro che pareggia, meritatamente, e ritrova grande entusiasmo.

Ancora da registrare, nei minuti di recupero, un gol annullato al solito Belotti per fuorigioco millimetrico, ma forse oggi il pareggio è davvero un risultato giusto per tutti!

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Tutte le foto di Claudio Benedetto su: www.fotoegrafico.net

 

Anche a Torino Vivicittà, la corsa più partecipata nel mondo

41 città in Italia, 17 nel mondo e 24 istituti penitenziari sono i
numeri della 34^ edizione di Vivicittà, la corsa più partecipata nel
mondo. Una formula unica e originale, dove tutti proprio tutti, possono
mettersi alla prova sulla distanza di 12 km a classifica unica
compensata per la competitiva e per la camminata.


Lo slogan dell’edizione 2017 della competizione a vocazione solidale e
internazionale è #Luoghi in azione.
Anche questa sarà l’occasione di un progetto di solidarietà a fianco
della Ong Terre des Hommes per aiutare i bambini che fuggono dalla
guerra in Siria.
Vivicittà affianca alla versione tradizionale “Vivicittà Porte aperte”,
eventi podistici che si svolgono dentro gli istituti penitenziari
italiani, per adulti e minorili.
La Uisp da decenni collabora con le amministrazioni penitenziarie,
attraverso progetti e attività sportive all’interno degli istituti di
reclusione.
Un’esperienza che migliora, anche se per poco tempo, la qualità della
vita in carcere, attraverso la pratica dello sport e diventa un ponte
ideale al di fuori delle mura, per la riabilitazione e l’inclusione
nella società.


Sarà Biella sabato 1° aprile ad inaugurare il tour di Vivicittà
all’interno della Casa Circondariale per la decima edizione, dove
parteciperanno anche società podistiche locali.
Il percorso si snoderà sulla distanza di 3,2 km all’interno
dell’istituto, su un anello di 800 metri da ripetere 4 volte.
Ci saranno due batterie al via, per permettere ai 50 reclusi iscritti di
poter partecipare in sicurezza.
Sono previsti numerosi premi in natura e un ristoro allestito dai
detenuti della sezione “Ricominciare del carcere”.
Il 9 aprile sarà il turno di Torino, lo start sarà dato tradizionalmente
alle 10,30 dai microfoni del GR1 Rai con partenza di fronte al Castello
del Valentino (Facoltà di architettura) e percorrerà il lungo fiume.
Quest’anno l’edizione torinese ha voluto dare un occhio di riguardo alla
camminata e alla corsa non competitiva di 12 km. (4,5 km. per i meno
allenati).
“Camminare in gruppo fa bene e diverte” sarà il filo conduttore che
accompagnerà nordic walker, podisti, marciatori, fitwalker, scivolatori,
camminatori a 4 zampe, che saranno accompagnati lungo il percorso da 10
walking leader della Uisp torinese.
L’11 aprile sarà Alessandria a chiudere Vivicittà, con l’evento che si
svolgerà nell’Istituto penitenziario San Michele. La Uisp di Alessandria
ha organizzato per i detenuti, un percorso di preparazione e allenamento
seguito da istruttori qualificati Uisp.
Per realizzare un percorso compensato con la StraAlessandria, che si
terrà il 12 maggio, si è provveduto ad una meticolosa misurazione del
tracciato. I 15 detenuti che saranno accompagnati da podisti locali
entreranno così nelle classifiche della stracittadina.

FIAT TORINO VOLA CONTRO CANTU’ E CONTINUA A SOGNARE

Di Manuela Savini

A sei partite dalla fine del campionato, Fiat Torino continua a sognare in previsione play off e lo ha dimostrato ampiamente domenica contro Cantù. Energia, forza, lucidità, gioco di squadra e concretezza hanno consentito alla squadra di casa di bloccare una formazione avversaria che arrivava da tre successi consecutivi. Torino ha meritato di vincere ed il nuovo innesto americano, Ryan Hollins, ha contribuito a trascinare la squadra verso la vittoria.

In classifica, a sorpresa, Milano è stata fermata da Pistoia (74-85), senza tuttavia vedere compromessa la sua corsa verso lo scudetto; Venezia ha, invece, vinto e grazie alla sconfitta di Avellino, ha conquistato in solitaria il secondo posto; mentre le vittorie di Sassari e Reggio Emilia, da una parte, e le sconfitte di Capo d’Orlando e Trentino, dall’altro, hanno consentito a Torino e Brindisi di avvicinarsi alla zona “play off”della classifica.Per raggiungere l’obiettivo di stagione, Fiat Torino dovrà lottare fino all’ultimo incontro, ma con la vittoria su Cantù ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per farlo.

Prossimo incontro in casa, domenica 2 aprile alle ore 19.30, per la sfida Fiat Torino vs Flexx Pistoia

CLASSIFICA (24a giornata): Milano 40; Venezia 32; Avellino 30; Capo d’Orlando e Trentino 28; Sassari e Reggio Emilia 26; Brindisi e Torino 24; Pistoia 22; Brescia, Cantù e Varese 20; Caserta 18; Pesaro 14; Cremona 12.

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Nella 9a giornata di ritorno, il coach Vitucci aveva ancora una ‘situazione infermeria’ critica seppure migliore rispetto alla settimana precedente e probabilmente non si sarebbe aspettato una così bella prestazione da parte dei suoi ragazzi. Il nuovo innesto Hollins si è subito ambientato e ha saputo dare un gran contributo alla squadra, dall’alto della sua esperienza e delle tante partite giocate nell’NBA, consentendo di verticalizzare maggiormente il gioco ed infondendo, probabilmente, una maggiore fiducia nelle capacità di ciascuno dei suoi compagni. E così anche Poeta, seppure nessuno avesse mai dubitato delle sue doti, ha disputato una delle sue migliori partite della stagione giocando complessivamente per trentaquattro minuti, mettendo a segno quattro triple su cinque (con l’80% di realizzazione) ed una lunetta su quattro (25%), realizzando un totale di sedici punti e conquistando cinque rimbalzi. Alibegovic è tornato a segnare le sue magiche bombe da tre punti e Okeke ha dimostrato di essere un altro giovane su cui la società deve continuare a puntare. A dimostrazione dell’ottima prestazione di squadra, sono il numero dei giocatori andati in doppia cifra: Harvey (18), Poeta (16), White (13) e Hollins (12). I fatti pare abbiano dato ragione al direttore generale, Renato Nicolai, che, prima della partita, aveva presentato il nuovo ‘rooster’ della squadra come “un giocatore che corre bene, rolla velocemente ed ha nel salto una delle armi in più. Predilige il gioco aereo e sa difendere. Tutto questo dall’alto dei suoi 2 metri e 15 centimetri. Conosce bene alcuni nostri giocatori e si è fatto apprezzare dal gruppo per il modo con cui si è presentato, senza fare il protagonista assoluto dall’alto della sua lunga militanza in NBA. Una pedina in più a disposizione di coach Vitucci“.Nel primo tempo, Fiat Torino è scesa in campo con Wilson, Okeke, Hollins, Harvey e Poeta, mentre per Cantù sono stati schierati Calathes, Pilepic, Johnson, Dowdell e Cournooh.

Fin dai primi minuti,Torino è stata spettacolare grazie a Hollins, Poeta e Wilson; è subito andata in vantaggio e, grazie alla sua maggiore velocità di gioco, è riuscita a portarsi a +14 punti in chiusura del primo quarto (25-11). Nel secondo quarto, Torino ha continuato a giocare con la stessa energia dei primi dieci minuti. Alibegovic è tornato protagonista con le sue triple da tre punti e Hollins ha continuato a distinguersi in tutte le zone del campo. Le squadre sono andate a riposare sul punteggio di 48-32 per Torino. La prestazione entusiasmante di Torino dei primi venti minuti è proseguita anche nel terzo e quarto tempo ed, a differenza di altre partite, domenica, Fiat ha saputo giocare per tutta la durata dell’incontro con la stessa energia, freschezza e determinazione della prima frazione di gioco. Questo ha consentito alla squadra di casa di tenere a bada gli avversari senza concedere nulla, impedendo a Cantù di mantenere la media di ottantotto punti delle ultime tre partite ed arginando, sin dall’inizio, ogni tentativo di recupero. Fiat Torino ha così mantenuto il vantaggio accumulato, portandosi persino a +20 nel terzo quarto -salvo chiuderlo a +16- e terminando definitivamente il match con undici punti di margine sul punteggio finale di 87-76.

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Queste le formazioni:

 

FIAT TORINO: Wilson 0, Harvey 1, Parente 4, Poeta 8, Alibegovic 5, Wright 2, Washington 17, Okeke 18, Cuccarolo 14, Hollins 15, Vitale 23, Crespi 33; All. Vitucci.

CANTU’: Acker 10, Ballabio, Cournooh 3, Baparapè, Parrillo 6, Pilepic 14, Calathes 3, Callahan 4, Darden 14, Dowdell 9, Quaglia 5, Johnson 8; all. Recalcati

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Queste le dichiarazioni a fine partita:

Coach Vitucci: “Un’ottima e meritata vittoria. Come ha detto Sandro Gamba che abbiamo avuto l’onore di ospitare negli ultimi due giorni, questo non è solo un gruppo. E’ una squadra, un team. L’abbiamo dimostrato in campo al termine di una settimana difficile dal punto di vista clinico e fisico. La squadra ha fatto quello che volevamo facesse, anche mettendo in campo cose creative e provate poco in allenamento a causa dei tempi ridotti. La chiave del successo è da ricercare nel fatto di aver tenuto Cantù a 76 punti, dopo che ne aveva conquistati 88 di media nelle ultime tre partite. Così aver ridotto la loro percentuale da tre al 34% rispetto a quella fatta registrare nelle ultime uscite, ovvero del 47%. Abbiamo messo cinque giocatori in doppia cifra e giocato un ottimo primo quarto che ha dato l’imprinting giusto al match. In questo siamo stati bravissimi ottenendo una grande iniezione di fiducia, risposte e certezze. Ottimo il recupero di DJ White, per un’infermeria nel complesso un po’ meno piena e dalla quale aspettiamo risposte nei primi giorni della prossima settimana. Okeke è un diamante grezzo che tutta la società, staff e compagni sono impegnati a far crescere. Il suo impiego deve essere dosato sfruttandone il potenziale senza mandarlo allo sbaraglio. Hollins è stato un ottimo innesto, per fisicità e capacità di comunicare con gli altri. Un perfetto inserimento il suo. Come ottimo è stato il match di Alibegovic, per punti, assist e scelte. Sta lavorando durissimo in allenamento. Alla fine eravamo stanchi ma soddisfatti.”.

Coach Recalcati: “E’ onesto riconoscere che la partita è sempre stata controllata da Torino, con noi in costante difficoltà, al di là delle statistiche. Torino ha messo in campo maggior energia, quella che noi non abbiamo dimostrato di avere. Un match che doveva darci delle risposte per capire se guardare oltre o pensare alla pratica salvezza, per la quale siamo pienamente in corsa, rimanendo con i piedi per terra. Avremmo dovuto mettere sul terreno di gioco più maturità. Non siamo ancora pronti per i play-off. Torino può provarci. Le nostre problematiche ci sono e dovremo conviverci fino alla fine del campionato. Il rendimento delle due squadre, nettamente diverso nel primo tempo, ha segnato la partita in favore di Torino”.

Ryan Hollins: “Per me è la prima volta in Italia e l’impatto è stato positivo. Non pensavo di trovare tante similitudini con il mio Paese, vedi il traffico e la moda, così di incontrare tanti soggetti capaci di esprimersi bene in inglese. Il Presidente e l’intero staff della Società mi hanno accolto in modo splendido facendomi sentire a casa. Sono molto felice di essere qui e pronto a cogliere questa opportunità. Il basket è un gioco semplice, occorre allenarsi duramente e giocare duro, soprattutto rispettarlo. Mi ritengo complementare a DJ White e Jamil Wilson, giocatori che hanno tanti punti nelle mani. Il segreto sarà giocare di squadra e comunicare molto per ottenere il massimo. Sono eccitato dall’idea di scendere in campo e ho subito sentito di essere desiderato dalla squadra. Le motivazioni non mi mancano e ritengo di essere attualmente all’80% della forma. Con la maglia di Boston giocando a fianco di tanti big che mi hanno inculcato il piacere del gioco prima ancora dell’importanza del guadagno. Avrei potuto ancora attendere qualche chiamata dall’NBA ma mi ero stufato di allenarmi da solo. Così ho deciso di provare l’esperienza europea anche se non è mai facile cambiare radicalmente scenari. Al contempo si tratta di una scelta che permette a me e alla mia famiglia di conoscere nuove realtà, persone, situazioni di vita. Direi arricchente e non solo sotto il profilo sportivo. In Spagna sono stato sorpreso per i pochi minuti d’impiego anche se considero quella appena conclusa un’esperienza comunque positiva”.

 

Foto: Fiat Torino Auxilium

 

Granata e bianconeri uniti dalla solidarietà

I tifosi granata e bianconeri sostengono la ricerca sui tumori muscoloscheletrici. Si tratta di una sorta di derby della solidarietà non disputato sul campo ma dai benefici effetti, nato su iniziativa della Fondazione per la ricerca sui tumori dell’apparato muscoloscheletrico e rari Onlus con l’aiuto di Caffè Vergnano, del Museo del Grande Torino e dell’associazione Quelli di Via Filadelfia. C’è tempo fino al 7 maggio, giorno del derby tra Juve e Toro, per acquistare lattine di caffè Vergnano, una in versione  bianconero e una granata, con offerte da 5 euro. La vendita avviene anche sul sito dell’azienda torinese di caffè e in alcuni locali torinesi della catena Caffe Vergnano 1882. Il ricavato andrà alla Fondazione per realizzare un importante progetto di ricerca. Con Raimondo Piana, fondatore della Fondazione, ed Enrico Vergnano, alla presentazione del derby c’erano anche gli ex calciatori di Toro e Juve Natalino Fossati e Giuseppe Furino.

 

(foto: il Torinese)

Pattini d’oro per l’Ice Club Torino al Trofeo Nazionale sul ghiaccio del Palavela

Il 25 e il 26 marzo si è svolto al Palavela di Torino il Trofeo Nazionale di pattinaggio artistico. Si sono confrontati i primi 24 atleti italiani delle diverse categorie, selezionati nelle gare di qualificazione. Vince ancora una medaglia d’oro in questa stagione l’italorussa Maria Grott Gribinic nella categoria Esordienti B femminile, pattinando sulle musiche di Cats, mentre si aggiudica il bronzo Greta Accossato che ha interpretato musiche ungheresi. Entrambe le pattinatrici sono allenate da Cristiana  Di Natale, Edoardo De Bernardis e Fabiana Di Natale.Primo posto va anche a Gioia Casciani negli Esordienti A,  che ha pattinato su musiche classiche.Altri due primi posti sono arrivati nelle gare maschili con Nikita Dossena negli Esordienti e con Luca Giaccone nei Principianti, entrambi allenati da Renata Lazzaroni e Serena Angeli. Claudia Masoero, direttrice tecnica dell’Ice club Torino, al termine della gara, ha affermato: “Tutti i nostri atleti che hanno partecipato a questo Trofeo Nazionale si sono comportati molto bene. Sono soddisfatta. Il livello tecnico dei giovanissimi si sta alzando notevolmente”.

M.Tr.

Santander: ‘La Mezza di Torino-Corri per la ricerca e la solidarietà’

Nella prima edizione ha donato all’Ircc – Istituto per la ricerca sul cancro di Candiolo 28.000 euro, il secondo 35.000 e oggi si prepara a replicare la gara di solidarietà. L’iniziativa ha una nuova  formula. Oltre all’Istituto oncologico, permetterà di aiutare dieci  organizzazioni no profit. Si tratta dell’evento Santander ‘La Mezza di Torino-Corri per la ricerca e la solidarietà’, la gara podistica che da quest’anno sarà internazionale, con la terza edizione il 26 marzo e un anticipo il 25 marzo con la Kids Run, per i giovani fra gli 0 e i 14 anni. “Il nostro istituto – commenta all’agenzia Ansa la presidente della Fondazione piemontese per la ricerca su cancro, Allegra Agnelli – è il fiore all’occhiello del Piemonte, un sogno diventato realtà grazie ai piemontesi. Ciò che conta nella ricerca, che è fondamentale, è essere uniti per raggiungere l’obiettivo”.

Io proprio io: Riccardo D’Elicio

Alla prima domanda che pongo al prof. D’Elicio, Presidente del Cus Torino, la risposta che ottengo è … che non avrebbe mai pensato un giorno di trovarsi oggi nella situazione in cui si trova se glielo avessero chiesto tanti anni fa. E’ una risposta naturale, data con un sorriso profondo che rende l’idea di come in tutti questi anni nulla sia stato conquistato per fortuna. La possibilità ora di avere rapporti con personalità che un tempo sembravano distanti e poste su piani diversi e, ancora, responsabilità positive nell’ambito della vita professionale di molti, della cultura scientifica e del progresso del mondo sportivo universitario e non solo, sembrano impossibili agli occhi del Riccardo D’Elicio di tanti anni fa.

Quando era appena arrivato in quel di Torino forse la sua idea di professione futura era più quella di organizzatore di feste, anche perché era una vera passione unita a capacità organizzativa che consentiva al giovane Riccardo di organizzare feste nei Garage, nelle case private, come una volta si organizzavano tra amici, ma in grande stile.

Forse la strada sarebbe stata diversa, se l’incontro con alcune amicizie che ancora oggi lo accompagnano, non lo avessero condotto su quella dello sport. Amicizie con ragazzi che piano piano divengono medici di altissimo livello lo conducono ad un contrasto importante tra la realtà immaginata e la realtà “reale” di disciplina che ogni attività sportiva conduce e obbliga.

Pratica quasi ogni tipo di sport… . E’ “acquistato” per 12 palloni da Basket da una società cestistica (quanto diverso era il valore dello sport tanti anni fa, quando giocare era una parola che aveva un significato profondo…); arriva anche a giocare a Pallamano una partita con la Selezione Nazionale Italiana contro l’allora Yugoslavia. Il prof. Letti lo seleziona e lo porta a Roma, ma non è ancora il suo sport. Andando un po’ indietro con la memoria ricorda che se in quegli anni fosse stato di moda, probabilmente sarebbe diventato una stella del Parkur… .

Poi, dopo qualche tempo e qualche altro sport…, al campo di atletica, ora non più presente e che pochi ricordano ancora situato all’interno di quello che oggi è lo stadio Olimpico, viene visto saltare in alto senza alcun problema misure non consuete. Raggiunge anche lì ottimi risultati eppure in maniera simile pure in questo caso ci racconta che la sua testa gli dice che non è quella la sua strada, forse perché il tempo da dedicare al perfezionamento sportivo richiede troppo tempo che in quell’epoca non era disponibile. “Avevo le doti, ma non la testa”, ma non è credibile, a meno che per “testa” intendiamo la volontà di farlo ma non di sicuro le qualità.

Parlando dello studente Riccardo, mi racconta che nella scuola superiore non è sicuramente stato un “secchione” e anzi ha superato indenne l’esame del 5° anno con timore reverenziale del papà che non avrebbe tollerato una bocciatura. Mi dice che per scherzo la sorella il giorno dell’uscita degli esiti gli fa credere tramite telefonata che è stato bocciato. Lui è al mare e la preoccupazione “famigliare” sale, e per sicurezza trascorre la vacanza quasi come fosse l’ultima della sua vita (diciamo che la sua indole per le feste non si era mai sopita) e solo l’ultimo giorno…la sorella gli dice di avere scherzato…e, sorridendo, mi dichiara che oggi è felice che lei fosse al telefono quel giorno…molto lontano da lui.

Ma a quel punto si apre una porta: geometra in qualche ufficio? Non è la sua strada. E’ nello sport, e l’ISEF è la sua prima scelta, e supera il Test di ammissione con brillantezza. Non era facile a quel tempo frequentare gli studi superiori, ove studiare era un lavoro e dove per studiare dovevi lavorare per mantenerti agli studi. Ma ve l’ho detto: non è senza testa, anzi, e se la volontà glielo impone la testa si applica in maniera concreta. Studia e alla fine riesce addirittura già “in epoche lontane” a diventarne anche un docente.

Nel frattempo, entra nel corpo sportivo militare dell’aeronautica dove come atleta raggiunge ottimi risultati nel salto in alto (2.10 metri); ma il suo campo sente che non è restare nei corpi militari al di fuori dei ranghi sportivi. Si rende conto che allenare può essere la sua vera strada. Il campo di atletica ha un richiamo irresistibile e la sua fortuna comincia ad essere visibile, ma solo perché la volontà e le capacità intellettuali la sorreggono.

Ha ancora un’altra sliding-door che si apre in una direzione particolare quando lui, insieme ad una persona di cui è amico, tratta l’acquisto di uno spazio per realizzare un centro sportivo del fitness. Si potrebbe fare “Bingo” come dice lui, ma la trattativa andata “male” viene considerata un segno del destino, e, di solito, chi sa interpretare bene i segni, la strada giusta la sa trovare. Riccardo non è uno che ci “prova”, è uno che ci riesce, e chi vuole riuscire, deve essere uno che vuole vincere: non ama perdere tempo, e se qualcosa non lo convince non si fa. Poche persone hanno la “visione” come lui così precisa delle cose da fare e quelle da non fare.

Diviene tecnico di atletica leggera a livelli sempre più alti fino a quando la scomparsa dell’allora Presidente del Cus Primo Nebiolo lo rende eleggibile, da parte di chi è rimasto, a ricoprire una carica che allora non era quella di adesso, con difficoltà economiche e organizzative impegnative. Da quell’epoca è la storia a narrare di una società in ascesa, con letteralmente oggi migliaia di persone impegnate direttamente o in via traversa economicamente e professionalmente con il Cus Torino.

E’ bello chiedere però che cosa conta realmente per Riccardo D’Elicio e sentirsi dire la famiglia e le persone care intorno a sé. Due figli impegnati entrambi nello sport ad alto livello gli allargano cuore e sguardo; e col pensiero e con le parole vola a ricordare tante persone che in epoche vicine e lontane lo hanno aiutato in momenti difficili, come quando, purtroppo, durante il periodo in cui è mancata sua mamma, molti avevano compreso le difficoltà e in tanti modi lo avevano sorretto. E’ il buon senso che riconosce degli altri a dargli grandi motivazioni di gratitudine, e lui, probabilmente, vorrebbe solo trasferirlo nel mondo che lo circonda. Riccardo ha una sincerità che a volte sconcerta perché se una cosa non “s’ha da fare” probabilmente è così e non nasconde il suo pensiero, da persona pratica.

In chiusura del nostro incontro gli chiedo cosa sogna, adesso, da dirigente di una delle più emergenti strutture socio-sportive del territorio Piemontese, e mi dice che ci sono tre mondi, quello dell’attività fisica, dello sport amatoriale e quello agonistico. Tutti questi mondi hanno necessità diverse e i rapporti intrapresi con le autorità del settore salute e medicina, della cultura del fitness e delle attività emergenti e la collaborazione-vocazione naturale con i settori delle discipline agonistiche sono entusiasmanti. Lo sport nella sua accezione più alta, ritiene che possa essere veramente “il farmaco sportivo” del futuro, che potrà preservare la salute di tutti a tutte le età. I percorsi di studio universitari intrapresi nuovi e ai nastri di partenza sembrano presagire tempi adatti a questi pensieri.

E se queste cose accadono, non accadono per caso, fortuna o “amicizie”, come dice sempre “chi non ce la fa”… ma perché qualcuno si applica continuamente e lavora con la testa anche quando le gambe sono ferme. Riccardo mi dice che si alza felice di poter affrontare ogni nuova giornata che sarà di lavoro ma anche piena di cose entusiasmanti da fare. Ha creato negli anni una équipe di cui è orgoglioso e di cui si ritiene fortunato ad avere con sé.

L’entusiasmo delle feste da organizzare non si è adombrato, si è solo spostato per organizzare la festa dello sport e della salute in grande stile per tanta gente intorno a lui.

Paolo Michieletto