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Movida, al via le nuove regole. Chiusura anticipata dei dehors e steward per la vigilanza

Questa sera entra  in vigore il nuovo regolamento dei dehors della movida torinese. Scatta così per tre settimane a Vanchiglia, San Salvario e piazza Vittorio il divieto di servire cocktail e cibi ai tavoli al di fuori dal locale dopo le 3 di notte il  sabato e la domenica, alle 2 del venerdì e all’1,30 del  lunedì, martedì, mercoledì e giovedì. Una multa da 50 a 300 euro per chi non rispetta il divieto e, se le  violazioni  sono reiterate, è prevista la chiusura fino a 15 giorni. Altra novità quella  delle assistenti in pettorina gialla, così da riconoscere chi si occupa di assistenza alla clientela, un servizio obbligatorio da questa sera. Inoltre ogni locale dovrà prestare particolare attenzione a quello che accade nell’area antistante anche assoldando steward come già avviene da tempo a San Salvario.

 

(foto: il Torinese)

Conti regionali in rosso, avviato il risanamento ma il disavanzo è di quasi 8 miliardi

Poco meno di 8 miliardi di euro, 7,9 per la precisione. E’ questo il disavanzo nelle casse della Regione Piemonte, rilevato dalla relazione del pg della Corte dei Conti, Giancarlo Astegiano. Il documento è stato reso noto oggi a Torino in occasione del giudizio di parificazione del rendiconto generale dell’Ente per l’esercizio dell’anno  2016. secondo il magistrato si tratta di fine dell’emergenza poiché  e’ “presumibilmente”ì conclusa l’operazione di disvelamento  del passivo accumulato negli anni” intrapresa con l’approvazione del rendiconto del 2013 e della legge di assestamento del bilancio di previsione 2016-2018. Nella relazione si attesta che ci sono stati interventi mirati a invertire l’andamento  negativo che ha caratterizzato la gestione finanziaria degli ultimi dieci anni. Anche se la  situazione “continua a presentare notevoli criticità”.

L’Autoritratto di Leonardo si mette in mostra e rilancia Torino capitale della cultura

Un uomo canuto, con capelli e barba lunghi, ma con ampia stempiatura, dallo sguardo corrucciato che gli conferisce un’espressione severa: è l’intensa immagine, tratteggiata a sanguigna, che identifica in tutto il mondo il celebre pittore, scienziato e ingegnere fiorentino

Torna visibile al pubblico uno dei tesori più preziosi custoditi all’interno dei Musei Reali di Torino: viene infatti esposto presso la Biblioteca Reale il celebre Autoritratto di Leonardo da Vinci, insieme a parte della straordinaria collezione di disegni frutto degli illuminati acquisti del re di Sardegna Carlo Alberto, in mostra da venerdì 7 luglio al 15 settembre 2017.

L’esposizione è anche l’occasione per i Musei per dare il via alle celebrazioni che nel 2019 ricorderanno Leonardo a cinquecento anni dalla sua morte, una tappa di avvicinamento attraverso la quale si intende valorizzare e approfondire il contesto all’interno del quale si muoveva il Maestro.

Un uomo canuto, con capelli e barba lunghi, ma con ampia stempiatura, dallo sguardo corrucciato che gli conferisce un’espressione severa: è l’intensa immagine, tratteggiata a sanguigna, che identifica in tutto il mondo il celebre pittore, scienziato e ingegnere fiorentino.

In mostra inoltre una selezione di oltre quaranta disegni italiani del ‘400 e del ‘500, corrispondenti ad altrettanti artisti citati da Giorgio Vasari nelle sue Vite, vero e proprio fil rouge dell’esposizione.

Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori, e architettori di Giorgio Vasari, pubblicate in una prima edizione nel 1550 e poi in forma definitiva nel 1568, costituiscono un fondamentale vademecum per la conoscenza dell’arte italiana fino al Cinquecento e un imprescindibile modello per la storiografia artistica. A Vasari, architetto e pittore al servizio del granduca di Toscana Cosimo de’ Medici, si deve la codificazione di molti concetti che oggi diamo per scontati: il ruolo delle tre arti ‘maggiori’ (architettura, scultura e pittura), la periodizzazione storico-artistica per cronologia e per scuole, la visione evolutiva del Rinascimento italiano che raggiunge il suo culmine con Michelangelo, il concetto di Manierismo.

Nell’introduzione alle ViteVasari definisce il disegno “padre delle tre arti nostre, architettura, scultura e pittura”, che “procedendo dall’intelletto, cava di molte cose un giudizio universale, simile a una forma o vero idea di tutte le cose della natura”. I disegni esposti in mostra illustrano questa fondamentale unità dell’espressione artistica, al di là delle epoche e delle scuole regionali.

Due sono le edizioni antiche delle Vite custodite nella Biblioteca Reale: la prima è un esemplare di quella stampata a Firenze da Lorenzo Torrentino nel 1550. Più tardi, nel 1568 Vasari diede alle stampe l’edizione giuntina, ampliata, corretta e aggiornata con l’inserimento dei ritratti incisi degli artisti: di questa versione la Biblioteca Reale possiede una sontuosa edizione in tre volumi, stampata a Roma nel 1759 con dediche al re di Sardegna Carlo Emanuele III e ai suoi figli Vittorio Amedeo, duca di Savoia, e Benedetto Maria Maurizio, duca di Chiablese. I volumi settecenteschi sono corredati di tavole che riproducono le opere più celebri di Michelangelo.

Nella mostra, i disegni saranno disposti in modo da illustrare l’evoluzione dell’arte italiana secondo il racconto vasariano: dal Rinascimento toscano e veneto a Leonardo; maestri e allievi di Raffaello; Michelangelo e la prima Maniera a Firenze; il ‘500 tra classicismo e manierismo; Vasari e le sue omissioni.

La collezione della Biblioteca Reale offre un’ampia panoramica della storia dell’arte italiana a partire dal Quattrocento, con alcune punte che ne fanno una delle più importanti collezioni pubbliche di disegni in Italia. Oltre alla nota opera di Leonardo da Vinci, fanno parte dell’esposizione ottimi esempi della grafica di artisti del Rinascimento toscano e veneto, quali Francesco di Giorgio Martini e Marco Zoppo; un foglio attribuito alla fase giovanile di Raffaello e diverse opere di alcuni tra i suoi migliori allievi (Giulio Romano, Perin del Vaga); uno studio di Michelangelo per il volto della Sibilla Cumana dipinta sulla volta della Cappella Sistina; uno dei rari disegni del veneziano Lorenzo Lotto; e validi esempi dell’eleganza del Manierismo emiliano e veneto, dal Parmigianino ad Andrea Schiavone. Di particolare interesse sono gli studi delle antichità romane, da quelli contenuti nel Trattato di architettura civile e militare di Francesco di Giorgio Martini a quelli del taccuino di Girolamo da Carpi.

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Orari della mostra

-dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18,30 (ultimo ingresso 17,30)

-sabato dalle 9 alle 14 (ultimo ingresso 12,30)

-domenica chiuso

 

Biglietto della mostra

Costo del biglietto è di 5 Euro; il biglietto è acquistabile dal martedì al sabato presso la biglietteria dei Musei Reali e lunedì direttamente presso la Biblioteca.  Ingresso libero per i possessori di Abbonamento Musei, della Torino+Piemonte Card e della Royal Card.

 

Visite guidate

Ogni mercoledì alle 17 sono previste delle visite guidate di approfondimento alla mostra al costo di 5 Euro (max 25 persone, solo su prenotazione al tel: 011 543 855 o mail: mr-to.info@beniculturali.it).

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MUSEI REALI TORINO

www.museireali.beniculturali.it

 

Orari

Musei Reali sono aperti dal martedì alla domenica dalle 8,30 alle 19,30

Ore 8,30: apertura biglietteria, Corte d’onore di Palazzo Reale, Giardini

Ore 9: apertura Palazzo Reale e Armeria, Galleria Sabauda, Museo di Antichità

 

La Biblioteca Reale è aperta da lunedì a venerdì dalle 8 alle 19, sabato dalle 8 alle 14.

La Sala di Lettura è aperta da lunedì a mercoledì dalle 8,15 alle 18,45, da giovedì a sabato dalle 8,15 alle 13,45.

 

Biglietti Musei Reali Torino

Intero Euro 12

Ridotto Euro 6 (ragazzi dai 18 ai 25 anni).

Gratuito per i minori 18 anni / insegnanti con scolaresche / guide turistiche / personale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali / membri ICOM / disabili e accompagnatori / possessori dell’Abbonamento Musei, della Torino+Piemonte Card e della Royal Card.

L’ingresso per i visitatori over 65 è previsto secondo le tariffe ordinarie.

 

Le mostre comprese nel biglietto di ingresso ai Musei Reali sono:

–      Confronti/3: Pittura come scultura. Cerano e un capolavoro del Seicento lombardo (fino al 10 settembre)

–      Scoperte/2: Le invenzioni di Grechetto (fino al 29 ottobre)

–      Prima del bottone: accessori e ornamenti del vestiario nell’antichità (fino al 15 novembre)

–      Le bianche statuine. I biscuit di Palazzo Reale (fino al 14 gennaio 2018)

–      Flavio De Marco. Sui Generi (fino al 30 luglio)

 

Ingresso e biglietteria

presso Palazzo Reale, Piazzetta Reale 1 (dalle ore 8,30 fino alle ore 18)

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Informazioni

+39 011 5211106 – e-mail: mr-to@beniculturali.it

Censimento ex Moi: sono circa 750 le persone che vivono all’interno delle palazzine

Sono  750, all’incirca, le persone che vivono all’interno delle palazzine del villaggio olimpico ex Moi, nei pressi di piazza Galimberti, 40 le donne. Questi i dati di un primo censimento, che sono in fase di elaborazione e saranno  incrociati con quelli del processo di mappatura volontaria. Sono nel frattempo iniziati  i percorsi di formazione per l’inserimento nel mondo del lavoro, con 43 contratti in somministrazione ai cantieri navali del Veneto e Friuli Venezia Giulia dal 22 agosto, 11 come aiuto cuoco nell’area metropolitana torinese. L’iniziativa ‘Moi – Migranti un’Opportunità d’Inclusione’ è il frutto di un’intesa tra Comune di Torino, Prefettura, Compagnia di San Paolo, Città Metropolitana, Regione e Diocesi, allo scopo di contrastare l’emergenza abitativa e lavorativa nelle strutture occupate, permetterne una graduale restituzione e verificare al contempo i possibili utilizzi in un contesto di  riqualificazione urbana e sociale.

Torino torna laboratorio? Ieri Amendola, oggi il crollo del soffitto e la ciambella di salvataggio

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

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Torino torna laboratorio? Giorgio Amendola amava dire che Torino era un laboratorio politico capace di anticipare scelte politiche nazionali. Non ho mai capito esattamente a cosa si riferisse perché la storia politica di Torino non mi sembra che segni grandi novità  rispetto a quanto accaduto successivamente in Italia . Forse neppure a livello intellettuale, si è avuto percezione di questo laboratorio, se escludiamo il momento in cui Gramsci e Togliatti furono i leader del Pci che nacque a Livorno nel 1919. Forse l’unico personaggio  torinese di rilievo del dopoguerra fu Carlo Donat Cattin.Stento a vederne altri. Nel microcosmo liberale il gruppo Zanone-Altissimo preparò a Torino la svolta del Partito liberale che però uscì ridotto ai minimi termini dall’operazione antimalagodiana di rinnovamento nel 1976.
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L’oggi: dal crollo del soffitto al lancio di una ciambella di salvataggio

Stiamo vivendo uno dei momenti amministrativi più difficili di Torino con un’amministrazione che, dopo i fatti-ormai si parla di fatti, ma sarebbe più giusto parlare di misfatti-di piazza San Carlo, annaspa. Stanno cercando un capro espiatorio, perché certo non basta l’assessora  giubilata: forse è in gioco l’onnipotente capo di Gabinetto, personaggio assolutamente  eccentrico rispetto al mondo grillino e alla stessa politica in generale. A rendere plasticamente la situazione è il crollo di un pezzo del soffitto della Sala Rossa del Consiglio Comunale. Il Consiglio per mesi altrove. Sarebbe però sbagliato attribuire la colpa della mancata manutenzione all’Amministrazione in carica perché l’intera sala ebbe rifatta e riaperta dopo circa un anno di lavori nel 2000. Furono lavori imponenti.
La mancata manutenzione appare responsabilità dei molti presidenti che si sono succeduti o ,molto più semplicemente, di qualche funzionario addetto. Certo,  il crollo rende bene l’idea di una città allo sbando. Il fatto politico nuovo è che il capogruppo del PD in Comune, Stefano Lo Russo già assessore all’urbanistica nella Giunta Fassino, ha lanciato una sorta di ciambella di salvataggio, anzi un patto  con la Sindaca che, a sua volta, ha replicato che “se proprio vogliono  mettersi a disposizione  potrebbero cominciare da quei 61 milioni che spettano alla Città di diritto e il loro governo continua a non dare”.

Il partito democratico tende una mano alla Sindaca, ma le ragioni  di questo gesto non appaiono così chiare. L’opposizione dovrebbe fare l’opposizione e ipotesi consociative -le peggiori, quelle che hanno danneggiato il Paese più di ogni altra politica, per quarant’anni- sono incompatibili con il fare l’opposizione. Chi ha votato per Fassino, stenta a  condividere questa scelta. Cosa intende  fare il PD? Vuole saggiare il terreno a livello locale per aperture che abbiano una valenza nazionale nel futuro prossimo per il dopo elezioni politiche? Ci tentò in modo miserevole Bersani facendosi sbeffeggiare  da Grillo. Dovette trovare un alleato in Berlusconi per consentire a Letta di formare un governo. Oggi dopo il grillismo che ha registrato una battuta di arresto significativa nelle recenti elezioni amministrative, appare una mossa avventata. Per altro,il PD  ha registrato a sua volta altri tracolli, da Asti ad Alessandria, per non parlare di Genova. Appare non tranquillizzante la benedizione che arriva dal presidente della Regione  che, per primo ,ha aperto un dialogo istituzionale con la sindaca grillina. La chiarezza politica è fondamentale, specie in un momento nel quale i cittadini delusi dalla Giunta grillina, esigono di capire come viene amministrata la propria Città.
Gli elettori vanno rispettati e ciascuno deve svolgere il ruolo per il quale è stato eletto.
La città laboratorio evocata da Amendola può aspettare tempi migliori.

quaglieni@gmail.com

(foto: il Torinese)

Un bando per rilanciare i portici storici di Torino, la “galleria” più lunga d’Europa

I portici di Torino rappresentano con i loro 12 chilometri senza soluzione di continuità un’attrattiva turistico-culturale di livello internazionale. Sotto le arcate i mille esercizi commerciali considerati nella loro totalità e continuità formano una vetrina capace di richiamare da ogni latitudine i turisti più esigenti. Le eccellenze dei palazzi porticati, che raccontano l’architettura torinese dal XVII al XX secolo, unite a quelle dei numerosi locali storici e alle vetrine contemporanee con i marchi più prestigiosi della moda costituiscono un’attrazione unica.

Il bando internazionale di idee è il primo tassello concreto del progetto ‘Portici di Torino – Turismo, Cultura e Commercio’, creato da Fondazione Contrada Torino Onlus e finalizzato a valorizzare e alimentare la loro riqualificazione attraverso l’impegno diretto delle istituzioni locali, delle proprietà e soprattutto dei commercianti che assumono, in questa sfida, il ruolo principale. Nell’avviso si richiede ai partecipanti – nello specifico ai creativi della comunicazione – la realizzazione dell’immagine coordinata dei Portici di Torino.

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Il bando – che può essere scaricato al link www.contradatorino.org/portfolio/portici-di-torino – ha come finalità la realizzazione del logotipo/marchio e dell’immagine coordinata per la comunicazione e la promozione del progetto “Portici di Torino”. La proposta selezionata potrà essere utilizzata dagli enti promotori per iniziative pubbliche senza scopo di lucro. “I portici di Torino, da quelli settecenteschi di via Po a quelli di via Roma realizzati negli anni Trenta del secolo scorso,  rappresentano un elemento unico e di valore assoluto per il patrimonio storico e architettonico della città – afferma Alberto Sacco, assessore al Commercio e Turismo della Città -.Per questo motivo la loro valorizzazione attraverso iniziative come il progetto “Portici Di Torino – Turismo, Cultura e Commercio’”, che aiutano a diffonderne la conoscenza può sicuramente contribuire ad alzare ancora di più il livello di attrattività turistica del capoluogo piemontese, già oggi meta ogni anno per migliaia di visitatori, e al tempo stesso avere anche importanti ricadute per il sistema economico cittadino”. “Il progetto di valorizzazione dei portici e delle gallerie di Torino rappresenta una grande occasione per rilanciare un insieme di attrattive architettoniche, culturali, commerciali di portata internazionale.- sottolinea Germano Tagliasacchi Direttore della Fondazione Contrada Torino Onlus -. È tuttavia, anche, un’occasione unica per coinvolgere una comunità di commercianti, proprietari e cittadini in un dialogo che può generare innovazione sociale e culturale. La Fondazione Contrada Torino ha ,in questi quattro anni di gestazione del progetto, avuto modo di scorgere, con un lavoro assiduo porta a porta, i margini di questa imperdibile opportunità.I portici erano stati costruiti per dotare le città di spazi pedonali coperti in cui sostare, socializzare e comprare ciò che offrivano le attività commerciali. Oggi sotto le stesse arcate si possono ammirare le bellezze di un centro storico sempre più apprezzato dai turisti e contemporaneamente ci si può dedicare allo shopping, alternando le tentazioni delle vetrine con le visite ai musei, la partecipazione agli spettacoli o la degustazione del cibo di qualità. Il progetto, condiviso con tutti i commercianti e le proprietà degli edifici porticati, si declina, nel 2017 e 2018, in due fasi operative: la prima è il lancio del bando l’altra è la costituzione di un ente no profit a cui spetterà il compito di consegnare agli aderenti gli esiti del bando. Contemporaneamente il Comitato Portici di Torino avvierà una serie di azioni di promozione e di rivitalizzazione dei portici con la creazione di eventi e occasioni di riappropriazioni collettive di tutto il sistema porticato torinese.

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COME SI DECLINA IL PROGETTO: Al fine di coordinare l’intero progetto è necessario creare un brand e costituire il comitato ‘I portici di Torino’ un organismo non a scopo di lucro che si configura come un’organizzazione plebiscitaria i cui aderenti diventano soci e operano attraverso la relativa assemblea e con i propri organi rappresentativi per la progettazione e gestione di azioni specifiche per la valorizzazione dei portici e delle attività commerciali insediate. Prime azioni: la creazione di una identità visiva dei portici di Torino in grado di sollecitare l’interesse di un pubblico internazionale e di attrarre tour operator e turisti. La costruzione di un brand attrattivo e pensato per il turismo culturale sarà realizzata attraverso il lancio di un bando internazionale rivolto ai creativi della comunicazione a cui sarà chiesto di studiare un logo, uno story-board per videoclip da diffondere sui social e un layout per la campagna di comunicazione per i locali commerciali aderenti al comitato e per il circuito mediatico nazionale e internazionale. Lancio di unsito web geolocalizzato e un app a uso degli aderenti al comitato in cui mappare le singole attività evidenziando le iniziative commerciali, le eccellenze che si possono offrire ai clienti, gli eventi per i turisti. Il sito web sarà un vero e proprio network, che rafforzerà la visibilità del singolo a vantaggio del sistema e viceversa. Ideare dei calendari di eventi e una comunicazione per diffondere la storia dei portici di Torino, quella dei palazzi, dei musei, degli spettacoli e delle attività commerciali.

IL BANDO: il Bando di idee per la creazione dell’immagine coordinata del sistema Portici di Torino  ha come finalità l’individuazione di una proposta in grado di interpretare gli aspetti, gli elementi fondamentali e le caratteristiche dei Portici di Torino, rappresentandoli attraverso un’immagine di impatto per dare un senso di percezione unitaria dell’intero sistema.

CHI PUO’ PARTECIPARE: sono ammessi a partecipare al bando tutti i creativi della comunicazione come imprese, società e agenzie di grafica, design della comunicazione visiva, pubblicità e comunicazione; professionisti grafici, architetti, web e graphic designer che esercitano attività professionale; laureati e diplomati  presso istituzioni scolastiche legalmente riconosciute  e scuole di formazione post-diploma o di livello universitario a indirizzo  grafica e comunicazione, design, belle arti e artisti visivi.

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Le proposte devono essere presentate via mail all’indirizzo contrada.onlus@gmail.com

 

LANCIO DEL BANDO: 5.07.2017 –  CONCLUSIONE: 24.09.2017

 

(foto: il Torinese)

Castellamonte, il sindaco Pd: “No a nuovi profughi. Abbiamo già fatto la nostra parte”

L’amministrazione civica ha chiesto un incontro urgente in prefettura per gestire la situazione dei profughi presenti in città

 

Le tensioni politiche e la situazione di sovraffollamento dei migranti che stanno infiammando il dibattito sui media a livello nazionale tocca ora anche il Piemonte. La prefettura di Torino, dopo la richiesta del sindaco Pasquale Mazza (Pd), ha sospeso l’invio di un gruppo di profughi a Castellamonte. Infatti alcuni residenti avevano protestato fermamente per il numero di migranti secondo loro eccessivo (al momento sono circa 160). Scrive  in una nota il primo cittadino, appena eletto lo scorso 11 giugno: “Per quanto riguarda l’ accoglienza abbiamo già fatto la nostra parte”. L’amministrazione civica ha chiesto un incontro urgente in prefettura per gestire la situazione dei profughi presenti in città.

Fiat 500, sessant’anni di stile italiano celebrati anche dal MOMA di New York

E’ un’icona italiana ma soprattutto torinese, l’auto più amata della storia della Fiat, che ha messo in movimento milioni di  italiani ed è divenuta l’ambasciatrice dell’Italia nel mondo. La mitica Fiat 500 ha appena festeggiato  i suoi sessant’anni di vita con un avvenimento straordinario: è entrata  a far parte della galleria permanente del Museo di Arte Moderna di New York, il MoMA. “Se è vero che la 500 ha segnato la storia dell’ auto, è altrettanto vero che non è mai stata solo un’ automobile”, queste le parole di Olivier Franois, Head of Fiat Brand e Chief Marketing Officer FCA, ripostate dall’Ansa. “In 60 anni di storia, la 500 è andata ben oltre la sua manifestazione materiale per entrare nell’immaginario collettivo, diventando un’icona, che ora ha l’onore di essere certificata dall’acquisizione del MoMA: un tributo al suo valore artistico e culturale”. L’esemplare acquistato dal MoMA sarà una 500 serie F, la 500 più popolare di tutti i tempi, prodotta dal 1965 al 1972.  Per il 60° è stato realizzato anche un francobollo speciale che ritrae  il profilo della  vecchia 500 sovrapposto a quello della 500 di oggi, su sfondo  blu con una fascia tricolore in prossimità del margine superiore a incorniciare le date 1957-2017 e la scritta Fiat Nuova 500

 

(foto: il Torinese)

Strane intese in Comune: i pentastellati non raccolgono il segnale di pace (di una parte) del Pd

“Se il PD  volesse davvero  aiutare questa amministrazione e la Città farebbe di tutto per far arrivare i soldi che il Governo deve dare  a Torino. Se volessero  aiutare realmente potrebbero cominciare ad esempio smettendo, una volta per tutte, di accusare noi per il “disastro strutturale” del bilancio della Città”. Il gruppo consiliare  M5S  a Palazzo Civico sbatte la porta in faccia alla proposta del capogruppo del PD Stefano Lo Russo, disposto ad una opposizione costruttiva nell’interessa della città. Ma il capogruppo dem trova illustri sostenitori: “Bravo Lo Russo. Meglio tardi che mai. Io da tempo sostengo la necessità di sedersi ad un tavolo per risollevare, sulla base di chiare idee comuni, le sorti di una città che si trova in evidente difficoltà”. Così il presidente del Consiglio Regionale del Piemonte, Mauro Laus, mentre su Repubblica interviene anche il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino: “Una sfida costruttiva con cui si può fare una opposizione costruttiva, soprattutto per la città”. Dalla sindaca  Chiara Appendino, in difficoltà dopo le vicende di Piazza San Carlo e le grane di bilancio, per il momento non giungono reazioni.

Il primo weekend di saldi conquista i torinesi e soddisfa la maggioranza dei commercianti

Dati positivi soprattutto per quanto riguarda il settore dell’abbigliamento

E’ partito bene e con risultati positivi il primo weekend di saldi per la città di Torino. A rivelarlo nel primo giorno dell’avvio, sono stati gli stessi commercianti interpellati da Confesercenti che ha rivelato un incremento delle vendite rispetto alla stagione scorsa non solo in centro ma anche in periferia. Per questo avvio di saldi estivi i dati mostrano +5% di aumento delle vendite nelle zone centrali con uno scontrino medio di circa 200/230 euro; lo stesso andamento è stato rilevato anche nei principali centri della provincia come Settimo Torinese, Moncalieri, Orbassano, Rivoli, aiutati anche da alcuni eventi come street food e notte bianca che hanno permesso il prolungamento dell’orario di apertura delle attività commerciali. “L’abbigliamento- dichiara Confesercenti- “continua ad essere in cima agli acquisti. Almeno 8 negozi su 10 dei 3691 negozi di abbigliamento presenti a Torino e in provincia, parteciperanno ai saldi, incrementando così l’economia del capoluogo piemontese”. Un po’ più cauto ma sicuramente non negativo, è stato il giudizio dell’Ascom che ha registrato uno scontrino medio di circa 100/120 euro. “Fin dai mesi scorsi”- ha rivelato a Repubblica la presidente dell’Ascom Maria Luisa Coppa– “si avevano dei grossi timori riguardo l’apertura del nuovo Outlet di Settimo Torinese. Nonostante questa concorrenza e quella del mondo digitale, le nostre imprese per il momento hanno tenuto il passo, dimostrando ottime capacità di aprirsi ai nuovi mercati”. Un inizio di stagione quella dei saldi estivi 2017 che sembra far ben sperare dopo tanto tempo in una piccola ripresa, visto che tra il 2009 e l’inizio del 2017 purtroppo a Torino si sono registrati 407 negozi in meno, diventati 754 contando la provincia; corrispondente a quasi il 25% della diminuzione del numero delle imprese nel settore commercio.

Simona Pili Stella