I risultati del week end al Palazzo del Nuoto
Al termine di due giorni e tre turni di gare si è concluso al Palazzo del Nuoto di Torino il Campionato Regionale Assoluto di nuoto per salvamento, evento che oltre ad assegnare i titoli di Piemonte e Valle d’Aosta ha rappresentato per molti atleti un’importante tappa di avvicinamento ai Campionati Italiani Assoluti in programma a fine maggio. 340 gli atleti iscritti, tesserati per 17 società piemontesi e provenienti anche da Liguria e Lombardia. Da segnalare la numerosa partecipazione “extraregionale”, incoraggiata dal livello tecnico e organizzativo della manifestazione. Tra i nuotatori presenti, inoltre, è da sottolineare la partecipazione di alcuni azzurri medagliati in campo internazionale e di tanti atleti di tutte le categorie sempre protagonisti in ambito nazionale. L’articolo completo con il resoconto delle gare su https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20190512194808&area=6&menu=agonismo&read=salvamento
Domenica si gioca l’ultima partita di Torino Basket sponsorizzata FIAT e targata Auxilium. Siamo alla fine. Retrocessione conclamata e penalità definite (e forse non è ancora finita…) hanno concluso una stagione difficile da definire solo a parole
Al di là di tutte le vicende giudiziarie legate alle sanzioni varie in cui non vogliamo minimamente entrare in quanto ci saranno organi preposti a valutare, l’annata si chiude con un risultato inquietante in termini anche solo di risultati. 10 sconfitte a zero in Eurocup, 21 sconfitte e 8 vittorie in campionato, una vinta e una persa in Supercoppa Italiana per un totale di 32 sconfitte e 9 vittorie. Esaltante non è la parola giusta. Ultima partita senza alcun senso se non quello di far entrare più gente possibile a vedere uno spettacolo surreale. Si leggono post, si leggono commiati, si leggono lacrime… Sarà, ma il mondo torinese rimpiangerà profondamente tutto quello che ha vissuto in questi anni. Chiedersi se e quando e come tornerà non è dato saperlo. Sicuramente, errori ne sono stati fatti tanti, ma dare colpe è sempre troppo facile, pur se si può ipotizzare con fatica di non cadere in tentazione di farlo. E’ evidente che se ritornerà dovrà farlo in altro modo non nei risultati ma nella programmazione, ma questo è sotto gli occhi di tutti. Una partita surreale, da vivere come? C’è chi vorrà rendere omaggio ai “lavoratori” tra giocatori e staff di quest’annata da 9 vittorie e 32 sconfitte ufficiali, chi si complimenterà con gli oscuri lavoratori dell’ombra (forse o sicuramente i più danneggiati da questa debacle conclamata), e chi piangerà per lo spettacolo del basket che volerà via. Di sicuro bisognerebbe trovarsi tra tifosi, gli unici sicuri sconfitti di questa realtà, che hanno solo speso e nulla guadagnato, e che ci hanno rimesso emozioni, arrabbiature e delusioni morali al punto di tornare a casa trentadue volte con la tristezza nell’animo. I tifosi di Torino, quelli veri, hanno perso il loro sogno. Applauditevi tra di Voi. Giocatori e staff, pur con le loro tristezze presunte o reali, si riposizioneranno in altri lidi, chi più chi meno, in funzione della propria abilità e dell’abilità dei loro manager. Ma noi, tifosi del basket a Torino, dove potremo riposizionarci? La speranza è l’ultima a morire, ma insomma non potremmo definirci in salute. E così domenica, quando suonerà la sirena della fine partita, travisando un famoso libro di Hemingway che spero mi perdonerà per l’accostamento irriverente, non chiedetevi per chi suona quella sirena: quella sirena suonerà per tutti noi, tifosi, per la fine del sogno del basket che Torino ha vissuto in questi anni, e che senza i tifosi sarebbe una semplice esecuzione di gesti motori. Forza tifosi del basket: stringiamoci insieme, ci ritroveremo su qualche spalto prima o poi tutti insieme a gioire per Torino. Questi siamo noi, questi sono i tifosi del Basket, questi sono veramente Torino.
Paolo Michieletto
NUOTO PER SALVAMENTO: Campionato Regionale Assoluto
Un mese di maggio decisamente ricco di appuntamenti per quanto riguarda il Piemonte e il nuoto per salvamento si aprirà tra sabato e domenica a Torino, sede del Campionato Regionale Assoluto. Pinne, manichini e torpedo torneranno protagonisti tra le corsie del Palazzo del Nuoto; soprattutto saranno protagonisti 340 atleti, tesserati per 17 società del nostro comitato regionale ma provenienti anche da Liguria e Lombardia, richiamate dal contesto di alto livello della manifestazione. Tra loro tanti nuotatori medagliati in campo nazionale e alcuni, con la maglia azzurra, anche nei più importanti eventi internazionali, ultimo dei quali i Mondiali dello scorso novembre. Il programma del Campionato Regionale Assoluto di nuoto per salvamento si aprirà sabato pomeriggio alle 14.30 e si chiuderà domenica sera intorno alle 19. Tutti i dettagli su programma, partecipanti e sugli imminenti appuntamenti nazionali su https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20190509190251&area=6&menu=agonismo&read=salvamento
Verso Torino-Sassuolo
Domenica all’ora di pranzo (ore 12:30) il Toro ospiterà al “Grande Torino” il Sassuolo, con l’obbligo di vincere per continuare la marcia verso l’Europa. I granata, attualmente settimi in classifica a quota 57 (a -2 da Roma e Milan), hanno l’obbligo di conquistare l’intera posta in palio: infatti, in caso di loro successo con gli emiliani e di successiva sconfitta della Roma con la Juventus, i granata sorpasserebbero i capitolini, effettuando un bel balzo in avanti in ottica europea. In linea teorica, potrebbe avvenire il sorpasso anche sul Milan, qualora i meneghini perdessero a Firenze coi viola: l’ipotesi appare, tuttavia, assai remota, vista la situazione affatto brillante della compagine gigliata. Di contro, il Sassuolo giunge nel capoluogo piemontese ormai salvo. Il tecnico nero-verde Roberto De Zerbi ha affermato che (giustamente) la sua compagine non regalerà niente: non si preoccupi, nessuno pretende nulla, anche perché nessuno ha mai regalato alcunché al Toro (anzi, il destino ha sempre tolto). La gara col “Sasòl” è la prima del trittico finale che vede il Toro obbligato a conquistare
nove punti sui nove disponibili per avere la (quasi) certezza dell’accesso all’Europa: infatti, in caso di bottino pieno e di passi falsi di Roma e Milan, il “pass” europeo sarebbe certo. Oltre a far bottino pieno, il Torino deve sperare che la Roma conquisti non più di sei punti nei prossimi tre impegni (con Roma-Juventus in programma domenica sera, non è un’ipotesi strampalata), oppure che il Milan ne conquisti non più di sette (in tal caso ci sarebbe l’aggancio, ma col Torino avanti per gli scontri diretti). La situazione, però, diventerà più chiara dopo la finale di Coppa Italia di mercoledì prossimo tra Lazio e Atalanta: in caso di trionfo atalantino, infatti, ai granata basterà giungere settimi, tenendosi alle spalle i laziali.
Giuseppe Livraghi
Torino-Sassuolo, i precedenti
Il Torino-Sassuolo di domenica all’ora di pranzo (ore 12:30) sarà il confronto numero 6 tra granata e nero-verdi in Serie A nella città sabauda. I precedenti cinque confronti vedono il Toro avanti sia nel computo delle vittorie (tre, contro le due degli emiliani, mentre non ci sono mai stati pareggi) sia in quello delle realizzazioni (11-7). Il primo confronto nella massima divisione ha luogo nella stagione 2013-’14, per la precisione alla prima giornata (25 agosto 2013), in quella che consiste nella gara d’esordio del “Sasòl” in massima Serie: successo 2-0 dei granata, con reti di Matteo Brighi al 40′ e di Alessio Cerci al 63′. Vittorie ospiti sia nel 2014-’15 (1-0 alla dodicesima giornata, il 23 novembre 2014) sia nel 2015-’16 (3-1 alla trentacinquesima, 24 aprile 2016, con la rete granata opera di Bruno Peres), quindi altrettanti successi torinisti: 5-3 nel 2016-’17 (trentottesima giornata, 28 maggio 2017) e 3-0 la scorsa stagione (seconda, 27 agosto 2017, con centri di Andrea Belotti al 44′, Adem Ljajic all’84’ e Joel Obi all’88’). Le due compagini si sono, inoltre, affrontate nella città sabauda anche in cadetteria: tre volte nella stagione regolare più una nei play-off. I confronti nella “regular season” vedono avanti gli ospiti, con due vittorie contro l’unica dei padroni di casa (e nessun pareggio): si comincia con l’1-0 nero-verde dell’annata 2009-’10 (diciottesima giornata, 12 dicembre 2009), passando per il 2-1 sempre per gli emiliani nel 2010-’11 (venticinquesima, 5
febbraio 2011, con rete torinista realizzata da Rolando Bianchi su rigore), per poi giungere alla prima affermazione granata nel 2011-’12, col 3-0 alla trentacinquesima (15 febbraio 2012), firmato da Danilo D’Ambrosio al 31′, Migjen Basha al 52′ e Riccardo Meggiorini al 79′. Nella stagione regolare, quindi, il computo delle reti vede avanti il Toro, per 4-3. Ed eccoci ai play-off, risalenti alla stagione 2009-’10, dove nella semifinale d’andata (2 giugno 2010) il Sassuolo strappa un pareggio per 1-1 (con rete torinista di Rolando Bianchi al 73′), complicando la corsa dei granata verso la finale, poi comunque conquistata vincendo per 2-1 il confronto di ritorno in Emilia. Contando anche la partita dei play-off, il bilancio nella Serie cadetta vede un’affermazione granata, due dei nero-verdi e un pareggio, col Toro a condurre 5-4 nel conteggio delle marcature. Il computo generale, tra prima e seconda divisione, è in parità: quattro vittorie per parte (e un pareggio) in nove confronti, col Torino a condurre 16-11 nel conto delle reti.
Giuseppe Livraghi
Torino-Sassuolo, i precedenti tra i due tecnici
Il Torino-Sassuolo di domenica all’ora di pranzo (ore 12:30) sarà il confronto numero 3 tra il tecnico granata Walter Mazzarri e l’allenatore nero-verde Roberto De Zerbi, col bilancio che registra una vittoria di “WM” e un pareggio. Il primo “incrocio” tra i due allenatori ha luogo alla ventiduesima giornata (28 gennaio 2018) della stagione 2017-’18: al “Grande Torino”, netto 3-0 del Toro da poco guidato da Mazzarri (subentrato a Sinisa Mihajlovic) sul Benevento di De Zerbi (succeduto all’esonerato Marco Baroni sulla panchina sannita), con reti di Iago Falque al 3′, M’Baye Niang al 40′ e Joel Obi al 45′. Oltre alla rete (una delle poche) di Niang, quella gara è da ricordare per l’incredibile (e giustissima) espulsione del portiere ospite Vid Belec (34′), il quale, ostacolato nel rinvio dallo stesso Niang, non trovò nulla di meglio da fare se non sferrargli (violentemente quanto ingenuamente) un calcio. Il secondo confronto, invece, risale alla gara d’andata dell’attuale campionato (diciassettesima giornata, 22 dicembre 2018), con De Zerbi alla guida del Sassuolo e Mazzarri confermato sulla panchina del Toro: 1-1, coi granata avanti grazie ad Andrea Belotti (54′), ma raggiunti al 91′ da un’inzuccata di Enrico Brignola.
Giuseppe Livraghi
Ai campionati italiani ASPMI, disputatisi a Como, i sabaudi hanno bissato il secondo posto conseguito nel 2018. Ancora un oro individuale per Manuel Bonardi, argento e bronzo per Luisella Tanda e Loredana Libertella
Il binomio Lombardia-argento si rivela di assoluta tendenza per il Gruppo Sportivo Polizia Municipale di Torino, che nel week-end appena andato in archivio si è riconfermato vicecampione nazionale di corsa su strada alle spalle del GS Milano e davanti al GS Bologna, bissando così il secondo posto conseguito nel 2018 a Monza nella medesima competizione. Alla kermesse, disputatasi a Como e giunta al suo quarantesimo genetliaco, hanno preso parte ventisei rappresentanti del sodalizio sabaudo (Giuseppe Adamo, Davide Aghilar, Alessio Aiello, Enrico Aimone, Marco Baldo, Giuseppe Bartone, Giovanna Bauducco, Alberto Bellachioma, Massimo Benincasa, Cristian Bertaina, Manuela Bessone, Manuel Bonardi, Alessio Colucci, Marzia Como, Massimo Di Carlo, Corrado Di Muro, Silvano Ferrero, Roberto Fruianu, Andrea Larosa, Loredana Libertella, Monica Palumbo, Andrea Pisoni, Massimo Re, Simonetta Signorin, Rosa Staiti Sellito e Luisella Tanda).
La gara è stata inevitabilmente condizionata dalle condizioni atmosferiche avverse: il percorso è stato accorciato di 2 chilometri per ragioni di sicurezza, per un totale di 8 chilometri per gli uomini e di 5 chilometri per le donne. Il forte vento, con raffiche fino a 100 chilometri orari, ha acuito l’asprezza della tenzone, in particolar modo nella parte iniziale del tracciato, caratterizzata da saliscendi resi scivolosi dall’acqua fuoriuscita dalle sponde del lago Lario. In campo maschile si è imposto il torinese Manuel Bonardi (già oro individuale nel 2018), che fin dai primi metri ha guadagnato la testa del gruppo, finendo poi per vincere per distacco su Di Maio (GS Napoli) e Moiola (GS Milano). In ambito femminile, invece, trionfo dell’immarcescibile De Vitis (GS Brescia), seguita dal tandem gialloblù formato da Luisella Tanda e Loredana Libertella, capaci di siglare una splendida doppietta. Da segnalare, infine, i piazzamenti di categoria: primo posto per Tanda, Libertella e Marzia Como, argento per Davide Aghilar e Alessio Colucci e bronzo per Giuseppe Adamo, Alberto Bellachioma e Massimo Benincasa. Estremamente soddisfatto Cristian Bertaina, responsabile del settore podistico del Gruppo Sportivo Polizia Municipale di Torino: «C’è stata una crescita importante nelle prestazioni e quindi nei risultati individuali dei nostri atleti e questo fa ben sperare per il prossimo appuntamento in programma il 20 ottobre a L’Aquila, dove si disputeranno i campionati italiani ASPMI di corsa campestre. Colgo l’occasione per ringraziare i colleghi di Como per averci fatto scoprire le bellezze della città e per aver organizzato un’edizione positiva dei campionati».
Alessandro Nidi
Torniamo a parlare del derby
I granata, avanti grazie alla realizzazione di Sasa Lukic, vengono raggiunti a pochi minuti dal termine. L’Europa è ancora possibile per il Toro
Un Torino gagliardo mette paura alla Juventus, sfiorando la vittoria. Passati a condurre al 17′ grazie alla prima rete in granata di Sasa Lukic (bravo nell’anticipare Pjanic su una rimessa laterale e nel battere Szczesny in uscita), gli uomini di Walter Mazzarri giocano una gara attenta e “da Toro”, senza far le barricate e non disdegnando incursioni verso la porta bianco-nera. Quando sembra che i tre punti siano ormai acquisiti, ecco che Ronaldo (all’84’) incorna in rete un preciso traversone dalla sinistra di Spinazzola, “bruciando” sul tempo Gleison Bremer e mettendo la sfera alle spalle dell’incolpevole Salvatore Sirigu. Il risultato è sostanzialmente giusto, anche se fra i torinisti resta il comprensibile rammarico per un pareggio che alla vigilia avrebbe soddisfatto i più, ma che alla luce di come è giunto sembra consistere in due punti persi. Infatti, guardando i risultati delle altre partite della giornata, si nota che la corsa per la Champions League vede il Torino (coi suoi 57 punti) ormai attardato: il quarto posto (ultimo utile per la qualificazione alla maggiore competizione continentale, attualmente appannaggio dell’Atalanta a quota 62) dista ora 5 lunghezze a tre gare dal termine. Radicalmente diverso il discorso per l’Europa League: Milan (vittorioso per 2-1 nel posticipo casalingo col Bologna) e Roma (bloccata sull’1-1 nella Genova rosso-blu) sono appaiate al quinto posto a quota 59, cioè due soli punti dinanzi al Toro. Per i granata è fondamentale far bottino pieno nelle prossime (ultime) tre partite, che lo opporranno in casa al Sassuolo, in trasferta all’Empoli e fra le mura amiche del “Grande Torino” alla Lazio: qualora bastassero per il quinto o il sesto posto, vorrebbe dire qualificazione europea certa, mentre in caso di settima posizione tutto dipenderebbe dall’esito della finale di Coppa Italia tra Lazio e Atalanta. In caso di vittoria degli orobici nella “Coppa della coccarda”, infatti, la settima piazza varrebbe l’Europa, mentre in caso contrario sarebbero i capitolini ad accedere all’ex Coppa UEFA, a prescindere dal loro piazzamento in campionato. In conclusione: il Toro deve fare appieno il proprio dovere, conquistando nove punti, confidando (tanto per sicurezza) nella vittoria atalantina in Coppa. Anche perché, vista l’andatura per nulla spedita di Roma e Milan, nove punti potrebbero valere il sesto (se non quinto) posto. Ma, prima di tutto, servono tre vittorie.
Giuseppe Livraghi
Paola Gianotti è pronta a ripetere il Giro di Paola. Parte il 10 maggio da Bologna: quasi quattromila chilometri in tutta Italia, sulle strade del Giro. Stesse tappe, percorso e difficoltà. Ma un giorno prima, all’insegna della sicurezza stradale
Arrivo il 2 Giugno a Verona. L’atleta eporediese – detentrice di tre Guinness World Record, come donna più veloce ad aver attraversato il mondo in bici, i 48 stati USA ed il Giappone – parte tra pochi giorni da Bologna per percorrere per il secondo anno consecutivo tutte le tappe del Giro d’Italia con un giorno in anticipo rispetto ai professionisti. Scopo dell’impresa è portare avanti la campagna di sensibilizzazione già promossa lo scorso anno sulla sicurezza stradale ideata insieme a Marco Cavorso sul rispetto del ciclista; in molte città italiane non mancano momenti di incontro, per raccontare la sua storia e condividere i valori di tutte le sue iniziative sportive. La campagna “Io rispetto il ciclista” vede il ribaltamento della prospettiva di solito legata a questo tipo di iniziative; sono gli automobilisti stessi, infatti, a sottolineare come siano proprio loro a rispettare i ciclisti, in quanto utenti deboli della strada, tramite l’esposizione dell’adesivo con il nome della campagna sul retro dell’auto. Un segnale chiaro e forte su come si comporta chi guida la macchina, soprattutto in fase di sorpasso del ciclista. “Ho deciso di ripetere il Giro di Paola perché lo scorso anno ho vissuto delle emozioni incredibili e mi sono resa conto di quante persone sentissero proprio il messaggio del rispetto del ciclista. Non ho mai pedalato una tappa da sola perché in tantissimi si sono uniti per accompagnarmi in tutte le tappe. Pedalare sulle strade di casa con tantissimo tifo mi ha fatto capire ancora di più quanto il ciclismo sia uno sport di tutti e il Giro d’Italia sia una vera e propria festa in tutti i comuni dove transita. Quest’anno sono ancora più emozionata perché 3 tappe sono in Piemonte e la quindicesima tappa parte proprio dalla mia Ivrea dove sto organizzando un grande evento con centinaia di ciclisti. Il messaggio più importante che voglio far nuovamente passare è quello della giusta convivenza tra ciclista e automobilista sulla strada perché non credo che un morto ogni 35 ore sulla strada sia ancora accettabile. Per questo negli ultimi mesi insieme a Marco Cavorso e Alessandra Cappellotto dell’ACCPI abbiamo presentato al Ministro Danilo Toninelli la proposta di inserire nel codice stradale il sorpasso di un velocipede ad un metro e mezzo di distanza” Paola si appresta a partire con il suo team: Alessio Lotti, Fabrizio Malisan, Donato Lecci e Silvia Petrini
Non si è spento ancora l’eco dell’entusiasmo che hanno lasciato gli atleti partecipanti ai World Masters Games 2013, un’onda multicolore che ha eletto per alcuni giorni Torino capitale mondiale dello sport dilettantistico
Questa estate a sei anni di distanza il capoluogo piemontese sarà nuovamente protagonista, perché dal 26 luglio al 4 agosto ospiterà l’edizione 2019 degli European Masters Games, manifestazione pluridisciplinare dedicata agli sportivi con età superiore ai 30 anni.
La kermesse oltre da essere un appuntamento sportivo, sarà un’occasione per pubblicizzare i prodotti enogastronomici di un intero territorio, infatti saranno 15 i comuni coinvolti appartenenti alle provincie regionali di Torino, Novara e Vercelli e che ospiteranno i tornei degli Europen Masters Games 2019.
Il Comitato Regionale Piemonte e Valle d’Aosta della FIBS, come già avvenuto nel 2013, ha ricevuto l’incarico dell’organizzazione dei tornei softball maschile, femminile e misto over 35, che si disputeranno sui diamanti di Torino, Avigliana e La Loggia.
L’evento è promosso dalla Regione Piemonte, dalla Città Metropolitana di Torino, dalla Città di Torino, dalla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino e dall’International Masters Games Association.
Per partecipare alla manifestazione questi sono i dettagli
requisiti