Se si rinuncia alla Tav multa da 2 miliardi di euro

La tratta internazionale della Torino-Lione, lunga 65 km tra Susa-Bussoleno e Saint-Jean-de-Maurienne, è costata ad oggi 1,5 miliardi di euro, dei quali il 50% a carico della Ue, e la quota rimanente  divisa a metà tra Italia e Francia. L’ansa fornisce le cifre, comprese quelle dedicate agli studi,  alle attività preliminari e allo scavo delle quattro gallerie esplorative: tre sono in Francia, la quarta in Italia, a Chiomonte, costata 173 milioni di euro. E’ stato scavato inoltre  il 33% dell’ultima galleria geognostica, collocata tra La Praz e Saint-Martin-la-Porte, oltralpe, destinato a essere un tratto della futura maxi-galleria da 57,5 km.I lavori dovrebbero iniziare nel 2019, e il costo totale è di 8,6 miliardi di euro,  il 40% a carico della Ue, il 35%  dell’Italia, il 25% della Francia. Se – come fa presupporre il piano del prossimo governo – si dovesse rinunciare all’opera – la “multa” sarebbe di 2 miliardi di euro. Il movimento No Tav sostiene però che non è prevista se lo Stato si giustifica con “gravi motivazioni”. Oggi per la Tav lavorano circa 800 persone.

 

(foto: il Torinese)

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