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Un bando per rilanciare i portici storici di Torino, la “galleria” più lunga d’Europa

I portici di Torino rappresentano con i loro 12 chilometri senza soluzione di continuità un’attrattiva turistico-culturale di livello internazionale. Sotto le arcate i mille esercizi commerciali considerati nella loro totalità e continuità formano una vetrina capace di richiamare da ogni latitudine i turisti più esigenti. Le eccellenze dei palazzi porticati, che raccontano l’architettura torinese dal XVII al XX secolo, unite a quelle dei numerosi locali storici e alle vetrine contemporanee con i marchi più prestigiosi della moda costituiscono un’attrazione unica.

Il bando internazionale di idee è il primo tassello concreto del progetto ‘Portici di Torino – Turismo, Cultura e Commercio’, creato da Fondazione Contrada Torino Onlus e finalizzato a valorizzare e alimentare la loro riqualificazione attraverso l’impegno diretto delle istituzioni locali, delle proprietà e soprattutto dei commercianti che assumono, in questa sfida, il ruolo principale. Nell’avviso si richiede ai partecipanti – nello specifico ai creativi della comunicazione – la realizzazione dell’immagine coordinata dei Portici di Torino.

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Il bando – che può essere scaricato al link www.contradatorino.org/portfolio/portici-di-torino – ha come finalità la realizzazione del logotipo/marchio e dell’immagine coordinata per la comunicazione e la promozione del progetto “Portici di Torino”. La proposta selezionata potrà essere utilizzata dagli enti promotori per iniziative pubbliche senza scopo di lucro. “I portici di Torino, da quelli settecenteschi di via Po a quelli di via Roma realizzati negli anni Trenta del secolo scorso,  rappresentano un elemento unico e di valore assoluto per il patrimonio storico e architettonico della città – afferma Alberto Sacco, assessore al Commercio e Turismo della Città -.Per questo motivo la loro valorizzazione attraverso iniziative come il progetto “Portici Di Torino – Turismo, Cultura e Commercio’”, che aiutano a diffonderne la conoscenza può sicuramente contribuire ad alzare ancora di più il livello di attrattività turistica del capoluogo piemontese, già oggi meta ogni anno per migliaia di visitatori, e al tempo stesso avere anche importanti ricadute per il sistema economico cittadino”. “Il progetto di valorizzazione dei portici e delle gallerie di Torino rappresenta una grande occasione per rilanciare un insieme di attrattive architettoniche, culturali, commerciali di portata internazionale.- sottolinea Germano Tagliasacchi Direttore della Fondazione Contrada Torino Onlus -. È tuttavia, anche, un’occasione unica per coinvolgere una comunità di commercianti, proprietari e cittadini in un dialogo che può generare innovazione sociale e culturale. La Fondazione Contrada Torino ha ,in questi quattro anni di gestazione del progetto, avuto modo di scorgere, con un lavoro assiduo porta a porta, i margini di questa imperdibile opportunità.I portici erano stati costruiti per dotare le città di spazi pedonali coperti in cui sostare, socializzare e comprare ciò che offrivano le attività commerciali. Oggi sotto le stesse arcate si possono ammirare le bellezze di un centro storico sempre più apprezzato dai turisti e contemporaneamente ci si può dedicare allo shopping, alternando le tentazioni delle vetrine con le visite ai musei, la partecipazione agli spettacoli o la degustazione del cibo di qualità. Il progetto, condiviso con tutti i commercianti e le proprietà degli edifici porticati, si declina, nel 2017 e 2018, in due fasi operative: la prima è il lancio del bando l’altra è la costituzione di un ente no profit a cui spetterà il compito di consegnare agli aderenti gli esiti del bando. Contemporaneamente il Comitato Portici di Torino avvierà una serie di azioni di promozione e di rivitalizzazione dei portici con la creazione di eventi e occasioni di riappropriazioni collettive di tutto il sistema porticato torinese.

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COME SI DECLINA IL PROGETTO: Al fine di coordinare l’intero progetto è necessario creare un brand e costituire il comitato ‘I portici di Torino’ un organismo non a scopo di lucro che si configura come un’organizzazione plebiscitaria i cui aderenti diventano soci e operano attraverso la relativa assemblea e con i propri organi rappresentativi per la progettazione e gestione di azioni specifiche per la valorizzazione dei portici e delle attività commerciali insediate. Prime azioni: la creazione di una identità visiva dei portici di Torino in grado di sollecitare l’interesse di un pubblico internazionale e di attrarre tour operator e turisti. La costruzione di un brand attrattivo e pensato per il turismo culturale sarà realizzata attraverso il lancio di un bando internazionale rivolto ai creativi della comunicazione a cui sarà chiesto di studiare un logo, uno story-board per videoclip da diffondere sui social e un layout per la campagna di comunicazione per i locali commerciali aderenti al comitato e per il circuito mediatico nazionale e internazionale. Lancio di unsito web geolocalizzato e un app a uso degli aderenti al comitato in cui mappare le singole attività evidenziando le iniziative commerciali, le eccellenze che si possono offrire ai clienti, gli eventi per i turisti. Il sito web sarà un vero e proprio network, che rafforzerà la visibilità del singolo a vantaggio del sistema e viceversa. Ideare dei calendari di eventi e una comunicazione per diffondere la storia dei portici di Torino, quella dei palazzi, dei musei, degli spettacoli e delle attività commerciali.

IL BANDO: il Bando di idee per la creazione dell’immagine coordinata del sistema Portici di Torino  ha come finalità l’individuazione di una proposta in grado di interpretare gli aspetti, gli elementi fondamentali e le caratteristiche dei Portici di Torino, rappresentandoli attraverso un’immagine di impatto per dare un senso di percezione unitaria dell’intero sistema.

CHI PUO’ PARTECIPARE: sono ammessi a partecipare al bando tutti i creativi della comunicazione come imprese, società e agenzie di grafica, design della comunicazione visiva, pubblicità e comunicazione; professionisti grafici, architetti, web e graphic designer che esercitano attività professionale; laureati e diplomati  presso istituzioni scolastiche legalmente riconosciute  e scuole di formazione post-diploma o di livello universitario a indirizzo  grafica e comunicazione, design, belle arti e artisti visivi.

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Le proposte devono essere presentate via mail all’indirizzo contrada.onlus@gmail.com

 

LANCIO DEL BANDO: 5.07.2017 –  CONCLUSIONE: 24.09.2017

 

(foto: il Torinese)

Castellamonte, il sindaco Pd: “No a nuovi profughi. Abbiamo già fatto la nostra parte”

L’amministrazione civica ha chiesto un incontro urgente in prefettura per gestire la situazione dei profughi presenti in città

 

Le tensioni politiche e la situazione di sovraffollamento dei migranti che stanno infiammando il dibattito sui media a livello nazionale tocca ora anche il Piemonte. La prefettura di Torino, dopo la richiesta del sindaco Pasquale Mazza (Pd), ha sospeso l’invio di un gruppo di profughi a Castellamonte. Infatti alcuni residenti avevano protestato fermamente per il numero di migranti secondo loro eccessivo (al momento sono circa 160). Scrive  in una nota il primo cittadino, appena eletto lo scorso 11 giugno: “Per quanto riguarda l’ accoglienza abbiamo già fatto la nostra parte”. L’amministrazione civica ha chiesto un incontro urgente in prefettura per gestire la situazione dei profughi presenti in città.

Fiat 500, sessant’anni di stile italiano celebrati anche dal MOMA di New York

E’ un’icona italiana ma soprattutto torinese, l’auto più amata della storia della Fiat, che ha messo in movimento milioni di  italiani ed è divenuta l’ambasciatrice dell’Italia nel mondo. La mitica Fiat 500 ha appena festeggiato  i suoi sessant’anni di vita con un avvenimento straordinario: è entrata  a far parte della galleria permanente del Museo di Arte Moderna di New York, il MoMA. “Se è vero che la 500 ha segnato la storia dell’ auto, è altrettanto vero che non è mai stata solo un’ automobile”, queste le parole di Olivier Franois, Head of Fiat Brand e Chief Marketing Officer FCA, ripostate dall’Ansa. “In 60 anni di storia, la 500 è andata ben oltre la sua manifestazione materiale per entrare nell’immaginario collettivo, diventando un’icona, che ora ha l’onore di essere certificata dall’acquisizione del MoMA: un tributo al suo valore artistico e culturale”. L’esemplare acquistato dal MoMA sarà una 500 serie F, la 500 più popolare di tutti i tempi, prodotta dal 1965 al 1972.  Per il 60° è stato realizzato anche un francobollo speciale che ritrae  il profilo della  vecchia 500 sovrapposto a quello della 500 di oggi, su sfondo  blu con una fascia tricolore in prossimità del margine superiore a incorniciare le date 1957-2017 e la scritta Fiat Nuova 500

 

(foto: il Torinese)

Strane intese in Comune: i pentastellati non raccolgono il segnale di pace (di una parte) del Pd

“Se il PD  volesse davvero  aiutare questa amministrazione e la Città farebbe di tutto per far arrivare i soldi che il Governo deve dare  a Torino. Se volessero  aiutare realmente potrebbero cominciare ad esempio smettendo, una volta per tutte, di accusare noi per il “disastro strutturale” del bilancio della Città”. Il gruppo consiliare  M5S  a Palazzo Civico sbatte la porta in faccia alla proposta del capogruppo del PD Stefano Lo Russo, disposto ad una opposizione costruttiva nell’interessa della città. Ma il capogruppo dem trova illustri sostenitori: “Bravo Lo Russo. Meglio tardi che mai. Io da tempo sostengo la necessità di sedersi ad un tavolo per risollevare, sulla base di chiare idee comuni, le sorti di una città che si trova in evidente difficoltà”. Così il presidente del Consiglio Regionale del Piemonte, Mauro Laus, mentre su Repubblica interviene anche il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino: “Una sfida costruttiva con cui si può fare una opposizione costruttiva, soprattutto per la città”. Dalla sindaca  Chiara Appendino, in difficoltà dopo le vicende di Piazza San Carlo e le grane di bilancio, per il momento non giungono reazioni.

Il primo weekend di saldi conquista i torinesi e soddisfa la maggioranza dei commercianti

Dati positivi soprattutto per quanto riguarda il settore dell’abbigliamento

E’ partito bene e con risultati positivi il primo weekend di saldi per la città di Torino. A rivelarlo nel primo giorno dell’avvio, sono stati gli stessi commercianti interpellati da Confesercenti che ha rivelato un incremento delle vendite rispetto alla stagione scorsa non solo in centro ma anche in periferia. Per questo avvio di saldi estivi i dati mostrano +5% di aumento delle vendite nelle zone centrali con uno scontrino medio di circa 200/230 euro; lo stesso andamento è stato rilevato anche nei principali centri della provincia come Settimo Torinese, Moncalieri, Orbassano, Rivoli, aiutati anche da alcuni eventi come street food e notte bianca che hanno permesso il prolungamento dell’orario di apertura delle attività commerciali. “L’abbigliamento- dichiara Confesercenti- “continua ad essere in cima agli acquisti. Almeno 8 negozi su 10 dei 3691 negozi di abbigliamento presenti a Torino e in provincia, parteciperanno ai saldi, incrementando così l’economia del capoluogo piemontese”. Un po’ più cauto ma sicuramente non negativo, è stato il giudizio dell’Ascom che ha registrato uno scontrino medio di circa 100/120 euro. “Fin dai mesi scorsi”- ha rivelato a Repubblica la presidente dell’Ascom Maria Luisa Coppa– “si avevano dei grossi timori riguardo l’apertura del nuovo Outlet di Settimo Torinese. Nonostante questa concorrenza e quella del mondo digitale, le nostre imprese per il momento hanno tenuto il passo, dimostrando ottime capacità di aprirsi ai nuovi mercati”. Un inizio di stagione quella dei saldi estivi 2017 che sembra far ben sperare dopo tanto tempo in una piccola ripresa, visto che tra il 2009 e l’inizio del 2017 purtroppo a Torino si sono registrati 407 negozi in meno, diventati 754 contando la provincia; corrispondente a quasi il 25% della diminuzione del numero delle imprese nel settore commercio.

Simona Pili Stella

Protesta contro il “Proibizionismo dei 5stelle”: più di 300 i manifestanti contro l’antialcol

“Più shottini meno celerini”, “I vostri profitti sono i nostri affitti”, “Ridateci le piazze della nostra città”: Striscioni, slogan e tante proteste contro la giunta Appendino e l’ordinanza anti-movida.

Sono più di trecento le persone che ieri sera, si sono ritrovate per le vie di Torino per unirsi al corteo di protesta contro l’ordinanza antialcol varata dalla giunta Appendino e finita nell’occhio del ciclone dopo gli scontri avvenuti in piazza Santa Giulia due settimane fa. La manifestazione, iniziata verso tarda sera e conclusasi a notte inoltrata, è partita proprio da Santa Giulia, la famosa piazza che il 20 giugno era stata teatro di pesanti scontri tra polizia in tenuta antisommossa e alcuni avventori “irruenti” della movida di Vanchiglia: lo scontro si era concluso con alcuni feriti (tra poliziotti e manifestanti) e quasi tutti i dehors dei locali presenti nella piazza distrutti. La street parade, composta per lo più da giovani sostenitori della movida torinese, ha attraversato tra musica, striscioni e slogan di protesta, gran parte del centro città, passando per piazza Vittorio, via Po, piazza Castello, fermandosi poi proprio sotto Palazzo di Città. Ad accompagnare il corteo, oltre ai funzionari della Digos e agli uomini del reparto mobile in tenuta antisommossa posizionati a debita distanza, ci sono stati personaggi come Willy Peyote e gli Sweet life society che a bordo di un furgone bianco hanno alternato alla loro musica, aspri interventi volti a criticare la Sindaca Appendino e il cosiddetto “proibizionismo dei 5stelle”. La manifestazione si è poi conclusa pacificamente intorno alle due di notte tra balli, musica e qualche fumogeno di troppo acceso da alcune “teste calde”.

Simona Pili Stella

                                                                                               foto: Antonello Preteroti

Saldi al via sotto la Mole, magra la spesa media stimata per famiglia: tra i 200 e i 250 euro

I saldi a Torino e in Piemonte iniziano ufficialmente sabato primo luglio e termineranno il 26 agosto. La previsione sull’acquisto delle famiglie, secondo i commercianti del settore di Ascom e di Confesercenti è stimata tra i 200 e i 250 euro a famiglia. Il sondaggio di Confesercenti, indica che  le vendite dovrebbero registrare fra il 5% e il 10% in più rispetto alla stagione precedente. Per quanto riguarda l’abbigliamento i negozianti annunciano sconti  del 30-40%. “Il mondo del commercio coglie segnali contrastanti anche in questo periodo, speriamo in un incremento delle vendite ma la ripresa è ancora lontana. Auspichiamo di replicare i risultati dello scorso anno”, afferma Maria Luisa Coppa presidente Ascom di Torino e provincia.

 

 

(foto: il Torinese)

Gabriele cambia versione: “Ho ucciso io Gloria Rosboch senza l’aiuto di Obert”

Colpo di scena:”sono io ‘autore materiale del delitto, Obert non c’entra”: questa la dichiarazione spontanea di Gabriele De Filippi, che si assume così  tutte le colpe dell’omicidio di Gloria Rosboch, l’inesgnante di Castellamonte. Il ragazzo 22enne per il quale il procuratore di Ivrea Giuseppe Ferrando ha chiesto l’ergastolo, ritenuto l’autore dell’assassinio della professoressa, scagiona ora il complice Roberto Obert, per il quale l’ accusa ha richiesto vent’anni di reclusione. Fino ad oggi De Filippi aveva sostenuto di avere ucciso Gloria con l’aiuto complice. La donna intendeva denunciarlo perché le aveva sottratto  187 mila euro. Il giovane sosteneva che l’amico-amante lo aveva aiutato a strangolare la vittima con un filo per la biancheria utilizzato per strozzarla. Secondo la nuova versione l’omicidio sarebbe avvenuto sull’auto del complice, senza però la partecipazione materiale da parte di Obert.

Il Piemonte cresce meno rispetto al Nord. Pochi bambini e poco lavoro per i giovani

Il Piemonte invecchia sempre di più e negli ultimi dieci anni, nascono pochi bambini. E’ vero che i giovani sono più istruiti ma – soddisfazione personale a parte – a cosa serve se il 30% di loro fatica a trovare lavoro?  E’ il quadro socio-economico della nostra regione tracciato dall’Ires che evidenzia come qui al Nord Ovest si cresce meno rispetto al resto del Nord Italia. L’anno preso in esame, il 2016, registra una crescita del PIL dello 0,8% ( +0,9% quello nazionale), ma le esportazioni non vanno benissimo. Nel 2016 sono comunque 12mila gli  occupati in più. Bene i servizi, mentre le costruzioni sono sempre in crisi. Circa il 25% dei residenti ha oltre 65 anni e  la natalità negli ultimi dieci anni è calata. Vecchi anche gli ospedali. L’Ires ritiene che l’innovazione tecnologica potrà dare risposte positive.

(foto: il Torinese)

 

Appendino indagata per piazza San Carlo? La procura: “Non su nostra iniziativa”

AGGIORNAMENTO:  Attraverso un comunicato la Procura informa di non aver “disposto di propria iniziativa alcuna iscrizione nel registro degli indagati di persone aventi responsabilità istituzionali. Nella ipotesi in cui pervengano all’Ufficio querele-denunce da parte di privati, l’iscrizione dei querelati nel predetto registro costituisce atto dovuto, sia nel loro interesse che dei querelanti, anche perché determina l’inizio del decorso dei termini delle indagini preliminari”. Lo spiega il procuratore di Torino, Armando Spataro, che aggiunge: “Allo stato non sono previsti interrogatori di persone che rivestono pubblici uffici (con connesse responsabilità istituzionali) o altri atti che richiedano la presenza di loro eventuali avvocati”

La sindaca, secondo quanto riportano autorevoli testate giornalistiche nazionali, sarebbe indagata per i fatti di piazza San Carlo dello scorso 3 giugno, e presto dovrebbe essere ascoltata dai magistrati. Chiara Appendino dichiara però, attraverso il proprio portavoce, che al momento non ha ricevuto avvisi di garanzia. Ad essere indagati sono ad oggi  Maurizio Montagnese, presidente della partecipata comunale Turismo Torino, che ha organizzato la serata per la proiezione della finale di Champions sul maxischermo e un dirigente dello stesso organismo, Danilo Bessone. Appendino sarebbe indagata come atto dovuto, e non per iniziativa degli inquirenti rispetto a sue eventuali responsabilità, poiché in almeno una delle querele da parte di diversi tra gli oltre 1500 feriti in quella drammatica serata, era chiamata in causa l’amministrazione comunale come responsabile della sicurezza dell’evento.

 

(foto: il Torinese)