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Le bizze di N’Koulou indispettiscono Cairo

N’Koulou ha chiesto a Mazzarri di non essere convocato, “mi ha detto che non c’era con la testa”, ha rivelato il Ct  del Toro a proposito dell’assenza del difensore camerunense, al centro di voci di mercato che lo vorrebbero alla Roma. “Dopo la partita con il Wolverhampton volevo far rivedere gli errori ai nostri difensori – ha spiegato all’Ansa Mazzarri -. Lui  però non ha voluto neanche rivedere le immagini affermando di non esserci con la testa. L’ho rincuorato, e il giorno dopo l’ho chiamato ma mi ha chiesto di non essere convocato. Per rispetto dei compagni non l’ho fatto giocare”. Festeggiata la vittoria contro il Sassuolo, ora in casa granata il malumore è alto per le bizze del giocatore. Contrariato anche il presidente Urbano Cairo: “Mi ha lasciato si stucco, dovrà chiedere scusa”.

Al Tardini passa la Juve

Per la prima del campionato 2019-2020, la nuova Juve di Maurizio Sarri non presenta proprio nulla di nuovo, se non il suo secondo, Martuscello, in panchina, e Douglas Costa titolare dal primo minuto con Higuain; il Mister è ancora sotto cura per la fastidiosa polmonite che lo ha colpito nei giorni scorsi e probabilmente non ci sarà neppure per la super-sfida casalinga contro il Napoli, che il calendario ha fissato già per domenica prossima.
Si parte con un 4-3-3, ma nessuno dei nuovi acquisti di Madama è in campo: in compenso, ieri si è vista al Tardini la panchina più ricca della Serie A.
Ad ogni modo, la Juve fa un buon primo tempo, gli attacchi partono tutti da destra, dove Costa si dà un gran da fare e l’intesa con CR7 e Higuain sembra funzioni: al 5′ Cristiano raccoglie un passaggio di Gonzalo, ma il suo destro va alto sulla traversa; qualche minuto più tardi, sempre Cristiano ci prova di testa in area, purtroppo anche questo finisce alto.
Il Parma attacca principalmente dalla sinistra dei bianconeri, ha un buon momento tra il 12′ ed il 18′, con tre tiri che impegnano Szczesny in altrettante parate.
Ma al 21′ passa la Juve, con un’azione tanto fortunosa quanto concreta: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Sandro tira nel mezzo e, nella mischia, Chiellini trova la zampata vincente e la gira in rete: 0-1.
Ronaldo ci prova in tutti i modi, ma decisamente non è il suo giorno fortunato: al 28′ non riesce a calciare bene ed il suo tiro – un rasoterra in area – finisce di poco a lato, ma CR7 ci riprova e, raccolto l’assist di Costa sempre dalla destra, arriva in area, finta e scarta un avversario ed al 33′ infila un gran goal di destro: peccato che il VAR annulli per fuorigioco – davvero millimetrico – : peccato, è stata la miglior azione della partita.
Il secondo tempo vede i padroni di casa farsi progressivamente più coraggiosi e propositivi, mentre la Juve commette alcuni errori tecnici in ogni reparto; tuttavia, non soddisfatto, Cristiano ci prova in altre occasioni, come al 59′, quando parte da dietro e cerca di sorprendere Sepe, ma il tiro è troppo alto, ed ancora al 65′ da fuori area, il suo rasoterra è ben parato dal portiere gialloblu.
Al 69′ Costa esce per Cuadrado, che dieci minuti dopo imposta una buona azione con CR7 e Higuain, ma Gonzalo di testa la mette troppo alta. All’82’ esce proprio Higuain per Bernardeschi, ma non cambia nulla, nel secondo tempo la Juve è comunque meno aggressiva e pare addirittura affaticata.
Gli ultimi minuti sono tutti del Parma, che vorrebbe almeno il pareggio, non lo trova; buona comunque la prima per la Juve, che torna a Torino con i primi tre punti e qualche spunto interessante.
Ovunqueecomunque #finoallafine
 
Rugiada Gambaudo

Bethaz, il trionfo dell’esperienza

55 anni e non sentirli. Marco Bethaz, a una settimana dal suo compleanno, si è anticipato un bellissimo regalo facendo sua la sesta edizione del Gran Paradiso Raidlight Ultra Trail, tappa del Trail Tour della Valle d’Aosta.

Il portacolori della Technos Medica Inrun si è esaltato in una giornata di sole e caldo tipicamente estivo, forte anche in alta montagna (il tracciato era tutto disegnato oltre i 1.500 metri di altitudine), comandando la gara per tutti i 45,3 km del percorso (dislivello generale 3.341 metri) fino al traguardo tagliato dopo 5h35’11”. Bethaz, che nella sua Val d’Aosta era stato già quarto lo scorso 20 luglio all’Ultramarathon du Fallére, ha preceduto di 3’54” il britannico Colin Thornton, che sta ormai diventando cliente abituale dei grandi eventi di ultra trail italiani e che era già stato terzo lo scorso anno al Gran Trail Courmayeur. Terza piazza in condominio per Erik Bochicchio (Team Nolimits) e Nicola Poggi (Sisport) a 10’51”.

Fra le donne continua a collezionare successi di grande spessore nel Nord-Ovest alpino Tatiana Locatelli (Team Trail) che dopo le vittorie al Cervino XTrail 2017 e Monte Rosa Walser dello scorso anno mette il suo nome in un altro prestigioso albo d’oro in 6h56’00”, staccando di 42’27” Monica Francesca D’Urso, quest’anno già sul podio a Le Porte di Pietra e Gran Trail Rensen, terza posizione per Eleonora Serafin (Team Baroli Climb) a 1h15’35”.

Nel Gran Paradiso Trail, 26 km per 1,.819 metri, acuto di Federico Mattia De Guio, che ha coperto la distanza in 2h57’53” infliggendo 7’36” a Thierry Brunier e 7’57” a Elwis Pieiller. A Stefania Canale la gara femminile in 3h32’26” con 25’30” su Fabiana Guidorizzi e 34’24” sulla grande favorita della vigilia, Lisa Borzani incorsa in problemi fisici già nelle prime fasi della gara. La capitana azzurra come suo costume non ha voluto però mollare, raggiungendo il traguardo per poi infilarsi in infermeria dove le è stato posto del ghiaccio sulle ginocchia.
Nel complesso dei due tracciati gli organizzatori hanno raggiunto il limite massimo di 250 partecipanti per quella che si è rivelata essere una vera giornata di festa, alla quale hanno validamente contribuito guardie forestali, guardie di finanza e guardiaparco che hanno gestito validamente i tracciati nella loro interezza. Importante anche il contributo dei due rifugi Chabod e Vittorio Emanuele, veri e propri snodi del percorso, come anche del Comune di Valsavarenche e dell’Hotel Parco Nazionale Gran Paradiso, che hanno validamente supportato gli organizzatori dell’Association Sportive Corps Forestier de la Vallée d’Aoste, pronti a rilanciare la sfida per il 2021 per dedicarsi il prossimo anno al ritorno del Vertical.

La polmonite stoppa Sarri

La Juventus ha comunicato che Maurizio Sarri, colpito dalla polmonite, non sarà in panchina sabato pomeriggio a Parma e nemmeno il 31 agosto a Torino contro il Napoli nella giornata seconda di campionato. “Sarri – si legge in una nota della società bianconera  – è stato sottoposto a ulteriori accertamenti medici oggi, che hanno evidenziato un buon decorso clinico. Per ottenere una completa guarigione dalla polmonite, l’allenatore non siederà in panchina in occasione delle prime due partite di serie A con il Parma e con il Napoli”.

In Spagna i mondiali di Para archery

Nei prossimi giorni Madrid ospiterà i Mondiali giovanili, cui partecipano quattro arcieri piemontesi. 

La nazionale giovanile è pronta per l’appuntamento più importante dell’anno. È passata attraverso le due tappe di Youth Cup disputate a Catez e Bucarest ed è ora a Madrid, dove proverà ad arricchire il bottino di medaglie azzurre nella manifestazione iridata. In 15 edizioni dei Mondiali giovanili l’Italia ha conquistato 7 ori, 8 argenti e 12 bronzi. L’ultimo titolo è del 2017, conquistato da Lucilla Boari, Vanessa Landi e Tatiana Andreoli nella gara Junior a squadre dell’olimpico. La stessa Tatiana Andreoli (G.S. Polizia di Stato – Fiamme Oro/Iuvenilia), ormai stabilmente nel giro della nazionale assoluta, in stagione convocata per i Mondiali e per le tappe di Coppa del Mondo nonché vincitrice dei Giochi Europei di Minsk, sarà in gara nella capitale spagnola.

Pochi giorni fa nella manifestazione “Hit the Record” disputata a Montalcino (Siena), Tatiana ha stabilito il nuovo record italiano Junior sulle 72 frecce portandolo a 668 punti. Ha migliorato di 5 punti il precedente, che già le apparteneva e che aveva stabilito nel giugno scorso durante le qualifiche dei Mondiali. Non solo, nella stessa competizione la giovane azzurra ha battuto altri 8 primati italiani, tutti all’interno della formula di gara 1440 Round – Doppio FITA – oggi praticata soltanto in rare occasioni.

Tornando ai Mondiali, nell’olimpico Junior ci sarà anche Alessandro Paoli (Iuvenilia), mentre nell’olimpico Allievi tirerà Aiko Rolando (Iuvenilia). Il Piemonte sarà rappresentato anche nel compound Junior, grazie ad Alex Boggiatto (Ar.Co. Arcieri Collegno), a luglio convocato per le Universiadi. Tutti gli arcieri piemontesi citati (ad eccezione di Tatiana Andreoli) hanno vestito la maglia azzurra nei mesi scorsi in Youth Cup e agli Europei Indoor. Le prime frecce ufficiali saranno scoccate durante le qualifiche di martedì 20 agosto. Mercoledì e giovedì proseguiranno gli scontri individuali e a squadre, venerdì i mixed team. Sabato sono in programma tutte le finali del compound, domenica quelle dell’olimpico.

Nuoto: Mondiali Junior, tre atleti piemontesi in gara a Budapest

Al termine del Campionato Italiano di Categoria disputato dall’1 al 7 agosto allo Stadio del Nuoto di Roma, è stata comunicata la composizione della nazionale giovanile che parteciperà ai Mondiali Junior di nuoto in programma a Budapest fino a domenica 25 agosto. Tra i 17 atleti azzurri convocati ci sono i tre piemontesi Helena Biasibetti (Dynamic Sport), Emma Virginia Menicucci (Sisport Spa) e Emiliano Tomasi (Rari Nantes Torino). Tutti e tre hanno già vestito la maglia azzurra agli Europei di categoria disputati a inizio luglio a Kazan. Nell’occasione Helena Biasibetti vinse la medaglia di bronzo nei 100 farfalla e quella d’argento nella 4×100 mista, nuotando naturalmente la frazione a delfino. Salirono su podi di staffetta anche Emiliano Tomasi e Emma Virginia Menicucci, rispettivamente argento nella 4×100 mista e bronzo nella 4×100 stile libero mixed.
Alla Duna Arena di Budapest, che due anni fa accolse i Mondiali assoluti, Helena Biasibetti sarà in gara nei 50 e 100 farfalla; Emiliano Tomasi nei 50, 100 e 200 rana; Emma Virginia Menicucci nei 50 stile libero. Tutti e tre rientreranno con ogni probabilità anche nella composizione delle staffette, anche se le formazioni saranno come sempre decise all’ultimo. La settima edizione dell’evento iridato Junior coinvolge circa 700 atleti provenienti da 126 paesi. Le batterie sono al mattino a partire dalle 9.30, semifinali e finali al pomeriggio dalle 17.30. Tutte le sessioni saranno trasmesse live sul sul canale Youtube della Fina.

Mazzarri: “Lo spirito Toro verrà fuori”

Il Toro è pronto e vuole  giocarsi tutte le carte nei Playoff di Europa League contro il Wolverhampton, questa sera all’Olimpico Grande Torino. “Sono convinto – dice il ct Walter Mazzarri all’agenzia Ansa – che lo spirito Toro verrà fuori, voglio una squadra che non molli mai, che sia sempre un gruppo unito in ogni fase del gioco”. “Toccando ferro”, l’allenatore dei granata non vede l’eliminazione. “Dovesse succedere, ci dispiacerebbe , ma sicuramente avremmo la forza di reagire e di metterci in carreggiata. Comunque vada, queste  partite in Europa  saranno servite a fare crescere la squadra”.

Gran Paradiso Raidlight Ultra Trail: la Borzani a caccia del bis

Ultime ore trascorse in continue verifiche del percorso: l’attesa per la sesta edizione del Gran Paradiso Raidlight Ultra Trail è ormai agli sgoccioli, sabato sarà il grande giorno per il ritorno della gara valdostana, che aveva saltato lo scorso anno lasciando un grande vuoto in tutti gli appassionati. Il monitoraggio dei tracciati di gara conferma che la prova del Tour Valle d’Aosta si svolgerà sulle distanze previste, il lungo di 45,3 km per un dislivello di 3.341 metri e il medio di 25,7 km per 1.819 metri. Tracciati già duri di per sé, con molta salita, ma sarà soprattutto l’altitudine a giocare un ruolo decisivo, considerando che si viaggerà costantemente sopra i 1.500 metri. Sono previsti 6 punti di ristoro lungo il percorso, compresi quelli ai passaggi ai rifugi Chabod e Vittorio Emanuele, i punti del tracciato dalla gestione organizzativa più delicata.

Le iscrizioni si stanno completando in queste ore e andando a spulciare fra i nomi che hanno già dato la loro adesione spicca quello di Lisa Borzani, una delle stelle più brillanti del trail italiano che sui sentieri di Valsavarenche ha già vinto nel 2016. In campo maschile risulta iscritto il nazionale di skyrunning Giuseppe Fontana, pronto a partecipare al percorso medio. Nel percorso lungo buone possibilità per una vittoria “di casa” con Nadir Vuillermoz.

L’appuntamento per tutti è al campo sportivo di Dégioz-Valsavarenche, dove il percorso lungo scatterò alle ore 7 sia per gli individuali (non oltre i 120) che per le 10 coppie previste. Il tracciato medio partirà alle ore 9:30. Ambedue i tracciati saranno chiaramente segnalati con bandierine, cartelli e altri indicatori estremamente visibili. Le iscrizioni online sono già chiuse, ma chi vorrà potrà aderire in extremis presentandosi a Dégioz venerdì dalle 15:00 alle 19:00 a quota maggiorata.

Per informazioni: Association Sportive Corps Forestier de la Vallée d’Aoste, tel. 347.8588061, http://www.granparadisotrail.it

Para-Archery Cup, Elisabetta Mijno è medaglia d’oro a Wiesbaden 

La Para-Archery Cup ha vissuto nel fine settimana la sua tappa conclusiva, disputata a Wiesbaden (Germania) e caratterizzata da diverse medaglie per la spedizione azzurra.

Splende l’oro individuale conquistato nell’arco olimpico da Elisabetta Mijno, l’atleta torinese di Fiamme Azzurre e Arcieri delle Alpi che ai Mondiali di giugno ha ottenuto il pass per le Paralimpiadi di Tokyo 2020. Nei giorni scorsi nella finalissima della Para-Archery Cup Elisabetta ha sconfitto 6-0 l’ucraina Roksolana Dzoba-Balyan, con tre parziali praticamente perfetti e conclusi con i punteggi di 24-22, 28-26 e 28-25. Più duro il match che l’azzurra ha dovuto affrontare ieri in semifinale, dove ha superato 6-5 allo shoot off (10-9) la polacca Mileena Olszewska. Quest’ultima si è poi arresa 6-2 alla russa Svetlana Barantseva nella finale per il terzo posto. Prima di aggiudicarsi il titolo, Elisabetta Mijno era scesa in campo per giocarsi il bronzo nel mixed team con Stefano Travisani. I due italiani hanno però ceduto 5-3 alla Russia (Barantseva, Ziapaev, parziali 34-29, 32-29, 31-33, 34-34), dopo il passo falso di ieri in semifinale contro la la Polonia (Olszewska, Sawicki, 6-0). L’oro è andato proprio alla Polonia, l’argento all’Ucraina.

 

Da ricordare che per la prima volta la Para-Archery Cup ha proposto una tappa conclusiva sul modello della finale di Coppa del Mondo, ammettendo soltanto i migliori quattro arcieri – maschi e femmine – di arco olimpico, compound e W1 dopo le due prove di Olbia e Nove Mesto. Due appuntamenti dai quali Elisabetta Mijno era tornata a casa con diverse medaglie. A maggio a Olbia aveva raccolto l’argento nella gara individuale, in quella a squadre e nel mixed team, in coppia con l’altro piemontese Roberto Airoldi (Arcieri Cameri). A luglio in Repubblica Ceca si era invece aggiudicata il bronzo individuale e l’argento nel mixed team. A giugno Elisabetta era volata a ’s-Hertogenbosh (Olanda) per i Mondiali, conquistando l’argento nel mixed team con Travisani e il bronzo a squadre con Annalisa Rosada e Veronica Floreno. All’evento iridato, come detto, aveva anche staccato il pass per i Giochi del prossimo anno.

 

Risultati completi della finale di Para-Archery Cup a questo link

Torino Basket anno zero: la partenza di un nuovo gruppo sportivo

Si è tenuto da poco il raduno ufficiale della nuova società di basket trapiantata in Torino da quel di Cagliari pronta ad iniziare un percorso avventuroso nel secondo campionato nazionale di Pallacanestro.
La società Basket Torino affiancata in maniera notevole dalla Reale Mutua Assicurazioni non solo come sponsor è quindi alle prese con i primi movimenti di preparazione atletica e sportiva in previsione di un’annata sicuramente “strana” per tutti gli appassionati di pallacanestro dopo le purtroppo ben note vicissitudini dell’ultimo anno sportivo.
Quasi 500 persone (tra cui il sottoscritto…) hanno già dato fiducia alla nuova società sottoscrivendo l’abbonamento al campionato, e, visto il clima che si era creato a fine stagione, direi che non è un risultato di cui vanagloriarsi ma è sicuramente un segnale importante: Torino ha appassionati che hanno voglia di vedere Basket con la maiuscola davanti (non dico B perché sono scaramantico…) .


La squadra è sicuramente adatta al campionato e sembra avere caratteristiche tali da poter disputare una stagione di buon livello. Dei giocatori ho già scritto nello scorso articolo e quindi ora vorrei solo porre l’accento su un punto importante che credo possa essere decisivo per le sorti di questa squadra. Al momento, diverse persone sono indecise sul da farsi: seguire o non seguire la squadra? Abbonarsi o non abbonarsi? Andare alla partita oppure no? Gli stessi media ufficiali sono alquanto timidi e non si sbilanciano troppo. Ma a Torino e ai suoi tifosi interessa solo una cosa: che la squadra giochi al massimo e che, soprattutto vinca. La nostra è una città dove un allenatore che ha vinto tutto con la squadra di calcio con la maglia a strisce è stato giubilato con sospiri di sollievo (!!!).

Lo spettacolo degli ultimi anni nel campo da basket a volte è stato eccezionale, e quei momenti resteranno nella memoria dei veri esteti del gioco, ma, purtroppo, in un mondo dove la critica prevale sempre sul bello, troverete sempre quello che “ne sa” e che sarà contento di rivangare fuori solo cose negative.
Ma questa squadra non ha passato, non ha memorie, inizia oggi l’anno zero. Ed ha bisogno di pubblico. Come tante ombre alla finestra sono gli indecisi del basket, pronti a trasformarsi in angeli cantori del palazzetto in caso di successo o di divenire neri avvoltoi con disegnata sulle ali la scritta “io lo sapevo che finiva così” in caso contrario.

Non ci sono soluzioni: questa squadra deve iniziare alla grande: deve vincere subito tanto e bene. Non sarà sufficiente giocare bene. Dovrà vincere. Il successo chiama pubblico, le sconfitte richiamano solo parole. E non ci sarà tempo dopo per recuperare. Dovrà vincere fin dalla prima partita perché i segnali saranno lì. Guai a perdere con Biella di Galbiati (l’allenatore con un record di 3 vinte 12 perse il primo anno con Torino e di 8 – 22 nel secondo campionato a metà tra vice e capo allenatore …) Casale e Tortona in Supercoppa, e “guaissimi” a non vincere subito in campionato sempre con Biella e nelle prime partite. Sarebbe un Harakiri pesante e sarebbe difficile recuperare il sostegno degli indecisi… .

La preparazione dovrebbe essere orientata nel “partire a palla”, come si dice, altrimenti si rischia il flop degli indecisi, che potrebbero gradualmente perdere di interesse e prediligere il mare o la montagna per il loro divertimento domenicale. Il caso di Brindisi dell’altr’anno è eclatante. Solo vittorie nel precampionato, una partenza alla grande, e poi, giornata dopo giornata, entusiasmo a raffica e campionato che se non è da incorniciare è solo perché alla fine non hanno vinto nulla, ma la stagione è stata entusiasmante, con una squadra sicuramente buona ma che nessuno considerava in questi termini all’inizio.

E così dovrà essere anche per la Reale Mutua Assicurazioni Basket Torino: una crescita di entusiasmo condotta dalle vittorie, unico viatico per la fiducia dei tifosi del secondo giorno. Cinquecento del primo giorno sono già pronti; apriamo le porte con l’unica chiave che conta per gli “sportivi” italiani … Vincere!

Paolo Michieletto