Sul sistema delle infrastrutture il Piemonte ha bisogno di “parole chiare”. Lo scrive in una lettera al premier Giuseppe Conte il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino. Nella missiva si chiede di “intervenire autorevolmente per dissipare le incertezze” che stanno fermando la Torino-Lione e il Terzo Valico e che rischiano di compromettere anche la Asti-Cuneo e la Pedemontana Biella-Ghemme. Per Chiamparino la situazione sta preoccupando il mondo produttivo, economico e sindacale del Piemonte. Torino-Lione e il Terzo Valico sono, scrive il governatore, “fondamentali per far diventare il Nord Ovest una piattaforma logistica competitiva con le grandi piattaforme del nord Europa”. Chiamparino chiede quindi che sia dato il via alle gare della Tave di sbloccare i fondi per il quinto lotto del Terzo Valico.
Migranti: “In 5mila diventeranno irregolari”
L’assessora regionale all’Immigrazione, Monica Cerutti, intervenuta in via Pedrotti a Torino durante la presentazione del decimo Rapporto sulla contrattazione sociale in Piemonte, della Cgil, lancia un allarme: “Dove andranno a finire le circa 5mila persone destinate a diventare irregolari, delle 10380 richiedenti asilo e rifugiate, ospitate oggi nei Centri d’accoglienza straordinaria del Piemonte (strutture gestite dalle prefetture)? Ho la certezza che per Salvini sarà impossibile rimpatriarle tutte. Il rischio è che le occupazioni come quella dell’ex-Moi si moltiplichino o che i migranti vengano assoldati dalla criminalità organizzata”. In un anno i richiedenti asilo nella nostra Regione sono passati da 14210 a 11743, per via del calo degli arrivi come da trend nazionale. “Tutto ciò testimonia che non siamo di fronte ad un’emergenza come invece sostenuto dal Decreto sicurezza”, sostiene l’assessora. Nel frattempo, “grazie anche all’azione congiunta della Regione con alcune prefetture, sempre più Comuni (oggi sono circa una sessantina) hanno compreso l’importanza dell’ospitare queste persone in modo strutturale, avviando 40 progetti Sprar. Tanto che oggi, nella
nostra Regione, questo sistema (creato per ospitare richiedenti asilo e rifugiati e gestito proprio dagli enti locali), ha visto più che raddoppiare i posti a disposizione. Questi sono passati da 958 a 1986 nel giro di due anni”. “Il sistema che è stato creato– prosegue Monica Cerutti – ha consentito di gestire l’accoglienza, soprattutto da parte dei Comuni, in modo egregio. Adesso però il decreto Salvini rischia di avere conseguenze devastanti. Per questo ho invitato tutti i sindaci dei Comuni dove sono presenti Sprar a una riunione in Regione, per decidere cosa fare. Le conseguenze di uno smantellamento del sistema potrebbero essere devastanti”. Una nota della Regione aggiunge che “tra i 40 progetti Spar ce ne sono alcuni che non dovrebbero essere smantellati dal decreto Salvini: i tre che riguardano minori non accompagnati e i 2 per persone con disagio mentale o disabilità. Ben altra sorte subirebbero i 35 ordinari che secondo il decreto sicurezza sarebbero destinati ai soli rifugiati e non più ai richiedenti asilo. Tutto ciò farebbe venir meno la loro ragione d’essere, a vantaggio dell’accoglienza straordinaria gestita dalle prefetture”.
Iniziano lunedì 15 ottobre a Torino e nei comuni metropolitani i blocchi del traffico diesel in base ai provvedimenti antismog che indicano i limiti ai veicoli più inquinanti fino a blocchi progressivamente più severi, in relazione a più giorni consecutivi di concentrazione delle polveri sottili. La decisone è del tavolo metropolitano sulla qualità dell’aria, dopo l’analisi della delibera della Regione. Sono previste esenzioni come quella per gli ambulanti , con deroghe fra le 8 e le 8.30 e fra le 14 e le 17. Deroghe anche per gli ultrasettantenni e per le auto storiche nei weekend.
Indagine sui disservizi all’anagrafe
E’ stata aperta un’inchiesta sui disservizi degli sportelli. Il fascicolo in procura è del pm Elisa Buffa e nasce dall’esposto di un avvocato che non era riuscito a svolgere alcune pratiche agli sportelli, nonostante avesse prenotato. Non deponevano a favore degli uffici anche le code chilometriche e disguidi per il rilascio dei documenti di identità. I giornali parlano anche di possibili vie preferenziali per alcuni calciatori. Anche la consigliera comunale
Deborah Montalbano ha denunciato interruzioni e malfunzionamento del servizio pubblico. Così i documenti della sede centrale dell’anagrafe di via Giulio sono stati acquisiti dalla Guardia di finanza.
Un bimbo di soli nove anni dopo essere salito sullo scuolabus si è fatto accompagnare a casa della sua fidanzatina senza dire niente ai genitori, che credevano tornasse a casa con la mamma di una compagna. Il fatto è avvenuto in una scuola del Canavese. Il piccolo innamorato non ha aspettato la madre dell’amica, è salito sullo scuolabus e ha chiesto all’autista di andare nel borgo vicino, per trovare la compagna di scuola rimasta a casa raffreddata. Una mamma lo ha visto a bordo dello scuolabus e ha chiamato gli insegnanti e i genitori. Così tutto si è risolto nel migliore dei modi e bambino ha passato il pomeriggio vicino alla propria piccola amica.
Ex Moi, entro l’inverno libera seconda palazzina
Entro fine anno verrà liberata una seconda palazzina dell’ex Moi di Torino, in parte ancora occupate da migranti. La decisione è stata assunta al Viminale dalla sindaca Chiara Appendino e dal ministro dell’Interno Matteo Salvini che ha ha dato l’ok al modello di sgombero che il Comune di Torino sta adottando. Da parte del Governo è stato assicurato il sostegno politico ed economico. Il modello prevede lo svuotamento degli edifici occupati dal 2013 anche consentendo alle persone, nel rispetto delle regole, di trovare lavoro e soluzioni abitative regolari. A Roma erano presenti anche il prefetto Renato Saccone, il presidente della Compagnia di SanPaolo Francesco Profumo e l’assessora al Welfare Sonia Schellino.
Olimpiadi, Chiamparino ci spera ancora
“Nonostante tutto continuo a pensare che qualche spiraglio per coinvolgere il Piemonte nell’organizzazione delle Olimpiadi invernali del 2026 possa ancora esserci e sono convinto che la sua candidatura sia la migliore per la qualità complessiva degli impianti e per l’esperienza di quanto realizzato nel 2006”. Lo ha dichiarato il presidente della Giunta regionale Sergio Chiamparino durante la comunicazione nel corso della seduta di ieri del Consiglio regionale. Dopo aver ricostruito i punti salienti della vicenda che hanno portato all’esclusione di Torino dall’organizzazione dei Giochi, Chiamparino ha osservato che “questa vicenda dimostra in modo lampante che l’attuale Governo è fatto da un partito forte con la testa a Nord Est e da un partito minoritario che in testa come pensiero dominate ha la decrescita e non la crescita”.
Se l’export deve fare i conti con Trump
Vita difficile per le imprese piemontesi, in particolare quelle che esportano, che hanno a che fare con i fattori dazi, Trump e instabilità geopolitica. Per sostenere l’export, Sace Simest, gruppo Cdp, e Intesa Sanpaolo hanno promosso un convegno a Torino. Gli organizzatori hanno sottolineato che l’export è decisivo alla crescita italiana, “un patrimonio da difendere”, secondo Alessandro Decio, ad di Sace . Nell’ultimo anno il settore ha mosso oltre 900 milioni di euro a sostegno dei piani di crescita estera a favore di più di 1.200 imprese piemontesi e le esportazioni, sebbene abbia registrato una leggera flessione ill commercio internazionale, saranno la speranza della crescita tricolore.
Gorlier, l’ultimo dei torinesi ai vertici Fca
E’ Pietro Gorlier, torinese, figlio di un ex dipendente Fiat, il nuovo capo delle attività di Fca in Europa, Medio Oriente e Africa (Area Emea). Ne dà notizia l’ad del gruppo automobilistico Mike Manley scrivendo una lettera ai dipendenti. Gorlier sostituisce Alfredo Altavilla che ha lasciato l’azienda il 23 luglio dopo la nomina del nuovo amministratore
delegato. Gorlier, 55 anni, è oggi ad della Magneti Marelli e della Mopar, ed entrò in Fiat nel 1989 come analista di mercato alla Iveco. Commenta Manley: “manterremo il massimo livello di attenzione nel realizzare gli obiettivi e perseguire l’eccellenza in ciascuna delle nostre regioni tra i nostri team funzionali”.
(foto: il Torinese)
I carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico (Noe) di Torino hanno denunciato il titolare di una cooperativa di servizi cimiteriali e lo hanno multato di 40 mila euro imponendogli di effettuare la bonifica degli ossari dei cimiteri torinesi, dove gli operatori della sua ditta gettavano ogni tipo di rifiuti. I controlli sono partiti nell’ambito dell’indagine sulle presunte truffe nelle esumazioni e sui furti degli oggetti personali dei defunti nei cimiteri cittadini. Nelle tombe finivano sacchetti di plastica, pezzi di legno e materiale ferroso, il tutto in mezzo alle ossa e persino a resti umani non ancora decomposti. Gli oggetti di valore dei defunti erano spartiti tra gli operatori.