Senza Categoria- Pagina 233

Torino Social Factory – Glocal Factory è il primo incubatore torinese dedicato all’artigianato artistico

Le attività del progetto Glocal Factory della cooperativa sociale Liberitutti, uno dei progetti di welfare generativo supportati dal programma della Città di Torino Torino Social Factory e co-finanziato dal Pon Metro Torino, si sono sviluppate in questi mesi seguendo due filoni. Da un lato, come una impresa sociale che ha dato supporto agli artigiani sviluppando corsi di cucito, corsi creativi a tutto tondo, eventi e webinar (dal vivo e online) legati alla moda sostenibile e tirocini per persone in difficoltà; dall’altro, come un modello innovativo, che prevede un’interazione continua tra profit e no profit, instaurando un rapporto paritario che dà forma ad un’impresa a rete con l’obiettivo di sviluppare le conoscenze, il network e le competenze dei suoi fruitori.

Dal novembre 2019 Glocal Factory ha trovato spazio nei locali di Tricircolo (via Regaldi 7/int 11), con una interessante interazione tra i due progetti nati grazie a Torino Social Factory che hanno in comune la valorizzazione dei saperi artigiani. Ne è nato un vero e proprio polo a supporto dell’artigiano artistico e tradizionale in Barriera di Milano.

Tra gli attori e i progetti con cui Glocal Factory ha iniziato una collaborazione costante e con cui ha messo in piedi un vero e proprio ecosistema innovativo troviamo il progetto di sartoria sociale NIDō, che coinvolge prevalentemente giovani donne e uomini richiedenti asilo e rifugiati. A partire dalla collaborazione con l’artista e designer Francesco Liberti, si è sviluppato in un percorso di riscatto personale e di accompagnamento alla microimprenditorialità che include collezioni di abiti e creazioni nate da materiali di scarto, promosse attraverso progetti fotografici, sfilate ed eventi con aperitivi a tema e DJ set. Segnaliamo poi l’iniziativa i Fiori di Cotone – portata avanti grazie alla collaborazione con Rete al Femminile Torino, IF life design e l’associazione Krearte – che oltre a insegnare tecniche di cucito, attraverso veri e propri shooting fotografici ha formato le sarte su come creare book e video per promuovere le proprie linee di produzione, trasformandole anche in modelle e indossatrici per alcuni giorni.

Glocal Factory è inoltre co-crafting di diversi marchi di moda, che si sono messi a sistema per sviluppare i propri brand condividendo spazi, macchinari, ma soprattutto sapere artigianale. Alcuni designer si sono offerti anche come tutor per insegnare alle sarte meno esperte elementi di disegno e tecniche di cucitura, mettendole nelle condizioni di produrre accessori per marchi esterni come quello di Hind Lafram, la stilista torinese con l’hijab.

Altro tassello importante del progetto è la rete commerciale della cooperativa Liberitutti, intesa come strumento per la promozione sociale, culturale ed economica, con obiettivi di inclusione ed integrazione. Fra i luoghi privilegiati di collaborazione, una storica realtà di Barriera, il centro socio-culturale dei Bagni pubblici di via Agliè.

L’avvento della pandemia ha inciso in parte sui piani di sviluppo, ma Glocal Factory ha da poco ripreso i suoi corsi di cucito in sede e continua ad essere il punto di riferimento per gli artigiani sartoriali di Barriera. Il futuro di Glocal Factory si preannuncia ricco di energia e di idee pronte per essere sviluppate, con molte collaborazioni, che si aggiungeranno alle tante già in essere, che vedranno la luce.

Guarda il video di presentazione del progetto:

Link sbarca a Torino con 500 monopattini di ultima generazione

Un nuovo operatore sbarca da oggi a Torino con una flotta di 500 monopattini. Si tratta di LINK per il quale l’arrivo sotto la Mole, dopo Roma, Palermo, Aprilia, ha una valenza tutta speciale perché il servizio sarà attivo nella città del suo co-ideatore l’Archistar Carlo Ratti, Advisor e membro del Consiglio di Amministrazione di Superpedestrian, startup che ha progettato e dato vita al veicolo più tecnologico e sicuro della categoria.

“La flotta, disponibile da oggi in città – spiegano da LINK – vanta caratteristiche tecniche uniche. Tutti i veicoli infatti saranno dotati del nuovo software “Briggs” e di una riconoscibile livrea color giallo intenso, più accattivante e catarifrangente. Grazie al nuovo software, il tempo di reazione del servizio di Geofencing – per un raggio di 40 km² – permetterà di passare da 1 a 0.7 secondi e memorizzare il triplo del numero di zone no-ride. La durata della batteria inoltre aumenta fino a 22 giorni, estendendo l’autonomia del veicolo del 10%. LINK è anche l’unico monopattino elettrico dotato di VIS (Vehicle Intelligent Safety), un sofisticato software di sicurezza a bordo che combina IA grazie a 73 sensori e 5 microprocessori, eseguendo oltre 1.000 controlli al secondo sullo stato di salute del veicolo durante la corsa, monitorando e mettendo a punto le prestazioni in tempo reale.”

“Quando, insieme ad Assaf Biderman, abbiamo lanciato Superpedestrian come prima startup del nostro laboratorio presso il MIT a Boston, ci siamo chiesti in che modo le nuove tecnologie, i sensori e l’intelligenza artificiale potessero cambiare la mobilità urbana –  ha dichiarato l’architetto e ingegnere Carlo Ratti – LINK è la risposta a quella domanda: il suo innovativo Vehicle Intelligence System, che usa centinaia di dati raccolti in tempo reale per garantire la sicurezza degli utenti e migliorare la gestione della flotta, sta rivoluzionando il mondo della micro-mobilità. Sono molto contento del fatto che LINK sbarchi a Torino – mia città d’origine e una delle sedi principali del gruppo CRA – Carlo Ratti Associati.”

“Siamo doppiamente orgogliosi di lanciare il servizio a Torino, perché da una parte significa che il progetto di espansione in Italia sta andando avanti con successo considerato che, in meno di un mese, Torino è la terza città che abbiamo raggiunto dopo Palermo e Aprilia, dall’altra c’è un legame a doppio filo che lega LINK a questa città, poiché da qui è partito il suo ideatore, l’architetto Carlo Ratti, per rivoluzionare il mondo della micro mobilità sostenibile grazie a un veicolo che, dal MIT di Boston, sta conquistando fette di mercato sempre più importanti – sottolinea Maurizio Pompili, LINK Operation Manager Italia. – I monopattini che i cittadini avranno a disposizione sono nuovi, originali e con caratteristiche uniche. I nostri veicoli infatti non si usurano col tempo, ma al contrario, grazie all’aggiornamento dei software, diventano più sicuri e resistenti. Per i primi 10 giorni, non sarà previsto alcun costo di sblocco, 5 euro saranno caricati subito sull’account di chi si registra all’interno della zona di noleggio e la corsa costerà 0,25 centesimi al minuto. Successivamente si pagherà 1 euro per lo sblocco, mentre la tariffa della corsa passerà a 0,19 centesimi”.

“Il lavoro intrapreso sulla viabilità cittadina per realizzare percorsi sempre più sicuri per chi nel quotidiano sceglie la mobilità dolce insieme alla decisione di riservare degli stalli dedicati a chi si muove in bicicletta, scooter o monopattino ha fatto crescere l’interesse degli operatori della sharing mobility per la nostra città – commenta l’Assessora alla Mobilità della Città di Torino, Maria Lapietra. “L’arrivo di nuove aziende con altri mezzi, come oggi con Link – prosegue Lapietra – consentirà una copertura ancora maggiore del servizio e offrirà, a chi deve spostarsi in città, nuove opzioni per muoversi in modo sostenibile”.

Agevolazioni per l’istituzione dei distretti del commercio, approvata la partecipazione al bando regionale

Lo scorso novembre – a seguito della grave situazione emergenziale creata dal Covid 19 che ha imposto misure restrittive che impattano sull’economia – la Regione Piemonte, per rilanciare il commercio attraverso strategie sinergiche e modelli innovativi, ha approvato le modalità per l’individuazione, il funzionamento e la costituzione dei Distretti del Commercio e, successivamente, nel mese di dicembre, il bando per accedere alle agevolazioni.

I Comuni singoli o associati – anche su iniziativa delle Associazioni imprenditoriali maggiormente rappresentative per il settore del commercio a livello provinciale, e comunque previo accordo con le stesse – possono proporre alla Regione l’individuazione di ambiti territoriali configurabili come Distretti del Commercio e, venerdì scorso, l’esecutivo di Palazzo Civico ha deliberato di approvare lo schema di domanda di partecipazione al Bando Regionale.

Poiché in questa prima fase i Comuni possono proporre un solo Distretto, la Città di Torino, di concerto con le Associazioni di categoria maggiormente rappresentative per il commercio, ha individuato un’area ampia e centrale quale ambito territoriale aggregato per sperimentare metodologie e strumenti che siano poi replicabili successivamente in aree più periferiche. Lo sviluppo degli interventi avverrà in termini generali sul distretto individuato, con particolare attenzione alle vocazioni specifiche degli 8 ambiti urbani definiti all’interno del perimetro, che costituiscono una sorta di ‘distretti nel distretto’, con un primo efficace modello di rete e di vera competitività territoriale.

“L’individuazione di un Distretto del Commercio – afferma Alberto Sacco, assessore al Commercio del Comune di Torino – rappresenta per la nostra città una grande opportunità per sperimentare una modalità innovativa di valorizzazione territoriale allo scopo di promuovere il commercio come efficace fattore di aggregazione e di attivazione di dinamiche economiche, sociali e culturali, favorendo, inoltre, l’integrazione fra i vari format commerciali e il rafforzamento dell’identità dei luoghi”.

Il Distretto – il cui ambito territoriale può essere di livello infracomunale, comunale o sovracomunale – è costituito da una pluralità di attori locali in grado di creare strumenti di governance per uno sviluppo sostenibile del territorio e per la realizzazione di programmi e di interventi a favore della competitività dei luoghi del commercio.

I suoi elementi di attrattività e di competitività sono infatti supportati da una regia unitaria che, attraverso il partenariato pubblico/privato – con la partnership tra Città e associazioni di categoria del commercio maggiormente rappresentative sul piano provinciale Ascom Confcommercio Torino e Confesercenti Torino – promuove lo sviluppo della città grazie al perseguimento di una visione strategica e di investimento condivisa.

Un interessante laboratorio per lo sviluppo che potrà produrre elementi utili alla valorizzazione del commercio attraverso il lavoro di rete tra Istituzioni e stakeholder del territorio, tra cui il Politecnico, l’Università degli Studi di Torino, la CCIAA di Torino, la Fondazione CRT e la Compagnia di San Paolo, nonché la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio. Un partenariato pubblico/privato che si arricchirà dell’interazione tra imprese, Associazioni, Fondazioni, Enti ed Istituzioni del privato Sociale e della Cultura.

Controlli della Polizia Municipale sul trasporto internazionale di persone e cose

Sabato mattina in corso Romania n. 460 – nel piazzale antistante il centro commerciale ‘Le Porte di Torino’ – e in Corso Vercelli 440, durante un servizio mirato al contrasto dell’abusivismo sul trasporto internazionale di cose e persone, gli agenti del Reparto Sicurezza Stradale Integrata della Polizia Municipale hanno effettuato il controllo di tre autocarri immatricolati in Romania e un autobus immatricolato in Albania.

Gli agenti hanno accertato 4 sanzioni per un totale di oltre 2mila euro, di cui 1 per trasporto internazionale di merce con documentazione non conforme (in violazione dell’art. 46 ter, comma 3, L. n. 298/1974) e 3 per omessa esibizione dei fogli di registrazione del cronotachigrafo e per compilazione irregolare dei dischi tachigrafici (in violazione dell’art. 19, L. 727/78).

Piano cantieri, nel 2021 più di 900 interventi sul territorio cittadino

Nel corso del 2021 saranno complessivamente quasi mille, 925 per la precisione, i cantieri cittadini (tra quelli ad oggi già avviati o chiusi perché i lavori sono terminati oppure il cui allestimento è previsto prossimamente) aperti per la realizzazione di opere infrastrutturali o per interventi di manutenzione di strade e marciapiedi.

Da marzo fino a settembre il loro numero  aumenterà considerevolmente e questo avrà un impatto particolarmente significativo sul territorio cittadino.

Informarsi sui lavori sarà ora possibile collegandosi alla pagina web dedicata dove si potranno conoscere, anche con ampio anticipo, tutti i dettagli dei cantieri, dal committente al tipo di lavoro e, soprattutto, la durata. Spostandosi con il mouse sui diversi quartieri del capoluogo appariranno infatti gli interventi programmati per quella zona dal Comune, ma anche GTT, Iren e Smat.

“Una delle prime richieste alla Città – sottolinea la sindaca Chiara Appendino – era avere migliori coordinamento e comunicazione sui cantieri. Questo progetto ha un valore aggiunto duplice, ci permette di essere più trasparenti e corretti nell’informazione e ci aiuta nel coordinarci, oltre ad essere uno strumento importante anche per la programmazione”.

La Sindaca e l’Assessora alla Mobilità Maria Lapietra hanno poi evidenziato che “aver approvato il Bilancio nei termini ci permette di pianificare meglio e investire di più. Se nel 2015 c’erano 5 mln per le manutenzioni oggi sono tra gli 11 e i 12 (senza considerare l’intervento delle partecipate).

“Un progetto – conclude l’assessore al Commercio Alberto Sacco – che esaudisce una richiesta molto sentita dal mondo del commercio e dai cittadini”.

Rinnovato il portale web della Polizia municipale

di Dario Campanale

Semplice, chiaro, completo, intuitivo. Così si presenterà il rinnovato portale web della Polizia municipale, attivo dalla prossima settimana e presentato questa mattina in videoconferenza stampa dal comandante dei vigili urbani, Emilano Bezzon, e dalla sindaca Chiara Appendino.

“Il nuovo sito Internet – ha sottolineato Bezzon nel corso dell’incontro virtuale con i media – rappresenta solo il primo passo di un processo di cambiamento e semplificazione della comunicazione della Polizia municipale. Ci siamo posti l’obiettivo – ha aggiunto il comandante – di realizzare uno strumento di informazione facilmente fruibile dai cittadini. La semplificazione, la modernizzazione e la facilitazione del linguaggio – molto meno burocratico e, seppur non giuridicamente perfetto, più vicino a quello di uso comun tra la gente – sono state le linee che hanno guidato il lavoro di allestimento di un canale di comunicazione più vicino alle persone, in grado di informare e assistere i cittadini con pochi ‘click’ , anche utilizzando il personale smartphone”.

Tra le novità del rinnovato portale dei “civich” figurano alcune funzioni raggiungibili con menu di scelta rapida, tra cui i pagamenti online, i contatti e gli orari degli sportelli, nonché pagine dedicate all’educazione civica e alle informazioni sulle attività svolte dal Corpo di Polizia Municipale.

A proposito di educazione civica, la sindaca Chiara Appendino ha evidenziato che la pagina dedicata alle norme e ai comportamenti corretti da tenere quando si usa un mezzo di trasporto – dall’auto, alla bici o al monopattino – rappresenta, con le campagne di informazione e formazione in video, un’importante novità che contribuisce ad assicurare maggiore efficacia all’azione di prevenzione che caratterizza una parte rilevante dell’operato della Polizia Municipale.

Protesta taxisti, una delegazione ricevuta dall’assessora Lapietra

L’assessora alla Mobilità Maria Lapietra ha ricevuto una delegazione dei taxisti che questa mattina hanno organizzato un corteo di protesta per le vie della città.

Nel corso dell’incontro l’assessora Maria Lapietra ha garantito l’impegno suo e dell’assessore Alberto Sacco a predisporre velocemente gli atti necessari per utilizzare le risorse conferite per i ‘buoni taxi’.

“È in corso un proficuo confronto con ANCI – sottolinea Lapietra – cui abbiamo chiesto di predisporre un emendamento al decreto che permetta di utilizzare i buoni taxi alle persone sopra una soglia di età per allargare la platea degli utilizzatori e facilitarne l’utilizzo.”

All’incontro era presente anche l’onorevole Davide Gariglio che si è dichiarato disponibile a supportare l’emendamento.

Nel contempo l’assessora e i taxisti congiuntamente hanno deciso di valutare la possibilità di istituire una tariffa fissa da applicare agli utilizzatori dei buoni taxi.

Certificati anagrafici anche nelle tabaccherie, il servizio attivo da oggi

Da oggi nelle tabaccherie cittadine è possibile stampare diverse certificazioni anagrafiche grazie a una convenzione siglata tra il Comune di Torino e la Federazione Italiana Tabaccai e il supporto tecnologico di Novares e Csi.

Il via ufficiale al nuovo servizio è stato dato questa mattina, alle ore 11, nella tabaccheria rivendita n° 7 di corso Inghilterra 31/C, alla presenza dell’assessore ai Servizi demografici della Città di Torino, Sergio Rolando, e del presidente della Federazione Italiana Tabaccai a livello provinciale, Claudio Bertolo.

“Il coinvolgimento dei tabaccai torinesi è un nuovo e importante tassello che si aggiunge alle tante opportunità che sono state attivate per richiedere certificati senza recarsi necessariamente agli sportelli delle anagrafici – sottolinea l’assessore Sergio Rolando – . Stiamo adottando soluzioni che consentono ai torinesi di ottenere documenti loro necessari restando a casa o allontanandosi poco dal proprio domicilio e per questo abbiamo attivato modalità e luoghi di rilascio come Torino facile, le edicole, gli studi professionali, i totem, i supermercati e, da domani, anche le tabaccherie”.

“Siamo davvero soddisfatti di poter collaborare con le istituzioni affinché le nostre attività possano essere vicine ai cittadini, agevolandoli nelle loro incombenze quotidiane e svolgendo così anche una funzione di servizio – dichiara Claudio Bertolo – . La nostra categoria ha subito ben risposto a questo nuovo progetto e presto altre tabaccherie vi aderiranno”.




Questi i certificati che saranno rilasciati dalle tabaccherie:
Nascita, Morte, Matrimonio. Cittadinanza, Esistenza In Vita, Residenza, Stato Civile, Stato di Famiglia e di Stato Civile, Residenza in Convivenza, Stato di Famiglia Aire, Stato Libero, Convivenza.

Nella tabaccherie è attivo anche il servizio di rilascio certificati della Camera di Commercio di Torino.

 

Torino aderisce a “M’Illumino di Meno 2021”

In occasione di “M’illumino di Meno”, l’iniziativa promossa da Caterpillar – Radio2 per rilanciare, nella Giornata per il risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili, le buone pratiche quotidiane utili a ridurre i consumi di energia, questa sera la Città di Torino terrà spente le luci decorative della Mole Antonelliana e dei tre ponti storici – Vittorio Emanuele I, Umberto I e Isabella – quale segno simbolico della volontà di Torino di percorrere la strada del risparmio energetico.

“Anche quest’anno la Città di Torino aderisce con entusiasmo a M’Illumino di Meno – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Alberto Unia – con la consapevolezza che, in linea con il tema scelto per l’edizione 2021, l’evoluzione ecologica in questo momento sia ancora più necessaria per farci uscire migliori dalla pandemia.”

Nasce a Torino il Bosco degli “altri” intitolato a Lia Varesio

Al via la costituzione del bosco di weTree a Torino. Nascerà a Palazzo Nuovo, nell’area verde finora trascurata davanti alle aule, il Bosco degli “altri”, intitolato a Lia Varesio, per promuovere un nuovo equilibrio tra uomini e natura.

La collaborazione tra Agroinnova, Centro di Competenza per l’innovazione in campo agro-ambientale dell’Università di Torino, e la Città di Torino, grazie al sostegno di Iren e dell’Università di Torino, porterà a riqualificare uno spazio dell’Università all’interno del comprensorio di Palazzo Nuovo.

La struttura, tra via Verdi e Corso San Maurizio, ospita la Scuola di Scienze Umanistiche e i relativi Dipartimenti. Lo spazio individuato per il bosco fa parte dell’area verde che caratterizza la facciata principale di Palazzo Nuovo e rappresenta l’ultimo step per la completa riqualificazione ‘green’ della struttura.

“Siamo davvero soddisfatte – dichiara Maria Lodovica Gullino, Direttore di Agroinnova, Vicerettore dell’Università e portavoce di weTree – in un momento così difficile per la nostra società. Il 2020 è stato l’Anno Internazionale della Salute delle Piante e questo progetto è il giusto lascito agli anni a venire. La collaborazione con Ilaria Capua e Ilaria Borletti Buitoni ha portato alla fondazione dell’Associazione weTree e all’immediata azione in alcune città italiane. Speriamo che il messaggio di weTree possa presto conquistare altri centri urbani importanti. Speriamo nascano tanti piccoli boschi in tutta Italia e che vengano mantenuti sani nel tempo. Il nostro paese è ricco di donne volenterose e all’avanguardia. La Pandemia ci ha insegnato sicuramente una cosa importante: ripartiamo dalle donne, dalla ricerca e dalla natura”.

Il primo bosco a Torino verrà intitolato a Lia Varesio, grande donna torinese che ha passato la vita, tra mille difficoltà, a occuparsi degli “altri”, i più bisognosi. Già Cavaliere della Repubblica Italiana, fondò nel 1979 l’associazione Bartolomeo & C. che oggi ne porta avanti ideali e speranze.

La riqualificazione, ad opera delle agronome paesaggiste Stefania Naretto e Chiara Otella, fondatrici dello studio LineeVerdi, stimolerà così una consapevolezza ambientale in prospettiva circolare, realizzando un’area verde intitolata a una donna che si è distinta con le sue attività per una società torinese migliore.

“Per un professore non c’è soddisfazione più grande del veder crescere i propri studenti – afferma Elena Accati, già Professore Ordinario dell’Università di Torino e promotrice di weTree Torino – Vedere Stefania e Chiara oggi professioniste affermate mi fa davvero ben sperare per le nuove generazioni. Sembra ieri che partecipavano al Scuola di Specializzazione in ‘Parchi e Giardini’ della ormai ex Facoltà di Agraria. E, vedendo il progetto che hanno disegnato per weTree, sono certa che faranno ancora molta strada”.

Il Comitato Promotore di weTree Torino è composto da: Giulia Anastasia Carluccio – Prorettrice dell’Università degli Studi di Torino; Patrizia Sandretto Re Rebaudengo – Presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Ambasciatore delle eccellenze torinesi nel mondo; Antonella Parigi – già Assessore alla Cultura della Regione Piemonte; Elena Accati – già Professore Ordinario dell’Università di Torino; Stefania Naretto e Chiara Otella – paesaggiste titolari di LineeVerdi.

“Già a neanche venti giorni dal suo lancio il progetto weTree sta crescendo: sono certa – è il commento di Ilaria Borletti Buitoni, Presidente di weTree e Vicepresidente del Fondo Ambiente Italiano – che il futuro di questa iniziativa, inaugurata grazie alla visione di Ilaria Capua e alla competenza di Maria Lodovica Gullino, attraverserà molte città del nostro paese. Il contesto nel quale vivono le persone è fatto di natura e di identità culturale e solo l’equilibro tra questi ambiti può contribuire alla qualità dell’ambiente e quindi alla salute dei cittadini presso le Istituzioni e le Università, producendo tanti piccoli boschi in tutte le città del nostro Bel Paese”.

Il cuore di weTree è racchiuso e sintetizzato nel suo Patto. I Sindaci delle città che aderiranno, infatti, si impegnano a realizzare almeno quattro dei seguenti otto punti: promuovere lo sviluppo di nuove aree verdi pubbliche, curandone anche la manutenzione; valorizzare in tutte le iniziative la parità di genere e la competenza femminile; sollecitare con appelli e incentivi i privati (commercianti, cittadini, …) affinché contribuiscano con il verde all’abbellimento degli spazi di loro competenza visibili; favorire con campagne di sensibilizzazione una mobilità sostenibile (in particolare camminare per raggiungere la propria destinazione) con l’obiettivo di stimolare uno stile di vita più sano; patrocinare e promuovere programmi di educazione ambientale nelle scuole favorendo collaborazioni/accordi stabili con gli atenei della propria città; sensibilizzare e promuovere tra i cittadini la raccolta differenziata, la cura e il rispetto degli spazi comuni e promuovere il riciclo e il recupero come alternativa allo spreco e al disuso; istituire un Premio annuale “weTree” all’associazione o ai cittadini meritevoli di aver contribuito alla manutenzione e all’incremento del verde nella propria città; favorire una maggiore consapevolezza tra i cittadini di una visione circolare che unisca ambiente e salute per il benessere della comunità e delle future generazioni.

Otto punti essenziali, otto azioni concrete per sostenere una rinnovata sostenibilità. La Sindaca di Torino Chiara Appendino è stata tra i primi Sindaci a sottoscrivere questo patto, un vero e proprio impegno verso l’ambiente. Tra le altre città già impegnate: Milano, Perugia e Palermo.

“Siamo lieti di aderire al Patto weTree – ha dichiarato la Sindaca Chiara Appendino – e concordiamo pienamente con le finalità e gli obiettivi del progetto. Diffondere e promuovere buone pratiche ambientali è, infatti, un impegno prioritario per la nostra Amministrazione, condotto nella consapevolezza che ogni azione indirizzata a tal fine è indispensabile per garantire sostenibilità allo sviluppo della città. Negli ultimi anni, in particolare, Torino ha avviato e sta realizzando un importante programma di forestazione urbana e di messa a dimora di nuovi alberi, che consente di incrementare ulteriormente il patrimonio verde cittadino, già cospicuo e di inestimabile valore. Un bene prezioso, che abbiamo il dovere di curare e salvaguardare per il benessere della comunità e delle future generazioni”.

Il progetto weTree a Torino ha già cominciato a espandersi.

“Sono onorata di far parte del Comitato promotore di weTree Torino – commenta Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente dell’omonima Fondazione – Nel giardino pubblico davanti alla sede della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino, verranno messi a dimora nuovi alberi, dando vita a un bosco ornamentale dedicato alle artiste. Chiederemo al pubblico di scegliere le artiste a cui dedicare gli alberi, attraverso un contest. Il Dipartimento Educativo della Fondazione si prenderà cura di questo bosco e lo farà vivere e abitare, svolgendo tra gli alberi delle artiste attività e laboratori per i bambini, per le famiglie, per gli adulti e per le persone vulnerabili”.

Il progetto weTree sarà promosso particolarmente nelle scuole, tra studenti e insegnanti, affinché soprattutto le nuove generazioni ne portino avanti i concreti messaggi. Non a caso il progetto del Bosco di Torino si svolge in stretta collaborazione con il progetto Otonga del Professor Renato Grimaldi, ospite nel 2018 della Fondazione di Padre Onore in Ecuador, grazie alla quale è stata acquisita e salvaguardata una parte di foresta ecuadoriana. Durante la missione, Grimaldi ha svolto ricerche sulla sostenibilità ambientale, sviluppando l’educazione dei giovani studenti e insegnando loro il rispetto della foresta, fornendo al tempo stesso strumenti di competenze per il loro futuro. A sottolineare una volta ancora il ruolo dell’educazione e dell’Università all’interno di weTree.

weTree è un progetto nazionale nato dall’incontro tra Resilientia Naturae e Rose Quadrate, su iniziativa di Ilaria Borletti Buitoni (Presidente dell’Associazione weTree e Vicepresidente FAI), Maria Lodovica Gullino (professore di patologia vegetale, dirige il Centro di Competenza Agroinnova dell’Università di Torino) e Ilaria Capua (scienziata, dirige il Centro di eccellenza One Health dell’Università della Florida), che è anche Ambassador del progetto. La Rete Nazionale è sostenuta da Pirelli, Iren e dalla stessa rete weTree.