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Dal Viminale 800 mila euro per "liberare" il Moi

Il ministero dell’Interno ha reso disponibili 800mila euro da destinare allo sgombero degli edifici dell’ex Moi di Torino, a seguito dell’incontro di gennaio  tra il ministro Matteo Salvini e la sindaca  Chiara Appendino. Le palazzine sono occupate da diversi anni da numerosi migranti e sono già stati effettuati parziali interventi di sgombero. Negli intenti, la completa liberazione dell’ex villaggio olimpico entro un anno.
 
Clelia Ventimiglia

Venerdì il giorno del giudizio sulla Tav?

Il premier Giuseppe Conte afferma che sulla Torino-Lione il Governo è   “in dirittura d’arrivo, nel percorso finale, quello politico”. Prosegue il Capo dell’esecutivo, di fronte a Palazzo Chigi, parlando con i giornalisti, al termine della riunione con Salvini, Toninelli e Di Maio: “oggi c’è stata la prima riunione politica e abbiamo incominciato l’analisi costi benefici. Domani sera  faremo una riunione con i tecnici a oltranza”. Il premier dice che il Governo prenderà una decisione entro venerdì.

Zingaretti: "Fermare i bandi Tav è criminale"

Il Paese sta pagando il costo della incertezza di una maggioranza parlamentare che non è unita: è inaccettabile”
Il neosegretario Pd Nicola Zingaretti, in visita al presidente della Regione Chiamparino è stato chiaro sulla Tav: “interrompere i bandi? Sarebbe criminale pensare di perdere centinaia di milioni di investimenti e migliaia di posti di lavoro”. Per il nuovo leader dem la Torino-Lione è un simbolo di “come non ci si deve comportare rispetto alle aspettative di futuro. Per nascondere una divergenza politica ogni settimana se ne ascolta una e il cantiere è fermo”.
 
(foto Facebook – Pd Piemonte)

Cosa cambia (se cambia) dopo le primarie Pd

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Prova di orgoglio del Popolo del Pd e non solo.Tanta gente ha votato. E di questi tempi è una prova non da poco l’assist fornito dalla manifestazione di Milano sull’integrazione. Tanta gente, tanti colori dell’umano arcobaleno  e soprattutto senza violenze.  Era nell’aria ? Non proprio, se hanno ridotto i gazebo e ristampato le schede elettorali. Una cosa era nell’aria: che non potevano più rinviare e che il Pd doveva scegliere.  Ed ha scelto (non c’ è dubbio) nel migliore dei modi. Fa un certo effetto vedere le file ai seggi. Per pazienza ed anche per una certa determinazione. 100 mila in più, 100 mila  che portano il totale a un milione e seicentomila. Spontaneo il rapporto con gli altri partiti.  Con la Lega che risolve tutto con un twit  di Matteo Salvini.  O con i 60 mila che hanno votato sulla piattaforma di Casaleggio.  Che rimane lì con la sua stupidità secondo la quale l’Agorà virtuale sostituirà l’attuale democrazia. Zingaretti stravince ovunque. Non un buon risultato per il legnoso Martina e la conferma delle precedenti votazioni di Giachetti. Per ora i renziani non fanno le valigie. Per ora, poi si vedrà.
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In Piemonte come a Torino sostanziale conferma dei dati nazionali. Felici quelli del Pd. Ma c é chi gongola di più di altri. Ad esempio Anna Rossomando con Andrea Giorgis. Esponenti di quella sinistra del Pd tramortita dalle proporzioni della sconfitta elettorale. Su Zingaretti ci hanno creduto fin dall’inizio. Una strada iniziata in salita. Oramai siamo al dopo, il neo eletto segretario nazionale comincia bene. Prima cosa che farà è venire a Torino.  Obiettivo, l’appoggio incondizionato a Sergio Chiamparino. Altro scopo sbloccare le grandi opere partendo dalla Tav e rimarcando l’ inaffidabilità di questo governo. Rasserenanti i suoi toni misurati e pacati. Ed una mano indiretta gliela dà  Luigi di Maio, presentando sotto la Mole i finanziamenti per l’ innovazione tecnologica. Ha pensato bene di invitare il suo sodale Casaleggio ma non le organizzazioni imprenditoriali. Non ha voluto parlare di Tav ma la figuraccia è assicurata. Sergio Chiamparino manco c’era con Giggino e insiste con gli industriali: dovete scegliere e solo io Governatore sono garanzia per realizzare la Tav. Nel centrodestra piemontese, intanto,  la palla passa in mano a Matteo Salvini, che da buon signore si complimenta per la manifestazione di Milano e con la prova di democrazia sapendo che prima o poi gli toccherà silenziare i pentastellati nocivi per lui e per sè stessi. Matteo Salvini dice che lui farà.  Ed è appunto se farà che paleserà la sua attuale difficoltà sull’ argomento, evidentemente centralissimo per tutta l’Italia. Come si sa una rondine non fa primavera. Quando vanno a votare milioni di persone le rondini sono molto più di una. Magari non un grandissimo stormo, sicuramente una buona base per la sinistra riformista. Se son rose fioriranno. Del resto non solo il popolo di  stretta osservanza Pd ha votato.  E se prima si accusava la destra di aver giocato in casa d’ altri, ora è la sinistra che gioca in casa altrui.  È un pezzo di sinistra che ha capito che in fondo , almeno per oggi, il Pd era casa anche sua . E (forse) il Pd ha capito che non può e non deve credere di essere autosufficiente.
Patrizio Tosetto

Di Maio alle Ogr presenta il Fondo Innovazione

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Un miliardo in tre anni, questa la dotazione del Fondo nazionale innovazione che il governo intende vuole destinare agli investimenti in start up e innovazione. L’annuncio, alle Ogr di Torino, da parte del  vicepremier e ministro del Lavoro  Luigi Di Maio. In sala imprenditori  dell’innovazione, investitori, e istituzioni, ad incominciare dalla sindaca di Torino Chiara  Chiara Appendino. Non mancava  Davide Casaleggio, presidente dell’associazione Rousseau. Di Maio ha definito il fondo come un progetto strategico utile per i prossimi 15 o 20 anni, ” strategico per il futuro dell’Italia e per aiutare i giovani a restare da noi. Bisogna fare squadra, con  sgravi fiscali, per trasformare il primo miliardo in due miliardi”.

Consiglieri No Tav, un video dal balcone del municipio

Il gruppo M5S al Comune di Torino propone su Facebook un video No Tav girato sul balcone di Palazzo Civico. “Siamo No Tav e come tutti i No Tav studiamo: far partire i bandi sarebbe una violazione degli accordi italo-francesi. E qui  vi spieghiamo il perché”. Dallo stesso balcone i pentastellati  torinesi avevano scattato fotografie con in mano i cartelli contro la realizzazione della linea ferroviaria.

Torna la paura: un altro uomo accoltellato

AGGIORNAMENTO 
Potrebbe esserci una faida tra pakistani dietro all’aggressione. E’ una ipotesi della Questura
Torna la paura a Torino dopo l’uccisione di Stefano Leo,  accoltellato sabato della scorsa settimana ai Murazzi. Nella tarda serata di ieri un giovane  di origini pachistane, 21 anni di età, è stato accoltellato all’addome, verso le 23, in lungo Dora Napoli,  all’ angolo con corso Principe Oddone. Ferito al ventre, un’ambulanza lo ha portato al pronto soccorso dell’Ospedale Giovanni Bosco. E’ in condizioni gravissime ed è stato  sottoposto ad un intervento chirurgico. Al momento non ci sono prove di collegamenti con l’omicidio di sabato ai Murazzi. La polizia  cerca testimoni, sono stati i passanti a dare l’allarme. Dell’arma non c’è traccia e all’arrivo degli agenti l’aggressore si era già dileguato.
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(Foto archivio- il Torinese)

Torino e il Piemonte dicono "No" alla violenza di genere

Il 6 marzo a Torino presso la Fabbrica delle E (Corso Trapani, 95)  si terranno gli Stati Generali del Piemonte per il contrasto alla violenza di genere. L’Assessora regionale alle Pari opportunità e Diritti, Monica Cerutti,  aprirà i lavori con Marco Giusta, Assessore alle Politiche delle Pari opportunità della Città di Torino. Una giornata dedicata a fare il punto, con tutti i soggetti coinvolti, su un tema di forte attualità, di fronte ai tanti, troppi episodi di violenza che la cronaca quasi quotidianamente riporta. Il tema della violenza di genere sarà affrontato subito con una restituzione sul lavoro svolto nel 2018 dai Centri Antiviolenza finanziati dalla Regione Piemonte. Successivamente una tavola rotonda dal titolo “Sistemi in relazione: rafforzare le sinergie” coinvolgerà la Questura, i Carabinieri, la Procura della Repubblica e l’Istituto Nazionale di Statstica sull’importanza del coordinamento degli interventi integrati contro la violenza. I partecipanti potranno poi prendere parte a gruppi di lavoro tematici interprofessionali. Durante la giornata saranno proiettati anche video particolarmente significativi, come quello dal titolo “Questo non è amore” realizzato dalla Polizia di Stato.

Psicosi per l’assassino Visto ai Murazzi ma era falso allarme

Un certo clima di paura si respira in città  dopo l’omicidio, esattamente una settimana fa , di Stefano Leo, il trentatreenne sgozzato con un affilato coltello in lungo Po Machiavelli, ai Murazzi, vicino a Piazza Vittorio Veneto. Questa mattina una donna che abita in corso San Maurizio ha chiamato la polizia per segnalare la presenza di un uomo che, con aria sospetta, camminava proprio nei pressi della scena del crimine. La questura  ha immediatamente inviato sul posto due volanti e due moto di servizio, ma era un falso allarme. I carabinieri, intanto, proseguono nelle indagini. A uccidere  Stefano con un taglio netto alla gola sarebbe stato un uomo sulla trentina, con i capelli lunghi e rasati sulle tempie.

I commercianti abbandonano il tavolo Ztl

Ascom Torino e Confesercenti, dopo l’incontro con l’assessore comunale ai Trasporti, Maria Lapietra, comunicano che il tavolo di confronto sulla Ztl è stato sospeso per  “una non disponibilità dell’assessore a porre  punti fissi, da noi richiesti su cui ragionare e confrontarci”. Così i  presidenti di Ascom Torino e Confesercenti, Maria Luisa Coppa e Giancarlo Banchieri. “Non c’è stata apertura da parte dell’assessore: ha ribadito per intero la posizione dell’amministrazione comunale, espressa in delibera. Noi non siamo disposti a prestarci allo stucchevole giochetto di una disponibilità del tutto formale a fronte di decisioni che vengono prese a danno di imprenditori e  cittadini”.
 
Clelia Ventimiglia