Fra i 101 atleti italiani (41 donne e 60 uomini) che parteciperanno alla quindicesima edizione dei giochi estivi dedicati ad atleti con disabilità, che si svolgeranno a Rio de Janeiro (Brasile) dal 7 settembre al 18 settembre, vi saranno otto (oltre una riserva a casa) campioni piemontesi che proveranno a conquistare l’alloro olimpico. Il presidente del Consiglio regionale Mauro Laus, nonché presidente degli Stati generali dello Sport, si è rivolto a loro per un messaggio di auguri e di incoraggiamento.
“Spirit in motion, spirito in movimento, è il motto che sintetizza l’importanza delle Paralimpiadi, la festa di quello sport che ci rende tutti uguali nell’affrontare coralmente, insieme ad amici provenienti da tutto il mondo, la nostra personale sfida attraverso lo spirito, il corpo e l’anima. Sono sicuro che rappresenterete tutti al meglio l’Italia e la nostra regione da sempre capofila con tante società sportive e centri di eccellenza, che vi hanno appoggiato fino a consentirvi di distinguervi al punto da coronare il sogno di ogni atleta, quello di essere convocati per i Giochi di Rio 2016”.
Alle Paralimpiadi brasiliane( Jogos Paralímpicos de Verão 2016) saranno presenti 23 discipline paralimpiche con oltre 4mila300 atleti provenienti da 176 Paesi del mondo. Da questa edizione entrano negli sport paralimpici la canoa e il Triathlon. La XVI edizione estiva dei Giochi Paralimpici si disputerà in Giappone, a Tokyo, nel 2020.
Accompagnati dalla presidente del Cip Piemonte, Silvia Bruno, gli atleti piemontesi porteranno in Sudamerica l’eccellenza sportiva subalpina: con i veterani pluridecorati come Roberto La Barbera(atletica leggera, argento ad Atene 2004) ed Elisabetta Mijno (tiro con l’arco, argento a Londra 2012), i già maturi esordienti come Roberto Airoldi (arco), Marco Dolfin (nuoto), Mohamed Amine Kalem (tennis tavolo) e Fabrizio Solazzo (vela), e le giovani speranze come Martina Barbierato (sollevamento pesi) e Andreea Ionela Mogos (scherma in carrozzina). Per il canottaggio Cristina Scazzosi sarà riserva a casa.
AB -www.cr.piemonte.it
Davide Grasso, di 36 anni, laureato in
esecuzione di un mio decreto, due imam, con destinazione Tunisi e Casablanca. Si tratta di un tunisino di 39 anni e un marocchino di 42″, sono residenti a Novara. Lo afferma il ministro dell’Interno, Angelino Alfano che aggiunge: “il marocchino dal 2014 aveva iniziato a celebrare riti religiosi veicolando contenuti marcatamente salafiti, di assoluta chiusura nei confronti della cultura occidentale e anche nel proprio ambito familiare aveva mantenuto gli stessi atteggiamenti oscurantisti, obbligando la moglie a indossare il niqab e vietandole di frequentare la sorella, colpevole di essersi ‘occidentalizzata’”.

Sta per iniziare l’anno scolastico ma gli studenti piemontesi non potranno ancora portarsi appresso il pasto preparato a casa
scuole di Torino sarà disponibile per tutti , mentre chi vorrà consumare il pasto portato da casa dovrà attendere che le scuole trasmettano in municipio il numero e il nominativo corretto di chi non intende fruire del servizio. Una sentenza della Corte d’Appello di Torino lo scorso giugno aveva riconosciuto il diritto degli alunni di portarsi il pasto preparato a casa. “Si rischia – commenta Gianna Pentenero – che le sentenze mettano in discussione l’universalità del servizio mensa, così come costruito all’interno della nostra regione”.
Le minacce dal giornale del Califfato a papa Francesco e la campagna dell’Isis all’insegna dello slogan «Rompiamo le croci», hanno messo nel mirino la Cappella della Sindone, il duomo e la basilica di Superga
Torino come iscritti alla facoltà di lingue si sarebbero arruolati come foreign fighters in Siria. Un altro allarme – sottolinea il quotidiano Cronaca Qui – giunge dall’International Institute for Counter Terrorism che, con l’aggiornamento del “Dossier sulla comunità islamica italiana”, studio del ll’Interdisciplinary Center di Herziiya in Israele evidenzia un «processo di radicalizzazione della comunità musulmana in Italia» E il Piemonte e Torino sono segnalate al quinto posto per il maggior numero di residenti provenienti da paesi musulmani, con possibilità di presenze integraliste.
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La Sindaca di Torino, Chiara Appendino, alla presenza degli assessori Sonia Schellino, Stefania Giannuzzi ed Alberto Sacco, del Comandante della Polizia Municipale, Alberto Gregnanini, e del capogruppo del M5S in Consiglio Comunale, Alberto Unia, ha incontrato presso Sala delle Congregazioni a Palazzo di Città i responsabili degli uffici ambiente e servizi sociali
principale causa dei roghi. Entro il 2020 la Comunità Europa richiede a tutti gli Stati membri il superamento delle baraccopoli per non incorrere nelle sanzioni previste dalla normativa”. La Sindaca di Torino, Chiara Appendino, ha rilanciato: “Chiederemo alla Procura e al tavolo della sicurezza di valutare la possibilità di avviare le verifiche economico-patrimoniali di alcune famiglie che popolano le baraccopoli, come già avvenuto in altri casi. Quanto prima in consiglio comunale discuteremo della modifica del regolamento delle aree sosta attrezzate per Rom e Sinti”. Infine l’assessora Sonia Schellino: “Inizieremo un percorso di inclusione dei soggetti che si dimostreranno interessati ad essere inseriti all’interno del tessuto sociale con modalità innovative, prendendo spunto anche da esempi virtuosi presenti in alcune aree della Comunità Europea”.
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E’ difficile che le previsioni sbaglino e, infatti, il temporale è arrivato sulla città con forti precipitazioni e folate di vento, lampi e fulmini.
tutta Torino, dove in alcune zone (come tra corso Re Umberto e corso Stati Uniti), la circolazione stradale era difficoltosa a causa dei rami di alberi caduti. Acqua alta a Pianezza e nel quartiere di Borgo Dora, per i tombini intasati dalle foglie. A San Salvario si è registrato anche un black out. Grandine soprattutto nella cintura torinese, a Moncalieri e Collegno, come testimoniato dalle foto dei nostri lettori, pubblicate qui a fianco. Giovedì dovrebbe tornare il sole, ma le temperature – dopo le massime di oltre 34 gradi dei giorni scorsi – sono già scese bruscamente anche di 15 gradi.
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Il Comune di Torino e la Chiesa torinese vogliono iniziare un percorso collaborativo. “Mettere a sistema le forze. Dialogare insieme per il bene di Torino”, dice un comunicato congiunto della sindaca Chiara Appendino e dell’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia
In migliaia – torinesi e turisti – si sono presentati in piazza San Carlo per la grande “amatriciana solidale”, iniziativa promossa dalla Protezione civile per aiutare, con il ricavato a offerta (molti i biglietti da 5 e 10 euro nell’apposita teca), le popolazioni terremotate dell’Italia centrale
gara, lodevole, a chi fa di più. cosa che fa onore a tutti”. Il Pd aveva polemizzato con l’idea della manifestazione, sostenendo che ci sono molti modi per aiutare i terremotati, senza dover ricorrere a un evento “mangereccio” di cattivo gusto, data la tragica circostanza, nel salotto della città. Ma, si sa, sono le iniziative più (nazional)popolari a richiamare gente. E, in questo caso, meno male .”Volevamo essere d’aiuto – hanno detto all’Ansa i responsabili della Protezione civile – e ci siamo fatti venire questa idea. Che ci hanno copiato a Bergamo, e che sta facendo il giro d’Italia”. Nonostante gli oltre 33 gradi di temperatura nella tensostruttura allestita in piazza San Carlo, l’apposito refettorio ha lavorato a pieno ritmo usufruendo della cucina da campo che nel 2009 aveva operato nella tendopoli di San Giacomo (L’Aquila). Cucinati 780 kg di pasta, 80 di guanciale e 80 di cipolla. L’evento si è chiuso con più di un’ora e mezzo di anticipo sui tempi previsti per esaurimento delle scorte: serviti circa ottomila coperti, compresa una versione vegana. “Le previsioni sono andate oltre le aspettative”, hanno commentato gli organizzatori.
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Scioperi in vista per l’imminente inizio dell’anno scolastico. Mentre i ricorsi dei docenti del Sud sono in arrivo e quelli dei docenti del Nord si stanno approntando
temporaneo alla loro regione per motivi di famiglia, cosa che farà scattare la nomina di un supplente: trovarne uno potrebbe richiedere troppo tempo, lasciando scoperte diverse classi. Ma i sindacati protestano anche perché se la Regione Piemonte aveva chiesto 553 docenti in più in risposta all’ aumento degli studenti il ministero (per ora) ha risposto picche. Sono anche stati sbloccati oltre 350 posti da bidello, ma ne servirebbero altri 250. Insomma, un inizio dell’anno scolastico davvero caldo.
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