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Tornano gli autovelox, occhio alla velocità! Resta il mistero delle multe "fantasma"

AUTOVELOX

Saranno in tutto 9 quelli attivi e pronti a immortalare gli automobilisti distratti e trasgressori , uno per circoscrizione tranne che per quella del Centro ( dove il Grande Fratello di Palazzo Civico vede sempre e comunque)

 

Lunedì 20  luglio 2015, oltre ad essere un giorno di caldo rovente,  è’ anche una data che sarà poco cara agli automobilisti perché -attenzione attenzione – vengono ripristinati gli autovelox in città. Spediti infatti ad Arezzo, dove c’è l’unica ditta in Italia autorizzata dalla Corte Costituzionale a tarare i tanto cari marchingegni alle casse del Comune , sono rientrati con tanto di idoneità a svolgere il proprio compito. Saranno in tutto 9 quelli attivi e pronti a immortalare gli automobilisti distratti e trasgressori , uno per circoscrizione tranne che per quella del Centro ( dove il Grande Fratello di Palazzo Civico vede sempre e comunque) . Resta ancora senza risposta il quesito sui ricorsi delle multe fatte prima del 19 giugno, prima cioè della revisione, sul quale il Ministero dovrà esprimersi e comunicare alle amministrazioni come procedere. Una sentenza della Corte Suprema suggerisce di chiedere ” l’annullamento del verbale in autotutela perché illegittimo”, senza necessariamente ricorrere all’aiuto di un avvocato, tenendo conto che si può presentare ricorso entro 30 giorni al Giudice di pace e 60 giorni alla Prefettura . La media di multe registrata in passato è’ quella di 10mila all’anno; è’ ufficialmente aperta la competizione tra Comune e automobilisti.

 

Clelia Ventimiglia

Processo Eternit: "Suicida subordinare la legislazione nazionale a quella sovranazionale"

costanzo avvAlberto Costanzo, patrocinatore di parte civile per l’Ona –  Osservatorio nazionale amianto così commenta a caldo la decisione del giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Torino che ha stabilito, con propria ordinanza, di trasmettere gli atti alla Corte Costituzionale

 

“L’epilogo di questo procedimento dimostra quanto sia stato folle, quanto sia stato suicida il subordinare ad una legislazione sovranazionale quella nazionale”. Alberto Costanzo (nella foto), patrocinatore di parte civile per l’Ona –  Osservatorio nazionale amianto così commenta a caldo la decisione del giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Torino che ha stabilito, con propria ordinanza, di trasmettere gli atti alla Corte Costituzionale per avere una interpretazione sull’eccezione del ne bis in idem, sollevata dagli avvocati Alleva e Di Amato, difensori di Stephan Schmidheiny. Costanzo, però, precisa di non parlare come legale di Ona, né tantomeno a suo nome, quanto esprime una presa di posizione personale, coerente con le sue precedenti posizioni. Negli anni passati, infatti, l’avvocato di Casale Monferrato, pubblicò un libro, per i tipi di Solfanelli editore,  sul Mandato d’arresto europeo, anch’esso critico sull’arretramento  della sovranità  della legislazione nazionale. Nell’aula del gup di Torino, in sostanza, dopo un breve intervento della difesa il magistrato, Federica Bompieri ha, in sostanza deciso di non decidere e davanti alla scelta se rinviare a giudizio o archiviare ha, più che legittimamente, chiesto alla Corte Costituzionale di dire se l’articolo 649, che stabilisce che una persona non possa essere giudicata due volte per lo stesso fatto, si riferisca al fatto giuridico, come è previsto dalla normativa nazionale, oppure se sia il fatto storico, come è indicato nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Se la strada da seguire fosse la prima in effetti nel primo processo il multimilionario svizzero era stato inquisito per disastro doloso, in questo procedimento il capo d’accusa formulato dalla procura di Torino è quello dell’omicidio volontario, sostenuto dai pubblici ministeri Raffaele Guariniello e Gianfraco Colace. Nel secondo caso, invece, il legame storico delle morti da amianto sarebbe lo stesso. Si tratta di un’interpretazione chiave che, una volta arrivata, andrebbe anche ad inficiare, se fosse nella seconda accezione, ogni eventuale, futura, azione contro l’ex titolare dell’Eternit. E i tempi non saranno brevi perché la decisione della magistratura costituzionale, con i tempi ordinari ed il carico di lavoro che ha, potrebbe arrivare non prima di un anno. Intanto la procura di Torino, come anticipa Afeva – Associazione familiari vittime amianto, in  un documento siglato dal presidente Romana Blasotti Pavesi e dal coordinatore vertenza amianto Bruno Pesce, intende richiedere l’acquisizione di altre 94 morti per mal d’amianto. Un dato comunque fa riflettere: il Tribunale di Gorizia ha inflitto dure condanne per le morti d’amianto all’Italcantieri di Moncalfone. Qui il reato era di omicidio colposo ? E se si fosse proceduto sin dall’inizio in questa direzione ?

Massimo Iaretti

Firme tarocche in Regione, 11 indagati nel Pd ma il Chiampa e Gariglio restano saldi al timone

chiampa manifesto

Emergono tre nomi nuovi di esponenti Pd iscritti nel registro degli indagati. Si tratta del consigliere regionale Daniele Valle e della consorte Alessandra Orlandi, oltre a Salvatore Palermo

 

Sulla vicenda delle firme false in Regione sono 11 gli indagati dai pm Patrizia Caputo e Stefano Demontis. E’ loro  contestato di aver commesso irregolarità in veste di pubblici ufficiali nell’autenticare le firme, o di aver persino falsificato  materiamente il contenuto dei moduli, alcuni dei quali sarebbero del tutto “taroccati”. Emergono tre nomi nuovi di esponenti Pd iscritti nel registro degli indagati. Si tratta del consigliere regionale Daniele Valle e della consorte Alessandra Orlandi, oltre a Salvatore Palermo. Sarà chiesta  l’archiviazione per la consigliera regionale Nadia Conticelli e per altri quattro esponenti dem: Umberto Perna, Carola Casagrande, Gianni Ardissone e Giuseppe Agostino. Poichè, come è noto, il Tar ha deciso che i ricorsi presentati contro le liste di Chiamparino alle Regionali 2014 non sono sufficienti a far decadere la Giunta e il Consiglio e dato che la direzione regionale dem ha riconfermato alla guida il segretario, Sergio Chiamparino e Davide Gariglio restano saldamente al timone – nei rispettivi ruoli di governatore e respansabile regionale – della Regione e del partito. L’inchiesta aveva preso il via dall’esposto dei leghisti Mario Borghezio e Patrizia Borgarello. Sic transit gloria mundi.

 

(Foto: il Torinese)

 

Eat In e pastasciutta di mezzanotte ai "Muri"

Si assaggiano i piatti portati da chiunque voglia unirsi, meglio se preparati nel rispetto del territorio e con ingredienti stagionali

 

 

murazzi xxIl cibo come convivialità: è questo lo spirito della “mangiata tra amici”, in calendario a Murazzi Temporary mercoledì 22 luglio.Un’occasione veramente democratica ed informale per stare insieme, con le gambe sotto il tavolo, per creare dialogo, condividere, conoscersi e chiacchierare di progetti futuri e sostenibilità alimentare.Nessun dress code né menù prestabilito, le parole d’ordine sono condivisione e integrazione. All’ Eat In tutti sono invitati a portare il proprio piatto e a spartirlo in compagnia, magari facendo assaggiare al vicino di tavolo una ricetta tipica del proprio paese o della propria regione di provenienza.

 

Dalle 19.30 alle 21.30 si assaggiano i piatti portati da chiunque voglia unirsi, meglio se preparati nel rispetto del territorio e con ingredienti stagionali. I più pigri possono approfittare del menù Murazzi preparato da M**Bun in collaborazione con Alberto Marchetti e Enotecamurazzi 2 Botz (10 euro) e per evitare sprechi, si consiglia di prenotare mandando un messaggio privato su facebook a Murazzi Temporary (www.facebook.com/MurazziTemporary). Infine, per placare gli appetiti notturni, alle ore 23.00 c’è la Pastasciuttata estiva vegetariana che concluderà la serata al costo di 4 euro. Piatti e bicchieri, rigorosamente in materiale compostabile, sono forniti dall’organizzazione. Bevande alcoliche e vetro non sono ammessi.

 

Ulteriori informazioni su www.facebook.com/MurazziTemporary

 

 

(Foto: il Torinese)

Da oltre mezzo secolo non faceva così caldo: nel fine settimana un po' di fresco con i temporali

Se i vigili urbani sono costretti a indossare anche in questo clima torrido i pantaloni di lana e nella metropolitana non c’è aria condizionata, il vero problema riguarda però gli anziani

 

 

caldo toretL’anticiclone africano che da circa un mese interessa Torino e il Piemonte sta avviandosi alla fine della sua permanenza, ed entro la fine della settimana infatti sono finalmente previsti rinfreschi grazie a provvidenziali temporali, con l’attenuazione del caldo. I bollettini meteo registrano un caldo record come non si verificava da 60 anni. Se i vigili urbani sono costretti a indossare anche in questo clima torrido i pantaloni di lana e nella metropolitana non c’è aria condizionata, il vero problema riguarda però gli anziani. In queste settimane i decessi legati in qualche modo al grande caldo hanno toccato quota 150 solo a Torino.  in questi ultimi giorni,PIOGGIA FINESTRINO soprattutto a ridosso delle montagne, si sono manifestati temporali di calore,  dovuti al forte riscaldamento diurno e alla salita della massa d’aria calda che tende a condensare raffreddandosi. Ma queste piogge, così come le grandinate, non portano sollievo. Per avere finalmente temporali che portino un abbassamento delle temperature, bisognerà aspettare il weekend.

 

(Foto: il Torinese)

La Regione è ottimista ma i migranti transitati in Piemonte sono 15mila da gennaio

Iraq esodo

A queste persone viene data la possibilità di seguire dei corsi di formazione e fare dei tirocini per poi essere inseriti nella realtà lavorativa della nostra regione, altrimenti l’alternativa è vagare senza far nulla, vivendo con ciò che gli viene messo a disposizione e con i servizi che vengono loro offerti

 

Siamo al collasso: la rete regionale che organizza l’accoglienza dei profughi sul territorio piemontese è’ in piena crisi . Dal mese di gennaio ad oggi sono transitate 10 mila 427 persone e il dato aggiornato al 14 luglio è’ di 4461 rifugiati in Piemonte dei quali a Torino 1699 e il resto suddiviso per le altre province. È un ciclo ininterrotto e continuo con picchi di arrivi che superano di volta in volta il record precedente . A queste persone viene data la possibilità di seguire dei corsi di formazione e fare dei tirocini per poi essere inseriti nella realtà lavorativa della nostra regione, altrimenti l’alternativa è vagare senza far nulla, vivendo con ciò che gli viene messo a disposizione e con i servizi che vengono loro offerti meticolosamente affinché nulla gli debba mancare. Il primato di accoglienza e inserimento in diversi progetti spetta al Canavese , mentre a Torino, dicono, un po’ meno. Non è’ chiaro se questo ” un po’ meno” sia riferito all’accoglienza dei cittadini , caldamente invitati dalle istituzioni ad accogliere in casa propria i profughi, o alla voglia di impegnarsi in attività produttive anziché vagabondare per la metropoli  sabauda da parte degli ospiti. Intanto l’assessore Monica Cerutti fa sapere che “Coinvolgere tutte le prefetture della regione come quella di Torino sia l’unico modo per risolvere i problemi. Serve un’azione corale” dice alla Stampa. Insomma , è ora che i torinesi si tolgano di dosso l’abito di individui un po’ schivi e riservati che da secoli li contraddistingue per antonomasia e aprano le loro case a questi immigrati che giungono da terre lontane, senza dimenticare di togliere i crocifissi e le icone sacre dai muri, perché non si vorrà mica essere indelicati, tantomeno mettere in tavola bevande come Barolo, Barbaresco , Nebbiolo…Il suggerimento è’ quello di preparare un drappo sul pavimento in direzione della Mecca, del resto Fassino ci ha dato il buon esempio per la festa di fine Ramadan, e poi.. non si vorranno mica deludere i dictat degli esponenti Pd tanto acclamati e votati dagli elettori, tanto che le firme false sono irrilevanti per annullare le elezioni a quanto dice il Tar. Insomma , tutto va come il Pd vuole che vada, dunque come gli elettori volevano che andasse. La maggioranza è moralmente invitata a non lamentarsi.

 

Clelia Ventimiglia

Contrordine compagni: Gariglio resta segretario e il Pd fa il "restyling" con 15 dirigenti

gariglio

Il segretario si era (quasi) dimesso dopo le polemiche interne al Pd per i ricorsi elettorali sulle liste a sostegno di Chiamparino

 

Contrordine, compagni: il segretario non si deve dimettere. In realtà, al di là delle liturgie di partito, tutto era già previsto, firme false o no. E così la direzione regionale del Pd piemontese, in una seduta infuocata (più per il caldo torrido che per le tensioni del dibattito) ha respinto all’unanimità le dimissioni che il segretario regionale Davide Gariglio aveva presentato lunedì scorso. Nonostante le divisioni interne al partito, si è trovato un accordo per garantire alle componenti minoritarie un ruolo nelle segrete stanze. La riconferma è stata infatti decisa a fronte di un “restyling” della segreteria regionale, che avrà addirittura15 componenti, sui cui nomi si sta decidendo in queste ore. “L’obiettivo è ora quello di aprire una nuova fase all’insegna dell’unità”, ha detto Gariglio. Il segretario si era (quasi) dimesso dopo le polemiche interne al Pd per i ricorsi elettorali sulle liste a sostegno di Chiamparino.

 

(Foto: il Torinese)

IL TAR SPAZZA VIA OGNI OMBRA SUL CHIAMPA: LE ELEZIONI NON S'HANNO DA (RI)FARE

E se dall’inchiesta penale sulle firme tarocche dovessero uscire elementi imbarazzanti, nessun problema per il governatore: se la vedrà il Pd

CHIAMPA 222Altro che ombre, quelle che -se mai si fossero manifestate- avrebbero portato alle dimissioni del governatore. Il Tar le  ha spazzate via: le elezioni in Piemonte non s’hanno da (ri)fare. Il presidente ha vinto con un margine così elevato, che nulla potrà farlo decadere.

Certo, resta qualche problemino a carattere giudiziario che riguarda la lista provinciale ” Torino Pd Chiamparino”, ma il tribunale regionale esclude che si possa arrivare “all’annullamento dell’intera competizione elettorale”. I giudici amministrativi lo spiegano chiaramente nelle motivazioni della sentenza sul ricorso contro il presidente della Regione. Secondo il Tar il solo effetto potrebbe essere, al massimo, l’annullamento del verbale di ammissione e degli eletti della lista. In questo senso si deve aspettare l’esito del procedimento civile da attivare con querela di falso. Ma il tutto è rinviato a ottobre. Ora il Chiampa farà pulizia all’interno del suo partito? E se dall’inchiesta penale sulle firme tarocche dovessero emergere aspetti imbarazzanti, poco male. Il presidente non c’entra. Se la veda il Pd.

EMERGENZA CALDO, ANZIANI A RISCHIO: BOLLINO ROSSO ANCHE A TORINO E IN PIEMONTE

Il Comune ha attivato un numero di emergenza attivo 24 ore su 24 per richieste di aiuto

caldo toretIl caldo record fa strage di anziani. Solo nel mese di luglio si sono registrati 140 decessi in Piemonte. La meteorologa dell’Arpa Piemonte avverte: “Non possiamo ancora sapere come sarà agosto, ma la tendenza è che continuerà inesorabilmente l’aumento delle temperature”. Bollino rosso in città dunque, con un caldo record che spaventa per la sua continuità e per la persistenza anche nelle ore notturne. Gli accessi al pronto soccorso si sono moltiplicati e per domenica la Protezione Civile terrà aperti ventitrè centri climatizzati della  città se l’Arpa segnalerà ancora bollino rosso. Un sostegno per gli anziani arriva dal Comune che per racogliere eventuali richieste di aiuto e fornire informazioni utili per affrontare l’ondata di caldo record ha attivato un servizio telefonico 24 ore su 24, il numero è 011/8123131. Alcune associazioni di volontariato,con un contributo della Compagnia di San Paolo, offrono anche assistenza domiciliare a chi ne avesse necessità.

Autunno caldo in vista tra migranti e firme false, Salvini annuncia battaglia: "Vinceremo in Piemonte"

Il tema immigrazione e la vicenda del Tar in Regione fanno pensare ad una ripresa politica incandescente dopo l’estate

salvini giavenoTutto pronto a Settimo Torinese per accogliere i nuovi migranti fanno sapere. E’ stata infatti allestita la nuova tendopoli utilizzando i materiali di Protezione Civile regionale e del Capi (Centro di Assistenza di Pronto Intervento) del Ministero dell’Interno. Fino al prossimo ottobre dunque i migranti che transiteranno in Piemonte potranno essere ospitati per 10-15 giorni nella nuova tendopoli alle porte delle città. Questa nuova struttura consente di accogliere 150 persone in più rispetto al numero consueto del centro Sprar “Teobaldo Fenoglio” gestito dalla Croce Rossa Italiana alle porte di Torino. Dunque migranti a tutti i costi.Allo stato dei fatti, pare evidente che quando gli amministratori nazionali, regionali e cittadini, nessuno escluso, intendono trovare delle soluzioni appropriate in caso di emergenza e necessità, sono in grado di farlo. La speranza è sempre che prima o poi, si ricordino anche degli italiani in difficoltà. E a proposito di governatori regionali, ecco il commento di Matteo Salvini alla manifestazione della Lega di giovedì 16 luglio a Torino davanti al Tar contro la sentenza sui ricorsi elettorali: ” Al di là dei fallimenti della giunta Chiamparino, che non ha mantenuto nessuna delle promesse fatte e che deve andare a casa il prima possibile, ci sono state delle persone che hanno falsificato delle firme. In qualunque sede possibile useremo tutte le armi che la democrazia ci consente”. “Vincere in Piemonte sarà difficile, ma lo faremo”.

 

 Clelia Ventimiglia