SPORT- Pagina 356

Il ligure Mori e la piemontese Isabello vincitori di Inferno Snow

Prossime tappe del circuito Inferno Run Inferno City – domenica 5 maggio – Idroscalo di Milano Inferno Mud – sabato 5 e domenica 6 ottobre – Figline Valdarno, Firenze

Sabato 19 gennaio – Nel suggestivo scenario delle Alpi Marittime sono stati oltre 700 i partecipanti provenienti da tutta Italia, dalla Valle d’Aosta alla Sardegna, di Inferno Snow, l’edizione winter della corsa a ostacoli italiana più partecipata nonché prima tappa del circuito Inferno Run. La gara, che ha dato il via alla stagione OCR 2019, si è tenuta oggi nella stazione sciistica Prato Nevoso Ski, in provincia di Cuneo, con presenze triplicate rispetto allo scorso anno.Sul gradino più alto del podio, tra gli uomini, il 21enne Riccardo Mori (Inferno Team) con il tempo di 37’27’’, apicoltore di Chiavari (Ge). Al secondo posto Fulvio Musso (Team FCT Chieri ASD – 38’10’’) seguito da Rigers Kadija (Inferno Team – 39’54’’). Tra le donne, primo posto per la 44enne di Rubiana (To) Monica Isabello (Team WRI), tecnico di laboratorio all’Ospedale Molinette di Torino e mamma di due bambine, con il tempo di 52’55’’. Secondo posto per Carol Zenga (Inferno Team – 56’57’’), terzo per Diana Hartan (Inferno Team – 1h01’53’’). A vincere la classifica a squadre Inferno Team, seguito da Team Warrior Race Italia e White Donkeys OCR Team.Dopo la partenza in salita dalla conca, a 1500 m slm, gli obstacle runner hanno dovuto affrontare lungo i 7 km di percorso, con 200 m di dislivello complessivo, 24 ostacoli naturali e artificiali dai nomi infernali, di ispirazione dantesca. Da Malebolge a Lucifero, passando per Conte Ugolino e Antenora, muri di neve e una rampa di ghiaccio da scavalcare, corde da risalire, pesi da trasportare, tratti di percorso in cui strisciare, strutture da superare in sospensione appendendosi a corde e pioli. A garantire la sicurezza sul tracciato il 2° Reggimento Alpini di Cuneo. Inferno Snow ha permesso ai migliori atleti competitivi di conquistare le qualifiche agli OCR World Championships, che si terranno a Londra dall’11 al 13 ottobre, e punti decisivi per il Campionato Regionale della Federazione Italiana OCR. Tantissimi anche i partecipanti non competitivi che hanno condiviso questa avvincente esperienza sportiva soprattutto in gruppo. Una disciplina emergente a cui si stanno appassionando sempre più sportivi in Italia, oltre 45mila solo nel 2018, e che rappresenta una sfida con se stessi, in cui mettere in gioco forza, velocità, equilibrio, agilità e resistenza.“Vengo dal mare della Liguria – ha dichiarato il giovane vincitore Riccardo Moriquindi è stata la corsa il mio principale ostacolo. Nonostante il dislivello complessivo fosse solo di 200 m, le salite si sono rivelate abbastanza toste, anche per le temperature. Competizione davvero divertente e location strepitosa!”Sono molto contenta di aver conquistato la prima vittoria di stagione proprio in casa – ha dichiarato la vincitrice piemontese Monica IsabelloÈ stata un’ottima gara, con un tracciato vario, caratterizzato da numerosi saliscendi e con ostacoli tecnici, in particolar modo i due multirig”.

 

PROSSIME TAPPE: INFERNO CITY E MUD

Dal Piemonte il circuito Inferno Run arriverà in Lombardia, all’Idroscalo di Milano, domenica 5 maggio con Inferno City. Grazie alla partnership con Gruppo CAP, il gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, l’evento si trasformerà in un’indimenticabile water edition, prima assoluta in Italia. Il tracciato di 8 km porterà gli atleti ad attraversare il ritrovato tempio dello sport outdoor e ad immergersi nel suo mare, affrontando 25 ostacoli.Gran finale sabato 5 e domenica 6 ottobre nella sua terra d’origine in Toscana, a Figline Valdarno, in provincia di Firenze, con Inferno Mud. Il Norcenni Girasole Village tornerà ad ospitare, tra vigneti, boschi di campagna e colline, la tradizionale edizione fangosa su 12 km con oltre 30 ostacoli. Inferno City e Mud sono tappe del Campionato Italiano OCR, qualificanti ai Campionati Europei e Mondiali, e coinvolgeranno i piccoli mudder dai 4 ai 12 anni con Inferno Kids, che sostiene con il proprio ricavato progetti di solidarietà rivolti all’infanzia e ai giovani. A Firenze sarà possibile partecipare domenica 6 ottobre alla Short Course (4 km e 20 ostacoli), aperta ai minori dai 13 anni, che potranno conquistare l’accesso ai Mondiali. Proprio in quest’ultima tappa verranno incoronati i migliori obstacle runner della stagione.

PH Leonardo Calistri

 

 

Nuoto, campionato regionale Salvamento

Il 2019 del nuoto per salvamento di Piemonte e Valle d’Aosta inizia con un importante appuntamento. Si tratta del Campionato Regionale di Categoria, in programma nel fine settimana alle porte al Palazzo del Nuoto di Torino

L’evento assegnerà i titoli regionali Senior, Cadetti, Junior e Ragazzi e sarà inoltre un’importante tappa di avvicinamento al Campionato Italiano Invernale di Categoria, in calendario dal 20 al 2 febbraio a Riccione. Il programma è diviso su tre turni di gara, con il seguente programma:

 

– sabato pomeriggio a partire dalle 14.15: 100 manichino pinne e torpedo, 200 super lifesaver, 4×50 mista

– domenica mattina a partire dalle 9: 100 percorso misto, 100 manichino pinne, 4×25 manichino

– domenica pomeriggio a partire dalle 15: 200 ostacoli (100 per i Ragazzi), 4×50 ostacoli, 50 manichino

 

Sono 295 gli atleti iscritti alla competizione, in rappresentanza di 13 società e per un totale di oltre 1200 presenze gara. Tra le corsie del Palazzo del Nuoto saranno impegnati tra gli altri gli Junior Francesca Pasquino (Nuotatori Canavesani) e Andrea Vivalda (Sa-Fa 2000), entrambi protagonisti agli Europei Youth di settembre con titoli e medaglie. Francesca ha vestito la maglia azzurra anche ai Mondiali giovanili di novembre. Tra i Senior saranno invece presenti Rossella Fimiani (Aquatica Torino), Davide Petruzzi, Greta Pezziardi, Paola Lanzilotti e Francesca Cristetti, tutti tesserati per la Rari Nantes Torino e tutti medagliati ai Campionati Italiani Assoluti disputati a dicembre. Di seguito l’elenco delle 13 società partecipanti al Campionato Regionale di Categoria: Aquarium, Centro Sportivo Roero, Lombardia Nuoto, Rari Nantes Torino, Nuotatori Canavesani, Libertas Nuoto Chivasso, Sa-Fa 2000, Aquatica Torino, Polisportiva UISP River Borgaro, Centro Nuoto Nichelino, Libertas Nuoto Rivoli, Swimming Club Alessandria, GS Vigili del Fuoco Salza.

 

Informazioni e risultati a questo link

 

Foto LC ZONE Fotografia&Comunicazione

Kendo internazionale sotto la Mole

La asd Shubukan Torino affiliata UISP, organizza il I° Torneo Internazionale di Kendo della città di Torino,
denominato “ Hagakure Cup”, l’evento sarà organizzato  sabato 19 e domenica 20 gennaio al palasport “Le Cupole” di viale Artom 111.
La manifestazione coinvolgerà circa 100 atleti dagli under 18 agli over 40 di cui il 30% circa rappresentato da donne.

Il livello tecnico dell’evento sarà garantito da un’organizzazione esperta,

dalla storia trentennale e dal prestigio internazionale: il presidente della
asd Shubukan, Mauro Navilli, è stato uno dei pionieri
del Kendo in Italia. Da due anni ha assunto anche la
carica di Presidente delle C.I.K. (dopo esserne stato
Presidente Onorario per quattro anni), e detiene il VI
dan Renshi (vale a dire: il sesto grado della cintura
nera, unito all’onorificenza “Renshi”, traducibile con
“imitabile”). Il direttore tecnico dell’associazione, Valter Pomero,

è anche direttore tecnico della nazionale Italiana Kendo, ed è stato

Campione Italiano nella
categoria individuale per sette volte, di cui sei di fila,
oltre ad aver vinto numerosi tornei privati. Detiene il
VII dan Kyoshi (onorificenza di grado ancor più elevato del “Renshi”).
Ci saranno anche molti atleti provenienti da numerose nazioni straniere.

Ad oggi hanno confermato la
propria presenza rappresentanti di Francia, Giappone, Corea,

Inghilterra,Svizzera e Spagna.

Allegri: "Ronaldo è il migliore e fa gol"

Massimiliano Allegri, al termine della finale di Supercoppa italiana che ha visto la Juve vincere a Gedda negli Emirati per 1-0 sul Milan ha commentato: “una partita divertente con diverse occasioni in cui i ragazzi hanno affrontato la sfida nel migliore dei modi. Un buon Milan ci ha messo in difficoltà e noi in undici potevamo fare meglio”. A proposito di Cristiano Ronaldo: “Diciamo sempre le stesse cose : ma noi l’ abbiamo preso per quello, è il miglior giocatore e fa gol”.  Ha detto invece CR7, il cui gol è stato decisivo: “È stata una partita difficile per il caldo, ma abbiamo giocato bene, abbiamo creato molte occasioni. E sono molto contento per avere segnato il gol decisivo. E’ il mio primo titolo con la Juventus”.
(foto: Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net)

Allegri: “Ronaldo è il migliore e fa gol”

Massimiliano Allegri, al termine della finale di Supercoppa italiana che ha visto la Juve vincere a Gedda negli Emirati per 1-0 sul Milan ha commentato: “una partita divertente con diverse occasioni in cui i ragazzi hanno affrontato la sfida nel migliore dei modi. Un buon Milan ci ha messo in difficoltà e noi in undici potevamo fare meglio”. A proposito di Cristiano Ronaldo: “Diciamo sempre le stesse cose : ma noi l’ abbiamo preso per quello, è il miglior giocatore e fa gol”.  Ha detto invece CR7, il cui gol è stato decisivo: “È stata una partita difficile per il caldo, ma abbiamo giocato bene, abbiamo creato molte occasioni. E sono molto contento per avere segnato il gol decisivo. E’ il mio primo titolo con la Juventus”.

(foto: Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net)

Discesa Liberi: in Mongolfiera a Mondovì e la Nazionale paralimpica a Prato Nevoso

Clima ideale per il 31° Raduno aerostatico dell’Epifania della Città di Mondovì, che ha regalato anche quest’anno un suggestivo spettacolo a cielo aperto nelle campagne monregalesi

Una grande affluenza di pubblico ha fatto da cornice alla manifestazione tenutasi come di consueto al Parco Europa, con 28 equipaggi internazionali pronti a spiccare il volo e a centrare i bersagli lungo il percorso. Durante i tre giorni di raduno, DiscesaLiberi ha presenziato all’evento con il proprio logo posizionato su tutte le ceste e i piloti hanno accettato di mantenerlo anche a manifestazione conclusa, portandolo nei rispettivi paesi di provenienza. Un grande gesto di solidarietà, che ha incontrato la profonda gratitudine del Presidente di DiscesaLiberi Lorenzo Repetto e di tutta l’Associazione, dedita ormai da anni a supportare i disabili nella pratica dello sci e dello snowboard ed operativa nel Comprensorio del Mondole Ski, in particolare a Prato Nevoso (CN). Proprio a Prato Nevoso si sta allenando in questi giorni anche la Nazionale paralimpica, in vista dei prossimi impegni di Coppa del Mondo e Coppa Europa. Gli atleti che hanno partecipato alle Paralimpiadi invernali di Pyeongchang, regalandoci tante emozioni e ben cinque medaglie, insieme ai loro tecnici e preparatori hanno scelto infatti la stazione sciistica piemontese per uno stage di allenamenti che si concluderà il 15 gennaio. “Una scelta dettata dall’ottima neve, certo, ma anche e soprattutto” come ha fatto notare il Presidente di DiscesaLiberi Lorenzo Repetto “dalla profonda sensibilità e attenzione che tutta la zona riserva ai disabili e alle loro famiglie”.

Basket, salviamo il salvabile

Sul futuro del basket torinese sapremo la prossima settimana. Purtroppo il canovaccio tracciato in questi mesi viene confermato. È la sfortuna che si è accanita sulla società. Questa ultima partita ha dell’incredibile. 4 secondi dalla fine beccarsi un tiro da tre ed andare ai supplementari capita nel basket. Con il tiro che prima di entrare fa una parabola illudendoci che sarebbe uscita: è proprio sfortuna. Vincere la partita è lo scopo. Ora non solo scopo sportivo, ma un problema economico. Se perde ancora  quattro partite il rischio retrocessione è concreto se non certo. Forni vuole vendere. Oramai è esausto. Da parecchio le trattative sono  in corso. Un giornale ha fatto l’ iperbolica cifra di 4 milioni di euro.  Scritto a vanvera? Non penso. Più probabile sia la sommatoria dei debiti accumulati nel corso degli anni. Ed ora una stagione ipotizzata per vincere  si conclude nella lotta per non retrocedere. Anche per questo stanno partecipando agli incontri per definire il tutto rappresentanti di Fiat. Poi rimane il valore della serie A di Basket. E probabilmente ci sono più tavoli  dove si sta giocando la partita.  In altre parole se gioca in A uno ha un valore se si gioca in A due un altro. Unica cosa certa è che chi subentrerà si accollerà i debiti. Ed ogni situazione di rescissione contrattuale si porta dietro dei possibili contenziosi con relativi costi. Insomma esplosioni ( in senso figurato ) che producono altre esplosioni. Concordo con chi ha sostenuto che tutti , in primis la politica torinese, deve adoperarsi per aiutare nel risolvere le criticità . Ad oggi, si è spettatori impotenti di questa cronaca di una morte annunciata. Venduta la società poi si vedrà.  Con una seconda domanda: perché comprano? Sicuramente per amore dello sport. Ma quando i compratori non sono torinesi o piemontesi chiederci il perché è doppiamente lecito. La paura che la serie A salti dalla nostra città è lecita. Mi si può obiettare che è prematuro fasciarsi la testa prima di avercela rotta. Rispondo che quando si è stati scottati con l’acqua calda si ha paura anche dell’acqua fredda. Ben venga chi compra se salverà la situazione . Ma volendo che rimanga tutto a Torino qualcosa si deve fare già da subito. Esemplifico. Il Pala Vela è stato assegnato al Basket anche per intercessione dell assessore competente. Ora la Giunta dovrebbe chiedere la pubblicità dell’accordo raggiunto. Essendo una giunta di Grillini la vedo dura che capiscano. Ma tentare non nuoce. Secondo: il Parco Olimpico é di fatto diventato socio dell’ operazione, socio nella buona e cattiva sorte. Ed il 10 % delle quote del Parco Olimpico è pubblico. Un amministratore nominato di concerto da Comune e Regione. Se vogliono, il pubblico può dire la sua. Ovviamente se se la sentono ed hanno voglia. L’ interesse ci dovrebbe essere. Il basket torinese in serie A è un bene comune di tutti i torinesi. Solo due mesi fa chi ha sostenuto che saremmo arrivati a questo punto era accusato di vaneggiare e di delirare. Ma avvenendo purtroppo ciò che e stato profetizzato è oggi realtà incontrovertibile. Ci saranno ancora polemiche sul perché è avvenuto. Ad oggi non ci interessano. Salviamo il salvabile.
Patrizio Tosetto

TORNANO LE OLIMPIADI INVERNALI DI 50&PIU’

Dopo il successo delle prime due edizioni, tornano le Olimpiadi invernali di 50&Più dedicate agli atleti over 50 che saranno ospitate nella cornice innevata di Sansicario (TO) al centro delle Alpi dell’Alta Valle di Susa, a 1700 m di altitudine

 

Per gli amanti dello scii e della neve, l’appuntamento con la 3° edizione delle Olimpiadi invernali di 50&Più è dal 27 gennaio al 3 febbraio sulle piste del comprensorio sciistico della Vialattea che vanta ben 400 km di piste sul confine italo-francese, 69 impianti di risalita, oltre che essere stata location di gara durante la 20° edizione delle Olimpiadi Invernali di Torino nel 2006. Il divertimento è assicurato anche per i non sportivi, infatti Sansicario con Cesena Torinese e le sue frazioni offre diversi itinerari alla scoperta del patrimonio culturale, artistico e naturalistico dell’Alta Valle di Susa, come escursioni con motoslitta e cani da slitta. Discesa slalom (in doppia manche), sci di fondo classicosci di fondo pattinato e camminata di regolaritàsono le 4 discipline nelle quali si sfideranno i partecipanti che gareggeranno divisi in categorie in base all’età e in squadre provinciali. Le competizioni si concluderanno il 3 febbraio con l’assegnazione delle coppe 50&Più ai 3 migliori classificati, uomini e donne, che totalizzeranno il maggior punteggio in assoluto, le coppe regionali 50&Piùalle regioni che totalizzeranno i 3 migliori punteggi e infine le coppe provinciali 50&Più alle squadre provinciali che si classificheranno con i 3 migliori punteggi. La provincia vincitrice riceverà il Trofeo 50&Più che verrà poi rimesso in palio l’anno successivo e assegnato definitivamente alla provincia che vincerà per 3 anni, anche non consecutivi, i giochi invernali di 50&Più. Vincitrice delle due precedenti edizioni è stata la provincia di Belluno, che ha trionfato con i suoi atleti over 50 nelle classifiche assoluti uomini e donne.  

 

TORNANO LE OLIMPIADI INVERNALI DI 50&PIU’

Dopo il successo delle prime due edizioni, tornano le Olimpiadi invernali di 50&Più dedicate agli atleti over 50 che saranno ospitate nella cornice innevata di Sansicario (TO) al centro delle Alpi dell’Alta Valle di Susa, a 1700 m di altitudine

 

Per gli amanti dello scii e della neve, l’appuntamento con la 3° edizione delle Olimpiadi invernali di 50&Più è dal 27 gennaio al 3 febbraio sulle piste del comprensorio sciistico della Vialattea che vanta ben 400 km di piste sul confine italo-francese, 69 impianti di risalita, oltre che essere stata location di gara durante la 20° edizione delle Olimpiadi Invernali di Torino nel 2006. Il divertimento è assicurato anche per i non sportivi, infatti Sansicario con Cesena Torinese e le sue frazioni offre diversi itinerari alla scoperta del patrimonio culturale, artistico e naturalistico dell’Alta Valle di Susa, come escursioni con motoslitta e cani da slitta. Discesa slalom (in doppia manche), sci di fondo classicosci di fondo pattinato e camminata di regolaritàsono le 4 discipline nelle quali si sfideranno i partecipanti che gareggeranno divisi in categorie in base all’età e in squadre provinciali. Le competizioni si concluderanno il 3 febbraio con l’assegnazione delle coppe 50&Più ai 3 migliori classificati, uomini e donne, che totalizzeranno il maggior punteggio in assoluto, le coppe regionali 50&Piùalle regioni che totalizzeranno i 3 migliori punteggi e infine le coppe provinciali 50&Più alle squadre provinciali che si classificheranno con i 3 migliori punteggi. La provincia vincitrice riceverà il Trofeo 50&Più che verrà poi rimesso in palio l’anno successivo e assegnato definitivamente alla provincia che vincerà per 3 anni, anche non consecutivi, i giochi invernali di 50&Più. Vincitrice delle due precedenti edizioni è stata la provincia di Belluno, che ha trionfato con i suoi atleti over 50 nelle classifiche assoluti uomini e donne.  

 

FIAT Torino basket: per colpa di chi?

Un articolo breve, anzi brevissimo. La situazione della FIAT Torino basket è sotto gli occhi di tutti. E nessuno ne ha colpa ma la colpa è sempre degli altri. Di chi non ha fatto fallo , di chi dice di averlo detto, di chi ha giocato e di chi non ha giocato, di chi ha parlato quando non doveva e di chi ha reagito quando doveva stare calmo, di chi ha scelto i giocatori e di chi ha detto che non andava bene, insomma, come al solito sembra che la colpa sia di tutti e di nessuno, di uno solo o di tutti gli altri. Intanto, in tutto questo baillamme, chi ci rimette è lo spettacolo e la passione della gente veramente tifosa di basket e della Torino che tifa per questa squadra. Di un popolo cestistico che adorerebbe solo vedere giocare a pallacanestro, un gioco che ormai è sicuramente diverso dagli anni ’80 gloriosi, ma che come ogni cosa progredisce lasciando ai più anziani i ricordi del “si stava meglio una volta” e ai più giovani “questo è il basket moderno”, scordandosi sempre che ogni cosa vecchia è stata a sua volta nuova, almeno all’inizio. Ma lasciamo la filosofia all’esterno. Ora, la situazione creatasi è sì un danno per lo spettacolo, ma queste lotte più o meno “interne” ed esterne danneggiano noi tifosi e anche tante persone che non se lo meritano: tutti quelli che lavorano affinché lo spettacolo vada in onda. Da coloro che controllano i biglietti al Palavela, a quelli che effettuano il servizio d’ordine, da quelli che allestiscono il campo a quelli che fanno le pulizie, da quelli che tutti i giorni lavorano per la squadra per creare le migliori opportunità per allenarsi a quelli che nell’ombra dirigono tutti i lavori per costruire il meccanismo sportivo che sta alle spalle di una società di serie A professionistica. Di tutti quelli che inseguono sponsor per arrivare a coprire il budget, di tutti coloro che seguono gli aspetti burocratici, di tutti coloro che stanno dietro alle “esigenze” dei giocatori, di tutti e dico tutti coloro che hanno messo soldi, tanti soldi, perché il sogno di una città si avverasse, e anche di tutti i tifosi che hanno messo soldi per vedere uno spettacolo degno di questo nome. In nome di tutto questo e anche di tutti i lavoratori nell’ombra dell’Auxilium basket Torino, sarebbe giusto che i giocatori e gli allenatori provassero a mettersi una mano sulla coscienza e “lavorare”, se così si può definire chi per lavoro gioca a basket, compatti per vincere il più possibile. Loro, “domani”, forse o sicuramente avranno una nuova squadra, tutti gli altri che lavorano per loro, se perderanno, saranno a casa a cercarne un altro.

Go on Aux. Per tutti noi e anche per Voi.

Paolo Michieletto