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A Mondojuve Fiat Torino Auxilium inaugura un’estate di sport

Sabato 2 giugno alle ore 17 a Mondojuve sono attesi due ospiti d’eccezione della Fiat Torino Auxilium, il numero 23 gialloblù Mohamed Touré e l’assistente allenatore Stefano Comazzi, che inaugureranno una stagione estiva allo Shopping Center di Nichelino/Vinovo ricca di eventi dedicati allo sport e al divertimento per tutti gli sportivi e appassionati in particolare di calcio, basket e Formula 1Fino a domenica 29 luglio i visitatori di Mondojuve potranno infatti provare tre esperienze interattive gratuite dedicate allo sportil Basket Cube, il Soccer Cube e il simulatore di guida F1 Gran Premio VR-1.


 

Nella galleria Diana gli appassionati di pallacanestro potranno cimentarsi con il Basket Cube, un’area di gioco tecnologica in collaborazione con Fiat Torino Auxilium che presenta canestri sospesi e sensori interattivi sul pavimento per mettere alla prova le abilità dei giocatori nel realizzare il maggior numero di canestri in un minuto. Per i migliori classificati in palio maglie, sciarpe e cappellini ufficiali Fiat Torino Auxilium.

 

E tutti i supporter potranno fotografarsi con Ax il Toro, la mascotte ufficiale della squadra nelle giornate del 2, 23 giugno e 7 luglio, e potranno vedere esposta per tutto il periodo di giugno e luglio la Coppa Italia conquistata lo scorso febbraio dalla formazione gialloblù.

 

Nella galleria Artemisia si avrà l’opportunità di vivere il calcio in un modo tutto nuovo con il Soccer Cube dove otto porte si illumineranno casualmente per offrire un’esperienza di gioco sempre diversa e imprevedibile con premi in palio per i primi, secondi e terzi classificati tra cui maglie, sciarpe e mini-palloni.

 

Grande attesa a partire dal mese di luglio in galleria Diana per Gran Premio VR-1, un simulatore di guida di Formula 1 altamente all’avanguardia che permetterà di provare le emozioni della guida in pista, grazie ad un visore di realtà virtuale che immergerà il visitatore al centro dell’azione. Tutte le esperienze saranno accessibili attraverso la Game Pass, una speciale card gratuita richiedibile direttamente presso le postazioni gioco dello Shopping Center che prevede anche la registrazione e la pubblicazione online dei risultati di gioco sul sitowww.mondojuve.it

 

Il Basket Cube e il Soccer Cube saranno aperti tutti i giorni da sabato 2 giugno a domenica 29 luglio dalle ore 16 alle 20 dal lunedì al venerdì e dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 20 nei fine settimana, il Simulatore di Formula 1 sarà disponibile da sabato 30 giugno a domenica 29 luglio dalle ore 16 alle 20 dal lunedì al venerdì e dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 20 nei fine settimana.

 

Inoltre, sabato 16 giugno si potranno scoprire in anteprima gli eventi e le attività in programma nella stagione estiva sulle montagne olimpiche del Consorzio Turistico Via Lattea. Nell’area esterna verrà allestita una gimcana con ostacoli realizzata dalla Iron Tibi Mtb School con un percorso che i giovani potranno provare gratuitamente alla presenza del Nazionale Azzurro di MTB Andrea Tiberi.

 

Nell’ambito dell’attività di dog kart del Centro Sleddog Sestriere, i clienti potranno fotografarsi insieme a una muta di splendidi Siberian husky e vivere l’esperienza del Parco avventura Chaberton che permette ai più giovani di imparare ad arrampicarsi su una piccola parete. In esposizione per l’Alpi Motor Resort si potrà ammirare anche una Honda Africa Twin e in collaborazione con Nital Nikon Italia i clienti potranno scattare una foto in sella alla moto e ricevere una stampa fotografica celebrativa.

Uno sguardo sui playoff

Si stanno disputando i playoff di basket e l’attenzione di tutti è sulle partite giocate e quelle che si giocheranno. Ma cosa si evidenzia in questi playoff?

Esiste una situazione inquietante di diseducazione sportiva a livelli secondo me incredibile. Il basket è uno sport di contatto, fisico, che però, nelle sue regole originarie e mai mutate nel profondo, prevede che il contatto del difensore sull’attaccante risulti falloso, soprattutto con la palla in mano. In realtà, dopo ogni fischio arbitrale, ritroviamo nello sguardo di alcuni giocatori non solo lo stupore del fischio subito a sfavore, ma lo sdegno, il disgusto e il disprezzo per ogni decisione del designato giudice di turno nel mondo della partita.

Se torno con la mente ad alcuni episodi vissuti quest’anno con la nostra FIAT TORINO AUXILIUM, mi chiedo come mai alcuni dei nostri giocatori abbiano subito sanzioni a dir poco discutibili (vedi l’espulsione di Vujacich a Cremona per “non aver commesso il fatto” come ammesso anche dalla dirigenza arbitrale, o come tutti i tecnici per floating a Washington o gli antisportivi sul tentativo di tiro che abbiamo visto nell’anno) mentre assistiamo a tentativi di “aggressione” fisica che sono sistematici in una squadra del Nord Italia che non solo non sono sanzionati ma addirittura elogiati come “prove di carattere”. Se alcuni dei nostri provavano a protestare saliva alto lo sguardo feroce e sanzionatorio degli arbitri, metre alcuni “fratelli d’Italia” in campo in questi periodi possono tranquillamente continuare a dialogare urlando senza minimamente incrociare gli strali fulminanti del fallo tecnico.Mi fermo qua per non sembrare il classico “tifoso” accecato dalla passione che vede tutto nero quello contro di sé e sbagliato tutto quello degli altri. Però, una cosa trovo innegabile: questo finale di campionato rivela aggressività esagerata e tutela dello spettacolo molto bassa.


Forse i difensivisti saranno felici, ma ieri sera, 22 punti in due quarti non sono punteggio di semifinale di basket, ma di minibasket di basso livello… e la sera prima 31 in due tempi fanno il pari con questa. Le squadre tirano, ma creare spettacolo nasce anche dal non picchiare fisicamente gli avversari, e “mirare” alle gambe anche con il corpo non è difesa, è pericoloso,e diseducativo. Si va verso un basket fisico e logorante, con situazioni ingestibili con alti costi di gestione medica per le società e fisioterapici. Ma non credo sia bello: lo sport dove si colpisce l’avversario a terra è il Wrestling, e non è uno sport.A Torino abbiamo vissuto situazioni belle e talvolta imbarazzanti, entusiasmanti e anche deludenti, spettacolari e ordinarie: non abbiamo mai assistito a gesti “violenti” di alcuno dei nostri giocatori con nessuno anche quando forse una reazione sarebbe stata comprensibile.Se esiste un’anima di Torino del basket è quella della vocazione allo spettacolo e alla “nonviolenza sportiva” e non è poco in un momento in cui si esalta l’aggressività sfrenata come segnale di programmazione e realtà in salute.Si sta per preparare la nuova stagione e al momento tutto si sta muovendo sotto le braci e ci auguriamo che il fuoco che ne scaturirà possa dare quelle emozioni che sogniamo, ma il mio personale pensiero è sempre quello che è bello vincere ma non a tutti costi: senza spettacolo non è basket. Vincere sarà anche l’unica cosa che conta, ed è vero, ma si può vincere o vincere ed emozionarsi. E l’emozione è l’unica cosa che resta (facciamo una prova? Recupero di Washington e assist per Vujacich…)… .

Paolo Michieletto

 

Tuffi: Gran Premio Azzurri d’Italia, due medaglie per Matilde Borello

Matilde Borello, tuffatrice classe 2002 tesserata per la Blu 2006 Torino, ha vinto l’argento dal trampolino 1 metro e il bronzo dal trampolino 3 metri (categoria Junior) nella terza tappa del Gran Premio Azzurri d’Italia. Nella gara da metro ha chiuso al secondo posto con 294,40 punti alle spalle di Silvia Alessio (Triestina Nuoto, 306,05) e davanti a Giulia Vittorioso (MR Sport Fratelli Marconi, 292,95). Nella gara dai 3 metri ha invece concluso al terzo posto con 318,40 punti, pari merito con Silvia Alessio (Triestina Nuoto) e dietro a Giulia Vittorioso (MR Sport Fratelli Marconi, 338,70) e Camilla Magnolini (Circolo Canottieri Aniene, 329,40). Matilde Borello è allenata da Claudio Leone ed è alla prima stagione nella categoria Junior. Maggiori informazioni su https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/main_new.asp?area=3&read=tuffi&menu=agonismo

BARDONECCHIA VA IN ROSA COL GIRO 2018

Dopo l’oscuro e turisticamente dannosissimo baillamme che ne ha fatto una presenza fissa per settimane nei primi titoli dei Tg e della stampa per l’essersi sostanzialmente trasformata in un hub per immigrati in attesa di valicare clandestinamente le Alpi, Bardonecchia ritrova finalmente colore, col vivido della Maglia Rosa conquistata da Christopher Froome nella Tappa della 101ma edizione del Giro d’Italia con arrivo in quota allo Jafferau.


Ho testato la mattina della gara metà del percorso della Tappa in bici munito di 52×11/39×32 (che ho adoperato non di rado) fino alla mia salita-palestra ciclistica dello Jafferau (da 45 anni, da quando, lasciandomi “ragazzino basito”, ivi l’immenso Merckx raggiunse e superò Fuente all’ultimo Chilometro, dove ancor oggi la strada è divisa in due da un larice) al cui culmine, a 2100 metri, ho aspettato fra tantissimi tifosi ai 75 m dall’arrivo Froome, in fuga per 82 km inseguito da Tom Dumoulin, alla guida di un gruppetto composto anche Thibaut Pinot, Richard Carapaz e Miguel Angel Lopez. Molta neve a fianco dello sterrato sulla Cima Coppi del Colle delle Finestre, dove Froome ha staccato tutti e dove la Maglia Rosa fino ad allora -Simon Yates- è andato in crisi nera( arriverà a Bardonecchia con 40 minuti di distacco), e financo ancora sulle piste alte a Sestriere. Clima comunque semiestivo ideale per la più bella corsa a detta di tuti degli ultimi 25 anni, con Froome che conquista la Maglia Rosa e, sostanzialmente il Giro, staccando di 3 minuti e più Dumoulin e compagnia.


Ottima l’organizzazione( e meritato il ritorno di immagine), che ha fatto sì che il percorso prima dell’attacco della salita si dispiegasse anche fra le strade del Centro di Bardonecchia, così come la logistica per la carovana e per i tifosi, a cui è stata riservata una navetta fino al piazzale dell’ovovia dello Jafferau( ticket andata e ritorno fino al traguardo in quota 7 ragionevoli Euro). Da un punto di vista tecnico-meccanico dei mezzi usati dai corridori in gara, questo Giro sancisce definitivamente l’utilizzo del freno a disco e del cambio wireless: bellissima cosa per gli amatori, se non fosse che ora una bici come quella di Froome costa più di 10 mila Euro.

 

Paolo Turati

 

Jigoro Kano Shiai per tutti

Domenica 27 maggio Al Palazzetto dello Sport di via Artom 111 la asd Jigoro Kano organizza il 4° Trofeo Jigoro Kano Shiai per tutti. Le gare per le diverse categorie iniziano alle ore 8.00. Info dell’evento: www.jigorokanotorino.it

IL GIRO DA VENARIA A BARDONECCHIA: UNA FESTA PER TUTTI E DI TUTTI

Una partenza di tappa del Giro d’Italia, la 19^ Venaria Reale – Bardonecchia, che stamane  alle 11,40 si è trasformata in una festa di amore assoluto per lo sport, a cui la città ha risposto con migliaia di presenze di pubblico e appassionati, lungo il percorso nel centro storico e nel resto del territorio, fino al km zero sulla SP1. Una splendida giornata di sole ha accompagnato il via della gara. Una festa di tutti e per tutti, iniziata a gennaio con #aspettandoilgiro e le iniziative correlate, la realizzazione di due spot video, con la presenza della cittadinanza e delle associazioni, e i molti incontri e mostre con le storie dei campioni del passato e del presente. 

IL COMMENTO DI FROOME

Chris Froome commenta la vittoria della maglia rosa alla 19/a tappa del Giro d’Italia, sul Jafferau, sopra Bardonecchia: “Non ho mai fatto una cosa simile, non avevo mai attaccato da così lontano. Mi sentivo bene,ma sapevo di essere 3′ indietro, mancava tanta strada per il traguardo, sapevo anche che dovevo fare qualcosa di straordinario per vincere il Giro e aspettare l’ultima salita per attaccare non era abbastanza, così ho aspettato per fare qualcosa di più pazzo”

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Il sindaco della Città di Venaria Reale, Roberto Falcone, dichiara «Questa giornata di festa e sport è frutto di un lungo lavoro che, insieme a tutta l’Amministrazione, gli Uffici comunali, la Polizia Municipale, i volontari e le associazioni, ci ha portato a vivere una serena giornata comunitaria all’insegna della più sana partecipazione. Grazie alla Regione Piemonte, alla Reggia di Venaria, alla Prefettura, alla Questura, ai Carabinieri, alla Polizia Municipale, a Rcs, a tutti i volontari e cittadini che si sono prodigati per raggiungere questo importante obiettivo per Venaria Reale. Un grazie speciale all’assessore allo Sport, Antonella d’Afflitto, ancora una volta motore propulsivo delle tante iniziative, insieme all’Ufficio Sport, Cultura ed Eventi,  l’Ufficio Stampa e Comunicazione, l’Ufficio Tecnico dei Lavori Pubblici, Vera Servizi, la Protezione Civile locale, la Pro Loco Altessano Venaria Reale e le associazioni ciclistiche per il loro importante contributo. Venaria Reale a distanza di pochi anni ha vissuto due esperienze indimenticabili con il Giro d’Italia sotto casa. L’auspicio è che la città possa vivere ancora questa intensa avventura, vetrina internazionale di sicuro valore, che mette ancora una volta la nostra città in primo piano».

Foto Gabriele Mariotti

5000 torinesi di corsa all’alba per la Run 5.30

Si è svolta oggi, con partenza alle 5.30 del mattino, la settima edizione torinese della Run 5.30, una camminata/corsa di 5,3 km non competitivi nel cuore della città, insolitamente deserta, silenziosa e resa ancora più affascinante dalle prime luci dell’alba.Circa 5.000 partecipanti, tutti indossando la t-shirt ufficiale dell’evento – quest’anno bianca col tricolore, per celebrare l’edizione del decennale nella città da cui è partito il progetto, Modena – hanno corso o camminato per le vie del centro, partendo da Piazza Castello e arrivando in Piazza San Carlo. Run 5.30 è un progetto italiano nato su idea di Sergio Bezzanti, pubblicitario, e Sabrina Severi, biologa nutrizionista. Run 5.30 pone al centro il binomio movimento e sana alimentazione, promuovendo un sano stile di vita attraverso l’attività fisica quotidiana, il cibo scelto con cura, l’arte e l’esperienza. Run 5.30 è un evento sostenibile e a impatto zero, organizzato nel contesto in cui la gente vive e lavora. Il progetto Run 5.30, che nel 2018 prevede 12 tappe in Italia e una in Inghilterra, nel corso degli anni ha coinvolto decine di scuole, i detenuti del carcere di San Vittore e numerose fondazioni, tra cui la Peggy Guggenheim di Venezia. Di ogni quota di iscrizione, un euro viene donato all’associazione o all’ente di promozione sportiva del territorio che collabora alla riuscita della tappa.

Tiro con l’arco: Campionato Regionale Targa e Trofeo Pinocchio

Campionato Regionale Targa e Trofeo Pinocchio, circa 220 arcieri in rappresentanza di 25 società, due intense giornate di gare. Sarà un lungo week end per il tiro con l’arco piemontese, radunato sul campo di via Cavallo 38 a Venaria per le due manifestazioni citate in apertura. Entrambe sono organizzate dalla società Sentiero Selvaggio, padrona di casa, in collaborazione con il Comitato Regionale FITARCO Piemonte. Sabato 26 maggio a partire dalle 15 si svolgerà la fase estiva del Trofeo Pinocchio, manifestazione giovanile che consiste in due tappe regionali di qualificazione e una finale nazionale, in programma il 16 e 17 giugno ad Ascoli Piceno. La gara è dedicata ai giovani arcieri delle classi Ragazzi (a loro volta divisi in Ragazzi di prima e di seconda media, rispettivamente classe 2006 e 2005) e Giovanissimi (2007-2009). Vi parteciperanno circa 90 atleti in rappresentanza di 21 società; dieci – cinque maschi e cinque femmine – si qualificheranno per la finale nazionale e si aggiungeranno ai due arcieri già qualificati all’appuntamento di Ascoli Piceno. Questi ultimi sono Manuele Stufano (Arcieri Cameri) e Clelia Phyllis Ceriana (Arcieri Città della Paglia), che nella tappa invernale (indoor) svolta a marzo a Cantalupa hanno ottenuto i migliori punteggi tra i Ragazzi. Il Trofeo Pinocchio è un appuntamento di rilievo per il tiro con l’arco piemontese perché rappresenta un momento di crescita e di confronto per moltissimi giovani arcieri. Da questa competizione sono passati diversi atleti oggi protagonisti in campo nazionale e internazionale. Sempre a proposito del Trofeo Pinocchio, è da ricordare che la finale nazionale dell’edizione del prossimo anno si terrà proprio a Venaria sul campo del Sentiero Selvaggio.

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Domenica 27 maggio a partire dalle 8.45 si disputerà invece il Campionato Regionale Targa, aperto agli arcieri delle classi Junior, Senior e Master per quanto riguarda la divisione arco olimpico e agli arcieri delle classi Ragazzi, Allievi, Junior, Senior e Master per quanto riguarda la divisione compound. Al mattino sono in programma le qualifiche, seguite dalle premiazioni di classe; al pomeriggio spazio agli scontri diretti individuali e a squadre che decideranno i titoli regionali assoluti. Saranno in gara più di 130 arcieri in rappresentanza di 25 società piemontesi e tra loro praticamente tutti i migliori interpreti della disciplina a livello regionale. In campo gli azzurri Marco Morello e Luca Melotto (Aeronautica Militare/Iuvenilia), impegnati nell’arco olimpico Senior; Irene Franchini e Giuseppe Seimandi (Fiamme Azzurre/Arcieri delle Alpi), in gara nel compound Senior; Alex Boggiatto (Ar.Co.Arcieri Collegno), atleta Junior di compound recentemente convocato in nazionale per la Youth Cup di Rovereto. Alla stessa manifestazione ha partecipato l’altra piemontese Aiko Rolando (Iuvenilia), assente al Campionato Regionale poiché ancora nella categoria Allieve. Non sarà della partita neppure Tatiana Andreoli (Iuvenilia), in questi giorni ad Antalya (Turchia) con la nazionale assoluta per la seconda tappa di Coppa del Mondo. Nella manifestazione iridata Tatiana ha chiuso le qualifiche dell’olimpico al 14esimo posto e si è poi fermata ai 16esimi contro la russa Inna Stapanova, vittoriosa 6-5 allo shoot off (8-7).

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Con le compagne di nazionale Lucilla Boari e Vanessa Landi, Tatiana ha poi perso ai quarti nella prova a squadre; il trio azzurro si è arreso 5-3 a Taipei (Lei, Peng, Tan). Nel mixed team, infine, in coppia con Mauro Nespoli, Tatiana ha interrotto la sua corsa agli ottavi contro l’Indonesia (Agatha, Choirunisa), perdendo 5-4 (18-17) allo shoot off. Protagonista in Coppa del Mondo anche Irene Franchini, emiliana tesserata per la società torinese degli Arcieri delle Alpi. 16esima al termine delle qualifiche del compound, Irene è poi uscita agli ottavi di finale, perdendo 146-136 contro la numero uno del tabellone, la coreana So Chaewon. Nella prova a squadre, insieme a Marcella Tonioli e Laura Longo, si è nuovamente fermata agli ottavi contro l’India (Dhayal, Kirar, Vennam), a segno allo shoot off 227-227 (27-26). Ottavi fatali anche nel mixed team, dove Irene Franchini e Sergio Pagni sono usciti sconfitti 156-154 contro i Paesi Bassi (De Laat, Schloesser).

Per i link utili per seguire l’evento clicca qui

Torna a Torino la Run 5.30

Un progetto tutto italiano che pone al centro il binomio movimento e sana alimentazione

Run 5.30 è una camminata/corsa di 5,3 km non competitivi nel cuore della città alle 5.30 del mattino di un giorno lavorativo, per promuovere un sano stile di vita attraverso il movimento, il cibo, la cultura, l’arte e l’esperienza. Un evento sostenibile e a impatto zero, nel contesto in cui la gente vive e lavora. Attesi quasi 5.000 partecipanti alla 7° edizione della Run 5.30 Torino, che partirà alle 5.30 da Piazza Castello, per poi attraversare le vie di un centro insolitamente deserto e silenzioso, e terminare in una piazza San Carlo resa ancora più affascinante dalle prime luci dell’alba. Il progetto Run 5.30, che nel 2018 prevede 12 tappe in Italia e una in Inghilterra, è giunto alla decima edizione nella città da cui è partito, Modena, e di cui sono originari i due ideatori: Sergio Bezzanti e Sabrina Severi. Nel corso degli anni, Run 5.30 ha coinvolto decine di scuole, i detenuti del carcere di San Vittore e numerose fondazioni, tra cui la Peggy Guggenheim di Venezia. Di ogni quota di iscrizione, un euro viene donato all’associazione o all’ente di promozione sportiva del territorio che collabora alla riuscita della tappa.

OLIMPIADI WINS. Un pomeriggio di sport per tutta la famiglia

Mercoledì 30 maggio WINS – World International School of Torino organizza le Olimpiadi WINS, un evento in collaborazione con CUS Torino, Campus di Management ed Economia Università di Torino –  Sede di Cuneo e con il progetto Allenarsi per il Futuro®. Un pomeriggio gratuito e aperto a bambini e ragazzi, da 6 a 15 anni, per avvicinarsi allo sport accompagnati dai consigli degli istruttori del CUS Torino.


15 sport da conoscere e provare: Basket – Calcetto – Scherma – Pallavolo – Tennis – Tennis da tavolo – Karate – Cheerleading – Danza – Nuoto – Lotta & logistica – Rugby – Golf – Hydrobike – Acquagym

2 grandi sportivi come ospiti d’onore: Daniela Masseroni, medaglia olimpica Ginnastica Ritmica e Marco Mordente, ex capitano della Nazionale Italiana di Pallacanestro

1 workshop gratuito, dedicato ai ragazzi da 10 a 15 anni, In collaborazione con il Campus di Management ed Economia Università di Torino, Sede di Cuneo, per introdurre i ragazzi al mondo del Marketing & Management.

Chi c’è dietro il successo di una squadra? Come si gestisce il marketing di un team sportivo? E quali sono i trucchi del mestiere da conoscere?  A guidare i ragazzi, gli uomini e le donne di domani, alla scoperta delle risposte la Prof.ssa Milena Viassone, Coordinatore del Campus di Management ed Economia – Sede di Cuneo e del Dott. Paolo Silvestro, Presidente CDV&M Cuneo. Gelato per tutti, in collaborazione con la gelateria Nivà che porterà in Wins la sua ApeNivà.Il pomeriggio è gratuito ed aperto a tutti i bambini dai 6 ai 15 anni. È necessario portare un paio di scarpe da ginnastica e, per chi lo desidera, l’occorrente per la piscina.WINS è la scuola internazionale di Torino che nel corso dell’anno propone ai propri studenti, dai 2 anni e mezzo ai 18 anni, un percorso di studi internazionale riconosciuto e ispirato all’International Baccalaureate ®. Lo sport è una componente molto importante della formazione dei bambini e dei ragazzi e WINS ne ha fatto uno dei pilastri chiave nel processo di sviluppo dei propri studenti, un mezzo per sperimentare e imparare competenze chiave per il proprio futuro, come la collaborazione, il lavoro di squadra, la leadership, il rispetto e la consapevolezza di sé. Lo sport consente a bambini e ragazzi di misurarsi con le proprie attitudini e i propri limiti e affrontare le sfide in vista del raggiungimento dei primi obiettivi.La struttura che accoglie WINS è progettata come un campus americano: non solo aule didattiche all’avanguardia fornite delle migliori tecnologie, una sala musica, un laboratorio di arte, un auditorium e aree gioco interne ed esterne ma anche tutto ciò che serve per vivere lo sport: piscina, palestra, campi da basket, da pallavolo, da calcetto. Il 30 maggio i bambini e le loro famiglie si muoveranno proprio all’interno di queste strutture respirando un’aria internazionale, alla scoperta dei vari sport.

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 WINS – World International School of Torino. Via Traves 28. Torino

L’evento è realizzato con la collaborazione di RISORSE Agenzia per il lavoro, Oerlikon Graziano e con la partecipazione di Le Torri Gym, Royal Park I Roveri, Tennis per Gioco.