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Le sette vite di Chiampa-Gattopardo, il bipresidente. Le dimissioni? Un ricordo

chiampa gofaloneChiamparino riconfermato “presidente dei presidenti”

 

Sergio Chiamparino è stato riconfermato nel ruolo di presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Per il governatore piemontese il celebre motto gattopardesco è  stato probabilmente parafrasato in: “Perchè tutto rimanga com’è bisogna che tutto rimanga com’è”.  Niente dimissioni da presidente della Regione per la vicenda delle firme false, e riconferma del precedente incarico alla giuda della Conferenza. Complimenti. Vicepresidente è Giovanni Toti, il neogovernatore della Liguria. Sono stati eletti entrambi all’unanimità.
   

I leghisti smantellano la "moschea", indagati per discriminazione e violenza

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“Nulla contro la religione musulmana, ma il Comune è luogo laico e istituzionale”

 

 AGGIORNAMENTO Il fascicolo aperto in procura, dopo la rimozione del tappeto di preghiera islamico da parte degli esponenti leghisti Ricca e Carbonero, li vede ora come indagati per possibile “discriminazione razziale e violenza“. L’arcivescovo Nosiglia: “Garantiamo libertà di preghiera per tutti”.

 

Il Comune di Torino, che ha ospitato il convegno internazionale sulla moda islamica, ha allestito nei locali di Palazzo Civico una sala di preghiera per i musulmani ospiti dell’iniziativa. Se avessimo promosso un convegno sulla moda occidentale nei paesi arabi, ci avrebbero permesso di allestire una “chiesetta” per esercitare il culto cristiano?, devono essersi chiesti gli esponenti leghisti in municipio. Infatti,  i consiglieri della Lega Nord, con un inaspettato blitz, hanno rimosso l’allestimento religioso. “Nulla contro la religione musulmana, ma il Comune è luogo laico e istituzionale”, dicono all’Ansa Fabrizio Ricca e Roberto Carbonero, i politici del Carroccio protagonisti dell’azione,nel corso della quale hanno rimosso il tappeto di preghiera. Ma, dice il Pd:  “grave offesa per tutti, è un gesto violento”. Quando Don Camillo andava in Unione Sovietica nascondeva il crocifisso dentro una copia del Capitale di Marx.

Torino, bella e cassintegrata: il mondo ci guarda come meta turistica e della qualità di vita

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turistipiazaCon 30.6 milioni di ore richieste nel primo semestre 2015 (come informa la Uil) è la città più cassintegrata d’Italia. E d’accordo, per le ferie dei dipendenti il Polo Reale non resta aperto del tutto durante il mese di agosto. Ma, a fronte di problemi piccoli o grossi, la svolta  in città è visibile

 

E’ vero che, con 30.6 milioni di ore richieste nel primo semestre 2015 (come informa la Uil) Torino è la città più cassintegrata d’Italia. E d’accordo, per le ferie dei dipendenti il Polo Reale non resta aperto del tutto durante il mese di agosto. Ma, a fronte di problemi piccoli o grossi, la svolta  in città è visibile. Il cambiamento di rotta è sotto gli occhi di tutti. Non è la prima volta che un autorevole giornale estero analizza la trasformazione subita dalla città della Mole, indicando Torino come nuovo punto di riferimento per la qualità della vita e per il turismo. Dopo il recente riconoscimento da parte della celebre guida turistica Lonely Planet, secondo la quale il Piemonte è, quest’anno, tra le prime dieci mete al mondo per interesse e qualità della proposta turistica, è la volta del Guardian. Il prestigioso giornale britannico (che lo scorso anno aveva già fatto una visita a Torino per stilare la classifica dei 10 ristoranti più interessanti), questa volta ha realizzato una miniguida dedicata alla nostra città, scritta da Johnatan Lee. Il giornalista inglese. pur non chiudendo gli occhi su pecche quali il villaggio olimpico abbandonato, mette in risalto la vivacità di Sana Salvario, le realtà culturali come la Fondazione Sandretto, la scuola Holden e il Museo Ettore Fico, alcuni ristoranti, botteghe artigiane e gelaterie subalpine. Insomma, una città da vivere e da far conoscere. Ma molto è ancora da fare, per una promozione turistica che sia all’altezza.

 

(Foto: il Torinese)

Lavoro, mini-saldo positivo per le imprese e la Camera di Commercio impiega i cervelli in fuga

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Dardanello, Unioncamere: “I dati del secondo trimestre ci mostrano un Piemonte che a piccoli passi sembra riuscire a risalire la china”

 

Saldo positivo in Piemonte per quanto riguarda le imprese: ad oggi sono 6.724 – spiega Unioncamere – le aziende attivate nel periodo aprile-giugno 2015, invece le cessazioni sono state 4.395, con un riscontro positivo di 2.329 unità. La crescita è dello 0,53%, cifra di poco inferiore al dato nazionale, +0,63%. Ferruccio Dardanello, presidente Unioncamere Piemonte, commenta: “I dati del secondo trimestre ci mostrano un Piemonte che a piccoli passi sembra riuscire a risalire la china”.

Per dare slancio all’economia regionale, la Camera di Commercio di Torino ha nel frattempo aiutato 19 gli imprenditori piemontesi. Questi nel 2015 hanno potuto usufruire gratuitamente dell’aiuto di mentori  come ceo, direttori commerciali, manager affermatisi all’estero e selezionati dalla stessa Camera di commercio. Si tratta progetto Meet@Torino. “Cerchiamo di usare in modo positivo una negatività. Tutti si lamentano dei cervelli in fuga, noi abbiamo pensato di utilizzarli”, così il presidente della Camera di Commercio, Vincenzo Ilotte.
   

Altre truffe (da centinaia di migliaia di euro) ai danni di anziani a Torino e in provincia

carabinieri auto 

I malviventi hanno rubato contanti, oro, preziosi e orologi

 

Una ennesima truffa ai danni di anziani, questa volta addirittura da 200 mila euro: vittima un uomo di 83 anni di Torino. L’anziano, che tornava a casa dalla spesa, è stato avvicinato da un falso addetto del gas e da un falso poliziotto che sono entrati nell’alloggio con una scusa. I due malviventi hanno rubato contanti, oro, preziosi e orologi. Invece a Cirié  duefinti medici hanno derubato di cinquemila euro  una donna di 87 anni, con il pretesto sdi una visita a domicilio. I carabinieri stanno indagando su questi episodi, gli ultimi di una serie infinita.
   

L'assassino: "L'ho fatto per i miei figli" Ma la famiglia della tabaccaia lo vuole aiutare

Tabaccaia asti

Pasqualino Folletto, 46 anni, reo confesso del delitto, si dispera in cella: “L’ho fatto per i miei figli”

 

L’omicida, Pasqualino Folletto, 46 anni, reo confesso del delitto, con problemi economici pare dovuti anche al gioco, si dispera in cella: “L’ho fatto per i miei figli”. Ma non c’è odio nei suoi confronti nelle parole dei familiari di Maria Luisa Fassi, uccisa per 800 euro. I genitori Piero e Pina Fassi e  le figlie Maura e Maria Luisa, molto devoti e dediti a beneficenza e volontariato dichiarano alla Stampa: «Abbiamo saputo che quest’uomo (senza mai definirlo “assassino”, ndr) ha una figlia malata. Purtroppo. Nel nostro piccolo, se vorrà, faremo ciò che è nelle nostre possibilità per rendere meno dolorosa e solitaria la sua sofferenza. La sua famiglia, uccisa anch’essa da un gesto folle non ha colpa per quanto è successo».

 

Articolo del 25 luglio 2015 – Una quarantina le coltellate che hanno ucciso Maria Luisa Fassi, la tabaccaia 54enne di Asti assassinata  sabato nel suo negozio di corso Volta. Fonti investigative avevano rivelano questo dato dopo l’autopsia, che è stata eseguital medico legale Rita Celli. Ora sembra che il colpevole sia stato trovato: si Chiama Pasqualino Folletto, un magazziniere  di 46 anni, incensurato, fermato dai carabinieri, che avrebbe confessato una rapina finita male, ipotesi che all’inizio gli inquirenti sembravano avere scartato.

 

L’arresto, spiegano  i militari dell’Arma, attraverso l’agenzia Ansa è “frutto di un meticoloso incrocio di numerosi elementi investigativi: immagini estratte dalle telecamere cittadine, attività tecniche e di sorveglianza dinamica nonché numerosissime escussioni testimoniali”. Alle indagini del carabinieri locali hanno collaborato il Ros di Roma, Torino e Milano, in collegamento con il Reparto Analisi Criminologiche Sezione Psicologia Investigativa del Racis di Roma e con il Ris di Parma.

 

Già si sapeva che era stata una sola persona ad aver ucciso a coltellate la donna. Al lavoro in queste settimane i carabinieri del comando provinciale, sotto il comando del colonnello Fabio Federici, e il pm Luciano Tarditi. All’ospedale Cardinal Massaia era stato Inutile l’intervento chirurgico al quale era stata sottoposta la commerciante,  a causa delle gravi lesioni all’addome e al torace.  Dopo questo e altri fatti di violenza, in quella che era una tranquilla città, è cresciuta  la paura tra gli abitanti. Lo scorso anno un altro tabaccaio venne ucciso a colpi di pistola per rapina. Pochi giorni fa  un camionista è stato ammazzato con un pesante cric  in pieno centro città.

 

Sassaiola a Chiomonte e al Tour de France arriva la conferma del sostegno d'oltralpe alla Tav

notavbs.org

Thierry Braillard ha presenziato alla partenza della 20/esima tappa del Tour de France, con percorso da Modane ad Alpe d’Huez. Per l’occasione gli organizzatori del Tour hanno anche accolto il dg dellaTelt, Mario Virano, che – Tav a parte – si è congratulato con Vincenzo Nibali

 

Alla Passeggiata notturna al cantiere di Chiomonte della Torino-Lione alcune centinaia di No Tav, nell’ambito dell’ormai tradizionale campeggio estivo di Venaus, hanno messo in atto un fitto lancio di petardi e fuochi d’artificio nella zona dei lavori. Questa volta non ce l’hanno fatta ad avvicinarsi alle reti. Sono stati allontanati dale forze dell’ordine, che hanno risposto con il lancio di lacrimogeni. Non si sono verificati scontri.
   

Intanto, si apprende dall’Ansa che “Il Governo francese e il presidente della Repubblica tengono molto alla Torino-Lione. Ero presente anch’io a Lione al momento del vertice franco-italiano nel dicembre 2012. E’ un progetto magnifico che il Governo sostiene”. Sono le parole del segretario di Stato francese per lo Sport, Thierry Braillard, che ha presenziato alla partenza della 20/esima tappa del Tour de France, con percorso da Modane ad Alpe d’Huez. Per l’occasione gli organizzatori del Tour hanno anche accolto il dg dellaTelt, Mario Virano, che – Tav a parte – si è congratulato con Vincenzo Nibali.

 

(Foto: archivio)
   

Tornano gli autovelox, occhio alla velocità! Resta il mistero delle multe "fantasma"

AUTOVELOX

Saranno in tutto 9 quelli attivi e pronti a immortalare gli automobilisti distratti e trasgressori , uno per circoscrizione tranne che per quella del Centro ( dove il Grande Fratello di Palazzo Civico vede sempre e comunque)

 

Lunedì 20  luglio 2015, oltre ad essere un giorno di caldo rovente,  è’ anche una data che sarà poco cara agli automobilisti perché -attenzione attenzione – vengono ripristinati gli autovelox in città. Spediti infatti ad Arezzo, dove c’è l’unica ditta in Italia autorizzata dalla Corte Costituzionale a tarare i tanto cari marchingegni alle casse del Comune , sono rientrati con tanto di idoneità a svolgere il proprio compito. Saranno in tutto 9 quelli attivi e pronti a immortalare gli automobilisti distratti e trasgressori , uno per circoscrizione tranne che per quella del Centro ( dove il Grande Fratello di Palazzo Civico vede sempre e comunque) . Resta ancora senza risposta il quesito sui ricorsi delle multe fatte prima del 19 giugno, prima cioè della revisione, sul quale il Ministero dovrà esprimersi e comunicare alle amministrazioni come procedere. Una sentenza della Corte Suprema suggerisce di chiedere ” l’annullamento del verbale in autotutela perché illegittimo”, senza necessariamente ricorrere all’aiuto di un avvocato, tenendo conto che si può presentare ricorso entro 30 giorni al Giudice di pace e 60 giorni alla Prefettura . La media di multe registrata in passato è’ quella di 10mila all’anno; è’ ufficialmente aperta la competizione tra Comune e automobilisti.

 

Clelia Ventimiglia

Processo Eternit: "Suicida subordinare la legislazione nazionale a quella sovranazionale"

costanzo avvAlberto Costanzo, patrocinatore di parte civile per l’Ona –  Osservatorio nazionale amianto così commenta a caldo la decisione del giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Torino che ha stabilito, con propria ordinanza, di trasmettere gli atti alla Corte Costituzionale

 

“L’epilogo di questo procedimento dimostra quanto sia stato folle, quanto sia stato suicida il subordinare ad una legislazione sovranazionale quella nazionale”. Alberto Costanzo (nella foto), patrocinatore di parte civile per l’Ona –  Osservatorio nazionale amianto così commenta a caldo la decisione del giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Torino che ha stabilito, con propria ordinanza, di trasmettere gli atti alla Corte Costituzionale per avere una interpretazione sull’eccezione del ne bis in idem, sollevata dagli avvocati Alleva e Di Amato, difensori di Stephan Schmidheiny. Costanzo, però, precisa di non parlare come legale di Ona, né tantomeno a suo nome, quanto esprime una presa di posizione personale, coerente con le sue precedenti posizioni. Negli anni passati, infatti, l’avvocato di Casale Monferrato, pubblicò un libro, per i tipi di Solfanelli editore,  sul Mandato d’arresto europeo, anch’esso critico sull’arretramento  della sovranità  della legislazione nazionale. Nell’aula del gup di Torino, in sostanza, dopo un breve intervento della difesa il magistrato, Federica Bompieri ha, in sostanza deciso di non decidere e davanti alla scelta se rinviare a giudizio o archiviare ha, più che legittimamente, chiesto alla Corte Costituzionale di dire se l’articolo 649, che stabilisce che una persona non possa essere giudicata due volte per lo stesso fatto, si riferisca al fatto giuridico, come è previsto dalla normativa nazionale, oppure se sia il fatto storico, come è indicato nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Se la strada da seguire fosse la prima in effetti nel primo processo il multimilionario svizzero era stato inquisito per disastro doloso, in questo procedimento il capo d’accusa formulato dalla procura di Torino è quello dell’omicidio volontario, sostenuto dai pubblici ministeri Raffaele Guariniello e Gianfraco Colace. Nel secondo caso, invece, il legame storico delle morti da amianto sarebbe lo stesso. Si tratta di un’interpretazione chiave che, una volta arrivata, andrebbe anche ad inficiare, se fosse nella seconda accezione, ogni eventuale, futura, azione contro l’ex titolare dell’Eternit. E i tempi non saranno brevi perché la decisione della magistratura costituzionale, con i tempi ordinari ed il carico di lavoro che ha, potrebbe arrivare non prima di un anno. Intanto la procura di Torino, come anticipa Afeva – Associazione familiari vittime amianto, in  un documento siglato dal presidente Romana Blasotti Pavesi e dal coordinatore vertenza amianto Bruno Pesce, intende richiedere l’acquisizione di altre 94 morti per mal d’amianto. Un dato comunque fa riflettere: il Tribunale di Gorizia ha inflitto dure condanne per le morti d’amianto all’Italcantieri di Moncalfone. Qui il reato era di omicidio colposo ? E se si fosse proceduto sin dall’inizio in questa direzione ?

Massimo Iaretti

Firme tarocche in Regione, 11 indagati nel Pd ma il Chiampa e Gariglio restano saldi al timone

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Emergono tre nomi nuovi di esponenti Pd iscritti nel registro degli indagati. Si tratta del consigliere regionale Daniele Valle e della consorte Alessandra Orlandi, oltre a Salvatore Palermo

 

Sulla vicenda delle firme false in Regione sono 11 gli indagati dai pm Patrizia Caputo e Stefano Demontis. E’ loro  contestato di aver commesso irregolarità in veste di pubblici ufficiali nell’autenticare le firme, o di aver persino falsificato  materiamente il contenuto dei moduli, alcuni dei quali sarebbero del tutto “taroccati”. Emergono tre nomi nuovi di esponenti Pd iscritti nel registro degli indagati. Si tratta del consigliere regionale Daniele Valle e della consorte Alessandra Orlandi, oltre a Salvatore Palermo. Sarà chiesta  l’archiviazione per la consigliera regionale Nadia Conticelli e per altri quattro esponenti dem: Umberto Perna, Carola Casagrande, Gianni Ardissone e Giuseppe Agostino. Poichè, come è noto, il Tar ha deciso che i ricorsi presentati contro le liste di Chiamparino alle Regionali 2014 non sono sufficienti a far decadere la Giunta e il Consiglio e dato che la direzione regionale dem ha riconfermato alla guida il segretario, Sergio Chiamparino e Davide Gariglio restano saldamente al timone – nei rispettivi ruoli di governatore e respansabile regionale – della Regione e del partito. L’inchiesta aveva preso il via dall’esposto dei leghisti Mario Borghezio e Patrizia Borgarello. Sic transit gloria mundi.

 

(Foto: il Torinese)