SPORT- Pagina 352

“PasSporTo”, la Città per i giovani e lo sport

 

La Città ha avviato una nuova campagna istituzionale per corsi ed iniziative gratuite, a tema sportivo e ricreativo, dedicate agli adolescenti torinesi. Se sei nato negli anni 2003/2004 e compi 14 o 15 anni, il “PasSporTo” è dedicato a TE!!! Fai Sport GRATUITAMENTE con noi per tutto il 2018! Scarica o visiona l’elenco delle attività aprendo il link che trovi a inizio pagina e contatta le associazioni per divertirti sportivamente. Per usufruire dei corsi basta prenotare presso le associazioni e presentarsi con il documento di identità valido e la tessera che riceverai entro febbraio 2018 per posta. PRENOTA SUBITO!! Non importa se compirai gli anni nei mesi successivi

RISERVATO ALLE ASSOCIAZIONI

Per tutte le associazioni che intendono presentare una proposta, di seguito i facsimili della domanda e della scheda di adesione, da inoltrarsi a:

progetti.sport@comune.torino.it

Scheda Adesione (274 KB)

Con la pattinatrice Giada Russo anche il Piemonte alle Olimpiadi invernali di Pyeongchang 2018

La Federazione Italiana Sport Ghiaccio ha ufficializzato i nomi dei pattinatori che rappresenteranno l’Italia sul ghiaccio olimpico di Pyeongchang. Le prestazioni internazionali della stagione e l’ottima medaglia d’argento ai Campionati italiani di Milano 2018 hanno consentito alla pattinatrice dell’Ice Club Torino Asd Giada Russo di ricevere l’importante convocazione per le Olimpiadi che si svolgeranno nella Corea del Sud nel febbraio 2018. L’atleta torinese, allenata da Claudia Masoero ed Edoardo De Bernardis vestirà i colori azzurri e gareggerà, insieme a Carolina Kostner, nel pattinaggio di figura singolo femminile, ai XXIII Giochi invernali. Per la giovane ventenne torinese si tratta di un risultato fortemente voluto grazie al talento e alla caparbietà che l’hanno sempre contraddistinta.Giada ha iniziato giovanissima, da bambina  a pattinare sulla pista all’aperto del Tazzoli, seguita fin dai primi passi sulla pista ghiacciata da Claudia Masoero, la sua storica allenatrice. Successivamente, al gruppo, si è aggiunto Edoardo De Bernardis che, oltre ad allenarla, ha sempre curato le coreografie dei suoi programmi. Dopo aver vinto a 14 anni il titolo italiano nella categoria junior, la Russo, a 15 anni, ha esordito nella categoria senior, conquistando la medaglia di bronzo alle spalle delle due campionesse internazionali Carolina Kostner e Valentina Marchei, e nel 2015 e 2016 ha vinto due titoli italiani. “L’Olimpiade rappresenta l’obiettivo di ogni atleta e questa convocazione mi emoziona e, al tempo stesso, mi responsabilizza moltissimo” ha commentato Giada Russo, tradendo emozione e un giusto sentimento d’oroglio per il risultato ottenuto. “Alle Olimpiadi di Torino, nel 2006, ero stata scelta come flower e, naturalmente, come tutti i bambini, sognavo di poter gareggiare un giorno come olimpionica e questo sogno è diventato realtà. E’ un grandissimo onore poter rappresentare il mio Paese sul ghiaccio della Corea e sono felice di fare parte della squadra italiana. Questo risultato è merito di tutta la mia società, l’Ice Club Torino, che mi ha sempre sostenuta, aiutata e spinta a dare il meglio” ha aggiunto la pattinatrice piemontese. “Giada Russo è una grande lavoratrice e una bella pattinatrice, espressiva ed elegante – hanno dichiarato Claudia Masoero e Edoardo De Bernardis –Siamo orgogliosi di lei e di questa convocazione così importante che la porterà a gareggiare alle Olimpiadi, consentendole di coronare il suo grande sogno. Adesso dovremo lavorare con un’intensità ancora maggiore per preparare al meglio le prossime competizioni internazionali”.Un risultato di grande perstigio per la società fondata nel 1971 dall’indimenticato Franco Masoero che, con dedizione e passione, ha portato tantissime ragazze e tanti giovani a misurarsi con questo sport affascinante, fino al punto di raggiungere il record storico del maggior numero di atleti piemonetsi entrati nella Nazionale Italiana. Un record che oggi ha avuto non solo conferma ma anche uno straordinario incremento per il club che svolge la sua attività a Torino e Pinerolo.

 

Marco Travaglini

(foto: Barbara Castellaro)

IL 2018 DI PAOLA GIANOTTI: DAL PREMIO BRERA A PYEONGCHANG

Paola Gianotti è “sportiva dell’anno 2017”. Il prossimo 29 gennaio, alle ore 18,30 presso il teatro Dal Verme di Milano, le verrà assegnato il premio “Gianni Brera”. La giuria della XVII edizione del riconoscimento intitolato al grande scrittore e giornalista sportivo, organizzato dal circolo culturale “I navigli”, ha deciso di conferirle un premio speciale per i risultati raggiunti nel 2017. “Sono molto contenta di questa iniziativa, soprattutto perché legata al nome di una persona che è stata un innovatore ed ha lasciato una profonda impronta sul giornalismo sportivo italiano del secolo scorso“. Si tratta della prima tappa di un 2018 denso di impegni per l’atleta eporediese detentrice di ben tre Guinness World Record.

 

Samsung Italia ha selezionato Paola Gianotti per portare la torcia olimpica dei Giochi olimpici invernali, la cui XXIII edizione si svolgerà il prossimo mese di febbraio in Corea del Sud; avrà quindi la possibilità di vivere l’emozione di far parte dei Giochi olimpici, con il ruolo di tedofora di Pyeongchang 2018, in programma dal 9 al 25 febbraio. L’annuncio è stato fatto di recente da Samsung Electronics, Worldwide Partner dei Giochi, a conclusione della campagna nazionale “Corri per il sogno, diventa tedoforo”. “La selezione – ricorda Paola – è stata impostata nella ricerca di quanti abbiano lottato con tutte le proprie forze per realizzare il proprio sogno. Sono orgogliosa di portare i colori azzurri davanti agli occhi del mondo e spero di essere uno sprone per coloro che ancora stanno lottando per vincere difficoltà e raggiungere i loro obiettivi. Ci sono emozioni che non hanno prezzo: questo è il più grande onore della mia vita!“. I tedofori saranno in tutto 7.500 e percorreranno 2.018 chilometri attraverso la Corea del Sud.

 

Il 20 marzo alla Triennale di Milano Paola sarà protagonista, insieme al professor Carlo Carraro, economista ambientale e già rettore di Ca’ Foscari, della giornata inaugurale del Festival dei Diritti Umani; davanti a circa ottocento studenti delle scuole secondarie di secondo grado racconterà le sue esperienze in Uganda insieme all’associazione Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo (africamission.org), al fianco delle donne. Sarà una testimonianza sulla situazione dei diritti umani basilari, constatata di persona nei viaggi del 2016 e 2017.

Il grande Basket visto dalla curva: FIAT Torino – Brescia

“Una Torino scettica rimane a bocca aperta per una squadra che sbalordisce, vince e convince, ottima in difesa e con un Banchi che orchestra la squadra come se l’avesse allenata da sempre! Ottimi tutti, forse una nota in più per Garrett e Akeem Olajannuzzi… (finalmente in fiducia e con buone iniziative). Ora il pubblico deve crederci un po’ di più e nonostante l’orario di ieri complicato seguire e sostenere la squadra anche in coppa!”… Già, questo è il commento di Simone dai Rude Boys che si riferiva alla partita di martedì scorso contro il Bayern Monaco, ma se pensiamo alla partita contro Brescia, potremmo quasi riapplicarlo, vista la qualità del gioco offerto dalla FIAT Torino in replica contro l’ormai ex-capolista… (tra l’altro, i tifosi di Brescia probabilmente non saranno scaramantici ma, insomma, un pochino se “la sono tirata” esponendo a Milano uno striscione con sopra scritto “credo che un sogno così non ritorni mai più” iniziando quindi una bella serie di quattro sconfitte in cinque partite…).

Continua quindi Torino a sorprendere gli scettici e tutti coloro che sperano in una sconfitta per poter dire “io l’avevo detto” come alcuni social riportano talvolta. In realtà molti commentatori indicano sempre come “serata nera” quella della squadra avversaria, ma ormai credo che sia giusto anche dare merito a Torino di aver fatto giocare male l’altra squadra e non serate sfortunate al tiro o “stanchezze” evanescenti”. Ormai è un fatto: Torino ha “annichilito” Milano, Reggio Emilia (in arrivo a Torino dopo 5 partite vinte in fila), il Bayern Monaco, e ora Brescia; non può essere un caso che contro Torino tutte le guardie avversarie siano scomparse, nell’ordine Theodore e Jerrels, Della Valle & Co., tutto il gruppo del Bayern, e buon ultimo Luca Vitali, apparso come semplice portatore di palla quando fino al giorno prima era dipinto come il novello Magic Johnson.

Diamo merito alla voglia di aiutarsi e le qualità difensive della FIAT e non solo delle capacità offensive che talvolta a Torino difettano ma che, quando si appalesano, rendono questa squadra quasi imbattibile.

“E che dire? Un Auxilium da 10 e lode trascinata da un Palaruffini calorosissimo, vero sesto uomo!”, questo il commento da Gianluca del Condove Club, che non può che essere condiviso visto il sostegno che la squadra ha trovato nei (pochi) momenti di difficoltà e che si vede necessita in quanto ormai più di un giocatore incita il pubblico, e sente il bisogno di un rinforzo in più trovandolo in ogni angolo (anche se un angolo in un palazzetto circolare è raro…) del campo di gioco.

E Simone aggiunge il suo commento anche per la partita di Brescia “Bravi tutti! Tutti bravi! Una Supertorino in cui è difficile trovare un migliore! Eccezionali e mai fuori concentrazione! Luca Banchi dirige come un’orchestra una squadra perfetta! Final 8! Grande Aux!”. E in effetti ormai il traguardo final 8 di coppa Italia è raggiunto con possibilità oscillanti tra il 5° e il 3° posto a seconda dei risultati dell’ultima giornata.

Sentendo i commenti televisivi in serata e i responsi giornalistici delle testate “più famose” bisogna però sottolineare una cosa: se Brescia fosse arrivata senza uno tra Vitali o Landry o similare… tutti a dare la colpa a questo fatto se avessero perso: ma Torino ha vinto senza quello che è una pedina superfondamentale per questa squadra, Trevor Mbakwe! E Torino ha vinto anche il confronto con i lunghi, tanto che coach Diana di Brescia ha tenuto molto in panchina i suoi lunghi fino a non farli più entrare a fine gara, tanta è stata anche in questo campo la superiorità dei nostri in questo ruolo: onore a Iannuzzi (finalmente grintoso e sorridente oltreché meritarsi ogni tipo di appellativo da Lebron a Olajuwon) e a Mazzola che continua a rivelarsi super prezioso spendendosi in ogni lato del campo. Il ritorno di Trevor aggiungerà ulteriore peso ad un reparto che continuando a giocare così diventerà un problema per tutti gli altri. Da ricordare e segnalare che contro Milano il reparto lunghi avversario aveva collezionato 13 falli commessi, quello del Bayern è sembrato normale e quello di ieri (Hunt e Ortner) una coppia di serie A2… .

“Vorrei rimarcare la prova di un giocatore spesso criticato: Iannuzzi; in due partite giocate in assenza di Mbakwe ha dimostrato di essere un valido giocatore di serie A, unendo qualità e quantità: il suo tiro dai 5 metri è ormai una “sentenza”ed in difesa non ha di certo sfigurato contro i lunghi di una squadra che punta all’Eurocup e contro quelli della squadra prima in classifica”, questo il commento tecnico di Mauro sulle buone prestazioni del nostro pivot che sta riemergendo alla grande!

“Merito a Torino di aver vinto una partita che sembrava impossibile facendo sembrare Brescia una squadra normale, e tutti, con un premio a parte a Patterson e Sasha, hanno fatto benissimo!” commento di Giovanni settore giallo. Chicche della serata: passaggio dietro la schiena di Sasha a Patterson nel primo quarto per un tiro da tre e lo splendido passaggio da top ten di Garrett per l’ultimo canestro della partita di Lamar, quasi una forma di rivalsa sportiva contro chi per tutta la partita non ha lesinato muscoli e mani addosso senza quasi mai vedersi fischiato fallo e, anzi, addirittura condonato per un’entrata “per far male” non ben vista dagli arbitri nell’ultimo minuto.

“Non pensavo che fosse possibile replicare la partita con il Bayern, ma il cuore messo in campo da tutti i giocatori è stato più forte delle avversità, non solo Trevor ma anche Washington a mezzo servizio. Bravi tutti e soprattutto Banchi, che sta dirigendo alla grande!” dice Sabrina dalla curva Guerrieri, e bisogna dire che se si gioca così sarà dura per tutti gli altri!

“Il mio più che un commento è un appello ai giocatori… che “si vogliano bene” tra di loro per costruire qualcosa di importante perché le qualità ci sono. Serve un gruppo unito con una mentalità vincente. Siamo sulla buona strada, direi, soprattutto dopo le ultime due vittorie casalinghe”. Questo il commento di Stefano, da tempo nel mondo del professionismo sportivo che ben comprende come solo la tecnica non basta per vincere, ma anche una salda unione e voglia di “soffrire” sia fondamentale.

Per ultimo, ma non ultimo, …un piccolo encomio anche a Poeta che ha effettuato un’entrata che credo vada al top delle azioni effettuate in maglia gialloblu con cambio di mano in volo da vero fuoriclasse! Se torna anche lui al suo livello allora Torino può guardare più lontano!

Paolo Michieletto

 

Toro, Cairo: “Mazzarri ed io maniaci dei dettagli”

Il presidente granata, Urbano Cairo, ha spiegato a ‘Radio anch’io sport’, la decisione di esonerare Mihajlovic e sostituirlo con Walter Mazzarri. Sul tecnico serbo ha detto: “è un buon allenatore, ha fatto cose importanti, con noi è rimasto un anno e mezzo, per più di  60 partite. Ma già nel ritorno della scorsa stagione le cose sono andate meno bene e in questo campionato non s’è mai visto il Toro che io voglio. Resta la stima per la persona e l’allenatore”. E aggiunge: “volevo portare Mazzarri al Toro già nel 2007, ma era impegnato con la Samp. Ho continuato a seguirlo e quando era libero ne ho approfittato. E’ un uomo totalmente focalizzato sugli obiettivi in partita, già nel suo primo allenamento l’ho visto molto attento ad ogni dettaglio, in modo maniacale, che ritengo una cosa importantissima: anch’ io sono così”.

Juve, la soddisfazione di Allegri

Massimiliano Allegri commenta come di consueto su Twitter la partita dei bianconeri. Questa volta a proposito della vittoria sofferta per 1-0 contro il Cagliari: “Abbiamo vinto una partita fisica, su un campo difficile. Ora i ragazzi si godano un po’ la pausa: ci aspetta una seconda metà di stagione di lavoro per cercare di raggiungere tutti gli obiettivi!”.

 

Mihajlovic esonerato da Cairo, arriva Mazzarri

Sinisa Mihajlovic è stato ufficialmente esonerato dopo la sconfitta con la Juventus di ieri sera.  L’annuncio è apparso sul sito del Torino: “A Sinisa e al suo staff  i ringraziamenti per l’impegno e per la passione dimostrati in questi 18 mesi in granata”. Il presidente granata Urbano Cairo ha  la decisione nella notte a fronte degli scarsi  risultati in campionato che hanno allontanato il Toro dalle prime sei posizioni e dalla zona Europa League. Mihajlovic dopo la sua espulsione dal campo per la sua protesta contro il secondo gol juventino non si era  presentato in sala stampa, dove si era fatto sostituire dal  vice Attilio Lombardo. Il Toro e Walter Mazzarri hanno intanto trovato l’accordo. L’allenatore, l’11° del Torino,  chiedeva un ingaggio per un periodo più lungo rispetto a quello proposto dalla società  granata. Il contratto durerà così fino al 30 giugno 2020.

 

(foto: Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net)

Juve in semifinale dopo il derby. Esonero per Mihajlovic?

La Juve, che ha battuto i Granata 2-0 nel derby all’Allianz Stadium  è la quarta e ultima semifinalista di Coppa Italia. Le reti: al 15′ Douglas Costa,e nel secondo tempo al 67′ Mandzukic. L’arbitro Doveri  ha convalidato il secondo gol avvalendosi della Var, ma il Torino ha contestato la decisione affermando l’esistenza di  un fallo a centrocampo da parte di Khedira su Acquah. La vivace protesta di Sinisa Mihajlovic gli ha provocato l’espulsione. Prossima sfida dei bianconeri con l’Atalanta, vittoriosa sul  Napoli.  Le partite di andata il prossimo 31 gennaio e quelle di ritorno il 28 febbraio.

***

MIHAJLOVIC L’agenzia Ansa scrive di “insistenti  voci di un esonero dell’allenatore del Torino Sinisa Mihajlovi”. Il presidente Urbano Cairo avrebbe già preso la decisione subito dopo la bruciante sconfitta nel derby di Coppa Italia.

ALLEGRI  “All’inizio abbiamo rischiato: ci siamo addormentati e loro sono stati bravi a giocare sulle ripartenze. Nel secondo tempo la partita è stata  diversa, noi abbiamo avuto diverse occasioni e sono contento di quanto è stato fatto”.

Il grande Basket visto dalla curva: FIAT Torino – Bayern Monaco

E’ stata una partita strana, con un pubblico pronto tranquillamente per la prima volta ad accettare una sconfitta onorevole, tanto sembrava sicuro il risultato. Senza il pivot titolare (Mbakwe), dopo una brutta sconfitta (Trento), la partita con la squadra tedesca che vince senza fatica contro quasi chiunque sembrava uno scontro tra gladiatori e gente senza armi in un’arena pronta ad apprezzare qualsiasi sforzo per sopravvivere, salvo poi tributare gli onori per una disfatta annunciata. E invece i primi minuti fanno presagire uno sguardo diverso dai giocatori: quelli di Torino a dire a sé stessi “Perché no?” e quelli tedeschi a pensare “Tanto appena spingiamo gli rulliamo sopra…”.

Ma non è andata così. Torino ha deciso che è una squadra, nonostante momenti altalenanti tra umori divergenti e tristezze incombenti, e quindi ci ha provato e ci è riuscita.

Divertente, ma sicuramente non per lui, lo sguardo di Djordjevic, l’allenatore avversario, che come Menetti (allenatore di Reggio Emilia) si trova sconcertato a guardare una squadra, la sua, che non riesce minimamente né a contenere né a reagire ai colpi di velocità che i giocatori di Torino muovono al corpo del suo Bayern Monaco. Da sottolineare comunque gli applausi a lui tributati dal pubblico del Palaruffini al momento della presentazione delle squadre e la sua risposta con il segno “del cuore” verso il pubblico: curioso e particolare questo affetto solo di stima verso la bravura dell’ex giocatore e dell’attuale allenatore.Ma, parlando di allenatori, è splendida per la prima volta la reazione emotiva di Banchi verso il pubblico che forse non aspettava altro per andare ancora oltre il proprio sostegno verso questa squadra di talento, genio e, ovviamente, sregolatezza. Emoziona sempre quando il proprio conducente incita in maniera positiva sia la propria squadra che il proprio pubblico ad elevare il sostegno. E la FIAT Torino ha resistito a tutto.

I lunghi di riserva oggi non lo sono stati: Iannuzzi, che per la prima volta ha giocato con forza e volontà che vorremmo sempre vedere e Mazzola che ha usato tutta la forza possibile contro i lunghi “feroci” ma corretti, o almeno dalla curva così sembrava, senza timore e uscendone intatti e vincitori.

E’ ovvio che la prova di “Duck” Garrett, che con le sue movenze e il suo stile ineguagliabile nella velocità dei suoi piedi e delle mani, sia stata fondamentale per la vittoria. Ma anche super Patterson, che abbiamo visto finalmente tornare al sorriso aperto e sincero, e il solito Washington sono stati fondamentali.

Gli altri sono stati parte attiva della vittoria, Vujacich che sta tornando gradualmente in partita anche se il tiro deve ancora tornare al meglio ma la sua intensità difensiva è oltre il livello di quasi ogni altro; Jones con la difesa e le sue entrate in momenti decisivi. Tra l’altro, il povero Jones è sovente, quando in campo, quello “selezionato” per l’ultimo tiro a pochi se non pochissimi secondi dalla fine dei 24” e i suoi errori sono da comprendere per la difficoltà estrema e la pressione difensiva che in quel momento la squadra avversaria pone su chi ha la palla.Okeke sta diventando un giocatore completo e l’esperienza lo aiuterà ad essere sempre meglio e il buon Poeta ha contribuito a reggere la squadra in momenti di alta intensità finale.

La partita è “partita” lenta, con emozioni graduali, e il pubblico sembrava prima dire “vabbè… tanto adesso si svegliano e ci massacrano” e poi a chiedersi “…ma è vero, forse…” e poi “ma allora siamo forti!”, fino a “…a me il Bayern non sembra tutta ‘sta cosa…”. Solo che il Bayern è forte e tanto, e quindi diamo anche i meriti alla nostra squadra di essere in grado, quando riesce a correre secondo i suoi ritmi, a far sembrare deboli squadre che altrimenti giocano in altro modo. I commenti di quest’anno dei coach di Milano, Reggio Emilia e Bayern Monaco che se confrontati dicono tutti la stessa cosa, cioè “non mi spiego il modo in cui hanno giocato i miei questa sera”, forse forniscono un indizio sulla causa delle loro sconfitte: la FIAT Torino è forte, quando se lo ricorda e quando tutti insieme decidono di esserlo. Go AUX è il grido della curva che ha sempre sostenuto questa squadra e che crediamo che non chieda altro che l’impegno come ieri sera per essere felice ed orgogliosa di loro. Vincere o perdere, dipende anche dagli altri. Ma la vittoria non è solo quella con i punti.

 

Paolo Michieletto

 

Allegri: “Juve, vietato sbagliare”

Massimiliano Allegri vuole due vittorie dalla sua Juventus prima della pausa di gennaio. Così l’Ansa riporta le sue parole: “Domani e sabato non possiamo sbagliare, altrimenti buttiamo via tutto quello che abbiamo fatto finora. Contro il Torino dobbiamo prendere la qualificazione in Coppa Italia, sabato a Cagliari i tre punti. Dall’ottava giornata in poi si decide il campionato. Dovremo restare attaccati, perchè poi recuperare diventa difficile”.

 

(foto: Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net)