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Verso Torino-Sassuolo

Domenica all’ora di pranzo (ore 12:30) il Toro ospiterà al “Grande Torino” il Sassuolo, con l’obbligo di vincere per continuare la marcia verso l’Europa. I granata, attualmente settimi in classifica a quota 57 (a -2 da Roma e Milan), hanno l’obbligo di conquistare l’intera posta in palio: infatti, in caso di loro successo con gli emiliani e di successiva sconfitta della Roma con la Juventus, i granata sorpasserebbero i capitolini, effettuando un bel balzo in avanti in ottica europea. In linea teorica, potrebbe avvenire il sorpasso anche sul Milan, qualora i meneghini perdessero a Firenze coi viola: l’ipotesi appare, tuttavia, assai remota, vista la situazione affatto brillante della compagine gigliata. Di contro, il Sassuolo giunge nel capoluogo piemontese ormai salvo. Il tecnico nero-verde Roberto De Zerbi ha affermato che (giustamente) la sua compagine non regalerà niente: non si preoccupi, nessuno pretende nulla, anche perché nessuno ha mai regalato alcunché al Toro (anzi, il destino ha sempre tolto). La gara col “Sasòl” è la prima del trittico finale che vede il Toro obbligato a conquistare nove punti sui nove disponibili per avere la (quasi) certezza dell’accesso all’Europa: infatti, in caso di bottino pieno e di passi falsi di Roma e Milan, il “pass” europeo sarebbe certo. Oltre a far bottino pieno, il Torino deve sperare che la Roma conquisti non più di sei punti nei prossimi tre impegni (con Roma-Juventus in programma domenica sera, non è un’ipotesi strampalata), oppure che il Milan ne conquisti non più di sette (in tal caso ci sarebbe l’aggancio, ma col Torino avanti per gli scontri diretti). La situazione, però, diventerà più chiara dopo la finale di Coppa Italia di mercoledì prossimo tra Lazio e Atalanta: in caso di trionfo atalantino, infatti, ai granata basterà giungere settimi, tenendosi alle spalle i laziali.
 

Giuseppe Livraghi

 

Torino-Sassuolo, i precedenti

Il Torino-Sassuolo di domenica all’ora di pranzo (ore 12:30) sarà il confronto numero 6 tra granata e nero-verdi in Serie A nella città sabauda. I precedenti cinque confronti vedono il Toro avanti sia nel computo delle vittorie (tre, contro le due degli emiliani, mentre non ci sono mai stati pareggi) sia in quello delle realizzazioni (11-7). Il primo confronto nella massima divisione ha luogo nella stagione 2013-’14, per la precisione alla prima giornata (25 agosto 2013), in quella che consiste nella gara d’esordio del “Sasòl” in massima Serie: successo 2-0 dei granata, con reti di Matteo Brighi al 40′ e di Alessio Cerci al 63′. Vittorie ospiti sia nel 2014-’15 (1-0 alla dodicesima giornata, il 23 novembre 2014) sia nel 2015-’16 (3-1 alla trentacinquesima, 24 aprile 2016, con la rete granata opera di Bruno Peres), quindi altrettanti successi torinisti: 5-3 nel 2016-’17 (trentottesima giornata, 28 maggio 2017) e 3-0 la scorsa stagione (seconda, 27 agosto 2017, con centri di Andrea Belotti al 44′, Adem Ljajic all’84’ e Joel Obi all’88’). Le due compagini si sono, inoltre, affrontate nella città sabauda anche in cadetteria: tre volte nella stagione regolare più una nei play-off. I confronti nella “regular season” vedono avanti gli ospiti, con due vittorie contro l’unica dei padroni di casa (e nessun pareggio): si comincia con l’1-0 nero-verde dell’annata 2009-’10 (diciottesima giornata, 12 dicembre 2009), passando per il 2-1 sempre per gli emiliani nel 2010-’11 (venticinquesima, 5 febbraio 2011, con rete torinista realizzata da Rolando Bianchi su rigore), per poi giungere alla prima affermazione granata nel 2011-’12, col 3-0 alla trentacinquesima (15 febbraio 2012), firmato da Danilo D’Ambrosio al 31′, Migjen Basha al 52′ e Riccardo Meggiorini al 79′. Nella stagione regolare, quindi, il computo delle reti vede avanti il Toro, per 4-3. Ed eccoci ai play-off, risalenti alla stagione 2009-’10, dove nella semifinale d’andata (2 giugno 2010) il Sassuolo strappa un pareggio per 1-1 (con rete torinista di Rolando Bianchi al 73′), complicando la corsa dei granata verso la finale, poi comunque conquistata vincendo per 2-1 il confronto di ritorno in Emilia. Contando anche la partita dei play-off, il bilancio nella Serie cadetta vede un’affermazione granata, due dei nero-verdi e un pareggio, col Toro a condurre 5-4 nel conteggio delle marcature. Il computo generale, tra prima e seconda divisione, è in parità: quattro vittorie per parte (e un pareggio) in nove confronti, col Torino a condurre 16-11 nel conto delle reti.

Giuseppe Livraghi

Torino-Sassuolo, i precedenti tra i due tecnici

Il Torino-Sassuolo di domenica all’ora di pranzo (ore 12:30) sarà il confronto numero 3 tra il tecnico granata Walter Mazzarri e l’allenatore nero-verde Roberto De Zerbi, col bilancio che registra una vittoria di “WM” e un pareggio. Il primo “incrocio” tra i due allenatori ha luogo alla ventiduesima giornata (28 gennaio 2018) della stagione 2017-’18: al “Grande Torino”, netto 3-0 del Toro da poco guidato da Mazzarri (subentrato a Sinisa Mihajlovic) sul Benevento di De Zerbi (succeduto all’esonerato Marco Baroni sulla panchina sannita), con reti di Iago Falque al 3′, M’Baye Niang al 40′ e Joel Obi al 45′. Oltre alla rete (una delle poche) di Niang, quella gara è da ricordare per l’incredibile (e giustissima) espulsione del portiere ospite Vid Belec (34′), il quale, ostacolato nel rinvio dallo stesso Niang, non trovò nulla di meglio da fare se non sferrargli (violentemente quanto ingenuamente) un calcio. Il secondo confronto, invece, risale alla gara d’andata dell’attuale campionato (diciassettesima giornata, 22 dicembre 2018), con De Zerbi alla guida del Sassuolo e Mazzarri confermato sulla panchina del Toro: 1-1, coi granata avanti grazie ad Andrea Belotti (54′), ma raggiunti al 91′ da un’inzuccata di Enrico Brignola.

Giuseppe Livraghi

CORSA SU STRADA: IL GSPM TORINO SI RICONFERMA VICECAMPIONE NAZIONALE

Ai campionati italiani ASPMI, disputatisi a Como, i sabaudi hanno bissato il secondo posto conseguito nel 2018. Ancora un oro individuale per Manuel Bonardi, argento e bronzo per Luisella Tanda e Loredana Libertella

Il binomio Lombardia-argento si rivela di assoluta tendenza per il Gruppo Sportivo Polizia Municipale di Torino, che nel week-end appena andato in archivio si è riconfermato vicecampione nazionale di corsa su strada alle spalle del GS Milano e davanti al GS Bologna, bissando così il secondo posto conseguito nel 2018 a Monza nella medesima competizione. Alla kermesse, disputatasi a Como e giunta al suo quarantesimo genetliaco, hanno preso parte ventisei rappresentanti del sodalizio sabaudo (Giuseppe Adamo, Davide Aghilar, Alessio Aiello, Enrico Aimone, Marco Baldo, Giuseppe Bartone, Giovanna Bauducco, Alberto Bellachioma, Massimo Benincasa, Cristian Bertaina, Manuela Bessone, Manuel Bonardi, Alessio Colucci, Marzia Como, Massimo Di Carlo, Corrado Di Muro, Silvano Ferrero, Roberto Fruianu, Andrea Larosa, Loredana Libertella, Monica Palumbo, Andrea Pisoni, Massimo Re, Simonetta Signorin, Rosa Staiti Sellito e Luisella Tanda).

La gara è stata inevitabilmente condizionata dalle condizioni atmosferiche avverse: il percorso è stato accorciato di 2 chilometri per ragioni di sicurezza, per un totale di 8 chilometri per gli uomini e di 5 chilometri per le donne. Il forte vento, con raffiche fino a 100 chilometri orari, ha acuito l’asprezza della tenzone, in particolar modo nella parte iniziale del tracciato, caratterizzata da saliscendi resi scivolosi dall’acqua fuoriuscita dalle sponde del lago Lario. In campo maschile si è imposto il torinese Manuel Bonardi (già oro individuale nel 2018), che fin dai primi metri ha guadagnato la testa del gruppo, finendo poi per vincere per distacco su Di Maio (GS Napoli) e Moiola (GS Milano). In ambito femminile, invece, trionfo dell’immarcescibile De Vitis (GS Brescia), seguita dal tandem gialloblù formato da Luisella Tanda e Loredana Libertella, capaci di siglare una splendida doppietta. Da segnalare, infine, i piazzamenti di categoria: primo posto per Tanda, Libertella e Marzia Como, argento per Davide Aghilar e Alessio Colucci e bronzo per Giuseppe Adamo, Alberto Bellachioma e Massimo Benincasa. Estremamente soddisfatto Cristian Bertaina, responsabile del settore podistico del Gruppo Sportivo Polizia Municipale di Torino: «C’è stata una crescita importante nelle prestazioni e quindi nei risultati individuali dei nostri atleti e questo fa ben sperare per il prossimo appuntamento in programma il 20 ottobre a L’Aquila, dove si disputeranno i campionati italiani ASPMI di corsa campestre. Colgo l’occasione per ringraziare i colleghi di Como per averci fatto scoprire le bellezze della città e per aver organizzato un’edizione positiva dei campionati».

 

Alessandro Nidi

 

Torniamo a parlare del derby

I granata, avanti grazie alla realizzazione di Sasa Lukic, vengono raggiunti a pochi minuti dal termine. L’Europa è ancora possibile per il Toro
 
Un Torino gagliardo mette paura alla Juventus, sfiorando la vittoria. Passati a condurre al 17′ grazie alla prima rete in granata di Sasa Lukic (bravo nell’anticipare Pjanic su una rimessa laterale e nel battere Szczesny in uscita), gli uomini di Walter Mazzarri giocano una gara attenta e “da Toro”, senza far le barricate e non disdegnando incursioni verso la porta bianco-nera. Quando sembra che i tre punti siano ormai acquisiti, ecco che Ronaldo (all’84’) incorna in rete un preciso traversone dalla sinistra di Spinazzola, “bruciando” sul tempo Gleison Bremer e mettendo la sfera alle spalle dell’incolpevole Salvatore Sirigu. Il risultato è sostanzialmente giusto, anche se fra i torinisti resta il comprensibile rammarico per un pareggio che alla vigilia avrebbe soddisfatto i più, ma che alla luce di come è giunto sembra consistere in due punti persi. Infatti, guardando i risultati delle altre partite della giornata, si nota che la corsa per la Champions League vede il Torino (coi suoi 57 punti) ormai attardato: il quarto posto (ultimo utile per la qualificazione alla maggiore competizione continentale, attualmente appannaggio dell’Atalanta a quota 62) dista ora 5 lunghezze a tre gare dal termine. Radicalmente diverso il discorso per l’Europa League: Milan (vittorioso per 2-1 nel posticipo casalingo col Bologna) e Roma (bloccata sull’1-1 nella Genova rosso-blu) sono appaiate al quinto posto a quota 59, cioè due soli punti dinanzi al Toro. Per i granata è fondamentale far bottino pieno nelle prossime (ultime) tre partite, che lo opporranno in casa al Sassuolo, in trasferta all’Empoli e fra le mura amiche del “Grande Torino” alla Lazio: qualora bastassero per il quinto o il sesto posto, vorrebbe dire qualificazione europea certa, mentre in caso di settima posizione tutto dipenderebbe dall’esito della finale di Coppa Italia tra Lazio e Atalanta. In caso di vittoria degli orobici nella “Coppa della coccarda”, infatti, la settima piazza varrebbe l’Europa, mentre in caso contrario sarebbero i capitolini ad accedere all’ex Coppa UEFA, a prescindere dal loro piazzamento in campionato. In conclusione: il Toro deve fare appieno il proprio dovere, conquistando nove punti, confidando (tanto per sicurezza) nella vittoria atalantina in Coppa. Anche perché, vista l’andatura per nulla spedita di Roma e Milan, nove punti potrebbero valere il sesto (se non quinto) posto. Ma, prima di tutto, servono tre vittorie.

Giuseppe Livraghi

 

IL GIRO DI PAOLA. L’ATLETA RIPETE IL GIRO D’ITALIA PER PROMUOVERE LA SICUREZZA STRADALE

Paola Gianotti è pronta a ripetere il Giro di Paola. Parte il 10 maggio da Bologna: quasi quattromila chilometri in tutta Italia, sulle strade del Giro. Stesse tappe, percorso e difficoltà. Ma un giorno prima, all’insegna della sicurezza stradale
Arrivo il 2 Giugno a Verona. L’atleta eporediese – detentrice di tre Guinness World Record, come donna più veloce ad aver attraversato il mondo in bici, i 48 stati USA ed il Giappone – parte tra pochi giorni da Bologna per percorrere per il secondo anno consecutivo tutte le tappe del Giro d’Italia con un giorno in anticipo rispetto ai professionisti. Scopo dell’impresa è portare avanti la campagna di sensibilizzazione già promossa lo scorso anno sulla sicurezza stradale ideata insieme a Marco Cavorso sul rispetto del ciclista; in molte città italiane non mancano momenti di incontro, per raccontare la sua storia e condividere i valori di tutte le sue iniziative sportive. La campagna “Io rispetto il ciclista” vede il ribaltamento della prospettiva di solito legata a questo tipo di iniziative; sono gli automobilisti stessi, infatti, a sottolineare come siano proprio loro a rispettare i ciclisti, in quanto utenti deboli della strada, tramite l’esposizione dell’adesivo con il nome della campagna sul retro dell’auto. Un segnale chiaro e forte su come si comporta chi guida la macchina, soprattutto in fase di sorpasso del ciclista. “Ho deciso di ripetere il Giro di Paola perché lo scorso anno ho vissuto delle emozioni incredibili e mi sono resa conto di quante persone sentissero proprio il messaggio del rispetto del ciclista. Non ho mai pedalato una tappa da sola perché in tantissimi si sono uniti per accompagnarmi in tutte le tappe. Pedalare sulle strade di casa con tantissimo tifo mi ha fatto capire ancora di più quanto il ciclismo sia uno sport di tutti e il Giro d’Italia sia una vera e propria festa in tutti i comuni dove transita. Quest’anno sono ancora più emozionata perché 3 tappe sono in Piemonte e la quindicesima tappa parte proprio dalla mia Ivrea dove sto organizzando un grande evento con centinaia di ciclisti. Il messaggio più importante che voglio far nuovamente passare è quello della giusta convivenza tra ciclista e automobilista sulla strada perché non credo che un morto ogni 35 ore sulla strada sia ancora accettabile. Per questo negli ultimi mesi insieme a Marco Cavorso e Alessandra Cappellotto dell’ACCPI abbiamo presentato al Ministro Danilo Toninelli la proposta di inserire nel codice stradale il sorpasso di un velocipede ad un metro e mezzo di distanza” Paola si appresta a partire con il suo team: Alessio Lotti, Fabrizio Malisan, Donato Lecci e Silvia Petrini

Dopo sei anni Torino rinnova l'appuntamento con lo sport master

Non si è spento ancora l’eco dell’entusiasmo che hanno lasciato gli atleti partecipanti ai World Masters Games 2013, un’onda multicolore che ha eletto per alcuni giorni Torino capitale mondiale dello sport dilettantistico

Questa estate a sei anni di distanza il capoluogo piemontese sarà nuovamente protagonista, perché dal 26 luglio al 4 agosto ospiterà l’edizione 2019 degli European Masters Games, manifestazione pluridisciplinare dedicata agli sportivi con età superiore ai 30 anni.
La kermesse oltre da essere un appuntamento sportivo, sarà un’occasione per pubblicizzare i prodotti enogastronomici di un intero territorio, infatti saranno 15 i comuni coinvolti appartenenti alle provincie regionali di Torino, Novara e Vercelli e che ospiteranno  i tornei degli Europen Masters Games 2019.
Il Comitato Regionale Piemonte e Valle d’Aosta della FIBS, come già avvenuto nel 2013, ha ricevuto l’incarico dell’organizzazione dei tornei softball maschile, femminile e misto over 35, che si disputeranno sui diamanti di Torino, Avigliana e La Loggia.
L’evento è promosso dalla Regione Piemonte, dalla Città Metropolitana di Torino, dalla Città di Torino, dalla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino e dall’International Masters Games Association.

Per partecipare alla manifestazione questi sono i dettagli
requisiti

iscrizioni
Le iscrizioni delle squadre si effettuano alla pagina, dove si trovano anche le info le prenotazioni alberghiere
Per maggiori informazioni è possibile contattare il comitato tramite:

Pallanuoto Piemonte, i risultati

 Nei campionati maschili di A2, B, C e Promozione

www.federnuoto.piemonte.it


Serie A2, la Reale Mutua Torino 81 Iren supera Padova e vola ai playoff
Dopo la sconfitta di Civitavecchia la Reale Mutua Torino ’81 Iren è tornata alla Piscina Monumentale e al successo, superando 10-4 il Plebiscito Padova (parziali 2-0 3-2 4-0 1-2). Una vittoria pesante perché dà alla compagine torinese la matematica certezza dell’accesso ai playoff, conquistati con il lavoro quotidiano e con una consapevolezza nei propri mezzi che partita dopo partita è cresciuta sempre più. Il comunicato stampa completo della Torino 81 su https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20190505001049&area=2&menu=agonismo&read=pallanuoto

Serie B, vittoria importante per la Dinamica su Rapallo
Lasciata definitivamente alle spalle l’amara sconfitta di sabato scorso a Imperia, la Dinamica è tornata alla vittoria ieri pomeriggio alla piscina Monumentale, superando 10-7 il Rapallo Nuoto al termine di una partita sempre condotta e molto ben giocata (parziali 2-1 2-1 3-3 3-2). Con i tre punti conquistati i torinesi hanno agganciato al quinto posto in classifica proprio la formazione ligure, portandosi a una sola lunghezza dalla quarta posizione che vale l’accesso ai playoff. Contemporaneamente hanno allungato sul più 8 rispetto alla terzultima piazza, un margine che a tre giornate dalla conclusione della regular season appare rassicurante per evitare i playout. L’articolo completo su https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20190505152433&area=2&menu=agonismo&read=pallanuoto

Serie C e Promozione, week end positivo per le squadre piemontesi
È di tre vittorie e una sconfitta il bilancio del sabato di pallanuoto delle formazioni piemontesi di serie C e Promozione. Dopo i passi falsi dello scorso fine settimana hanno rialzato la testa Aquatica Torino e UISP River Borgaro, rispettivamente in casa contro la Pallanuoto Treviglio e in trasferta sul campo del Milano 2. La Sa-Fa 2000 ha invece ceduto nella sfida serale della Monumentale contro Piacenza, compagine seconda in classifica. Bella vittoria, infine, per il Waterpolo Novara, a segno in casa contro il Vimercate. L’articolo completo e i tabellini su https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20190505151906&area=2&menu=agonismo&read=pallanuoto

Medaglie d'argento per Elisabetta Mijno e Roberto Airoldi

A Olbia si è conclusa  la Para Archery European Cup e la nazionale italiana paralimpica ha raccolto complessivamente otto medaglie, cinque a squadre e tre individuali, una d’oro, sei d’argento e una di bronzo

Quattro argenti portano la firma di Elisabetta Mijno (Fiamme Azzurre) e Roberto Airoldi (Arcieri Cameri), gli arcieri piemontesi di arco olimpico chiamati a vestire la maglia azzurra in questo importante evento di preparazione ai Mondiali, in calendario a ’s-Hertogenbosch (Olanda) dal 3 al 9 giugno e validi per la qualificazione alle Paralimpiadi di Tokyo 2020.
Oggi Elisabetta Mijno ha chiuso il torneo individuale al secondo posto, battuta dalla russa Svetlana Barantseva nella finale per l’oro. Una sfida molto combattuta e terminata soltanto allo shoot off (6-5 – 7-9). Elisabetta è partita in vantaggio con un parziale di 24-23 ma immediato è stato l’aggancio della sua avversaria (25-23). Nuovamente in vantaggio (26-21), l’azzurra è stata nuovamente raggiunta dalla russa (25-20). In parità anche il quinto parziale (24-24) e epilogo del match rimandato di conseguenza allo shoot off, che ha premiato la Barantseva. Nella giornata di ieri si sono svolte tutte le finali a squadre e mixed team e Elisabetta Mijno e Roberto Airoldi hanno raccolto entrambi due medaglie d’argento. Hanno chiuso in seconda posizione la prova a squadre e si sono poi trovati insieme nella finale del mixed team, ottenendo un altro secondo posto. In campo femminile Elisabetta Mijno, Veronica Floreno e Annalisa Rosada hanno perso 5-1 contro la Turchia (Eroglu, Ozbey Torun e Sengul). Inizio in salita per le azzurre, che hanno ceduto il primo set 53-40 prima di pareggiare 48-48 la seconda tornata di frecce; decisivo il terzo parziale, portato a casa dalla formazione turca con lo score di 50-47. Tra gli uomini Roberto Airoldi, Fabio Tomasulo e Stefano Travisani hanno invece ceduto allo shoot off alla Francia (Cabreira, Guerin, Toucoullet). 5-4 (28-25) il punteggio della finale, che ha visto gli azzurri sotto 4-0 (46-42 e 49-46 i parziali) e poi protagonisti di una grande rimonta – come accaduto già in semifinale – con due set chiusi 44-42 e 51-49. Questa volta però le frecce di spareggio non hanno premiato il terzetto italiano. Elisabetta Mijno e Roberto Airoldi sono tornati sul secondo gradino del podio al termine della finale del mixed team persa 5-3 contro la Russia (Barantseva-Ziapaev). Match combattuto e archiviato con i parziali di 35-33 33-33 30-33 35-34.
Il percorso degli arcieri piemontesi alla Para Archery European Cup a questo link

Ci pensa sempre Cristiano!

Oggi si celebra la memoria della tragedia di Superga, ricordata anche ieri sera dai tifosi bianconeri con il dovuto rispetto, un enorme striscione in curva. Ecco lo sport che ci piace, quello che insegna, prima di tutto, il rispetto per l’avversario, qualunque esso sia, sempre

Il Derby della Mole ieri sera ha visto una Juve un po’ impacciata, salvata all’ultimo dal suo uomo migliore. Eh già, ci pensa sempre lui, Cristiano Ronaldo. Ancora una volta agguanta il pareggio per la sua squadra – come nell’altro Derby appena giocato, quello d’Italia contro l’Inter – , ancora una volta si dimostra uno dei pochi – se non l’unico – ad aver voglia di vincere sempre, ovunque e comunque, non importa la classifica, non importa se siamo a fine stagione. Lui è fatto così.

I granata hanno bisogno dei tre punti per il sogno europeo, sanno di dover affrontare una Juve ormai scudettata, e allora ci provano, impostando la gara in maniera metodica e ordinata: riescono a contenere efficacemente la corazzata bianconera – Izzo e Nkoulou egregi – e cercano di punzecchiarla in contropiede; insomma, il Toro gioca da Toro.

Al 10′, Belotti potrebbe approfittare di una palla che Chiellini non aggancia in piena area, ma gli rimbalza addosso e spreca l’occasione; il Gallo si ripete pochi minuti dopo con un gran tiro alla sinistra di Szczesny, che però si fa trovare pronto. Al 17′, Cancelo e Pjanic non s’intendono su una rimessa laterale e Lukic non aspetta altro: 1- 0 per il Toro.

Emblematica l’espressione di CR7 al goal subìto: a quel punto Cristiano non ne può più, suona la carica e, vista la serata no di Kean, al 18′ decide di far da solo: seminando il panico in area granata, danza in palleggio tre volte, poi serve Matuidi che fa partire un bel sinistro, ma troppo centrale e Sirigu sventa il pericolo.

La Juve si scuote dal torpore ed inizia ad impegnare Sirigu con azioni di Cristiano, Kean – che ha una doppia occasione, ma viene ribattuto entrambe le volte – e Bernardeschi, molto attivo ma poco concreto.Il Toro spinge di più sul lato destro, anche perchè Cancelo non è in serata e concede troppo campo agli avversari.

La ripresa vede crescere sempre di più Spinazzola sulla sinistra, che guadagna metri su metri, costringendo Izzo a chiusure affannose sui suoi assist, alla continua ricerca della testa di Cristiano; lo Stadium apprezza e pensa: a forza di buttar palle in mezzo, qualcosa verrà fuori, tanto in area c’è il più forte al mondo, vuoi che una non la metta dentro?

Nel frattempo, CR7 non sta certo a guardare, anzi: si sbraccia, esce spesso dall’area per fare movimento e cercare spazi, si sposta da destra a sinistra, fa capire tutta la sua rabbia agonistica, nella speranza che i compagni lo seguano: al 64′ st dalla sinistra crossa pericolosamente in area e dopo tre minuti fa partire una bomba, in entrambe le occasioni il Toro si salva in extremis.

Ma nessun miracolo può fare Sirigu all’84’ st sull’incornata di Cristiano, che vola a 2,47 metri, rimane in sospensione il tempo necessario per poter agganciare l’ennesimo cross di Spinazzola dalla sinistra – stavolta perfetto, a forza di provare ! – e la indirizza in rete, scegliendo di metterla nell’angolino alto, alla sinistra del portiere. Lui è fatto così.

Un minuto dopo il pareggio, Allegri toglie Bernardeschi per De Sciglio; il finale di partita vede ancora la Juve in attacco, ancora con CR7 e Spinazzola che guidano l’assedio, ma il Toro regge e il Derby finisce in parità.

Oggi si celebra la memoria della tragedia di Superga, ricordata anche ieri sera dai tifosi bianconeri con il dovuto rispetto, un enorme striscione in curva. Ecco lo sport che ci piace, quello che insegna, prima di tutto, il rispetto per l’avversario, qualunque esso sia, sempre. #finoallafine

Rugiada Gambaudo