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Controlli sui trasporti abusivi di merci e di persone. Denunce, sanzioni e sequestri

Durante un servizio ordinario di polizia stradale in corso Vercelli, gli agenti del Reparto Sicurezza Stradale Integrata della Polizia Municipale hanno accertato un trasporto abusivo di rifiuti edili.

I rifiuti, derivanti da un’attività di ristrutturazione edilizia, erano trasportati su un autocarro. Il mezzo è stato condotto al deposito AMIAT per la verifica del peso del veicolo, a seguito della quale è emerso che superava i limiti di massa consentiti di 570 chilogrammi, equivalente a un eccesso di oltre il 20%.

Il conducente, oltre a essere stato sanzionato per il sovraccarico, per un importo di 173 euro, ai sensi dell’articolo 167 del Codice della strada, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria ai sensi degli articoli 212 e 256 del Testo Unico Ambientale (D.L.vo n. 152/06) per attività di gestione dei rifiuti non autorizzata. Il veicolo utilizzato per il trasporto è stato posto sotto sequestro.

 In via Sacchi invece, nei pressi della Stazione Porta Nuova, durante un servizio mirato alla repressione dell’abusivismo nel trasporto di persone, sempre gli agenti del Reparto Sicurezza Stradale Integrata hanno notato un veicolo che caricava due passeggeri e, dopo averlo seguito per tutta la tratta, lo hanno fermato. Dal controllo è emerso che il trasporto non era stato regolarmente annotato sul foglio di servizio, pertanto, al conducente è stata comminata una sanzione di 173 euro, per servizio di ‘noleggio con conducente’ irregolare, ai sensi dell’art. 85 del Codice della Strada.

Il veicolo è stato sottoposto a fermo amministrativo e la carta di circolazione ritirata ai fini della sospensione da 2 a 8 mesi.

Scippo in pieno centro,minorenne fermato e denunciato dalla Polizia municipale

Mercoledì pomeriggio, in Piazza Valdo Fusi, nei pressi della Camera di Commercio, un gruppo di ragazzi è stato avvicinato da alcuni giovani extracomunitari con il pretesto di offrirgli del fumo.

Infastiditi dall’insistenza di quell’offerta, i giovani italiani si sono allontanati, ma sono stati seguiti da due ragazzi del gruppo di molestatori che hanno bloccato uno di loro e gli hanno strappato la catenina d’oro.

Lo scippatore è scappato verso via Giolitti, inseguito dalla vittima dello scippo e dai suoi amici. Una volta raggiunto, lo hanno bloccato e si sono fatti restituire la collanina, ma nel frattempo sono stati raggiunti e aggrediti dai compagni del ladro che lo hanno aiutato a fuggire nuovamente.

A quel punto sono intervenuti gli agenti del Comando Territoriale I – Centro, Crocetta – della Polizia Municipale che hanno immediatamente allertato i colleghi del Reparto Operativo Specialistico che in poco tempo hanno individuato e fermato il sospettato dello scippo descritto dalla vittima.

Il diciassettenne di nazionalità marocchina è stato accompagnato al Comando di Via Bologna e, dopo aver sentito il Pubblico Ministero del Tribunale dei Minori di turno, il giovane è stato denunciato per ‘rapina in concorso’ in stato di libertà.

Uno scambio di sguardi e scatta la rissa. Una minorenne indagata per lesioni personali e violenza privata

Durante un servizio di pattuglia a piedi nella zona centrale della città, all’altezza del civico 23 di via Giolitti, gli agenti del Comando Territoriale V -Borgo Vittoria – Madonna di Campagna – Lucento – Vallette – della Polizia Municipale sono stati avvicinati da due ragazze di nazionalità italiana, entrambe minorenni, che hanno dichiarato di essere state aggredite e malmenate da un gruppo di ragazzi davanti alla Camera di Commercio, in piazzale Valdo Fusi, all’angolo con via San Francesco da Paola.

Le due giovani hanno fornito la descrizione di un’altra ragazza, facente parte del gruppo degli aggressori.

I ‘civich’, insieme alle due ragazze, si sono recati sul luogo dell’aggressione e, su loro indicazione, hanno individuato la ragazza aggreditrice. La giovane era priva di documenti e, pertanto, è stata accompagnata al Comando di via Bologna per l’identificazione.

Dalle testimonianze raccolte dagli agenti del Reparto di Polizia Giudiziaria e del Reparto di Prossimità sembrerebbe che a innescare la rabbia dell’aggreditrice sarebbe stato un ‘mal digerito’ scambio di sguardi con l’aggredita. Pertanto, insieme ad altri giovani, la ragazza avrebbe riversato sulla giovane una serie di percosse e successivamente l’avrebbe anche tirata per i capelli. Sempre secondo alcune testimonianze, un altro gruppo di ragazzi, approfittando della situazione confusa, avrebbero sottratto la borsa alla ragazza picchiata. Poco dopo la borsa è stata ritrovata, mancante di 40 euro, di una sigaretta elettronica e di una cover del telefonino.

A seguito dell’aggressione la giovane derubata è stata trasportata in ambulanza all’ospedale Gradenigo dove i medici hanno giudicato guaribile in 6 giorni il trauma cranico non commotivo dovuto alle percosse.

L’aggreditrice, una giovane di nazionalità italiana del 2004, in presenza dei genitori, è stata indagata per lesioni personali e violenza privata.

Norme anti Covd-19 disattese, circolo privato chiuso per 5 giorni

Nella serata di ieri, dopo molte segnalazioni pervenute da parte dei residenti, gli agenti della Polizia Commerciale della Polizia Municipale hanno effettuato un controllo in un Circolo privato in via Trecate.

Il Circolo, già in periodo pre pandemico, proprio in funzione delle numerose lamentele, era già stato oggetto di attenzioni da parte dei ‘civich’.

Gli agenti, intervenuti in abiti civili, hanno accertato la presenza di 40 clienti che ballavano in pista, attività tuttora vietata dalle norme per il contrasto alla diffusione del Coronavirus, completamente inosservanti dell’obbligo di distanziamento interpersonale.

All’interno del locale non era nemmeno presente il registro delle presenze previsto dalle linee guida governative.

Il responsabile del Circolo è stato sanzionato ai sensi della normativa per il contenimento del Covid-19 ed il locale chiuso per 5 giorni.

Falchera, nuovo presidio della Polizia Municipale

È stato inaugurato oggi pomeriggio il nuovo sportello di Polizia Municipale nel quartiere Falchera in via degli Abeti n°12/2.

Si tratta di un nuovo presidio territoriale progettato, condiviso e realizzato insieme all’Associazione di Volontariato Damamar che gestisce la ex scuola di Via degli Abeti e ne ha messo a disposizione gli spazi necessari. E’ un’idea che nasce congiuntamente tra l’Associazione, i Servizi Sociali e la Polizia Municipale per dare un’idea polivalenza e di approccio di prossimità in senso più ampio.

Oltre ad essere un presidio territoriale, l’ufficio svolge funzioni amministrative e di supporto al cittadino. In questa sede è possibile presentare reclami, ritirare notifiche, segnalare irregolarità sul territorio effettuare richieste di controllo e intervento o semplicemente richiedere informazioni di ogni genere.

Il nuovo presidio di Via degli Abeti, già attivo dal 24 maggio, va a integrare la logistica degli uffici del Comando Territoriale VI – Barriera di Milano, Regio Parco, Barca, Bertolla, Falchera, Rebaudengo, Villaretto – di Via Leoncavallo n°17 ed è aperto ogni martedì e giovedì dalle 10,00 alle 12,00.

All’incontro sono intervenuti la Sindaca, Chiara Appendino, la Vice Sindaca, Sonia Schellino, il Comandante della Polizia Municipale, Emiliano Bezzon e la Presidente della Circoscrizione 6, Carlotta Salerno.

Ciclovie Urbane, dalla Giunta via libera al progetto di completamento e manutenzione delle piste ciclabili

La Giunta Comunale, su proposta dell’assessora Maria Lapietra, ha approvato questa mattina il progetto esecutivo che porterà al completamento e alla manutenzione di alcuni tratti della rete ciclabile cittadina.

L’obiettivo dell’Amministrazione è di sviluppare, in questa fase, una rete per la pendolarità e ciclabilità, ovvero funzionale agli spostamenti sistematici legati a esigenze inerenti lavoro e/o studio. Per questa ragione il progetto prevede prioritariamente percorsi ciclabili su strada affiancati ai marciapiedi, con la definizione di banchine di protezione nei punti di conflitto con i principali incroci attraversati.

A tal fine la Città ha sviluppato un piano preliminare, nell’ambito della revisione del Biciplan (in corso di studio), in cui sono stati individuati tre livelli di intervento: uno che riguarda assi ciclabili di nuova realizzazione (sia interni, sia di connessione con i limitrofi Comuni della Città Metropolitana), uno relativo al proseguimento dei controviali velocità 20Km/h e uno appunto relativo al completamento e alla manutenzione delle piste che è l’oggetto del  progetto appena approvato.

Nella sfera delle previsioni del Piano della Mobilità Ciclabile e in relazione sia al progetto Rete Ciclabile Emergenziale, sia agli elaborati grafici predisposti dal Servizio Mobilità Dolce, in collaborazione e su indicazione della Consulta della Mobilità Ciclistica e delle circoscrizioni, sono stati così individuati alcuni tratti degli itinerari ciclabili di distribuzione, di primo e secondo livello, che hanno presentato problematiche dal punto di vista della sicurezza, sia pedonale che ciclabile, e di cui quindi si è definito il completamento e il miglioramento, attraverso la realizzazione di nuovi tratti di percorso, ridefinendone la segnaletica e le tipologie, oltre che con opere di manutenzione e riqualificazione urbana, al fine di portare alla risoluzione di alcune situazioni critiche definite “punti neri” sull’intero territorio cittadino.

Tra i punti interessati dall’intervento di completamento previsto dal progetto troviamo: corso Svizzera, nel tratto compreso tra corso Regina Margherita e via Nole (corrispondente alla circolare 2 prevista dal Biciplan), che vedrà la realizzazione di due piste monodirezionali; via Nole, che accoglierà una pista bidirezionale tra corso Svizzera e il Parco Dora, parte quindi della Green Belt, utile collegamento al polo del Pier della Francesca e all’ospedale Amedeo di Savoia; corso Lecce, che sarà dotato di una pista monodirezionale sul controviale ovest nel tratto compreso tra corso Regina Margherita e piazza Rivoli; corso Stati Uniti si arricchirà con la sistemazione di 2 ciclabili monodirezionali nel tratto tra corso Re Umberto e via Sacchi, mentre nel tratto tra corso Re Umberto e corso Castelfidardo sarà creata una corsia ciclabile monodirezionale sul lato sud; via Giordano Bruno infine vedrà il completamento del tratto bidirezionale con annesso marciapiede, tra via Filadelfia e via Pio Settimo.

Per quanto riguarda gli interventi che interesseranno sia corso Svizzera che via Giordano Bruno, particolare attenzione sarà posta nella realizzazione dei restringimenti di carreggiata previsti, che avranno anche funzione di moderazione del traffico.

Il costo per la realizzazione del progetto “Decreto Ciclovie Urbane – Completamento e Manutenzione Piste Ciclabili”, ammonta a 1 milione di Euro, che saranno interamente finanziati mediante i fondi assegnati ai Comuni con Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 12 agosto 2020, pubblicato in G.U. il 10 ottobre 2020, e destinati a interventi concernenti la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina, per la quale alla Città di Torino sono stati assegnati complessivamente Euro 4.941.527,44.

Elezioni amministrative, ricerca di un immobile per la logistica elettorale

Con l’emergenza Covid-19 il Padiglione 5 all’interno del Parco del Valentino è utilizzato per attività di vaccinazione e sanitarie e non sarà disponibile nel periodo delle prossime elezioni. Questa struttura negli anni è sempre stata utilizzata per le operazioni di logistica delle votazioni.

La Città ha quindi la necessità di individuare un immobile sito in Torino, da prendere in locazione, per la raccolta dei plichi elettorali per le elezioni comunali che si svolgeranno tra il 15 settembre e il 15 ottobre 2021.

Possono manifestare il proprio interesse gli Enti pubblici, persone fisiche e giuridiche, sia in forma individuale che societaria, associazioni, fondazioni e aziende private anche consorziate, associate o comunque raggruppate tra loro.

L’avviso di manifestazione di interesse è visibile, da alcuni giorni, sul sito della Città di Torino.

La scadenza per la manifestazioni di interesse è fissata per il 14 giugno.

Un’apposita Commissione di valutazione esaminerà le proposte pervenute.

Maggiori informazioni:  http://www.comune.torino.it/bandi/pdf/files/areacivici/manifestazione_interesse-signed.pdf

Michele Chicco

Il Mercato di Porta Palazzo tra i più sostenibili in Italia grazie a RePoPP: raggiunto l’89% di raccolta differenziata

In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente il progetto RePoPP condivide con la cittadinanza gli ultimi risultati che fanno di Porta Palazzo uno dei mercati all’aperto più sostenibili d’Italia: la raccolta differenziata è salita all’89% nei primi cinque mesi del 2021, mentre negli ultimi 12 mesi sono state recuperate oltre 84 tonnellate di cibo, redistribuite in loco a fine mercato.

Nato sul finire del 2016 grazie all’impegno della Città di Torino, Novamont, Amiat Gruppo Iren ed Eco dalle Città, il progetto RePoPP ha come obiettivo quello di contrastare lo spreco alimentare e contestualmente migliorare le performance di raccolta differenziata e gestione rifiuti del mercato all’aperto più grande d’Europa. Senza dimenticare l’aspetto sociale e inclusivo del progetto che vede come protagonisti gli Ecomori, migranti richiedenti asilo che operano nelle fasi finali del mercato.

Con l’avvento della pandemia, e forte di un format consolidato che permette una consistente quantità di cibo recuperato grazie al fondamentale lavoro degli Ecomori, il progetto RePoPP si è esteso a sei nuovi 6 mercati rionali cittadini: Foroni, Borgo Vittoria, Cincinnato, Porpora, Santa Rita e Mirafiori. Un’estensione che ha contribuito, e contribuisce tuttora, a sostenere la popolazione torinese durante l’emergenza alimentare. Infatti nei nuovi mercati del progetto RePoPP sono stati recuperati dall’inizio dell’anno quasi 50 tonnellate.

Da queste esperienze di RePoPP hanno preso il via altre due buone pratiche nel campo del recupero di cibo invenduto. Il Sabato Salvacibo che vede volontari di varie associazioni impegnati con Eco dalle Città in 20 mercati cittadini al sabato. E infine la Carovana Salvacibo – sostenuta anche dai Servizi Sociali del Comune – che recupera ortofrutta con un furgone dai grossisti del Caat e consegna a decine di centri solidali di distribuzione.

“Accolgo con grande soddisfazione i nuovi risultati raggiunti dal progetto RePoPP nel mercato di Porta Palazzo”, ha commentato l’Assessore all’Ambiente della Città di Torino Alberto Unia. “RePoPP è un progetto virtuoso che nelle aree mercatali dove è stato attivato ha aumentato in maniera significativa la percentuale di raccolta differenziata, fornendo inoltre importanti occasioni di cittadinanza attiva, partecipazione e integrazione”.

“Amiat Gruppo Iren ha creduto fin dall’inizio in questo progetto che, ormai, è sempre più strutturato nei mercati di Torino grazie ai valori che sono alla base di questa iniziativa”, ha evidenziato Christian Aimaro Presidente Amiat Gruppo Iren. “Il contrasto allo spreco alimentare, la sensibilizzazione verso buone pratiche di sostenibilità ambientale, l’inclusione sociale sono tutti principi fondamentali sia di RePoPP che dell’operato di un’azienda come Amiat a servizio del territorio. Siamo molto soddisfatti dei risultati conseguiti, anche grazie alla proficua collaborazione tra diversi soggetti che a vario titolo operano sul territorio”.

“Il risultato ottenuto a Porta Palazzo è la conferma che non esiste alcun ostacolo al perseguimento di percentuali di raccolta differenziata prossima al 100% se si punta sull’ingaggio delle comunità coinvolte che, come noto, sono anche pioniere nel recupero del cibo edibile”, ha affermato Andrea Di Stefano, responsabile progetti speciali di Novamont.

“Il balzo in avanti della raccolta differenziata dal 74 all’89 per cento è la novità più sorprendente. È quel piccolo grande sforzo che mancava nel separare il secco e l’organico ed è dovuto in particolare all’impegno del capocantiere Elvio Simeone della Sea e degli Ecomori coordinati da Martina Ciafardoni e Patrizia Spadafora”, ha dichiarato Paolo Hutter presidente di Eco dalle Città. “Per l’ortofrutta, d’altro canto, si sta andando verso l’espansione del recupero in quanti più mercati possibile”.

U=U: “non rilevabile, non accessibile”. La Città di Torino e le realtà di Fast Track City lanciano una campagna informativa sul tema AIDS/HIV

L’AIDS (sindrome da immunodeficenza acquisita) è stato riconosciuto per la prima volta il 5 giugno 1981, quando i Centri di controllo e prevenzione di Atlanta registrarono casi sospetti di polmonite.

Nel giorno in cui ricorrono i quarant’anni da quella data, la Città di Torino e le associazioni torinesi che aderiscono alla rete Fast Track City lanciano una campagna di informazione U=U, dallo slogan inglese Undetectable = Untrasmittable, lo stesso che è stato proiettato sulla Mole in occasione del 1° dicembre 2020.

Significa che, se il virus dell’HIV non è rilevabile nel sangue, esso non è trasmissibile. L’evidenza scientifica ha infatti dimostrato che una corretta terapia antiretrovirale riduce significativamente il rischio di trasmissione dell’HIV; se la terapia è efficace, la quantità di virus è talmente ridotta da eliminare completamente il rischio di trasmissione dell’HIV per via sessuale. In altre parole, una persona con HIV, che segue regolarmente la terapia e ha una carica virale stabilmente non rilevabile, non trasmette il virus ai partner e alle partner con cui ha rapporti sessuali non protetti dal profilattico. Infatti la terapia antiretrovirale riduce la quantità di virus nel sangue, nello sperma, nelle secrezioni vaginali e rettali. Nel campo dell’HIV si tratta di un’acquisizione scientifica rivoluzionaria, che ha un enorme impatto sia sulla vita privata delle persone che vivono con l’HIV, sia in termini di salute pubblica.

Su questo assunto si fonda anche l’esperienza di Fast Track City, che pone come obiettivi per il 2030 quello di raggiungere il 95% delle persone sieropositive a conoscenza del proprio stato sierologico, il 95% di esse in cura con terapia antiretrovirale, il 95% delle stesse con carica virale azzerata. Cosi facendo l’obiettivo di fermare l’HIV diventa raggiungibile.

“La campagna informativa ha quindi l’obiettivo di contrastare lo stigma che grava sulle persone sieropositive e la disinformazione ancora diffusa sulla possibilità del contagio” annuncia Marco Giusta, assessore ai Diritti della Città di Torino. “La battaglia per una corretta informazione si può vincere solo se le istituzioni, il mondo della scuola, i e le professioniste della salute e la cittadinanza organizzata lavorano insieme. Il messaggio che vogliamo trasmettere è che la cosa fondamentale per tutte e tutti è conoscere il proprio stato sierologico. Vorrei pertanto ringraziare le realtà aderenti alla rete Fast Track City, vere artefici di questa campagna costruita dalla Fondazione Contrada Onlus, assieme al Servizio LGBT della Città di Torino.”

I 400 manifesti hanno un QR code attraverso il quale si può accedere al portale TorinoGiovani della Città di Torino per  approfondimenti sulla tematica, informazioni su dove fare il test e riferimenti alle associazioni aderenti.

Fast Track Cities è una rete globale tra città di tutto il mondo e quattro partner principali: IAPAC (International Association of Providers of AIDS Care), UNAIDS (United Nations Programme on HIV/AIDS), UN-Habitat (United Nations Human Settlements Programme) e la Città di Parigi. La Città di Torino ha aderito a Fast Track Cities lo scorso anno, sottoscrivendo la Dichiarazione di Parigi insieme alle associazioni che sul nostro territorio si occupano di questo tema: Anlaids Torino,  Arcobaleno Aids ODV, Casa Arcobaleno, Croce Rossa Italiana Comitato Torino, Associazione Giobbe, Associazione Gruppo Abele, Lila Piemonte ODV.

Un paio di occhiali “un po’ speciali” per vedere ciò che desiderano i ragazzi

La campagna di Save The Children, “Riscriviamo il futuro”, ha tra i suoi testimonial anche la sindaca di Torino, Chiara Appendino (nella foto).

E’ per far ascoltare la voce dei più giovani – si legge in un comunicato diffuso dall’organizzazione internazionale che da oltre un secolo è impegnata nella lotta per salvare i bambini a rischio e per garantire loro un domani – che oggi viene rilanciata la campagna “Riscriviamo il Futuro”, di cui sono protagonisti assoluti le bambine, i bambini e gli adolescenti che, attraverso un Manifesto elaborato con il contributo dei ragazzi del Movimento Giovani Sottosopra, chiedono agli adulti di indossare un paio di occhiali rossi, simbolici e un po’ speciali, perché possono far meglio vedere i bisogni, le esigenze e i loro desideri.

Una richiesta accompagnata dall’appello a firmare il Manifesto di “Riscriviamo il futuro” (all’indirizzo web  https://www.savethechildren.it/cosa-facciamo/campagne/riscriviamo-il-futuro/il-nostro-manifesto) e da un invito rivolto a tutti gli adulti: “Mettetevi questi occhiali – scrivono i ragazzi – e guardateci! Siamo stati invisibili, sfocati agli occhi di chi ci ha guardato fino ad oggi. Abbiate il coraggio di aprirvi al nostro punto di vista, per vedere sia le nostre capacità che le nostre difficoltà e fragilità. Dal valore che darete loro, dipenderà il presente e il futuro di tutti noi. Indossate questi occhiali e guardate il futuro, guardate noi”.