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Ztl centrale, sospensione prorogata fino al 30 aprile 2021

Nuova proroga per il provvedimento di sospensione della ZTL

Dal 29 marzo al 30 aprile 2021 si potrà continuare ad accedere liberamente al centro cittadino con il proprio veicolo, senza limitazioni di orario.

Dall’ordinanza, firmata oggi dalla Sindaca Chiara Appendino, sono escluse le ZTL “Trasporto Pubblico, Pedonale e Area Romana”.

Torino Social Factory – TriCircolo Reuse Centre è la casa del riuso e dell’economia circolare di Barriera di Milano

Il progetto TriCircolo Reuse Centre, della cooperativa sociale Triciclo, si rivolge a cittadini e artigiani del quartiere Barriera di Milano per creare una capacità aggregativa sui temi del riuso e dell’economia circolare.

Lo spazio di via Regaldi 7/11 è un luogo di produzione, commercio e socialità attrezzato per ospitare incontri, formazione, scambi solidali, produzione e vendita di beni e servizi inerenti al riuso e al tema dell’eco-sostenibilità.

Artigiani, professionisti o semplici hobbisti hanno a disposizione uno spazio attrezzato per realizzare ed esporre i loro prodotti. Ma l’obiettivo del progetto non è solo facilitare la vendita dei prodotti finali, ma fornire servizi, strutture e occasioni per mettere in contatto i produttori con eventuali partner per lo sviluppo dei loro progetti.

TriCircolo ha scelto Barriera di Milano come luogo per insediarsi perché è un quartiere dalla storica vocazione artigiana, e anche oggi mantiene una forte potenzialità nel produrre competenze nella manualità: caratteristiche che ben si sposano con le finalità del progetto.

Il centro di via Regaldi attualmente ospita una realtà sociale specializzata nel tessile (Glocal Factory, della cooperativa sociale Liberitutti) insieme a un gruppo di artigiani che si occupano di riuso da materiali ciclistici.

TriCircolo Reuse Center fa parte dei 15 progetti di welfare generativo supportati dal programma della Città di Torino Torino Social Factory, ed è stato co-finanziato dal Pon Metro, Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane 2014-2020.

Guarda il video di presentazione del progetto:

Nasce la rete delle politiche giovanili. Un Protocollo d‘Intesa e una Cabina di Regia per la definizione congiunta delle politiche pubbliche della Città

Favorire lo sviluppo delle politiche giovanili, individuando le stesse come potenti agenti di cambiamento ed innovazione sociale ed economica, la cui espressione sul territorio cittadino è rappresentata capillarmente dai Centri per il Protagonismo Giovanile, identificando la Rete Dire Fare Baciare (DFB) come interlocutore di riferimento nella progettazione di tali politiche: questo è il cuore del Protocollo di Intesa, approvato oggi in Giunta su proposta dell’assessore alle politiche giovanili Marco Giusta.

Dire Fare Baciare è la Rete dei Centri di Protagonismo Giovanile della Città, già costituita in associazione di secondo livello cui afferivano alcuni CPG, e che dopo un percorso di accompagnamento nei primi mesi del 2020 ha integrato le adesioni comprendendo tutti i centri della città condividendone gli intenti e gli obiettivi.

Nel protocollo vengono individuati una serie di obiettivi e vengono identificate delle disponibilità e impegni, sia da parte della Città che da parte della rete DFB. I Centri per il Protagonismo Giovanile garantiranno la disponibilità dei loro spazi per progetti ed azioni prioritariamente delle e dei giovani, incentrati allo sviluppo di comunità e territorio, alla informazione e sensibilizzazione sui temi delle contrasto alle discriminazioni del pieno accesso ai diritti, con particolare attenzione al diritto allo studio ed al lavoro delle e dei giovani.

Valorizzando la loro storia di centri di produzione culturale indipendente, costituiranno un primo circuito cittadino di diffusione, produzione e messa a disposizione gratuita di spazi per la creatività giovanile, anche attraverso la possibilità di utilizzare reti nazionali ed internazionali per esportare ed ospitare produzioni culturali. Particolare attenzione sarà data alla possibilità dei e delle giovani di formarsi, interagire, studiare e partecipare, acquisire competenze, fare i primi passi all’interno del mercato del lavoro attraverso servizi di orientamento.

In accordo con la Città, gli spazi dei centri aderenti diventeranno luoghi in cui accogliere istanze, progetti e proposte da parte delle e dei giovani, costruendo momenti di confronto strutturati per nella definizione e sviluppo delle politiche, a partire dai Piani Locali Giovani che competono alle Circoscrizioni fino alla costruzione delle politiche giovanili cittadine. La rete sarà anche incaricata di accompagnare la nascita di futuri CPG sul territorio cittadino.

Al fine di raggiungere tali obiettivi, all’interno del protocollo viene istituita una Cabina di Regia, di cui faranno parte le/i rappresentanti della Rete DFB, un/a rappresentante delle Circoscrizioni oltre che l’assessore alle politiche giovanili e dai dirigenti incaricati. Compiti della Cabina saranno, oltre le azioni propositive, quelli di monitorare e valutare le progettualità in corso, anche al fine di individuare strategie di sviluppo per il potenziamento della Rete e dei singoli spazi.

Infine, la Città ha deciso di sostenere lo sviluppo delle politiche giovanili in città, la crescita della Rete DFB e dei Centri che ne fanno parte e delle associazioni di territorio, investendo nella la figura di un/una progettista che si occupi delle attività di partecipazione a bandi europei, nazionali e regionali oltre che di fundraising. Il soggetto esperta/o nelle attività di cui sopra verrà individuato attraverso un bando che sarà pubblicato nei prossimi giorni nella sezione concorsi del sito della Città di Torino.

 “Si apre un nuovo orizzonte per le politiche giovanili della città – dichiara Marco Giusta, assessore alle politiche giovanili. E’ stato un percorso lungo, anche considerando la situazione da cui siamo partiti, con pezzi delle politiche giovanili sparsi sotto vari assessorati. Abbiamo ricostruito una progettualità unitaria, e confrontandoci con gli spazi dove le e i giovani hanno avviato progetti e associazioni, siamo riusciti ad incrementare il numero dei CPG dai 11 iniziali ai 16 attuali, accompagnando la rinascita della rete Dire Fare Baciare. Oggi, con questo protocollo di intesa, apriamo spazi di opportunità. Per i centri, che potranno diventare sempre più hub giovanili e spazi di produzione culturale, in relazione tra di loro e con altri spazi in Italia e all’estero, e per i nostri e le nostre giovani, che all’interno di quegli spazi troveranno opportunità di crescita e di futuro, e potranno contribuire alla definizione delle politiche giovanili circoscrizionali e cittadine.”

“Il 2020 è stato l’anno più drammatico mai vissuto dagli spazi per la creatività e il protagonismo giovanile della Città di Torino – dichiara Simone Schinocca, presidente della rete Dire Fare Baciare. – Ma in un anno così complesso una delle azioni che apre e dona uno prospettiva futura è l’ampliamento, e rafforzamento della rete Direfarebaciare e la stesura e approvazione del protocollo di intesa con la Città di Torino. I diversi spazi hanno avuto profonda condivisione della considerazione che uno degli strumenti per poter uscire dalla crisi attuale e rilanciare la progettualità per il futuro, possa essere proprio la dimensione di partnership e la costruzione di dialogo, possibilità e progettualità con altri soggetti e reti nazionali e internazionali.  La rete unisce spazi che lavorano da anni nella città, che hanno saputo essere polo di attrazione non solo locale, luoghi di identità e aggregazione, luoghi di incubazione di processi artistici arrivati anche a livello nazionale. Luoghi di cultura, di attenzione per l’universo giovanile e di lavoro. Una associazione di secondo livello che ha al suo interno molte anime, dal mondo del teatro a quello della danza, dalla dimensione musicale alle arti visive, tutte caratterizzate da un profondo dialogo con il contesto in cui sono inserite e con il mondo della scuola, dell’associazionismo, della cooperazione e del welfare. La messa insieme delle esperienze, delle potenzialità e lo sviluppo di possibili progettualità comuni e condivise possono essere una reale e concreta via di ripresa e sviluppo non solo degli spazi e delle realtà che le animano, ma anche degli stessi territori in cui queste esperienze sono radicate. E in questa prospettiva la costruzione del protocollo di intesa con la Città di Torino è un primo tassello fondamentale del processo ambizioso e fondamentale di sviluppo e crescita della rete e degli spazi che la compongono”.

“In questo momento storico, così difficile e complesso, è responsabilità delle istituzioni lavorare al fianco del mondo della cultura per trovare, insieme, nuovi percorsi di espressione, di sostegno economico, di sviluppo – dichiara a nome dei/delle Presidenti di Circoscrizione la Coordinatrice Francesca Troise. – È compito delle istituzioni guardare al futuro, con razionalità, ma soprattutto con lungimiranza. Ecco perché è fondamentale la presenza delle Circoscrizioni all’interno del protocollo e il coinvolgimento concreto dei territori. La rete Direfarebaciare rappresenta un’occasione di sinergia importante per gli spazi afferenti e il protocollo di intesa deve fungere da volano e trampolino di quella stessa rete.Parteciperemo dunque ai lavori delle cabine di regia con la consapevolezza che le Istituzioni devono garantire alle associazioni una presenza di contenuto, più che di forma, e che tutto questo lavoro avrà successo se sapremo contribuire a dare alla rete strumenti di crescita e autonomia”.

CENTRI DEL PROTAGONISMO GIOVANILE ADERENTI A DIREFAREBACIARE

  1. El Barrio, Strada Provinciale di Cuorgnè 81;
  2. Hub Cecchi Point, Via Cecchi 17;
  3. Bellarte, Via Bellardi 116;
  4. Cartiera, Via Fossano 8;
  5. CAP10100, Corso Moncalieri 18;
  6. CPG, Strada delle Cacce 36;
  7. Polo 3.65, Corso Ferrucci 65;
  8. Isola che non c’è, Via Rubino 24;
  9. Centro dentro, Corso Siracusa 225;
  10. Centro Anch’io, Via Ada Negri 8/a;
  11. Alkadia, Via Foligno 2;
  12. Torino Youth Centre, via Faà di Bruno 2
  13. Imbarchino Banda larga, Valentino
  14. Sartoria Creativa, Via Santa Maria 6/H;
  15. Graffiti House, via Monte Ortigara 95

CENTRO DEL PROTAGONISMO GIOVANILE IN FASE DI ADESIONE ALLA RETE DIREFAREBACIARE

  1. Spazio 211, via Cigna 211

I vigili salvano due cuccioli intrappolati in un canale di scolo

Ieri pomeriggio, gli agenti del Comando Territoriale VI – Regio Parco, Barca, Bertolla, Falchera, Rebaudengo, Villaretto, della Polizia Municipale, si sono recati in Strada Basse di Stura per verificare la veridicità di una segnalazione che indicava la presenza di cuccioli di cane intrappolati in un canale di scolo.

Giunti sul posto, i vigili, con molte difficoltà, sono riusciti a individuare i due cuccioli, lasciandosi guidare dai lamenti dei due piccoli animali incastrati all’interno di un lungo tubo di deflusso delle acque meteoriche, interrato al di sotto del piazzale all’altezza del civico 33.

I cuccioli erano a circa un metro dall’imbocco del tubo e non riuscivano a liberarsi a causa delle ridotte dimensioni del diametro e dal fatto che erano talmente spaventati da ostacolarsi a vicenda, rendendo vano ogni loro tentativo di uscita. I vigili hanno provato invano di farli uscire mettendo del cibo all’uscita del canale.

Gli agenti, non disponendo di attrezzature idonee all’intervento nel sottosuolo, hanno richiesto l’aiuto dei Vigili del Fuoco che, giunti sul posto hanno ispezionato il canale con una sonda munita di videocamera. Dopo numerosi tentativi, resi difficoltosi dai detriti presenti nel tubo, sono riusciti a individuare l’esatta posizione dei due cuccioli e, con l’utilizzo di un escavatore, hanno aperto il sedime stradale fino all’estradosso del canale e con un ultimo e delicato intervento manuale sono riusciti a demolirlo e a liberare i due cagnolini, dopo circa tre ore.

I due cuccioli, un maschio e una femmina, spaventati ma felici di essere finalmente fuori dal ‘tunnel’, sono stati presi in custodia dagli agenti della Polizia Municipale che li hanno trasportati per un primo accudimento e rifocillamento presso gli uffici del Reparto, in attesa del successivo affidamento ai volontari della “Cuccia di Sangano” che nel frattempo erano stati attivati.

Le donne tra famiglia e lavoro. Un convegno online mercoledì 24 marzo

Donne lavoratrici, donne imprenditrici, disparità lavorativa e conciliazione tra famiglia e lavoro. Qual è la situazione delle donne nel nostro territorio?

Saranno questi alcuni dei temi che verranno affrontati mercoledì 24 marzo alle ore 15,30 nel convegno “Donne e lavoro: tempi di vita – tempi di lavoro” organizzato dalla Consulta Femminile Comunale.

Il tasso di attività femminile è ancora basso rispetto alla media europea, le differenze territoriali sono notevoli, i differenziali salariali sono elevati; ancora oggi le donne hanno difficoltà ad inserirsi e reinserirsi nel mercato, mentre coloro che sono inserite tendono ad uscirne precocemente. Si tratta di una contraddizione che trova la sua ragione in parte in una accresciuta propensione femminile a scegliere la qualità del lavoro, ma anche in una cultura manageriale presente in alcune realtà produttive ancora informata alla rigidità di schemi organizzativi propri della società fordista e, soprattutto, nello stretto legame tra responsabilità familiare e attività lavorativa che ancora caratterizza l’azione delle donne, in una situazione resa più gravosa dall’indebolirsi o venire meno di reti di sostegno familiare.

Interverranno alla videoconferenza la Presidente della Consulta Femminile Comunale Silvana Ferratello, la sociologa Chiara Saraceno, la docente di Economia dell’Università di Torino Silvia Barbara Pasqua, l’imprenditrice Silvia Maria Ramasso, la deputata al Parlamento Europeo, gruppo S&D/PD Alessandra Moretti e la rappresentante sindacale a nome di Cgil, Cisl e Uil Torino Elena Petrosino.

Modera il dibattito Filomena Greco, corrispondente de “ll Sole 24 Ore” in Piemonte.

Per partecipare al convegno collegarsi al seguente indirizzo.
https://comunetorino.webex.com/comunetorino/onstage/g.php?MTID=e84a9d4fd99f567225f0af286e81d40cd

Porta Palazzo, sequestrata mezza tonnellata di sacchetti di plastica non compostabili

Nell’ambito dei controlli volti al contrasto dell’abusivismo commerciale, nello specifico alla vendita dei sacchetti di plastica per contenere gli alimenti, venerdì mattina gli agenti del Comando di Porta Palazzo della Polizia Municipale hanno sanzionato due persone che vendevano abusivamente merce non conforme alla normativa.

Dopo aver osservato per giorni i movimenti di alcuni individui sospetti che gravitavano intorno all’area mercatale, i ‘civich’ hanno notato uno degli uomini tenuto sotto controllo consegnare alcune scatole, contenenti sacchetti di plastica, ai venditori del settore ortofrutticolo del mercato di Porta Palazzo.

L’uomo, dopo aver venduto i sacchetti contenuti nelle scatole trasportate su un carrellino a due ruote, è stato pedinato dagli agenti fino allo stallo dove era parcheggiato il furgone in cui erano stoccati altri scatoloni pieni di sacchetti. Gli agenti sono intervenuti e lo hanno fermato. Si tratta di un cinquantenne di nazionalità marocchina, regolare sul territorio nazionale, al quale sono state contestate una sanzione di 5mila euro per vendita senza l’autorizzazione necessaria, ai sensi della Legge 114/98, e un’ulteriore sanzione di 5mila euro per vendita di buste non compostabili e biodegradabili, ai sensi del DLgs. 152/2006.

La merce, 542 kg di sacchetti di plastica oltre 192 kg di sacchetti di plastica non compostabili e biodegradabili, è stata posta sotto sequestro amministrativo.

Poco più tardi, nella medesima area, gli stessi agenti hanno seguito un altro uomo, anch’egli di nazionalità marocchina mentre riforniva gli operatori mercatali con altri sacchetti. Anche in questo caso i vigili hanno seguito il soggetto fino al punto di approvvigionamento, fino al momento in cui l’uomo ha aperto il furgone pieno di altri scatoloni contenenti sacchetti non adatti alla conservazione di alimenti.

I vigili hanno sequestrato altri 372 Kg di sacchetti di plastica, oltre 46 kg di sacchetti di plastica non compostabili e biodegradabili e, anche in questo caso è scattata la doppia sanzione ai danni del venditore abusivo di 5.000 euro per vendita priva di autorizzazione e 5.000 euro per vendita di buste non compostabili e biodegradabili.

Social Innovation Academy: nuove soluzioni per rispondere alle sfide sociali

La Città di Torino e la Camera di commercio di Torino sono partner del progetto europeo ASIS “Alpine Social Innovation Strategy” nell’ambito del programma europeo Interreg Alpine Space. Il progetto, che mira a sviluppare e promuovere una nuova visione dell’innovazione sociale nello Spazio Alpino, aumentandone la capacità di proporre politiche pubbliche a supporto dell’innovazione sociale, ha coinvolto 10 partner da Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia.

Le due giornate di Social Innovation Academy, organizzate nella cornice di Torino Social Impact e con la collaborazione di Biennale Democrazia, affronteranno il tema del ruolo del settore pubblico come stimolo per l’attivazione di progetti di innovazione sociale e welfare generativo, oltre alle norme innovative a disposizione per le PA per sperimentare e innovare e alla misurazione dell’impatto sociale come chiave di lettura per la promozione di progetti e di azioni positive per la comunità.

Queste giornate di formazione hanno lo scopo di guidare i partecipanti alla scoperta degli output generati dal progetto e stimolare la discussione, approfondendo le sfide e i temi emersi declinandoli a livello locale.

La SI Academy sarà strutturata in 3 moduli ed organizzata in modalità online.

Mercoledì 24 marzo 2021

Ore 10 – 13 “Il ruolo delle comunità e del settore pubblico nello stimolo e nel supporto a progetti di Innovazione Sociale e Welfare generativo”

Ore 15 – 17.30 “Innovazione Sociale nelle pubbliche amministrazioni. Stato dell’arte degli strumenti normativi e organizzativi”

Giovedì 25 marzo 2021

Ore 10 – 12.30 “Impatto sociale tra metodologie, misurazione e applicazione concreta nelle PA”

Il programma dettagliato è consultabile su Eventbrite, dove sono attive le iscrizioni:

https://www.eventbrite.it/e/142474680605

Sarà possibile anche per i non iscritti poter seguire la diretta sul canale Youtube di Torino Social Impact.

Il progetto Asis chiuderà i lavori il primo Aprile con una ulteriore giornata dedicata all’innovazione sociale, l’Alpine Social Innovation Day. Dopo una sessione plenaria, la giornata si articolerà in 6 workshop, interrogandosi su come l’innovazione sociale cambi la cooperazione e l’azione pubblica, sulla base di testimonianze, sperimentazioni pilota europee e alcuni dei risultati del progetto ASIS. Inoltre, saranno organizzate diverse sessioni di networking, per stimolare le conversazioni e dare ai partecipanti l’opportunità di incontrarsi virtualmente e condividere opportunità.

Il workshop 5 è dedicato all’impatto sociale:  “Impatto sociale, metodologie, misurazioni e applicazioni concrete”.

L’evento conclusivo internazionale – 1 aprile –  è aperto al pubblico.

Programma dettagliato e le iscrizioni:

https://www.to.camcom.it/alpine-space-innovation-day

Ulteriori informazioni sul progetto ASIS e sulla SI Academy

https://www.alpine-space.eu/projects/asis/en/home

www.socialinnovationstrategy.eu

https://socialinnovationstrategy.eu/event/the-social-innovation-academy-italy/

Il CPIA 1 e l’Istituto Tecnico Grassi avranno una nuova sede alle Vallette

Il Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti – CPIA – 1 e l’Istituto tecnico Carlo Grassi avranno una nuova sede alle Vallette a partire dall’anno scolastico 2021/2022.

Il provvedimento, su proposta dell’assessora all’Istruzione della Città di Torino Antonietta Di Martino, è stato approvato questa mattina dalla Giunta Comunale.

In particolare il CPIA 1, attualmente in via Lorenzini 4 e la sede distaccata in via Fea 2, insieme l’Istituto tecnico Carlo Grassi saranno collocati nell’edificio scolastico di via delle Primule 36/b, mentre la scuola primaria Giannelli sarà ospitata all’interno dell’edificio scolastico di via delle Magnolie 9, sede della scuola secondaria di primo grado Turoldo.

L’edificio di via delle Primule 36/b è composto da 20 aule più 5 locali accessori e inoltre è dotato di refettorio e palestra. I bambini della scuola primaria Gianelli (che avrà 4 o 5 classi in base all’esito delle iscrizioni) saranno accolti nell’edificio scolastico di via delle Magnolie 9 (scuola Turoldo che avrà 8 classi), dove sono disponibili 22 aule per gli allievi della scuola primaria e della secondaria di primo grado, più 6 locali accessori.

La disponibilità di spazi adeguati richiede l’ottimizzazione delle risorse a disposizione e garantisce il diritto allo studio per allievi e studenti – precisa Di Martino -. Il pieno utilizzo di edifici sottoutilizzati, beni pubblici di tutti i cittadini, sono una risposta necessaria alle esigenze di tutte le istituzioni scolastiche interessate oltre ad essere un beneficio per l’intero territorio in cui sono collocate dal punto di vista sociale, economico e culturale”. “Questa soluzione, maturata a conclusione di un percorso con le parti in causa fin dall’anno scolastico 2019/2020, accresce l’offerta formativa scolastica creando un polo educativo inclusivo che comprende tutti gli ordini di scuola” conclude l’assessora.

La Città di Torino in applicazione della legge 23/96, che riconduce i percorsi di primo livello realizzati nei CPIA al primo ciclo di istruzione e assegna ai Comuni gli stessi compiti individuati per le scuole dell’infanzia e primarie di primo grado, ha l’obbligo di garantire a tutti gli studenti e le studentesse spazi adeguati per le lezioni, condizione ancora più urgente per contrastare la dispersione scolastica in aumento in quest’ultimo anno.

La proposta avanzata dall’Amministrazione Comunale il 17 febbraio scorso è stata condivisa da tutti gli attori coinvolti, tra cui la Città Metropolitana, in un percorso partecipato, avviato nell’anno scolastico 2019/2020 e interrotto a causa del Covid, a fronte del permanere delle condizioni di insufficienza e inadeguatezza degli spazi a disposizione del CPIA1 nella sede di via Lorenzini 4 e nella sede distaccata di via Fea 2 e al fine di dare una  risposta alle richieste del CPIA1 di una collocazione definitiva per l’anno scolastico 2021/2022, garantendo nel contempo spazi adeguati all’offerta formativa dell’istituto Turoldo.

“Grazie alla disponibilità dell’Istituto Grassi, che in questo modo può incrementare la sua offerta formativa, ampliamo la rete delle scuole superiori di Torino inserendo un primo istituto nel quartiere delle Vallette” spiegano i consiglieri metropolitani con delega all’istruzione, Barbara Azzarà, e all’edilizia scolastica, Fabio Bianco. “Il Grassi, con l’edificio scolastico di via delle Primule, acquisisce una seconda sede nella quale troverà le aule e i laboratori in più che gli sono necessari, oltre alla disponibilità della palestra. Inoltre, potranno nascere delle interessanti sinergie con i progetti del CPIA”.

La Città metropolitana di Torino ha intrapreso un’interlocuzione con il Demanio per tentare di recuperare un altro edificio, sempre alle Vallette, da destinare a un nuovo istituto d’istruzione superiore, ampliando ulteriormente l’offerta formativa per il quartiere: si tratta del Don Orione, l’ex sede del Giudice di pace.

L’UE sceglie Torino come unica sede italiana per il centro di competenza per l’innovazione sociale

La Città di Torino attraverso il Settore Fondi Europei e Innovazione, ha vinto, in qualità di capofila, il progetto europeo bandito nella call EaSI, ‘Centri di competenza per l’Innovazione Sociale’.

Soddisfazione è espressa dalla sindaca Chiara Appendinoper questa assegnazione dell’Unione europea che riconosce a Torino, ancora una volta, il ruolo di città leader nel campo dell’innovazione sociale”. Dalla prima cittadina del capoluogo piemontese anche un “grazie a tutti coloro che hanno lavorato per ottenere questo risultato di rilevanza strategica per una città e un territorio che proprio sulla ricerca e la sperimentazione di tecnologie innovative e ad impatto sociale hanno investito moltissimo in termini di progetti e di risorse”.

“Questo riconoscimento è il risultato degli sforzi fatti nel consolidare a Torino un ecosistema unico nell’ambito dell’Innovazione sociale – afferma Marco Pironti, assessore all’Innovazione della Città di Torino -. Il Centro rappresenterà un fondamentale strumento per un reale impatto di lungo periodo sul territorio, rafforzando il ruolo di sperimentatore di pratiche di innovazione sociale, anche attraverso i fondi del Pon Metro”.

“È un successo importantissimo che suggella il ruolo di Torino come uno dei più importanti centri al mondo per l’Innovazione Sociale e la finanza a impatto – dichiara Mario Calderini, portavoce di Torino Social Impact -. Non per caso Torino è stata scelta come sede di due eventi internazionali che sono stati inclusi dalla stampa specializzata tra i dieci più importanti al mondo del 2021 e la Commissione Europea ha presentato il caso Torino come uno degli esempi guida nella costruzione del Social Economy Action Plan che lancerà tra qualche mese”.

Il programma EaSI (Employment and Social Innovation) è uno strumento finanziario europeo che punta a promuovere un elevato livello di occupazione sostenibile e di qualità, a garantire una protezione sociale adeguata e dignitosa, a combattere l’emarginazione e la povertà e a migliorare le condizioni di lavoro.

L’obiettivo del progetto è sostenere la creazione e lo sviluppo di un Centro di Competenza nazionale per l’Innovazione Sociale, con le funzioni di: sviluppo delle capacità dei principali stakeholder dell’innovazione sociale; trasferimento transnazionale di conoscenze; creazione di sinergie tra il programma EaSI e il FSE (Fondo Sociale Europeo), soprattutto nell’ottica di ideare, supportare, monitorare e integrare azioni innovative che potrebbero essere estese e/o replicate usando i fondi del FSE nei prossimi anni; networking per realizzare una rete e cooperare con altri Centri di competenza selezionati, usando l’apprendimento reciproco e sviluppando, valutando e ottimizzando congiuntamente metodi e strumenti pertinenti anche raccogliendo e disseminando esempi, modelli e pratiche fonte di ispirazione.

Con questo progetto – il cui budget complessivo è di circa 900mila euro – si vuole costruire un ponte tra le politiche pubbliche e le pratiche sociali al fine di integrare l’Innovazione Sociale in Italia e nei Paesi partner come approccio all’innovazione incentrato sull’uomo, capace di promuovere lo sviluppo tecnologico e al tempo stesso di affrontare le sfide sociali e societarie più urgenti.

La strategia è creare un Centro di Competenza nazionale sull’Innovazione Sociale quale piattaforma per collegare le politiche pubbliche e le comunità di pratica al fine di facilitare la comprensione reciproca, favorire una migliore cooperazione e aumentare la capacità dei decisori politici e dei professionisti di promuovere il tema nel paese (e all’estero).

Il Centro mira quindi a facilitare la promozione, il mainstreaming e l’upscaling dell’innovazione sociale sulla base delle caratteristiche specifiche del contesto di ciascun partner coinvolto basandosi su una forte partnership strategica tra autorità pubbliche, università e centri di ricerca, intermediari e professionisti che condividono una visione comune sull’innovazione sociale quale motore chiave per lo sviluppo inclusivo e sostenibile europeo. A tal fine dovrà sostenere e coordinare i nascenti Centri in Grecia, Romania e Slovenia.

Sarà attivata una Cabina di regia, a livello italiano, composta da ANPAL, l’Autorità di Gestione del Pon Inclusione e del Pon Metro con funzioni di coordinamento e indirizzo.

Il progetto – i cui partner sono Fondazione Brodolini, Politecnico di Milano, Università di Bologna, Politecnico di Torino, Euricse, Fondazione Italia Sociale – ha raccolto il sostegno di oltre 30 stakeholders italiani pubblici i privati.

La sperimentazione TrafficGo – Huawei chiude con buoni risultati

La sperimentazione del progetto TrafficGo a cura del Huawei Research Center (Munich – DE) è giunta al termine.

Cominciata a maggio 2019, aveva l’obiettivo di testare sul traffico di Torino una tecnologia di ottimizzazione del traffico, parte di una soluzione Intelligent Trasnportation System ( ITS) chiamata Traffic-Go, basata su algoritmi di Intelligenza Artificiale.

Huawei sta sperimentando e testando la medesima tecnologia anche in altre citta’ europee e ovviamente anche diverse metropoli cinesi, mentre Torino è stata scelta per la declinazione dell’algoritmo a livello europeo e per essere punto di riferimento nell’utilizzo di sistemi di ottimizzazione del traffico adattivi.

Più precisamente, la sperimentazione locale mirava alla validazione della soluzione proposta da Huawei sui modelli di traffico di Torino sotto la supervisione di 5T, la società in-house del Comune di Torino che gestisce la Centrale della Mobilità di Torino. La validazione è stata effettuata in un ambiente simulato senza un impatto diretto sulla gestione del traffico, ma non per questo meno complicata ed importante. Huawei infatti crede molto nella necessita’ di un utilizzo responsabile dell’intelligenza artificiale, sfruttando ambienti simulati per la validazione della performance e della robustezza delle proprie tecnologie in laboratorio prima di applicarle nel mondo reale. Questo rientra pienamente negli obiettivi dell’Unione Europea per lo sviluppo di intelligenza artificiale di cui ci si puo’ fidare (nota anche come Trustworthy AI).

Maggiori dettagli su: www.torinocitylab.it