Juve, metamorfosi nel secondo tempo

Sulla carta doveva essere una partita di ordinaria amministrazione, ed il rischio era di prenderla sottogamba, considerando l’imminente impegno di Champions contro i tedeschi del Bayer Leverkusen di martedì sera.  In effetti, per la prima mezz’ora la Juventus non ha brillato: ritmo piuttosto fiacco, nonostante Ramsey – ancora nel ruolo di trequartista – abbia tentato spesso e volentieri di accelerare il gioco ed a cercare CR7 e Dybala; ma i due sono stati spesso troppo lontani dai sedici metri, quasi sempre defilati.
Tra l’11’ ed il 17′ la Spal ha provato per tre volte a sorprendere Buffon – che con questa partita stabilisce il nuovo record dei giocatori italiani con il maggior numero di presenze con squadre di club: 903 per Gigi, stacca Paolo Maldini rimasto a 902 – , riuscendo ad arrivare nella trequarti dei padroni di casa abbastanza facilmente.
Cuadrado – riscoperto terzino destro per necessità – sale spesso per dare una mano in avanti, ma la Spal si difende con ordine; alla mezz’ora, finalmente, la Juve si desta dal torpore iniziale e proprio Cuadrado artiglia il rimpallo di una punizione di Murgia, parte in contropiede e riesce a servire Dybala che fa partire un ben tiro, ottimamente parato da Berisha.
Provano a concretizzare la manovra bianconera anche Matuidi con cross dalla sinistra e Dybala, ma la sua punizione prende in pieno la barriera; al 38′ Ramsey serve CR7, che effettua una serie di finte nell’area piccola aspettando che arrivi qualche compagno, poi crossa ma nessuno raccoglie l’invito.
Al 42′ la più bella azione del primo tempo: azione corale della Juve, che parte da Dybala, arriva a Pjanic e Cuadrado, poi a Ronaldo, che serve da destra un assist d’oro per la testa di Ramsey, Berisha risponde con una gran parata.
Ma il vantaggio della Juve è nell’aria, ed infatti arriva al 45′, quando Pjanic intercetta il pallone sugli sviluppi di una precedente azione e fa partire un gran tiro al volo su cui stavolta Berisha nulla può.
Nei 15 minuti finali del primo tempo, Ronaldo ha servito di più la squadra, così come Dybala si è mosso meglio rispetto alla prima frazione di gioco; risultato: Juve in vantaggio alla fine del primo tempo e gioco in netto miglioramento.
La nota dolente è, ancora una volta, Rabiot: stesso copione delle due gare precedenti, tocchi sbagliati, sempre fuori tempo, poca intesa con Pjanic: speriamo sia solo una questione di adattamento.
Nella ripresa la squadra di casa parte subito con un piglio diverso, più aggressivo: Ramsey scambia spesso e bene con CR7 e Matuidi, il ritmo è decisamente più veloce; al 53′ st occasionissima per il raddoppio Juve: bell’affondo in velocità di Ronaldo, poi serve un’ottima palla a Khedira che ci prova di testa, ma Berisha si supera negandogli il goal.
La Spal in questo secondo tempo si limita a difendere, e comunque i rarissimi attacchi vedono la retroguardia bianconera molto attenta, con De Ligt in netto miglioramento partita dopo partita.
Tra il 59′ ed il 64′ della ripresa, Sarri sostituisce Khedira con Emre Can e Ramsey (che non ha ancora i 90 minuti nelle gambe, ma ha offerto un’altra prestazione convincente) con Bernardeschi, poi inizia lo show personale di Berisha, oggi decisamente il migliore dei suoi: dapprima sventa un tiro di Dybala dalla sinistra, poi al 68’st interviene su Ronaldo, che aveva raccolto un assist della Joya e tirato un rasoterra preciso; ed ancora al 74′ st, Pjanic serve di nuovo Ronaldo, che stavolta prova a bucare la rete della Spal con un destro potente, ma Berisha, oggi in giornata di grazia, gli nega il goal.
Sarri decide di far uscire l’impacciato Rabiot per Bentancur, e dopo appena due minuti la Juve raddoppia: Dybala s’invola sulla fascia sinistra, poi fa partire uno splendido assist verso CR7 che arriva in corsa, salta di testa e finalmente riesce a prendere Berisha in controtempo, infilando in rete: 2-0 Juve.
Ormai la Signora può rilassarsi, ma la Joya e CR7 sembrano non aver esaurito le energie: all’88’ st Dybala inventa una serpentina nell’area avversaria, peccato la conclusione fuori; poi al 93′ st ancora l’irriducibile Ronaldo cerca il 3-0 con una gran sventola in area che però trova le manone di Berisha.
Nel complesso, vittoria meritata per gli uomini di Sarri, che dopo la prima mezz’ora cambiano ritmo e iniziano a macinare gioco, con tocchi di prima, azioni veloci e ripetuti scambi in attacco da destra a sinistra tra Dybala e Ronaldo; anche De Ligt è in evidente e netta crescita, e l’assenza dei terzini titolari non si è minimamente sentita, Matuidi e Cuadrado sono stati all’altezza. L’unico interrogativo è purtroppo il francese Rabiot, anche se oggi Pjanic ha lavorato ( e molto bene) anche per lui, ma non potrà farlo sempre. Sarri corra ai ripari.
Ovunqueecomunque#finoallafine
Rugiada Gambaudo
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