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Tragica e assurda rapina: anziana uccisa per 15 euro da un ragazzino

POLIZIA CROCETTA

 “Un Rom. Che strano”, scrive su Twitter il segretario della Lega, Matteo Salvini

 

Sembrava una morte naturale quella di Margherita Crivello, la pensionata torinese di 77 anni trovata agonizzante al’ingresso di casa, in Corso Re Umberto. Era normale pensare che si trattasse di una caduta. Si è invece scoperto che la donna è stata uccisa per rapina da un romeno di 18 anni, Mihiata Stanescu. Il ragazzo è stato arrestato dalla squadra mobile nelle scorse ore. Pare abbia  spinto l’anziana – che è successivamente morta all’ospedale Mauriziano  dopo una lunga agonia – per rubarle 15 euro e il cellulare. Il giovane rapinatore è stato proprio incastrato per aver usato il telefonino rubato. “Un Rom. Che strano”, ha scritto su Twitter il segretario della Lega, Matteo Salvini.

 

(Foto: il Torinese)

Natale in crescita per i negozi, spesa media tra i 100 e 150 euro

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In centro città, nelle vie delle giffes, il saldo pare incoraggiante: +10%

 

Segnali incoraggianti per l’economia torinese. Anche se la crisi non molla e c’è apprensione per l’occupazione, qualche dato positivo si riscontra almeno per il comparto agricolo (dove l’occupazione sale del 4%) e per il commercio. sono stati sei gli ultimi natali all’insegna dello sbilancio economico per i negozianti. Invece quest’anno le vendite per le festività natalizie, in base aI dati   dell’Ascom hanno registrato un segno positivo.

 

In centro città, nelle vie delle giffes, il saldo pare incoraggiante: +10%. Non è la stessa cosa nelle periferie. Ma il settore dell’abbigliamento “tira” e sono stati venduti numerosi capi come giacconi e cappotti. Nessun settore pare essere in calo e lo scontrino medio si attesta sui 100/150 euro di spesa.

Decine di escort truffate con annunci hard tarocchi

escort

 

La tariffa pubblicitaria della finta inserzione variava da 100 a 200 euro

 

Le escort raggirate avevano già pubblicato annunci su Internet in appositi siti dedicati agli incontri. Le stesse ragazze venivano contattate telefonicamente da finti incaricati del sito Bacheka, risultato totalmente  estraneo alla vicenda, che offrivano ulteriori inserzioni promozionali in realtà fasulle che promettevano la massima visibilità sul web. La tariffa pubblicitaria della finta offerta variava da 100 a 200 euro, con pagamento da eseguire tramite ricarica Postepay di cui venivano indicati  gli estremi.Sono  in tutto sette le persone, residenti nel Torinese, denunciate dalla polizia postale per una maxi truffa da 200 mila euro ai danni di decine di prostitute

 

La polizia postale, in collaborazione con Poste Italiane e diversi istituti bancari, ha ricostruito la rete dei  movimenti di denaro sospetti. Sono state anche disposte perquisizioni dalla Procura di Torino. Circa 200 le escort e accompagnatrici truffate. I denunciati, tutti italiani, hanno tra i 20 e i 39 anni di età. Durante le perquisizioni è stato sequestrato anche materiale informatico.

 

Temperature in calo e qualche fiocco di neve anche in pianura

freddo

Gia’ dalla serata di sabato miglioramento delle condizioni meteorologiche

 

Un mini ciclone oceanico sta interessando in queste ore le isole Britanniche: si chiama “Hiltrud“, e  tra sabato 27 e domenica 28 dicembre interesserà l’Italia portando anche in Piemonte freddo intenso e nevicate.

 

Da sabato – dice il bollettino dell’Arpa – la discesa di un minimo depressionario, proveniente dal mare del Nord, “determinera’ un marcato calo delle temperature e nevicate sulle zone alpine, che interesseranno, seppur con valori molto deboli e intermittenti, anche le zone di pianura. Gia’ dalla serata l’allontanamento del minimo determinera’ una rotazione dei flussi da nord, favorendo un repentino miglioramento delle condizioni meteorologiche”.

 

Per domenica e lunedì è previsto  bel tempo, con ventilazione sostenuta in quota e foehn in valle Ossola. Ma l’inverno è arrivato. Gli aggiornamenti nella rubrica METEO in homepage.

 

(Foto archivio: www.comune.torino.it)

 

Attacco all’alta velocità mentre i No Tav vanno ai domiciliari

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notav ovunqueL’attentato di Bologna, un incendio doloso che ha mandato in tilt la stazione, così come quello di Firenze di domenica scorsa, è all’esame della Procura di Torino

 

Sono stati concessi gli arresti domiciliari ai quattro anarchici No Tav assolti la scorsa settimana dall’accusa di terrorismo per l’attacco del 2013 al cantiere della Torino-Lione a Chiomonte. La richiesta del loro avvocato Claudio Novara è stata accolta dalla Corte d’Assise.Gli imputati devono comunque scontare 3 anni e mezzo per reati minori. Festività natalizie a casa per Claudio Alberto, 23 anni, Niccolò Blasi, 24, Mattia Zanotti, 29, e Chiara Zenobi, 41.

 

Nel frattempo l’attentato di Bologna, un incendio doloso che ha mandato in tilt la stazione, così come quello di Firenze di domenica scorsa, è all’esame della Procura di Torino che sta indagando sui No Tav.  I pm Padalino e Rinaudo, che coordinano le inchieste sulle frange “integraliste” del movimento che si oppone alla Torino-Lione, hanno acquisito informazioni sull’episodio, ma a l momento non ci sono indagati.

 

Parole dure quelle del ministro dell’Interno Angelino Alfano, riportate dall’Ansa: “Chi si oppone al Tav sappia che non intimidirà lo Stato. Il governo, il Paese non hanno paura. L’opera sarà completata, come democraticamente è stato deciso”. Analoghe dichiarazioni da parte del ministro dei Trasporti Maurizio Lupi.

 

(Foto: il Torinese)
   

 

 

Titoli di coda al Museo del Cinema, Nespolo sbatte la porta e se ne va

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Un revisore dei conti si era già dimesso per problemi legati al bilancio

 

La notizia era nell’aria da tempo. L’artista Ugo Nespolo si è dimesso da presidente del Museo Nazionale del Cinema. Tante le polemiche per le difficoltà economiche della fondazione. Come si usa oggi, tra un fidanzato e la sua ex-amata si è congedato con una mail inviata ai consiglieri del Museo. Un sms sarebbe stato poco elegante.

 

L’assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Antonella Parigi fa notare che da tempo esistevano visioni divergenti ai vertici del Museo  della Mole e che si respirava un clima di tensione. Un revisore dei conti si era già dimesso, per problemi legati al bilancio.

 

E i bene informati parlano di diversità di vedute incolmabili tra Nespolo e il direttore Barbera. Il sindaco Fassino ha  comunque garantito la piena operatività del Museo. Dopo aver firmato il gianduiotto Caffarel, dolcezza tutta torinese, a Ugo Nespolo resta l’amarezza di questa sofferta decisione. Ma il bello deve ancora venire, non appena ci sarà la resa dei conti, quelli economici.

 

(Foto: il Torinese)

Il ministro a Chiomonte: “Mi preoccupa il cambio di strategia della protesta”

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Presente anche il commissario di governo Mario Virano, con il vicepresidente della commissione Trasporti, il senatore Stefano Esposito

 

Lo aveva annunciato ed è arrivato puntuale. Il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, accompagnato dall’ad delle Fs Michele Elia, ha visitato  il tunnel della Torino-Lione a Chiomonte. Lo scavo è ad una profondità di 1.930 metri. A fare da guida è il direttore generale di Ltf,  Maurizio Bufalini. Presente anche il commissario di governo Mario Virano, con il vicepresidente della commissione Trasporti, il senatore Stefano Esposito.

 

A proposito della protesta contro la Tav, ha detto il ministro: “Mi preoccupa il cambio di strategia” della protesta contro la linea ferroviaria. Ha commentato anche l’episodio della bottiglia incendiaria sulla Firenze-Roma: “Non potendo bloccare il cantiere di Chiomonte – scrive l’Ansa – che c’è e va avanti, gli attacchi colpiscono i simboli dell’alta velocità”.  Dopo il sopralluogo Lupi ed Elia pranzano con operai e tecnici del cantiere di Chiomonte. Il sito web notav.info ha invitato gli oppositori all’opera a presentarsi con bandiere e fischietti.

 

Nei giorni scorsi il ministro, dopo la sentenza che aveva prosciolto dalle accuse di terrorismo i quattro attivisti no tav sotto processo, aveva invitato la procura di Torino a fare ricorso.

Il centro preso d’assalto per gli ultimi acquisti di Natale

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pedoni via roma2pedoni3Via Roma pedonalizzata ha riversato migliaia di potenziali acquirenti negli esercizi commerciali, ma le iniziative collaterali del Comune (banchetti del volontariato e spettacoli di strada) non sono sembrate all’altezza di una “rivoluzione” nei costumi dei torinesi, abituati in ogni caso agli ampi portici che, forse, non necessitano di ulteriori aree pedonali

 

Ieri è stata l’ultima domenica utile per gli acquisti di Natale. Una folla impressionante ha letteralmente invaso via Roma e le altre vie del commercio torinese. Non sempre la mole di folla corrisponde ad altrettanti massicci acquisti. I commercianti del centro sono comunque soddisfatti dalle presenze nei loro negozi. Via Roma pedonalizzata ha riversato migliaia di potenziali acquirenti negli esercizi commerciali, ma le iniziative collaterali del Comune (banchetti del volontariato e spettacoli di strada) non sono sembrate all’altezza di una “rivoluzione” nei costumi dei torinesi, abituati in ogni caso agli ampi portici che, forse, non necessitano di ulteriori aree pedonali. Ma si vedrà in futuro se la nuova filosofia municipale darà buoni frutti: anche trent’anni fa l’idea di togliere auto e tram da via Garibaldi sembrava una follia.

 

Tanto per cominciare i commercianti, anche a Torino, guadagnano un salutare weekend in più dedicato ai saldi. La Conferenza delle Regioni e Province autonome ha infatti deliberato l’anticipazione dei  saldi invernali al 3 gennaio 2015 rispetto al 5 gennaio. Lo ha comunicato il vicepresidente della Regione Marche, Antonio Canzian, coordinatore delle Regioni in materia di commercio.

 

“Chiaramente la richiesta, effettuata dalle associazioni nazionali di categoria, è stata condivisa da tutte le Regioni italiane, al fine di evitare difformità tra le stesse e concorrenza sleale tra quelle limitrofe. Ancora una volta il sistema delle Regioni è stato compatto e sinergico nel condividere la richiesta del mondo associativo che, in una situazione di crisi così prolungata, ritengono che anticipare al sabato 3 possa stimolare i consumatori a procedere agli acquisti”.

 

E secondo un’indagine di Confesercenti, quest’anno il 23,9% dei torinesi spenderà di più per i regali di Natale. In crescita anche la cifra che si pensa di spendere: il 36,4% spenderà tra i 100 e i 250 euro, l’anno prima la percentuale era ferma al 30. Nonostante questo piccolo segnale incoraggiante, lamentano una crisi difficilissima le agenzie di viaggio e i negozi di abbigliamento.

 

Durante il periodo natalizio, il tratto di via Roma tra piazza San Carlo e piazza Castello rimarrà  zona pedonale dalle 5 di sabato 20 dicembre alle 5 di mercoledì 7 gennaio. Nei giorni  precedenti il Natale, le linee Star 1 e Star 2 saranno in servizio anche nei festivi e prefestivi e, solo in quei giorni, saranno utilizzabili gratuitamente. I mezzi pubblici subiranno variazioni di orari e percorsi nel periodo natalizio e di fine anno, dettagliate sul sito GTT.

 

(Foto: il Torinese)

 

 

Dolce igloo di pandoro

pandoro 

Lasciatevi sedurre da questo dolce tipico della tradizione, il pandoro, in veste “rivisitata” per una piacevole ed avvolgente emozione per il palato e per gli occhi

 

Siamo entrati nel vivo delle festivita’ natalizie che rappresentano uno dei periodi piu’ belli dell’anno. Festivita’ che preannunciano momenti di emozioni speciali, di magiche atmosfere, di tradizioni, di luci, suoni, profumi, di gioia, condivisione e di grandi tavolate. Lasciatevi sedurre da questo dolce tipico della tradizione, il pandoro, in veste “rivisitata” per una piacevole ed avvolgente emozione per il palato e per gli occhi. Un momento di calore da condividere con parenti ed amici in un mix di emozioni.

 

Ingredienti per 10 persone:

 

1 Pandoro da 750gr.

2 tavolette di cioccolato fondente 70% di ottima qualita’

6 grosse mele renette

200ml di panna da montare

2 cucchiai di zucchero

Latte q.b.

Marsala q.b.

Zabaione : 4 tuorli, 80gr. di zucchero, 80gr.di Marsala

1 Terrina/insalatiera a semisfera

Pellicola da cucina q.b.

 

Preparare lo zabaione:  montare bene  i tuorli con lo zucchero, versare a filo il Marsala, cuocere a bagnomaria sempre mescolando sino ad ottenere una densa crema. Lasciar raffreddare.

 

Pelare le mele, tagliarle a dadini e cuocere con 2 cucchiai di zucchero e 2 di acqua sino a disfarsi. Lasciar raffeddare.

 

Tagliare il Pandoro a fette di circa 1,5cm di spessore.

 

Prendere una capace terrina a semisfera, coprirla completamente di pellicola trasparente (lasciarla sbordare per poter poi coprire in tutto)  premendo bene sul fondo e sulle pareti laterali. Foderare la terrina con le fette di pandoro iniziando dal fondo. Bagnare il pandoro con una miscela di Marsala e latte sino a renderlo morbido. Far sciogliere una tavoletta di cioccolato con poco latte e versarla a filo sul pandoro. Versare sul fondo uno strato di composta di mele, sovrapporre uno strato di zabaione,poi un altro strato di mele, uno di  zabaione fino ad esaurimento.

 

Coprire lo zuccotto con altre fette di pandoro bagnato di marsala e latte, chiudere con la pellicola, premere leggermente, riporre in frigo per almeno 24 ore. Al momento di servire, capovolgere lo zuccotto, coprire con la panna montata, spalmarla bene e decorare a piacere con riccioli di cioccolato. Un trionfo.

 

I migliori auguri di Buon Natale a tutti voi.

 

Paperita Patty

Una settimana di passione per la sinistra che si oppone a se stessa

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giunta regionale chiampa

IL GHINOTTO DELLA DOMENICA

 Qual è dunque la causa di tante lungaggini e delle numerose sedute d’aula convocate? L’ostruzionismo scatenato di centrodestra e pentastellati? La guerra degli emendamenti scatenata dal pignolissimo Vignale o dall’irriducibile Bono? Molto poco di tutto ciò, in realtà, perchè a ritardare la manovra è piuttosto l’ostruzionismo… della maggioranza

 

Il lungo passo d’addio del presidente Napolitano è iniziato con la cerimonia dei saluti alle massime autorità istituzionali. E’ a questa austera cerimonia che i cittadini torinesi e piemontesi hanno potuto vedere assisi, fianco a fianco, i loro massimi esponenti, ovvero il presidente Sergio Chiamparino e il sindaco, nonchè presidente Anci, Piero Fassino, che sotto gli occhi delle telecamere dei principali tg è apparso, come dire, molto ma molto assorto… Forse stava riposando gli occhi dalle diuturne fatiche, forse stava semplicemente pensando che nella corsa al Quirinale, nella quale poneva più di una semplice speranza, il suo caro Matteo sta per dargli un ulteriore dispiacere, dopo l’esclusione di Torino dal novero delle possibili sedi olimpiche per i Giochi ipotetici del 2024.

 

Infatti, è davvero singolare che, dovendo individuare sedi per le varie discipline non troppo lontane da Roma, ci sia spinti fino a Milano, escludendo invece il capoluogo sabaudo che peraltro potrebbe offrire impianti all’avanguardia e una certa esperienza organizzativa  sperimentata nei Giochi invernali del 2006. Ma è parso chiaro, fin da subito, che il Piemonte non è nel cuore di questo governo, a partire dalla nomina dei ministri (zero alla nostra regione) e ora con le mille difficoltà che l’esecutivo sta ponendo sul cammino del risanamento delle finanze regionali, quando per i dissesti di Roma o Catania, per dire, si è fatto molto di più e più rapidamente, come è stato costretto a ricordare lo stesso Chiampa.

 

In Regione è appunto iniziata la “settimana di passione” – anche se le festitività natalizie non prevederebbero questo tipo di vigilia – per il varo della manovra finanziaria che pone sul groppone dei piemontesi l’ulteriore aumento dell’Irpef e del bollo auto, mentre si approvano diverse misure per tagliare sedi e servizi regionali fin troppo decentrati. Il calendario è stretto, le festività incombono e anche i consiglieri avrebbero diritto a potersi dedicare allo shopping natalizio e poi a godersi in santa pace le feste in famiglia. Qual è dunque la causa di tante lungaggini e delle numerose sedute d’aula convocate? L’ostruzionismo scatenato di centrodestra e pentastellati? La guerra degli emendamenti scatenata dal pignolissimo Vignale o dall’irriducibile Bono?

 

Molto poco di tutto ciò, in realtà, perchè a ritardare la manovra è piuttosto l’ostruzionismo… della maggioranza! Ovvero le priorità indiscutibili dell’ordine del giorno di condanna del manifesto apparso in Valle Susa contro la chiusura dell’Ospedale, voluto dal capogruppo dem Gariglio, oppure la mozione che chiede la chiusura del Cie (centro immigrati) stilata dal vendoliano Grimaldi, o ancora il documento di rilevanza epocale, sospinto dalla montiana Chiapello, per tutelare il prosciutto cotto (che deve essere di pura carne suina). Per non parlare delle “trappole” tese in commissione, con l’astigiana Motta, che ha un diavolo per capello per i tagli alla sanità del suo territorio, e perciò presenta e ritira emendamenti draconiani di tagli agli staff della Giunta.

 

Insomma, tutti segnali che lasciano intendere un cammino sofferto per la manovra Chiamparino, anche se alla fine il “generale Capodanno” ridurrà tutti a più miti consigli e la stangata passerà, costringendo i piemontesi a passare un 2015 ancora più povero.

Ghinotto